Silvano Toso. LA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO-VENATORIA in applicazione della legge 157/92
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1 Silvano Toso LA PIANIFICAZIONE FAUNISTICO-VENATORIA in applicazione della legge 157/92
2 DESTINAZIONE DEL TERRITORIO legge 157/92, art. 10 Tutto il territorio agro-silvo-pastorale nazionale è soggetto a pianificazione faunistico-venatoria Parchi Nazionali Parchi Regionali legge 394/ % AREE A DIVIETO DI CACCIA 20-30% 0-15% Oasi di protezione Zone di ripopolamento e cattura Centri pubblici di riproduzione della fauna selvatica AREE A GESTIONE PRIVATA Aziende faunistico -venatorie AREE A GESTIONE SOCIALE Ambiti territoriali di caccia Comprensori alpini Aziende agri-turistico-venatorie Centri privati di riproduzione della fauna selvatica
3 I COMPRENSORI OMOGENEI L. 157/92, art. 10, com, 7 Parco Nazionale Comprensorio omogeneo QUALE OMOGENEITA? Comprensorio omogeneo ambientale e faunistica per la fruizione venatoria confine provinciale
4 L. 157/92, art. 10, com, 8 OASI ZRC ATC 1 AVF ATC2 confine comprensorio omogeneo INFS
5 DIMENSIONI DEGLI ATC L. 157/92, art. 14, com, 1 gestibilità tecnica residenza venatoria ATC piccoli ha entrate economiche opportunità venatorie ATC grandi ha
6 Un compromesso temporaneo e intelligente: ATC (relativamente) grandi, ma suddivisi in distretti di dimensioni limitate per la gestione faunistico venatoria della selvaggina stanziale Distretto B Distretto A Distretto C Distretto D Distretto E confine dell ATC
7 STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE CARTA REGIONALE DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE PIANO FAUNISTICO VENATORIO PROVINCIALE ISTITUTI TERRITORIALI DI GESTIONE distretto A T C distretto ORGANISMI DI GESTIONE COMITATO DIRETTIVO ATC COMMISSIONE TECNICA
8 LA MESSA A REGIME DELL ATC (1) L. 157/92, art. 14, com, 1 Creazione del catasto geografico (possibilmente con GIS e data base digitale) N Bologna S.Lazzaro di Savena fiume Setta S. Benedetto V.di Sambro fiume Savena Monzuno Loiano Pianoro fiume Idice Monghidoro Monterenzio Ozzano fiume Sillaro Castel del Rio Castel S.Pietro Casalfiumanese Fontanelice fiume Santerno Dozza Borgo Tossignano Imola Km
9 LA MESSA A REGIME DELL ATC (2) L. 157/92, art. 14, com, 1 Creazione del catasto ambientale (possibilmente con GIS e data base digitale) Legenda della carta dell'uso del suolo II ed. bosco di conifere bosco di latifoglie calanchi castagneto da frutto cespuglieto colture colture eterogene colture pregiate corpi d'acqua prato pascolo urbanizzato zone umide SASSO MARCONI BOLOGNA PIANORO S.LAZZARO di SAVENA OZZANO CASALFIUMANESE LOIANO MONTERENZIO N CASTEL S.PIETRO Terme DOZZA IMOLA MONZUNO S.BENEDETTO V. di SAMBRO MONGHIDORO CASTEL DEL RIO BORGO TOSSIGNANO FONTANELICE Km
10 catasto ambientale 33% colture cerealicole 27% boschi di latifoglie, conifere e misti arbusteti colture eterogene 3% 4% colture pregiate urbanizzato calanchi 5% prati e pascoli 10% 8% 10% Ripartizione percentuale delle diverse categorie di uso del suolo presenti all interno dell ATC BO3.
11 catasto ambientale aperto bosco cespugliato Distribuzione delle superfici di habitat aperto, boscato e cespugliato nell ATC BO3.
12 catasto ambientale 100% bosco e arbusti agricolo 80% 60% 40% 20% 0% B 12A distretti di gestione Importanza percentuale delle superfici agricole e di quelle boschivocespugliatenei 14 distretti dellatcbo3. In verde sono indicati i 6 distretti di caccia al cinghiale.
13 LA MESSA A REGIME DELL ATC (3) creazione del catasto degli istituti (possibilmente con GIS e data base digitale) N 1 2 distretti di gestione area di rimozione area di caccia B 11 12A Km A.F.V. A.T.V. C.P.R.F. da assegnare fondo chiuso oasi parco pre-parco z.di divieto di caccia Z.A.C. Z.R. Z.R.C. Z.S.
14 LA MESSA A REGIME DELL ATC (4) valutazione delle potenzialità faunistiche (con applicazione di modelli di valutazione) catasto ambientale specie potenzialmente presenti distribuzione potenziale per ciascuna specie densità potenziale
15 LA MESSA A REGIME DELL ATC (5) L. 157/92, art. 14, com, 1 valutazione del catasto faunistico (con applicazione di tecniche di censimento validate e standardizzate) distribuzione per ciascuna specie consistenza densità locale
16 LE SCELTE GESTIONALI N Km densità compatibili 0 cinghiali per Kmq di bosco 2.5 cinghiali per kmq di bosco 5 cinghiali per Kmq di bosco Suddivisione dell ATC BO3 in area di rimozione e aree di gestione del Cinghiale con desità-obbiettivo differenziate. In giallo sono evidenziati i confini dei distretti.
17 catasto ambientale Frammentazione delle superfici a bosco dell ATC BO3 (immagine Landsat rielaborata)
18 LA MESSA A REGIME DELL ATC (6) FAUNA POTENZIALE FAUNA REALE PIANO DI ASSESTAMENTO FAUNISTICO scelte, obbiettivi, tempi, tecniche, personale, risorse reintroduzioni (e ripopolamenti) miglioramenti ambientali modalità di prelievo
19 immissioni faunistiche Concetti generali e definizioni Pro Ripopolamenti Contro Possono in alcuni casi facilitare il recupero numerico delle popolazioni selvatiche Introduzione di fattori di disequilibrio nella struttura e nella funzionalità delle zoocenosi Inquinamento genetico e/o culturale delle forme autoctone conspecifiche con possibile perdita dei caratteri adattativi relativi a determinate realtà ambientali
20 immissioni faunistiche Concetti generali Ripopolamenti (segue) Contro Diffusione di agenti patogeni responsabili di epidemie e zoonosi Fallimentare rapporto costi/benefici sotto il profilo economico Ostacolo al raggiungimento di un più corretto equilibrio tra pressione venatoria e produttività faunistica del territorio Mantenimento di una sottocultura venatoria Andrebbero il più possibile limitati!!!
21 LA PRASSI GESTIONALE: POLITICHE A CONFRONTO CACCIA CONSUMISTICA RIPOPOLAMENTO ARTIFICIALE POLITICA DEL TUTTO PIENO - TUTTO VUOTO ACCETTABILITÀ ECOLOGICA SOCIALE CULTURALE CACCIA ECOLOGICAMENTE COMPATIBILE USO SAGGIO DELLE RISORSE FAUNISTICHE NATURALI censimenti censimenti censimenti valutazione censimenti I.U.A valutazione valutazione I.U.A. I.U.A.. piano valutazione di prelievo I.U.A. piano piano piano di di prelievo di prelievo controllo del prelievo controllo controllo controllo del del prelievo prelievo del prelievo miglioramenti ambientali caccia come strumento di conservazione
22 Il passaggio dalla gestione basata sui ripopolamenti a quella fondata sull uso razionale delle risorse faunistiche trova diversi fattori limitanti PRESSIONE VENATORIA ELEVATA INTERESSI ECONOMICI DI SETTORE ATTEGGIAMENTO DEL MONDO VENATORIO INADEGUATEZZA DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE E NECESSARIO INDIVIDUARE E PERSEGUIRE UNA STRATEGIA DI MEDIO TERMINE TESA AL PROGRESSIVO RAGGIUNGIMENTO DI UN OBBIETTIVO CONDIVISO
23 immissioni faunistiche La strategia In una fase di transizione può essere suggerita una strategia basata su sei parametri STATUS LOCALE DELLE POPOLAZIONI ISTITUTI DI GESTIONE SPECIE ORIGINE DEI SOGGETTI TEMPI DI RILASCIO MODALITA DI RILASCIO
24 LA MESSA A REGIME DELL ATC (6) FAUNA POTENZIALE FAUNA REALE PIANO DI ASSESTAMENTO FAUNISTICO scelte, obbiettivi, tempi, tecniche, personale, risorse reintroduzioni (e ripopolamenti) miglioramenti ambientali modalità di prelievo
25 LA PRASSI GESTIONALE (1) per ciascuna specie cacciata STAGIONE VENATORIA censimenti METODI DI PRELIEVO CONSISTENZA E DENSITA per ciascuna popolazione cacciata PIANO DI PRELIEVO INCREMENTO UTILE ANNUO OBBIETTIVI GESTIONALI
26 LA PRASSI GESTIONALE (2) STATISTICHE DI ABBATTIMENTO CENSIMENTI RAPPORTO SESSI E CLASSI D ETA NEL CARNIERE CONTROLLO DEL PRELIEVO stato fisiologico ESAME DEI CAPI ABBATTUTI informazioni sulla popolazione cacciata stato sanitario
27 interventi sull ambiente miglioramento della risorsa rimozione o attenuazione dei fattori limitanti interventi attivi (miglioramenti ambientali) foraggiamento artificiale controllo dei predatori e dei competitori ripopolamenti
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