Risultati Campionato Calcio Serie A: 34^ giornata

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1 Risultati Campionato Calcio Serie A: 34^ giornata Mandzukic-Dybala: gol scudetto per la Juventus di Allegri Dopo la larga vittoria del Napoli, la squadra di Allegri ha risposto battendo 3-0 i biancocelesti. Al gol del croato, è seguita nella ripresa la doppietta dell argentino. Lazio evanescente in attacco e con un uomo in meno per tutta la ripresa, dopo l espulsione di Patric. Napoli chiama, Torino risponde. La lunga corsa a due verso il tricolore 2015/2016 ha vissuto un altra serata decisiva. I punti di distacco tra bianconeri e azzurri, nove erano e nove sono rimasti dopo le due vittorie di Sarri e Allegri. Rispetto al Bologna visto al San Paolo, il compito più difficile lo hanno avuto Buffon e compagni che hanno incrociato i guantoni con una Lazio ritrovata (due vittorie consecutive) dopo la disfatta del derby. La trasferta in Piemonte, però, si è rivelata ancora un tabù per la compagine capitolina: mai vittoriosa a Torino dall 1-2 conquistato nella stagione 2001/2002. A quattro giornate dal termine, dunque, la Juventus mantiene cosi intatta la distanza con il Napoli e si prepara alla trasferta di Firenze del prossimo weekend. Al Franchi non sarà certo una gita di piacere per i bianconeri, ma la possibilità di chiudere i giochi e avvicinarsi quasi definitivamente allo scudetto potrebbe spingere la truppa juventina al successo anche in quel di Firenze. Marchetti superman In campo con Hernanes al posto dell infortunato Marchisio, la squadra di Massimiliano Allegri ha subito preso a cannonate il muro difensivo della Lazio: sfiorando il gol in più di un occasione nei primi venti minuti di gioco. All avvio positivo del centrocampo romano, ha fatto da contraltare il reparto difensivo di Simone Inzaghi: spesso in crisi davanti alle folate dei campioni d Italia. Protagonista del primo tempo è stato un Marchetti in serata di grazia, decisivo sin dall avvio con una parata miracolosa su Dybala e in grado di salvare la porta biancoceleste e tenere in equilibrio il match con diversi interventi decisivi sia sull argentino che su Pogba: i due giocatori più pericolosi di Allegri. Il numero uno laziale nulla ha, però, potuto davanti all incursione di Mandzukic che, al 40esimo, è stato abile nel seguire la traiettoria della conclusione di Pogba e a metterci il piedone per la rete del vantaggio juventino. Lo show di Dybala Complicata già dal primo tempo, la partita della Lazio è diventata ancor più proibitiva nei primi minuti della ripresa. All espulsione di Patric è, infatti, seguito il rigore vincente di Dybala: arrivato dopo che Gentiletti ha steso Bonucci in area di rigore. Per l argentino è stata l ennesima serata di festa. Settantacinque minuti nei quali ha confermato tutta la sua qualità e la sua importanza per l undici di Allegri. Il terzo gol juventino, il secondo del Picciriddu ex Palermo, è arrivato al 19esimo con un sinistro sotto la traversa di Marchetti da dentro l area di rigore. Seconda gioia personale che ha preceduto di pochi minuti una straripante discesa personale, conclusa con un sinistro deviato a fatica dal portiere di Inzaghi. Sotto di tre gol e con un uomo in meno, la Lazio ha passato l ultimo quarto di gara facendo attenzione a non scoprirsi più di tanto. Sceso in campo al posto di Dybala, Simone Zaza ha infatti tenuto in apprensione la difesa biancoceleste fino alla fine e sfiorato il poker all 85esimo trovando però sulla sua strada l ennesimo intervento del numero uno capitolino. di Alberto Pucci

2 Inter e Fiorentina, sconfitte pesanti: in coda, bagarre per la salvezza I nerazzurri perdono 1-0 contro il Genoa, i gigliati 2-1 ad Udine: Frosinone travolto a Verona dal Chievo (5-1) con due espulsi. Palermo, punto importante contro l Atalanta. Verona quasi in B. Sconfitte pesanti per Inter e Fiorentina, che nella 34esima giornata di campionato cadono rispettivamente a Genova, sponda rossoblu, e a Udine. Due sconfitte che, vista anche la vittoria della Roma (3-2 sul Torino) forse chiudono il discorso terzo posto: i giallorossi infatti, adesso hanno un vantaggio sui nerazzurri pari a sette punti, mentre sui gigliati il vantaggio è di nove lunghezze. Di fatto, nerazzurri e gigliati forse dicono addio al sogno terzo posto, che vale i playoff di Champions League. L Inter, in netta involuzione rispetto al match vinto contro il Napoli, perde di misura sul terreno di un Genoa caparbio e che trova tre punti pesanti che chiudono il discorso salvezza. A far gol De Maio al minuto 77 ed è una rete che permette al Grifone di salire a quota 43 e dunque poter festeggiare con quattro turni d anticipo la permanenza in Serie A. Tutto da rifare, dunque, per l Inter che adesso dovrà guardarsi dalla Fiorentina, dietro di appena due lunghezze. Solo il quarto posto, infatti, garantisce la fase a gironi di Europa League, mentre la quinta dovrà disputare i mai semplici preliminari estivi. La Fiorentina cade anche ad Udine ed ora può solo sperare di sorpassare l Inter e provare a bissare il quarto posto dello scorso anno. L Udinese la sblocca subito grazie a Duvan Zapata, ma i gigliati trovano il pari al 24 grazie a Mauro Zarate. Nella ripresa, al 53 è Thereau a riportare in vantaggio le zebrette friulane, e la Fiorentina non riesce più a reagire. Friulani che salgono a quota 38 punti e che dunque sono ad un passo dalla salvezza. Bagarre per la salvezza Il Verona è quasi in Serie B: la sconfitta di Empoli (1-0, gol di Maccarone) lascia gli Scaligeri tristemente all ultimo posto in classifica con 22 punti: la zona salvezza dista ora 9 punti (ma il Carpi gioca domani contro il Milan) a quattro giornate dalla fine. Il Frosinone si illude ma poi crolla: un gol di Ciofani fa sognare i ciociari che però rimangono in dieci prima ed in nove poi (espulsi Ajeti al 30 e Chibsah al 52 ), e subiscono in mezzo la rimonta clivense, che poi diventa goleada nel finale: a segno Pellissier (doppietta), Floro Flores, Rigoni e Sardo. Punto d oro per il Palermo contro l Atalanta: al Barbera finisce 2-2 e rosanero che accorciano le distanze sul Frosinone, ora a -1. Cara Roma ma come fai senza un Totti così? Con la Roma sotto 2-1 contro il Torino Spalletti decide di mandare in campo Totti all 86. Il capitano realizza due gol in tre minuti, finisce 3-2. I giallorossi allungano sull Inter e si riportano a cinque punti dal Napoli. Se la Roma può ancora sperare nel secondo posto lo deve a Francesco Totti, che entra in campo al 86 nel match con il Torino e in due minuti e trentasei secondi realizza due gol! Spalletti, che era stato quasi costretto a metterlo in campo, si riporta a cinque punti dal Napoli. Ma le polemiche di sicuro non finiscono qui. Perché Spalletti, fischiato dai tifosi all annuncio delle formazioni, adesso, a differenza di quanto fatto a Bergamo, non potrà ancora sminuire le qualità del suo capitano. A segno anche Belotti, Manolas e Martinez.

3 Belotti segna su rigore Spalletti lascia fuori Dzeko, Totti, De Rossi e Pjanic, ancora non al top. Ventura torna alla difesa a tre e in avanti schiera il venezuelano Martinez al fianco del caldissimo Belotti. Con l eccezione di uno svarione di Manolas che concede un opportunità a Martinez in avvio, nei primi venti minuti è un monologo giallorosso. La squadra di casa attacca sempre sulla fascia destra. Maicon, al rientro da titolare, dà la sveglia ai compagni e accende Salah, che tra il 10 e il 20 ha praticamente tre palle gol! Finita la spinta propulsiva di Salah e Maicon il Torino prende campo e si rende pericoloso prima con Belotti, poi con Martinez che salta due avversari e con un tiro svelto mette paura a Szczesny. Alla mezz ora Belotti con un destro dal limite dell area colpisce in pieno il palo, l Olimpico fischia. I ragazzi di Ventura ci credono e passano in vantaggio al 35. Manolas trattiene in area Belotti, rigore. Il centravanti granata spiazza Szczesny ed è 1-0. Il Gallo lancia un ulteriore messaggio a Conte, si conferma il miglior bomber del 2016 dopo Higuain e conferma che Ventura è una benedizione per tutti gli attaccanti. La reazione della Roma c è. Ci prova subito Nainggolan, Padelli respinge. Al 42 Glik colpisce il pallone con la mano in area, per Calvarese non è rigore. Manolas e Martinez La Roma non vuole un altro passo falso e sin dall inizio della ripresa inizia ad attaccare. Ci provano El Shaarawy e Florenzi, ma senza fortuna. Gazzi, sugli sviluppi di un corner per la Roma, colpisce il pallone con la mano in area. Anche in questo caso per Calvarese non è calcio di rigore. Spalletti deve recuperare e si gioca la carta Dzeko, attaccante criticatissimo e reduce da una disastrosa partita con l Atalanta. L assedio della Roma dà i suoi frutti al 65 quando Manolas svetta nell area di Padelli colpisce di testa e pareggia, 1-1. Dzeko ci prova, la conclusione è insidiosa, ma Moretti si immola e devia in angolo. A dieci dal termine Pjanic prende il posto di El Shaarawy. Pochi secondi dopo c è il gol del venezuelano Martinez che sfrutta un assist di Bruno Peres e una colossale dormita della difesa giallorossa. Totti segna 2 gol in 3 minuti La partita sembra persa, la Roma vede allontanarsi in modo definitivo il secondo posto. Spalletti è quasi costretto a mettere in campo Totti che entra in campo all 86 e dopo meno di un minuto pareggia. Il capitano si allunga su un pallone spizzato da Manolas e batte Padelli. Due minuti dopo Calvarese assegna un rigore generoso alla Roma. Totti è impeccabile, 3-2. Apoteosi all Olimpico, sugli spalti e in campo dove tutti i compagni celebrano il capitano al 247 gol in Serie A, il 303 con la Roma. La Roma vince 3-2 e resta in scia al Napoli. di Alessio Morra Allegri e lo scudetto che può arrivare davanti alla tv Il tecnico bianconero, ad un passo dal suo secondo scudetto, tiene alta la concentrazione in vista della trasferta di Firenze che, in caso di passo falso del Napoli, potrebbe regalare in anticipo il tricolore alla Juventus. Un altro ostacolo è stato brillantemente superato e ora il traguardo è ancora più vicino. La Juventus è davvero vicina a toccare con mano il suo quinto scudetto consecutivo, grazie anche al rotondo successo contro la Lazio in una partita che avrebbe potuto nascondere insidie per gli uomini di Allegri: I ragazzi sono stati bravi, perché questa era una partita a rischio per noi ha spiegato Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Questa sera i ragazzi l hanno interpretata bene ed è stata una buona gara sia dal punto di vista tecnico che difensivo. Lo scudetto? Mancano

4 ancora 4 punti alla matematica, ora dobbiamo prepararci per Firenze. La prossima al Franchi rischia, dunque, di essere decisiva per il tricolore: Lo vinceremo quando lo dirà la matematica, e se non sarà a Firenze sarà nelle settimane successive. L importante è arrivarci. La squadra sta crescendo ha continuato il tecnico e questa è una crescita in vista della Champions della prossima stagione. Dobbiamo migliorare per giocare in Europa, quest aanno purtroppo siamo usciti dalla sull ultimo cross. Le parole di Dybala Dopo la serata magica di Paulo Dybala, anche l allenatore bianconero ha applaudito il suo attaccante: E un ragazzo intelligente, ha obiettivi chiari e apprende velocemente ha spiegato Dybala come Del Piero? Sono giocatori differenti. Dybala è importante per noi perché fa da collante tra i reparti, però ne devo ancora fare di strada per arrivare ad Alex. Subito dopo il triplice fischio finale, proprio l argentino si è presentato davanti ai microfoni di Mediaset: Per me è stata una serata perfetta ha dichiarato Dybala I miei gol? Nel primo tempo ne ho sbagliato uno facile, per fortuna nella ripresa è andata meglio. Scudetto ad un passo? Sto vivendo un momento unico e Spero di poter chiudere il discorso scudetto già contro la Fiorentina. di Alberto Pucci Mancini: Ko assurdo. Icardi: Ci manca cattiveria La sconfitta contro il Genoa cancella forse definitivamente i sogni nerazzurri di agganciare il terzo posto, ora distante sette punti a quattro giornate dalla fine. Inter News Serie A 20 aprile :50 di Giuseppe Cozzolino Mancini: Ko assurdo. Icardi: Ci manca cattiveria Mastica amaro Roberto Mancini: la sconfitta dell Inter sul campo del Genoa, e la contemporanea vittoria della Roma sul Torino per 3-2 (ma a tre minuti dalla fine i giallorossi erano sotto per 1-2, prima che l ingresso di Totti cambiasse le sorti del match con una doppietta) hanno fatto piombare la formazione nerazzurra a meno sette dal terzo posto, che vale i playoff per la prossima Champions League, quando mancano solo quattro giornate al termine del campionato. Di fatto, l Inter dovrà accontentarsi di partecipare alla prossima Europa League, nonostante un calendario che nelle ultime giornate sembrava più abbordabile di quello giallorosso, che dovrà invece affrontare Napoli e Milan. Meritavamo di vincere noi, il commento amaro del tecnico jesino a fine match intervistato da Mediaset Premium, ma purtroppo il calcio è così. Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno giocato bene. C è stata una dormita sul gol, ma il primo tempo sarebbe dovuto finire due a zero. Il Genoa è una squadra solida che corre, ha aggiunto ancora Mancini, ma se non sblocchi e non chiudi la gara, è ovvio che vada così. E stata una partita assurda, è incredibile perderla e lo sarebbe stato anche pareggiarla. Raggiungere la Champions League, ha concluso, era difficilissimo prima e lo è anche adesso. Hanno giocato tutti bene, anche i ragazzi che sono entrati. Loro sono rimasti sempre dietro, poi è chiaro che in qualche contropiede si può rischiare. Duro anche Mauro Icardi, intervenuto invece ai microfoni di Sky Sport: La sconfitta di stasera è pesante, ha detto l argentino, questa è stata una gara in cui dovevamo fare bene dopo la grande prestazione dopo il Napoli.

5 Abbiamo avuto tante occasioni ma non le abbiamo sfruttate, e nel calcio serve questo, fare gol. A questa squadra, ha aggiunto, manca un po di cattiveria sotto porta da parte di tutti, tante volte arriviamo lì e forziamo la giocata senza fare gol. Ci sono tante partite in cui abbiamo creato tanto senza concretizzare, ha concluso, poi ne concediamo una e prendiamo gol. di Giuseppe Cozzolino Brocchi disegna il suo Milan: Coraggio e autostima, così si torna a vincere Il neo tecnico rossonero al debutto a San Siro è concentrato sul suo metodo di lavoro: Abbiamo poco tempo, i ragazzi devono applicarsi, avere più autostima e credere in ciò che si fa. Berlusconi? Non lo sento, ho delle priorità: giocare e vincere. Milan 20 aprile :43 di Alessio Pediglieri Brocchi disegna il suo Milan: Coraggio e autostima, così si torna a vincere Brocchi non ha intenzione di deludere nessuno: giocatori, squadra, presidente. Ma soprattutto se stesso. Contro il Carpi nella prima di San Siro dove debutterà nello stadio rossonero per la prima volta da tecnico della prima squadra, l ex centrocampista di Milan e Lazio continuerà a proporre il calcio che sa meglio esprimere: offensivo, con un possesso palla e un pressing a centrocampo costanti, nell intento di dettare sempre il gioco. Tutto ciò che ha spinto il presidente Berlusconi ad averlo al posto di Mihajlovic e che ha dato al club una squadra Primavera divertente e vincente. Adesso però, la prova del nove, che deve passare per un successo che spiani la strada all Europa League. La strada giusta L intento è prendersi prima di tutto la fiducia del gruppo, senza scossoni né cambiamenti drastici. Brocchi sa che ci vuole pazienza, i risultati nel gioco arriveranno col tempo anche se di tempo non ce n è ed è vietato sbagliare: serve avere delle settimane tipo di lavoro per insegnare e far apprendere metodi diversi. La mia settimana è strutturata in base a degli obiettivi molto precisi, è compito mio ma anche nella disponibilità dei ragazzi. Se ci credono sono sicuro che gli effetti ci saranno. Fiducia e concentrazione Berlusconi al momento non fa pressioni. Per Brocchi il presidente è presente ma lo sta lasciando lavorare: il presidente ama il Milan in maniera esponenziale, lo si legge dai suoi occhi. Il bene del Milan per lui è al primo posto e fa e farà ciò che ritiene necessario. Penso a lavorare, dei piani societari so poco e nulla. Ho il dovere morale di cercare di fare un gioco che è all altezza della storia del Milan. Ho poco tempo, ma come ho già detto, deve bastare. I giocatori devono avere più autostima e credere di più in quello che fanno Obiettivo segnare Infine sulla partita e sul Carpi avversario che lotta per la salvezza: La mentalità vincente ti porta ad allenarti sempre con il piglio giusto e con la volontà di migliorarti. Noi dovremo giocare così, con i giocatori che coprono gli spazi. Abbiamo avuto poco tempo in questi giorni per lavorare, ci vogliono le priorità e in questo momento il mio focus è più su altro piuttosto che sulla costruzione dell azione da dietro, che piacerebbe tanto fare a me di Alessio Pediglieri Pagelle Fantacalcio Serie A 34a giornata, voti Gazzetta e Corsport L analisi delle pagelle delle gare domenicali della 34a giornata per il vostro Fantacalcio. Rassegna stampa dei voti di Gazzetta e Corriere dello Sport.

6 La Juventus piega anche la ritrovata Lazio di Inzaghi e ipoteca definitivamente lo scudetto, alla Roma vengono i sudori freddi ma ecco ancora Totti a regalarle un successo insperato, l Inter si blocca sul più bello e la Fiorentina cade ancora. Questi i principali risultati della 34a giornata di serie A. I bianconeri si impongono sulla Lazio per 3-0 (Mandzukic e doppio Dybala), 3-2 dei giallorossi sul Torino (Manolas e doppio Totti; Belotti e Martinez per i granata), 1-0 del Genoa sugli interisti (De Maio), 2-1 dell Udinese sulla Fiorentina (Zapata e Thereau, di mezzo il momentaneo pari di Zarate). Guardando alle altre gare, 0-0 tra Sassuolo e Sampdoria, 1-0 dell Empoli sul Verona (Maccarone), 5-1 del Chievo sul Frosinone (Floro Flores, Rigoni, Sardo e doppio Pellissier; Ciofani per i laziali). Andiamo, dunque, a dare un occhiata più nel dettaglio alle prestazioni individuali attraverso il confronto dei voti di Gazzetta e Corriere dello Sport. JUVENTUS-LAZIO Buffon (6), Lichtsteiner (6.5 dalla Gazza e 7.5 dal Corriere), Alex Sandro (7), Rugani (6.5), Barzagli (6.5 e 7), Bonucci (6.5 e 7), Pogba (7), Hernanes (6.5 e 6), Khedira (7 e 7.5), Dybala (7.5 e 8), Mandzukic (7), Sturaro (6), Zaza (6 e sv); Marchetti (7 e 7.5), Gentiletti (5), Hoedt (5 e 4.5), Patric (4.5 e 4), Parolo (5), Felipe Anderson (5), Lulic (5 e 4), Onazi (5), Biglia (6 e 5.5), Keita (5), Djordjevic (5), Basta (5.5), Milinkovic (5.5 e 5). ROMA-TORINO Szczesny (6), Maicon (5.5 e 6), Manolas (6), Emerson (5), Rudiger (6), Nainggolan (6.5 e 6), Perotti (6.5), Keita (5 e 5.5), Florenzi (5.5), Salah (6), El Shaarawy (5.5), Totti (9 e 8), Dzeko (6 e 5.5); Padelli (6), Gaston Silva (5 e 6), Peres (6.5), Maksimovic (6 e 5.5), Glik (5.5 e 6), Moretti (5 e 5.5), Gazzi (5 e 6), Obi (6), Baselli (6), Belotti (7), Martinez (6.5), Molinaro (5 e 6), Vives (5.5 e sv). GENOA-INTER Lamanna (7), Munoz (6.5), Ansaldi (7 e 6.5), De Maio (7), Marchese (6), Gabriel Silva (5.5 e 6), Dz i (6 e 6.5), Laxalt (6.5 e 6), Rigoni (5.5 e 6), Suso (5 e 5.5), Pavoletti (6.5), Capel (6 e sv), Tachtsidis (6.5 e 7); Handanovic (7), Telles (5 e 4.5), Murillo (6), D Ambrosio (5.5 e 5), Miranda (6.5), Perisic (5 e 5.5), Brozovic (5), Medel (5.5 e 6), Felipe Melo (6 e 6.5), Palacio (7 e 6.5), Icardi (5.5), Eder (5.5 e sv). UDINESE-FIORENTINA Karnezis (6), Adnan (5.5 e 6), Heurtaux (5.5 e 6), Wague (6), Danilo (6.5), Kuzmanovic (6.5 e 6), Badu (6.5), Fernandes (6.5 e 6), Widmer (7 e 6.5), Zapata (7), Thereau (7), Matos (6 e sv); Tatarusanu (5.5), Roncaglia (5 e 4.5), Alonso (5.5 e 6), Tomovic (6 e 5.5), Rodriguez (5), Vecino (5.5 e 6), Badelj (5.5 e 6), Blaszczykowski (5.5), Tello (5.5 e 4.5), Zarate (6.5 e 7.5), Bernardeschi (5 e 4), Borja Valero (5.5 e 6), Ilicic (5.5), Kalinic (5.5). SASSUOLO-SAMPDORIA Consigli (6), Cannavaro (6), Vrsaljko (7 e 6.5), Peluso (6.5 e 5.5), Acerbi (6), Biondini (6), Pellegrini (6), Magnanelli (6.5), Defrel (6.5 e 6), Berardi (5), Sansone (5 e 5.5), Duncan (6.5 e 5.5), Falcinelli (5.5), Trotta (5); Viviano (8), Diakitè (6.5 e 6), Cassani (6.5 e 6), Dodò (6 e 5.5), Ranocchia (5 e 4), De Silvestri (6), Soriano (6 e 5.5), Barreto (6.5), Correa (5.5 e 5), Muriel (5.5 e 6), Silvestre (6.5 e 6), Krsticic (5.5 e 5), Quagliarella (6). PALERMO-ATALANTA Sorrentino (6), Gonzalez (5 e 4.5), Vitiello (4.5 e 6.5), Pezzella (5.5 e 5), Struna (6), Hiljemark (6 e 4.5), Jajalo (6 e 4.5), Chochev (6 e 5.5), Djurjdjevic (5 e 4.5), Trajkovski (5.5 e 4), Vazquez (6.5 e 6), Lazaar (5.5 e sv), Quaison (6.5 e 6), Gilardino (5.5); Sportiello (6.5), Bellini (5.5), Paletta (6.5), Dramé (5.5 e 6), Raimondi (5.5 e 6), Toloi (6 e 6.5), Gomez (6.5), Freuler (6 e 5.5), De Roon (6.5 e 5.5), Cigarini (6 e 5), Borriello (6), Conti (6 e sv), Migliaccio (6 e 5.5), Diamanti (6 e 5.5).

7 CHIEVO-FROSINONE Bizzarri (6), Spolli (6.5), Sardo (6 e 7), Cesar (5.5 e 6.5), Gobbi (6 e 6.5), Hetemaj (6.5 e 7), Pepe (7), Rigoni (7), Castro (6 e sv), Pellissier (7 e 8), Floro Flores (8 e 6.5), Costa F. (6 e sv), Pinzi (6.5 e 7); Leali (5), Pavlovic (5), Ajeti (4), Ciofani M. (6 e 5.5), Russo (5 e 5.5), Soddimo (6 e 5), Chibsah (5 e 4.5), Gucher (5.5), Frara (6), Paganini (5), Ciofani D. (6.5 e 6), Rosi (6 e sv), Blanchard (5 e 5.5), Tonev (5 e 5.5). EMPOLI-VERONA Pelagotti (7.5 e 7), Cosic (5.5 e 6), Mario Rui (5.5 e 6), Costa (5.5 e 6), Bittante (5.5 e 6), Croce (6.5), Saponara (7 e 6.5), Pucciarelli (6), Paredes (6.5 e 6), Zielinski (6), Maccarone (6.5 e 7), Zambelli (6), Buchel (6); Gollini (7.5 e 7), Bianchetti (5 e 6), Souprayen (5.5), Pisano (5 e 6), Samir (5.5 e 6), Viviani (6 e 5), Wszolek (5.5), Greco (6 e 5.5), Ionita (6 e 5.5), Pazzini (6 e 5.5), Siligardi (6), Toni (5 e sv), Rebic (5.5 e sv), Gomez (5 e sv).

8 Sabato 23 aprile 2016 ore 20.45

9 Fonte: Risultati Campionato Calcio Serie A: 34^ giornata