Struttura e funzionamento dei mercati di borsa Risparmio gestito e diretto

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1 Università degli Studi di Ancona Facoltà di Economia Giorgio Fuà Corso di laurea specialistico: FINANZA, BANCHE E ASSICURAZIONI (Classe 19/S) Percorso: Borsa e Mercati Struttura e funzionamento dei mercati di borsa Risparmio gestito e diretto Ancona, dicembre 2002 Prof.. Michele Modina Istituto di Teoria delle Decisioni e di Finanza Innovativa modina@posta.econ.unian.it 1

2 Agenda I a w: Struttura dei mercati di borsa II a w: Efficienza dei mercati III a w: I mercati di borsa italiani IV a w: Le operazioni di finanza mobiliare V a w: Risparmio gestito e risparmio diretto 2

3 Agenda I a w: Struttura dei mercati di borsa II a w: Efficienza dei mercati III a w: I mercati di borsa italiani IV a w: Le operazioni di finanza mobiliare V a w: Risparmio gestito e risparmio diretto L industria del risparmio gestito Gli intermediari mobiliari I prodotti del risparmio gestito Le performance dei gestori Risparmio diretto e trading on line 3

4 Obiettivi Alla fine della quinta sessione di lezioni (quinta settimana), lo studente dovrebbe avere acquisito i seguenti concetti: conoscere lo stato dell arte e i trend in atto nel risparmio gestito distinguere le caratteristiche dei principali intermediari mobiliari capire i tratti caratteristici dei principali prodotti del risparmio gestito acquisire i concetti fondamenti per una corretta gestione del portafoglio conoscere le principali misure delle performance dei gestori cogliere gli elementi fondamentali del risparmio diretto 4

5 Agenda I a w: Struttura dei mercati di borsa II a w: Efficienza dei mercati III a w: I mercati di borsa italiani IV a w: Le operazioni di finanza mobiliare V a w: Risparmio gestito e risparmio diretto L industria del risparmio gestito Gli intermediari mobiliari I prodotti del risparmio gestito La gestione del portafoglio (cenni) Le performance di portafoglio Risparmio diretto e trading on line 5

6 RG V La definizione di risparmio gestito Il termine risparmio gestito (asset management ) si riferisce all attività di raccolta di risparmio e di investimento in attività finanziarie nonché al servizio di consulenza finanziaria. A fronte di tali attività, al gestore professionale vengono riconosciute delle commissioni. FAMIGLIE deposita investe BANCHE ELEMENTI BASE DEL RG (M. Onado) opera MERCATO FINANZIARIO intermediari finanziari asset classes fondi comuni/sicav prodotti assicurativi altri intermediari presta emette TdS presta emette azioni, obbligazioni securities bonds STATO IMPRESE ESTERO chi svolge asset management non è un intermediario finanziario nel senso stretto del termine il rapporto contrattuale sottostante è basato su un mandato fiduciario l oggetto del contratto è la costituzione di un portafoglio efficiente, in cui sia ottimizzata la combinazione rischio/rendimento rispetto agli obiettivi specifici dell investitore 6

7 RG V Il profilo multidisciplinare del RG Risparmio Risparmio gestito gestito L ampio spettro delle dimensioni coinvolte dall attività di risparmio gestito Fonti di attività Canali distributivi Gestori delle attività Tipologia di attività Mass market Affluent HNWI Fondi pensione (Tfr) Assicurazioni (premi) Fondazioni (gifting) Governi (tasse) Banche + SIM (sportelli + PF) IFA/Broker Private bank Compagnie assic. AM Sales & Marketing team Consulenti Canali diretti agli istituzionali Gestione diretta Asset manager indipendenti di proprietà di banche di proprietà di assicurazioni Private Banks Gestione diretta Azioni gestione attiva gestione passiva Titoli reddito fisso gestione attiva gestione passiva Money Market Immobili Private Equity Hedge Funds Fonte: UBS Warburg, Olyver, Wyman & Company 7

8 RG V Lo scenario di riferimento 1990/ /2006 Mercati finanziari in forte sviluppo Caratteristiche del RG: elevati tassi di crescita, stabilità dei ricavi, modesta immobilizzazione di capitale Condizioni di mercato meno favorevoli: crisi economiche e caduta dei mercati azionari Avvio di una spirale negativa: Grande interesse delle banche europee verso il comparto (strategia di crossselling e bancassurance) Processo di concentrazione (ricerca di economie di scala) Presenza di un circolo virtuoso aumento dei flussi di raccolta netta aumento dei ricavi per ricomposizione portafoglio finanziario delle famiglie tolleranza di commissioni più alte BOOM del RISPARMIO GESTITO Crescita delle dimensioni bassi rendimenti scoraggiano afflussi di nuove risorse riduzione nel portafoglio delle attività più remunerative (azioni) maggiore attenzione sulle commissioni Crescita della competizione Nuove esigenze della clientela Pressione sui prezzi e sui livelli di servizio Necessità di lavorare sui costi PROFONDI CAMBIAMENTI Incremento efficienza, nuovi modelli e strategie 8

9 RG V I riflessi sulle banche italiane Ieri Oggi Forte crescita dei volumi di raccolta indiretta (risparmio amministrato e risparmio gestito) Rallentamento nella crescita delle attività gestite e dei rcavi da servizi Forte crescita dei ricavi da servizi (commissioni da servizi, gestione, intermediazione e consulenza) Acquisizione di quote di mercato dominanti Lancio di nuovi prodotti (gestioni patrimoniali collettive e individuali, fondi comuni, prodotti assicurativi) Sviluppo di nuovi canali (rete di promotori finanziari, servizio on line) Nuove strategie di espansione operazioni di M&A costituzione di SIM e SGR creazione di strutture ad hoc (private banking, ) Ridurre i costi di gestione della clientela mass market (ma non solo) Razionalizzare e rendere più efficienti le reti distributive (gestione della multicanalità) Limitare il turn over dei clienti e crescere lo share of wallet migliorandone qualità del servizio e della relazione (matrice prodotto/cliente/canale Capire i cambiamenti in corso adattando le proprie strategie e i propri modelli organizzativi 9

10 RG V Lo stato dell arte nel 2001 (1 di 2) Attività Attività gestite gestite Eu si posiziona tra USA e Japan per volume di AUM (asset under management) AUM in EU: 15 TN pari al 160% del GDP (nel mondo, 50 TN pari al 150% del GDP) AUM in US: 25 TN pari al 220% del GDP (in J, 6TN pari al 130% del GDP ) Il 60% delle attività deriva dal settore retail Esiste correlazione tra AUM istituzionali (IT = 24%) ed evoluzione degli schemi pensionistici I canali distributivi variano in modo significativo (ragioni storiche e strutturali) Nei mercati più maturi è sviluppata l attività di consulenza (IFA, broker, private bank) Nei prodotti più poveri (Fondi comuni), le banche hanno acquisito importanti quote di mercato Il mercato è frammentato, ma non indipendente Non esistono leader pan-europei, ma campioni nazionali Solo l 8% dei gestori è indipendente (non fa parte di gruppi bancari e/o assicurativi) Esiste un equilibrio tra investimenti in azioni (44%) e obbligazioni (43%)... Ma vi sono profonde differenze per aree geografiche Fonte: elaborazione dell autore su dati Olyver, Wyman & Company 10

11 RG V Lo stato dell arte nel 2001 (2 di 2) Ricavi Ricavi & Profitti Profitti In EU, i ricavi legati al RG sono stati pari a 122 miliardi il rapporto ricavi/aum è in media pari a 81 basis point il 60% dei ricavi è destinato all attività di distribuzione (circa 70 miliardi) I profitti post-imposte sono pari a 10 miliardi (7 bp) Costi pari a 38 mld con margine operativo del 26% Esiste però una forte granularità del mercato (in IT 105 bp, in D e AT 73 bp)... Ragioni: (i) origine delle attività; (ii) asset allocation (peso dell equity) e una forte dipendenza dei ricavi dal segmento retail Ragioni: (i) maggiori costi del RG nel segmento retail (ii) minore sensibilità al prezzo 11

12 RG V Le attività gestite in Europa (1 di 2) Il volume delle AUM distribuzione per fonte La distribuzione delle AUM distribuzione dei fondi comuni Fonte: Oliver, Wyman & Company (2002) In Italia, vi è 1 TN di AUM (70% del volume globale) Il mercato principale è quello dei fondi comuni destinati al settore retail, mentre meno sviluppato è il mercato del private banking (anche se in crescita) e quello dei prodotti previdenziali Il patrimonio degli HNWI gestito è stimato in 350 miliardi di euro + 50/60 da scudo fiscale (fonte Accenture) Allo stesso, le AUM di natura istituzionale sono inferiori rispetto a quelle gestite nei mercati più maturi dove è più fiorente l industria pensionistica (in IT la % delle AUM istituzionali è del 24% contro il 56% dei paesi nordici) Nei mercati più evoluti è più diffuso il servizio di consulenza finanziaria indipendente(broker/ifa) Nell EU continentale l attività di bancassurance si è maggiormente sviluppata In Italia, le banche hanno acquisito importanti quote di mercato nella gestione del risparmio Il comparto più sviluppato è quello dei fondi comuni, ma pare in crescita anche quello dei prodotti previdenziali grazie alla capacità delle banche di standardizzare l offerta 12

13 RG V Le attività gestite in Europa (2 di 2) Il ruolo degli Asset Manager (distribuzione per numero e AUM) Più di gestori professionali con un volume medio di AUM pari a 30 miliardi Fonte: Oliver, Wyman & Company (2002) L asset allocation (composizione per regione) Nessuno ha quote di mercato superiori al 5% Solo 15 operatori detengono quote maggiori dell 1% Esistono campioni nazionali Il 46% degli operatori appartiene a gruppi bancari, mentre il 46% appartiene a gruppi assicurativi o di bancassurance Solo l 88% è indipendente La maggior parte delle risorse è investita in azioni (44%) e obbligazioni(43%) il 5% delle AUM è gestito passivamente (il 10% delle azioni ha una gestione passiva, contro il 2% delle obbligazioni) Tuttavia, esistono profonde differenze geografiche che portano alla distinzione di tre gruppi suddivisi in base al peso dell investimento azionario: >60% (UK) 40-50% (Benelux, Regioni nordiche, Svizzera e, per confronto, US) 25-30% (Germania, Austria, Francia, Spagna, Portogallo e Italia) 13

14 RG V I trend in atto Driver Crescita Crescita delle delle AUM AUM Principali assunzioni caduta del valore delle attività: nell ultimo anno, equity: -26% : crescita del valore delle azioni (CAGR = 8%) e delle obbligazioni (CAGR = 4%) crescita dei flussi netti pari alla crescita del GDP (+ inflazione) benefici apportati dalla riforma pensionistica (diversa da paese a paese) Crescita Crescita dei dei ricavi ricavi Mix Mix ricavi ricavi crescita degli investimenti alternativi: circa +1% per private equity e hedge fund (da 1,25 a 3,2% sul tiotale AUM) convergenza del peso dell equity: l attuale allocazione tenderà a posizionarsi sul 50% (riduzione in UK, ma aumento in altri paesi) passaggio alla gestione passiva: cresce la componete azionaria gestita in via passiva anziché attiva (e.g., ETF) convergenza del livello delle commissioni (soprattutto, quelle produttive): la riduzione delle commissioni è prevista pari al 50% tasso di rotazione del portafoglio statico: modesti cambiamenti nel rapporto tra ricavi lordi (che guidano le commissioni di entrata/uscita) e AUM (che guidano le commissioni di gestione) 14

15 RG V Lo scenario realistico Valori in euro AUM fine anno ( TN) Ricavi ( BN) CAGR/ ,4%% 5,0% I ricavi crescono del 5% La crescita è inferiore a quella delle AUM per effetto: pressione competitiva shift verso gestione passiva convergenza delle commissioni verso il basso Ricavi alla distrib ( BN) ,6% Ricavi alla prod ( BN) ,6% Valori in miliardi di euro Costi operativi Profitti operativi Margine operativo (in % ricavi) % % CAGR/ ,1% 6,9% I costi si mantengono stabili fino al 2003 e poi riprendono a crescere a un ritmo pari a quello dei ricavi Alcuni operatori riescono a migliorare in modo sensibile l efficienza operativa, mentre altri si dimostrano meno virtuosi I profitti operativi raggiungono il livello minimo nel 2002 (24% sui ricavi) e riprendono a crescere dal 2004 (anno in cui raggiungono nuovamente il livello del 2001) 15

16 Agenda I a w: Struttura dei mercati di borsa II a w: Efficienza dei mercati III a w: I mercati di borsa italiani IV a w: Le operazioni di finanza mobiliare V a w: Risparmio gestito e risparmio diretto L industria del risparmio gestito Gli intermediari mobiliari I prodotti del risparmio gestito La gestione del portafoglio (cenni) Le performance di portafoglio Risparmio diretto e trading on line 16

17 intermediari V L intermediazione mobiliare Servizi di IM per unità in deficit: servizi alle emissioni originating, sottoscrizione, collocamento servizi di finanza mobiliare e straordinaria Banche SIM Servizi di IM nei mkt secondari (trading): Servizi di IM per unità in surplus: Fonte: elaborazione su Damilano e altri (2002) negoziazione per conto proprio (dealing, market making) negoziazione per conto terzi (brokering) raccolta e trasmissione di terzi servizi di gestione individuale servizi di gestione collettiva Banche SIM Banche SIM SGR SGR SICAV 17

18 intermediari V Il ruolo centrale delle banche Le banche italiane dispongono di alcuni vantaggi competitivi che hanno permesso di accentuare il loro ruolo di tramite istituzionale tra le famiglie e i mercati finanziari: il risparmiatore italiano non è sufficientemente preparato per operare autonomamente sul mercato dei capitali e considera le banche maggiormente affidabili rispetto alle istituzioni non bancarie esiste un consolidato rapporto sia fiduciario che di conoscenza tra banche e clientela le banche dispongono di una rete capillare sul territorio con costi operativi distribuiti su linee di prodotto differenti (mix di prodotti poveri e ciclici e prodotti ricchi e anticiclici) I servizi offerti Custodia titoli: la banca svolge un servizio di mera custodia, per la quale riceve delle commissioni; ogni operazione è svolta dal cliente Amministrazione titoli: la banca effettua operazioni legate alla fase di vita del titolo (incasso delle cedole, esecuzione degli ordini, ecc.); spesso, a tale attività si affianca un attività di consulenza informale non remunerata Gestioni patrimoniali: nel rispetto delle indicazioni del cliente, la banca effettua operazioni di compravendita al fine di ottenere la migliore composizione maggiore redditività maggiore qualità del servizio offerto maggiore dinamismo e continuità del rapporto 18

19 intermediari V Le SGR "Società per azioni con sede legale e direzione generale in Italia autorizzata a prestare il servizio di gestione collettiva del risparmio (art.1, primo comma, Dlgs. n.58 del 24/02/1998) Gestione collettiva del risparmio (art. 1, comma 1 T.U.) Attività riservata (art. 33 T.U.) Fondi comuni e amministrazione rapporti con partecipanti Gestione di OICR, propri e non, mediante investimento La SGR (Società di Gestione del Risparmio) può svolgere attività principali e attività connesse e strumentali Requisiti: autorizzazione (Bankitalia) Forma giuridica Capitale minimo Localizzazione Onorabilità e professionalità (D.M.Tesoro 468 e 469/1999) Redazione programma Relazione su struttura organizzativa Decadenza dell'autorizzazione (sez. VII n. 5) Iscrizione all'albo Adeguatezza patrimoniale: Patrimonio di vigilanza, di base, supplementare 19

20 intermediari V Le SIM l'impresa diversa dalla Banche e dagli intermediari finanziari iscritti nell'elenco previsto dall'elenco previsto dall'articolo 107 del T.U. bancario, autorizzata a svolgere servizi di investimento, avente sede legale e direzione generale in Italia (Art.1, primo comma, Dlgs. n.58 del 24/02/1998) La SIM (società di intermediazione mobiliare) esercita professionalmente i servizi di investimento e i servizi accessori nei confronti del pubblico, rientra nelle categoria delle imprese di investimento, e, più in generale, in quella dei soggetti abilitati La SIM insieme alle imprese di investimento comunitarie e a quelle extracomunitarie forma la categoria delle imprese di investimento (Art. 1 T.U.) Si differenza da quest'ultime per la sede (Italia) Imprese di investimento, SGR, SICAV, banche, intermediari finanziari iscritti all'elenco art. 107 T.U. bancario sono i soggetti abilitati all'esercizio dei servizi di investimento (art. 18. T.U.) Nel corso degli anni novanta il numero delle SIM (soprattutto quelle di negoziazione) è passato da 225 a 171 per varie ragioni: ragioni fisiologiche (cambiamento di attività, liquidazione volontaria, stati di crisi, ) trasformazione in banche (Direttiva Eurosim del 1996) modello del gestore unico attraverso l incorporazione della SIM di gestione nella SGR 20

21 intermediari V L attività delle SIM Cosa fa Servizi di investimento: (art. 1 comma 5 T.U.) Servizi accessori: (art. 1 comma 6 T.U.) Dove opera Mercati regolamentati italiani, comunitari extracom. riconosciuti, Stati comunitari ed extracom. anche senza succursali (art. 25 T.U.) Limitazioni (Regolamento Banca d'italia 29/11/96) Come opera Criteri generali di comportamento e di gestione (art. 21 T.U.) Principi validi per tutti gli intermediari autorizzati (non solo SIM) nell'interesse degli investitori e dell'integrità del mercato mobiliare (Regolamento Consob 11522/98 art. 26) Separazione patrimonio, tutela da creditori, divieto di utilizzo strumenti finanziari (salvo deroga espressa) (Art. 22 T.U.) Sistema di indennizzo riconosciuto dal Ministero del Tesoro (art. 59 T.U) Offerta fuori sede (vd. Promotore finanziario, art. 30 T.U.) / promozione a distanza (Regolamento 11522/98 artt. 71/78) 21

22 intermediari V I servizi di investimento Per servizi di investimento si intendono le seguenti attività: negoziazione per conto proprio negoziazione per conto terzi collocamento, con o senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo, ovvero assunzione di garanzia nei confronti dell'emittente gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi ricezione e trasmissione di ordini nonché mediazione Per servizi accessori si intendono le seguenti attività: custodia e amministrazione di strumenti finanziari locazione di cassette di sicurezza concessione di finanziamenti agli investitori per consentire di effettuare operazione relativa a strumenti finanziari, in cui interviene il soggetto che concede il prestito consulenza alle imprese in materia di struttura finanziaria, di strategia industriale e di questioni connesse, nonché consulenza su operazioni di finanza straordinaria servizi connessi all emissione o al collocamento di strumenti finanziari, ivi compresa l organizzazione e la costituzione di consorzi di garanzia e collocamento consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari; intermediazione in cambi, quando collegata alla prestazione di servizi di investimento 22

23 intermediari V Le regole di comportamento Nella prestazione dei servizi di investimento e accessori i soggetti abilitati devono: TUF art. 21 Criteri generali comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza, nell'interesse dei clienti e per l'integrità dei mercati acquisire le informazioni necessarie dai clienti e operare in modo che essi siano sempre adeguatamente informati organizzarsi in modo tale da ridurre al minimo il rischio di conflitti di interesse e, in situazioni di conflitto, agire in modo da assicurare comunque ai clienti trasparenza ed equo trattamento disporre di risorse e procedure, anche di controllo interno, idonee ad assicurare l'efficiente svolgimento dei servizi svolgere una gestione indipendente, sana e prudente e adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei clienti sui beni affidati Art. 26 della delibera Consob n del operare in modo indipendente e coerente con i principi e le regole generali del Testo Unico rispettare le regole di funzionamento dei mercati in cui operano astenersi da ogni comportamento che possa avvantaggiare un investitore a danno di un altro eseguire con tempestività le disposizioni loro impartite dagli investitori acquisire una conoscenza degli strumenti finanziari, dei servizi nonché dei prodotti diversi dai servizi di investimento, propri o di terzi, da essi stessi offerti, adeguata al tipo di prestazione da fornire operare al fine di contenere i costi a carico degli investitori e di ottenere da ogni servizio di investimento il miglior risultato possibile, anche in relazione al livello di rischio prescelto dall investitore 23

24 intermediari V L offerta fuori sede Il TUF definisce l offerta fuori sede come la promozione e il collocamento presso il pubblico: di strumenti finanziari in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze dell emittente, del proponente l investimento o del soggetto incaricato della promozione o del collocamento di servizi di investimento in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze di chi presta, promuove o colloca il servizio Per l offerta fuori sede, i soggetti abilitati devono avvalersi di promotori finanziari Il soggetto abilitato che conferisce l incarico è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale E promotore finanziario la persona fisica che, in qualità di dipendente, agente o mandatario, esercita professionalmente l offerta fuori sede. L'attività di promotore finanziario è svolta esclusivamente nell'interesse di un solo soggetto (Art. 31, secondo comma, Dlgs. n. 58 del 24/02/1998) MONOMANDATO 24

25 intermediari V I promotori finanziari Numero di promotori finanziari delle imprese aderenti ad Assoreti in fase di relativo assestamento (attorno a quota unità) E finita la fase di crescita a due cifre (+20% nel 2001, +15% nel 2000) Il numero complessivo dei promotori finanziari italiani è prossimo a quota (dato al 31/12/2001) (quanti operativi?) Fonte: Assoreti Rapporto 2 trimestre

26 intermediari V Il patrimonio gestito dai PF Quota preponderante, ma in diminuzione, di risparmio investito in quote di OICR (sfiducia verso la capacità di diversificazione in mercati sempre più correlati?) Stabili GPF, GPM, prodotti assicurativi e previdenziali (non decollano i tanto attesi fondi pensione) In crescita continua c/c e titoli sottoscritti direttamente (c/c su internet come parcheggio di liquidità; titoli per evitare commissioni in periodi di mercati negativi) 26

27 intermediari V Un confronto tra PF e sistema Peso dell intermediazione lorda delle reti in diminuzione rispetto al sistema Raccolta netta delle reti più virtuosa nel 2002 (positiva nel 2 trimestre a fronte della raccolta negativa del sistema; relativamente migliore nel 1 trimestre) Ragioni: Capacità dei PF di attenuare, grazie al rapporto consulenziale col cliente, le vendite in momenti di mercato negativi? 27

28 Agenda I a w: Struttura dei mercati di borsa II a w: Efficienza dei mercati III a w: I mercati di borsa italiani IV a w: Le operazioni di finanza mobiliare V a w: Risparmio gestito e risparmio diretto L industria del risparmio gestito Gli intermediari mobiliari I prodotti del risparmio gestito La gestione del portafoglio (cenni) Le performance di portafoglio Risparmio diretto e trading on line 28

29 prodotti del RG L offerta di risparmio gestito Fondi comuni aperti Sicav OICVM INVESTITORI ISTITUZIONALI SERVIZI di GESTIONE INDIVIDUALE SERVIZI di GESTIONE COLLETTIVA SERVIZI di GESTIONE del RISPARMIO PREVIDENZIALE OICR Fondi pensione Prod. assicurativi Banche SIM SGR Fondi chiusi (mobiliari e immobiliari) Fondi riservati Fondi speculativi Altre tipologie (fondi di fondi, ETF, ) 29

30 prodotti del RG Il risparmio in Italia Composizione del portafoglio finanziario delle famiglie: PRE 90: TITOLI STATO, OBBLIGAZIONI, LIQUIDITA (c/c postali) 1990: FONDI COMUNI NAZIONALI, AZIONI, OBBLIGAZIONI, TITOLI DI STATO 2000: FONDI COMUNI NAZIONALI e INTERNAZIONALI, AZIONI, OBBLIGAZIONI, POLIZZE 2010: GESTIONI COLLETTIVE, FONDI PENSIONI Propensione media al risparmio 30,5 27,1 26,4 24,9 19,1 17,2 15,4 14, Famiglie Imprese La propensione al risparmio segnala un trend negativo: da 20-25% delle risorse familiari risparmiate negli anni 80 si è passati a una percentuale dell 11%. Fonte: Prometeia Il risparmio privato in % del Pil 30

31 prodotti del RG Il portafoglio delle famiglie (1 di 3) Dati consuntivi Dati previsionali (00-95) (00-03) (03-06) Attività liquide 40,2 25,4 25,1-15,1 23,3 21,4-1,8-1,9 Titoli a breve 9,8 1,1 1,0-8,8 1,1 0,8 0,1-0,3 Titoli a medio/lungo 21,3 15,9 18,1-3,2 16,8 15,0-1,3-1,8 di cui esteri 1,9 3,0 3,0 1,1 3,3 3,2 0,3-0,1 di cui privati 2,8 6,6 7,8 5,0 8,0 8,0 0,2 0,0 Totale Titoli 31,1 17,0 19,1-12,0 17,9 15,8-1,2-2,1 Fondi comuni 4,1 19,4 18,1 14,0 19,4 21,1 1,3 1,7 di cui esteri 0,4 1,4 1,9 1,5 2,9 4,1 1,0 1,2 Azioni e partecipazioni 13,1 26,3 24,6 11,5 24,0 24,9-0,6 0,9 di cui estere 1,6 3,5 4,2 2,6 4,0 4,3-0,2 0,3 Riserve assicurative e fondi pensione 10,2 10,9 11,9 1,7 14,3 16,0 2,4 1,7 di cui vita e fondi pensione 3,4 5,7 6,7 3,3 9,7 10,7 3,0 1,0 di cui fondi quiescienza 5,3 4,5 4,6-0,7 4,1 3,2-0,5-0,9 Altro 1,3 1,1 1,2-0,1 1,1 0,8-0,1-0,3 Totale In migliaia di mld. di lire Ricomposizione del portafoglio a favore di titoli azionari e fondi comuni e a scapito di titoli a reddito fisso (soprattutto pubblici) e attività liquide Maggiore diversificazione internazionale degli investimenti finanziari Superiori prospettive di crescita per il comparto assicurativo e pensionistico 31

32 prodotti del RG Il portafoglio delle famiglie (2 di 3) Ripartizione dei portafogli delle famiglie (in % del totale) Liquidità e depositi Titoli Azioni e partecipazioni Fondi comuni pensione Germania 41,8 33,9 13,4 10,0 10,9 15,5 7,0 11,4 25,8 28,0 1,1 1,1 Francia 36,0 25,3 5,0 2,2 26,0 37,4 9,7 8,2 21,2 23,3 2,1 3,5 Italia 40,2 25,1 31,1 19,1 13,1 24,7 4,1 18,1 10,3 11,9 1,2 1,2 Spagna 51,7 36,2 3,1 1,9 18,9 33,5 10,3 12,4 10,3 13,1 5,6 3,0 USA 15,2 13,6 9,0 6,5 36,2 35,8 5,3 9,2 28,7 29,6 5,6 5,4 Fonte: elaborazioni Prometeia su dati Banca d Italia Assicurazioni e fondi Superiore allocazione relativa in strumenti a reddito fisso (elevato debito pubblico) Inferiore detenzione di azioni e partecipazioni (esiguità del numero di società quotate sul listino nazionale) Elevata predilezione per gli strumenti di investimento collettivo Ridotta percentuale di strumenti assicurativi e pensionistici (mancato decollo della previdenza privata) Altre 32

33 prodotti del RG Il portafoglio delle famiglie (3 di 3) Ripartizione dei portafogli dei fondi comuni (in % del totale) Azionari Obbligazionari Misti Monetari e altri Germania 20,2 61,0 59,3 22,6 2,5 6,0 18,0 10,4 Francia 10,9 28,3 27,0 16,9 18,0 26,3 44,1 28,5 Italia 17,6 34,6 39,6 34,6 6,5 25,8 36,3 5,0 Spagna 2,0 32,4 29,0 26,2 4,0 23,2 65,0 18,2 USA 45,0 56,9 25,5 11,6 7,0 5,0 21,0 26,5 Fonte: elaborazioni Prometeia su dati Banca d Italia Composizione coerente con le preferenze dei risparmiatori dei diversi paesi Al termine del quinquennio che si è chiuso: si conferma il ruolo primario del comparto obbligazionario si osserva la drasticamente riduzione del comparto monetario, a favore di comparti azionari e, soprattutto, bilanciati 33

34 prodotti del RG Gestione collettiva La gestione collettiva del risparmio chi investe non è titolare del fondo, ma di un diritto di credito verso la SGR le somme versate costituiscono un pool indistinto di fondi gestito per conto degli investitori il rischio è a carico degli investitori che delegano la gestione alla SGR Quote del patrimonio la partecipazione è rappresentata da una quota (valore del fondo/nr. quote) il valore complessivo del fondo è pari al valore corrente delle attività meno le eventuali passività le quote possono essere riscattate dagli investitori Autonomia patrimonio Scelte investimento Altre caratteristiche. le somme gestite costituiscono un patrimonio autonomo (tutela per gli investitori) la custodia degli strumenti finanziari è a cura di una banca depositaria, che svolge anche funzioni di verifica e controllo decisi dalla SGR sulla base di quanto stabilito dalla legge e dal regolamento finalità: garantire la corretta diversificazione dei rischi il regolamento del fondo definisce la sua composizione e il profilo di rischio dell investitore la trasparenza è garantita dal prospetto informativo, dalla pubblicazione delle quote e dal criterio di valorizzazione ai prezzi di mercato i diritti di voto dei titoli gestiti sono esercitati dal fondo (ovvero dalla SGR) 34

35 prodotti del RG I fondi comuni aperti Distribuzione Anninistrazione Asset Managemenet Consulenza Vendita Back-office Custodia Liquidazione Asset allocation Stock picking Market timing Risparmiatori Risparmiatori Promotori Vende quote Sportelli Fattori caratterizzanti BANCA EURO Controlla (Sgr) Euro gest Distribuiti da gestisce EuroAzioni EuroBond EuroCash No: natura dell intermediario e forma del contratto Sì: funzioni svolte dall intermediario (costituire e gestire un portafoglio efficiente sulla base di un mandato fiduciario) e limiti alla sua responsabilità patrimoniale (i rischi dell investimento restano in capo al mandante, che non matura il diritto a pagamenti predeterminati) Mercato 35

36 prodotti del RG Criteri di rendimento Natura strumenti finanziari Le tipologie di fondi aperti fondi di reddito: massimizzano il reddito prodotto dai titoli gestiti e prevedono una distribuzione periodica di parte dello stesso fondi di sviluppo: aumentano il valore del capitale investito nel lungo periodo (reinvestimento degli interessi e dei dividendi maturati) fondi azionari: maggior peso dell investimento è azionario fondi obbligazionari: maggior peso dell investimento è obbligazionario fondi monetari: investono soprattutto in strumenti a breve scadenza fondi bilanciati: mix di composizione Tipologia di gestione Modalità di sottoscrizione Fondi di fondi. fondi a gestione attiva: cercano un rendimento superiore a quello del benchmark fondi a gestione passiva: replicano la composizione del benchmark fondi senza commissioni (no load): spese di gestione molto contenute fondi abbinati a un servizio bancario, finanziario, : per esempio, realizzazione di piani di accumulo (Pac), abbinamento con prodotti assicurativi, abbinamento con conti correnti (contofondo), umbrella fund: possibilità di passare da un fondo all altro pagando commissioni ridotte o nulle (lo switch gratuito favorisce una maggiore partecipazione dell investitore) introdotti nel settembre 1999, sono fondi aperti armonizzati che investono in altri OICR (fondi e Sicav) si distinguono in fondi monobrand o multibrand 36

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