Struttura e performance dell industria del Lazio

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1 Struttura e performance dell industria del Lazio

2 INDICE Introduzione Demografia Dimensioni e performance Esportazioni Innovazione Conclusioni...47 Allegato

3 Introduzione Le attività di R&S e le innovazioni tecnologiche che ne conseguono costituiscono senza dubbio assest d importanza crescente per le competitività delle imprese. L innovazione tecnologica è pertanto un terreno privilegiato per l incentivazione pubblica, che è intervenuta nel corso degli anni con differenti strumenti legislativi, per migliorare la competitività delle imprese. Il presente studio si prefigge due obiettivi: 1. fornire un indagine dettagliata della struttura dell industria laziale e, in particolar modo, della provincia di Roma. A questo scopo sono stati presi in esame i dati relativi alla numerosità, alle dimensioni, alle esportazioni e alle performance aziendali delle imprese laziali; 2. valutare lo stato dell arte dell attività di ricerca e sviluppo nel Lazio. A tale fine l analisi si articola in due dimensioni: (a) si mettono in luce i settori che attraggono maggiormente investimenti in innovazione tecnologica, ponendo di conseguenza maggiore enfasi sui settori manifatturieri rispetto a quelli dei servizi; (b) si analizzano le tecnologie che attirano il maggior volume d investimenti. Ciò renderà possibile comprendere quali sono i settori manifatturieri più rilevanti nel territorio della regione e come sono gestiti gli investimenti in ricerca e sviluppo, sia in termini di settori che attuano gli investimenti, sia in termini delle tecnologie interessate dagli stessi. Tali considerazioni saranno arricchite da un confronto con le tendenze che caratterizzano le altre regioni italiane. Il rapporto è organizzato come segue: il successivo capitolo analizza la numerosità delle imprese laziali, il confronto con le altre regioni italiane, la ripartizione per aree d attività. Il secondo capitolo studia le dimensioni e le performance a livello aggregato e a livello di singola area d attività. Il terzo capitolo raccoglie i dati sulle esportazioni offrendo un ulteriore elemento di comprensione circa la rilevanza delle attività svolte nel Lazio. Il quarto capitolo sfrutta un ampio database estratto da numerose fonti per fornire una prospettiva dettagliata sull innovazione nel Lazio, sia per quel che riguarda i settori interessati, sia per le tecnologie impiegate. Il capitolo cinque conclude lo studio, sintetizzandone i risultati e traendo alcune conclusioni. 3

4 1. Demografia Nello scorso anno si è riscontrata a livello nazionale una notevole crescita del numero delle imprese registrate. Nel corso del 2005, infatti, le Camere di Commercio hanno registrato l iscrizione di nuove imprese, a fronte delle quali si sono avute cessazioni di attività economiche. Il 2005 si è così chiuso con un saldo positivo di unità, pari al 1.3% in più rispetto al 2004 (tabella 1.1 e grafico 1.1). Tabella 1.1: iscrizioni, cessazioni, saldi e tassi di crescita delle aziende italiane, periodo Anno Iscrizioni Cessazioni Saldo Tasso di crescita % % % % % % % % % % % % Fonte: Movimprese 2005 Grafico 1.1: andamento delle iscrizioni, cessazioni e saldi delle aziende italiane nel periodo iscrizioni cessazioni saldo Fonte: nostra elaborazione su dati Movimprese 2005 Nonostante il protrarsi nel corso del 2003 di una congiuntura internazionale sfavorevole, il tasso con cui cresce il numero delle imprese italiane (come detto, il 2,0% nel 2003) continua ad essere significativamente più elevato del tasso di incremento del PIL (+0,5%), anche se in misura meno pronunciata degli anni precedenti. 4

5 Come si evince dalla Tabella 1.2, i migliori risultati nel corso del 2005 sono stati conseguiti dal Sud e Isole che mettono a segno il più elevato tasso di incremento quantitativo rispetto alle altre macroripartizioni (+1.61% tra gennaio e dicembre). Seguono, nell ordine, il Centro (1.36%), il Nord-Ovest (1.27%) e il Nord-Est (0.97%). Di particolare rilievo la performance del Centro, su cui ha pesato in modo decisivo il risultato significativamente elevato del Lazio, dove il tasso di crescita è stato pari a 1.74% Questo risultato conferma la tendenza manifestatasi nel 2004, quando il tasso di crescita del numero di imprese iscritte nel Lazio era aumentato del 1.65%. Il Lazio, con imprese nel 2005 è seconda solo alla Lombardia ( ), contando quasi il 10% del totale delle aziende italiane e circa la metà delle imprese del centro Italia (tabella1.2 e grafico 1.2). All interno del Lazio, il 68% delle aziende sono nella provincia di Roma (tabella1.3 e grafico 1.3). Tra le altre province, la dinamica demografica è più accentuata a Frosinone e Latina e meno a Rieti e Viterbo. Tabella 1.2: iscrizioni, cessazioni, saldi e tassi di crescita delle aziende italiane, anni ripartizione per regioni e per aree geografiche. Fonte: Movimprese 2005 Stock 31/12/2005 Stock 31/12/2004 Tasso di crescita 2005 Tasso di crescita 2004 Regioni Iscrizioni Cessazioni Saldo Piemonte % 0.97% Valle d'aosta % 0.44% Lombardia % 1.88% Trentino % 0.79% Veneto % 1.07% Friuli % 0.54% Liguria % 1.44% Emilia romagna % 1.29% Toscana % 1.64% Umbria % 1.26% Marche % 1.06% Lazio % 1.65% Abruzzo % 1.47% Molise % 0.62% Campania % 2.02% Puglia % 1.24% Basilicata % 0.26% Calabria % 3.93% Sicilia % 1.60% Sardegna % 1.84% Italia % 1.53% Aree geografiche Nord-ovest % 1.55% Nord-est % 1.08% Centro % 1.53% Sud e isole % 1.79% Totale Italia % 1.53% 5

6 Grafico 1.2: numero di aziende, anno 2005 ripartizione per regioni PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA TRENTINO VENETO FRIULI LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Fonte: nostra elaborazione su dati Movimprese Tabella 1.3: registrazioni, iscrizioni, cessazioni e saldi aziende del Lazio, anno 2005 ripartizione per province. FROSINONE LATINA Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo TOTALE RIETI ROMA Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo TOTALE VITERBO TOTALE Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo Registrate Iscrizioni Cessazioni Saldo TOTALE Fonte: Infocamere - Movimprese 6

7 Grafico 1.3: numero di aziende del Lazio, anno 2005 ripartizione per province. Latina 9% Frosinone 7% Viterbo 7% Rieti 9% Roma 68% Fonte: nostra elaborazione su dati Unioncamere Il settore terziario, pur annoverando da solo oltre la metà delle imprese presenti nella Regione, continua a dimostrare una notevole dinamicità, con un saldo positivo di oltre 600 imprese. In particolare, riveste notevole rilievo il commercio al dettaglio, come è lecito attendersi alla luce delle dimensioni dell agglomerato urbano della capitale. Di entità significativa è anche il numero di imprese operanti nelle attività manifatturiere, nelle costruzioni e nel settore agricolo, che però ha registrato nel 2003 un saldo negativo. Le aziende manifatturiere mostrano una numerosità costante nel periodo (tabella1.4 e grafico 1.4 e 1.5), mentre il comparto delle costruzioni vede una vivace dinamica del numero di imprese, con un saldo positivo di quasi 900 imprese nel In totale, il settore secondario mostra un accrescimento numerico delle imprese registrate. Il settore primario, al contrario, registra una contrazione del numero delle aziende presenti, con l unica eccezione delle attività di pesca e piscicoltura, che hanno segnato un modesto incremento. Portando l analisi ad un maggior grado di dettaglio (tabella 1.5), dai dati del censimento ISTAT 2001 risulta che delle circa imprese iscritte alla Camera di Commercio nel 2001 (circa il 20%) appartengono al settore manifatturiero (codici ATECO 00 49). In realtà di queste il 55% è nel settore delle costruzioni (Codice ATECO 45). Tra le altre spiccano la lavorazione e fabbricazione del metallo (7%) l editoria (5%) e la fabbricazione di mobili e l industria del legno (4%). 7

8 Tabella 1.4: Riepilogo delle imprese registrate, iscritte e cessate nel Lazio per sezioni di attività economica nel Settore 2005 REGIS. ISCR. CESS. SALDO Agricoltura,caccia e silvicoltura Pesca,piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Totale settore primario Attivita' manifatturiere Prod.e distrib.energ.elettr.,gas e acqua Costruzioni Totale settore secondario Comm.ingr.e dett.;rip.beni pers.e per la casa Alberghi e ristoranti Trasporti,magazzinaggio e comunicaz Intermediaz.monetaria e finanziaria Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca Istruzione Sanita' e altri servizi sociali Altri servizi pubblici,sociali e personali Serv.domestici presso famiglie e conv Totale settore terziario Imprese non classificate TOTALE Fonte: Infocamere - Movimprese Grafico 1.5: iscrizioni e cessazioni aziende manifatturiere del Lazio, periodo ISCR. CESS Fonte: nostra elaborazione su dati Unioncamere, Movimprese,

9 Tabella 1.5: Imprese e unità locali del Lazio per divisione di attività economica, Anno SEZIONI DI ATTIVITÀ Totale Imprese 01 - AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ESTRAZIONE DI PETROLIO, GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA PROSPEZIONE ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE INDUSTRIA DEL TABACCO INDUSTRIE TESSILI CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO; PREPARAZIONE E TINTURA DI PELLICCE PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO; FABBRICAZIONE ART. DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO, PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI CARTA EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI; INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE COMUNICAZIONI FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE, STRUMENTI OTTICI E OROLOGI FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE E ACQUA CALDA RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA COSTRUZIONI COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E MOTO; VENDITA DETT. CARBURANTE COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMM., AUTOVEICOLI E MOTO ESCLUSI COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO AUTO E MOTO; RIPARAZ. BENI PERSONALI E CASA ALBERGHI E RISTORANTI TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA TRASPORTI AEREI ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI; ATTIV. AGENZIE DI VIAGGIO POSTE E TELECOMUNICAZIONI INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE) ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA ATTIVITA' IMMOBILIARI NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE, BENI PER USO PERS. E DOMESTICO INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE RICERCA E SVILUPPO ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI ISTRUZIONE SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI SCARICO E SIMILI ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI Totale: Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi,

10 Tra le imprese manifatturiere quasi operano nelle costruzioni (tabella 1.6). Seguono, ma con una numerosità nettamente inferiore, la fabbricazione e lavorazione dei metalli, l industria alimentare, l editoria, l industria del legno, la fabbricazione di mobili, apparecchi medicali, confezione di articoli di vestiario, lavorazione di minerali, fabbricazione di macchine e apparecchi elettrici. Tabella 1.6: Imprese e unità locali manifatturiere del Lazio per divisione di attività economica, Anno Classifica delle attività con maggior numero di imprese. SEZIONI DI ATTIVITÀ Totale Imprese 45 COSTRUZIONI FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO, PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE, STRUMENTI OTTICI E OROLOGI CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO; PREPARAZIONE E TINTURA DI PELLICCE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI; INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE COMUNICAZIONI INDUSTRIE TESSILI FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO; FABBRICAZIONE ART. DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI CARTA FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE E ACQUA CALDA RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI INDUSTRIA DEL TABACCO ESTRAZIONE DI PETROLIO, GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA PROSPEZIONE 3 Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi, Anche considerando le sole aziende aventi un valore della produzione superiore al milione di Euro (è questa la popolazione contenuta nel database AIDA), il settore terziario è largamente dominante nella provincia di Roma, con oltre due terzi delle imprese (tabella 1.7). Il settore manifatturiero, con imprese, copre poco meno di un terzo del totale, mentre il settore primario annovera solo un numero esiguo di aziende delle dimensioni considerate. In totale, le imprese con più di un milione di Euro di fatturato sono oltre , pari a poco più del 3% del totale. I comparti produttivi con un maggior numero di imprese con fatturato superiore a un milione di Euro sono quello delle costruzioni e quello del commercio all ingrosso, con più di unità ciascuno, il commercio al dettaglio, con più di unità e le altre attività professionali, con quasi imprese. Il settore manifatturiero, se si escludono le costruzioni, è composto da quasi imprese di tale fatturato. 11

11 Tabella 1.7: imprese della provincia di Roma 2003, ripartizione per attività. Attività Imprese Attività Imprese Agricoltura, caccia e servizi 66 Prod elettricità, gas, vapore 37 Silvicoltura 8 Raccolta, distribuzione d'acqua 12 Pesca,piscicoltura e servizi 2 Costruzioni 2,015 Estr. lignite, torba, carbon 1 Totale settore secondario 3,881 Estr. petrolio e gas naturale 4 Comm.auto carburante, rip auto 565 Estr. minerali uranio, torio 0 Comm. all'ingrosso (no auto) 2,079 Estr. minerali metalliferi 1 Commercio dettaglio (no auto) 1,336 Altre industrie estrattive 45 Alberghi e ristoranti 427 Totale settore primario 127 Trasp terrestri e per condotte 395 Ind. alimentari, delle bevande 139 Trasporti marittimi 14 Industria del tabacco 6 Trasporti aerei 16 Industrie tessili 279 Att aus trasp,agenzie viaggio 452 Fabbr vestiti tintura pellicce 73 Poste e telecomunicazioni 54 Concia cuoio 18 Inter monetaria e finanziaria 44 Fabbr art legno sughero paglia 34 Assicurazioni e fondi pensione 7 Fabbr carta e prodotti di cart 39 Att aus intermediazione finan. 42 Editoria stampa art. registrat 349 Attività immobiliari 337 Raffinerie petrolio fabbr. cok 18 Noleggio macchinari attrezza 74 Fabbr prodotti chimici di base 87 Informatica, attività connesse 512 Fabbr art gomma e plastiche 40 Ricerca e sviluppo 35 Fabbr prod minerali no met.ri 89 Altre attività professionali 952 Produzione metalli e loro leg 32 Difesa 20 Fabbr prod in metallo no macch 105 Istruzione primaria 51 Fabbr montaggio ripara macchin 120 Sanità e altri servizi sociali 233 Fabbr macchine per ufficio 50 Smalt rifiuti solidi, acque 48 Fabbr macch apparecchi elettri 105 Organizzazioni associative nca 7 Fabbr apparecchi comunicazioni 75 Att ricrea, culturali,sportive 366 Fabbr apparecchi medicali, ott 54 Altre attività dei servizi 187 Fabbr autoveicoli, rimorchi 13 Servizi domestici 0 Fabbr altri mezzi di trasporto 35 Produzione di beni 0 Fabbricazione di mobili 57 Produzione di servizi 0 Recupero e riciclaggio 11 Totale settore terziario 12,261 Fonte: AIDA, Grafico 1.6 Imprese della provincia di Roma (2003): ripartizione per settore di attività (nostra elaborazione di dati AIDA, 2004). 1% 32% Settore primario Settore secondario Settore terziario 67% Fonte: AIDA,

12 2. Dimensioni e performance Per misurare le dimensioni delle imprese del Lazio verranno utilizzati il fatturato e il numero di dipendenti. Come per la demografia, anche qui si procederà ad illustrare una panoramica dell intero contesto italiano, per poi concentrare l attenzione sulle imprese laziali. La tabella 2.1 fornisce valori assoluti e percentuali di fatturato e numero dipendenti delle imprese italiane con un fatturato superiore a un milione di euro, ripartite per regione. Come ben evidenziato dal grafico 2.1 c è una sostanziale analogia tra le due distribuzioni. Parallelamente a quanto visto per la numerosità delle imprese, la Lombardia detiene una quota di fatturato e un numero di dipendenti molto importante (rispettivamente 31% e 32%). Il Lazio, insieme al Piemonte, occupa il secondo posto per fatturato (16% e 14% rispettivamente) e per numero di dipendenti (ambedue 14% del totale). Il fatturato medio per dipendente delle imprese laziali è difatti superiore alla media nazionale, e inferiore solo a quello ottenuto in Molise e Campania, indicando un buon livello di produttività. Tabella 2.1: Fatturato e Dipendenti ripartizione per regione, valori assoluti e percentuali, anno Regione Fatturato Dipendenti Fatturato per valore assoluto % valore assoluto % dipendente Abruzzo % % 266,7 Basilicata % % 275,6 Calabria % % 202,2 Campania % % 335,7 Emilia % % 266,6 Friuli % % 214,9 Lazio % % 308,7 Liguria % % 308,2 Lombardia % % 261,2 Marche % % 241,2 Molise % % 522,9 Piemonte % % 271,5 Puglia % % 250,3 Sardegna % % 236,6 Sicilia % % 244,8 Toscana % % 261,7 Trentino % % 249,8 Umbria % % 250,2 Val d'aosta % % 215,1 Veneto % % 251,0 Italia ,8 Fonte: AIDA,

13 Grafico 2.1: fatturato e dipendenti ripartizione per regione, anno % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% abruzzi basilicata Fonte: AIDA, calabria campania emilia friuli lazio liguria lombardia marche molise piemonte puglia sardegna sicilia toscana trentino umbria val d'aosta veneto Fatturato Dipendenti All interno del Lazio (tabella 2.2), la quota maggiore del fatturato e dei dipendenti sono riferite alla provincia di Roma, mentre tra le altre province hanno maggiore importanza Latina (2,8% del fatturato e 3,4% dei dipendenti) e Frosinone (1,7% e 2,2%). Il fatturato medio per dipendente è maggiore nella provincia di Roma rispetto alle altre province. Tabella 2.2: Fatturato e Dipendenti Lazio, valori assoluti e percentuali, anno Provincia Fatturato Dipendenti Fatturato per V alore assoluto % Valore assoluto % dipendente Frosinone ,70% ,20% 232,8 Latina ,80% ,40% 256,7 Rieti ,20% ,30% 178,7 Roma ,88% ,39% 313,6 Viterbo ,50% ,70% 199,6 Lazio ,7 Fonte: AIDA, A livello nazionale il totale del fatturato è piuttosto equamente ripartito per tre macroclassi dimensionali: aziende con un fatturato compreso tra il milione e i due milioni di Euro, quelle che realizzano tre i due e i cinque milioni di Euro, quelle con più di cinque milioni di Euro, mentre una parte minore di ricavi (meno del 5%) viene realizzata dalla classe di dimensioni più piccole (tabella 2.3). Nel Lazio gran parte del fatturato (oltre il 40%) deriva dalle imprese di dimensioni contenute, ovvero quelle che hanno un fatturato tra uno e due milioni di Euro, mentre quote minori di fatturato vengono formate dalle aziende con fatturato tra due e cinque milioni di Euro (oltre il 30%) e da quelle con fatturato oltre cinque milioni di Euro (circa il 23%) (grafico 2.2). La quota di fatturato formato dalle aziende di dimensioni inferiori, con meno di un milione di Euro, resta contenuta, seppure più alta della media nazionale (6,33%). 14

14 Tabella 2.3: ripartizione imprese italiane per classe di fatturato base regionale, Anno Regione, Provincia, Località Ricavi delle Vendite (migl EUR) Meno di a a Più di Tutto migl EUR2 000 migl EUR5 000 migl EUR5 000 migl EUR Abruzzo 6,41% 36,54% 30,77% 25,64% 100,00% Valle d'aosta 7,69% 23,08% 30,77% 30,77% 100,00% Basilicata 8,33% 33,33% 30,56% 27,78% 100,00% Calabria 10,64% 39,36% 31,91% 19,15% 100,00% Campania 6,10% 39,50% 32,85% 21,54% 100,00% Emilia-Romagna 4,04% 33,27% 32,54% 30,15% 100,00% Friuli 3,88% 34,05% 33,19% 28,88% 100,00% Lazio 6,33% 40,17% 30,57% 22,93% 100,00% Liguria 4,81% 38,46% 31,73% 25,48% 100,00% Lombardia 3,95% 32,46% 31,54% 32,05% 100,00% Marche 4,47% 35,40% 32,99% 27,15% 100,00% Molise 7,69% 38,46% 34,62% 23,08% 100,00% Piemonte 4,01% 32,52% 31,66% 31,66% 100,00% Puglia 6,61% 40,84% 34,23% 18,62% 100,00% Sardegna 8,70% 39,86% 30,43% 21,74% 100,00% Sicilia 7,47% 39,94% 31,82% 20,78% 100,00% Toscana 3,99% 36,09% 33,82% 26,10% 100,00% Trentino-Alto Adige 5,85% 29,26% 31,91% 32,45% 100,00% Umbria 5,34% 36,64% 30,53% 27,48% 100,00% Veneto 3,55% 32,74% 33,27% 30,43% 100,00% Tutto 4,74% 34,94% 32,16% 28,17% 100,00% Fonte: AIDA, Grafico 2.2: ripartizione imprese italiane per classe di fatturato base regionale, Anno % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Fonte: nostra elaborazione su dati Aida, <1mil.Euro 1-2mil.Euro 2-5mil.Euro >5mil.Euro 15

15 L analisi del numero di dipendenti delle imprese con un fatturato che eccede il milione di Euro mostra che a livello nazionale più del 30% delle imprese ha un numero di addetti compreso tra 5 e 15, mentre solo il 25% ne ha più di 30. Nel Lazio le imprese con un basso numero di dipendenti sono più numerose della media nazionale: poco meno di un terzo delle aziende hanno meno di 5 dipendenti e un altro terzo tra 5 e 15, Solo il 15% delle aziende laziali conta tra 15 e 30 dipendenti e poco meno del 20% più di 30 dipendenti. Tabella 2.4: ripartizione imprese italiane per numero di dipendenti base regionale, Anno Numero dipendenti Meno di 5 a 15 a Più di Totale Regione, Provincia, Località 5 dipendenti 15 dipendenti 30 dipendenti 30 dipendenti Abruzzo 22,44% 33,33% 19,23% 25,00% 100,00% Valle d'aosta 15,38% 30,77% 15,38% 30,77% 100,00% Basilicata 22,22% 30,56% 22,22% 25,00% 100,00% Calabria 30,85% 37,23% 15,96% 17,02% 100,00% Campania 31,06% 36,09% 15,62% 17,24% 100,00% Emilia-Romagna 22,79% 31,25% 19,39% 26,47% 100,00% Friuli 21,12% 30,17% 21,12% 28,02% 100,00% Lazio 31,22% 33,73% 15,39% 19,76% 100,00% Liguria 25,00% 32,69% 19,23% 23,56% 100,00% Lombardia 20,51% 30,25% 20,44% 28,77% 100,00% Marche 22,34% 32,65% 20,27% 24,40% 100,00% Molise 23,08% 34,62% 19,23% 23,08% 100,00% Piemonte 19,05% 28,51% 20,06% 32,38% 100,00% Puglia 29,73% 34,53% 17,72% 18,02% 100,00% Sardegna 22,46% 35,51% 19,57% 23,19% 100,00% Sicilia 27,92% 37,01% 16,88% 17,86% 100,00% Toscana 23,97% 34,62% 20,24% 21,17% 100,00% Trentino-Alto Adige 19,15% 29,26% 21,28% 30,32% 100,00% Umbria 23,66% 32,06% 19,08% 25,19% 100,00% Veneto 21,03% 30,61% 20,94% 27,42% 100,00% Italia 23,43% 31,90% 19,32% 25,34% 100,00% Fonte: Aida,

16 Grafico 2.3: ripartizione imprese italiane per numero di dipendenti base regionale, Anno % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Fonte: Aida, <5 dip 5-15 dip dip >30 dip Considerando l insieme di tutte le imprese del Lazio, il settore terziario dà occupazione a quasi i tre quarti dei lavoratori dipendenti, mentre quasi il 27% della forza lavoro è impegnato in attività manifatturiere. In particolare, la forza lavoro del settore secondario è composta per il 24% da lavoratori del comparto costruzioni, il 20% da quello energetico, mentre una buona porzione è anche occupata dall industria alimentare (6%), chimica (6%), editoria (5%) e produzione del metallo (5%). Il settore primario occupa solamente il 6% dei lavoratori dipendenti, oltre la metà dei quali sono impiegati nel comparto petrolifero (tab. 2.6). 17

17 Tabella 2.5: dipendenti delle imprese del Lazio per divisione di attività economica - Anno 2001 SEZIONI DI ATTIVITA' Dipendenti 01 - AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ESTRAZIONE DI PETROLIO, GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA PROSPEZIONE ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE TOTALE SETTORE PRIMARIO INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE INDUSTRIA DEL TABACCO INDUSTRIE TESSILI CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO; PREPARAZIONE E TINTURA DI PELLICCE PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO; FABBRICAZIONE ART. DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO, PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI CARTA EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI; INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE COMUNICAZIONI FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE, STRUMENTI OTTICI E OROLOGI FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE E ACQUA CALDA RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA COSTRUZIONI TOTALE SETTORE SECONDARIO COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E MOTO; VENDITA DETT. CARBURANTE COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMM., AUTOVEICOLI E MOTO ESCLUSI COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO AUTO E MOTO; RIPARAZ. BENI PERSONALI E CASA ALBERGHI E RISTORANTI TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA TRASPORTI AEREI ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI; ATTIV. AGENZIE DI VIAGGIO POSTE E TELECOMUNICAZIONI INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE) ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA ATTIVITA' IMMOBILIARI NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE, BENI PER USO PERS. E DOMESTICO INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE RICERCA E SVILUPPO ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI ISTRUZIONE SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI SCARICO E SIMILI ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI TOTALE SETTORE TERZIARIO Totale: Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi,

18 Grafico 2.4 Imprese della provincia di Roma (2003): ripartizione per settore di attività (nostra elaborazione di dati AIDA, 2004). 1% 27% Settore primario Settore secondario Nord 72% Fonte: AIDA, Tabella 2.6: dipendenti delle imprese del Lazio per divisione di attività economica - Anno Classifica delle attività con maggior numero di dipendenti. SEZIONI DI ATTIVITA' Dipendenti 45 COSTRUZIONI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE E ACQUA CALDA FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE COMUNICAZIONI FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI; INSTALLAZIONE E RIPARAZIONE INDUSTRIA DEL TABACCO FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE, STRUMENTI OTTICI E OROLOGI FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO; PREPARAZIONE E TINTURA DI PELLICCE ESTRAZIONE DI PETROLIO, GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA PROSPEZIONE INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO, PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEI PRODOTTI DI CARTA FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI INDUSTRIE TESSILI PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO; FABBRICAZIONE ART. DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI 69 Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi,

19 Tabella 2.7: Imprese e fatturato per settore di attività economica e classe di fatturato (composizione percentuale) - Anno LAZIO < 5 MILIONI DI EURO Imprese (%) Fatturato (%) 5-50 MILIONI DI EURO Imprese (%) Fatturato (%) MILIONI DI EURO Imprese (%) Fatturato (%) >250 MILIONI DI EURO Imprese (%) Fatturato (%) TOTALE 94,70% 14,10% 4,80% 15,50% 0,40% 10,70% 0,10% 59,70% Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 96,80% 58,80% 3,20% 41,20% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% Attività manifatturiere 90,50% 5,10% 7,70% 6,90% 1,30% 9,90% 0,50% 78,10% Costruzioni 95,90% 43,10% 3,90% 35,60% 0,10% 8,30% 0,00% 13,00% Commercio 92,80% 21,60% 6,80% 25,60% 0,40% 11,50% 0,10% 41,30% Alberghi e ristoranti 98,00% 63,70% 2,00% 29,00% 0,00% 7,30% 0,00% 0,00% Trasporti,magazzinaggio e comunicazioni 91,50% 5,80% 7,30% 7,50% 0,80% 6,70% 0,50% 80,00% Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca 96,80% 27,30% 2,90% 28,20% 0,20% 21,00% 0,10% 23,50% Altri servizi 95,80% 18,30% 3,80% 23,20% 0,30% 12,50% 0,10% 46,00% Fonte: Centro Studi Unioncamere nazionale - Osservatorio sui bilanci delle società di capitale, Analizzando i dati della Unioncamere relativi a tutte le imprese laziali risulta che quasi il 60% del fatturato viene totalizzato dalle imprese con più di 250 milioni di fatturato, che però rappresentano solo lo 0,1% del numero totale. La tabella 2.7 mostra come il fatturato sia distribuito piuttosto diversamente per classe dimensionale nelle diverse macroaree di attività. In settori come quello agricolo, delle costruzioni e della ristorazione, gran parte del fatturato viene prodotto dalle aziende di piccole dimensioni, mentre le imprese manifatturiere, commerciali e dei trasporti presentano significative quote di fatturato derivanti dalle imprese più grandi (78, 41 e 80%, rispettivamente). Nel settore comprendente le attività immobiliari, di noleggio, informatica e ricerca la distribuzione del fatturato a seconda delle classi di dimensioni delle aziende è maggiormente uniforme (si veda anche il grafico 2.3). Il fatturato prodotto dalle aziende laziali proviene per quasi il 95% dalla imprese presenti nella provincia di Roma, mentre, tra le altre province, Latina è quella che produce il fatturato più alto (tabella 2.8). La provincia di Roma occupa oltre il 93% dei lavoratori dipendenti presenti nel Lazio e il fatturato per dipendente nella provincia di Roma è più alto di quello delle altre province laziali. Tabella 2.8: Fatturato e dipendenti delle imprese del Lazio per provincia - Anno Provincia Fatturato Dipendenti Fatturato per Valore assoluto % Valore assoluto % dipendente Frosinone ,70% ,20% 232,8 Latina ,80% ,40% 256,7 Rieti ,20% ,30% 178,7 Roma ,90% ,40% 313,6 Viterbo ,50% ,70% 199,6 Lazio Fonte: ISTAT, Censimento industria e servizi,

20 Grafico 2.3: Imprese e fatturato per settore di attività economica e classe di fatturato (composizione percentuale) - Anno % 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Agricoltura, caccia, silvicoltura e p Attività manifatturie Costruzioni Commercio Alberghi e ristoran Attiv.immob.,noleggio,informat.,ri < 5 MILIONI DI EURO 5-50 MILIONI DI EURO MILIONI DI EURO >250 MILIONI DI EURO Fonte: Centro Studi Unioncamere nazionale - Osservatorio sui bilanci delle società di capitale, Trasporti,magazzinaggio e comunic Altri servizi La tabella 2.9 sintetizza per la sola provincia di Roma il numero di imprese, i ricavi, i dipendenti, il ROS (Return on Sales) e il ROI (Return on Investment) per sezione di attività (dati 2002). I dati sono riferiti alle imprese che fatturano almeno un milione di euro per anno. Il settore che conosce la maggiore espansione è quello del commercio al dettaglio, cui può essere sommata per affinità anche la sezione relativa alle automobili (commercio, riparazioni, vendita di carburante). Di particolare rilevanza il settore energetico, che considerando congiuntamente le due sezioni relative alla fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio e trattamento di combustibili nucleari con quella della produzione di energia elettrica, gas vapore e acqua calda, si posiziona al secondo posto, prima della sezione commercio all ingrosso. È interessante notare che la pubblica amministrazione, pur trovandoci nella provincia sede dell amministrazione nazionale, contribuisce ai ricavi totali con una quota abbastanza limitata (circa il 12%). Nella provincia sono presenti anche 30 imprese del settore ricerca e sviluppo, che rappresentano una presenza significativa, seppure produttrici di ricavi limitati. Va considerato però che gran parte delle attività di ricerca e sviluppo sono svolte da imprese manifatturiere o dei servizi, e i relativi ricavi compaiono nelle relativi sezioni. Tra i settori più redditizi ci sono l immobiliare (che realizza il 16% del ROS ed il 2% del ROI totale), le imprese che producono cuoio e pelli (8% del ROS e 7% del ROI), la produzione di metalli (4,6% del ROS e del ROI totale), la chimica (4% del ROS e 7% del ROI). 21

21 Tabella 2.9: numero imprese, ricavi, dipendenti, ROS e ROI delle aziende della provincia di Roma ripartite per sezioni di attività, anno Codice ATECO 2002 Imprese Ricavi Dipendenti ROS ROI 01. Agricoltura, caccia e relativi servizi , Silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi ,8 1,9 11. Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale; servizi connessi all'estrazione di petrolio e di gas naturale, esclusa la prospezione n.s. 9,9 14. Altre industrie estrattive ,3 5,2 15. Industrie alimentari e delle bevande ,5 1,6 16. Industria del tabacco ,1 8,4 17. Industrie tessili ,1 2,8 18. Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tintura di pellicce ,4-19,3 19. Preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature ,7 10,2 20. Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli di plagia e materiali da intreccio ,1-1,1 21. Fabbricazione della pasta-carta, della carta e dei prodotti di carta ,7 2,1 22. Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati ,8 5,5 23. Fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari ,7 12,1 24. Fabbricazione di prodotti chimici e di fibri sintetiche e artificiali ,5 9,9 25. Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche ,3 3,6 26. Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi ,8 2,6 27. Produzione di metalli e loro leghe , Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, escluse macchine e impianti ,4 6,4 29. Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici, compresi l'installazione, il montaggio, la riparazione e manutenzione ,4 2,4 30. Fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici ,4 n.a. 31. Fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici n.c.a ,7 32. Fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni ,8 3,3 33. Fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi , Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ,4 1,2 35. Fabbricazione di altri mezzi di trasporto ,3 1,9 36. Fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere ,9 6,4 37. Recupero e preparazione per il riciclaggio ,1 0,7 40. Produzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua calda ,1 4,6 41. Raccolta, depurazione e distribuzione d'acqua ,4 1,2 45. Costruzioni n.a. n.a. 50. Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburante per autotrazione ,2 3,2 51. Commercio all'ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi n.a. n.a. 52. Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli; riparazione di beni personali e per la casa n.a. n.a. 55. Alberghi e ristoranti n.a. n.a. 60. Trasporti terrestri; trasporti mediante condotte ,1 0,1 61. Trasporti marittimi e per vie d'acqua ,8 2,9 62. Trasporti aerei ,5-3,9 63. Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio ,3-1,1 64. Poste e telecomunicazioni , Intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) ,5 2,7 66. Assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie ,8 8,9 67. Attività ausiliarie della intermediazione finanziaria ,8 0,4 70. Attività immobiliari ,8 3,3 71. Noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico ,5 3,4 72. Informatica e attività connesse ,5 0,2 73. Ricerca e sviluppo ,8 0,6 74. Altre attività professionali ed imprenditoriali ,9 1,6 75. Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria ,7 1,5 80. Istruzione primaria ,1 5,7 85. Sanità e altri servizi sociali ,3 3,1 90. Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili , Attività di organizzazioni associative n.c.a ,8 3,5 92. Attività ricreative, culturali e sportive ,4 0,3 93. Altre attività dei servizi ,1-0,1 Media ,72 2,83 Mediana ,77 2,84 Fonte: AIDA,

22 3. Esportazioni Il Lazio, che è secondo solo alla Lombardia per quel che riguarda numero di imprese e di dipendenti, è invece solo sesto nella classifica delle esportazioni, totalizzando il 4% del totale delle esportazioni nazionali, nettamente alle spalle della Toscana (7,81%) (tabella 3.1). La Lombardia rappresenta il 28,5% del totale esportazioni, seguita dal Veneto con il 14,1%, dall Emilia Romagna con il 12,1% e dal Piemonte con il 11,5%. Le prime quattro regioni rappresentano, quindi, oltre il 65% del fatturato internazionale dell Italia. Rispetto al 2002, tutte le principali regioni esportatrici (con l eccezione delle Marche) hanno ridotto il valore delle esportazioni, tanto che a livello nazionale si registra un arretramento complessivo del 4%. Il Lazio nel 2003 registra il risultato peggiore, dopo la Campania, tra le regioni italiane: si osserva un riduzione di oltre il 12%, che erode la crescita dell anno 2002 e riporta i valori su livelli precedenti al L andamento congiunturale dell industria laziale nei mercati esteri appare, dunque, decisamente negativo, pur dopo un 2002 in cui si erano verificati segnali notevolmente positivi. Tabella 3.1: Valore assoluto e quota percentuale delle esportazioni delle regioni italiane. Periodo Classifica 2003 REGIONI 2001* 2002* 2003* VARIAZIONE Q.M.** 1 Lombardia , , ,3-2,67% 28,54% 2 Veneto , , ,7-8,54% 14,10% 3 Emilia Romagna , , ,1-2,12% 12,09% 4 Piemonte , , ,7-0,39% 11,50% 5 Toscana , , ,1-7,08% 7,81% 6 Lazio , , ,3-12,17% 4,02% 7 Marche 8.379, , ,0 1,89% 3,37% 8 Friuli-Venezia Giulia 9.306, , ,5-9,36% 3,19% 9 Campania 8.450, , ,3-14,95% 2,64% 10 Puglia 6.229, , ,4-3,37% 2,19% 11 Abruzzo 5.423, , ,4-2,50% 2,08% 12 Sicilia 5.312, , ,0 2,67% 1,97% 13 Trentino-Alto Adige 4.451, , ,0 4,49% 1,82% 14 Liguria 4.041, , ,3-0,76% 1,40% 15 Sardegna 2.280, , ,9 14,83% 0,95% 16 Umbria 2.349, , ,2-4,07% 0,93% 17 Basilicata 1.183, , ,6 0,07% 0,59% 18 Molise 797,1 550,4 517,1-6,05% 0,20% 19 Valle d'aosta 535,5 367,4 395,4 7,62% 0,15% 20 Calabria 391,0 290,9 309,2 6,31% 0,12% *dati in milioni di Euro Regioni diverse o non specificate 296,3 803,8 873,3 8,65% 0,34% TOTALE ITALIA , ,7-4,02% 100,00% ** quota di esportazioni delle diverse regioni sul totale nazionale - Anno 2003 Fonte: Osservatorio sull Internazionalizzazione del Lazio,

23 Tabella 3.2 Variazione percentuale delle esportazione su base fissa 1994 per le regioni italiane. Classifica* Regioni Basilicata 44,71% 284,82% 316,58% 420,31% 435,85% 2 Abruzzo 66,69% 142,15% 156,68% 160,28% 153,81% 3 Sicilia 25,91% 147,64% 140,09% 125,06% 130,30% 4 Molise 57,03% 101,54% 118,69% 122,60% 111,16% 5 Sardegna 14,25% 98,78% 85,44% 71,92% 99,08% 6 Calabria 15,40% 94,71% 85,68% 78,73% 93,81% 7 Marche 22,80% 64,65% 83,34% 81,74% 90,24% 8 Umbria 39,71% 77,26% 79,78% 88,84% 83,18% 9 Emilia-Romagna 23,56% 69,81% 78,28% 78,79% 77,18% 10 Valle d'aosta 76,40% 75,18% 73,13% 62,53% 75,08% 11 Lazio 7,51% 96,09% 82,75% 92,68% 70,79% 12 Veneto 22,16% 70,41% 80,22% 76,61% 66,40% 13 Campania 20,35% 88,90% 105,03% 91,42% 65,61% 14 Puglia 31,49% 70,67% 78,74% 67,26% 61,91% 15 Trentino-Alto Adige 27,52% 49,08% 53,48% 54,02% 61,69% 16 Friuli-Venezia Giulia 24,05% 72,08% 79,21% 73,74% 58,70% 17 Lombardia 23,43% 52,34% 62,58% 55,19% 52,84% 18 Toscana 19,82% 61,48% 68,27% 60,78% 51,06% 19 Piemonte 29,91% 43,69% 48,01% 42,16% 43,20% 20 Liguria 5,08% 16,25% 35,07% 21,09% 20,85% ITALIA 23,74% 63,60% 71,55% 66,76% 62,29% * Posizione determinata sulla base della variazione percentuale delle esportazioni nel periodo Fonte: Osservatorio sull Internazionalizzazione del Lazio, Per una migliore prospettiva di valutazione dell andamento della presenza commerciale nei mercati esteri, è tuttavia utile esaminarne le variazioni percentuali in un arco temporale sufficientemente ampio; in particolare, si è deciso di considerare il periodo Rispetto a questa data, si osserva (tabella 3.2) una forte crescita delle esportazioni delle regioni del centro-sud e in modo particolare in Basilicata (+435,85%). Un risultato certamente importante, che deve però essere valutato alla luce del fatto che è riferito a valori assoluti abbastanza esigui e che le esportazioni di questa regione rappresentano circa lo 0,6% del totale nazionale. In termini di crescita di lungo periodo ( ), il Lazio era al sesto posto assoluto nel 2002 e scende all undicesimo nel Nel periodo considerato le esportazioni della regione Lazio sono aumentate del 70,8%. Poiché l incremento a livello nazionale è stato del 62,3%, si osserva che dal 1994 al 2003 la quota di mercato del Lazio sul totale delle esportazioni nazionali è aumentata. Si osserva inoltre che nel quadriennio , il Lazio ha sempre mantenuto una crescita delle esportazioni rispetto al 1994 superiore a quella registrata mediamente a livello nazionale (graf. 3.1). 24

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