PROVINCIA DI MANTOVA CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 23 MARZO 2009

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1 PROVINCIA DI MANTOVA CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 23 MARZO

2 Sessione Ordinaria Seduta del 23 marzo 2009 L anno duemilanove il giorno 23 del mese di marzo alle ore 17,30 in Mantova nella sala consiliare, convocato dalla Presidente del Consiglio Dr.ssa Laura Pradella, nelle forme di legge, si è riunito il Consiglio Provinciale di Mantova con la partecipazione del Segretario Generale Dr.ssa Francesca Santostefano per la trattazione del seguente ordine del giorno: Comunicazioni della Presidente del Consiglio Comunicazioni del Presidente 1)- Bilancio di Previsione 2009 e allegati, corredato dal Bilancio Pluriennale e dalla Relazione Previsionale e Programmatica Approvazione 2)- Mozione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, relativa al sito di interesse nazionale (SIN), denominato Laghi di Mantova e Polo Chimico 3)- Mozione presentata dal Capogruppo Partito Socialista Nanni Rossi, relativa ai reati di violenza sessuale e ai problemi della sicurezza 4)- Mozione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito alla variante realizzazione della Bretella Ovest in abitato di Breda Cisoni rettifica tracciato ex SS 420 5)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito ad una causa intentata da un imprenditore agricolo contro la Provincia, sulla richiesta di realizzazione di una variante ad un progetto 6)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito a episodi di intimidazione e di violenza ai danni di donne musulmane nell area suzzarese 7)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito al progetto del raccordo ferroviario fra la linea Parma Brescia e le aree industriali di Casalmaggiore e Viadana 8)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito al Ponte in Chiatte di Torre d Oglio 9)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito alle apparecchiature T.RED installate su strade di competenza provinciale 10)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito All Agenzia Mincio Viaggi Incoming 2

3 11)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito al Piano del Commercio della Provincia di Mantova 12)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito a risposta ad interrogazione avente per oggetto le inaugurazioni di opere viabilistiche nei mesi di marzo e aprile 2008, con particolare riferimento all Asse Sud, Lotto A1 13)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito al Consorzio Terra di Virgilio 14)- Interrogazione presentata dal Capogruppo Lega Nord Padania Giovanni Fava, in merito ad una determinazione dirigenziale avente per oggetto: Lavori di urbanizzazione per la logistica nel recinto portuale di Valdaro. Liquidazione 1 acconto incentivi 3

4 La seduta si apre con l appello nominale del Segretario Generale Fontanili Maurizio Presente Beduschi Alessandro Assente Beduschi Carlo Presente Bernardelli Ottorino Presente Bonini Anna Assente Brioni Fiorenza Presente Caramaschi Giacomo Presente Carra Marco Presente Fadda Maria Assente Fainozzi Massimo Assente Falchetti Mauro Assente Fava Giovanni Assente Forattini Enrico Presente Formizzi Anselmo Presente Lamagni Roberto Presente Lotti Gianni Presente Lovatti Bruna Presente Mantovanelli Giovanni Presente Mazzocchi Manuela Presente Morselli Beniamino Presente Papazzoni Paolo Presente Pavani Roberto Presente Pradella Laura Presente Perugini Monica Presente Rossi Giovanni Presente Roveda Candido Presente Sodano Nicola Presente Tinazzi Severino Presente Zampriolo Marco Presente Zangobbi Giovanni Presente Zuin Enos Presente Risulta assente giustificato li Consigliere: Falchettii Constatato che l Assemblea è in numero legale per validamente deliberare, viene dichiarata aperta la seduta. 4

5 Comunicazioni della Presidente del Consiglio Entra Fava Presenti 26 Entra Bonini Presenti 27 Presidente del Consiglio - Laura Pradella: Ho due brevi comunicazioni da darvi. Intanto vi informo molti di voi li avranno già visti che nelle vostre caselle sono stati messi i cd riguardanti il Piano di indirizzo forestale e il Piano ittico che andranno in approvazione nella prossima seduta del Consiglio del 31 marzo prossimo. La seconda comunicazione è che venerdì scorso ho partecipato con i colleghi lombardi all Assemblea nazionale dei Presidenti dei Consigli Provinciali che si è svolta a Venezia sotto l egida dell Unione Province Italiane. Al centro dell incontro si è affrontato un tema cruciale: la nuova Carta delle Autonomie locali, i cui provvedimenti saranno inviati in questi giorni al vaglio della conferenza unificata in vista dell approvazione definitiva da parte del governo e dell invio al Parlamento per consentirne l esame insieme alla delega sul federalismo fiscale. Nel corso del dibattito come Presidenti dei Consigli Provinciali lombardi abbiamo quindi presentate le nostre istanze, contributi e testi dei provvedimenti della nuova Carta delle Autonomie nella ferma convinzione che all ormai inderogabile attuazione del federalismo fiscale si debba necessariamente accompagnare anche una riforma federalista delle istituzioni. In questo senso abbiamo condiviso appieno l ordine del giorno approvato da tutti i rappresentanti delle Province italiane presenti, ribadendo con fermezza la necessità di una chiara ridefinizione del chi fa cosa ad ogni livello di governo previsto dalla Costituzione. Solo così ha affermato il coordinatore della Consulta dell Unione delle Province Lombarde Roberto Mariani evitando dispendiose e controproducenti sovrapposizioni e riconducendo in capo alle Province le indispensabili funzioni di governo di Area Vasta si potrà arrivare ad una doverosa semplificazione e razionalizzazione del sistema amministrativo italiano. Per tutti noi Presidenti di Consiglio, quindi, razionalizzare e semplificare in ottica federalista non significa soltanto poter usufruire delle risorse prodotte sul proprio territorio ma anche operare uno snellimento dell Amministrazione statale e soprattutto regionale, attraverso la soppressione e l accorpamento di tutti quegli enti intermedi che sono espressione della volontà popolare e che svolgono impropriamente funzioni in tutto o in parte coincidenti con quelle spettanti ai Comuni e alle Province. Le criticità evidenziate al provvedimento da parte di tutti i Presidenti di Consiglio e messe nell ordine del giorno sulla Carta delle Autonomie sono: a) la mancata previsione di una fase statutaria per l attuazione delle disposizioni del nuovo Titolo V, parte II, della Costituzione negli enti locali, nella quale affrontare anche il rapporto tra le Province quali enti di Area Vasta e sussidiari e i Comuni del loro territorio; b) la necessità di un riequilibrio delle competenze tra esecutivi e assemblee elettive nella prospettiva di un puntuale e distinto bilanciamento di poteri e della definizione di uno statuto dell opposizione; c) le necessità di affrontare espressamente il tema della revisione del limite di mandato per Sindaci e Presidenti di Provincia; d) la revisione del regime delle incompatibilità e 5

6 dell ineleggibilità mirata ad una valorizzazione della responsabilità delle singole Amministrazioni ad un recupero di centralità dei Consigli Comunali e Provinciali. Ora questo ordine del giorno verrà inviato dall UPI al Ministro Maroni. È auspicabile che la delegazione che ha finora relazionato con il Ministro possa nuovamente confrontarsi nella conferenza unificata anche con la presenza di un coordinatore nazionale del Presidente del Consiglio. Consegno in anteprima una copia dell ordine del giorno alla Consigliere Anna Bonini, in qualità di membro del direttivo UPI e al Consiglieri nonché Onorevoli Marco Carra e Gianni Fava. Passiamo quindi al primo punto dell O.d.G. di oggi. 6

7 1) Bilancio di Previsione 2009 e allegati, corredato dal Bilancio Pluriennale e dalla Relazione Previsionale e Programmatica Approvazione Premesso che ai sensi dell art. 151 del D. Lgs. n. 267/2000 il termine per l'approvazione del bilancio di previsione 2009 è previsto per il ; Visto il decreto del Ministero dell Interno del , pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del , che ha differito al il termine per l approvazione del Bilancio di Previsione per l anno 2009; Visto lo schema di Bilancio di previsione per l esercizio 2009 corredato dallo schema di Bilancio Pluriennale e dalla Relazione Previsionale e Programmatica unitamente agli allegati previsti dall art. 152 del Tuel e dalla vigente normativa predisposti ai sensi dell art. 174 del D. Lgs. n. 267/2000 ed approvati dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 14 del ; Precisato che lo schema di Bilancio di Previsione 2009, lo schema di Bilancio Pluriennale e la Relazione Previsionale e Programmatica , unitamente agli allegati e alla relazione del Collegio dei Revisori, sono stati presentati ai sensi dell art. 10 del Regolamento di Contabilità dell Ente al Consiglio Provinciale in data ; con nota del Presidente della Provincia del , prot. n. 09/9345 sono stati precisati i documenti consegnati e quelli messi a disposizione dei Consiglieri; Rilevato che il Bilancio di Previsione per l esercizio 2009 è stato redatto osservando i principi stabiliti dall art. 151, commi 1, 2 e 3, del già citato D. Lgs. n. 267/2000; Rilevato che il Bilancio Pluriennale , conforme alle disposizioni dell art. 171 del D.Lgs. n. 267/2000, costituisce il quadro delle risorse finanziarie per spese correnti consolidate e di sviluppo, nonché di investimento che si prevedono di impegnare nel triennio ed individua per le ultime il ricorso al mercato finanziario distintamente per ognuno degli anni considerati; Dato atto che gli stanziamenti previsti nel Bilancio Pluriennale per il primo anno coincidono con quelli di competenza del bilancio annuale, hanno carattere autorizzatorio e costituiscono limite agli impegni di spesa; Rilevato che la Relazione Previsionale e Programmatica , conforme agli schemi approvati con DPR n. 326 del , con l allegato Programma Triennale dei Lavori Pubblici, definisce gli obiettivi generali dell Amministrazione oltre a specificare i programmi attraverso i quali si intendono raggiungere tali obiettivi, divenendo uno strumento di programmazione gestionale e finanziaria al quale dovrà informarsi, anche sulla base del successivo piano esecutivo di gestione (PEG), l attività dei dirigenti e titolari di Posizione Organizzativa responsabili dei programmi; Visto il parere del Collegio dei Revisori sullo schema di Bilancio di Previsione 2009 e suoi allegati, ai sensi dell art. 239 del D. Lgs. n. 267/2000; 7

8 Vista la deliberazione di Giunta Provinciale n. 212 dell con cui è stata confermata la misura dell addizionale provinciale sui consumi di energia elettrica in euro per ogni Kwh di consumo per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni; Dato atto che ai sensi del comma 169 art. 1 della legge , n. 296 resta confermato l aumento al 20% delle tariffe dell Imposta Provinciale di Trascrizione anche per l anno 2009, come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 213 dell , precisando che il nuovo regolamento sull I.P.T. approvato con deliberazione di Consiglio provinciale n. 65 del , in vigore dall , rispetta l art. 77 bis, comma 30 del D.L. n. 112/08 come convertito nella Legge n. 133/08; agli artt. 4 e 5 ha confermato ed esteso e non ridotto le operazioni con esenzioni/agevolazioni; Dato atto che relativamente al tributo provinciale per l esercizio delle funzioni di tutela e igiene dell ambiente, restano in vigore le medesime aliquote approvate con la deliberazione di Giunta Provinciale n. 16 adottata in data avente ad oggetto Linee guida per l applicazione del Tributo Ambientale, come previsto dall art. 1 comma 169 della Legge n. 296; Vista la delibera di Consiglio Provinciale n. 8 dell di modifica del Regolamento Provinciale e delle tariffe per l applicazione del canone di occupazione di spazi e di aree pubbliche (COSAP); Visto il Programma Triennale dei LL.PP , allegato sub 1) alla relazione previsionale programmatica ; Dato atto: - che, ai sensi dell art. 128 del D. Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. e del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché in ottemperanza a quanto previsto nella Procedura organizzativa per la formulazione del Programma Triennale ed Elenco Annuale, esaminata dalla Giunta Provinciale nella seduta del , lo schema del Programma Triennale LL.PP , con l Elenco Annuale dei Lavori da realizzare nel primo anno, è stato redatto a cura del Dirigente del Settore Patrimonio, Provveditorato, Contratti, Manutenzione Infr. Viabilità, individuato quale referente per la procedura in questione ed accreditato per tale funzione presso l apposito sito internet predisposto dalla Regione Lombardia; - che in sede di adozione il Programma Triennale LL.PP è stato articolato in due differenti proposte di cui la prima (allegato A) più ampia e completa, ma di difficile attuazione per i limiti posti dalla L. 133/08 ai fini del rispetto del Patto di Stabilità, e la seconda (allegato B) più ristretta ma tendenzialmente in linea con le indicazioni contenute nella citata legge; - che nella deliberazione di adozione del Programma Triennale dei LL.PP. (D.G. n. 185 del 13/11/2008) è stato comunque precisato che: -.nel caso vengano confermate le regole sul patto di stabilità, peraltro attualmente oggetto di un serio dibattito e di possibili modifiche legislative, verrà sottoposta all approvazione del Consiglio Provinciale la seconda versione ridotta di Programma Triennale LL.PP. 2009/2011, allegata sub B) che risulta compatibile con tali regole; che anche tale seconda versione ridotta di Programma Triennale LL.PP. 2009/2011 potrà eventualmente 8

9 subire un ulteriore ridimensionamento al fine di renderla compatibile con le previsioni del Bilancio 2009, anche in considerazione dell impatto finanziario sui bilanci futuri degli oneri per il rimborso dei finanziamenti da contrarre, al fine di garantire la sostenibilità della spesa rispetto agli equilibri di Bilancio ; - il Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011, sia nella versione completa contenuta nell allegato A) che nella versione ridotta contenuta nell allegato B), è stato affisso per 60 gg. consecutivi nell Albo Pretorio della Provincia, pubblicato per la stessa durata di tempo sul sito INTERNET della Provincia di Mantova, nonché inviato a tutti i 70 Comuni della provincia di Mantova ed alle principali Associazioni di categoria; - che durante i 60 gg di pubblicazione sono pervenute osservazioni da parte dei seguenti enti: Comune di Commessaggio: chiede che nell Elenco Annuale dei Lavori 2009 venga inserita la messa in sicurezza o la realizzazione di segnaletica luminosa dell incrocio tra la S.P. n. 57 Mantova-S.Matteo- Viadana e la S.P. n. 73 Commessaggio-Corte Erbatici in considerazione dell elevata incidentalità e dei recenti incidenti mortali avvenuti nell intersezione. Chiede inoltre che si proceda ad una verifica statica dei ponti sul canale Navarolo e canale Riglio e alla loro eventuale messa a norma statica e stradale posizionando barriere stradali e di sicurezza omologate Comune di Solferino; chiede che si valuti: > l ipotesi di classificare la S.C. Cà Morino come strada provinciale in quanto collegante la ex S.S. n. 236 Goitese e la S.P. n. 12 Castiglione d/stiviere-solferino ; > l ipotesi di provvedere all allargamento di detta strada allo scopo di renderla adeguata al flusso di traffico esistente; > l ipotesi di realizzare un intersezione mediante rotonda, in luogo dell attuale intersezione a raso non canalizzata, tra la S.C. Cà Morino e la S.P. n. 12; Comune di Casalmoro: chiede l inserimento nel Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 di un contributo per la realizzazione di una viabilità complementare a quella esistente sul proprio territorio. In particolare si rende disponibile a provvedere a proprie spese alla realizzazione di una circonvallazione, con annessa pista ciclabile, a sud del centro abitato, mentre chiederebbe un contributo finanziario alla Provincia di Mantova di circa / ,00 per la realizzazione della rotatoria sulla ex S.S. n. 343 e della strada di collegamento alla ex S.P. n. 68; Comuni di Ceresara, Guidizzolo e Piubega: inoltrano richiesta congiunta affinché nel Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 venga inserito l intervento di sistemazione ed adeguamento della S.P. n. 15 Ceresara- Cavriana-Valeggio nel tratto compreso tra il comune di Ceresara e il comune di Guidizzolo. Chiedono in particolare che si prosegua nella fase di progettazione dell intervento per poter eventualmente accedere a contributi regionali o statali, precisando inoltre che il Comune di Ceresara si rende disponibile ad una compartecipazione economica per la realizzazione dell opera. Considerato che: - le successive parziali modifiche apportate al citato art. 77 bis della L. 133/08 non hanno di fatto migliorato la situazione della Provincia di Mantova per quanto riguarda il rispetto del Patto di Stabilità, determinando l impossibilità 9

10 non solo di confermare la proposta di Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 allegata sub A), ma anche di approvare la proposta ridotta e alternativa di Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 allegata sub B); - il rispetto del patto di stabilità costituisce un obbligo di legge, cui devono necessariamente attenersi il Bilancio di Previsione 2009 e il Bilancio Pluriennale 2009/2011 della Provincia, di cui il Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 ed il relativo Elenco Annuale dei Lavori 2009 costituiscono un allegato; - risulta pertanto necessario approvare uno schema di Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 ulteriormente ridimensionato, al fine di renderlo compatibile con le previsioni del Bilancio 2009 e del Bilancio pluriennale 2009/2011; Dato atto che: - alla luce di quanto argomentato e al fine di garantire la sostenibilità della spesa rispetto agli equilibri di bilancio, si è provveduto ad eliminare il più possibile il ricorso al credito, quale fonte di finanziamento delle opere pubbliche ricomprese nel Programma, sostituendolo con le risorse derivanti dal Piano delle Alienazioni Immobiliari ex art. 58 del D.L. 112/2008, costituente allegato del Bilancio di Previsione 2009 e contenente l elenco dei beni immobili di proprietà provinciale suscettibili di alienazione o dismissione in quanto non più strumentali all esercizio di funzioni istituzionali; - a fronte di tale necessità di ulteriore ridimensionamento del Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 rispetto alle schede contenute nell allegato B), oltre alle opere spostate da una annualità all altra, si è provveduto ad eliminare dalla programmazione le seguenti opere: -Bando FRISL "Sicurezza Stradale": realizzazione segnaletica luminosa su tratti stradali ad elevata incidentalità. -Sistema Ciclopedonale Basso Mincio: ciclovia 1D - Destra Mincio da Mantova a Governolo: 2 lotto"pietole Vecchia-Travata". -PO.PE 3 lotto - Tangenziale sud di Quistello: collegamento tra S.C. "Cortesa" ed ex S.S. 496 "Virgiliana" in Comune di Quistello. -Strada della Calza: variante alla S.P. n. 1 in località Castelnuovo di Asola S.P. 17 "Postumia": 3 lotto di riqualificazione dal Km al Km nel Comune di Redondesco. -Contributo al Comune di Pegognaga per realizzazione bretella di collegamento tra S.P. n.49 e S.P. n Sistema Ciclabile Mantova-Peschiera: contributo per realizzazione tratto da strada Soave a strada per maglio in Comune di Porto Mantovano. -Palazzo Di Bagno: restauro e recupero uffici di rappresentanza. -Caserma Carabinieri di Revere: Interventi di manutenzione straordinaria. -Caserma Carabinieri di Sermide; Interventi di manutenzione straordinaria. -Palazzo Di Bagno: riordino e riqualificazione delle facciate interne ed interventi vari di manutenzione straordinaria. -Edifici scolastici provinciali: Liceo Scientifico di Ostiglia - costruzione nuova palestra; - sempre in considerazione della necessità di ridimensionare il Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011, ed in particolare di rispettare le regole del 10

11 patto di stabilità e le compatibilità di bilancio, non è possibile accogliere le richieste inviate dai Comuni, elencate in precedenza; - per il finanziamento di alcune opere inserite nell Elenco Annuale dei Lavori 2009 (capannone in acciaio nel porto di Valdaro, ampliamento Liceo Scientifico di Castiglione d/stiviere, realizzazione palestra IPA Don Bosco di Viadana) è stato previsto il ricorso all istituto del Leasing Immobiliare Pubblico previsto dall art. 160 bis del D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i., quale forma alternativa di finanziamento; - non si è proceduto alla compilazione della quarta scheda-tipo del Triennale in quanto non vi sono immobili da trasferire ex art. 19 comma 5 ter della L. 109/1994, ora sostituito dall art. 53, comma 6 del D.Lgs. 163/2006; - sono state compilate due schede Tabella Riassuntiva Viabilità e Trasporti e Tabella Riassuntiva Edilizia, ulteriori rispetto a quelle previste dal Decreto Ministeriale 9/06/2005, al fine di consentire una lettura più dettagliata delle opere inserite nel Triennale, dei loro eventuali spostamenti da una annualità all altra e delle relative modalità di finanziamento; - nella stesura del Programma Triennale sono stati rispettati i criteri di priorità, previsti dall art. 14, comma 3 della L. 109/1994, ora sostituito dall art. 128, comma 3 del D.Lgs. 163/2006 il quale prevede Il Programma Triennale deve prevedere un ordine di priorità. Nell ambito di tale ordine sono comunque da ritenere prioritari i lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori già iniziati, i progetti esecutivi approvati, nonché gli interventi per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario; - per quanto attiene ai progetti stradali inseriti nel Programma Triennale sono stati rispettati gli indirizzi contenuti nella D.G. n. 257 del , (che impongono di considerare i flussi di traffico, la pericolosità e l incidentalità delle strade, la compartecipazione economica dei Comuni e la disponibilità a modificare i propri strumenti urbanistici, eventualmente favorendo il coinvolgimento di privati nel finanziamento degli interventi, la realizzazione o il potenziamento di piste ciclopedonali); Precisato che: - nel Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 non sono stati inseriti i lavori di costruzione della Conca di navigazione di Valdaro primo stralcio in quanto gli stessi figurano all interno del Programma Triennale dei LL.PP. di A.I.P.O., che ha delegato la Provincia di Mantova all esercizio delle funzioni di stazione appaltante ai sensi dell art. 33, comma 3 D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. in forza di Convenzione approvata con D.G.P. n. 218 del e sottoscritta in data ; - gli schemi del Programma Triennale dei LL.PP. 2009/2011 sono stati sottoposti all esame dalla competente Commissione Consiliare n. 1 convocata in data 17 Febbraio 2009; Visto, altresì, che nella Relazione Previsionale e Programmatica sono allegati in apposita sezione : - il Piano delle valorizzazioni e delle dismissioni dei beni immobili non strumentali all esercizio delle funzioni istituzionali dell ente (art. 58 del Decreto legge n. 112 del , convertito dalla Legge n. 133) il cui elenco è stato approvato con deliberazione della Giunta Provinciale in data odierna allegato sub 2); 11

12 - il programma degli incarichi di collaborazione autonoma (Legge , n. 244 e successive modificazioni) allegato sub 3); - il programma triennale dei fabbisogni di personale (art. 39 della legge , n. 449 e successive modificazioni) approvato con deliberazione di Giunta Provinciale n. 103 del allegato sub 4); - il piano triennale di contenimento delle spese ex art. 2, commi della legge 24/12/2007, n. 244) allegato sub 5); - la certificazione dei parametri obiettivi per le Province ai fini dell accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario allegato sub 6); Considerato che ai sensi dell art. 3, comma 56 della legge , n. 244 come sostituito dall art. 46, comma 3, del D.L. n. 112/2008 convertito nella legge n. 133/2008, che prevede che.il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione è fissato nel bilancio preventivo degli enti territoriali., in base al programma degli incarichi allegato alla relazione previsionale e programmatica 2009/2011 sub 3), il limite massimo della spesa per incarichi di collaborazione per il 2009 è determinato nell importo di euro ,00; Vista la legge del , n. 203 (Legge Finanziaria 2009); Visto il D.L. n. 112 del , convertito in legge n. 133 del Visti gli art. 42 e 151, commi 1, 2 e 3, del D. Lgs. n. 267/2000; Visti gli art. da 81 a 87, del D. Lgs. n. 267/2000, come modificati dalla legge , n. 203 (Legge Finanziaria 2009); Visto il D.M , n. 119; Visto lo statuto provinciale; Visto il vigente regolamento di contabilità della Provincia; Sentita la competente Commissione Consiliare nelle sedute del 2 e 4 marzo 2009; Dato atto che non sono stati presentati emendamenti al Bilancio; Visti i pareri formulati in merito alla proposta di deliberazione ai sensi e per gli effetti dell art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000 dal Dirigente del Settore Finanziario che ne attesta la regolarità tecnica e contabile; Ritenuto che sussistono tutte le condizioni per procedere all approvazione del Bilancio di Previsione per l esercizio 2009 e allegati, corredato dal Bilancio Pluriennale e dalla Relazione Previsionale e Programmatica ; D E L I B E R A 1. di approvare il Bilancio di Previsione per l'esercizio 2009 della Provincia di Mantova, parte necessaria e integrante del presente atto, nelle seguenti risultanze finali allegato a): 12

13 ENTRATE Competenza SPESE Competenza Titolo I - Entrate ,00 Titolo I - Spese correnti ,27 tributarie Titolo II - Entrate Titolo II - Spese in derivanti da contributi e conto capitale ,73 trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione ,77 Titolo III Entrate extratributarie ,21 Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti ,02 Titolo V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti ,00 Titolo VI Entrate da servizi per conto terzi ,00 TOTALE GENERALE ENTRATE ,00 Titolo III Spese per rimborso prestiti ,00 Titolo IV - Spese per servizi per conto terzi ,00 TOTALE GENERALE SPESE ,00 2. di approvare il Bilancio Pluriennale 2009/2011 (che non prevede i servizi per conto di terzi), anch'esso parte necessaria e integrante del presente atto allegato b), nelle seguenti risultanze finali e complessive: PARTE ENTRATA TOTALE GENERALE , , ,00 PARTE SPESA TOTALE GENERALE , , ,00 13

14 3. di approvare la Relazione Previsionale e Programmatica redatta in conformità al modello di cui al D.P.R , n. 326, con i suoi allegati citati in premessa, parte necessaria e integrante del presente atto allegato c); 4. di approvare l elenco dei mutui e delle operazioni di leasing da assumere nel corso dell esercizio 2009 riportato nella tabella 1) della Relazione Previsionale e programmatica , autorizzando e demandando il dirigente del settore finanziario per l assunzione dei relativi finanziamenti, essendo indicati espressamente in un atto fondamentale del Consiglio Provinciale, come previsto dall art. 42, lett. h) del D. Lgs n. 267/2000; 5. di dare altresì atto che in base al programma degli incarichi allegato alla relazione previsionale e programmatica 2009/2011 sub 3), il limite massimo di spesa per il 2009 per incarichi di collaborazione è fissato nell importo di euro ,00; 6. di dare atto che con deliberazione di Giunta Provinciale n. 212 dell 11/12/2008 è stata confermata la misura dell addizionale provinciale sui consumi di energia elettrica in euro per ogni Kwh di consumo per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni; 7. di dare atto che ai sensi del comma 169 art. 1 della legge , n. 296 resta confermato l aumento al 20% delle tariffe dell Imposta Provinciale di Trascrizione anche per l anno 2008, come da deliberazione di Giunta Provinciale n. 213 dell 11/12/2008, precisando che il nuovo regolamento sull I.P.T. approvato con deliberazione di Consiglio provinciale n. 65 del 16/12/2008, in vigore dall , rispetta l art. 77 bis, comma 30 del D.L. 112/08 come convertito nella Legge n. 133/08; agli artt. 4 e 5 ha confermato ed esteso e non ridotto le operazioni con esenzioni / agevolazioni; 8. di dare atto che relativamente al tributo provinciale per l esercizio delle funzioni di tutela e igiene dell ambiente, restano in vigore le medesime aliquote approvate con la deliberazione di Giunta Provinciale n. 16 adottata in data 7/2/2008 avente ad oggetto Linee guida per l applicazione del Tributo Ambientale, come previsto dall art. 1 comma 169 della Legge n. 296; 9. di approvare l allegato prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno per ciascuno degli anni del triennio 2009/2011 dal quale si evince che la Provincia ha iscritto le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e spese di parte capitale, al netto delle alienazioni e delle concessioni e riscossioni di crediti, sia garantito il rispetto dell obiettivo programmatico del patto di stabilità per gli anni 2009/2011, definendo l autorizzazione al pagamento delle spese in conto capitale nella misura massima ivi riportata per ciascuna annualità, ai sensi dell art. 77 bis, commi da 1 a 32, del D.L. n. 112 del , convertito in legge n. 133 del , come da allegato d) parte necessaria e integrante del presente atto; 10. di allegare al bilancio ai sensi dell art. 172 del D. Lgs. 267/00 anche i seguenti documenti, agli atti del settore finanziario: - la deliberazione di Giunta Provinciale n. 212 del 11/12/2008 con cui è stata confermata la misura dell addizionale provinciale sui consumi di energia 14

15 elettrica in euro per ogni Kwh di consumo per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni; - la deliberazione di Giunta Provinciale n. 213 del 11/12/2008 di conferma delle tariffe dell Imposta Provinciale di Trascrizione per l anno 2009; - il rendiconto dell esercizio 2007 della Provincia di Mantova, approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 35 del 28/06/2008, con allegata la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale dell Ente; - le risultanze dei rendiconti dei Consorzi e delle Società di capitali costituite per l esercizio dei servizi pubblici relativi all esercizio 2007; - il bilancio di previsione 2009 e allegati e il consuntivo 2007 e allegati dell azienda speciale FOR.MA approvati rispettivamente con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 68 del 16/12/2008 e n. 28 del 20/05/2008. Presidente del Consiglio - Laura Pradella: Prego Assessore Baracca. Assessore Baracca: Dovreste avere tutti la relazione che andrò ad illustrare. La presentazione del Bilancio di Previsione 2009 avviene in una grave situazione economica e sociale che ha cominciato a lambire in modo più consistente anche realtà robuste come la nostra. Per questa ragione mai come quest anno è necessario che si sviluppi una discussione politica che auspico vada oltre le pur legittime considerazioni specifiche di bilancio, non perché queste non abbiano valore ma perché è dovere di tutti noi essere impegnati ad esprimere al più alto livello possibile l interesse generale della nostra comunità. Non ritengo essere possibile, di fronte ai dati preoccupanti dell andamento economico, delle difficoltà delle famiglie, del calo dei consumi anche primari, non collegare le scelte politiche amministrative del Bilancio della Provincia entro i problemi più generali che caratterizzano l attuale momento. Non v è dubbio che la crisi finanziaria globale ha messo in luce le debolezze di un economia di mercato non regolata. Gli effetti di questa crisi si stanno propagando in tutto il sistema produttivo e dei servizi. In particolare l aumento vertiginoso della cassa integrazione, il mancato rinnovo di migliaia di contratti di lavoro a tempo determinato, la crisi di aziende di primaria importanza e di interi settori produttivi, le perdite subite dai portafogli di migliaia di piccoli risparmiatori, le difficoltà di accesso al credito per imprese e cittadini e il calo degli investimenti pongono come priorità assoluta la difesa del lavoro, dell occupazione e di un sistema di welfare che regga la coesione sociale e risponda ai bisogni dei più deboli ed indifesi. Di fronte a questo stato di cose sarebbe ed è necessario un grande sforzo unitario nazionale capace di concretizzare una forte terapia d urto in funzione del fare della crisi, come ha autorevolmente sostenuto il Presidente della Repubblica Napolitano, un occasione per impegnarci a ridurre le sempre più acute disparità di reddito, di condizioni di vita, di protezione sociale, per rinnovare l economia e la società italiana. Dobbiamo essere capaci, dunque, tutti quanti, istituzioni locali, forze sociali ed economiche, di rispondere a queste esigenze essenziali del paese e delle nostre comunità, partendo innanzitutto dai problemi quotidiani delle persone, dal loro protagonismo, dallo sviluppare un nuovo senso di fiducia che trovi riscontro in azioni concrete di 15

16 supporto e di sostegno ai cittadini, alle famiglie, alle imprese. Non v è dubbio infatti che si deve guardare a superare la crisi dando priorità agli aspetti redistributivi della ricchezza e della giustizia sociale con misure straordinarie a sostegno dei lavoratori dipendenti e autonomi, delle imprese e del potenziamento delle politiche di welfare. Non solo, per uscire dalla crisi è necessario rilanciare con forza il ruolo del settore pubblico, dall intervento dello Stato alle Amministrazioni locali. Occorre invece constatare che al momento così non è perché con la Finanziaria si sono messe in atto politiche restrittive per gli investimenti locali, con vincoli del patto di stabilità che penalizzano drasticamente gli investimenti pubblici rendendo vana un opportunità importante e decisiva per il rilancio dell economia. La Corte dei Conti della Lombardia nella sua relazione sulla situazione degli enti locali della Regione Lombardia riferita al 2007 evidenzia come gli investimenti siano diminuiti a causa del patto di stabilità. Lo stesso federalismo fiscale, che doveva e deve costituire l occasione per riformare organicamente tutto il sistema di finanza pubblica locale versa nel più ampio disordine legislativo senza che sia possibile intravedere la concretizzazione dei principi di unitarietà della finanza pubblica, di responsabilità, di equità e progressività del sistema, di valorizzazione dei territori, di semplificazione del sistema tributario a garanzia dei cittadini e dell efficienza della pubblica amministrazione. Per questo gli enti locali sostengono la scelta federalista e chiedono che si vada avanti, anche perché da quando si è aperto più di 10 anni fa il capitolo federalismo si sono ripetuti strappi e colpi di coda. Dopo queste dovute considerazioni generali è opportuno richiamare le difficoltà incontrate dalla Giunta Provinciale nell affrontare la discussione e la successiva predisposizione del Bilancio di Previsione. Nel 2008 abbiamo dovuto registrare una notevole contrazione delle entrate legate ad imposte quali RC Auto e IPT pesantemente decimate dalla crisi del mercato automobilistico. L Irpef è stata ridotta del contributo ai costi della politica di oltre 500 mila euro e dalla riduzione dei trasferimenti dallo Stato di 463 mila euro. Dopo le nevicate di questo inverno si è dovuto incrementare il capitolo delle manutenzioni stradali. Nonostante un notevole lavoro sul contenimento della spesa si deve registrare un lieve aumento nelle spese generali di funzionamento degli uffici e nella manutenzione degli edifici scolastici. Per quanto riguarda i dati che verranno in successione, che comunque abbiamo analizzato anche nella presentazione e se c è necessità li rivedremo, mi premeva sottolineare che abbiamo già i report di gennaio e febbraio che IPT ed RC Auto danno complessivamente un segnale negativo nei primi due mesi di 700 mila euro circa. Quindi la situazione permane grave e vedremo se la rottamazione potrà successivamente dare qualche beneficio. Il patto di stabilità. Come è noto le regole del patto di stabilità per gli enti locali ricalcano sostanzialmente la precedente impostazione centrata sul criterio del saldo univo di competenza mista determinato dalla sottrazione delle spese finali dalle entrate finali. È altrettanto noto che la parte capitale riguarda gli investimenti, ovvero per la quasi totalità il finanziamento delle opere pubbliche, ed è su questo versante in particolare che i vincoli del patto di stabilità stanno determinando una situazione del tutto insostenibile. Il principale vincolo imposto dal patto è dato dall esclusione dal saldo per il raggiungimento dell obiettivo programmatico delle riscossioni delle entrate 16

17 derivanti dall accensione di prestiti e dalle quote di avanzo di amministrazione. In altri termini, non si possono pareggiare e quindi neutralizzare i pagamenti relativi agli stati di avanzamento di lavori per opere già appaltate, con somme incassate derivanti da mutui accesi proprio per finanziare quelle opere anche in anni precedenti l entrata in vigore del patto di stabilità o quando il patto aveva regole diverse dalle attuali. È del tutto evidente come ciò comporti un automatico saldo entrata/spesa negativo con conseguente progressivo rischio di mancato rispetto del patto solo per il pagamento di opere già appaltate e senza alcun investimento aggiuntivo. Nel caso delle province lombarde i residui passivi in conto capitale, ovvero le somme a copertura finanziaria di opere già appaltate ammontano al ad oltre 2,7 miliardi di euro. Merita appena di ricordare che al momento dell appalto si deve dare una copertura finanziaria all opera appaltata ma che le riscossioni non dipendono, se non per i mutui, dalla volontà dell ente ricevente, in questo caso la Provincia, bensì da quella dell ente erogante, spesso la Regione e che le opere per loro natura sviluppano i pagamento su più annualità. Un caso significativo è quello delle somme provenienti dalla Regione destinate al finanziamento della tangenziale di Guidizzolo. I fondi sono già stati parzialmente incassati ma non sono ancora stati effettuati pagamenti. Se, dunque, nel corso del 2009 venissero a pagamento i lavori la Provincia si troverebbe, o per meglio dire si troverà, nell impossibilità assoluta di rientrare nei limiti imposti dal patto di stabilità per il semplice automatico rispetto delle tempistiche dei pagamenti e senza poter fare nulla per evitarlo. L unica alternativa possibile ma di fatto impraticabile sarebbe una dilazione dei pagamenti, peraltro già in molti casi avvenuta negli anni precedenti, tanto meno percorribile quanto più il sistema delle imprese si trova nella nota condizione di difficoltà conseguente al più generale stato di crisi. Ma al di là degli aspetti legali che potrebbero determinarsi, con amministratori e dirigenti stretti nella morsa di norme tra loro contrastanti ci si troverebbe nella situazione a dir poco assurda di un ente che ha le risorse necessarie, la maggior parte in cassa e le restanti disponibili, per far fronte a propri obblighi contrattuali e non può farlo e proprio nel momento in cui appare più indispensabile ed urgente dare sostegno all economia locale. Come si fa a dire all imprenditore che ha maturato un legittimo credito e per di più si trova in difficoltà per le note ragioni, magari con il fiato sul collo delle banche, che si abbiano i suoi soldi ma non possiamo darglieli perché se no sforiamo dal patto di stabilità? Come potrà capire ed accettare una tale enormità già impossibile in tempi normali, tanto più ora che anche per questo rischia di chiudere? E come potrà capirle ed accettarle il suo dipendente a rischio di cassa integrazione o di licenziamento? Quello stesso dipendente, e qui siamo davvero al massimo dell assurdo, per il quale, e con lui un buon numero di suoi colleghi, saremo tra poco costretti a chiedere nuovi ammortizzatori sociali in deroga che sarebbero almeno per loro evitabili semplicemente pagando all impresa quello che gli spetta. E se anche si pagasse uscendo dal patto nel 2009 un analoga situazione verrebbe a riproporsi ancor più aggravata dalle sanzioni nel 2010, con gli ammortizzatori ancora più impotenti e in aggiunta personalmente penalizzati, spesso senza averne colpa. E neppure si può, sotto questo aspetto, rimproverare alcunché ai precedenti amministratori che hanno già incassato dalla 17

18 Regione o da altri enti rilevanti somme, non potendo certo prevedere allora che le regole del gioco sarebbero state cambiate in corso d opera. In linea generale appare fondato trarre la conclusione che la norma nel suo complesso se confermata nell attuale formulazione e interpretazione sia iniqua e destinata a produrre effetti altamente penalizzanti per gli enti, che proprio per ridurre il ricorso all'indebitamento fortemente osteggiato dalle norme del patto si sono orientati al reperimento di risorse proprie dando corso a procedure di alienazione. Ancor più in generale l insieme delle considerazioni fin qui sviluppate porta a sviluppare l attuale impianto complessivo del patto, in particolare per quanto attiene l impossibilità a far fronte ai pagamenti sui fondi residui, oltre che ingiusto, ingiustificabile e di fatto insostenibile sul piano normativo; anche sommamente dannoso e comunque del tutto inutile, perché quei soldi in quanto dovuti dovranno essere prima o poi riconosciuti ai legittimi creditori e dunque non potranno costituire risparmio per la finanza pubblica avendo invece come unico effetto immediato quello di mettere in seria sofferenza il sistema delle imprese locali e di portare a progressivo soffocamento gli enti locali, primi fra tutti le Province. Se questo è l obiettivo allora se ne dovrà prendere atto e trarre le valutazioni conseguenti. Se invece l obiettivo è quello di contenere l indebitamento e di farlo senza però ledere formalmente l autonoma decisione degli enti locali, allora bisogna necessariamente ricercare e mettere in campo soluzioni di compromesso in grado di mettere d accordo le due distinte esigenze di sostenere gli investimenti e di ridurre l indebitamento. Dovendo necessariamente contare su un intervento legislativo di superamento dell attuale stato di insostenibilità del patto, appare possibile individuare alcune soluzioni di compromesso idonee a ricomporre un quadro di compatibilità tra le esigenze di sostegno agli investimenti territoriali e il contenimento della spesa pubblica che possono essere sintetizzati con l esclusione dal patto dei residui passivi finanziati da somme incassate in una precedente annualità e da mutui accesi prima del 2007 per opere già appaltate in stato di avanzamento e in saldo finale; escludere dal patto le risorse proprie derivanti da alienazioni e le spese collegate destinate agli investimenti; escludere dal patto le spese per investimenti finanziate con l avanzo di amministrazione; convenire sul divieto al superamento di una certa percentuale di indebitamento da convenire in deroga al 267 in ragione delle esigenze complessive di riduzione della spesa pubblica. sappiamo che è stata approvata la settimana scorsa una mozione bipartisan che dava la possibilità, la parvenza che passasse veramente qualcuna di queste soluzioni ma immediatamente, nel giro di 48 ore, abbiamo saputo poi che non era stata accettata dal governo, pertanto restano pochissime le possibilità. Normativa sul patto di stabilità. Con l art. 28 è stato introdotto il principio del patto di stabilità interno attraverso il quale gli enti locali sono stati chiamati a concorrere al rispetto degli obblighi comunitari e alla conseguente realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica adottati dal paese. Dopo 10 anni di applicazione del patto si osserva come esso sia diventato un elemento imprescindibile nell attività di programmazione degli enti locali. La disciplina del patto di stabilità interno è stata però caratterizzata sin dalla sua introduzione da una forte instabilità poiché quasi ogni anno le regole che gli enti sono tenuti ad applicare vengono modificate o integrate al fine di rispondere, a 18

19 seconda dei casi, ad esigenze strutturali o anche soltanto contingenti, impedendo così di fatto agli enti di programmare adeguatamente la loro attività e i loro interventi sia in relazione alle attività ordinarie che a quelle di realizzazione di opere pubbliche che chiedono la possibilità di operare in un contesto temporale che oltrepassa l ordinaria gestione annuale. Si ricorda che nel 2007 vi è stato il ritorno ai saldi dopo due anni di regole basate sui tetti di spesa. Il ritorno al saldo ha creato problemi per quanto riguarda l applicazione dell avanzo di amministrazione in quanto non è considerabile tra le entrate utili ai fini della determinazione del saldo finanziario. Le regole del patto introdotte nel 2008 utilizzando il metodo della competenza mista hanno risolto il problema di destinazione dell avanzo a finanziamento della spesa di investimento nella gestione di competenza, mentre ha lasciato irrisolti i problemi relativi alla cassa investimenti, ovvero al momento in cui le scelte di programmazione degli investimenti finanziari di bilancio si traducono in pagamenti. Nel 2009 la novità non è rappresentata dall impianto, che pure presenta alcune modifiche rispetto al 2008, ma dai tempi di approvazione della manovra, che essendo stata varata nell agosto è entrato in vigore, anche se con alcuni ritocchi, nell estate Non leggo perché lo abbiamo già visto come si calcola il patto di stabilità. Il comma 8 prevede che le entrate derivanti dalla cessione di azioni o quote di società operanti nel settore dei servizi pubblici locali nonché quelle derivanti dalle distribuzioni dei dividendi determinati da operazioni straordinarie poste in essere dalle predette società qualora quotate sui mercati, se destinate alla riduzione di investimenti o alla riduzione del debito. Il comma 12 riproduce integralmente la formulazione dell art. 1 del 684 relativamente al principio che il Bilancio di Previsione sia redatto in coerenza con l obiettivo da raggiungere. Quindi il Bilancio di Previsione deve essere approvato nel rispetto del patto di stabilità. C è poi l elenco, che abbiamo anche visto anche nelle Commissioni, di quelle che sono le sanzioni nel caso che non si rispetti il patto. Il comma 48 dell art. 2 sempre della Legge Finanziaria prevede la non applicazione delle sanzioni, tranne la decurtazione del 30% degli amministratori, nel caso non si rispetti il patto di stabilità se si soddisfano queste condizioni: che sia causato da spese per investimenti specificatamente autorizzate con decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze; l ente ha rispettato il patto di stabilità interno nel triennio ; l ente nel 2009 ha registrato impegni di spesa corrente non superiori al valore medio degli analoghi impegni registrati nel triennio Tra le spese correnti non sono considerate le spese relative agli adeguamenti contrattuali del personale dipendente incluso il Segretario Comunale o Provinciale. L autorizzazione di cui alla lettera a) è concessa previa individuazione delle risorse finanziarie necessarie a compensare i conseguenti maggiori oneri in termini di fabbisogno e indebitamento netto delle amministrazioni. Il comma prevede, inoltre, che tali risorse possono essere rinvenute anche fra quelle che le Regioni intenderanno rendere disponibili nell ambito degli interventi di sviluppo a carattere infrastrutturale. Comunque devono ancora uscire i decreti, pertanto è di tutta evidenza che per l applicazione delle disposizioni in esame i singoli enti locali sono tenuti ad attendere lo svolgimento della procedura amministrativa prevista e che fino all emanazione dei decreti applicativi le spese in 19

20 questione non possono essere considerate escluse dalle risultanze del patto. Il comma 11 dell art. 77 ha introdotto una rilevante novità in quanto è prevista la facoltà per le Regioni di adattare le regole e i vincoli posti dalla normativa nazionale in relazione alle diverse situazioni finanziarie degli enti locali compresi nel proprio territorio, fermo restando l obiettivo determinato complessivamente dalle regole del patto di stabilità. La norma prevede altresì che tale facoltà possa essere esercitata solo sulla base dei criteri stabiliti in sede di consiglio delle Autonomie locali. Qualora una Regione volesse esercitare detta facoltà l obiettivo complessivamente a carico degli enti locali ricadenti nella Regione stessa sarà fornito dalla Ragioneria Generale dello Stato. La Provincia di Mantova ai fini del rispetto del patto di stabilità per ciascun esercizio del triennio per il momento quello che ci interessa è il saldo di competenza del 2009 che è di circa 4 milioni, euro, che si riduce poi nel 2010 fino a diventare positivo nel In sede di adozione del Piano dei LL.PP sono stati approvati due programmi triennali: il primo, Piano A, quello che la Provincia sarebbe stata in grado di affrontare se ci fossero i finanziamenti già ottenuti e le risorse disponibili; il secondo, Piano B, un Piano più leggero in attesa della Legge Finanziaria e del Bilancio di Previsione. In sede di presentazione del Bilancio viene adottato un terzo Piano, Piano C. I criteri di rispetto del patto di stabilità ci permettono appena di affrontare i pagamenti delle opere già in corso, cioè di quelle opere che non è più possibile fermare o rallentare. Dai responsabili dei settori tecnici insieme al settore finanziario è stato effettuato un lavoro certosino per verificare gli incassi possibili nel corso del Il lavoro svolto ha permesso di allegare al Bilancio di Previsione un documento che consente il rispetto del patto. Questo però deve essere attentamente monitorato, devono incastrarsi tutti i pezzi del puzzle che attualmente ci permettono di raggiungere gli obiettivi. Basta che una sola delle variabili non funzioni che crolla il castello. Come ho spiegato in precedenza ai fini del saldo utile per il patto di stabilità non vengono conteggiate le entrate derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare se utilizzate per la realizzazione di investimenti, solo per la riduzione del debito già acceso. Come pure non rilevano le risorse provenienti dall avanzo di amministrazione. Tra le proposte vi è quella di modificare la legge sul patto di stabilità per consentire che venga conteggiato almeno uno dei due o entrambi. Sarebbe auspicabile in quanto mentre è comprensibile che anche le Province debbano fare il loro dovere e contribuire a risanare il debito pubblico, non si riesce invece a comprendere come non si debbano utilizzare risorse già in cassa per permettere una riconversione oltre che un ammodernamento dei propri immobili e strade, soprattutto in un momento di crisi nel quale questa riconversione darebbe lavoro a più di un settore. Speriamo che la protesta di tanti Sindaci e Presidenti di Provincia riesca a smuovere il governo. Per tornare al Piano delle OO.PP. della Provincia di Mantova, è stata fatta una scelta: iniziare, anche se lentamente e in modo che i pagamenti siano rinviati il più possibile al 2010 e al 2011, le grandi infrastrutture per le quali si era già impegnata (tangenziale di Guidizzolo, Marmirolo, Breda Cisoni); rivedere la convenzione per la realizzazione della conca di Valdaro e per la bretella autostradale dell Autobrennero per consentire di incassare i suoi stati di 20

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