Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica P.E.E.P. N.60 Via SALVO D ACQUISTO EST Z.E Area 01 NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE

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1 2007 Tav. L Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica P.E.E.P. N.60 Via SALVO D ACQUISTO EST Z.E Area 01 NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE Testo integrato con controdeduzioni alle osservazioni Adottato con Del. di C.C. n. 82 del Approvato con Del. di C.C. N.32 Del

2 PIANO PARTICOLAREGGIATO D INIZIATIVA PUBBLICA P.E.E.P. n 60 di via S. D ACQUISTO EST NORME URBANISTICHE ED EDILIZIE L Testo integrato con controdeduzioni alle osservazioni COMUNE DI MODENA SETTORE TRASFORMAZIONE URBANA E QUALITA EDILIZIA Dirigente di Settore: ing. Giovanni Villanti Strumenti Urbanistici Attuativi di Iniziativa Pubblica Responsabile: arch. Alessio Ascari Progettista: arch. Giovanna Palazzi Collaboratori: add. prog. Anna Tavoni add. prog. Catia Rizzo Ufficio Progetti Urbani Consulente: ing. Marcello Capucci CONTRIBUTI SETTORIALI Settore Pianificazione Territoriale Trasporti e Mobilità Dirigente di Settore: arch. Marco Stancari ing. Alberto Caula ing. Loris Benedetti ing. Silvano Scapinelli Servizio Cartografia e Toponomastica Settore Ambiente Dirigente di Settore: dr.ssa Nadia Paltrinieri dr. Giuseppe Amorelli dr. Alessandro Annovi geom. Giovanni Bartoli dr. Daniele Bertoni Gruppo Hera s.r.l..: p.i. Fausto Ferri

3 Art. 1 - Campo di applicazione ed oggetto delle presenti norme pag.3 Art. 2 - Contenuti ed elaborati del Piano Particolareggiato pag.3 Art. 3 - Dimensionamento e parametri urbanistico edilizi pag.4 Art. 4 - Prescrizioni urbanistiche pag.6 Art. 5 - Indirizzi di progettazione pag.9 Art. 6 - Requisiti tecnico-architettonici, e sistemi costruttivi Art. 7 - Modalità d attuazione Art. 8- Attuazione delle opere edilizie Art. 9 - Attuazione delle opere di urbanizzazione Art Norme finali pag.10 pag.11 pag.11 pag.11 pag.11

4 Art. 1 - Campo di applicazione ed oggetto delle presenti norme Le norme dei presenti articoli si applicano all interno della Z.E. 2450, area 01, corrispondente all P.E.E.P. n 60 di via Salvo d Acquisto, su tale area, meglio identificata negli atti tecnici e grafici allegati, si costituisce Piano Particolareggiato d iniziativa pubblica. Art. 2 - Contenuti ed elaborati del Piano Particolareggiato I contenuti e gli elementi costitutivi del presente Piano Particolareggiato sono quelli richiesti all art. 5.1 com. 4 del testo coordinato delle norme di PSC-POC-RUE; e devono fornire tutte le indicazioni di dettaglio per l attuazione del programma edificatorio attraverso la redazione dei seguenti elaborati: A) Schema di convenzione. Nel presente atto si stabilisce che non occorre procedere alla traduzione di apposito schema di convenzione delle obbligazioni da assumersi per la realizzazione delle opere previste dal presente Piano. Successivamente gli schemi da utilizzarsi per la convenzione saranno redatti sulla base dell ex art.35 ex legge n.865/71 ed in particolare nel caso di attuazione delle opere di urbanizzazione da parte del Comune di Modena si farà riferimento a quello approvato con delibera del Consiglio Comunale n.94 del , mentre nel caso di attuazione diretta delle opere di urbanizzazione a cura del realizzatore dell intervento edilizio, si farà riferimento anche allo schema approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 58 del B) Stralcio dello strumento urbanistico in scala 1:5000, consistente nella delibera di approvazione n 94 del 15/12/2005 e nella attuale proposta di Variante. C) Estratto catastale integrato al rilievo topografico in scala 1:1000 con l indicazione delle proprietà e delle relative superfici. D-E) Stato di fatto planimetrico ed altimetrico della zona in scala 1:1000 contenente, fra l altro, le costruzioni ed i manufatti di qualsiasi genere esistenti, tutti i vincoli fisici del territorio presenti all interno dell area in questione quali (es.: elettrodotti, metanodotti, acquedotti, fognature ed impianti di depurazione, rete telefonica e relative servitù), nonché il rilievo del verde esistente con indicazione puntuale delle essenze. F) Documentazione fotografica del terreno oggetto di trasformazione e del suo immediato intorno con indicazione dei punti di ripresa. G1) Planimetria di progetto in scala 1:1000 con l individuazione delle destinazioni d uso delle aree: strade, percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi, servizi, spazi verdi e relative alberature. G2) Planimetria di progetto in scala 1:1000 con l individuazione dei lotti, delle superfici e dei volumi edilizi. H) Tipologie edilizie, per la definizione delle piante e profili degli edifici in progetto si rimanda ai contenuti dell Avviso pubblico per la formazione di un elenco di soggetti idonei a divenire potenziali concessionari del diritto di superficie su aree edificabili comprese nei P.E.E.P. predisposto dal Settore Pianificazione Territoriale Mobilità e Trasporti, Servizio Pianificazione Territoriale, Ufficio PEEP, del Comune di Modena con delibera di G.C. n 1155/2002. I) Relazione tecnica del progetto del verde. J-K) Schema degli impianti tecnici, se ed in quanto costituenti infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti, (acquedotto, gas, fognatura, depurazione, e- 3

5 nergia elettrica e rete telefonica) e di illuminazione pubblica in scala 1:2000. Lo schema della fognatura è accompagnato dalla relativa scheda idraulica rilasciata dai competenti uffici comunali. L) Norme urbanistiche ed edilizie. M) Relazione sul clima acustico. N) Relazione illustrativa e previsione di spesa occorrente per le sistemazioni generali, relative ad urbanizzazioni, necessarie all attuazione del Piano Particolareggiato. O) Relazione geologica e analisi geotecnica del terreno integrata con relazione di fattibilità geologica in relazione alle azioni sismiche. Art. 3 - Dimensionamento e parametri urbanistico - edilizi L area in oggetto (identificata catastalmente al foglio 201, mappali 214 e 215; foglio 219, mappali 158, 159, 169, 170, 177, 179, 259, 278, 286 e 290 e foglio 220, mappali 5, 30, 42, 60, 110, 111 e 123.) è individuata alle Tav. n 4.25 e 4.26 della Cartografia Integrata PSC-POC-RUE, approvata con delibera di C.C. n.94 del 15/12/2005, ed è compresa nella Z.E. n 2450 della versione operativa, più precisamente nell area 01 di quest ultima, con destinazione a P.E.E.P. il cui assetto urbanistico dovrà avvenire mediante progetto di specificazione da approvare con varianti ai sensi dell art. 34 L.865/71 e s.m.. Dalla lettura dei dati urbanistici del Piano per l Edilizia Economica e Popolare, approvato con delibera di C.C. n 101 del 20/07/2000, si evince che l area del comparto ha una Sup. Territoriale di mq , di cui mq dovranno essere destinati a servizi di quartiere e mq ad altri servizi per il completamento del progetto di Forestazione Urbana. E prevista la realizzazione di n 420 alloggi pubblici per una Sup. Utile complessiva di mq (S.U. media per alloggio = mq. 85) con una altezza massima di 5p +piano terra. E prevista inoltre una capacità insediativa per funzioni produttive (A10, C2/3) di 1000mq. Si prende atto del successivo accordo di pianificazione sottoscritto con i privati, prot. n del 27/03/03, per lo scorporo del 30% dell intero comparto (pari a circa mq ), da attuare mediante Piano Particolareggiato di iniziativa privata, a favore della cessione al Comune del rimanente 70% (corrispondente a circa mq ), da attuare mediante Variante di specificazione. Tale accordo è stato recepito dallo Schema Urbanistico approvato con delibera di G.C. n 326 del 01/04/03 e le conseguenti modifiche sono state introdotte nel P.R.G. vigente con l individuazione dell area 01 ad intervento pubblico e l area 02 ad intervento privato. A seguito delle valutazioni condotte con gli altri Settori interessati, per mezzo dello Schema Urbanistico sopra citato, si è stabilito di trasferire nel comparto in esame anche le residue quote di capacità edificatoria per funzioni produttive previste nei limitrofi comparti Salvo d Acquisto nord (mq.600) e Salvo d Acquisto sud (mq.600) che non avevano ancora trovato attuazione. Tali quote, stimate in mq. 660 per il comparto privato e in mq per quello pubblico, possono essere convertite, in tutto o in parte, in superficie residenziale. Nella soluzione adottata si è prefigurata una soluzione che prevede, per la parte pubblica, la conversione di una parte di tale quota in superficie residenziale per un numero di 8 alloggi, pari ad una sup. utile complessiva di mq 680, ed il mantenimento di circa mq 520 di sup. commerciale. Una eventuale diversa distribuzione della capacità edificatoria tra funzioni produttive e residenza è possibile, a discrezionalità del Comune di Modena, e non comporta variante al presente strumento urbanistico. In conseguenza alle considerazioni espresse nella seduta del Gruppo di Lavoro Intersettoriale del 21/03/06 si è reso necessario uno slittamento del comparto verso o- vest. Tale slittamento comporta l occupazione di un area attualmente attrezzata a verde, compresa nel limitrofo comparto PEEP Salvo d Acquisto sud (Variante di specifica- 4

6 zione approvata con delibera di C.C. n 208/1996), opportunamente compensata con altra area interna alla presente Variante con destinazione ad attrezzature generali e/o a servizi di interesse collettivo. Considerato che il presente progetto di specificazione contiene alcune proposte di variazioni al PEEP, che eccedono i limiti consentiti dall art. 34 L. 865/1971 e s.m., nonché modifiche al POC, consistenti in una modifica del perimetro di comparto assogettato a PEEP, della capacità edificatoria complessiva e del numero degli alloggi; si rende necessario che esso sia approvato attraverso Piano Particolareggiato d iniziativa pubblica in variante al PEEP, nonché in variante al POC così come consentito dall art. 35, comma 4, L.R. n.20/2000 e s.m.. I precedenti dati sono evidenziati nella tabella di seguito riportata. DIMENSIONAMENTO P.E.E.P. P.R.G. Schema PUA n 60 area 01 Z.E.2450 Urbanistico Intervento Pubblico Del.n 101/2000 Del. n 94/2005 Del. G.C. n.326/2003 area 01 Z.E.2450 Del. n xxx /xxxx Superficie Territoriale mq mq mq Superficie Fondiaria mq mq Superficie Aree U1 mq mq Superficie Aree U2 Aree di rispetto (F.U.) mq mq mq (min.mq ) mq mq mq Numero alloggi n 420 n 361 n 361 n Superficie utile max. mq mq mq mq Altezza massima Capacità insediativa per funzioni produttive A/10 C/2/3 Verde di vicinato ** Verde privato Parcheggi * 5p. + p.t. mq p. + p.t. mq p. + p.t. 5p. + p.t. mq p. + p.t.+ p.i mq. 520 min. 20 mq./all. mq p.a.542 p.a.554 min. 1,5 p.a./all. di cui U1 (min. 13,3 mq/all) p.a. 181 p.a. 185 Pertinenza (min. 1/all) p.a. 361 p.a. 369 Le superfici sopra riportate conseguono a misurazioni grafiche da verificare in sede di frazionamento. All interno della presente P.P. sono state applicate variazioni della S.F. complessiva, rispetto al precedente Schema Urbanistico, fermo restando il rispetto del limite massimo di incremento, dell ordine del 5%, della dotazione complessiva assegnata al comparto. * La dotazione prevista unitariamente dalle Norme di Attuazione del PSC-POC-RUE all art corrispondente, per le aree residenziali, ad 1,5 p.a./all., è suddivisa in due parti: 1) La prima, comprensiva dei soli parcheggi pertinenziali, corrispondente ad 1 p.a./all. da ricavare all interno del lotto, di norma con unico accesso dalla strada pubblica. 2) La seconda, comprensiva dei parcheggi di urbanizzazione primaria, corrispondente a 0,5 p.a./all. da ricavare su strada pubblica. ** Da intendersi come verde di vicinato, disciplinato dalle Norme di Attuazione del PSC-POC-RUE. all art da prevedere nei nuovi insediamenti residenziali disciplinati da P.P. nella misura minima di 20mq/all. in aggiunta alle aree destinate a servizi di quartiere. L indicazione grafica di tali aree è da ritenersi prescrittiva. Nella precedente tabella si è tenuto conto dell introduzione, all interno del comparto, di una capacità edificatoria equivalente ad 8 alloggi derivanti dalla conversione di parte 5

7 della capacità edificatoria per funzioni produttive. Tale aumento del numero di alloggi ha comportato di conseguenza anche l aumento della S.F., della S.U. max, della quota di verde di vicinato e del numero di parcheggi Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi ai diversi lotti residenziali. S.F S.U. Alloggi Piani max. parch 1* parch 2* Verde** mq. max. mq. n n n n mq. LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO (12 + 8) 3P+PT+PI (12 + 8) (6 + 4) 690 LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI LOTTO P+PT+PI TOTALE / Ulteriori approfondimenti dei dati contenuti nelle precedenti tabelle sono contenuti negli elaborat1 G1 e G2 della presente P.P.. Per maggiori dettagli sulle modalità di attuazione si rimanda al successivo art. 7. Art. 4 - Prescrizioni urbanistiche I seguenti punti costituiscono prescrizioni vincolanti. 1) La progettazione urbanistica dei due comparti residenziali, pubblico e privato, nonché quella delle Attrezzature e degli Spazi Collettivi in essi inserite, deve avvenire in maniera unitaria e coordinata sulla base dello Schema Urbanistico citato. 2) L accesso principale al comparto è individuato da via Falcone dove, all altezza di via Mattarella, è previsto un ingresso carrabile dotato di rotatoria, la cui definizione è rinviata a successivi approfondimenti ed alla verifica degli aspetti che solo in fase esecutiva potranno essere puntualmente precisati. Tale accesso distribuisce anche ai parcheggi pubblici previsti per i visitatori del parco e per i fruitori delle attività commerciali situate nelle immediate vicinanze. E necessario inoltre assicurare la connessione ciclo-pedonale in sicurezza fra i due comparti che lambiscono via Falcone ad est e ad ovest. 3) Un secondo accesso destinato alla parte nord del comparto, corrispondente all intervento pubblico, è previsto dal prolungamento verso est di via Rimini, mentre l intervento privato si connetterà direttamente a via Forlì dove è prevista anche la circuitazione del mezzo pubblico. 4) La comunicazione diretta dei due ambiti, pubblico e privato, all interno del comparto è garantita dal collegamento in senso ortogonale dei due prolungamenti viari sopra citati; tale connessione attraversa anche la zona verde offrendo l occasione di una fermata-capolinea del mezzo pubblico in prossimità degli spazi collettivi in essa inseriti. 5) Lungo tutto il fronte di via Salvo d Acquisto è stato mantenuto, ovunque possibile, il terrapieno che caratterizza la strada nei tratti già realizzati ad est e ad ovest del comparto in oggetto. 6

8 6) Nella parte centrale dell area, partendo dal margine est del comparto si sviluppa, in senso trasversale, per una lunghezza di circa 240 ml, un ampio sistema di verde pubblico di circa mq. da destinare alla realizzazione di spazi collettivi con caratteristiche e funzioni di parco di quartiere. 7) Nell area per servizi di interesse collettivo posta all interno del rispetto stradale, devono essere realizzati esclusivamente impianti di Forestazione Urbana al fine di creare le necessarie condizioni di mitigazione ambientale alle aree di prossima e- dificazione. La sua piantumazione deve essere realizzata fin dalla prima disponibilità delle aree. 8) L area coincidente con il lotto a Servizi di Quartiere posizionata a sud-est del comparto (corrispondente all area 04-Z.E.60 ceduta al Comune di Modena in base all accordo di cui all art.39.3 delle Norme di PSC-POC-RUE), in attesa di una futura definizione, dovrà essere mantenuta a raso. 9) La percorribilità carrabile interna al comparto deve essere ridotta al minimo. Le a- ree destinate alla viabilità dovranno inoltre avere i requisiti geometrici-dimensionali e caratteristiche materiali proprie delle zone residenziali a 30km/h. Si ritiene idonea per gli assi stradali una sezione di ml. 6,50 con individuazione degli incroci anche mediante dislivelli e manti pigmentati. Fa eccezione il prolungamento di via Forlì che fino alla fermata-capolinea del mezzo pubblico avrà una ampiezza di ml. 7,50. 10) Tutti gli assi stradali devono essere chiaramente individuati, rispetto ai parcheggi che si affacciano direttamente su di essi, mediante il più opportuno posizionamento di alberature e/o l utilizzo di ogni altro elemento di arredo verticale. 11) Tutti i punti di connessione con la viabilità esistente devono essere progettati in modo unitario affinchè diano la percezione di appartenenza ad un nuovo spazio urbano. 12) E necessario assicurare al comparto una percorribilità ciclo-pedonale diffusa e capillare connessa anche ai percorsi funzionali dell immediato intorno: deve essere previsto il superamento di via Falcone e di via Salvo d Acquisto mediante percorsi soprelevati. un collegamento ciclo-pedonale è affiancato alla viabilità principale che attraversa il comparto in senso est-ovest. ulteriori collegamenti pedonali sono previsti, con andamento est-ovest, al centro dell area edificata, in modo da creare un rapporto tra il verde di pertinenza delle varie corti residenziali. altri collegamenti solo pedonali si susseguono, con andamento nord-sud, intersecando le corti residenziali e mettendo in comunicazione i vari tipi di verde inseriti nel comparto (verde di rispetto, verde di vicinato, verde pubblico). sulla sommità del terrapieno a margine di via Salvo d Acquisto è inoltre localizzato un percorso pedonale che offre l occasione di un punto di vista non usuale del paesaggio circostante. lungo i margini nord e sud del parco centrale sono previsti percorsi funzionali, attrezzati con spazi di sosta e di socializzazione, per assolvere la funzione di intercettazione e di collegamento fra i vari percorsi provenienti dai diversi ambiti residenziali e fra questi e le aree a Parco. 13) I percorsi pedonali avranno una dimensione standard di ml. 1,50. Le piste ciclabili adiacenti alle sedi stradali avranno una sezione di ml. 2,50 e saranno messe in sicurezza, rispetto alle sedi carrabili, mediante l interposizione di un nastro verde di dimensioni adeguate dove inserire alberature, aiuole ed arredi. I percorsi funzionali a margine del parco avranno una dimensione non inferiore a ml. 4,00. 14) Il verde d arredo internamente al comparto deve essere organizzato seguendo due orientamenti principali: l impiego di alberi di 1 o 2 grandezza, con aiuole di dimensioni adeguate (non inferiori a ml. 2,00x2,00), lungo la viabilità carrabile principale; l impiego di alberi di 3 grandezza o cespugli ad alberello lungo le direttrici 7

9 ciclabili. La piantumazione dovrà essere coordinata con lo schema dei sottoservizi e dovrà essere mantenuto un interasse di almeno 5,00 ml. con i pali dell illuminazione pubblica. 15) Una quota non inferiore al 30% della superficie effettivamente adibita ai posti auto deve essere destinata al verde di arredo del parcheggio. 16) Le aree pavimentate devono essere realizzate con materiali e tecniche che favoriscano il massimo drenaggio naturale delle acque meteoriche (superfici filtranti per almeno il 50% della loro estensione). 17) La realizzazione di recinzioni è consentita esclusivamente per i giardini privati degli alloggi posizionati al piano terra degli edifici, essa non potrà superare ml. 1,50 di altezza e dovrà essere realizzata mediante la collocazione di rete metallica affiancata a siepe viva, in quanto non deve costituire una barriera visiva rilevante. 18) I muri di contenimento delle rampe dei garage, quando tangenti attraversamenti pedonali pubblici, devono essere realizzati con parapetti che consentano la traguardabilità. 19) Il bacino che accoglie le acque del comparto si trova in classe 3 di carico idraulico. In considerazione di possibili condizioni idrauliche di crisi si devono prevedere a- ree destinate ad opere di laminazione delle portate bianche in ottemperanza al principio di invarianza idraulica. A tale scopo il bacino d invaso potrebbe essere collocato nell area verde previa depressione della quota del piano di campagna. 20) All interno del comparto deve essere prevista una rete fognaria di tipo separato per le acque nere e le acque meteoriche con recapiti distinti. Le prime potranno andare sia nel collettore esistente di via Rimini, fino alla Fossa Paduli (della quale si ritiene necessaria una verifica nel tratto compreso tra via Rimini e via Forlì), che nel nuovo collettore per acque nere in gress, recentemente realizzato in affiancamento al Cavo Archirola. Le seconde saranno indirizzate nel Cavo Archirola in rigida applicazione del principio di invarianza idraulica, previa laminazione delle piene con restituzione tarata delle portate accumulate in tempi successivi all evento critico. 21) La distribuzione dell energia elettrica partendo dalla rete di media tensione presente all angolo fra il Parco della Repubblica e via Cividale deve prevedere la realizzazione di due nuove cabine, una a nord per la parte pubblica ed una a sud per la parte privata, con una dorsale in direzione nord-sud, parallela a via Falcone, attraverso la nuova viabilità del comparto pubblico, con un innesto a nord sulla via Salvo d Acquisto, a sud sulla nuova viabilità del comparto privato ed una chiusura funzionale su via Rimini. Per il nuovo polo scolastico potrà verificarsi la necessità di una terza cabina di trasformazione da realizzarsi nel contesto della progettazione della nuova scuola. 22) La linea gas necessita di un collegamento al recapito esistente all incrocio tra via Mattarella e via Falcone con la presenza di una cabina di decompressione da cui si dirameranno le due reti per la parte pubblica e quella privata con chiusura in maglia su via Rimini e via Forlì. 23) La linea di alimentazione acqua si innesterà sulla condotta esistente a nord della via S. d Acquisto, utilizzando l attraversamento esistente, con la creazione di una dorsale in direzione nord-sud parallela a via Falcone da cui si distribuiranno la parte pubblica e privata con chiusura in maglia. 24) La pubblica illuminazione avrà origine dal quadro posto a fianco della nuova cabina elettrica e si svilupperà seguendo lo schema di massima tracciato sugli elaborati. 25) Su tutte le aree pertinenziali agli edifici è costituita servitù, a favore degli Enti istituzionalmente operanti nei servizi, di esecuzione e mantenimento delle reti tecnologiche, consistenti nelle opere di urbanizzazione previste dai progetti delle opere di urbanizzazione del comparto ed eventuali loro varianti. In alternativa le reti di gas, acqua ed energia elettrica dovranno essere allacciate sulla strada pubblica. Tale modifica non comporterà variante al presente strumento urbanistico attuativo. 8

10 26) In sede di progettazione esecutiva occorre verificate con la SNAM le aree di rispetto dei metanodotti in dimensione e possibilità d intervento. 27) Il parere provinciale espresso ai sensi dell art. 37 della L.R. 31/02 e s.m. in merito alla compatibilità delle previsioni con le condizioni di pericolosità locale degli a- spetti fisici del territorio richiede, in fase di progettazione esecutiva relativa alle costruzioni soggette a tale disciplina, la disamina sulle caratteristiche degli effetti di sito sia corredata dall analisi di stabilità dei fronti di scavo, per la realizzazione degli interrati, in condizione di sollecitazione dinamica; nonché dalla valutazione di suscettività alla liquefazione dei terreni saturati dalla falda idrica sotterranea e degli eventuali cedimenti permanenti, azioni per attriti negativi, che possono insorgere conseguentemente a sollecitazioni dinamiche 28) In relazione all inquinamento acustico: su via S, d Acquisto, oltre al previsto terrapieno con funzione ambientaleornamentale, potranno essere aggiunti, in caso di necessità derivata dall aumento dei volumi di traffico, ulteriori schermi protettivi. su via Falcone la protezione dall inquinamento acustico dovrà essere ottenuta mediante la collocazione di pannellature di minor ingombro e minor impatto visivo possibile. 29) Si assumono inoltre come prescrittivi i seguenti elementi dell elaborato G) : Gli allineamenti principali dell edificato. La sagoma degli edifici con una variabilità massima del 5% sulla sup. coperta del lotto. Il fronte dell edificazione sul Parco che dovrà essere caratterizzato da elementi costruiti per almeno il 60% del corrispondente lato del lotto, con un numero di piani superiore rispetto a quello degli altri lati della corte, e comunque non inferiore a 3P+PT. La posizione degli elementi di riferimento percettivo edificati, intesi come corpi di fabbrica speciali caratterizzanti la qualita architettonica e lo spazio urbano. L impianto, dove riportato, delle aree cortilive verdi private e/o di uso condominiale (queste ultime corrispondenti alla quota obbligatoria di verde di vicinato). Gli allineamenti dei filari alberati con le relative indicazioni in termini di grandezza. Art. 5 - Indirizzi di progettazione I seguenti punti costituiscono indirizzi di progettazione esecutiva degli interventi pubblici e privati. a) Le aree non edificate sono vincolate a rete stradale e parcheggi, piste ciclabili, percorsi, verde e spazi di pertinenza degli edifici come indicato negli elaborati di progetto. Tali aree di uso collettivo devono essere sistemate in modo da favorire la circolazione e la sosta pedonale, ricercando soluzioni che ne favoriscano la fruibilità anche da parte dei bambini, con l osservanza delle norme del codice della strada e di quelle relative all abbattimento delle barriere architettoniche. b) I progetti relativi alle aree destinate alla mobilità devono essere concordati con il Settore Pianificazione Territoriale Mobilità e Trasporti, particolare attenzione deve essere posta alla limitazione della velocità del traffico veicolare in conformità alle previsioni del Piano di Qualificazione delle Strade Residenziali. c) Le opere, gli impianti e gli spazi attrezzati pubblici che eccedono la normale dotazione di standard del comparto dovranno essere oggetto di specifico progetto da parte dei Settori competenti dell A. C. d) La sistemazione delle aree verdi, rimozioni e/o piantumazioni di alberature, dovrà adeguarsi ad un progetto complessivo, sulla base della Relazione tecnica del pro- 9

11 getto del verde allegata al presente P.P., da sviluppare in collaborazione con i competenti uffici del Settore Ambiente. e) Le eventuali opere di mitigazione acustica, che dovessero in futuro rendersi necessarie, dovranno essere definite da progetto specifico da concordare con i competenti uffici dell A.C.. f) Le opere di urbanizzazione primaria sono definite dal progetto specifico, tale progetto deve essere vistato da HERA, nonche da eventuali altri enti interessati agli a- spetti di competenza. g) Le tipologie edilizie devono essere di tipo in linea e ad angolo, aggregate a corte con i corpi di fabbrica di altezza maggiore localizzati sul fronte parco per costituirne una adeguata cornice architettonica; nei lotti collocati al centro dell area a servizi si prevedono edifici a 4p+pt disposti ai quattro angoli in modo da offrire una adeguata apertura (prospettiva) fra la zona parco e l area scolastica. Tutte le tipologie del comparto sono dotate di garage in interrato. Art. 6 - Requisiti tecnico-architettonici e sistemi costruttivi Per quanto riguarda le tipologie edilizie si rimanda ai contenuti dell Avviso pubblico per la formazione di un elenco di soggetti idonei a divenire potenziali concessionari del diritto di superficie su aree edificabili comprese nei P.E.E.P. predisposto dall Unità di Progetto Attuazione Politiche Abitative del Comune di Modena ed approvato con delibera di G.C. n.1155 del 09/12/2002. I requisiti architettonici degli edifici di seguito specificati costituiscono scelte vincolanti volte a determinare quel carattere unitario dell intero sistema edificato considerato prioritario nel disegno complessivo dell insediamento. I requisiti architettonici si riferiscono alle soluzioni costruttive da adottarsi in sede di progettazione esecutiva e riguardano: L unitarietà cromatica e di materiali dei paramenti dei fronti edificati, tale unitarietà potrà essere ottenuta sia attraverso l adozione di muratura faccia a vista che con muratura intonacata e tinteggiata; tale alternativa implica anche un diverso coordinamento dei dettagli costruttivi. Le coperture dovranno essere realizzate a falda inclinata con manto in coppi, il carattere di unitarietà andrà anche ricercato nell arretramento, su tutti i lati, dell ultimo piano rispetto alla sagoma dell edificio. Sono consentite limitate eccezioni conseguenti all eventuale estensione di parte di alloggi degli ultimi piani. All interno di ogni lotto si dovranno inoltre perseguire scelte omogenee per quanto riguarda i seguenti elementi edilizi: pluviali esterni, infissi esterni, chiusure dei vani finestra, bancali, elementi di sicurezza visibili, parapetti e ringhiere, raccordo con il marciapiede, recinzioni, muri di contenimento e pavimentazioni delle rampe agli interrati, pavimentazioni ed arredi di percorsi e spazi porticati, elementi di connessione architettonica tra i diversi corpi edificati. Si richiamano inoltre le seguenti prescrizioni di carattere generale: i parapetti dei balconi saranno atti ad essere traguardati e ad impedire situazioni di pericolo per i bambini; eventuali elementi di sicurezza alle finestre saranno realizzati con griglia metallica a disegno semplice; è vietata la chiusura, anche successiva alla costruzione, di logge, balconi, loggebalconi, con serramenti apribili o non apribili o altro e porticati al pt.; è vietata la realizzazione di w.c. nei locali destinati a soffitta; è vietato il collegamento di vani tra il piano interrato e il piano terra. All interno dell intero comparto dovranno infine essere perseguiti elementi di uniformità anche relativamente all arredo urbano, sia per quanto riguarda gli spazi pubblici che quelli condominiali, quali: elementi di illuminazione, arredi aree verdi, trattamento e finiture di pedonali e ciclabili, segnaletica orizzontale e verticale. 10

12 Saranno inoltre uniformati fra loro e con gli altri elementi costruiti, tutti gli elementi e le strutture di interesse generale: cabine elettriche, contatori gas.... Per quanto riguarda l impiantistica dell intervento è raccomandata l introduzione di impianti e tecnologie specificamente mirati al risparmio energetico ed alla produzione ed utilizzo di risorse energetiche rinnovabili. Ai fini della corretta gestione delle acque meteoriche di comparto si richiamano i criteri individuati dalla D.G.R. n 286 del 14/02/2005 per le aree a destinazione residenziale di nuova urbanizzazione, evidenziando la necessità di privilegiare soluzioni che consentano la riduzione delle acque meteoriche drenate, prevedendo la raccolta delle acque non suscettibili di essere contaminate (es. tetti) ed il loro completo smaltimento in loco, ovvero riutilizzo per usi non pregiati (es. irrigazione giardini, sistema antincendio, lavaggio spazi esterni, ). Questo ad integrazione del sistema di laminazione previsto vista la criticità idraulica dell area. Art. 7 - Modalità d attuazione I parametri urbanistici ed edilizi per l attuazione dell intero comparto sono quelli riportati nelle presenti norme e negli altri elaborati costituenti il Piano Particolareggiato. In sede di approvazione dei singoli progetti edilizi possono essere apportate modifiche alle indicazioni dello strumento urbanistico attuativo, senza che ciò ne costituisca variante riguardo: - modifiche alla perimetrazione dei lotti edificabili, anche con modesto incremento della SF fino ad un massimo del 5%, al fine di razionalizzare la distribuzione dei piani terra ed interrato; - il trasferimento tra i diversi lotti di elementi dimensionali quali: numero di alloggi, quote di SU e di SF (quest ultima con un tetto massimo del 2%); - accorpamento del sistema delle rampe di accesso agli interrati, per favorire una più fluida distribuzione carrabile all interno dei lotti; fermo restando i parametri complessivi previsti per il comparto in termini di numero massimo di alloggi, di SU, di dotazioni di standard e di parcheggi, il mantenimento dello schema distributivo del sistema del verde e degli accessi, con particolare riferimento all allineamento degli edifici sul fronte parco. In fase attuativa, in relazione a comprovate ed intervenute necessità ed esigenze è ammessa, rispetto al progetto autorizzato, una tolleranza massima di scostamento nelle misure lineari pari all 1% nelle misure sul piano orizzontale e al 2% nelle misure sul piano verticale e comunque non oltre cm. 30 in valore assoluto Art. 8- Attuazione delle opere edilizie Per la realizzazione di quanto previsto nella parte destinata all edificazione deve essere presentata domanda di permesso di costruire. Il Piano Particolareggiato, che potrà essere realizzato anche per stralci funzionali se individuati negli elaborati di progetto, ha validità decennale dalla sua approvazione. Art. 9 - Attuazione delle opere di urbanizzazione L attuazione delle opere di urbanizzazione è subordinata all approvazione del relativo progetto esecutivo. 11

13 Le infrastrutture per l urbanizzazione degli insediamenti sono definite dal progetto specifico, redatto in conformità al Piano Particolareggiato, tale progetto deve essere vistato da HERA, nonché da eventuali altri enti interessati agli aspetti di competenza. Art Norme finali Per quanto non specificato nei precedenti articoli, nella relazione e negli elaborati grafici che costituiscono il presente Piano Particolareggiato, si rimanda alla osservanza delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale ed alla vigente legislazione urbanistica regionale e statale in materia. 12

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