Pubblicati sulla Gazzetta il quinto Conto energia e il decreto rinnovabili. Tre le procedure per l accesso agli incentivi

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1 AGOSTO 2012 N Pubblicati sulla Gazzetta il quinto Conto energia e il decreto rinnovabili. Tre le procedure per l accesso agli incentivi Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i due decreti ministeriali che definiscono i nuovi incentivi per il fotovoltaico (il quinto Conto Energia) e per le altre rinnovabili elettriche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas). Il nuovo regime - si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo Economico - permetterà di raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e con forti ricadute sull economia italiana tale da ridurre l impatto sulle bollette di cittadini e imprese. Duro il giudizio di Gifi-Anie, che accusa i Ministri di non aver tradotto le intenzioni verbali in fatti concreti. Secondo il gruppo delle imprese fotovoltaiche italiane, quella pubblicata è una norma punitiva, in cui il riferimento all occupazione del suolo ed all aumento del costo dell energia sono stati utilizzati in maniera faziosa per giustificare una legge che di fatto contingenta il mercato fotovoltaico senza dare il giusto slancio per raggiungere la piena competitività del settore. Geotermico, eolico, biomasse i contenuti del provvedimento RINNOVABILI ELETTRICHE Il Decreto per le altre rinnovabili elettriche entrerà in vigore il 1 gennaio 2013 e si applicherà agli impianti da fonte idroelettrica, geotermica, eolica, da biomasse e biogas con potenza non inferiore a 1 kw. Il costo indicativo annuo degli incentivi è fissato a 5,8 miliardi euro. Per tutelare gli investimenti in corso, è previsto un periodo transitorio di 4 mesi: per gli impianti che entrano in esercizio entro il 30 aprile 2013 e, solo per gli impianti alimentati da rifiuti, entro il 30 giugno 2013, si potrà optare per un meccanismo di incentivazione alternativo a quello definito dal nuovo DM. Gli stessi termini valgono per gli impianti situati nei comuni dell Emilia colpiti dal sisma e che hanno un titolo autorizzativo antecedente al 20 maggio Gli impianti potranno accedere agli incentivi con tre modalità: - direttamente; - attraverso l iscrizione agli appositi registri; - attraverso aste al ribasso. Accedono direttamente all incentivo: gli impianti eolici e alimentati da fonte oceanica di potenza fino a 60 kw; gli impianti idroelettrici di potenza nominale fino a 50 kw (soglia elevata a 250 kw per impianti particolari, ed esempio realizzati su canali); gli impianti alimentati a biomassa di potenza fino a 200 kw e gli impianti alimentati a biogas di potenza fino a 100 kw; gli impianti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero; gli impianti eolici, idroelettrici a da biomassa realizzati con procedure ad evidenza pubblica da Amministrazioni pubbliche, con potenza fino al doppio di quella suindicata. Accedono agli incentivi previa i- scrizione in appositi registri, gli impianti di potenza al di sotto della soglia di 5 MW, ad eccezione dell idroelettrico per cui è stata fissata una soglia di 10 MW e del geotermoelettrico la cui soglia è 20 MW. Per il periodo sono stati fissati i contingenti di potenza da assegnare: ad esempio, per l eolico onshore sono previsti 60 MW per ciascuno dei 3 anni; per le biomasse 170 MW per il 2013, 160 per il 2014 e altri 160 il Accedono agli incentivi attraverso aste al ribasso, gli impianti di tutte le tipologie di fonte rinnovabile con potenza superiore a 5 MW (a 10 MW per l idroelettrico e a 20 MW per il geotermoelettrico). Anche in questo caso sono fissati i contingenti di potenza da mettere all asta per il periodo : ad esempio, per l eolico onshore sono previsti 500 MW per ciascuno dei 3 anni; per l eolico offshore 650 MW per il 2013 e 0 per i due anni successivi; per le biomasse 120 MW per il 2013 e 0 per il 2014 e il In alternativa ai meccanismi di incentivazione appena descritti, il nuovo decreto prevede il meccanismo dello scambio sul posto, le cui condizioni tecnico-economiche, relative anche agli impianti alimentati dalla fonte solare, saranno definiti dall Autorità per l energia elettrica e il gas entro 120 giorni dall entrata in vigore del decreto. Agli impianti a biogas e geotermici che utilizzano tecnologie avanzate sono riservati dei premi. Agli impianti solari termodinamici che entrano in esercizio dopo il 31 dicembre 2012, continuano ad applicarsi le condizioni stabilite dal DM 11 aprile 2008, ma i valori degli incentivi cambiano. La vita utile convenzionale degli impianti, le tariffe incentivanti e gli incentivi per i nuovi impianti sono indicati nell Allegato 1; per gli impianti oggetto di integrale ricostruzione, riattivazione, rifacimento, potenziamento e ibridi, si fa riferimento all Allegato 2.

2 18 N AGOSTO 2012 Le soluzioni più efficienti per la climatizzazione invernale ed estiva, dalle pompe di calore ai sistemi che utilizzano il solare Per ottenere il duplice obiettivo di risparmiare energia in ambito domestico e rispettare l ambiente occorre agire a vari livelli: in primo luogo isolando termicamente l edificio e in seconda battuta prevedendo l installazione di impianti di riscaldamento più efficienti e meno inquinanti, dal solare termico alle pompe di calore. Il tutto, possibilmente, integrando le singole funzioni all interno di un sistema domotico. Una panoramica di tali finalità e delle soluzioni esistenti per perseguirle è stata presentata nei mesi scorsi dall Enea, in uno studio condotto in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma, del quale riportiamo un secondo estratto dopo quello pubblicato sullo scorso numero di Italia Casa e dedicato alla contabilizzazione del calore. INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA Dai dati diffusi dal Ministero dell Economia è noto che il comparto edilizio è responsabile del 50% dei consumi elettrici e del 33% dei consumi energetici totali; appare quindi chiara la necessità di interventi tempestivi e mirati a ridurre le emissioni generate da tale inefficienza. L Unione Europea ha preso molto sul serio questa sfida con precise Direttive che hanno reso obbligatoria, anche in Italia, la certificazione energetica degli edifici nuovi e nelle compravendite di quelli già esistenti. Segnale importante arriva anche dalla Direttiva , che ha introdotto l obbligo tale per cui dal 2021 tutti i nuovi edifici dell Unione europea dovranno avere caratteristiche tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento, oppure dovranno essere in grado di soddisfarli attraverso l uso di fonti rinnovabili. Ora, i principali interventi di ottimizzazione termica ed edile legati al sistema di controllo sono: miglioramento della trasmittanza delle superfici vetrate e regolazione automatica dell apertura; vetri speciali (trattati) ed ombreggiamento automatico delle superfici; controllo in genere di tutti gli interventi di architettura bioclimatica; sostituzione delle macchine da climatizzazione con macchine ad alto rendimento o con parte elettrica controllata da inverterelettronico; sostituzione delle caldaie a gas con condizionatori a pompa di calore, controllati da inverter e regolati a zone; sostituzione di scaldacqua elettrici con quelli istantanei a gas; termoregolazione e contabilizzazione del calore; utilizzo di calore di recupero; produzione/integrazione controllata di energia da fonti rinnovabili locali. Superfici vetrate È necessario valutare l incidenza, dal punto di vista della luce e del calore, delle superfici trasparenti per un ambiente confortevolmente ed economicamente vivibile. La gestione delle superfici vetrate pesa in particolare su: visione dell ambiente circostante e scenari architettonici; sfruttamento dell illuminazione naturale; abbattimento dei carichi termici o sfruttamento del calore alle latitudini più fredde. Un attenta scelta dei componenti vetrati, una accurata progettazione e strategia nel sistema di motorizzazione e controllo, oltre a consentire un integrazione ambientale più Risparmiare con gli impianti alternativi corretta, può comportare una diminuzione dei consumi di combustibile convenzionale, contribuendo alla riduzione dell emissione di sostanze inquinanti in atmosfera. Schermi solari Le schermature sono estremamente importanti per evitare sprechi energetici. Una funzione essenziale per il controllo della radiazione solare diretta e diffusa (per ridurre il carico termico estivo) è svolta dagli schermi di copertura, in altre parole da elementi, orizzontali o inclinati e di forma variabile, che ostruiscono gran parte della porzione di cielo vista dallo spazio interno da raffrescare. Mediamente gli apporti termici possono essere ridotti del 40-70% mediante il controllo della radiazione diffusa tramite schermi orizzontali e verticali; detti carichi possono altresì essere ridotti del 25-50% mediante il controllo della radiazione riflessa tramite schermi verticali e trattamenti delle superfici circostanti. Le schermature possono essere distinte in base alla geometria, posizione e modalità di gestione: rispettivamente sono classificate in orizzontali e verticali, esterne e interne, fisse e mobili. I sistemi fissi hanno come vantaggi la robustezza e l assenza di elementi meccanici; gli svantaggi consistono nel fatto che non sono adattabili alle variazioni della posizione del sole. I sistemi mobili tipo brise-soleil, nelle loro infinite varianti riescono a garantire il controllo e la gradazione del livello di illuminazione naturale, rifrazione e diffusione all interno dell edificio; tende, persiane, tapparelle, tende a banda, a veneziana e a lamelle, consentono una riduzione della luce fino al 90% secondo la disposizione, il materiale ed il colore. Esse devono resistere a vento e pioggia, essere di buona qualità ed essendo costituite da elementi meccanici richiedono una periodica manutenzione e pulizia. Ventilazione forzata L aerazione negli edifici rappresenta un aspetto importante sia per il risparmio energetico sia per il comfort. Infatti il risparmio energetico può essere conseguito limitando le dispersioni attraverso le superfici perimetrali dell edificio per trasmissione e ventilazione. Tenuto presente che le nuove normative per il contenimento energetico hanno imposto limiti sempre più restrittivi, ne consegue che gli edifici vengono ben isolati termicamente e la ventilazione ora incide maggiormente in termini percentuali nella dispersione globale dell involucro. Secondo la norma UNI EN 12792, per ventilazione si intende l insieme di operazioni volte a sostituire, in tutto o in parte, l aria viziata di uno spazio confinato con aria pulita. Le operazioni consistono nell immissione, l eventuale filtrazione, la movimentazione e l espulsione dell aria. Una corretta e controllata ventilazione è importante, oltre che per l aspetto energetico, ancor di più per la qualità dell aria. Infatti, è necessario tenere presente che: la maggior parte delle persone trascorre il 90% del tempo in spazi chiusi; una della maggiori fonti di dispersione termica è il è cattivo uso delle finestre da parte degli utenti; usiamo nuovi prodotti e materiali che possono emettere sostanze nocive; l uso di serramenti di buona qualità con tenuta all aria ha reso le infiltrazioni insufficienti; molte volte con i ritmi frenetici di vita, ci si dimentica di aerare gli ambienti oppure si lasciano le finestre aperte per troppo tempo con conseguente dispendio energetico e magari senza aver ottenuto un buon ricambio d aria generale. Quindi progettare la ventilazione vuol dire quantificare e garantire i ricambi d aria necessari, ad esempio attraverso la ventilazione meccanica controllata (VMC). Per VMC si intende l impiego di soluzioni impiantistiche controllate, anche semplici, impiegate per le operazioni di ricambio d aria negli edifici civili. Ventilazione e riscaldamento La tipologia costruttiva che caratterizzava gli edifici realizzati fino a 10 anni fa evidenziava consumi di energia primaria dovuti in modo rilevante al riscaldamento per sopperire alle dispersioni termiche, mentre la ventilazione incideva marginalmente. Oggi, invece, le dispersioni per trasmissione vengono abbassate sempre più e la ventilazione comincia ad assumere un peso rilevante se confrontata con le altre fonti di consumo. Per il massimo rendimento sarebbe opportuno provvedere all installazione di sistemi di VMC autoregolabili dotati di un scambiatore di calore che permetta di recuperare il calore dell aria in uscita con quella dell aria in entrata. La manutenzione degli impianti di VMC è minima e non richiede interventi particolari; in genere si effettua ogni 3-5 anni con la semplice sostituzione dei filtri. Nei casi dei filtri per polline e/o ai carboni attivi la manutenzione è annuale. Climatizzazione invernale ed estiva I sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici sono molteplici, generalmente con regolazione generale e non a zone come vorrebbe una logica ottimizzazione. È necessario, però, fare della valutazioni per scegliere gli impianti che prevedano il minor consumo energetico e quindi il minor impatto ambientale. Ad oggi il sistema di riscaldamento più diffuso sono i radiatori tradizionali: questi richiedono acqua ad alta temperatura per il loro funzionamento, con un conseguente spreco di energia. Essi inoltre creano delle correnti ascendenti (l aria calda tende a salire) che originano notevoli squilibri termici tra il pavimento ed il soffitto, sottraggono calore ai corpi che si trovano nell edificio e mettono in circolo polveri e batteri. Una valida alternativa è rappresentata dai sistemi di riscaldamento a pannelli radianti, a pavimento o a parete. Il vantaggio di questa soluzione è che viene garantito un buon comfort termico interno a bassi consumi d energia. Inoltre i pannelli radianti scambiano calore con l ambiente per irraggiamento, caratteristica che evita la produzione di movimenti d aria e garantisce un riscaldamento uniforme dell ambiente. Questa soluzione di riscaldamento consente di eliminare i tradizionali termosifoni e i relativi svantaggi: gli sprechi d energia (l acqua degli impianti tradizionali si trova, a 70-80, mentre nei pannelli radianti scorre a ), i movimenti d aria e di polveri, l aria eccessivamente secca, le asimmetrie di temperatura. I sistemi a pannelli radianti possono essere: a parete, a pavimento o a battiscopa. E possono, data la bassa temperatura di esercizio, essere integrati con sistemi solari termici. Per coordinare il sistema solare termico con una caldaia a condensazione o elettrica, necessaria a sopperire alle carenze naturali, è necessario un sistema di gestione automatica. Infine, i pannelli radianti possono essere anche utilizzati come impianto di refrigerazione, facendo circolare al loro interno acqua a 10 circa. Caldaia a condensazione La caldaia a condensazione, a differenza di quella tradizionale, può recuperare una gran parte del calore contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino. La particolare tecnologia della condensazione consente infatti di raffreddare i fumi al di sotto del punto di rugiada, con un recupero di calore utilizzato per preriscaldare l acqua di ritorno dall impianto. In questo modo la temperatura dei fumi di uscita (fino a 40 C) mantiene sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell acqua, ben inferiore quindi ai C dei generatori ad alto rendimento ed ai C dei generatori di tipo tradizionale. Con le caldaie a condensazione si raggiungono risparmi nell ordine del 30-50%, o anche maggiori se riferiti a caldaie delle generazioni precedenti. Esse esprimono il massimo delle prestazioni quando vengono utilizzate con impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50 C), come ad esempio con impianti a pannelli radianti. Sistemi solari termici I sistemi solari termici si basano sulla capacità di convertire l energia solare in energia termica mediante lo sfruttamento dell effetto serra, per produrre acqua calda solitamente ad uso sanitario. La funzione di accumulo e trasporto è costituita da un fluido termovettore che circola tra i pannelli e il serbatoio d accumulo dell acqua calda. Le componenti principali di un impianto solare termico sono: collettori solari; serbatoio di accumulo; circuito distributivo; centralina di controllo e dispositivi di integrazione termica interfacciata con la centralina di domotica o direttamente controllata da essa. Le pompe di calore La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, percorso da un fluido che, a seconda delle condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova, assume lo stato liquido o di vapore. La sua efficienza è rappresentata dal coefficiente di prestazione COP, inteso come rapporto tra l energia termica resa al corpo da riscaldare e l energia elettrica consumata perché possa avvenire il trasporto di calore medesimo. Il vantaggio più evidente è che si tratta di un sistema efficiente, grazie al rapporto elevato tra energia fornita ed energia elettrica assorbita, che si situa generalmente tra 3 e 4 a seconda del tipo di pompa di calore e delle condizioni di funzionamento. Ciò ha dirette ripercussioni anche sull ammortamento del costo di installazione e sulla bolletta del consumatore; i dati mostrano infatti un costo specifico medio per unità di calore prodotto pari alla metà di quello di un impianto tradizionale con caldaia a gasolio e 2/3 di quello di un impianto tradizionale con caldaia a metano.

3 AGOSTO 2012 N Le prescrizioni relative all installazione degli impianti e alle loro caratteristiche nel caso di nuove costruzioni Solare termico: chiarimenti della Regione Piemonte Di seguito, alcune precisazioni da parte della Regione Piemonte sugli impianti solari termici per la produzione di energia elettrica da finti rinnovabili e serre solari. Premessa La legge 13/2007 prevede che, nei casi di nuova costruzione di edifici o di ristrutturazione o inserimento dell impianto termico in edifici esistenti, siano installati impianti solari termici integrati nelle strutture in grado di soddisfare almeno il 60% del fabbisogno di acqua calda sanitaria. Questo provvedimento definisce: a) la metodologia di calcolo del fabbisogno di acqua calda sanitaria; b) i criteri di integrazione architettonica e le raccomandazioni generali per l ottimizzazione della resa degli impianti; c) le condizioni generali di installazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e i relativi criteri di inserimento architettonico nei casi di nuova costruzione e di ristrutturazione edilizia di edifici con una superficie utile superiore a 1000 metri quadrati; d) i criteri di esclusione dal calcolo delle volumetrie edilizie per quei componenti dell edificio che concorrono ad ottimizzarne le prestazioni energetiche (serre ed altri elementi costruttivi). Il fabbisogno energetico di un organismo edilizio risente fortemente delle scelte progettuali di base. L adeguato orientamento e dimensionamento delle superfici captanti e l utilizzo di idonee schermature solari consentono uno sfruttamento ottimale dell energia solare. Per questi motivi diventa fondamentale prevedere l utilizzo di tecnologie e tecniche costruttive, quali ad esempio il solare termico, fotovoltaico e i sistemi di captazione diretta dell energia solare, fin dalle fasi iniziali di progettazione degli organismi edilizi. Il provvedimento, in particolare, disciplina gli aspetti connessi a diversi sistemi energetici. Solare termico In occasione della realizzazione di nuovi edifici e della ristrutturazione edilizia o impiantistica la legge regionale 13/2007 prevede l obbligo di installare impianti solari termici integrati, dimensionati in modo tale da soddisfare il 60% del fabbisogno di acqua calda sanitaria. Le disposizioni attuative definiscono: 1) destinazioni d uso degli edifici interessati e campo di applicazione; 2) modalità di determinazione del fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria; 3) criteri di integrazione architettonica e raccomandazioni generali per l ottimizzazione della resa energetica degli impianti. Il provvedimento stabilisce che il progetto allegato alla richiesta del titolo abilitativo al Comune illustri gli elementi tecnici dell impianto solare e degli altri componenti dell edificio che concorrono ad ottimizzarne le prestazioni energetiche, e che i suddetti componenti siano installati contestualmente ai lavori di costruzione o ristrutturazione. Il testo individua, inoltre, i casi di esclusione dall obbligo dell utilizzo prioritario del solare termico, le alternative di sfruttamento di altre fonti rinnovabili, nonché soluzioni a basso impatto ambientale per il soddisfacimento di una quota parte del fabbisogno di acqua calda sanitaria. Oltre alle raccomandazioni generali e alla specificazione dei casi di deroga per motivata incompatibilità tecnica, il documento contiene, in allegato, una serie di schede rappresentative delle tipologie di installazione con l indicazione dei criteri per l ottimizzazione della resa degli impianti e la valutazione del grado di integrazione architettonica. Schermature solari Negli edifici nuovi e in quelli ristrutturati le superfici trasparenti, esposte alla radiazione solare, devono essere dotate di adeguate schermature esterne progettate in modo da ridurre il surriscaldamento estivo, e di conseguenza il fabbisogno energetico per la climatizzazione, e ottimizzare lo sfruttamento degli apporti gratuiti invernali. Il provvedimento, per quanto riguarda le modalità costruttive e i criteri di dimensionamento, richiama le norme tecniche di riferimento e mostra i limiti e i vantaggi tecnologici e ambientali delle tipologie più diffuse. Produzione di energia elettrica Il provvedimento indica criteri e indirizzi per l aggiornamento dei regolamenti edilizi comuna- Smaltimento pannelli solari: una risorsa Un fondamentale elemento di trasparenza per un settore destinato a diventare sempre più protagonista della generazione energetica in Italia. Sono queste le parole con le quali Legambiente definisce l obbligo, per le aziende che producono o importano pannelli fotovoltaici e che vogliono accedere agli incentivi, di garantire anche la corretta gestione dei moduli a fine vita, aderendo a un sistema o consorzio autorizzato a farlo. Come ha puntualizzato nelle scorse settimane Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, l ascesa delle fonti energetiche rinnovabili incontra molti ostacoli legati a incertezze e buchi normativi che troppo li, e contiene le schede tipologiche che illustrano le condizioni per l ottimizzazione della resa degli impianti e la valutazione del grado di integrazione architettonica. Serre solari Le serre addossate a volumi climatizzati, in considerazione degli apporti gratuiti al bilancio energetico degli edifici, possono essere realizzate sia sugli edifici nuovi sia su quelli esistenti. Nel provvedimento sono fissate le condizioni per escludere dal computo della cubatura tali volumi in attuazione dell articolo 8 della legge regionale Le schede allegate al provvedimento riportano esempi tipologici di serre solari con l indicazione del grado di efficacia in funzione dell orientamento. Elementi costruttivi Il provvedimento specifica quali elementi costruttivi possono essere esclusi dal computo delle volumetrie a condizione che sia ridotto del 20% il fabbisogno energetico per il riscaldamento degli edifici. spesso si prestano a strumentalizzazioni. Partendo proprio da questa premessa, l aver affrontato e risolto le incognite del fine vita è utile alla maturazione delle politiche industriali di un comparto che è sempre più importante per gli operatori che vi sono occupati ma anche per l intera economia del nostro Paese.

4 20 N AGOSTO 2012 Una sola certificazione energetica per tutto l edificio condominiale La legge consente di redigere una certificazione energetica unica per l intero edificio-condominio, conseguendo sia un risparmio, sia un risultato più preciso. Tuttavia ci sono alcuni aspetti da valutare prima di optare per la soluzione collettiva. I fattori in gioco sono: la presenza o meno di un impianto di riscaldamento centralizzato; la presenza o meno di sistemi di contabilizzazione, e/o regolazione (ripartitori o conta-calorie); la presenza di generatori autonomi assortiti di acqua calda sanitaria (scaldabagni, termo-cucine, etc.); le caratteristiche geometriche e termo fisiche di ciascuna unità immobiliare (volumetrie, coibentazioni, serramenti, etc.); l esposizione all insieme degli agenti atmosferici (sole, vento, umidità, etc.). A scanso di equivoci riportiamo le indicazioni del legislatore. Cosa dice la legge? Il Decreto Ministeriale 26/6/2009 precisa che per gli edifici residenziali la certificazione energetica riguarda il singolo appartamento. Nel caso di una pluralità di unità immobiliari in edifici multipiano, o con una pluralità di unità immobiliari in linea, si potrà prevedere, in generale, una certificazione originaria comune per unità immobiliari che presentano caratteristiche di ripetibilità logistica e di esposizione (piani intermedi), sia nel caso di impianti centralizzati che individuali, in questo ultimo caso a parità di generatore di calore per tipologia e potenza. Per i predetti edifici, si può quindi prevedere: a) in presenza di impianti termici autonomi o centralizzati con contabilizzazione del calore, un certificato per ogni unità immobiliare determinato con l utilizzo del rapporto di forma proprio dell appartamento considerato (lo stesso che si utilizza per la determinazione dell indice di prestazione energetica limite EPLi); b) in presenza di impianti centralizzati privi di sistemi di regolazione e contabilizzazione del calore, l indice di prestazione energetica per la certificazione dei singoli alloggi è ricavabile ripartendo l indice di prestazione energetica (EPLi) dell edificio nella sua interezza in base alle tabelle millesimali relative al servizio di riscaldamento; c) in presenza di appartamenti serviti da impianto centralizzato che si diversifichino dagli altri per l installazione di sistemi di regolazione o per la realizzazione di interventi di risparmio energetico, si procede conformemente al punto a). In questo caso per la determinazione dell indice di prestazione energetica si utilizzano i parametri di rendimento dell impianto comune, quali quelli relativi a produzione, distribuzione, emissione e regolazione, ove pertinenti. A tal fine è fatto obbligo agli amministratori degli stabili di fornire ai condòmini le informazioni e i dati necessari. A chi conviene? La certificazione energetica condominiale apparentemente conviene a chi è in procinto di vendere o affittare la propria unità immobiliare. Chi invece non prevede di vendere o affittare (in particolare attraverso la pubblicazione di annunci di offerta immobiliare) sarà meno propenso. A ben rifletter però, la certificazione è un ottima occasione per individuare delle politiche di risparmio energetico che alleggeriscano le bollette di qualsiasi condomino; questo risparmio interesserà particolarmente chi programma di rimanere in proprietà a lungo. Serve la delibera? La legge 99 del 23 luglio 2009, al comma 22 dell articolo 27 dispone: Per gli interventi sugli edifici e sugli impianti volti al contenimento del consumo energetico e all utilizzazione delle fonti di energia di cui all articolo 1, individuati attraverso un attestato di certificazione energetica o una diagnosi energetica realizzata da un tecnico abilitato, le pertinenti decisioni condominiali sono valide se adottate con la maggioranza semplice delle quote millesimali rappresentate dagli intervenuti in assemblea. Quindi il fattore discriminante non è il numero di condòmini favorevoli, bensì le relative quote millesimali che, sommate a quelle degli astenuti, devono essere la maggioranza. In altre parole non contano i condòmini favorevoli all intervento, bensì solo i loro millesimi: devono essere più di quelli dei condòmini che votano contro, sommati con eventuali astenuti (la giurisprudenza ha chiarito che contano come contrari). Impianti fotovoltaici Chiarimenti dei VVF A llegata alla nota prot. n del 7 febbraio 2012, i Vigili del Fuoco hanno emanato la Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici - Edizione Anno 2012 che ha sostituito quella del La guida riporta i requisiti tecnici ed ulteriori indicazioni di cui tener conto nel caso di installazione di impianti fotovoltaici su edifici nuovi o esistenti, con tensione in corrente continua non superiore a 1500 V, in presenza di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. In una nota tecnica esplicativa (prot del 4/5/2012) sono stati analizzati ed approfonditi alcuni aspetti della Guida, anche attraverso schemi grafici riportati in allegato. Ad esempio è stato chiarito il concetto di impianto fotovoltaico a servizio di un attività soggetta al controllo di prevenzione incendi, con cui si intende un impianto FV incorporato nell attività soggetta, i cui moduli cioè ricadono, anche parzialmente, nel volume delimitato dalla superficie cilindrica verticale, avente come generatrice la proiezione in pianta del fabbricato (inclusi aggetti e sporti di gronda). Al proposito le linee guida stabiliscono anche che se dalle verifiche emerge un aggravio del rischio, per le attività della categoria A dovrà essere presentata la Scia a lavori ultimati, mentre per le attività delle categorie B e C è necessaria la presentazione del progetto, per la valutazione, e la Scia a lavori ultimati. Tali aspetti sono illustrato in allegato A. Sono stati poi dettagliati gli adempimenti da mettere in atto, previsti dal DPR 151/2011 a seconda della categoria in cui ricade l attività, nel caso in cui sia stato valutato, a seguito dell`installazione dell impianto FV, un aggravio del preesistente livello di rischio di incendio. In allegato B sono stati chiariti, mediante un diagramma a blocchi e delle illustrazioni, i requisiti tecnici della Guida 2012, distinguendo le tre soluzioni costruttive cui si può ricorrere per evitare la propagazione dell incendio dal generatore fotovoltaico al fabbricato nel quale è incorporato.

5 AGOSTO 2012 N L azienda è specializzata in impianti che sfruttano le fonti rinnovabili e garantiscono il risparmio in bolletta Duferco Egreen: le energie alternative in condominio Tra i prodotti di punta spiccano il tetto integrato innovativo ed il sistema Geosolzero, per elettricità e riscaldamento Il bisogno di creare energia da fonti rinnovabili è in continua crescita e sta interessando sempre più anche gli edifici condominiali: un impianto fotovoltaico, infatti, può essere facilmente installato sia in contesto privato per richiesta dei singoli all interno delle loro proprietà, sia in spazi comuni per iniziativa di gruppi di condòmini che intendono realizzare un impianto fotovoltaico condominiale. Investire quindi in questa direzione può permettere ai condomini di evitare il pagamento della bolletta elettrica e, attraverso gli incentivi del Conto Energia, di ammortizzare gran parte delle spese condominiali. Duferco non è solo uno dei principali attori internazionali nell attività di produzione e trading siderurgico, con oltre dipendenti e una presenza in 40 Paesi nel mondo. Duferco è anche energia. Duferco Egreen è l azienda del gruppo specializzata nella costruzione di impianti per l energia rinnovabile ed il risparmio e- nergetico. Con una presenza capillare sul territorio, garantita da agenzie e aziende partners sul territorio nazionale, è in grado di fornire un servizio qualificato e di offrire prodotti all avanguardia a prezzi competitivi, con particolare attenzione ai sistemi fotovoltaici integrati innovativi che garantiscono incentivi maggiori da parte del Gestore dei Servizi Elettrici. La Società si avvale, inoltre, della collaborazione strategica di Duferco Engineering, nonché di primari istituti bancari per i programmi di finanziamento. Specializzata nella produzione e distribuzione di impianti fotovoltaici, soluzioni per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti alternative, Duferco Egreen fa delle energie rinnovabili e del risparmio energetico il suo core business, volto alla ricerca di un prodotto di qualità che soddisfi la richiesta sempre più esigente di mercato in via di espansione. Coinvolgendo capillarmente, su tutto il territorio nazionale, produttori, installatori e professionisti, Duferco Egreen intende supportare i propri partner anticipando i costi per le forniture principali e sostenendo la ricerca. Duferco Egreen si pone alla guida di aziende di installazione capaci, ambiziose di ampliare il proprio raggio di azione e la propria gamma di prodotti e che nel contempo necessitino di un supporto finanziario e tecnicamente evoluto. Il suo prodotto rivoluzionario è il tetto integrato innovativo: un impianto fotovoltaico che adotta un sistema brevettato per la chiusura stagna dei pannelli. Il tetto integrato sostituisce parzialmente o totalmente la copertura (in tegole o amianto) e garantisce l impermeabilità della superficie senza l utilizzo di giunture o cornici, con un minore impatto visivo rispetto ad un impianto standard. Oltre al fotovoltaico, Duferco Egreen guarda avanti con un progetto innovativo e completo: Geosolzero. Semplice, economico, ecologico e affidabile Geosolzero è la risposta concreta allo sviluppo sostenibile e ad un futuro senza emissioni. I moduli solari ibridi, in grado di produrre sia energia elettrica che termica, sono il componente principale dal quale Geosolzero ricava l energia che consuma. L energia elettrica prodotta è utilizzata in parte dalla pompa di calore del sistema Geosolzero, in parte dagli altri utilizzatori elettrici della casa o del condominio, e quella in eccesso venduta dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE). Grazie a questo sistema, quindi, è possibile creare energia sia elettrica che termica in modo autosufficiente. La gamma di prodotti offerti oltre al fotovoltaico tradizionale propone un ampia scelta di prodotti rinnovabili: sistemi integrati innovativi, micro eolico, sistemi ibridi, geotermia, case bioclimatiche, domotica, cogenerazione e termico. Duferco Egreen coordina la propria attività a livello nazionale per mezzo di una continua azione di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie alternative avvalendosi delle capacità maturate nella gestione di grandi progetti industriali. Nello svolgimento della sua attività, con particolare riferimento agli aspetti progettuali ed impiantistici, si avvale della collaborazione strategica di primari istituti bancari per i programmi di finanziamento. Con un investimento iniziale contenuto e diviso tra i vari condòmini è possibile generare energia elettrica da utilizzare per scopi comuni del caseggiato. Il meccanismo nazionale di incentivazione permette poi, oltre che di ripagare l impianto, di ottenere un ritorno economico, tale da ridurre considerevolmente le spese condominiali. Duferco è pronta con il V Conto Energia e con proposte adeguate di finanziamento che possano soddisfare il mercato.

6 22 N AGOSTO 2012 Le dimensioni dell impianto da installare e la relativa spesa dipendono dal numero di abitazioni servite dal sistema Solare termico: costi, detrazioni e rientro dell investimento Produzione di acqua calda sanitaria, riscaldamento degli ambienti. Sono molteplici gli utilizzi in ambito domestico e residenziale del solare termico: un impianto alternativo rispetto a quelli tradizionali, in grado di coniugare efficienza energetica e rispetto ambientale. Proprio a questa tecnologia Legambiente ha recentemente dedicato uno studio, al fine di presentarne i vantaggi e fornire i consigli necessari per la sua corretta progettazione ed installazione. IMPIANTO SOLARE TERMICO Gli impianti solari termici utilizzano la radiazione solare, attraverso un collettore (pannello), per riscaldare l acqua che può poi essere utilizzata per usi igienico-sanitari, per il riscaldamento di ambienti e piscine e perfino nei processi industriali. La tecnologia del solare termico è ormai matura ed affidabile, e grazie ad impianti che hanno una vita media di oltre 20 anni offre occasioni importanti di risparmio in bolletta sia alle famiglie che alle aziende che alle amministrazioni. Inoltre, grazie agli incentivi previsti offrono tempi di ritorno dell investimento molto brevi. A che cosa serve L acqua calda prodotta con un impianto solare termico può essere utilizzata: 1) per gli usi sanitari (bagno, cucina, elettrodomestici); 2) per integrazione al riscaldamento degli ambienti (meglio se abbinato a un impianto con pavimenti o pareti radianti, che richiede una minore temperatura dell acqua rispetto ai tradizionali termosifoni); 3) per il mantenimento in temperatura delle piscine; 4) per il riscaldamento di ambienti sia domestici che commerciali come centri sportivi, ospedali, alberghi; 5) per la produzione di acqua calda in alcune utenze industriali (p.es. impianti di lavaggio, caseifici, ecc.); 6) per il raffrescamento estivo degli ambienti tramite la tecnologia del solar cooling. Come funziona All interno dei pannelli solari termici è presente una serpentina in cui scorre una miscela di acqua e glicole (antigelo) che, grazie all azione termica del sole, si riscalda. Il calore così accumulato viene poi ceduto mediante uno scambiatore all acqua sanitaria contenuta prima in un serbatoio e poi distribuita alle varie utenze. In Italia si considera che per fornire il 100% di energia per il riscaldamento dell acqua sanitaria (bagno e cucina) nei mesi estivi sono necessari 0,8 mq di pannelli a persona nelle regioni del sud e 1,2 mq per persona in quelle del nord. Se si vuole raggiungere una quota significativa del riscaldamento degli ambienti con i pannelli solari termici si devono installare più mq di pannelli (superfici 2 o 3 volte maggiori a seconda della classe di efficienza della costruzione). Un impianto solare termico ben dimensionato riesce a coprire totalmente il fabbisogno di acqua calda sanitaria nei sei mesi più caldi, mentre nei rimanenti mesi freddi è necessaria l integrazione di altri impianti di riscaldamento, come pompe di calore, caldaie (meglio se a condensazione, a metano o a biomasse) per portare l acqua parzialmente riscaldata dal sistema solare alla temperatura desiderata. TIPI DI IMPIANTO A circolazione naturale Sono gli impianti che sfruttano il principio naturale secondo cui un fluido più caldo tende a spostarsi verso l alto, mentre un fluido più freddo tende a scendere verso il basso. In questo caso il serbatoio di accumulo termico è posto al di sopra del pannello sul tetto o nel sottotetto. Il fluido termovettore, una volta riscaldato dalla radiazione solare, sale direttamente nel serbatoio e trasferisce il suo calore all acqua in esso contenuta. Una volta che il fluido termovettore si è raffreddato, cedendo tutto il calore accumulato all acqua del serbatoio, scende di nuovo nel pannello facendo così ricominciare il ciclo. Questa tecnologia necessita di pochi componenti: collettori solari, di un serbatoio/scambiatore, della raccorderia e di una struttura di fissaggio. A circolazione forzata A differenza della convezione naturale, nella circolazione forzata tradizionale il serbatoio può essere posizionato anche a quota più bassa dei collettori e quindi in qualunque locale all interno dell abitazione. In questo tipo di impianti è la presenza di una pompa elettrica che permette la circolazione del fluido termovettore dai collettori (più in alto) al serbatoio di accumulo (più in basso). Questa tecnologia può permettere, perciò, una ottima integrazione architettonica dell impianto, grazie all assenza dell accumulo sul tetto. Oltre ai collettori solari, gli impianti a circolazione forzata sono completati da alcune apparecchiature (circolatore, centralina differenziale, sonde di temperatura, vaso d espansione) e solitamente necessitano, quindi, di una manutenzione più frequente, normalmente annuale, esattamente come per le normali caldaie autonome. I vantaggi derivanti da questo tipo di impianto consistono nel maggiore apporto termico, anche in zone climatiche fredde, grazie al migliore scambio termico sul pannello, le minori dispersioni presso l accumulo (posizionato internamente) e alla regolazione complessiva del sistema. Inoltre l impatto estetico è molto ridotto, specie nel caso di montaggio ad incasso. Collettori piani e sottovuoto Questi ultimi sono realizzati con tubi sottovuoto progettati con lo scopo di ridurre le dispersioni di calore verso l esterno. A parità di superficie captante, infatti, i collettori sottovuoto hanno un rendimento che può essere talvolta maggiore dei collettori piani, associato però ad un costo superiore. QUANTO COSTA Mediamente (la forbice dei prezzi è molto ampia) un impianto a circolazione naturale con 2-3 mq di collettori piani e con un serbatoio di accumulo da litri per l acqua sanitaria (utile a soddisfare il fabbisogno di 2-4 persone) ha un costo di euro circa, compresa l installazione, la manodopera e l Iva. Per un impianto più grande, sempre a circolazione naturale, con 4 mq di collettori piani e con un serbatoio di accumulo da 300 litri (utile a soddisfare il fabbisogno di 4-6 persone, a secondo della zona climatica) si può considerare un costo indicativo di circa Euro, sempre compresa l installazione, la manodopera e l Iva. Per un impianto a circolazione forzata con 5 mq di collettori piani e con un serbatoio di accumulo da 300 litri per l acqua sanitaria (utile a soddisfare il fabbisogno di circa 3-4 persone) si può considerare un costo indicativo tra i e i euro, compresa l installazione, la manodopera e l Iva (chiavi in mano). Un impianto più grande a circolazione forzata, che possa contribuire anche al riscaldamento degli ambienti, da 15 mq di collettori piani e con litri di serbatoio (per una famiglia da 5 persone in una casa con un sistema di riscaldamento a pavimento) ha un costo indicativo di circa euro, compresa l installazione, la manodopera e l Iva. IL RISPARMIO Un impianto solare termico permette di risparmiare sulle bollette elettriche e/o del gas con tempi di rientro dell investimento molto vantaggiosi: rispetto ai costi di uno scaldabagno elettrico utilizzato per riscaldare l acqua, la spesa per un impianto solare termico si recupera in circa 5 anni attraverso il risparmio in bolletta; rispetto a una caldaia a gas, la spesa per l impianto solare termico si recupera in circa 6-8 anni. Occorrono 8-10 anni invece per recuperare la spesa se l impianto solare è progettato sia per la produzione dell acqua calda sanitaria che per il riscaldamento ambienti. Negli anni successivi l energia prodotta dall impianto solare termico è gratuita. Inoltre l installazione di tale impianto usufruisce della detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici. I pannelli solari, in media, soddisfano il 70% circa del fabbisogno di acqua calda sanitaria di un abitazione. Se si utilizza il solare anche per integrazione al riscaldamento domestico il fabbisogno complessivo che si soddisfa potrebbe arrivare fino al 40%. GLI INCENTIVI Per gli impianti solari termici (solo se installati su edifici già esistenti e accatastati) è possibile usufruire della detrazione fiscale per gli interventi finalizzati all incremento del risparmio energetico. L Iva per gli impianti solari è al 10%. Inoltre, in molte Regioni, Province e Comuni sono previsti incentivi e finanziamenti che solitamente arrivano fino al 25-30% della spesa complessiva. Ma da questo punto di vista, per saperne di più è bene informarsi presso gli sportelli dedicati di ogni singola regione. QUALI AUTORIZZAZIONI Per quanto riguarda le autorizzazioni inerenti agli impianti solari termici, queste possono variare da regione a regione, pertanto é necessario che il richiedente verifichi presso l Ufficio tecnico del Comune di zona. La Toscana, ad esempio, per impianti solari termici fino a 20 mq, in aree non vincolate, non richiede alcun permesso, ma una semplice Comunicazione al Comune. Molti comuni italiani richiedono invece la Dia (Dichiarazione inizio attività) nonostante la legge 10/91, art. 26, espliciti che i pannelli solari termici per produzione di acqua calda sanitaria sono estensione dell impianto idrico esistente e quindi sono considerati manutenzione ordinaria e non straordinaria (e quindi non necessitano di Dia). Per quanto riguarda edifici soggetti a vincolo o situati in un area soggetta a vincoli paesaggistici o architettonici, occorre richiedere inoltre un nullaosta ad hoc all Autorità competente per il territorio (solitamente la Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici). Se non si ricevono comunicazioni, si possono iniziare i lavori dopo 60 giorni. CONSIGLI PRATICI Un impianto solare termico ben dimensionato riesce a coprire totalmente il fabbisogno di acqua calda sanitaria nei mesi più caldi (6 o più a seconda della zona climatica), mentre nei rimanenti mesi freddi è necessaria l integrazione di una caldaia (meglio se a condensazione, a metano o a biomasse) per portare l acqua parzialmente riscaldata dal sistema solare alla temperatura desiderata. Ma se la casa dove si desidera installare l impianto è una seconda casa, abitata prettamente nei mesi caldi, è possibile utilizzare anche una semplice resistenza elettrica come sistema integrativo, senza l onere finanziario di dover installare una caldaia per quei pochi giorni in cui la casa verrà utilizzata nei mesi freddi. L impiego di un impianto solare termico per il riscaldamento è consigliabile in una casa ben isolata termicamente e fornita di un impianto di riscaldamento a pavimento, o a parete, che richiede temperature dell acqua in circolazione non superiori ai 35 ºC contro i ºC dei normali termosifoni. L orientamento ideale per un impianto è nel quadrante Sud Est Sud Ovest. Se l installazione del sistema solare è prevista in fase di costruzione dell edificio i costi dell impianto diminuiscono significativamente. Un impianto solare termico di qualità installato a regola d arte è garantito anche fino a quindici anni, e con la giusta manutenzione può durare ben oltre. Vale sempre la regola del buon senso di rivolgersi a installatori che abbiano una certa esperienza.

7 AGOSTO 2012 N Gli operatori del settore contestano il quinto Conto Energia: Si perderanno gettito fiscale e migliaia di posti di lavoro Fotovoltaico: è scontro sugli incentivi Si infiamma il dibattito sul quinto Conto Energia e sugli incentivi alle fonti rinnovabili. Il primo dato è che, secondo quanto si legge in una nota emessa dall Autorità per l energia elettrica e il gas, sulla base della comunicazione ricevuta dal Gse, è stata raggiunta la soglia dei 6 miliardi di euro di incentivi al fotovoltaico: punto di partenza affinché si attivi il meccanismo per il passaggio al quinto Conto Energia. L Autorità fa sapere come il Gse abbia attestato che il 12 luglio il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi spettanti agli impianti fotovoltaici ha raggiunto il valore annuale di 6 miliardi di euro. È stata così individuata, sempre nel 12 luglio, la data di decorrenza delle procedure di passaggio al quinto Conto Energia. Di conseguenza, spiega il comunicato dell Autorità, le nuove regole si applicheranno a partire dal 27 agosto 2012, ovvero, sempre secondo quanto previsto dal decreto interministeriale 5 luglio 2012, decorsi 45 giorni solari dalla data di pubblicazione della deliberazione dell Autorità. Nella nota si precisa come lo stesso decreto interministeriale 5 luglio 2012 stabilisca che il quinto Conto Energia in ogni caso non trovi più applicazione decorsi 30 giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato di 6,7 miliardi di euro l anno, e che la data di raggiungimento di tale valore sia comunicata dall Autorità, sulla base degli elementi forniti dal Gse. Ma a fronte delle comunicazioni dell Authority e soprattutto della forma che assumerà il quinto Conto Energia, si è sollevata, nei giorni scorsi, la protesta delle imprese italiane del fotovoltaico, che per voce del presidente di Gifi-Anie, Valerio Natalizia, hanno commentato: Che sia una legge punitiva lo si evince chiaramente sin dalle premesse e dalle considerazioni introduttive. Il riferimento all occupazione del suolo ed all aumento del costo dell energia sono stati utilizzati in maniera faziosa per giustificare una legge che di fatto contingenta il mercato fotovoltaico senza dare il giusto slancio per raggiungere la piena competitività del settore. Le intenzioni verbali dei Ministri non si sono tradotte in fatti La professionalità e la competenza di chi vende e installa prodotti e soluzioni per il riscaldamento moderno firmati Baxi, sono fondamentali. Installatori, progettisti, termotecnici, amministratori di condominio sono i professionisti strategici ai quali Baxi dedica particolare attenzione, proprio per cercare di trasferire al meglio il suo know-how e per costruire, con essi, un rapporto di collaborazione proficuo e recipoco. Ai propri interlocutori, Baxi garantisce da sempre consulenza al personale operativo interno, affiancamenti sul campo per il personale esterno, documentazione di vario tipo, seminari dedicati, evasione degli ordini in tempi brevi, tempestività nelle consegne e una gestione del cliente snella e flessibile. Considerando la continua evoluzione legislativa italiana e il conseguente allargamento verso nuove tecnologie molto performanti e spesso con alta complessità, Baxi ha deciso di investire nella formazione di Installatori Qualificati con il progetto Baxi L@B. La spinta legislativa per il miglioramento dell efficienza energetica ed il raggiungimento degli obbiettivi fissati dall Unione Europea sta modificando radicalmente il panorama impiantistico e di mercato italiano. Il DL 28/11 ha ribadito e rafforzato l orientamento del legislatore italiano verso l uso di energie rinnovabili per un impianto efficiente e a basso impatto ambientale, introducendo alcune importanti novità per la qualificazione degli installatori professionali richieste a partire dal 1 agosto L installatore dovrà infatti partecipare Le rinnovabili termiche, oltre che uno strumento indispensabile per abbattere i consumi energetici in ambito condominiale e residenziale, rappresentano anche un opportunità a basso costo per l Italia, che va colta attraverso lo sviluppo di una filiera d eccellenza del made in Italy che è pronta a contribuire il rilancio del Paese. È quanto sostiene il Coordinamento associazioni rinnovabili termiche ed efficienza energetica (Carte), che ha chiesto al governo l apertura di un tavolo tecnico di confronto. Il tavolo, spiega Carte, serve per mettere a punto una strategia di breve e medio periodo, che vada anche aldilà dell obiettivo , recuperando il ritardo accumulato sulla promozione delle fonti energetiche rinnovabili termiche. La visione, in particolare, è proiettata addirittura alla roadmap2050, che prevede il raggiungimento dell 80% di energia prodotta da rinnovabili termiche nel mercato europeo. Da questo punto di vista, il Coordinamento sottolinea la necessità che il governo si impegni ad emanare le misure attuative previste dal decreto concreti. Con il quinto Conto Energia molte aziende che fino ad oggi hanno seriamente investito capitali sono costrette a ridimensionare drasticamente il personale e ridurre gli investimenti a scapito non solo del Sistema Paese ma anche delle casse dello Stato. Niente di più paradossale se si pensa che questo Esecutivo ha la missione di rilanciare l economia nazionale e migliorare il bilancio dello Stato. In una nota, Gifi-Anie puntualizza, poi, che, come confermato da molti studi di prestigiosi istituti e Università, il mercato fotovoltaico ha generato nel 2011, tra i molti benefici, circa 2 miliardi di euro di tasse a favore dello Stato, il quale da quest anno, alla luce di questa legge, ne dovrà fare a meno. L imposizione del registro, il contingentamento delle risorse disponibili e la non adeguata gestione dei tempi di emanazione del Decreto continua Natalizia hanno come effetto quello di imbrigliare il mercato e renderlo accessibile a pochi, aumentare la burocrazia e l incertezza nonché generare un effetto boomerang sui costi legati all incentivazione. L annuncio prematuro del cambio legislativo ha infatti inevitabilmente generato una corsa all installazione, testimoniata anche dal contatore del GSE, e quindi l aumento degli incentivi erogati, che di fatto vanifica quelle che sono le intenzioni del quinto Conto Energia. Il rischio è che la legge entri in vigore quando il limite dei 6 miliardi di euro sarà ampiamente superato. In questo contesto conclude Natalizia urge, onde evitare il collasso dell industria, risolvere tutte le limitazioni regolatorie allo scopo di liberalizzare il mercato dell energia dando la possibilità reale di produrre e vendere l energia elettrica anche sulla base di contratti tra privati. A tale scopo la rapida regolazione dei Servizi Efficienti di Utenza, i cosiddetti SEU, e delle Reti Interne di Utenza rappresenta l ultima spiaggia per il salvataggio dell industria fotovoltaica. Come Gifi-Anie daremo da subito il nostro contributo all attuazione di meccanismi semplici e efficaci che presenteremo alle istituzioni nelle prossime settimane nell ottica di continuare a supportare l industria nazionale. Rinnovabili termiche: opportunità per il condominio obbligatoriamente a corsi di formazione specifici per mantenere la qualifica professionale. Questi sistemi di qualificazione, che devono essere conformi ai criteri dell allegato 4 del Dlgs28/11, prevedono la formazione degli addetti all installazione degli impianti a fonti rinnovabili per l ottenimento del relativo attestato, che verrà rilasciato dopo una sessione d esame teorico e pratico. Gli installatori qualificati saranno poi inseriti in un elenco accessibile per via informatica: è prevedibile che ci sia una crescente domanda di professionisti qualificati dal punto di vista formativo, anche da parte dell utente privato per poter accedere ai futuri incentivi sulle tecnologie rinnovabili. I corsi formativi di Baxi L@B, che al momento si rivolgono ad installatori, installatori qualificati Centri Assistenza Tecnica (CAT), oltre a fornire le informazioni necessarie alla comprensione del quadro normativo e relative implicazioni nel mercato di riferimento, approfondiscono varie tematiche a seconda della tipologia di prodotto trattata: Caldaie murali a condensazione (Platinum e Duo-tec). Sistemi ibridi per la climatizzazione estiva ed invernale (Platinum CSI e PCIB). Sistemi per riscaldamento centralizzato e contabilizzazione del calore (Duo-tec MP e Luna SAT). Sistemi con solare termico/fotovoltaico (SB, SVB, UB, SIB). Il centro formazione Baxi dispone di sale corsi tecnologicamente avanzate, in cui si può approfondire la conoscenza dei prodotti e delle tecnologie Baxi, sempre più protagonisti nel mercato della climatizzazione. La giornata di formazione è stata organizzata in modo da far intervenire per ciascun argomento lo specialista Baxi di riferimento lasciando ampio spazio alla pratica. Grazie infatti alla strumentazione all avanguardia di cui sono dotate le sale training, Baxi è in grado di garantire prove pratiche sulle caldaie e simulazioni di funzionamento dell elettronica di controllo, simulazioni di installazioni di sistemi solari e messa in servizio di una centrale termica fino a 400 kw o di un sistema ibrido integrato (condensazione + pompe di calore + solare) con simulazione anche degli apporti delle diverse fonti energetiche e della distribuzione del calore nelle zone diverse di un ipotetica abitazione (alta temperatura, bassa temperatura con miscelazione, raffrescamento ecc.) I corsi, affrontando un solo tema per sessione, consentono un focus sull argomento ed un approfondimento completo. Per approfondire tematiche inerenti a prodotti non oggetto dei corsi in aula o per riprendere quanto proposto nella formazione in aula, Baxi mette a disposizione sulla piattaforma LAB.BAXI.IT la possibilità di formazione a distanza. Baxi L@B è quindi anche il nome della nuova piattaforma digitale ideata per legislativo 28 del Tra queste, gli incentivi in conto energia rinnovabile per usi termici o in conto risparmio energetico per gli interventi finalizzati all incremento dell efficienza energetica; l incentivo per il biometano immesso nella rete del gas naturale; l avvio del fondo di garanzia e criteri a sostegno delle reti di teleriscaldamento; l avvio del fondo per interventi a favore dello sviluppo tecnologico e industriale e della ricerca; l applicazione della procedura abilitativa semplificata per geotermia o sonde geotermiche. Baxi investe nel know how degli installatori che dal 2013 dovranno partecipare a corsi specifici per mantenere la qualifica Nasce BAXI L@B: per la formazione accompagnare gli interlocutori di Baxi nel processo di formazione offerto dall azienda di Bassano del Grappa. A seguito dell iscrizione on line, sarà assegnato un percorso formativo specifico e, tramite la piattaforma di gestione dell apprendimento, sarà possibile verificare la conoscenza generale dei prodotti Baxi, iscriversi e partecipare ai corsi online specifici per argomento o competenze pregresse, prenotare la presenza ai corsi in aula tenuti da BAXI L@B scegliendo tra le varie edizioni disponibili a catalogo. Sarà inoltre possibile tenere traccia del percorso formativo in Baxi, scaricare la certificazione personalizzata ad un corso e la documentazione tecnica a interagire con i docenti e i corsisti per domande e/o approfondimento post-corso. Al momento l accesso è riservato agli Installatori Qualificati Baxi e alla rete di Centri Assistenza Tecnica Autorizzati. In alcuni casi, inoltre, il completamento degli stage formativi a distanza permette il rilascio di certificati validi per l accesso ai corsi d aula su argomenti più avanzati. Per iscriversi ai corsi è sufficiente rivolgersi alla propria agenzia di zona: verrà poi inviata una mail di conferma dell adesione e relativi dettagli sulla partecipazione. BAXI SpA Via Trozzetti, Bassano del Grappa (VI) Italia web: info@baxi.it

8 24 N AGOSTO 2012 Una nota dell Agenzia del Territorio spiega come determinare la rendita e ottenere il riconoscimento della ruralità Fotovoltaico sugli immobili Come fare l accatastamento Come e quando accatastare gli immobili che ospitano impianti fotovoltaici. Lo spiega l Agenzia del Territorio con la nota 31892/2012. Per quanto riguarda i criteri per l attribuzione della categoria e della rendita catastale, l Agenzia ricorda che, come già indicato nella Risoluzione 3/2008, gli immobili ospitanti centrali elettriche a pannelli fotovoltaici devono essere accertati nella categoria D/1 opifici. I pannelli devono inoltre essere inclusi nella determinazione della rendita catastale perché è grazie a loro che l immobile acquisisce il carattere di centrale elettrica. Al contrario, non è importante che gli impianti siano amovibili o posizionabili in un altro luogo. Sono infatti considerati immobili tutte le parti che concorrono all autonomia funzionale e reddituale. Per l obbligo di accatastamento e determinazione della rendita di un impianto fotovoltaico, non è quindi fondamentale l amovibilità, quanto la capacità di produrre un reddito. A prescindere dal metodo con cui impianto e immobile sono u- niti, per determinare la rendita catastale dell immobile che ospita l impianto fotovoltaico l Agenzia del Territorio indaga sulla loro effettiva correlazione. L Agenzia ha inoltre chiarito che non sussiste l obbligo di accatastamento per le installazioni fotovoltaiche integrate o realizzate sulle aree di pertinenza di immobili censiti al catasto edilizio urbano, che in questo caso vengono considerate pertinenze degli immobili e non unità immobiliari autonome. Se l impianto fotovoltaico fa aumentare il valore capitale dell immobile dal 15% in su, è necessario presentare una dichiarazione per la variazione e rideterminazione della rendita catastale. Se per necessità civilistiche l impianto e il fabbricato devono essere individuati separatamente, prima si fraziona il fabbricato individuando i subalterni, poi, quando la realizzazione dell impianto è ultimata, si presenta domanda di variazione nella categoria catastale D/1 o D/10 se è possibile ottenere il riconoscimento della ruralità. In generale, spiega il Territorio, non hanno autonomia catastale e costituiscono pertinenza delle u- nità immobiliari le porzioni di immobili che ospitano gli impianti di modesta entità, destinati ai consumi domestici. Non c è inoltre l obbligo di dichiarazione per gli impianti che presentano almeno una di queste caratteristiche: potenza nominale fino a 3 kw, potenza nominale complessiva fino a tre volte il numero delle unità immobiliari. Vale la stessa agevolazione per gli impianti al suolo di volume inferiore a 150 metri cubi. Per stabilire la ruralità degli immobili che ospitano impianti fotovoltaici, è necessario infine assimilare la produzione di energia all attività agricola. Per il riconoscimento di questa correlazione, è importante che, dopo i primi 200 kw prodotti, l energia derivi da impianti integrati. Allo stesso tempo, il volume d affari derivante dalla produzione agricola deve essere maggiore di quello ottenuto grazie al fotovoltaico. Infine, entro il limite di 1Mw, per ogni 10 kw prodotti dopo i primi 200 kw, si deve possedere un ettaro di terra destinato ad attività agricola. Una tecnologia green per la climatizzazione centralizzata in un condominio romano: comfort residenziale e meno combustibile Il risparmio energetico in classe A sceglie le pompe di calore a gas Il condominio nel comune di Roma, municipio XVIII in via Airasca, è composto da 32 unità abitative, di cui 8 sviluppate su livello unico e 24 su 2 livelli. La struttura, nuova sia per progettazione sia per costruzione, fa parte di un lotto più ampio che comprende anche 6 unità trifamiliari e 5 bifamiliari. È l ultima installazione di Tecnocasa Climatizzazione, l azienda di Loreto distributore unico europeo delle pompe di calore a gas (GHP) e del microcogeneratore a gas (MCHP) Aisin, azienda del gruppo Toyota. Il parco macchine attivato finora ha permesso di tagliare, ogni anno, l emissione di tonnellate di anidride carbonica. Il condominio è oggi abitato solo in maniera parziale, in quanto i lavori sono stati conclusi da breve tempo e non sono ancora stati raccolti dati a consuntivo del consumo effettivo, ma i dati parziali sono molto incoraggianti. Così ha dichiarato l ingegner Riccardo Cinti della IMST Progetti che ha seguito il progetto: Per questo condominio in classe A, abbiamo scelto la tecnologia delle pompe di calore a gas perché meglio si adattava alle esigenze del fabbricato, in termini di prestazioni delle GHP stesse, di requisiti funzionali delle unità interne selezionate e degli spazi adibiti a centrale termo-frigorifera. L impianto è stato installato da Maurizio Teti dalla ditta Termico 92 srl. L edificio, in Classe A, per quanto concerne l efficienza energetica e la progettazione ha tenuto conto delle attuali disposizioni governative per l utilizzo di fonti rinnovabili ed il contenimento energetico trovando in Tecnocasa Climatizzazione e nei prodotti GHP Aisin un valido alleato alla realizzazione di tale obiettivo. Le pompe di calore a gas, nella maggior parte dei casi, consentono infatti di incrementare la classe energetica dell edificio, conferendo maggior valore all immobile. Una GHP, se paragonata ad una caldaia di eguale potenza, permette di risparmiare, in un anno, 14 tonnellate di CO 2 e con l abbinamento del modulo AWS Yoshi, oggi disponibile anche nella nuova versione modulante, permette di realizzare impianti che usano l acqua come fluido termovettore. Rispetto alla versione precedente, la logica di controllo è stata modificata consentendo di seguire il fabbisogno reale dell edificio. Le pompe di calore a gas Aisin, inoltre, grazie al recupero del calore dal motore endotermico riescono a fornire un importante quantità di acqua calda sanitaria in maniera totalmente gratuita, detta produzione di energia termica per il sanitario da cascame ha permesso di ridurre la superficie solare termica richiesta dalle nuove disposizioni comunali. Dette normative impongono che il 50% del fabbisogno termico sanitario sia assolto da fonti rinnovabili (solare). Gli organi di verifica, hanno accettato il recupero delle pompe di calore come energia alternativa L IMPIANTO Il condominio è servito da un impianto termico centralizzato formato da 3 GHP 20 HP collegate ad AWS Yoshi che generano il fluido vettore per il riscaldamento ed il raffreddamento. Inoltre, grazie al recupero sanitario di cui sono dotate, le GHP forniscono anche buona parte dell acqua calda sanitaria. La restante parte di sanitario è assicurata da pannelli solari termici (18 moduli da 2,37 mq con inclinazione a 40 ) e da una caldaia a condensazione da 100 kw. Alle 3 pompe di calore è prevista, nel prossimo futuro, l aggiunta di una quarta macchina con un proprio modulo idronico AWS Yoshi. La scelta di climatizzare il condominio con GHP Aisin è dovuta all esigenza da parte del committente di avere una sola macchina con cui poter riscaldare e rinfrescare le unità abitative e, possibilmente, fornire parte dell acqua calda per le esigenze sanitarie. In particolare, la scelta di un impianto idronico è stata dettata dalla maggiore facilità di calcolare le spese per riscaldamento e raffrescamento di ogni singola utenza e il rendimento energetico delle pompe di calore a gas, anche grazie al notevole recupero sanitario, sono state la valida integrazione, ai pannelli solari termici e caldaia a condensazione, per raggiungere la più elevata classe energetica, la classe A. PREVISIONI DI RISPARMIO L impianto di climatizzazione sviluppa 192 kw in riscaldamento e 159 kw in raffreddamento e la previsione di utilizzo è per circa h/anno. In base ai primi risultati analitici ed alle stime, è possibile stabilire che l assorbimento massimo della centrale è di 13 mc/ora di metano al massimo del carico (dati stabiliti in fase di collaudo con struttura nuova e nel periodo tardo-invernale). Considerando il recupero sanitario, anche se limitato nel periodo invernale, possiamo tranquillante stabilire che il coefficiente di utilizzo del combustibile è pari a 1.66; cioè ogni 100 unità di combustibile immesso vengono fornite 166 unità di energia termica utile. Nel periodo estivo questo coefficiente operativo di prestazione rispetto al metano, aumenta più che sensibilmente, rasentando il 200% di rendimento (1 kw as-sorbito di metano, 2 Kw di energia frigorifera (termosanitaria). Naturalmente i vantaggi economici variano da piano a piano e sono legati alle ore di utilizzo, che nel caso di questo condominio romano comprendono una fascia oraria molto ampia, quasi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e soprattutto al costo attuale dell energia. Come per tutte macchine anche le pompe di calore a gas Aisin necessitano di manutenzione ordinaria. La particolare progettazione e l alta tecnologia di questi motori consentono di avere lunghi intervalli di tempo tra gli interventi di manutenzione (ogni ore di funzionamento o cinque anni), con una revisione generale prevista dopo circa ore e bassi livelli di rumorosità, comparabili a quelli delle pompe di calore elettriche.

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