Produzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti t n t n t n Comparto conciario Pisa (ATECO 191)
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- Mariangela Franchi
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1 Il comparto conciario I dati estratti dal MUD si riferiscono a due gruppi di rifiuti che nel prosieguo verranno trattati separatamente: o quelli prodotti dalle aziende che dichiarano come attività prevalente la preparazione e concia del cuoio (ATECO 191); o i quelli prodotti dagli impianti di depurazione a servizio del comparto. Produzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti Produzione Dichiaranti t n t n t n Comparto conciario Pisa (ATECO 191) Tabella 6: Confronto tra il quantitativo dei rifiuti prodotti e il numero di dichiaranti nel comparto conciario Aziende di preparazione e concia del cuoio È su questo gruppo di soggetti che si concentrano gli effetti dell entrata in vigore del D.Lgs.152/06: anche nel 2006 continua la contrazione del numero dei dichiaranti appartenenti al settore individuato dall ATECO : dai 520 del 2004 si passa ai 261 del 2005, corrispondente ad una flessione dei quantitativi dichiarati in di t, e ai 224 del 2006 con una diminuzione nel biennio del 57% (vedi Tabella 6). Dal 2004 al 2006 il calo complessivo della dichiarata è di t circa. Il totale dei rifiuti speciali dichiarati in nel 2006 da queste aziende ammonta a circa t. Del totale dichiarato la quasi totalità (89%) è costituita dai rifiuti specifici del settore (CER 0401) e di questi circa metà (5.800 t) è rappresentata dal liquido di concia contente cromo 10 (CER ) conferito esclusivamente all impianto di Santa Croce sull Arno adibito appunto al recupero del cromo 11. Stima t Dichiarato Stimato Dichiarato Stimato Dichiarato Stimato Comparto conciario Pisa Tabella 7: Confronto tra quantitativi dichiarati e stimati di di rifiuti speciali per le aziende di preparazione e concia del cuoio (ATECO 191) Per l intero comparto conciario, a fronte di una dichiarata di circa t, il dato stimato ammonta a circa t e il quantitativo così calcolato è stabile per il triennio I rifiuti del comparto conciario prodotti nel 2006 ammontano quindi a circa t contro le t dichiarate. 9 questo indica una forte influenza delle associazioni di categoria 10 Il confronto tra il quantitativo di liquido di concia contenente cromo dichiarato in dalle aziende del comparto e quanto dichiarato in ingresso dall impianto di recupero consente di verificare gli effetti del D.Lgs. 152/06 e conferma una sottostima nella di questo rifiuto del 90%. Il gestore del rifiuto, che sottostà comunque all obbligo di dichiarazione, ne dichiara in ingresso all impianto infatti circa t provenienti da aziende conciarie di Pisa; confrontato con il dato 2005 estratto con le stesse modalità, il quantitativo si mostra stabile. 11 Consorzio Recupero Cromo
2 Poiché i dati di e non sono confrontabili, assumeremo come più attendibile quanto dichiarato dai gestori, ciò premesso possiamo affermare che i rifiuti specifici del comparto vengono così trattati: o il 40% è costituito da liquido di concia sottoposto a recupero del cromo; o il 20% va a recupero per di fertilizzanti in vari impianti in provincia di Pisa; 12 o il 11% viene sottoposto a selezione in un impianto dedicato 13 ; o i quantitativi rimanenti (pari a circa il 30%) vengono sottoposti a trattamenti intermedi o a recupero. Il confronto esteso al triennio mette in evidenza una sostanziale stabilità sia nei quantitativi conferiti sia nelle tipologie di trattamento effettuate sui rifiuti del comparto. Criteri di stima Il quantitativo stimato per la si ottiene estendendo l analisi dei rifiuti in ingresso ai soggetti gestori per tutti gli impianti che ricevono rifiuti conciari (CER 0401) da Pisa. Dall analisi dei dati pregressi, emerge infatti che i rifiuti specifici dichiarati in dal comparto vengono gestiti interamente in Toscana pertanto è lecito affermare che i quantitativi così stimati sono abbastanza aderenti alla realtà. In questo caso il confronto tra produttori e gestore è agevole poiché prendiamo in esame un rifiuto specifico che ha una sola destinazione all interno della Toscana. Il metodo illustrato perde di validità per altri rifiuti e altri comparti quando il confronto con quanto dichiarato dai gestori diventa più complesso per la polverizzazione delle destinazioni e delle operazioni di effettuate. 12 Organazoto Fertilizzanti, Idea Verde, Fertilizzanti Spa 13 Tecnoambiente, autorizzati per D15 effettuano in realtà selezione (contattati)
3 trattamenti preliminari e stoccaggi altre operazioni di recupero discarica t/a selezione recupero cromo recupero per fertilizzanti Figura 14: Confronto tra e dei rifiuti specifici del comparto conciario dai dati dei gestori
4 Rifiuti da impianti di depurazione a servizio del comparto Gli impianti di depurazione a servizio del comparto sono due: Ecoespanso e Cuoio-Depur. All impianto Ecoespanso i fanghi arrivano, tramite due fangodotti distinti, dai depuratori centralizzati di Fucecchio e Santa Croce a servizio dei rispettivi distretti conciari in cui il ciclo produttivo è prevalentemente al cromo. I rifiuti dichiarati in dai due depuratori nel 2006 ammontano complessivamente a circa t, il tenore di umidità è diverso e ciò motiva anche il fatto che la quasi totalità ( t) è rappresentata dai fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue industriali (CER ) dichiarati da Ecoespanso 14. Questi ultimi sono distinti in base allo stato fisico (quindi al tenore di umidità) e nel dettaglio: o fangoso palabile (UR= 70%): t o solido non polverulento: t I rifiuti fangoso palabili sono quelli in uscita dal processo di centrifugazione che vengono inviati: - in parte ( t) al successivo trattamento termico per la di plastofill 15 ; - in parte ( t) allontanati tal quali e diretti verso un impianto di compostaggio di Bergamo ( t) e due impianti di trattamento intermedio della provincia ( t). I rifiuti solidi non polverulenti comprendono sia i fanghi essiccati in uscita dal trattamento termico (non impiegati nella di plastofill), sia il fango sinterizzato non idoneo alla successiva linea di del plastofill entrambi inviati a smaltimento in una discarica di Taranto. Il Consorzio Cuoio-Depur dichiara per il t di rifiuti in, di questi l 87% è rappresentato da CER specifici (CER 1908). Si tratta di fanghi da trattamento acque reflue (CER , t) inviati a smaltimento in discarica a Taranto e di rifiuti dall eliminazione della sabbia (CER , 750 t ) inviati a trattamenti intermedi o a deposito preliminare in vari impianti della provincia. L unica operazione di dichiarata è il trattamento chimico-fisico (D9) effettuato sui fanghi non contenenti cromo (CER ) in ingresso all impianto da varie concerie pisane 16. In Tabella 8 è riportato un quadro riassuntivo dei quantitativi in ingresso ai due impianti presi in esame con il dettaglio dei rifiuti prodotti e della loro destinazione; in Tabella 9 sono riportati invece i quantitativi complessivi di rifiuti speciali dichiarati in dagli impianti di depurazione a servizio del comparto. 14 A tale proposito è necessario sottolineare che l impianto ha inviato alla Sezione regionale del Catasto la dichiarazione MUD relativa al 2006 e correttamente compilata solo a maggio 2009 in seguito ad accertamenti promossi dal Dipartimento ARPAT di Pisa che ha provveduto ad adottare i necessari provvedimenti. Infatti Ecoespanso si era avvalso, erroneamente in quanto gestore, dell esenzione dalla dichiarazione dei rifiuti non pericolosi prevista per i produttori ai sensi dell Art.189 del D.Lgs.152/06 rendendo conto per il 2006 dei soli rifiuti pericolosi. Durante gli accertamenti sono emerse altre irregolarità nella compilazione del MUD che hanno portato all emersione di flussi di rifiuti e operazioni di fino a quel momento non dichiarati. 15 dichiarato per la prima volta su MUD e identificato dalle operazioni R3-R5 16 è la prima volta che viene dichiarata l operazione di effettuata sugli extra-flussi in ingresso all impianto
5 Ingresso all'impianto Fanghi Trattamento interno all'impianto Tipologia di trattamento trattata I fase trattata II fase Produzione rifiuti prodotta Tipologia centrifuga fanghi Destinazione rifiuti allontanati tal quali Ecoespanso* sinterizzazione fanghi essiccati sinterizzato fuori specifica inviati ad impianti di smaltimento o compostaggio inviato a smaltimento Cuoio-Depur ingresso non dichiarato perché l'impianto si configura come un depuratore che riceve liquidi tramite condotta operazione non dichiarata perché liquidi ricevuti tramite condotta recupero per pellicino (operazione di rifiuti non dichiarata sul MUD) (extraflussi) D9?? fanghi solidi e non allontanati tal quali Vergine (Taranto), Tecnoambiente, Resapel, Waste Tabella 8: Ingresso, e destinazione dei fanghi trattati dai due impianti di depurazione a servizio del comparto conciario Fonte dati: Dichiarazioni - Elaborazione: ARPAT, Sezione regionale del Catasto rifiuti Impianti di depurazione a servizio del comparto t/anno dichiarato Tabella 9: Produzione dichiarata di rifiuti speciali dagli impianti di depurazione a servizio del comparto conciario Fonte dati: Dichiarazioni - Elaborazione: ARPAT, Sezione regionale del Catasto rifiuti
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