UNA PROSPETTIVA FUNZIONALE PER LA MACROREGIONE DEL MEZZOGIORNO: LOGISTICA E TRASPORTI
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- Valentina Negri
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1 UNA PROSPETTIVA FUNZIONALE PER LA MACROREGIONE DEL MEZZOGIORNO: LOGISTICA E TRASPORTI Ottobre Il Programma delle Infrastrutture Strategiche Il Programma delle Infrastrutture strategiche 1, approvato dal Consiglio dei Ministri nell aprile 2015 unitamente al Documento di Economia e Finanza (DEF), ha drasticamente ridotto l elenco delle opere prioritarie portandole a 30 rispetto alle 419 previste dalla Legge Obiettivo e diminuendo l impegno di risorse finanziarie da 285 a 70,9 miliardi di euro, di cui 48 già disponibili. Come già rilevato nel 9 Rapporto della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge Obiettivo, l esigenza di razionalizzazione e di selezione delle priorità degli interventi inseriti nel Programma era stata evidenziata, da ultimo, anche dal CIPE nella delibera n. 26 del Il monitoraggio sull attuazione del Programma, in effetti, aveva già da tempo confermato la tendenza ad un aumento eccessivo del numero di progetti progressivamente inseriti del PIS, incremento che aveva certamente contribuito ad esaurire lo spirito d incisività dell azione infrastrutturale che aveva animato la stessa legge 2. Nella nuova impostazione, che sostanzialmente archivia l esperienza della Legge Obiettivo, si dà quindi grande rilevanza alle procedure ordinarie, anziché a quelle straordinarie, per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche, rendendo d ora in poi il Documento Pluriennale di Pianificazione - da presentare nel mese di settembre - lo strumento che include e rende coerenti tutti i piani e i programmi d investimento nazionali per le opere pubbliche. Gli indirizzi strategici già rintracciabili nel PIS approvato ad aprile 2015 sono volti: - al potenziamento delle linee ferroviarie lungo le reti TEN (Transeuropean networks), favorendo l intermodalità e l interoperabilità, con priorità per le reti core di valico e del Sud 3 ; 1 L'art. 10, comma 8, della legge 31 dicembre 2009 n. 196 ha disposto che, in allegato al Documento di economia e finanza (DEF), da presentare entro il 10 aprile al Parlamento, venga presentato il Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) previsto dall'art. 1, comma 1, della L. 443/2001 e lo stato di avanzamento relativo all'anno precedente (cd. Allegato infrastrutture). A partire dal 2011, la presentazione dei predetti allegati si è articolata in due momenti distinti in quanto, in allegato al DEF, vengono in genere enunciate le linee guida ovvero i principali elementi di informazione da far confluire nei documenti presentati con la Nota di aggiornamento. 2 Rapporto Svimez sull Economia nel Mezzogiorno, La rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) si articola su due livelli: una rete globale (Comprehensive network) orientata a facilitare i collegamenti interni agli Stati membri ed una rete centrale (Core Network) che si sovrappone a quella globale ed è costituita da tutte le sue parti più importanti sotto il profilo strategico. Gli interventi della Core Network nel Mezzogiorno ammontano complessivamente, nell allegato al DEF 2014, a 40,4 miliardi (pari al 23% del totale), tutti concentrati nel Corridoio Helsinki- La Valletta, l unico dei quattro Corridoi che attraversano quest area (gli altri sono il Lione-Torino-Kiev, il Genova-Rotterdam e il Baltico-Adriatico). Nel complesso, la programmazione della rete Core nel Mezzogiorno risulta esigua, in gran parte riferita a interventi previsti e in corso di attuazione da tempo, ma soprattutto impostata quasi esclusivamente sull attuale assetto logistico-infrastrutturale, dal quale sono escluse vaste aree marginali e periferiche. 1
2 - al rafforzamento della mobilità sostenibile delle aree metropolitane più congestionate; - ad interventi sulle tratte viarie più congestionate e sui collegamenti mancanti con la rete centrale. A tali interventi si aggiunge inoltre la salvaguardia della laguna veneta (MO.S.E). Alla luce di questi indirizzi strategici e nell ambito dell elenco delle infrastrutture del PIS contenuto nelle precedenti versioni dell Allegato al DEF, le opere prioritarie sono state quindi selezionate nel DEF di quest anno sulla base di una valutazione 4 : di coerenza con l integrazione con le reti europee e territoriali; dello stato di avanzamento; della possibilità di prevalente finanziamento con capitale privato. Tav. 1 Opere prioritarie del Programma Infrastrutture Strategiche Aprile Importi in milioni di euro. INTERVENTO COSTO DISPONIBILITA' Torino Lione (parte italiana) Brennero (parte italiana) AV/AC MI-VE Brescia-Verona AV/AC MI-VE Treviglio-Brescia AV/AC MI-VE Verona-Padova Terzo valico dei Giovi Napoli-Bari Messina-Catania-Palermo Totale opere ferroviarie A4 Venezia-Trieste Pedemontana Lombarda Pedemontana Veneta Tangenziale Est Milano Salerno-Reggio C. in progettazione Salerno-Reggio C. in realizzazione A19 Agrigento-Caltanissetta Grosseto-Siena Quadrilatero Marche-Umbria SS106 Jonica in progettazione SS106 Jonica in realizzazione Olbia-Sassari potenziamento Totale opere stradali MO.S.E Torino Rebaudengo-Passante ferr Torino Metropolitana Monza Metropolitana M Milano Linea M4 Lorenteggio-Linate Roma Metro Linea C Napoli linea Napoli linea Circumetnea Nodo di Palermo Con riferimento alla rete Comprehensive, nel Mezzogiorno sono previsti 18,9 miliardi di investimenti (50% del totale). Anche in questo caso si tratta di interventi definiti da tempo, gran parte dei quali nel comparto stradale. 4 Si tratta in sostanza dei tre criteri generali cui fa riferimento il comma 1-bis dell'articolo 161 del Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 163/2006 (inserito dall'articolo 41, comma 1, del D.L. 201/2011) per la selezione delle opere prioritarie. 2
3 Tranvia di Firenze Servizio ferr.metropolitano di Bologna Totale opere metropolitane TOTALE OPERE PRIORITARIE Fonte: DEF 2015 Allegato Programma delle infrastrutture strategiche del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Ulteriori opere prioritarie potranno essere individuate in occasione della definizione del Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP) e riguarderanno: le opere portuali e logistiche necessarie al perseguimento della strategia che sarà definita, per ogni sistema portuale incluso nelle reti TEN, sulla base del Piano della portualità e della logistica di cui all'articolo 29 del D.L. 133/2014 (cd. "sblocca Italia"), i collegamenti degli aeroporti principali con le reti core e con le città, nonché il settore idrico e l edilizia scolastica. Nelle more della definizione del nuovo DPP si ritiene utile richiamare, in questa sede, i principali tratti territoriali del XII Allegato infrastrutture alla Nota di aggiornamento del DEF, aggiornato al 31 dicembre 2014, il cui valore complessivo, pari a 285,182 miliardi di euro, era attribuito per il 67,4% (192,137 miliardi di euro) a regioni del Centro Nord e per il 31,7% (90,469 miliardi di euro) ad opere del Mezzogiorno, con uno 0,9% di opere non ripartibili (2,577 miliardi di euro) 5. In termini generali, si può osservare negli ultimi anni una consolidata tendenza a ridimensionare gli interventi nel Mezzogiorno ed a reimpiegare nel PIS risorse già destinate al Sud in altri ambiti programmatici (ma in parte trasferite al Centro-Nord); tendenza che ha quindi paradossalmente prodotto un sostanziale incremento dello squilibrio territoriale. La tabella seguente mostra la distribuzione territoriale dei vari interventi riportati nel PIS evidenziando come per quasi tutti i comparti, ad eccezione di quelli: idrico, energetico e degli aereoporti, si registri una netta concentrazione dei finanziamenti nel Centro-Nord del Paese. Particolarmente significative le forbici territoriali relative ai settori ferroviario (69%-30%); stradale (67%-33%); portuale (75%-25%) e delle altre infrastrutture (77%-6%). Tav. 2 Composizione del Programma Infrastrutture Strategiche al 31 dicembre Importi in milioni di euro. Rete stradale Rete ferroviaria Ferrovie metropolita ne Interporti Aeroport i Opera portuale Rete idrica Comparto energetic o Altre infrastruttu re CENTRO-NORD MEZZOGIORNO N.R. per macroarea TOTALE Fonte: 9 Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge obiettivo (Marzo 2015) Totale 5 Dei 285,2 miliardi il 52%, pari a 149,1 miliardi, riguarda interventi con delibera di attuazione CIPE al 31 dicembre 2014 e il restante 48%, corrispondente a 136,1 miliardi, gli altri interventi del PIS. Se si considerano le opere oggetto di deliberazioni da parte del CIPE, la distribuzione relativa al valore accentua la differenza, in quanto le regioni del Centro-Nord recano opere per un valore pari al 75,5% del totale rispetto al 24% del Mezzogiorno e a uno 0,5% di opere non ripartibili. 3
4 Fig. 1 Composizione del Programma Infrastrutture Strategiche al 31 dicembre Valori %. Fonte: 9 Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge obiettivo (Marzo 2015) Con riferimento alle infrastrutture portuali, sono ricomprese nel PIS opere per un totale di 1,377 miliardi, con i principali interventi localizzati in Campania, per gli Hub portuali di Napoli e Salerno. Tav. 3 Le opere portuali previste nel Mezzogiorno dal Programma Infrastrutture Strategiche al 31 dicembre Importi in milioni di euro. nto Opera portuale Abruzzo 20 Hub Portuale - Pescara: deviazione del porto canale e suo prolungamento oltre l'attuale diga foranea Campania 840 Hub portuali di Napoli e di Salerno - Adeguamento e potenziamento degli accessi ferroviari e stradali Puglia 220 Hub portuale di Taranto Sardegna 297 Adeguamento impianti portuali di Olbia, Golfo Aranci, Porto Torres, Cagliari TOTALE Fonte: 9 Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge obiettivo (Marzo 2015) L analisi puntuale della distribuzione territoriale delle opere consente di evidenziare, inoltre, come nel Mezzogiorno l attività infrastrutturale si sia limitata, nel corso degli anni, ad interventi di dimensione modesta, finanziati con stanziamenti molto datati e non progressivamente integrati. Ciò ha, da un lato, favorito la più rapida ultimazione di un maggior numero di interventi rispetto al Centro-Nord e dall altro evidenziato le criticità di una programmazione ormai vecchia. Infine, anche le differenze rispetto alla composizione dei finanziamenti disponibili nelle due aree territoriali sono molto rilevanti. A dicembre 2014 il 90,7% del totale dei finanziamenti privati risulta correlato ad opere del Centro-Nord, a fronte di un 8,8% relativo al Mezzogiorno e di una quota dello 0,5% non ripartibile. 4
5 Tav. 4 I finanziamenti delle opere del Programma Infrastrutture Strategiche al 31 dicembre 2014 deliberate dal CIPE. Importi in milioni di euro. Disponibilità Dettaglio tipologia finanziamenti pubblici Costo opere delibera te Totale Finanziam enti privati Finanziam enti pubblici Fondi legge obietti vo Fondo infrastrutt ure ferroviarie e stradali Fondo 'sbloc ca cantie ri' Fondo 'revoc he' Fondo infrastrutt ure FSC - Opere indifferi bili FSC - Fondi Piano Nazion ale per il Sud Altri finanziam enti pubblici CENTRO NORD MEZZOGIORNO N.R. per macroarea TOTALE Fonte: 9 Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge obiettivo (Marzo 2015) 2. I progetti del settore trasporti nell ambito della politica di coesione Le politiche di coesione sono specificamente rivolte ai territori in ritardo di sviluppo; a tal fine, esse utilizzano i fondi comunitari 6, il cofinanziamento nazionale, il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 7 e le risorse del Piano d Azione per la Coesione (PAC) 8. 6 Gli strumenti finanziari europei disponibili in Italia, con diversa intensità secondo i territori, sono il Fondo europeo per lo sviluppo (FESR) e Il Fondo sociale europeo (FSE). Il Fondo europeo per lo sviluppo sostiene programmi in materia di sviluppo regionale, di potenziamento della competitività, di investimenti nella ricerca e nello sviluppo sostenibile. Il Fondo sociale europeo è invece modellato sulla strategia europea per l occupazione e si concentra sull inclusione sociale e su un accesso al mercato del lavoro che sia privo di discriminazioni di genere. 7 Fondo per lo sviluppo e la coesione è la nuova denominazione del Fondo per le aree sottoutilizzate, di cui all articolo 61 della legge 289/2002. Rappresenta lo strumento strategico e operativo privilegiato per dare unità programmatica e finanziaria agli interventi aggiuntivi, volti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese. In particolare, il Fondo finanzia gli interventi speciali dello Stato e l erogazione di contributi speciali: sia di carattere infrastrutturale, sia di carattere immateriale; di rilievo nazionale, interregionale e regionale; aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, in relazione a obiettivi e risultati quantificabili e misurabili, anche per quanto attiene al profilo temporale. La programmazione è deliberata dal CIPEProprio per garantire l aggiuntività rispetto ai Fondi strutturali europei, la legge prevedeva che l 85% dei Fas fosse destinato alle regioni meridionali, ma in realtà tale percentuale non si è mai rispettata, visto che con queste risorse sono stati finanziati i più disparati interventi di politica economica: dall aumento della spesa per gli ammortizzatori sociali (ad es. la cassa integrazione, che però è più diffusa nel Centro-Nord) alla ricostruzione dei territori abruzzesi colpiti dal terremoto; dal contratto di servizio di Trenitalia (con vantaggi nulli per il Sud) al finanziamento dei lavori per il G8 a La Maddalena, peraltro poi spostato a L Aquila; dal rimborso delle obbligazioni di Alitalia ai contributi assegnati per ripianare i disavanzi dei Comuni di Roma e Catania. Con riferimento al totale della spesa in conto capitale, inoltre, nel 1999 fu assunto l impegno di utilizzare al Sud prima il 47% e poi a regime il 45% delle risorse del settore. Era evidente, in ciò, la volontà di recuperare la sottodotazione infrastrutturale del Mezzogiorno. Tale obiettivo è stato successivamente rivisto al ribasso (fino al 41,4% per il biennio ). Al di là delle dichiarazioni di intenti, tuttavia, la spesa in conto capitale al Sud è stata sistematicamente inferiore a quella annunciata. I dati CPT attestano, per il 2013, una spesa in conto capitale del settore allargato nel Mezzogiorno pari al 30,6%. 8 Il Piano di Azione per la Coesione - definito nel novembre si sostanzia in una revisione delle scelte di investimento già compiute con lo scopo di: 5
6 L analisi riportata di seguito si sofferma sulla disamina degli interventi finanziati nel settore trasporti, da fondi europei e nazionali, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, attraverso l analisi, tra le altre, delle seguenti variabili: localizzazione territoriale; fonte di finanziamento; tipologia e natura specifica dell intervento; coerenza tra gli investimenti per sub-settore (strade, ferrovie, porti e aeroporti) finanziati nelle singole Regioni dal PIS e dalle politiche di coesione. L analisi si basa sulla banca dati OpenCoesione 9 ; i dati presi in esame sono aggiornati al 31 dicembre 2014 e concernono, per quanto riguarda i fondi strutturali, tutti gli interventi realizzati nelle otto regioni del Mezzogiorno, anche nell ambito dei PON 10, dei POIN 11 e dei propri Programmi Operativi. Con riferimento al settore trasporti, le regioni che fanno registrare il maggior numero di progetti nell ambito delle politiche di coesione sono la Puglia (345), la Sicilia (167) e la Basilicata (149). Il finanziame in materia di trasporti interessa in maggior misura le regioni Sicilia (6,4 miliardi), Campania (6,2 miliardi) e Puglia (4,1 miliardi), mentre il finanziamento medio per singolo progetto è più elevato in Campania (55 milioni), Sicilia (38 milioni) e Calabria (20 milioni), ed è in assoluto il più basso in Abruzzo (3,8 milioni). Tav. 5 I progetti nel settore trasporti delle politiche di coesione. Valori in migliaia di euro. N. progetti nto medio per singolo progetto Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia accelerare l attuazione della programmazione rafforzare l efficacia degli interventi orientandoli a risultati misurabili e concentrando le risorse avviare nuove azioni, alcune delle quali di natura prototipale che, in base agli esiti, potranno essere riprese nella programmazione OpenCoesione è l iniziativa di Open Government promossa dal Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). La banca dati contiene numerose informazioni sugli interventi finanziati dalle politiche di coesione in Italia; le fonti dei dati sui progetti pubblicati sul portale sono: - l Ispettorato Generale per i Rapporti finanziari con l UE (IGRUE) della Ragioneria Generale dello Stato, che gestisce il Sistema di monitoraggio unitario alimentato da tutte le Amministrazioni coinvolte nell attuazione delle politiche di coesione in Italia; - il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) per le assegnazioni di risorse del Fondo nazionale per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). Si precisa che, per la configurazione propria delle banche dati di OpenCoesione e del Programma delle Infrastrutture Strategiche PIS, le stesse si presentano come parzialmente sovrapponibili, potendo anche contenere, quindi, gli stessi interventi di investimento. 10 Programmi operativi nazionali, hanno come Autorità di gestione (cioè l amministrazione incaricata di gestire i fondi assegnati al programma) un amministrazione centrale nazionale, per esempio un Ministero. 11 Programmi operativi inter-regionali. Si sceglie il livello inter-regionale, piuttosto che quello regionale, quando lo scopo è quello di agire su economie di scala o di scopo. La gestione dei POIN è congiunta: viene affidata alle Regioni con la partecipazione di centri di competenza nazionale o di amministrazioni centrali. 6
7 Sardegna TOTALE Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). Analizzando la composizione delle fonti di finanziamento delle politiche di coesione in tema di trasporti si osserva come in Campania, Puglia e Calabria vi sia un certo equilibrio tra il peso dei FS e del FSC , con la differenza legata alla percentuale molto più bassa di risorse impegnate nell ambito del Fondo Sviluppo e Coesione. In Sicilia l ammontare di finanziamenti dei FS è quasi doppio rispetto a quello del FSC, mentre in tutte le altre regioni, e soprattutto in Sardegna, quest ultimo finanzia la maggior parte dei progetti. Figurano, poi, progetti finanziati nell ambito del PAC in Sicilia, Sardegna, Puglia e Calabria, ed in queste ultime due Regioni sono presenti ancora interventi rientranti nella programmazione del FSC Si tratta, per la Calabria, di cinque progetti del settore stradale e dello sviluppo urbano, e per la Puglia degli interventi relativi all interramento di via D'Annunzio (Bari) ed al nuovo sovrappasso per il collegamento interno con l aereoporto di Bari. 7
8 Tav. 6 Le fonti di finanziamento dei progetti delle politiche di coesione nel settore trasporti. Valori in migliaia di euro. nto totale FS 2007/2013 FSC 2000/2006 FSC 2007/2013 PAC - Risorse proprie Totale nto totale nto totale nto totale nto totale Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TOTALE Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 8
9 Prendendo in esame la tipologia di interventi finanziati nelle singole regioni, si può osservare la centralità delle azioni del comparto ferroviario in Puglia, in Campania e in Sicilia 13. In Calabria, Sardegna, Basilicata e Molise, invece, gran parte delle risorse è dedicata all infrastrutturazione stradale 14 ; mentre in Abruzzo le azioni più significative riguardano la rete ferroviaria ed i trasporti multimodali 15. Con riferimento alla portualità, si riporta in appendice l elenco completo dei progetti finanziati nell ambito delle politiche di coesione nelle otto regioni del Mezzogiorno. Su tutti spiccano: - in Campania, gli interventi di nuova realizzazione e manutenzione straordinaria relativi ai sistemi integrati portuali di Napoli e Salerno; - in Puglia, le azioni di potenziamento e completamento dei porti di Taranto e Brindisi; - in Calabria, gli interventi di manutenzione straordinaria connessi al porto di Gioia Tauro; - in Sardegna, alcune nuove realizzazioni per l infrastrutturazione dell Hub portuale di Porto Torres e del porto industriale di Cagliari. Venendo alla natura degli interventi finanziati, in molte regioni (Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria) la maggior parte delle risorse è impiegata in nuove forniture e realizzazioni ed in interventi di ammodernamento, ampliamento o potenziamento. In Basilicata e in Abruzzo, invece, oltre alle nuove realizzazioni, risultano finanziati in buona percentuale anche gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. 13 In Puglia i progetti più significativi si concentrano nell area di Bari e riguardano: Bari sud (Bari centrale - Bari Torre a mare) 391 milioni; adeguamento ferroviario dell'area metropolitana nord-barese 180 milioni; raddoppio Bari-Taranto: realizzazione di tre tratte e della bretella di collegamento (progetto di completamento) (153 milioni); linea Potenza- Foggia ammodernamento (149 milioni); bretella ferroviaria del sud - est barese (135 milioni). In Campania gran parte delle risorse riguardano le ferrovie metropolitane ed in particolare: completamento linea 1 della metropolitana di Napoli (1,3 miliardi); variante Cancello Napoli (813 milioni); raddoppio Cancello - Frasso Telesino (730 milioni); sistema della metropolitana regionale - compl. della linea 6 della metropolitana (643 milioni). In Sicilia si segnalano nel comparto ferroviario gli interventi sul nodo di Palermo e sulla tratta Palermo- Catania. 14 Particolarmente rilevanti gli interventi di trasformazione a quattro corsie della SS Sassari-Olbia in Sardegna; quelli relativi alla SS 106 Jonica in Calabria; alla SS 95 Tito Brienza in Basilicata ed alle SS 87 e 17 in Molise. 15 In Abruzzo gli interventi ferroviari più significativi riguardano l ammodernamento di alcune stazioni ferroviarie e la soppressione di passaggi a livello, mentre per il trasporto multimodale si segnala la realizzazione di un impianto funiviario nel comprensorio teramano del Gran Sasso d'italia (11,4 milioni). 9
10 Tav. 7 La ripartizione tematica dei progetti delle politiche di coesione nel settore trasporti. Valori in migliaia di euro. Strade Ferrovie Aeroporti Porti Trasporti multimodali Altro (trasporti urbani, piste ciclabili, sistemi di trasporto intelligente, marittime-lacuali-fluviali, vie d'acqua interne) Totale nt o totale nt o totale nto totale Abruzz o Molise Campani a Puglia Basilicata Calabri a Sicilia Sardeg na TOTAL E * Trasporti urbani, piste ciclabili, sistemi di trasporto intelligente, marittime-lacuali-fluviali, vie d'acqua interne ** Con riferimento all intervento relativo all ampliamento dell interporto regionale della Puglia si registra un finanziamento privato di 60 milioni Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 10
11 Tav. 8 La natura dei progetti delle politiche di coesione nel settore trasporti. Valori in migliaia di euro. Studi e progettazioni; corsi di formazione Finanzia mento totale pubblic o Nuove forniture e realizzazioni, completamento di nuove realizzazioni Ammodernamento, ampliamento o potenziamento Manutenzione ordinaria, straordinaria e completamento di manutenzione Finanzia mento totale Recupero, ristrutturazione e completamento di ristrutturazione Finanzia mento totale Finanzia mento totale Altro Dettaglio non disponibile Totale Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TOTALE Fonte: Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 11
12 Infine, con il grafico seguente si intende valutare il grado di coerenza strategica tra gli interventi previsti, nelle singole regioni, dal PIS e dalle politiche di coesione. In particolare, fatto 100 il totale degli investimenti in infrastrutture di strasporto, si mette a confronto il peso percentuale assunto, nelle singole regioni, dai progetti del PIS e di OpenCoesione nei comparti stradale, ferroviario, portuale, aeroportuale e delle altre infrastrutture. La rappresentazione grafica consente di cogliere un maggiore grado di coerenza strategica nelle regioni Molise e Calabria, dove la gran parte degli interventi sia del PIS che di OpenCoesione si concentra nel settore stradale, ed in Sicilia, dove i progetti più significativi riguardano i settori ferroviario e stradale. Alcuni scostamenti di media entità si registrano in Abruzzo, Sardegna e Puglia. In particolare, rispetto ad OpenCoesione, nell ambito del PIS assumono un maggior peso percentuale il comparto stradale in Abruzzo e Sardegna e quello ferroviario in Puglia. Variazioni più significative si osservano in Campania, con il 61% delle risorse del PIS destinate al settore ferroviario a fronte di un 41% di quelle di OpenCoesione, ed in Basilicata, dove l 87% dei finanziamenti del PIS è destinato al comparto stradale a fronte del 70% di OpenCoesione. Fig. 2 I tematismi dei progetti del Programma Infrastrutture Strategiche e di OpenCoesione al 31 dicembre Valori %. Fonte: 9 Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge obiettivo e Bancadati OpenCoesione - Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS). Elaborazioni: IPRES (2015). 3. Conclusioni L analisi delle opere presenti, per le Regioni del Mezzogiorno, nel Programma delle Infrastrutture Strategiche (PIS), con particolare riferimento a quelle relative alle reti logistiche ed alla portualità, ha evidenziato una consolidata tendenza a ridimensionare, negli ultimi anni, gli interventi nel Mezzogiorno; tendenza che ha quindi prodotto un sostanziale incremento dello squilibrio territoriale. 12
13 Particolarmente significative le forbici territoriali tra il Centro-Nord ed il Mezzogiorno relative ai settori ferroviario (69%-30%), stradale (67%-33%), portuale (75%-25%) e delle altre infrastrutture (77%-6%). L analisi puntuale della distribuzione territoriale delle opere ha consentito di evidenziare come, nel Mezzogiorno, l attività infrastrutturale si sia limitata, negli anni recenti, ad interventi di dimensione modesta, finanziati con stanziamenti - quasi esclusivamente pubblici - molto datati e non progressivamente integrati. Anche lo studio delle iniziative progettuali riportate nella banca dati OpenCoesione ha confermato, da un lato, l elevata frammentazione degli interventi e, per altro verso, uno scarso grado di coerenza strategica tra la distribuzione di risorse registrata nel PIS e nell ambito delle politiche di coesione. Bibliografia Camera dei Deputati, 9 Rapporto per la VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati sull attuazione della Legge Obiettivo, Marzo DEF 2015 Allegato Programma delle infrastrutture strategiche del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Aprile Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica (DPS) - Bancadati OpenCoesione. Svimez, Rapporto 2014 sull Economia del Mezzogiorno. A cura di Roberta Garganese (roberta.garganese@ipres.it) 13
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