Il controllo delle acque potabili: normativa di settore. Bologna, 5 giugno 2013
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- Orlando Fabiani
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1 Il controllo delle acque potabili: normativa di settore Bologna, 5 giugno 2013
2 D.G. Prevenzione D.G. Ricerca scientifica e tecnologica, finanziamento e vigilanza IRCCS ed altri Enti scientifici o Istituti nazionali di ricerca D.G. Comunicazione D.G. Rapporti con UE, OMS ed altre istituzioni internazionali
3 Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro Qualità degli ambienti di vita Malattie infettive Malattie Croniche non trasmissibili Tutela della salute mentale e delle fragilità Tutela della salute materno infantile CCM- Centro Controllo e Prevenzione Malattie
4 Qualità degli ambienti di vita, sicurezza ambientale e prevenzione primaria Tutela igienico-sanitaria da fattori di inquinamento del suolo, dell acqua e dell'aria e nei confronti delle sostanze chimiche pericolose Acque destinate al consumo umano Acque minerali, termali e di balneazione Aspetti sanitari correlati con il ciclo dei rifiuti Sistema RAPEX e progetti CCM in tema di ambiente e salute
5 Oceani ed aree costiere Agricoltura incremento del rischio da vettori di malattie parassitarie mediante irrigazione irrigazione con acque di qualità non idonea inquinamento da prodotti fitosanitari carichi inquinanti da acque superficiali contaminazione prodotti della pesca POPs Cambiamenti climatici aumento di fenomeni di siccità e /o di alluvioni riscaldamento globale Qualità dell acqua Scarsità di acque dolci aumento carico sostanze inquinanti / presenza agenti infettivi aumento nutrienti, eutrofizzazione, tossine da cianobatteri acqua insufficiente per bisogni essenziali degradazione ecosistemi acquatici perdita di biodiversità irrigazione, produzione alimentare
6 Qualità Continuità tempo di disponibilità (%) - conformità limiti - sicurezza igienicosanitaria Copertura Costi Popolazione servita (%) Quantità volume di acqua utilizzata
7 L acqua e l inquinamento delle risorse idriche sono alla base della nascita della legislazione ambientale europea. Le prime direttive in materia di acqua adottate dal Consiglio di Europa risalgono al La legislazione europea sull acqua ha avuto un ruolo propulsivo nello sviluppo delle politiche nazionali dei singoli Stati.
8 Elevato livello di protezione (tenendo conto della diversità delle situazioni su base territoriale) Intervento sugli inquinanti alle origini Principio di precauzione Principio del «Chi inquina paga» Promozione di uno sviluppo sostenibile Approccio preventivo Integrazione della protezione ambientale nelle diverse politiche comunitare (agricoltura, trasporti, energia ecc.)
9 A partire dagli anni 70 si è avuta una proliferazione di Direttive e Decisioni volte a stabilire i requisiti qualitativi delle acque in ragione dell uso della risorsa idrica (acqua potabile o destinata al consumo umano, acque minerali, acque di balneazione, ). Direttive aggiuntive (Nitrati, Trattamento delle acque reflue urbane, IPCC - Prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento). Soluzione di tipo frammentario, secondo la logica di un problema alla volta Quadro delle Direttive sull acqua estremamente complesso, con metodologie, definizioni e obiettivi molto diversificati Coacervo all interno del quale era difficile orientarsi Le politiche correnti Nuovo approccio legislativo, più coordinato Adozione della Direttiva quadro sulle acque WFD (Water Framework Directive) 2000/60/EC
10 La Direttiva quadro sulle acque WFD 2000/60/CE Introduce un nuovo approccio legislativo rispetto alla gestione e alla tutela delle acque, basato non solo sui confini nazionali o politici, bensì su formazioni naturali geografiche e idrogeologiche come i bacini idrografici. Prevede inoltre il coordinamento tra varie politiche dell UE, con azioni a cadenze precise, fissando il 2015 come data entro cui le acque di tutta Europa dovranno essere in buone condizioni.
11 La legislazione quadro Direttiva quadro acque (WFD 2000/60/EC). Aspetti legati alla qualità delle acque Direttiva sull acqua destinata al consumo umano ( DWD 98/83/EC). Direttiva sulle acque di balneazione (2006/7/EC). Direttiva 78/659/CEE sulla qualità delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci (integrata nella WFD, sarà abrogata a partire dal ). Direttiva 79/923/CEE, relativa ai requisiti di qualità delle acque destinate alla molluschicoltura (integrata nella WFD, verrà abrogata a partire dal ).
12 Aspetti legati al controllo delle emissioni Direttiva 91/271/CE trattamento delle acque reflue urbane e relativa Decisione 93/481/CE. Direttiva 91/676/CE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Direttiva 80/68/CE sulle acque sotterranee (integrata nella WFD, sarà abrogata a partire dal Dopo il 2013 il regime di protezione sarà regolato dalla WFD e dalla nuova Direttiva 2006/118/CE sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento) Direttiva 76/464/CE concernente l ' inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell ' ambiente idrico della UE (integrata nella WFD, sarà abrogata a partire dal ). Direttiva 2008/1/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento ("direttiva IPPC"). Fonte: Handbook on the Implementation of EC Environmental Legislation; Guide on Convergence with EU Environmental Legislation in Eastern Europe, Caucasus and Central Asia. (con integrazioni)
13 Aspetti legati al controllo delle fonti di emissione Direttiva 91/414/CE, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. Direttiva 76/769/CE, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati Membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi. Direttiva 98/8/CE relativa all immissione sul mercato dei biocidi. Monitoraggio e Reportistica Decisone 77/795/CEE che instaura una procedura comune di scambio di informazioni sulla qualità delle acque dolci superficiali nella Comunità. Fonte: Handbook on the Implementation of EC Environmental Legislation; Guide on Convergence with EU Environmental Legislation in Eastern Europe, Caucasus and Central Asia. (con integrazioni)
14 Aspetti legati alla gestione idrica integrata: Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni. Direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l azione comunitaria nel campo della politica per l ambiente marino Fonte: Handbook on the Implementation of EC Environmental Legislation; Guide on Convergence with EU Environmental Legislation in Eastern Europe, Caucasus and Central Asia. (con integrazioni)
15 Salute Direttiva Acqua potabile Direttiva Acque di balneazione Direttiva sulle alluvioni Direttiva Quadro sulle acque Direttiva sulle acque sotterranee Standard di qualità ambientale (SQA) Direttiva Direttiva sulle acque reflue urbane Nitrati Direttiva Quadro Ambiente Strategia ambiente marino Economia
16 Direttiva acque per consumo umano (DWD) Revisione della DWD 98/83/EC (quando?) art. 11 dir 98/83 nuovi paesi DWD 98/83/EC (December 1998) riduzione del numero di parametri trasparenza principio di precauzione DWD 80/778/EEC (1980)
17 Regio decreto 1265/1934 Attribuisce al sindaco le competenze per l acqua potabile Dir 80/778/EEC DPR 236/88 DM 443/1990 DM 26/3/1991 L 36/1994 Recepimento Direttiva 80/778/CE Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili. Norme di attuazione - acquedotti Disposizioni in materia di risorse idriche. (ATO) Dir 91/271/EC e Dec 93/481/EC D. Lgs. 152/99 Recepimento della direttiva 91/271/CE e Decisione 93/481/CE Dir 98/83/EC D. Lgs. 31/2001 & 27/2002 (abroga DPR 236/88) Recepimento Direttiva 98/83/CE
18 Dir 98/83/EC DM 174/2004 materiali e oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano. Dir 2000/60/EC D. Lgs. 152/06 (abroga D. Lgs. 152/99) Norme in materia ambientale Recepimento Direttiva 2000/60/EC DM 25/2012 (abroga il DM 443/1990 Disposizioni tecniche concernenti apparecchiature finalizzate al trattamento dell'acqua destinata al consumo umano.
19 D. Lgs. 31/01 (recepimento Direttiva DWD 98/83/CE) Rispetto al precedente D.P.R. 236/88 si passa da 5 a 3 classi di parametri (microbiologici, chimici, indicatori ) (Allegato I - PARAMETRI E VALORI DI PARAMETRO) Il concetto di acqua potabile viene allargato da quella destinata all alimentazione, a quella ad uso domestico (innaffiamento, pulizia, ecc.) I controlli sull acqua potabile sono distinti in esterni (di competenza della ASL) ed interni (effettuati dal gestore del servizio idrico) (Allegato II - CONTROLLO)
20 Competenze Aziende USL Controlli esterni Gestore Sindaco punti di prelievo Controlli interni Provvedimenti cautelativi Frequenze ed analisi (LABORATORI) Giudizio di idoneità Provvedimenti gestionali Comunicazione ad altre autorità Valutazione dei rischi Informazione ai cittadini Informazione ai cittadini Informazione ai cittadini
21 Competenze Autorità d ambito (ATO) Regione Ministero Interventi di competenza Previsione misure di emergenza Poteri sostitutivi Modifiche degli allegati Informazione ai cittadini Concessione delle deroghe Adempimenti per non conformità ai parametri indicatori Adozione di piani di intervento Definizione di competenze della aziende USL Informazione ai cittadini Adozione di norme tecniche Prevenire, controllare e ridurre rischi per la salute umana attraverso approccio integrato con tutti i soggetti coinvolti Informazione ai cittadini
22 Il sistema dei controlli CONTROLLI ESTERNI Eseguiti dalla ASL competente sulla base di programmi elaborati secondo obiettivi generali dettati dalla Regione Controllo di routine (fornisce a intervalli regolari informazioni su proprietà organolettiche e microbiologiche dell acqua) Controllo di verifica : accerta che tutti i valori dei parametri contenuti nel decreto siano rispettati, fatta eccezione per quelli della radioattività CONTROLLI INTERNI Effettuati dal gestore del servizio idrico I punti di prelievo dell acqua vengono definiti secondo la normativa vigente nei punti di presa, negli impianti di adduzione, negli impianti di potabilizzazione, negli impianti di confezionamenti di acqua in bottiglia o in contenitori,, nelle reti di distribuzione degli acquedotti La frequenza dei campionamenti è proporzionale alla portata o al numero degli abitanti
23 Prospettive e criticità Industria alimentare Trattamenti domestici Chioschi dell acqua Caraffe filtranti
24 Prospettive e criticità Revisione della Direttiva? Valutazione e gestione dei rischi negli acquedotti (LG OMS 2004 e 2011 Water safety plans) Piccoli gestori idrici Apparecchi di trattamento domestico e in pubblici esercizi Deroghe Materiali a contatto Chioschi dell acqua
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