ANALISI E GESTIONE DEI COSTI
|
|
- Franco Cara
- 1 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici IL REPORTING: L analisi degli scostamenti DICEMBRE 2010
2 Gli scopi conoscitivi dell analisi degli scostamenti SCOPI TRADIZIONALI SCOPI EMERGENTI Giudizi di efficienza e produttività; Giudizi di redditività; Formazione dei prezzi di vendita; Decisioni di convenienza economica comparata (mix produttivo, make or buy); Valutazioni di bilancio Analisi dei costi di lungo periodo per le decisioni strategiche; Analisi della flessibilità e dell automazione dei processi produttivi Controllo dei costi della qualità e della varietà; Monitoraggio delle spese generali
3 Il ciclo e gli strumenti del controllo manageriale Si fissano gli obiettivi Si svolgono le operazioni Si misurano i risultati Si analizzano gli scostamenti Revisione degli obiettivi Correzione delle azioni
4 Il ciclo e gli strumenti del controllo manageriale L analisi degli scostamenti consente di formulare accurate valutazioni: sull andamento effettivo dell azienda rispetto a quello desiderato; sulle cause degli scostamenti fra risultati attesi e conseguiti; sull attribuzione delle relative responsabilità alle unità organizzative e ai loro manager; sui più opportuni provvedimenti correttivi e sul relativo aggiornamento degli obiettivi a budget. -Perché si è avuto uno scostamento -Chi è responsabile della devianza -See Come si può intervenire
5 Il ciclo e gli strumenti del controllo manageriale DETERMINAZIONE DELLO SCOSTAMENTO GLOBALE INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE DEGLI SCOSTAMENTI ELEMENTARI ANALISI DELLE CAUSE E DELLE AZIONI CORRETTIVE PREPARAZIONE DEL NUOVO REPORT CONDUZIONE DEL SUCCESSIVO PERIODO CON LE AZIONI CORRETTIVE DEFINIZIONE NUOVI OBIETTIVI E/O NUOVI BUDGET
6 Dallo scostamento globale agli scostamenti elementari Reddito programmato Reddito effettivo SCOSTAMENTO GLOBALE SCOSTAMENTO COSTI VARIABILI Materie prime dirette MOD Spese variabili generali - volume - costo - efficienza SCOSTAMENTO COSTI FISSI Fitti passivi Ammortamenti Pubblicità - spesa SCOSTAMENTO RICAVI - volume - mix - prezzo SCOSTAMENTO MLC
7 Dallo scostamento globale agli scostamenti elementari
8 L analisi degli scostamenti VOCI DI COSTO BUDGET CONSUNTIVO SCOSTAMENTI Materie prime , , ,00 MOD , , ,00 Ammortamenti , ,00 - Fitti passivi 8.000, , ,00 TOTALE , , ,00
9 Gli strumenti per il calcolo degli scostamenti elementari STANDARD FISICO: - Condizioni operative standard - Livello di efficienza desiderato - Grado di motivazione atteso STANDARD MONETARIO: - Andamento dei mercati - Vincoli di approvvigionamento - Volumi di acquisto - Obiettivi e politiche aziendali in relazione a rapporti con fornitori BUDGET STATICO: è il tradizionale budget che viene redatto all inizio dell esercizio e che descrive il livello di attività programmate BUDGET FLESSIBILE: si tratta di un budget che riproduce, per i diversi livelli di attività, gli obiettivi di costo che l impresa dovrebbe raggiungere a parità di efficienza interna nell utilizzo degli input produttivi e di efficacia esterna negli acquisti
10 L analisi degli scostamenti UNITA' VENDUTE CONSUMO MATERIE PRIME COSTO TOTALE CONSUMO MOD COSTO TOTALE BUDGET , ,00 CONSUNTIVO , ,00 HO PRODOTTO UNITA IN PIU HO SOSTENUTO ,00 DI COSTI IN PIU CONSUNTIVO (94.500, ,00) = ,00 BUDGET (70.000, ,00) = ,00 = SCOSTAMENTO ,00
11 L analisi degli scostamenti UNITA' VENDUTE CONSUMO MATERIE PRIME STD FISICO STD MONET. FABBISOGNO COSTO TOTALE CONSUMO MOD STD FISICO STD MONET. FABBISOGNO COSTO TOTALE BUDGET CONSUNTIVO ,1 70, ,00 5 8, , ,00 75, , , ,00 LO SCOSTAMENTO E DOVUTO SOLO ALLA QUANTITA? Se fosse dovuto solo alle quantità, lo scostamento globale: PER LE MATERIE PRIME: ( volumi effettivi * 0,1 std fisico * 70,00 std monetario) = ,00 PER LA MOD: ( volumi effettivi * 5 std fisico * 8,60 std monetario) = ,00 doveva essere pari a ,00, invece è pari a (77.000, ,00) = ,00
12 Gli scostamenti elementari dei costi variabili
13 Gli scostamenti elementari dei costi variabili
14 Grafico della varianza di volume Costi È necessario ipotizzare che non sussista varianza di costo, cioè che il costo standard sia uguale a quello effettivo: Csm = Cem VARIANZA Q = Csm * Qsm Csm * Qem VARIANZA = Csm * (Qsm Qem) Volumi acquisto
15 Gli scostamenti elementari dei costi variabili
16 Gli scostamenti elementari dei costi variabili Le cause più frequenti di variazioni di efficienza negative nelle materie prime possono essere ricondotte: errata distinta base, con scorretta indicazione del consumo unitario di materie; usura degli impianti, con testuale incremento delle materie prime impiegate per unità di prodotto; maggiori scarti a causa di materie prime in tutto o in parte difettose; scarsa manutenzione degli impianti; negligenza del personale.
17 Gli scostamenti elementari dei costi variabili Le cause più frequenti di variazioni di efficienza negative nel lavoro possono essere ricondotte: scarsa preparazione o motivazione del personale; mancata sorveglianza; cattivo assorbimento degli operai nei reparti produttivi, relativamente alla qualifica professionale e/o all organizzazione del lavoro; complicazioni del processo produttivo derivanti, per esempio, da fermi macchina non previsti; eccessivo assenteismo.
18 Gli scostamenti elementari dei costi variabili
19 Grafico della varianza di prezzo Costi È necessario ipotizzare che non sussista varianza di volume, cioè che il volume a budget sia uguale a quello effettivo: Qsm = Qem VARIANZA P = Csm * Qsm Cem * Qsm VARIANZA = Qsm * (Csm Cem) Volumi acquisto
20 Grafico della varianza congiunta Deriva dalla contemporanea presenza della varianza di costo e di volume, ed è pari a: Costi dove: Volumi acquisto
21 Gli scostamenti elementari dei costi variabili Le cause più frequenti di variazioni di prezzo positive possono essere ricondotte: errata previsione dei prezzi delle materie prime; maggiore capacità negoziale con i fornitori; ribassi di alcuni tra gli oneri accessori (trasporto, dazi); differenza cambi.
22 Gli scostamenti elementari dei ricavi
23 Gli scostamenti elementari dei ricavi
24 Gli scostamenti elementari dei ricavi
25 Gli scostamenti elementari dei ricavi
26 Gli scostamenti elementari dei ricavi
27 Gli scostamenti elementari dei ricavi
28 Gli scostamenti elementari dei ricavi
29 Gli scostamenti elementari dei ricavi
30 Gli scostamenti elementari dei ricavi
31 Gli scostamenti elementari dei ricavi
32 Analisi qualitativa degli scostamenti Uno scostamento di volume positivo (aumento delle vendite) non è di per sé né favorevole né sfavorevole, così come la diminuzione del costo standard delle materie prime e della MOD. Per valutare le cause degli scostamenti, occorre riflettere su numerosi fattori, non soltanto quantitativi, indagando tutte le possibili cause gestionali o specifiche di ognuno degli eventi: la produzione eccedente è stata effettivamente ordinata e venduta o giace nel magazzino? la produzione eccedente è dovuta a una maggiore efficienza dei reparti produttivi o al cambiamento dei programmi, o ad altri fatti ancora? per poter vendere la produzione eccedente si è dovuto applicare un prezzo eccessivamente basso, tale da non coprire neanche i costi speciali del prodotto? il costo standard delle materie prime è sceso perché ci si è accontentati di un più basso livello qualitativo, perché si sono ottenuti sconti quantità o fedeltà, o per un errata previsione dei programmi?
33 Manuale di analisi degli scostamenti dell INPS
34 Manuale di analisi degli scostamenti dell INPS
35 Manuale di analisi degli scostamenti dell INPS
36 Manuale di analisi degli scostamenti dell INPS
37 Manuale di analisi degli scostamenti dell INPS
38 Manuale di analisi degli scostamenti dell INPS
39 Lo scostamento dei costi fissi
40 Lo scostamento dei costi fissi
41 Lo scostamento dei costi fissi
42 Lo scostamento dei costi fissi
43 Esercizio: calcolo degli scostamenti elementari
Lezione 16. Analisi delle varianze
Lezione 16 Analisi delle varianze I costi standard Criterio distintivo dei costi funzionale al loro impiego nel controllo di gestione: costi consuntivi o effettivi: misurano il valore delle risorse utilizzate
Lezione 16. I costi standard. I costi standard. Analisi delle varianze
Lezione 16 I costi standard Criterio distintivo dei costi funzionale al loro impiego nel controllo di gestione: costi consuntivi o effettivi: misurano il valore delle risorse utilizzate ex-post, cioè dopo
perché si ha lo scostamento chi è il responsabile se e come si può intervenire Facoltà di Economia - Parma 1
L analisi delle varianze 12 Essa permette il CONFRONTO tra OBIETTIVI ( ()) e RISULTATI. Il fine è quello di individuare: perché si ha lo scostamento chi è il responsabile se e come si può intervenire 2
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET PIANIFICAZIONE FATTURE ACQUISTO E VENDITA DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATI DELLA COSTI STANDARD PROGRAMMAZIONE
IL BUDGET MAPPA DEL PROCESSO FATTURE ACQUISTO E VENDITA SISTEMA DI CONTABILITÀ GENERALE DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI SISTEMA DI CONTABILITÀ ANALITICA DECISIONI COSTI STANDARD COSTI CONSUNTIVI DATI DELLA
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI. Definizione e obiettivi. Cause degli scostamenti SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO. Prof.ssa Monia Castellini
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Definizione e obiettivi L analisi degli scostamenti o analisi
Caratteri generali Analisi degli scostamenti dei costi variabili Analisi degli scostamenti dei costi fissi Analisi degli scostamenti dei ricavi
Analisi degli scostamenti Caratteri generali Analisi degli scostamenti dei costi variabili Analisi degli scostamenti dei costi fissi Analisi degli scostamenti dei ricavi Analisi degli scostamenti Fase
ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini. Gli scostamenti dei costi diretti di produzione. Gli scostamenti dei costi diretti di produzione
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Gli scostamenti dei costi diretti di produzione Lo scostamento
Corso di Programmazione e Controllo. Analisi degli scostamenti - ESERCITAZIONE
Corso di Programmazione e Controllo Analisi degli scostamenti - ESERCITAZIONE ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI durante il periodo di gestione programmato in sede di budget si effettueranno delle verifiche sul
UN SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
INTRODURRE IN AZIENDA UN SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Idee e metodologie per la direzione d impresa A COSA SERVE UN SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE? IL CONTROLLO DI GESTIONE si propone di svolgere
COSTO DI PRODUZIONE I COSTI DI PRODUZIONE CLASSIFICAZIONE COSTI
COSTO DI PRODUZIONE I COSTI DI PRODUZIONE INSIEME DEI COSTI DI UTILIZZAZIONE DEI FATTORI IMPIEGATI IN UN DATO PROCESSO PRODUTTIVO O PER ALLESTIRE UN DATO PRODOTTO Economia Aziendale Milena Serra Corso
IL REPORTING Università di Macerata Dipartimento di Economia e Diritto
IL REPORTING Università di Macerata Dipartimento di Economia e Diritto Francesca Bartolacci bartolacci@unimc.it 1 Il reporting: definizioni strumento di rappresentazione e comunicazione delle informazioni
Centri di spesa e di ricavo
CORSO DI «MANAGEMENT DELLE AZIENDE E DEGLI EVENTI TURISTICI» LEZIONE 3 01.03.2017 Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it
Strumenti e Materiali - Economia Aziendale
Strumenti e Materiali - Economia Aziendale Esercitazioni in preparazione all Esame di Stato ESERCITAZIONE 7 Sottosistema dei budget operativi e analisi degli scostamenti dei ricavi e dei costi diretti
Indice. Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV
Indice Prefazione alla seconda edizione Autori Ringraziamenti dell Editore In questo volume... XV XXI XXIII XXV Introduzione Origini ed evoluzione del controllo direzionale nella letteratura italiana e
Innovare i processi partendo dal Sistema di Controllo
Innovare i processi partendo dal Sistema di Controllo Davide Vierzi Sistemi S.p.A. Agenda Il controllo di gestione in azienda: l organizzazione prima di tutto Il modello operativo Il caso studio: Anselmo
Lezione 10. I centri di responsabilità
Lezione 10 I centri di responsabilità La logica del CdR altri CdR ovvero: esterno utilizza input Materiali Mod Servizi svolge attività utilizzando persone e risorse CdR produce output Beni Servizi altri
Comunicazione economico-finanziaria
Pagina 1 di 6 Comunicazione economico-finanziaria Bilanci aziendali Il bilancio d esercizio - Il sistema informativo di bilancio - La normativa sul bilancio Le componenti del bilancio civilistico: Stato
Corso di Economia aziendale
Corso di Economia aziendale Lezioni 35,36 e 38 La combinazione dei fattori produttivi 1 La combinazione dei fattori Insieme delle operazioni che riguardano: o la gestione MA ANCHE o la programmazione o
Sistemi di Controllo di Gestione
Sistemi di Controllo di Gestione L analisi degli scostamenti dei costi non di produzione SISTEMI DI CONTROLLO, 2^ edizione R. Anthony, D. Hawkins, D. Macrì, K. Merchant McGraw-Hill 1 Come interpretare
Facoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti ESERCIZI SULL ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI SCG-L15 Pagina 0 di 16 ESERCIZIO 1 TESTO La società Baxter produce
ANALISI DELLE VARIANZE
Roma, 6 maggio 2013 ANALISI DELLE VARIANZE Umberto Francese Università degli Studi di Roma Tre INDICE 1. DEFINIZIONI 2. VARIANZA dei MATERIALI DIRETTI (materie prime) 3. VARIANZA CONGIUNTA 4. VARIANZA
Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa. Davide Vierzi
Il Controllo di Gestione e la struttura organizzativa Davide Vierzi L approccio al controllo di gestione Il controllo di gestione spesso non è sistematico Le cause sono molteplici: Può essere oneroso Non
Pianificazione o programmazione
1 L azienda vive in una condizione di incertezza. Per ridurre gli effetti negativi che il verificarsi o il mancato verificarsi di certi eventi può provocare sulla gestione dell azienda, è necessario cercare
16/05/2011. PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Luca Fornaciari Budget flessibili ed analisi dei costi generali Riferimenti bibliografici: libro di testo capitolo 11 di BREWER P.C., GARRISON R.H., NOREEN E.W., Programmazione
Programmazione e controllo e analisi dei costi II Parte. Cap. 3 Costo di prodotto e contabilità per centri di costo
Programmazione e controllo e analisi dei costi II Parte Cap. 3 Costo di prodotto e contabilità per centri di costo Prof. Nicola Castellano nicola.castellano@unimc.it Riferimenti Bibliografici: Cinquini
Relazioni prezzi-volumi-risultati
Relazioni prezzi-volumi-risultati 1 Variabili dipendenti Variabile indipendente Costi Volume di produzione e vendita Ricavi 2 1 L equazione del reddito RE = Reddito di esercizio Q = Quantità di produzione
Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) DATI DELLO STUDENTE
Nome: Cognome: Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 12.1.2017 DATI DELLO STUDENTE Matricola: Anno di corso: domanda 1 domanda 2 domanda 3 VOTO SCRITTO
Università degli Studi della Tuscia Viterbo -!!Corso di Economia aziendale!!!!!a.a !
Agenda Inquadramento dell analisi negli strumenti di controllo direzionale Per partire (nozioni, classificazione dei costi per le decisioni, ) Finalità conoscitive e nozioni Modalità di classificazione
Il Budget: caratteri essenziali
Il Budget: caratteri essenziali Il budget può essere definito come un documento che raccoglie gli obiettivi da perseguire e le risorse da impiegare nell anno, suddivise per centri di responsabilità La
Budget. Budget di PERIODO. di INIZIATIVA MASTER BUDGET. Simulazioni economiche. Obiettivi generali del piano operativo. Obiettivi generali del budget
Processo di misurazione finanziario e patrimoniale Fabbisogno di capitale fisso di capitale circolante Mezzi di copertura ITER DI COSTRUZIONE DEL BUDGET Piani d azione pluriennali vendite produzione funzioni
CONTO ECONOMICO CONTABILE CONTO ECONOMICO CONTABILE
CONTO ECONOMICO CONTABILE CONTO ECONOMICO CONTABILE Struttura Criterio di di classificazione Costi, ricavi e rimanenze Per natura Per natura Forma A sezioni contrapposte 1 I LIMITI DELLA STRUTTURA A COSTI
ANALISI E GESTIONE DEI COSTI
ANALISI E GESTIONE DEI COSTI Dott.ssa Francesca Mandanici Le valutazioni di convenienza economica di breve periodo: l'analisi differenziale 18 NOVEMBRE 2010 Le applicazioni dell analisi della variabilità
Volume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000 72.000
Esercizio 1 La ST S.r.l. produce due tipi vassoi, A e B. I dati rilevati sono i seguenti: Volume di produzione (kg) 15.000 12.000 Costo MP per kg di prodotto 8,00 12,00 Manodopera diretta totale 85.000
Il sistema di determinazione dei costi per Centri di Costo
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Il sistema di determinazione dei costi per Centri di Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Obiettivi formativi Comprendere il
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IL GOVERNO DELL IMPRESA LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IL GOVERNO DELL IMPRESA LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Il governo dell impresa: Struttura della lezione -Il processo di direzione -la programmazione
PIANIFICAZIONE E BUDGET
PIANIFICAZIONE E BUDGET Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia Analisi della Gestione
La contabilità direzionale per la programmazione e il controllo. LA PIANIFICAZIONE E IL BUDGETING 15 maggio 2015
La contabilità direzionale per la programmazione e il controllo LA PIANIFICAZIONE E IL BUDGETING 15 maggio 2015 Scopo: Contabilità generale Produrre informazioni per tutti i soggetti esterni tali da rappresentare
IAS 2 - RIMANENZE DI MAGAZZINO
IAS 2 - RIMANENZE DI MAGAZZINO Le rimanenze sono beni: - posseduti per la vendita nel normale svolgimento dell attività; - impiegati nei processi produttivi per la vendita; - sotto forma di materiali da
TOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI. 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a.
TOMO 2-2. COSTI E SCELTE AZIENDALI 2.1 costo suppletivo ( ) Ipotesi a. Produzione 12.000 unità Produzione 14.000 unità Costo complessivo Costo unitario Costo complessivo Costo unitario Costi variabili
La traccia assegnata come seconda prova di Economia aziendale, nell Indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è strutturata in due parti.
Istituto Tecnico - Settore economico Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Esame di Stato anno scolastico 2015/2016 Svolgimento seconda prova di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda
La rilevanza delle informazioni nel processo decisionale d impresa. Elisa Bonollo
La rilevanza delle informazioni nel processo decisionale d impresa Elisa Bonollo Genova, 19 febbraio 2013 Variabilità del contesto esterno Volatilità nei mercati delle materie prime Maggiore velocità di
Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi
Capitolo 11 Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi di Laura Zoni Il controllo economico e il ruolo del budget: aspetti organizzativi (Cap. 11) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere
CONTROLLO DI GESTIONE ANALISI DEGLI STEP. OBIETTIVI POLITICO STRATEGICI (Relazione previsionale e programmatica) OBIETTIVI GESTIONALI (PEG)
CONTROLLO DI GESTIONE ANALISI DEGLI STEP OBIETTIVI POLITICO STRATEGICI (Relazione previsionale e programmatica) OBIETTIVI GESTIONALI (PEG) CONTROLLO STRATEGICO CONTROLLO DI GESTIONE PROCESSO DI VALUTAZIONE
Il margine di contribuzione di primo livello rapportato alla quantità venduta è il seguente:
4. METODI DI CALCOLO DEI COSTI Classe 5^A A RIM - I.I.S. Capriotti - San Benedetto del Tronto (AP) 4.1 margine di contribuzione ( ) X11 X19 Totale Ricavi di vendita 360.000 360.000 720.000 Costi variabili
IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE
IL PROSPETTO DI CONCILIAZIONE Punti essenziali Contabilità finanziaria Contabilità economica Prospetto di conciliazione CONTABILITA FINANZIARIA Permette una verifica preventiva o consuntiva della capacità
IL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI
IL CONTROLLO DI GESTIONE CONTROLLARE GUIDARE LE AZIONI VERSO OBIETTIVI DEFINITI PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE DECIDERE: DOVE SI VUOLE ANDARE (OBIETTIVI) CON QUALI MEZZI (RISORSE)
I costi di produzione
1 con tale espressione, si fa riferimento a quel processo teso a. quantificare, in termini monetari, le risorse necessarie per l implementazione del processo produttivo COSTI DI FATTORE esprimono quantità
Sistemi di Controllo di Gestione
Sistemi di Controllo di Gestione L analisi degli scostamenti dei costi di produzione SISTEMI DI CONTROLLO, 2^ edizione R. Anthony, D. Hawkins, D. Macrì, K. Merchant McGraw-Hill 1 L analisi delle varianze:
Analisi caso: dal budget delle vendite al budget economico
Analisi caso: dal budget delle vendite al budget economico Esempio La società Alfa produce due tipi di prodotti denominati Red e Black. Le vendite previste per l anno n+1 sono di: 320.000 unità di Red
Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali
Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali Alessandro Milone Analista ACF Giuseppe Palazzo Analista IBS Consulting Milano, 12 febbraio 2008 Analizzare ed ottimizzare i costi aziendali Contenuti E essenziale
CONTROLLO E CONTABILITA
CONTROLLO E CONTABILITA DEI COSTI Agenda Classificazione dei costi Costi variabili e fissi -Modello costo volume profitto Costi diretti e indirietti -La contabilità per centri di costo Analisi degli scostamenti
L organizzazione delle imprese. Il piano di marketing
Materia: ECONOMIA AZIENDALE Classe: V Sezione: C Indirizzo di studi: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING Docente: PEZZELLA PIO PROGRAMMA SVOLTO Lineamenti della moderna impresa industriale Che cosa s intende
L analisi di bilancio
L analisi di bilancio - Introduzione - La riclassificazione del Conto Economico - La riclassificazione dello Stato Patrimoniale - L analisi di bilancio per indici Analisi per indici: finalità I dati desumibili
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - Facoltà di Ingegneria CORSO SISTEMI DI CONTROLLO DI GESTIONE Ingegneria Informatica Prof. Sergio Mascheretti
ESAME DEL 02/04/09 DOMANDA 1 Indicare cosa si intende per costi indiretti e descrivere quali sono i principali approcci all imputazione dei costi indiretti. DOMANDA 2 Descrivere il sistema di reporting
COSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI
I COSTI CONGIUNTI 1 COSTI COMUNI E COSTI CONGIUNTI I COSTI COMUNI RIGUARDANO FATTORI UTILIZZATI, NEL TEMPO E NELLO SPAZIO, PER DIVERSE PRODUZIONI. I COSTI CONGIUNTI RIGUARDANO PRODOTTI CHE CONDIVIDONO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IL CONTROLLO DIREZIONALE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IL CONTROLLO DIREZIONALE PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - La funzione di controllo direzionale: definizione -Il controllo operativo - La valutazione
Budget. Budget flessibile. Ricavi di vendita ( )
Esercizio 12.1 Deepsea Il primo passo da effettuare consiste nell elaborazione del budget flessibile, che ci porta a determinare il margine di contribuzione che avremmo dovuto ottenere dai volumi effettivamente
6.4.4 w La rilevazione del costo del venduto, dei margini e del reddito di competenza
6.4.4 w La rilevazione del costo del venduto, dei margini e del reddito di competenza Una volta terminato, il prodotto è disponibile per la vendita. Nel sistema integrato a costi standard e varianze è
Il budget degli investimenti, elaborato all inizio dell esercizio 2016, contiene i seguenti elementi.
Istituto Tecnico - Settore economico Indirizzo: Amministrazione, Finanza e Marketing Esame di Stato anno scolastico 2016/2017 Svolgimento seconda prova di Economia aziendale La traccia assegnata come seconda
La gestione degli acquisti parte 1. A cura di Massimo Reboldi
+ La gestione degli acquisti parte 1 A cura di Massimo Reboldi + Ufficio acquisti 2 È in diretto contatto con il magazzino; Ha il compito di garantire l approvvigionamento; Ricerca le soluzioni più convenienti
Individuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una)
F. GIUNTA ECONOMIA AZIENDALE QUESITI DI AUTOVALUTAZIONE CAPITOLO IX Individuare le risposte corrette per ciascun quesito (anche più di una) 1. Si ha equilibrio economico quando: a. i ricavi sono uguali
Economia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese Parte ottava I costi di produzione 1 Argomenti 1. I costi di acquisto dei fattori produttivi 2. I costi di produzione 3. Costi speciali e costi comuni
Facoltà di Economia - Parma 1
L analisi dei costi 3 IL ONETTO DI OSTO on il termine OSTO si vuole indicare il valore degli investimenti effettuati per l acquisto dei fattori produttivi impiegati per l ottenimento di un determinato
ESERCITAZIONE COSTI DIRETTI E INDIRETTI SOLUZIONE
ESERCITAZIONE COSTI DIRETTI E INDIRETTI SOLUZIONE soluzione casi Data di revisione 14/07/2000 1 ESERCITAZIONE: COSTI DIRETTI E INDIRETTI Elenco di voci di spesa suddivise in costi diretti, costi indiretti
I modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing.
I modelli di analisi reddituale con il direct costing e con il full costing. 1 La metodologia direct costing imputa ai prodotti i soli costi variabili ed esclude i costi fissi. Poiché i costi fissi non
IL SUBSISTEMA INFORMATIVO (O DEL CONTROLLO) NEI SUOI CARATTERI FONDAMENTALI. Unit 2 Slide 2.2.1
COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2017/2018 IL SUBSISTEMA INFORMATIVO (O DEL CONTROLLO) NEI SUOI CARATTERI FONDAMENTALI Prof. Christian Corsi (CAP. 6) info: ccorsi@unite.it Unit 2 Slide 2.2.1 1 SUBSITEMA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
Economia e organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Unità 2 GPO
Economia e organizzazione dei processi produttivi e dei servizi Unità 2 GPO Il project management è considerato l approccio più indicato per gestire con successo progetti di ogni tipo, divenendo al contempo
Il sistema di controllo. L analisi degli scostamenti (ricavi)
Il sistema di controllo L analisi degli scostamenti (ricavi) SCOPO n Comprendere l andamento della gestione e cosa non ha funzionato rispetto a quanto preventivato n Correggere la gestione n Correggere
Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) VOTO SCRITTO VOTO FINALE
DATI DELLO STUDENTE Nome: Cognome: Università degli Studi di Macerata Esame di Economia Aziendale (prof.ssa Antonella Paolini) 9.2.2017 Matricola: Anno di corso: domanda 1 domanda 2 domanda 3 VOTO SCRITTO
MATERIA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
MATERIA: DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA CLASSE: V - Servizi per l Enogastronomia, Sala e Vendita e l Ospitalità alberghiera Opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO
LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia
RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE 3 1. Attività liquide 2. Rimanenze 8. Pass.tà correnti 10 7 4. Imm. immat. e finanz. 9. Pass.tà consolidate 12 6 5. Imm. tecniche nette 11. Mezzi propri 1 1)
BRAKES SPA (MDC+MDS+ANALISI DIFFERENZIALE)
BRAKES SPA (MDC+MDS+) SOLUZIONE a) MDC IST 34 IST 100 TOTALE VENDITE 190.000 250.000 440.000 MATERIE PRIME 30.000 38.000 68.000 MANODOPERA DIRETTA (1/2) 13.750 14.700 28.450 FORZA MOTRICE 5.120 5.800 10.920
ESERCIZI. MDC e BEP Margine di Sicurezza Leva Operativa. Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni
ESERCIZI MDC e BEP Margine di Sicurezza Leva Operativa Giulia Rita Biavati Docente responsabile: Emidia Vagnoni LE CLASSIFICAZIONI DI COSTO VARIABILITA RISPETTO AL LIVELLO DI ATTIVITA ATTRIBUZIONE ALL
Commento al tema di Economia aziendale 2007
Commento al tema di Economia aziendale 2007 Il tema proposto per la prova di Economia aziendale negli Istituti Tecnici Commerciali è incentrato sul sistema di reporting ed è articolato in una prima parte
SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
SCHEDA DISCIPLINARE ALLEGATA AL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO Disciplina: Economia Aziendale Insegnante: Antonello Lutzu Libro di testo in adozione: Autore: P. Boni P. Ghigini C. Robecchi B. Trivellato Titolo:
Definizione e contenuti del Business Plan L idea di business L analisi competitiva La strategia ipotizzata Le iniziative da realizzare Le risorse da i
IL Business Planning Definizione e contenuti del Business Plan Il modello di Business Budgeting Definizione e contenuti del Business Plan L idea di business L analisi competitiva La strategia ipotizzata
INDICE RAGIONERIA PARTE I I. LE REGOLE PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO E LE OPERAZIONI DI. Capitolo 1 Le regole di bilancio in Italia. pag.
INDICE Presentazione XI PARTE I RAGIONERIA di Valter Cantino e Alain Devalle I. LE REGOLE PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO E LE OPERAZIONI DI CHIUSURA DEL BILANCIO 3 Capitolo 1 Le regole di bilancio in Italia
- Esistenze iniziali di Materie e Prodotti. + Ricavi d esercizio. - Costi d esercizio + Rimanenze finali di Materie e Prodotti (Perdita d esercizio)
1 Il conto economico cd contabile ha un contenuto minimo obbligatorio rappresentato da un semplice elenco di voci. I costi e i ricavi non sono classificati in categorie omogenee. COSTI - Esistenze iniziali
La riclassificazione del bilancio d esercizio. Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap.
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo
La riclassificazione del bilancio d esercizio
La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 (Prof. A. Ferrari). 1 Riclassificazione del bilancio di esercizio
Meccanismi di simulazione economico-finanziaria. Nicola Castellano - Università di Macerata
Meccanismi di simulazione economico-finanziaria Nicola Castellano - Università di Macerata ncaste@unimc.it 1 la simulazione metodologia decisionale con cui si analizzano le caratteristiche di un sistema
Limiti di applicabilità del sistema a costi effettivi
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Il sistema di determinazione dei costi: costi effettivi e costi standard Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Limiti di applicabilità
Metriche di marketing di natura economicofinanziaria
Corso di Tecniche della Promozione A.A. 2016-2017 Metriche di marketing di natura economicofinanziaria Simona D Amico simona.damico@uniroma1.it 1 Indice Le metriche di marketing: una definizione La classificazione
Capitolo Analisi economiche per il controllo di gestione. Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi
Capitolo 2 10-18 Analisi economiche per il controllo di gestione Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi Le configurazioni di costo Una volta compreso secondo quali prospettive possono essere
F422 Conto economico Generale
F422 Conto economico Generale PROGRAMMA DI VERIFICA Società F422 1/5 1) Se possibile effettuare un rapido esame della situazione patrimoniale e del conto economico appena iniziato il lavoro di revisione.
Il Reporting Il Reporting
Il Reporting Dott. Francesco Orefice Il Reporting Caratteristiche generali Il Reporting tradizionale e l analisi delle varianze Il Reporting direzionale 2 1 Il Reporting E talvolta definito come fase ultima
Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione. Corso di Economia Aziendale Prof.
Le condizioni di efficienza e di efficacia nella combinazione dei fattori di produzione Corso di Economia Aziendale Prof. Giuseppe D Onza Misurazioni e strumenti per il controllo dei processi di produzione
Esercizio 6.1 Prospetto della produzione ottenuta, normal costing. 1. Calcolo dei costi indiretti di fabbricazione sovrassorbiti/sottoassorbiti
Esercizio 6.1 Prospetto della produzione ottenuta, normal costing 1. Calcolo dei costi indiretti di fabbricazione sovrassorbiti/sottoassorbiti assorbiti 10 000 ore macchina * 5/ora macchina 50 000 effettivi
Tema di Economia Aziendale
Tema di Economia Aziendale Parte obbligatoria Indirizzi: ITAF, EA05 - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Stralcio tratto dal report mensile, redatto dai responsabili delle funzioni aziendali al 31/01/2015
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa
Capitolo 7 Organizzazione e comportamento dell impresa Trasparenti tratti, con modifiche e integrazioni, da: David Begg, Stanley Fischer e Rudiger Dornbusch, Economia, cap.7 McGraw-Hill, 2001 La teoria
Ripetizione delle rilevazioni in p.d. della contabilità generale svolta anche negli anni precedenti
ISTITUTO SALESIANO SACRO CUORE Via Scarlatti 29 Napoli PROGRAMMA DI ECONOMIA AZIENDALE ANNO 2016/17 PROF.SSA MORVILLO ISABELLA CLASSE V IT CONTABILITA GENERALE Ripetizione delle rilevazioni in p.d. della
Analisi di bilancio - II
Lezione n.7 La mappa del Corso: gli argomenti contesto strategie bilancio prospettica Analisi di bilancio - II L di bilancio: la riclassificazione dell area operativa del Conto Economico confini del settore
I PRINCIPI DI ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA D IMPRESA - Il governo della dinamica finanziaria - il fabbisogno finanziario
I PRINCIPI DI ANALISI ECONOMICO FINANZIARIA D IMPRESA - Il governo della dinamica finanziaria - il fabbisogno finanziario 1 VALUTARE LE SCELTE DELL IMPRENDITORE LE SCELTE DELL IMPRENDITORE CHE DOBBIAMO
Conto Economico LEGALE
Conto Economico CONTABILE Rende il conto della gestione in forma disorganica ed eterogenea ELENCO VOCI Conto Economico LEGALE Rende il conto della gestione in forma più organica ed omogenea AREE +/- OMOGENEE
Conto Economico LEGALE
Conto Economico CONTABILE Rende il conto della gestione in forma disorganica ed eterogenea ELENCO VOCI Conto Economico LEGALE Rende il conto della gestione in forma più organica ed omogenea AREE +/- OMOGENEE
LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE
Giuseppe Toscano (Università C. Cattaneo - LIUC - Castellanza (VA) LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE 1 COME SI VUOLE GESTIRE LO STUDIO PROFESSIONALE? Vivere alla giornata
Riclassificazione Stato Patrimoniale e Conto Economico
Riclassificazione Stato Patrimoniale e Conto Economico Sommario: Riclassificazione SP Finanziario L analisi della liquidità L analisi della solvibilità Riclassificazione SP di Pertinenza Gestionale Riclassificazione