Titolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Titolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa"

Transcript

1 1 Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 10 art. 2 - Autorizzazione paesaggistica pag. 11 Istituto previsto dal Decreto legislativo. n.490 del 29 Ottobre 1999 art. 3 - Piani Attuativi pag. 11 art. 4 - Licenza d uso (abitabilità e/o agibilità) pag. 11 Sezione II - Contenuti dell'istanza art.5 - Domanda di concessione o di autorizzazione edilizia pag. 12 art. 6 - Domanda di voltura pag. 12 art. 7 - Modalità di presentazione della denuncia di inizio attività Istituto previsto dall art.2, comma 60 della Legge n.662 del 23/12/96, esteso dalla Legge Regionale n.22 del 19/12/1999 pag. 13 art. 8 - Procedimento per le opere interne Istituto previsto dall art.26 della Legge 47/85 pag. 14 art. 9 - Domanda di autorizzazione paesaggistica pag. 15 art Proposte di Piani Attuativi di iniziativa privata pag. 15 art Richiesta di abitabilità e/o agibilità pag. 16 Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze art Documenti ed elaborati da allegare alle istanze pag. 16 art Concessione edilizia pag. 16 art Autorizzazione edilizia Istituto previsto dall art.49 della Legge 457/78 e dall art.7 della Legge.94/82 pag. 17 art Licenza d uso pag. 18 art Autorizzazione paesaggistica pag. 18 art Piani Attuativi pag. 20

2 2 Sezione IV - Autocertificazione ed asseverazione art Autocertificazione pag. 22 art Asseverazione pag. 23 CAPO II Le fasi del procedimento amministrativo Sezione I - Fase di avvio art Presentazione dell istanza pag. 23 art Responsabilità del procedimento pag. 24 Sezione II - Fase istruttoria art Denuncia di Inizio Attività pag. 24 art Comunicazione ex art. 26 Legge 47/85 pag. 24 art Concessione edilizia pag. 24 art Autorizzazione edilizia pag. 25 art.26 - Autorizzazione paesaggistica pag. 26 art Piani Attuativi pag. 26 Sezione III - Fase decisionale art Concessione edilizia pag. 27 art Autorizzazione edilizia pag. 27 art Autorizzazione paesaggistica pag. 28 art Piani Attuativi pag. 28 Sezione IV - Provvedimento finale art Provvedimento di Concessione edilizia pag. 29 art Autorizzazione edilizia pag. 29 art Termine di inizio e ultimazione dei lavori pag. 30 art Rilascio della licenza d uso pag. 30 Sezione V - Fase integrativa dell efficacia art Libretto d uso e di manutenzione pag. 31 art. 37- Comunicazione del provvedimento pag. 31

3 3 art Pubblicazione del provvedimento pag. 32 art Autorizzazione paesaggistica pag. 32 CAPO III Semplificazione dei procedimenti amministrativi Sezione I - Conferenza dei servizi art. 40 Conferenza dei servizi tra strutture interne al Comune pag. 32 art Conferenza dei servizi tra amministrazioni diverse pag. 33 Sezione II - Sportello unico per le attività produttive art Ambito di applicazione pag. 33 art Definizione di impianti a struttura semplice pag. 33 art Struttura organizzativa pag. 34 art Procedimento mediante Conferenza dei servizi pag. 34 art Procedimento mediante autocertificazione pag. 35 art Verifica pag. 36 art Procedura di collaudo pag. 37 Sezione III - Collaborazione tra privati e Comune art Indicazioni interpretative pag. 37 CAPO IV L accesso ai documenti Sezione I - Fonti normative art Norme applicabili pag. 38 art Casi di esclusione pag. 38 art Differimento dell accesso ai documenti pag. 39 Sezione II - Procedimento di accesso art Modalità di accesso ai documenti pag. 39 art Richiesta di accesso pag. 39 art Conclusione del procedimento pag. 40

4 4 Sezione III - Rilascio di copie art Esame del documento pag. 40 art Estrazione di copia del documento pag. 40 CAPO V Vigilanza e sanzioni Sezione I - Fonti normative art Sanzioni edilizie pag. 41 art Sanzioni paesaggistiche pag. 42 Sezione II - Attività di vigilanza art Modalità di controllo pag. 42 art Verifiche e visite tecniche di controllo pag. 42 Sezione III - Fasi del procedimento sanzionatorio art Avvio del procedimento pag. 43 art Fase istruttoria pag. 43 art Fase decisionale pag. 43 art Fase integrativa dell efficacia pag. 44 art Fase di esecuzione d ufficio pag. 44 Titolo II LA COMMISSIONE EDILIZIA CAPO I Composizione e nomina Sezione I - Composizione art Composizione pag. 44 Sezione II - Nomina e durata

5 5 art Nomina e designazione pag. 45 art Scadenza pag. 45 Sezione III - Casi di incompatibilità art Incompatibilità pag. 45 art Conflitto d interessi pag. 46 Sezione IV - Casi di decadenza dei commissari art Incompatibilità sopravvenuta pag. 46 art Assenze ingiustificate pag. 46 CAPO II Le attribuzioni Sezione I - Individuazione delle attribuzioni art Attribuzioni della Commissione pag. 47 art Pareri obbligatori ex lege pag. 47 art Altri pareri obbligatori pag. 47 Sezione II - Casi di esclusione del parere art Casi di esclusione del parere pag. 48 Sezione III - Ambito di valutazione art Modalità di valutazione della Commissione Edilizia pag. 48 art Modalità di valutazione ai fini della autorizzazione paesaggistica pag. 49 CAPO III Funzionamento Sezione I - Modalità di convocazione art Convocazione pag. 49 art Ordine del giorno pag. 50

6 6 Sezione II - Validità delle sedute e delle decisioni art Validità delle sedute e delle decisioni pag. 50 art Relazione degli esperti in materia di tutela paesistico-ambientale pag. 50 art Pubblicità delle sedute pag. 50 art Verbalizzazione pag. 51 art Sopralluogo pag. 51 Sezione III - Rapporto con le strutture organizzative del Comune art Rapporto tra Commissione Edilizia e strutture organizzative comunali pag. 51 Titolo III DISPOSIZIONI SULL ATTIVITA EDILIZIA CAPO I Tipologia degli interventi e Ambiente Urbano Sezione I - Tipologia art Tipologia degli interventi edilizi pag. 52 art Manutenzione ordinaria pag. 52 art Manutenzione straordinaria pag. 54 art Restauro e risanamento conservativo pag. 55 art Ristrutturazione edilizia pag. 57 art Sopralzo pag. 57 art Ampliamento pag. 57 art Demolizione pag. 57 art Ricostruzione edilizia pag. 58 art Nuova costruzione pag. 58 Sezione II - Spazi pubblici o ad uso pubblico art Disciplina del verde su aree pubbliche pag. 58 art Decoro degli spazi pubblici o ad uso pubblico pag. 59 art Insegne e mezzi pubblicitari pag. 60 art Chioschi, cabine telefoniche, edicole pag. 60 art Passaggi pedonali pag. 60

7 7 art Percorsi ciclabili pag. 61 art Spazi porticati pag. 61 art Occupazione degli spazi pubblici pag. 62 art Disciplina d uso del sottosuolo pag. 62 art Reti di servizi pubblici pag. 63 art Volumi tecnici ed impiantistici pag. 63 art Intercapedini e griglie di aerazione pag. 63 Sezione III - Spazi privati art Norme di comportamento degli operatori a tutela dell ambiente urbano pag. 64 art Accessi e passi carrabili pag. 64 art Strade private pag. 65 art Allacciamento alle reti fognarie pag. 66 art Allacciamento alle reti impiantistiche pag. 66 art Recinzioni e muri di sostegno pag. 67 art Spazi inedificati pag. 69 art Sistemazioni esterne ai fabbricati pag. 69 art Toponomastica e segnaletica pag. 70 art Numeri civici pag. 70 art Cassette per la corrispondenza pag. 70 CAPO II Requisiti delle costruzioni in rapporto all ambiente e allo spazio urbano Sezione I - Inserimento ambientale delle costruzioni art Decoro delle costruzioni pag, 71 art Allineamenti pag. 71 art Spazi conseguenti ad arretramenti pag. 72 art Prospetti su spazi pubblici pag. 72 art Sporgenze e aggetti pag. 73 art Tende aggettanti su suolo pubblico pag. 73 art Portici e gallerie pag. 73 art Disciplina del colore pag. 74 art Disciplina dell uso dei materiali di finitura pag. 74 art Disciplina del verde su aree private pag. 75 Sezione II - Manutenzione ed interventi di adeguamento delle costruzioni

8 8 art Manutenzione e revisione periodica delle costruzioni pag. 76 CAPO III Realizzazione degli interventi Sezione I - Disciplina delle opere art Requisiti delle costruzioni pag. 76 art Richiesta e consegna dei punti fissi pag. 76 art Inizio dei lavori pag. 77 art Disciplina del cantiere pag. 77 art Occupazione del suolo pubblico e recinzioni provvisorie pag. 78 art Sicurezza del cantiere pag. 79 art Scavi e demolizioni pag. 79 art Conferimento dei materiali di risulta pag. 80 art Rinvenimenti pag. 80 art Ultimazione dei lavori pag. 80 CAPO IV Modalità di predisposizione dei progetti Sezione I - Unificazione grafica art Modalità di rappresentazione grafica pag. 81 Sezione II - Criteri di rappresentazione dell inserimento ambientale art Rappresentazione del contesto ambientale pag. 81 Sezione III - Elenco degli elaborati grafici e degli elementi di dimensionamento soggetti a verifica tecnica art Documentazione tecnica pag. 82 Sezione IV - Indice dei capitoli della relazione illustrativa e degli allegati di calcolo art Relazione illustrativa pag. 85

9 9 Titolo IV NORME FINALI E TRANSITORIE CAPO I Durata del Regolamento Edilizio art Modifiche al Regolamento Edilizio pag. 87 art Testi coordinati pag. 87 CAPO II Rapporti tra Regolamento Edilizio, N.T.A. del P.R.G., Regolamento di Igiene art Correlazione tra Regolamento Edilizio e Regolamento di Igiene pag. 87 art Prevalenza tra Regolamento Edilizio ed N.T.A. del P.R.G. pag. 87 CAPO III Validità e Deroghe art Decorrenza della validità pag. 88 art Casi in cui è applicabile la deroga pag. 88

10 10 Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti Articolo 1 Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività 1. Sono legittimati a presentare domanda di provvedimento abilitativo (concessione edilizia, autorizzazione edilizia), nonché a presentare la denuncia di inizio attività (D.I.A.), i seguenti soggetti: a) il proprietario, nel caso di comproprietà, pro quota indivisa, la domanda deve essere firmata da tutti i comproprietari; b) l amministratore del condominio per quanto riguarda i beni comuni; c) il singolo condomino, previo consenso dell'assemblea condominiale quando l intervento avviene su parti comuni; d) il rappresentante volontario del proprietario, laddove nominato, con l indicazione della procura; e) il rappresentante legale del proprietario; f) il titolare di diritto di superficie; g) l usufruttuario, nei limiti di cui all art.986 Codice Civile; h) l enfiteuta; i) il titolare del diritto di servitù, sia volontaria che coattiva, limitatamente alle opere necessarie per l esercizio della servitù; l) l affittuario di fondo rustico, limitatamente alle opere consentite in base al titolo vantato, secondo quanto prevede la Legge 3 Maggio 1982, n.203; m) il concessionario di terre incolte per il miglioramento dei fabbricati rurali e delle case di abitazione; n) il beneficiario di decreto di occupazione d'urgenza; o) il concessionario di miniere, limitatamente alle opere necessarie all esercizio dell attività in concessione; p) il conduttore o l affittuario, nel caso in cui in base al contratto abbia la facoltà, espressamente conferitagli dal proprietario, di eseguire interventi edilizi; q) colui che abbia ottenuto dall Autorità Giudiziaria provvedimento, di qualunque natura, che lo legittimi all esecuzione di interventi edilizi su fondi altrui;

11 11 r) colui che ha ottenuto il godimento di beni immobili appartenenti al demanio. 2. I soggetti indicati al comma precedente sono inoltre legittimati ad attivare la procedura di cui all'art.26 della Legge 28 Febbraio 1985 n.47 relativa alla realizzazione di opere interne. 3. I soggetti legittimati a presentare istanze per i provvedimenti abilitativi, oppure a presentare denuncia di inizio attività, oppure ad attivare la procedura di cui all art.26 della Legge n.47/85, sono altresì legittimati a presentare domanda per ottenere i pareri o i provvedimenti autorizzatori nei procedimenti o nei subprocedimenti relativi, fatto comunque salvo quanto previsto al successivo art.2. Articolo 2 Autorizzazione paesaggistica. Istituto previsto dal Decreto Legislativo n.490 del 29 Ottobre Sono legittimati a presentare istanza di autorizzazione paesaggistica, secondo quanto prevede l art.51 Decreto Legislativo n.490/99, il proprietario, il possessore, o il detentore del bene che si intende trasformare. 2. In conformità a quanto disposto dall'art.25 del Regio Decreto 3 Giugno 1940, per gli interventi da eseguirsi su aree vincolate paesaggisticamente in base al Decreto Legislativo 490/99, il rilascio dell'autorizzazione di cui all art.51 del Decreto Legislativo 490/99 è, in ogni caso, preliminare all'avvio dei procedimenti edilizi. Articolo 3 Piani Attuativi 1. Sono legittimati a presentare proposta di piani attuativi di iniziativa privata i titolari del diritto di proprietà o del diritto di superficie di tutte le aree comprese nel piano. 2. La proposta di piano attuativo di cui al comma precedente può essere presentata anche dagli usufruttuari previo assenso dei proprietari. 3. La proposta di piano di recupero può essere presentata, ai sensi dell'art.30 della Legge 5 Agosto 1978 n.457, dai proprietari degli immobili e delle aree facenti parte delle zone di recupero, rappresentanti, in base all'imponibile catastale, almeno i tre quarti del valore degli immobili interessati. Articolo 4 Licenza d uso (abitabilità e/o agibilità) 1. Sono legittimati a chiedere la licenza d uso (autorizzazione di cui all art.221 del T.U. delle LL.SS. approvato con Regio Decreto n.1265 come modificato dall art. 4 del DPR 425/94 e successive integrazioni) tutti i soggetti intestatari dei provvedimenti abilitativi di cui ai precedenti

12 12 articoli o comunque legittimati alla realizzazione di opere per le quali sia richiesta tale certificazione di conformità alla normativa igienico-sanitaria. Sezione II - Contenuti dell'istanza Articolo 5 Domanda di concessione o di autorizzazione edilizia 1. La domanda di concessione edilizia, ovvero di autorizzazione edilizia, indirizzata alla struttura competente e redatta su modulo prestampato fornito dal Comune, deve contenere tutti i seguenti dati: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) qualificazione dell intervento stesso secondo la classificazione riportata al Titolo III, Capo I; f) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista; g) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento; Articolo 6 Domanda di voltura 1. Nell ipotesi di trasferimento della concessione o dell autorizzazione edilizia, i successori o gli eventuali aventi causa possono chiedere che la concessione edilizia o l autorizzazione edilizia sia intestata agli stessi. 2. Il successore o l avente causa presenta alla struttura competente la domanda di nuova intestazione (voltura) con indicazione, in via di autocertificazione, dell atto con cui è stata trasferita la titolarità del diritto che ha costituito il presupposto per il rilascio della concessione o autorizzazione edilizia. 3. Gli obblighi nascenti dall autorizzazione e dalla concessione sono trasferiti a carico del soggetto subentrante, a partire dal giorno in cui viene notificato al subentrante l atto di voltura. 4. Le variazioni d intestazione della autorizzazione e della concessione edilizia non comportano revisione del relativo atto amministrativo.

13 13 Articolo 7 Modalità di presentazione della denuncia di inizio attività. Istituto previsto dall art.2, comma 60 della Legge n.662 del 23/12/96, esteso dalla Legge Regionale n.22 del 19/12/ Il soggetto legittimato presenta alla struttura competente nei modi e nei tempi previsti dalla legislazione vigente, apposita dichiarazione, redatta in forma libera su modulo prestampato fornito dal Comune e sottoscritta dal soggetto legittimato e dal progettista, nella quale vanno descritte le opere edilizie che si intendono realizzare con la specificazione dei seguenti dati: a) generalità del dichiarante, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la denuncia in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella denuncia stessa; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la seguente specificazione; - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) dichiarazione del titolo che legittima il dichiarante a presentare la denuncia di inizio attività; f) generalità del professionista al quale è affidata la direzione dei lavori, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; g) indicazione dell impresa alla quale si intende affidare i lavori; h) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. 3. Il professionista dovrà, nella relazione, descrivere in modo analitico le opere oggetto della Denuncia d Inizio Attività, ed asseverare che tali opere siano conformi agli strumenti urbanistici vigenti, sia generali che particolari, e al vigente Regolamento Edilizio e non in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati, sia generali che particolari; dovrà altresì asseverare il rispetto delle norme di sicurezza e di quelle igienico-sanitarie vigenti. 4. Qualora la Denuncia d Inizio Attività riguardi opere per le quali siano dovuti oneri di urbanizzazione e contributo costo di costruzione, il relativo calcolo deve essere allegato alla Denuncia d Inizio Attività stessa il pagamento degli oneri deve essere effettuato prima dell inizio dei lavori.

14 14 Articolo 8 Procedimento per le opere interne. Istituto previsto dall art.26 della Legge 47/85 1. Il soggetto legittimato deve presentare alla struttura competente una propria comunicazione con cui dà notizia che, contestualmente al deposito della stessa, ha dato inizio ai lavori relativi ad opere interne alle costruzioni, allegando una relazione a firma di un professionista abilitato alla progettazione che asseveri le opere da compiersi ed il rispetto delle norme di sicurezza e delle norme igienico-sanitarie vigenti. 2. La comunicazione deve contenere i seguenti dati: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda stessa; b) numero di codice fiscale di colui che dà la comunicazione; c) estremi ed ubicazione dell immobile, con l indicazione della zona urbanistica ove insiste l immobile oggetto dell intervento; d) dichiarazione che l immobile non è soggetto a vincoli ai sensi della Legge n.490/99. e) dichiarazione di proprietà dell immobile oggetto dell intervento o indicazione di altro titolo che legittima il dichiarante all esecuzione delle opere interne; f) generalità del professionista, con relativo codice fiscale, nonché gli estremi dell iscrizione all Ordine o al Collegio professionale; g) generalità dell imprenditore che è stato incaricato della esecuzione delle opere interne; h) sottoscrizione del dichiarante, data e luogo di presentazione della comunicazione. 3. Il professionista, nella relazione, deve: a) autocertificare di essere abilitato alla progettazione, indicando gli estremi dell iscrizione al Collegio o all Ordine professionale di appartenenza; b) descrivere analiticamente le opere da compiersi; c) asseverare che le opere da compiersi: - non siano in contrasto con gli strumenti urbanistici adottati o approvati e con il presente Regolamento Edilizio; - non comportino modifiche alla sagoma della costruzione, ai prospetti, né aumento delle superfici utili e del numero delle unità immobiliari; - non modifichino la destinazione d uso delle costruzioni e delle singole unità immobiliari; - non rechino pregiudizio alla statica dell immobile; - per quanto riguarda gli immobili compresi nelle zone A, che gli stessi rispettino le originarie caratteristiche costruttive. 4. La relazione deve inoltre asseverare il rispetto delle norme di sicurezza e delle norme igienicosanitarie vigenti.

15 15 Articolo 9 Domanda di autorizzazione paesaggistica 1. I soggetti legittimati, ai sensi dell art.51 del Decreto Legislativo 490/99, a presentare istanza di autorizzazione paesaggistica devono indicare nell istanza medesima i seguenti elementi: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) estremi catastali e ubicazione dell immobile oggetto dell intervento; d) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; e) specificazione della natura del vincolo apposto, in base alle procedure previste dal Decreto Legislativo 490/99 (ex Legge 1497/39 ed ex Legge 431/85); f) segnalazione in ordine all eventuale inserimento dell immobile all interno del perimetro del Parco Sovraccomunale denominato parco del Lura o in altre zone oggetto di particolari vincoli (es. D.Lvo 152/99); g) indirizzo esatto, ove non coincidente con la residenza, dove comunicare o notificare gli atti amministrativi inerenti il procedimento. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Articolo 10 Proposte di Piani Attuativi di iniziativa privata 1. La proposta di piani attuativi di iniziativa privata, deve essere indirizzata all Amministrazione Comunale e deve indicare: a) generalità del proponente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la proposta in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) generalità del progettista, con indicazione dell Ordine o del Collegio professionale di appartenenza; d) ubicazione ed estremi catastali dell immobile oggetto dell intervento con la specificazione: - della zona urbanistica in cui l immobile oggetto dell intervento insiste; - di eventuali vincoli ambientali, monumentali, o di altra natura (idrogeologico, sismico, ecc.), che gravano sull immobile oggetto dell intervento; e) indicazione del titolo che legittima il proponente ad avanzare la proposta di piano attuativo di iniziativa privata; f) luogo e data di presentazione della domanda nonché sottoscrizione del richiedente e del progettista.

16 16 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Articolo 11 Richiesta di abitabilità/agibilità 1. La domanda di licenza d uso deve indicare: a) generalità del richiedente, nel caso di soggetto collettivo (società, ente, condominio) è necessario anche indicare le generalità della persona fisica che rappresenta il soggetto collettivo o che, comunque, è legittimata a presentare la domanda in base allo statuto o a specifico atto deliberativo da indicare nella domanda stessa; b) numero del codice fiscale del richiedente; c) estremi del titolo abilitativo in base al quale sono state realizzate le opere delle quali si chiede di certificare l abitabilità o l agibilità; d) estremi della denuncia di ultimazione dei lavori presentata (riportando la relativa data); e) luogo e data di presentazione della richiesta, nonché sottoscrizione del richiedente. 2. La domanda deve riportare l elenco dettagliato dei documenti e degli elaborati allegati. Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze Articolo 12 Documenti ed elaborati da allegare alle istanze 1. Alle istanze di autorizzazione o concessione edilizia, alle dichiarazioni di inizio attività ed alle proposte di piani attuativi di iniziativa privata deve essere allegata la documentazione come indicato al successivo art.144 del presente Regolamento. 2. Il titolo legittimante l istanza è oggetto di autocertificazione Articolo 13 Concessione edilizia 1. A corredo delle domande di concessione edilizia devono essere presentati gli elaborati di progetto redatti secondo quanto disposto dall art.143 del presente Regolamento. 2. Deve altresì essere presentata la seguente documentazione: a) autocertificazione relativa al titolo che abilita alla richiesta; b) modello debitamente compilato per la determinazione del costo di costruzione; c) assunzione di impegno per la esecuzione delle opere di urbanizzazione eventualmente carenti; d) dichiarazione impegnativa di assunzione di responsabilità in ordine al rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie del Regolamento d'igiene; e) relazione geologica e/o geotecnica, ove prevista ai sensi del Decreto Ministeriale ;

17 17 f) se necessario, copia dell'autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici in caso di immobile assoggettato a vincolo storico, artistico, archeologico; g) se necessario, copia dell'autorizzazione rilasciata ai sensi dell'art.51 Decreto Legislativo n.490/99; h) parere di conformità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, se necessario. i) progetto degli impianti ai sensi della Legge 46/90 o dichiarazione di esonero, se necessario per legge; l) dimostrazione grafica con dichiarazione asseverata del rispetto delle norme relative al superamento delle barriere architettoniche; m) ulteriori dichiarazioni e/o elaborati previsti dal Regolamento d Igiene o da altri regolamenti o norme speciali in materia di sicurezza. 3. Qualora l istanza non sia corredata dalla predetta documentazione, il responsabile del procedimento richiede, nel termine perentorio di 15 giorni di cui all art.4 della Legge 493/93, la documentazione mancante; sempre nel predetto termine, la competente struttura può richiedere, sulla base di specifica motivazione, integrazioni documentali anche non precedentemente elencate, purché le stesse si pongano in relazione con la documentazione elencata e non siano connesse con differenti procedure. 4. In tal caso i termini di conclusione del procedimento sono interrotti e decorrono nuovamente per intero dalla data di presentazione di quanto richiesto. Qualora il soggetto richiedente la concessione non presenti la necessaria documentazione entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della richiesta, la pratica è archiviata d ufficio. 5. Qualora la richiesta di integrazione documentale sia successiva alla scadenza dei termini previsti dalla normativa vigente, la richiesta stessa, pur essendo valida, non produce interruzione dei termini fissati dalla legge per l emanazione del provvedimento finale. Articolo 14 Autorizzazione edilizia. Istituto previsto dall art.49 della Legge 457/78 e dall art.7 della Legge 94/82 1. A corredo delle domande di autorizzazione edilizia devono essere presentati gli elaborati di progetto redatti secondo quanto disposto dall art.143 del presente Regolamento. 2. Deve altresì essere presentata la seguente documentazione: a) titolo che abilita alla richiesta; b) modello debitamente compilato per la determinazione del costo di costruzione; c) assunzione di impegno per la esecuzione delle opere di urbanizzazione eventualmente carenti; d) dichiarazione impegnativa di assunzione di responsabilità in ordine al rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie del Regolamento d'igiene; e) relazione geologica e/o geotecnica, ove prevista ai sensi del Decreto Ministeriale ; f) ove necessario, copia dell'autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici in caso di immobile assoggettato a vincolo storico, artistico, archeologico; g) ove necessario, copia dell autorizzazione rilasciata ai sensi dell art.51 del Decreto Legislativo n.490/99; h) parere di conformità del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ove necessario.

18 18 i) dimostrazione grafica, con dichiarazione asseverata, del rispetto delle norme relative al superamento delle barriere architettoniche. Articolo 15 Licenza d uso 1. A corredo delle richieste di licenza d uso devono essere allegati i seguenti documenti: a) denuncia di ultimazione dei lavori; b) certificato di collaudo statico delle opere realizzate, ovvero, se le opere non rientrano nell ambito di applicazione della Legge 1086/71, dichiarazione asseverata del Direttore Lavori; c) copia della dichiarazione presentata per l iscrizione in catasto dell immobile, redatta in conformità alle norme vigenti in materia, nonché copia delle planimetrie delle nuove unità immobiliari e delle modifiche alle unità preesistenti; d) dichiarazione del direttore dei lavori che, ai sensi dell art.4 del Decreto Presidente della Repubblica 425/94, certifichi, sotto la sua responsabilità, la conformità delle opere rispetto al progetto approvato, la prosciugatura dei muri e la salubrità degli ambienti. In tale dichiarazione deve essere altresì attestato il rispetto del vigente Regolamento comunale d Igiene nonché di tutte le altre norme in vigore in materia di igiene, di sicurezza, di prevenzione degli incendi, di contenimento dei consumi energetici, di tutela dall inquinamento e delle specifiche normative per il tipo di intervento realizzato. Tale dichiarazione dovrà inoltre essere accompagnata da ogni altro certificato di collaudo e di conformità richiesto dalle leggi e normative vigenti, rilasciato dagli enti competenti; e) autorizzazione all allacciamento alla fognatura comunale e in caso di sostanziali modifiche in fase esecutiva anche la planimetria aggiornata degli impianti tecnologici e degli allacciamenti ai pubblici servizi; f) certificati di collaudo degli impianti tecnologici resi dalle ditte installatrici, altre dichiarazioni e/o elaborati previsti dal Regolamento d Igiene o da altri regolamenti o norme speciali in materia di igiene e sicurezza; g) dichiarazione del direttore dei lavori attestante il rispetto della normativa vigente sulla eliminazione delle "barriere architettoniche" (Legge 9 Gennaio 1989, n.13 e Decreto Ministeriale 14 Giugno 1989, n.236). Articolo 16 Autorizzazione paesaggistica 1. Le domande di autorizzazione paesaggistica devono essere corredate dai documenti e dagli elaborati indicati nell allegato A della Deliberazione di Giunta Regionale n.6/30194 del 25 Luglio 1997 che di seguito si riporta. 2. Elaborati per la rappresentazione dello stato di fatto:

19 19 a) planimetria quotata nelle scale 1:5.000, 1:2.000 o 1:1.000 in relazione alla dimensione e localizzazione dell intervento, con individuazione degli elementi costitutivi e rappresentativi del paesaggio che si ritengano utili da considerare; b) fotopiano se esistente; c) documentazione fotografica che rappresenti da più punti di vista in modo panoramico, l edificio o l area oggetto dell intervento; d) rilievo dello stato di fatto dell edificio o di altri manufatti (piante e coperture, prospetti e sezioni significative in scala 1:100) sui quali si intenda intervenire, descrittivo anche delle caratteristiche di finitura originali (quali, ad esempio, il tipo di intonaco, di pitturazione delle superfici, di trattamento delle opere metalliche e lignee, dei materiali di gronda e di copertura, ecc.); e) piano quotato almeno in scala 1:200 comprendente le specie vegetali presenti relazionato alla più vicina sede stradale; nel caso di territorio in declivio il progetto sarà corredato da una o più sezioni quotate estese a tutto il territorio oggetto dell intervento, sede stradale ed edifici circostanti; nello stesso elaborato saranno indicati i movimenti di terra previsti in scavo e riporto, nonché le opere di contenimento delle terre; f) eventuali studi, indagini e rilievi specialistici in funzione del tipo di trasformazione: I - indagini geologiche II - ricerche storiche III - indagine sulla vegetazione. 3. Elaborati di progetto: a) planimetria con l inserimento ambientale del progetto (1:500, 1:5.000); b) piante, prospetti e sezioni significative in scala 1:100 per gli edifici, o superiore per interventi di maggiore estensione territoriale; c) particolari costruttivi significativi in scala 1:20; d) indicazione dei materiali di impiego, dei relativi colori (campionati), dei sistemi costruttivi e delle essenze impiegate; e) ripresa fotografica della simulazione in loco dell opera progettata o fotomontaggio che ne evidenzi l inserimento nel contesto paesistico; f) rappresentazione prospettica o assonometrica dell intervento; g) sezioni ambientali schematiche (1:500, 1:1.000) rappresentative del rapporto percettivo e altimetrico fra l intervento e il contesto territoriale assoggettato al vincolo; h) relazione tecnica contenente tutti gli elementi descrittivi che consentono di valutare l intervento proposto sul paesaggio. 4. In relazione ai diversi tipi di intervento occorre presentare la seguente documentazione: a) per gli interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. c)- 2. d)- 2. f) II- 3. b) - 3. c)- 3. d)- 3. h). b) per gli interventi di ristrutturazione e ampliamenti di edifici gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. c)- 2. d)- 2. e)- 2. f) II- 3. b) - 3. c)- 3. d)- 3. e)- 3. f)- 3. h). c) per gli interventi di nuova edificazione gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 2. e)- 3. a)- 3. b)- 3. c)- 3. d)- 3. e)- 3. f)- 3. g)- 3. h). d) per gli interventi di recinzione gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. c)- 3. b)- 3. d)- 3. h).

20 20 e) per l installazione di cartelli o altri mezzi pubblicitari gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. c)- 3. b)- 3. d)- 3. e)- 3. h). f) per la posa di condotte interrate gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 3. a)- 3. b) - 3. d)- 3. h). g) per la posa di linee aeree gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 2. e)- 3. a)- 3. b)- 3. d)- 3. e)- 3. g)- 3. h). h) per opere di viabilità puntuale o circoscritte gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. c)- 2. d)- 2. f) I- 3. a)- 3. b)- 3. c)- 3. d)- 3. e)- 3. f), solo nel caso di particolare impatto visivo 3. h). i) per opere di viabilità estese gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 2. e)- 2. f) I- 2. f) III- 3. a)- 3. b)- 3. c)- 3. d)- 3. e)- 3. g)- 3. h). j) per opere idrauliche puntuali o circoscritte gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. c)- 2. f) I- 3. b)- 3. c)- 3. d)- 3. h). k) per opere idrauliche estese gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 2. e)- 2. f) I- 2. f) III- 3. a)- 3. b)- 3. c)- 3. d)- 3. e)- 3. g)- 3. h). l) per opere di recupero ambientale gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 2. e)- 2. f) I- 2. f) III- 3. a)- 3. b)- 3. c)- 3. d)- 3. e)- 3. g)- 3. h). m) per gli interventi di manutenzione o integrazione del patrimonio arboreo gli elaborati indicati ai punti 2. a)- 2. b)- 2. c)- 2. e)- 2. f) I- 2. f) III- 3. b)- 3. d)- 3. e)- 3. g)- 3. h). Articolo 17 Piani Attuativi 1. I progetti dei piani attuativi devono essere corredati dai documenti e dagli elaborati indicati dalla Delibera di Giunta Regionale n.6/30267 del 25 Luglio 1997 che di seguito si riporta. 2. Piani attuativi in aree libere: a) Stralcio del vigente programma pluriennale di attuazione interessante la zona oggetto dell intervento nel caso in cui si tratti di Comuni dotati di Programma Pluriennale di Attuazione. b) Relazione circa i caratteri e l entità dell intervento, da cui risulti la dimostrazione della conformità dell intervento previsto con le disposizioni dello strumento urbanistico generale vigente, eventualmente corredata da specifiche norme di attuazione del piano attuativo. c) Stralcio dell azzonamento dello strumento urbanistico generale vigente e delle relative norme di attuazione, con l individuazione delle aree interessate; nonché stralcio di eventuale strumento in itinere e delle relative norme di attuazione. d) Estratto catastale con l indicazione delle aree interessate e con l elenco delle proprietà. e) Planimetria dello stato di fatto, almeno in scala 1:500, della zona interessata con l individuazione delle curve di livello o dei capisaldi di riferimento delle presenze monumentali naturalistiche ed ambientali, degli eventuali vincoli apposti in forza della vigente legislazione con adeguata estensione al territorio circostante per consentire una opportuna conoscenza del contesto di intervento. f) Progetto planivolumetrico, almeno in scala 1:500, definito nelle sue componenti tipologiche e di destinazione d uso, con indicazione delle sagome di ingombro e delle coperture dei singoli edifici;

21 21 il progetto dovrà altresì individuare le aree di uso pubblico, le aree da cedere in proprietà al Comune nonché le opere di sistemazione delle aree libere. g) Progetto di massima delle opere di urbanizzazione relativo alle strade, agli accessi, ai parcheggi pubblici e privati nonché agli impianti tecnici di collegamento con la rete dei pubblici servizi. h) Nel caso di piano di lottizzazione deve essere allegato anche lo schema di convenzione contenente l impegno per la cessione gratuita delle aree per l urbanizzazione primaria e secondaria, e per l esecuzione delle opere relative a carico del lottizzante; o per l assunzione degli oneri sostitutivi; la determinazione dell importo da versare a garanzia delle urbanizzazioni; le modalità e i tempi di attuazione. 3. Piani attuativi in aree edificate: a) Stralcio del vigente programma pluriennale di attuazione interessante la zona oggetto dell intervento nel caso in cui si tratti di Comuni dotati di Programma Pluriennale di Attuazione. b) Relazione circa i caratteri e l entità dell intervento, da cui risulti la dimostrazione della conformità dell intervento previsto con le disposizioni dello strumento urbanistico generale vigente, eventualmente corredata da specifiche norme di attuazione del piano attuativo nonché da schede di rilevamento degli edifici compresi nel piano. c) Stralcio dell azzonamento dello strumento urbanistico generale vigente e delle relative norme di attuazione, con l individuazione delle aree interessate; nonché stralcio di eventuale strumento in itinere e delle relative norme di attuazione. d) Estratto catastale con l indicazione degli immobili e delle aree interessate e con l elenco delle proprietà. e) Planimetria quotata dello stato di fatto dell area e degli edifici esistenti, almeno in scala 1:500. f) Profili dello stato di fatto verso gli spazi pubblici e sezioni progressive schematiche, almeno in scala 1:500, estesi all edificato in diretta relazione con l ambito del piano attuativo. g) Progetto urbanistico-architettonico definito nelle componenti tipologiche e di destinazione d uso, nelle masse e nelle altezze delle costruzioni; il progetto dovrà contenere altresì le indicazioni relative agli spazi riservati ad opere ed impianti di interesse pubblico o di uso pubblico, nonché gli edifici destinati a demolizione o ricostruzione ovvero soggetti a restauro e risanamento conservativo ed a ristrutturazione edilizia. h) Profili regolatori verso gli spazi pubblici, almeno in scala 1:500. i) Relazione di previsione di massima delle spese occorrenti per l acquisizione delle aree e per le sistemazioni generali necessarie per l attuazione del piano. j) Nel caso di piano di recupero di iniziativa privata deve essere allegato lo schema di convenzione con i contenuti di cui all art.28 della Legge 1150/1942 e successive modifiche. 4. Piani di zona per l edilizia economica e popolare ex legge 167/1962: a) Relazione illustrativa e relazione sulle previsioni della spesa occorrente per le sistemazioni generali necessarie per l attuazione del piano. b) Norme urbanistico edilizie per la buona esecuzione del piano. c) Planimetria in scala non inferiore a 1: contenente le previsioni del P.R.G. ovvero, quando questo non esistesse, le indicazioni del P. di F. con la precisa individuazione delle zone destinate all edilizia popolare. d) Progetto in scala non inferiore a 1:2.000 disegnata sulla mappa catastale e contenente:

22 22 - la rete stradale e la delimitazione degli spazi riservati ad opere ed impianti di interesse pubblico, nonché ad edifici pubblici o di culto; - la suddivisione in lotti delle aree con l indicazione e l ubicazione della volumetria dei singoli lotti; - la profondità delle zone laterali ad opere pubbliche, la cui occupazione serve ad integrare le finalità delle opere stesse ed a soddisfare prevedibili esigenze future. e) Progetto planivolumetrico, almeno in scala 1:500, definito nelle sue componenti tipologiche e di destinazione d uso, con indicazione delle sagome di ingombro e delle coperture dei singoli edifici. f) Estratto catastale con l indicazione degli immobili e delle aree interessate e con l indicazione delle proprietà. g) Planimetria in scala non inferiore a 1:2.000 indicante lo stato di fatto. 5. Nel caso di piani attuativi di cui ai punti ricadenti in aree sottoposte a vincolo idrogeologico deve essere allegata anche la relazione geologica particolareggiata comprovante l ammissibilità dell intervento e contenente le eventuali condizioni alle quali l intervento dovrà essere subordinato. 6. Nel caso di aree dichiarate sismiche, deve essere allegato anche il parere della competente sezione provinciale del Genio Civile, a norma dell art.13 della Legge n.64/ I piani attuativi di cui all art.6, comma 2, della Legge Regionale n.23/1997, ai quali si applica la procedura di approvazione disciplinata dall art.3, dovranno essere inoltre corredati della documentazione prevista dalla D.G.R. n.5/52776 del 18 Maggio 1994 e successive modifiche ed integrazioni, oltre che della scheda informativa approvata dalla Giunta regionale con Deliberazione n dell 1 Luglio 1997 e successive modifiche e integrazioni. 8. I piani attuativi di cui all art.9 della Legge Regionale n.23/1997, ai quali si applica la procedura di approvazione disciplinata dall art.10, dovranno essere corredati inoltre da documentazione fotografica, preferibilmente a colori, che rappresenti da più punti di vista lo stato di fatto dell area di intervento, documenti le caratteristiche ambientali e naturali della stessa nonché i rapporti intercorrenti con il territorio circostante. Sezione IV - Autocertificazione ed asseverazione Articolo 18 Autocertificazione 1. Al fine di favorire lo snellimento delle procedure di cui al presente Regolamento ed in ottemperanza alle disposizioni delle Leggi 4 Gennaio 1968 n.15 e 15 Maggio 1997 n.127 come successivamente modificate ed integrate, nonché in attuazione delle disposizioni del D.P.R. 20 Ottobre 1998 n.403, recante norme di attuazione degli artt.1, 2, 3, della Legge 15 Maggio 1997 n.127 in materia di semplificazione delle certificazioni amministrative, tutte le situazioni giuridiche relative alla materia oggetto del presente Regolamento, risultanti da atti pubblici, potranno essere autocertificate mediante l'attestazione delle stesse in una dichiarazione redatta e sottoscritta dall'interessato che contenga il richiamo esplicito alle norme sopra richiamate e l'indicazione espressa degli estremi dell'atto pubblico che sostituisce.

23 23 Articolo 19 Asseverazione 1. Nelle ipotesi in cui l'amministrazione comunale debba verificare la sussistenza di dati di fatto o di requisiti di legittimità di atti riguardanti le procedure previste dal presente Regolamento, il progettista e/o l'interessato possono produrre una asseverazione consistente, secondo quanto disposto dalla Decreto Giunta Regionale 25 Settembre 1998 n.6/38573, in una attestazione chiara ed esplicita sulla sussistenza dei dati di fatto o dei requisiti di legittimità dell'atto richiesti nelle distinte procedure. 2. Qualora si voglia semplificare la procedura d esame della pratica per accelerare la conclusione dei procedimenti relativi al rilascio di atti abilitativi, dovranno sempre essere asseverate: a) la conformità dei progetti agli strumenti urbanistici, alle disposizioni legislative ed ai regolamenti vigenti; b) la superficie delle aree da edificare; c) la volumetria di fabbricati esistenti; d) le distanze di edifici esistenti dal confine; e) i distacchi dagli edifici; f) l'altezza dei fabbricati. CAPO II Le fasi del procedimento amministrativo Sezione I - Fase di avvio Articolo 20 Presentazione dell istanza 1. L istanza di concessione edilizia o autorizzazione edilizia o paesaggistica o di Denuncia Inizio Attività o di comunicazione ex art.26, Legge 47/85, redatta in conformità con la vigente normativa sull imposta di bollo, deve essere presentata nei giorni e nelle ore previsti dal responsabile della struttura competente, corredata dei documenti di cui al Titolo I, Capo I, Sezione III del presente Regolamento, redatti secondo quanto disposto al successivo Titolo III, Capo IV. 2. Alla presentazione dell istanza, utilizzando la modulistica fornita dal Comune, viene rilasciata ricevuta dell avvenuto deposito dell istanza con l indicazione: a) del protocollo d ingresso; b) delle indicazioni previste dal successivo art.21, comma 2; 3. Ogni istanza deve concernere un unico procedimento abilitativo. 4. L esame delle domande deve avvenire secondo l ordine di presentazione riscontrabile in base al protocollo di ingresso della domanda stessa.

24 24 Articolo 21 Responsabilità del procedimento 1. L Amministrazione comunale provvede, secondo quanto disposto dall art.7 della Legge 241/90, a comunicare all interessato l avvio del procedimento. 2. Nella comunicazione di avvio del procedimento devono essere comprese: a) le generalità del responsabile dell istruttoria, il suo numero telefonico, i giorni e gli orari in cui è disponibile al pubblico; b) l unità organizzativa e il soggetto responsabile del procedimento; c) la persona legittimata ad assumere l atto finale; d) l indicazione che le richieste di accesso agli atti e la presentazione di eventuali memorie devono essere inoltrate al responsabile del procedimento. Sezione II - Fase istruttoria Articolo 22 Denuncia di Inizio Attività 1. Nel termine di 20 giorni dalla presentazione della Denuncia di Inizio Attività di cui all art.2, comma 60, Legge 662/96 e all art.4 della Legge Regionale n. 22 del 19/11/99 il responsabile del procedimento verifica la sussistenza di tutte le condizioni previste dalla legge per la legittimità della Denuncia di Inizio Attività. 2. Qualora venga riscontrata l assenza di una o più delle condizioni stabilite, il responsabile della struttura competente, con provvedimento motivato da notificare nello stesso termine di cui al comma 1, ordina all interessato di non effettuare le previste trasformazioni. Articolo 23 Comunicazione ex art. 26 Legge 47/85 1. L istruttoria è rivolta all accertamento dei requisiti previsti dall art.26, Legge 47/85. La comunicazione, qualora tale accertamento risulti positivo, abilita alla esecuzione degli interventi. Articolo 24 Concessione edilizia 1. Completato l esame dei documenti allegati alla pratica edilizia secondo quanto previsto dall art.13 del presente Regolamento, e calcolato il contributo concessorio, e comunque entro il termine di 60 giorni dalla presentazione della domanda, il responsabile del procedimento, laddove necessario, chiede al Presidente di convocare la Commissione Edilizia secondo le procedure previste nel Titolo II, Capo III, Sezione I del presente Regolamento per l espressione del parere di competenza.

25 25 2. Ottenuto il parere della Commissione edilizia, il responsabile del procedimento (o dell istruttoria) predispone, entro 10 giorni dalla scadenza del termine di cui al precedente comma 1, una motivata relazione scritta diretta al soggetto competente per l emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento. 3. Qualora la Commissione Edilizia non si esprima nel termine di cui al precedente comma 1, il responsabile del procedimento prescinde dalla necessità del parere della Commissione stessa e predispone una relazione scritta diretta al soggetto competente per l emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento indicando i motivi per cui il termine non è stato rispettato. 4. La relazione di cui al precedente comma 2 deve individuare: a) il richiedente (legittimazione, titolo, elezionedel domicilio nell ambito del Comune ecc.) e il progettista (abilitazione professionale al tipo di intervento proposto); b) l area (individuazione catastale, disciplina urbanistica, vincoli, superficie reale, urbanizzazioni ecc.); c) il progetto (descrizione dell intervento, elaborati presentati ecc.); d) le autorizzazioni, i nulla-osta, i permessi acquisiti; e) la qualificazione dell intervento; f) la conformità del progetto alle norme urbanistico-edilizie, mettendo in rilievo con puntualità, in caso contrario, le difformità. Articolo 25 Autorizzazione edilizia 1. Il responsabile del procedimento, qualora emerga carenza o incompletezza della documentazione prevista dal Titolo I, Capo I, Sezione III del presente Regolamento, provvede a formulare la richiesta di completamento o regolarizzazione della documentazione stessa. 2. Completato l esame dei documenti allegati alla pratica edilizia, e comunque almeno 10 giorni prima della scadenza del termine previsto dall art.7 della Legge 25 Marzo 1982, n.94 per la formazione del silenzio-assenso, il responsabile del procedimento predispone una relazione motivata per l emanazione del provvedimento conclusivo del procedimento. 3. La relazione di cui al comma precedente deve contenere: a) i dati del soggetto richiedente e del progettista; b) le caratteristiche edilizie ed urbanistiche dell area sulla quale dovrà essere realizzata l opera; c) le autorizzazioni, i nulla-osta, i permessi acquisiti; d) la qualificazione tecnico-giuridica dell intervento richiesto; e) la valutazione della conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie vigenti con le relative dimostrazioni.

Titolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa

Titolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa I Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Soggetti art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 01 art. 2 - Autorizzazione paesaggistica pag. 02 art. 3 - Autorizzazione

Dettagli

Comune di Arena Po Regolamento Edilizio. TITOLO I Riferimenti normativi e principi

Comune di Arena Po Regolamento Edilizio. TITOLO I Riferimenti normativi e principi TITOLO I Riferimenti normativi e principi Premesse Art. 1 Oggetto pag. 001 Art. 2 Riferimenti normativi pag. 001 Art. 3 Principi pag. 001 TITOLO II Modalità di compilazione dei progetti di opere edilizie

Dettagli

Comune di Santa Maria della Versa Regolamento Edilizio. TITOLO I Riferimenti normativi e principi

Comune di Santa Maria della Versa Regolamento Edilizio. TITOLO I Riferimenti normativi e principi TITOLO I Riferimenti normativi e principi Premesse Art. 1 Oggetto pag. 001 Art. 2 Riferimenti normativi pag. 001 Art. 3 Principi pag. 001 TITOLO II Modalità di compilazione dei progetti di opere edilizie

Dettagli

Titolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa. Articolo 1 Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività

Titolo I NORME PROCEDURALI. CAPO I L iniziativa. Articolo 1 Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività 1 Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti Articolo 1 Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività 1. Sono legittimati a presentare domanda di provvedimento abilitativo

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE 1 TITOLO I NORME PROCEDURALI 2 CAPO 1 PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI 1.1. PREMESSA 1.1.1 Presentazione dell istanza 1. L istanza di concessione edilizia o autorizzazione edilizia

Dettagli

ALLEGATO A SCHEMA DI DOMANDA PER AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA ELABORATI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

ALLEGATO A SCHEMA DI DOMANDA PER AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA ELABORATI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI ALLEGATO A SCHEMA DI DOMANDA PER AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA ELABORATI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI SCHEMA DI DOMANDA PER L AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA All ente competente al rilascio dell autorizzazione

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale Regolamento Edilizio Comunale Adozione: delibera C.C. n.28 del 28.5.2001 Approvazione definitiva: delibera C.C. n.48 del 8.11.2001 Pubblicazione sul B.U.R.L. n.52 del 27.12.2001 REGOLAMENTO EDILIZIO Titolo

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale Regolamento Edilizio Comunale REGOLAMENTO EDILIZIO Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 1 art. 2 - Autorizzazione

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale Regolamento Edilizio Comunale INDICE GENERALE Titolo I - Norme procedurali pag. 9 Titolo II - La Commissione Edilizia pag. 34 Titolo III - Disposizioni sull attività edilizia pag. 40 Titolo IV - Norme

Dettagli

RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi dell'articolo 36 DPR e successive modifiche ed integrazioni CHIEDE

RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi dell'articolo 36 DPR e successive modifiche ed integrazioni CHIEDE in bollo - 1) Allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di GALLARATE RICHIEDENTE: RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi dell'articolo 36 DPR 06.06.2001 e successive

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA ( Art. 10, 22, comma 7, 36, 37 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 L.R. 30 luglio 2009, n. 14) ) Spazio riservato al Comune marca da bollo Al RESPONSABILE dello SPORTELLO UNICO

Dettagli

COMUNITA MONTANA LARIO INTELVESE Via Roma, 9 - SAN FEDELE INTELVI (CO)

COMUNITA MONTANA LARIO INTELVESE Via Roma, 9 - SAN FEDELE INTELVI (CO) Marca da bollo 16.00 COMUNITA MONTANA LARIO INTELVESE Via Roma, 9 - SAN FEDELE INTELVI (CO) Ufficio Tecnico Comunitario Tel. 031/830741 Fax 031/831740 E-mail g.manzoni@lariointelvese.eu Segreteria Comunità

Dettagli

COMUNIC... tel... iscritto all Albo/Ordine... della Provincia di... al n...

COMUNIC... tel... iscritto all Albo/Ordine... della Provincia di... al n... PROTOCOLLO COMUNALE AL RESPONSABILE PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI BUSSI SUL TIRINO PROVINCIA DI PESCARA Pratica n.... (riservato all Ufficio Tecnico) OGGETTO: Denuncia Inizio Attività edilizia ai sensi

Dettagli

Comune di Ternate Provincia di Varese REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE. Approvato con deliberazione C.C. n.15 del

Comune di Ternate Provincia di Varese REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE. Approvato con deliberazione C.C. n.15 del Comune di Ternate Provincia di Varese REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n.15 del 01.07.2002 Entrato in vigore dall 11.09.2002 1 INDICE Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale Regolamento Edilizio Comunale REGOLAMENTO EDILIZIO Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I Soggetti pag. 1 art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 1 art.

Dettagli

RICHIESTA DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D.LGS. N. 42/2004 (art. 167, comma 5, e art. 181, comma 1-quater)

RICHIESTA DI COMPATIBILITA PAESAGGISTICA AI SENSI DEL D.LGS. N. 42/2004 (art. 167, comma 5, e art. 181, comma 1-quater) Marca da bollo 16,00 Provincia di Como Servizio Aree Protette Paesaggio e Reti Ecologiche Via Borgovico, 148-22100 COMO Telefono 031-230.208 dott. Endrizzi Telefax 031-230.207 E-mail territorio@pec.provincia.como.it

Dettagli

COMUNE DI GARLATE. Via Statale, Garlate tel fax Ufficio Tecnico Comunale

COMUNE DI GARLATE. Via Statale, Garlate tel fax Ufficio Tecnico Comunale Comune di Garlate Provincia di Lecco P.G. Marca da bollo da euro 16,00 Oggetto: Domanda di Accertamento Di Compatibilità Paesaggistica ai sensi dell art. 181, comma 1-quater, d. lgs. 42/04 per le funzioni

Dettagli

Comune di Monticello B.za Provincia di Lecco

Comune di Monticello B.za Provincia di Lecco Comune di Monticello B.za Provincia di Lecco Protocollo Marca da bollo da euro 16,00 oggetto: Domanda Di Accertamento Di Compatibilità Paesaggistica ai sensi dell art. 181, comma 1-quater, d. lgs. 42/04

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale nr. 39 del 30.11.2001 Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale nr. 22 del 22.03.2002 Regolamento EDILIZIO COMUNALE

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE TESTO REDATTO AI SENSI DELLA L. R. 23 GIUGNO 1997, N. 23 Titolo I Norme procedurali pag. 1 Titolo II La Commissione Edilizia pag.

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE TESTO REDATTO AI SENSI DELLA L. R. 23 GIUGNO 1997, N. 23 Titolo I Norme procedurali pag. 1 Titolo II La Commissione Edilizia pag.

Dettagli

Denuncia inizio attività edilizia

Denuncia inizio attività edilizia Denuncia inizio attività edilizia PROTOCOLLO COMUNALE AL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DEL COMUNE DI SERDIANA Via Mons. Saba n. 10 09040 SERDIANA (CA) Pratica n.... (riservato

Dettagli

DOCUMENTI A CORREDO DELL ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE

DOCUMENTI A CORREDO DELL ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE DOCUMENTI A CORREDO DELL ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE NOTE DEL TECNICO PROGETTISTA Istanza in carta da bollo su modello unificato e semplificato approvato con l accordo siglato il 12 giugno 2014 tra

Dettagli

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A) ai sensi dell art. 41 della Legge Regionale n. 12 del 11 marzo 2005 e s.m.i.

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A) ai sensi dell art. 41 della Legge Regionale n. 12 del 11 marzo 2005 e s.m.i. Spett.le Responsabile del Settore Territorio e Ambiente presso COMUNE DI BREMBATE SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO PROTOCOLLO DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A) ai sensi dell art. 41 della Legge Regionale

Dettagli

COMUNE DI VILLA D OGNA Provincia di Bergamo

COMUNE DI VILLA D OGNA Provincia di Bergamo COMUNE DI VILLA D OGNA Provincia di Bergamo AREA TECNICO/MANUTENTIVA Prot. Gen. N. Bollo 14,62 P.E. N. All UFFICIO TECNICO del Comune di VILLA D OGNA (BG) OGGETTO: Richiesta di autorizzazione paesistica

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale Comune di Asola Provincia di Mantova Regolamento Edilizio Comunale IL SINDACO IL SEGRETARIO EDIZIONE: 20 DICEMBRE 2005 AGGIORNAMENTO: 05 NOVEMBRE 2008 TITOLO I - NORME PROCEDURALI... 1 CAPO I - L iniziativa...

Dettagli

TESTO NORMATIVO Modificato in accoglimento delle osservazioni

TESTO NORMATIVO Modificato in accoglimento delle osservazioni TESTO NORMATIVO Modificato in accoglimento delle osservazioni N.B.: con carattere corsivo e grassetto sono indicate le parti nuove aggiunte Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I - Soggetti

Dettagli

Richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell art.167 e181 del Decreto Legislativo n. 42 s.m.i..

Richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell art.167 e181 del Decreto Legislativo n. 42 s.m.i.. Agg. Nov/07 pag. 1/5 Spazio riservato al Comune di Albino N P.G. Marca da bollo PRATICA n.. SPETT.LE COMUNE DI ALBINO AREA 3 SERVIZI TERRITORIALI EDILIZIA PRIVATA Richiesta di accertamento di compatibilità

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale COMUNE di GENZONE PROVINCIA DI PAVIA Via Roma n. 2 C.A.P. 27014 email - info@comune.genzone.pv.it Tel. (0382) 97.38.86 Fax (0382) 97.38.89 P.I. 00464520188 C.C.P. 14145270 Regolamento Edilizio Comunale

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale

Regolamento Edilizio Comunale Comune di Bagnolo Cremasco Provincia di Cremona Regolamento Edilizio Comunale (ai sensi della Legge Regionale 11 Marzo 2005 n.12) Aggiornata alla L.R. 12 del Luglio 2006 ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DEL

Dettagli

Comuni di. Carimate - Figino S. - Novedrate REGOLAMENTO EDILIZIO

Comuni di. Carimate - Figino S. - Novedrate REGOLAMENTO EDILIZIO Comuni di Carimate - Figino S. - Novedrate REGOLAMENTO EDILIZIO pubblicazione Burl 24 luglio 2002 approvato con delibera C.C. n 29 del 08.06.2002 (Carimate) con delibera C.C. n 16 del 30.05.2002 (Figino

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA. c o m u n i c a

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA. c o m u n i c a SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA ( Art. 22, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) Spazio riservato al Comune Al RESPONSABILE dello SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del Comune di TORITTO OGGETTO: Denuncia di Inizio

Dettagli

Comuni di. Carimate - Figino S. - Novedrate REGOLAMENTO EDILIZIO

Comuni di. Carimate - Figino S. - Novedrate REGOLAMENTO EDILIZIO Comuni di Carimate - Figino S. - Novedrate REGOLAMENTO EDILIZIO approvato con delibera C.C. n 29 del 08.06.2002 (Carimate) con delibera C.C. n 16 del 30.05.2002 (Figino S.) con delibera C.C. n 22 del 06.06.2002

Dettagli

Provvedimento Paesistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004 per le funzioni sub-delegate ai comuni dalla L.R.18/97

Provvedimento Paesistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004 per le funzioni sub-delegate ai comuni dalla L.R.18/97 P20/a MODULISTICA MD04 Rev. 3 del 19/06/2013 Bollo Provvedimento Paesistico ai sensi del D.Lgs. 42/2004 per le funzioni sub-delegate ai comuni dalla L.R.18/97 Il/ La sottoscritto/a (*) codice fiscale residente

Dettagli

Sezione I Soggetti pag. 10. Sezione II - Contenuti dell'istanza pag. 11. Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze pag.

Sezione I Soggetti pag. 10. Sezione II - Contenuti dell'istanza pag. 11. Sezione III - Documenti ed elaborati da allegare alle istanze pag. REGOLAMENTO EDILIZIO Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I Soggetti pag. 10 art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di inizio attività pag. 10 art. 2 - Autorizzazione paesaggistica

Dettagli

Comune di Sesto ed Uniti Provincia di Cremona REGOLAMENTO EDILIZIO. Luglio 2004

Comune di Sesto ed Uniti Provincia di Cremona REGOLAMENTO EDILIZIO. Luglio 2004 Comune di Sesto ed Uniti Provincia di Cremona REGOLAMENTO EDILIZIO Luglio 2004 via Casentino 8 20159 Milano tel. 02/66803318 fax 02/6688337 e-mail: favolep@tiscali.it INDICE Titolo I - Norme procedurali

Dettagli

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A.)

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A.) SPAZIO RISERVATO AL PROTOCOLLO Spett.le UFFICIO EDILIZIA PRIVATA COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO VIA G. VACCARI 2 31053 PIEVE DI SOLIGO DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA (D.I.A.) La sottoscritta Ditta: (nel caso di

Dettagli

COMUNE DI BELLANO PROVINCIA DI LECCO. Regolamento Edilizio Comunale

COMUNE DI BELLANO PROVINCIA DI LECCO. Regolamento Edilizio Comunale COMUNE DI BELLANO PROVINCIA DI LECCO Regolamento Edilizio Comunale II REGOLAMENTO EDILIZIO (art 11 L.R. 23/97 ag. al Nuovo Testo Unico sulle disposizioni Legislative e regolamentari in materia di Edilizia

Dettagli

UFFICIO TECNICO ASSOCIATO DEI COMUNI DI CARENNO ERVE E MONTE MARENZO Al Comune di. Sportello Unico per l Edilizia

UFFICIO TECNICO ASSOCIATO DEI COMUNI DI CARENNO ERVE E MONTE MARENZO Al Comune di. Sportello Unico per l Edilizia Marca da bollo 16,00 UFFICIO TECNICO ASSOCIATO DEI COMUNI DI CARENNO ERVE E MONTE MARENZO Al Comune di. Sportello Unico per l Edilizia DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA Ai sensi dell art. 146 del

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Indice Generale TITOLO I NORME GENERALI CAPO I - DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art.1 Contenuti e limiti del Regolamento Edilizio Art.2 Richiamo a disposizioni generali di legge

Dettagli

Regolamento Edilizio Comunale ( approvato con Del. di C.C. n.147 del )

Regolamento Edilizio Comunale ( approvato con Del. di C.C. n.147 del ) Regolamento Edilizio Comunale ( approvato con Del. di C.C. n.147 del 20.09.2001) I REGOLAMENTO EDILIZIO Titolo I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I Soggetti pag. 1 art. 1 - Provvedimenti abilitativi

Dettagli

Cognome Nome Luogo di nascita Data di nascita. Comune di residenza CAP Provincia

Cognome Nome Luogo di nascita Data di nascita. Comune di residenza CAP Provincia Modulo DTA-DGT-PAE (22/10/2010) Allo Sportello Unico per l Edilizia Pagina 1 di 5 Spazio riservato al Comune di Torremaggiore Piazza della Repubblica, 1 E-mail: urp@comune.torremaggiore.fg.it Protocollo

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE LEGGE REGIONALE N. 12 del 11 marzo 2005 Adottato con deliberazione consiliare n. 19 del 18-04-2016 Approvato con deliberazione consiliare n. 46 del 28-09-2016 II REGOLAMENTO

Dettagli

Comune di. Uboldo. Provincia di Varese. Regolamento edilizio

Comune di. Uboldo. Provincia di Varese. Regolamento edilizio Comune di Uboldo Provincia di Varese Regolamento edilizio ADOZIONE delibera C.C. n 47 del 28.10.2005 APPROVAZIONE d elibera C.C. n 02 del 18.01.2006 modifiche: - Delibera C.C. 24 del 17/03/2016; - Delibera

Dettagli

AL COMUNE DI NOCI PROVINCIA DI BARI

AL COMUNE DI NOCI PROVINCIA DI BARI AL COMUNE DI NOCI PROVINCIA DI BARI Settore Gestione e Assetto del Territorio Allegato alla D.I.A. n del (Riservato all Ufficio) RELAZIONE DI ASSEVERAMENTO PER D.I.A. (ai sensi degli artt. 22 e 23 del

Dettagli

nome e cognome residente in via

nome e cognome residente in via AL COMUNE DI OLGIATE OLONA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Via L. Greppi,4 21057-OLGIATE OLONA PROTOCOLLO GENERALE MARCA DA BOLLO DOMANDA DI ACCERTAMENTO DI COMPATIBILITA' PAESAGGISTICA Ai sensi degli artt.

Dettagli

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (S.C.I.A.) SEGNALA

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (S.C.I.A.) SEGNALA Comune di Cantalice Area Tecnica Edilizia Privata ed Urbanistica Sportello Unico per l Edilizia Piazza della Repubblica 1, 02014 Cantalice SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITÀ (S.C.I.A.) Per interventi

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE LEGGE REGIONALE N. 12 del 11 marzo 2005 Adottato con deliberazione consiliare n.... del Approvato con deliberazione consiliare n.... del REGOLAMENTO EDILIZIO Titolo I NORME

Dettagli

L O M B ARDA DELLA VALLETTA P r o v i n c i a d i L e c c o

L O M B ARDA DELLA VALLETTA P r o v i n c i a d i L e c c o U NIONE DEI COMUNI L O M B ARDA DELLA VALLETTA P r o v i n c i a d i L e c c o Marca da bollo Euro Servizio del Territorio Ufficio Edilizia Privata e Urbanistica Al Responsabile del Servizio Territorio

Dettagli

Allo Sportello unico per l edilizia del Comune di ARPINO

Allo Sportello unico per l edilizia del Comune di ARPINO Comune di Arpino Provincia di Frosinone PERMESSO DI COSTRUIRE art. 10 del D.P.R. 6 giugno 2001, n.380 e s.m.i. PROTOCOLLO DI SPORTELLO Data di arrivo Marca da bollo 16,00 Num. interno Prot. generale Posizione

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI LOCATE Provincia di Milano REGOLAMENTO EDILIZIO - Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 26.06.2002. (In vigore dal 24.07.2002) - Variante approvata in data 27/09/06 con delibera

Dettagli

Comune di Collarmele (AQ)

Comune di Collarmele (AQ) Comune di Collarmele (AQ) Piazza Primo Maggio - c.a.p. 67040 TEL. 0863/78126 - FAX 0863/789330 P. I. 00212670665 E-Mail info@comunedicollarmele.it DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA Al responsabile U.T.C. del

Dettagli

Richiesta di Autorizzazione Paesaggistica

Richiesta di Autorizzazione Paesaggistica Dichiarazione resa ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. N. 445 del 28.12.2000 (4) MARCA DA BOLLO PROTOCOLLO AL COMUNE DI MAPELLO Settore Edilizia Privata e Urbanistica Richiesta di Autorizzazione Paesaggistica

Dettagli

Richiesta di Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell art.146 del D.Lgs.42/04 per le funzioni sub-delegate ai comuni dall art L.R.

Richiesta di Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell art.146 del D.Lgs.42/04 per le funzioni sub-delegate ai comuni dall art L.R. ORIGINALE/COPIA AL COMUNE DI MILANO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA UFFICIO TUTELA BENI AMBIENTALI Via Pirelli, 39-20124 Milano PROTOCOLLO GENERALE AUT.PAES.05.01.10 MARCA DA BOLLO Richiesta di Autorizzazione

Dettagli

LA MANCATA INDICAZIONE DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL RICHIEDENTE E/O DI PERSONA DELEGATA COMPORTA IL DINIEGO DELLA RICHIESTA

LA MANCATA INDICAZIONE DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL RICHIEDENTE E/O DI PERSONA DELEGATA COMPORTA IL DINIEGO DELLA RICHIESTA LA MANCATA INDICAZIONE DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL RICHIEDENTE E/O DI PERSONA DELEGATA COMPORTA IL DINIEGO DELLA RICHIESTA Pagina 1 di 5 COMUNE DI CASAL VELINO Provincia di Salerno P.zza XXIII

Dettagli

DENUNCIA INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA ai sensi del Capo III Legge Regionale 11 Marzo 2005, n. 12

DENUNCIA INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA ai sensi del Capo III Legge Regionale 11 Marzo 2005, n. 12 AL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI CHIGNOLO D ISOLA (BG) DENUNCIA INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA ai sensi del Capo III Legge Regionale 11 Marzo 2005, n. 12... sottoscritt.........

Dettagli

Istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi degli artt.167 e 181 del Decreto Legislativo n. 42 s.m.i..

Istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi degli artt.167 e 181 del Decreto Legislativo n. 42 s.m.i.. 001-059/0 Servizio Gestione del Territorio Pagina 1 di 6 Spazio riservato all ufficio Istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi degli artt.167 e 181 del Decreto Legislativo 22.1.2004

Dettagli

Allo SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI PAESANA. sottoscritt... nat.. a... il. residente in... via..., n, nella qualità di...

Allo SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI PAESANA. sottoscritt... nat.. a... il. residente in... via..., n, nella qualità di... modello 11 DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE PER INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA DEL TERRITORIO. (art. 10 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380 come modificato dal Decreto Legislativo 27.12.2002,

Dettagli

1) via n comune di residenza prov. telefono 2) via n comune di residenza prov. telefono 3)...

1) via n comune di residenza prov. telefono 2) via n comune di residenza prov. telefono 3)... SPORTELLO ASSOCIATO di CARRÈ, DUEVILLE, MALO, MARANO VICENTINO, MONTECCHIO PRECALCINO, THIENE, VILLAVERLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ L. 04/2/993, n. 493 e successive modifiche ed integrazioni per attività

Dettagli

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI. Provincia di Cremona. Regolamento Edilizio Comunale

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI. Provincia di Cremona. Regolamento Edilizio Comunale COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI Provincia di Cremona Regolamento Edilizio Comunale Approvato con delibera di C.C. n. 28 del 26.06.2001 PREMESSA...10 - OGGETTO -...10 - PRINCIPI -...10 - COMPETENZE E RESPONSABILITÀ

Dettagli

Comune di SONCINO. Regolamento Edilizio Comunale

Comune di SONCINO. Regolamento Edilizio Comunale Comune di SONCINO Provincia di Cremona Regolamento Edilizio Comunale Versione corretta come da osservazioni accolte COMUNE DI SONCINO Provincia di Cremona NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE INDICE GENERALE

Dettagli

ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA art. 146 D.lgs. 42/2004 PROCEDURA ORDINARIA

ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA art. 146 D.lgs. 42/2004 PROCEDURA ORDINARIA ALL ENTE DI DIRITTO PUBBLICO PARCO REGIONALE DELLA VALLE DEL LAMBRO SETTORE URBANISTICA Via Vittorio Veneto, 19 20844 TRIUGGIO Riservato a protocollo Marca da bollo 16,00 N PRATICA ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE

Dettagli

2.6.1 domanda permesso costruire.doc marca da bollo. Richiesta di Permesso di Costruire

2.6.1 domanda permesso costruire.doc marca da bollo. Richiesta di Permesso di Costruire Cod. modello.6.1 domanda permesso costruire.doc marca da bollo Al signor Sindaco del Comune di Oggetto: Richiesta di Permesso di Costruire Il Sottoscritto: Cognome e nome o ragione sociale Comune di nascita

Dettagli

L art. 28 L.R. 12/05 Legge per il Governo del Territorio detta la disciplina dei

L art. 28 L.R. 12/05 Legge per il Governo del Territorio detta la disciplina dei L art. 28 L.R. 12/05 Legge per il Governo del Territorio detta la disciplina dei Regolamenti Edilizi comunali. A tale proposito il Comune di Laglio ha affidato l incarico per tale adempimento allo Studio

Dettagli

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001)

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001) AREA 3 PIANIFICAZIONE, GESTIONE, TUTELA DEL TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI SERVIZIO : Sportello Unico Edilizia ed Attività Produttive Il Responsabile TITOLO VI CLASS 3 Aggiornato il 05/05/14 Marca da bollo

Dettagli

ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA art. 146 D.lgs. 42/2004 PROCEDURA ORDINARIA

ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA art. 146 D.lgs. 42/2004 PROCEDURA ORDINARIA ALL ENTE DI DIRITTO PUBBLICO PARCO REGIONALE DELLA VALLE DEL LAMBRO SETTORE URBANISTICA Via Vittorio Veneto, 19 20844 TRIUGGIO (MB) Riservato al protocollo N istanza ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA

Dettagli

Pratiche edilizie precedenti P.G. data provvedimento P.G. data provvedimento P.G. data provvedimento

Pratiche edilizie precedenti P.G. data provvedimento P.G. data provvedimento P.G. data provvedimento Pagina 1/5 COMUNE DI POLPENAZZE d/g SETTORE SPORTELLO EDILIZIA Pratiche edilizie precedenti Si dichiara che non ci sono pratiche edilizie precedenti rilevanti per l intervento di cui al progetto allegato

Dettagli

Istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi degli artt.167 e 181 del Decreto Legislativo n. 42 s.m.i..

Istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi degli artt.167 e 181 del Decreto Legislativo n. 42 s.m.i.. Modulo DTA-DGT-ACP (10/02/2011) Allo Sportello Unico per l Edilizia Pagina 1 di 5 Spazio riservato al Comune di Torremaggiore Piazza della Repubblica, 1 E-mail: urp@comune.torremaggiore.fg.it Protocollo

Dettagli

Cognome e nome nato a.. il. per conto proprio / della ditta.. residente / con sede in.. Codice Fiscale / P. IVA... Tel./Fax.. ..

Cognome e nome nato a.. il. per conto proprio / della ditta.. residente / con sede in.. Codice Fiscale / P. IVA... Tel./Fax..  .. All Ufficio Edilizia Privata del Comune di Caronno Varesino Piazza Mazzini n. 2 21040 CARONNO VARESINO bollo OGGETTO: RICHIESTA PERMESSO DI COSTRUIRE Il sottoscritto P.E. n.. (riservato all U.T. comunale)

Dettagli

Comune di CENATE SOPRA provincia di Bergamo. Regolamento Edilizio Comunale

Comune di CENATE SOPRA provincia di Bergamo. Regolamento Edilizio Comunale Comune di CENATE SOPRA provincia di Bergamo Regolamento Edilizio Comunale ADOTTATO CON DELIBERAZIONE C.C. n. 38 del 19.09.2001 PARERE IGIENICO-SANITARIO A.S.L. n. 88694 del 14.11.2001 APPROVATO CON DELIBERAZIONE

Dettagli

ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005)

ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005) ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005) a) Piano di Lottizzazione 1) Domanda in bollo a firma dei proprietari proponenti; 2) Copia dei titoli di proprietà ; 3) Certificazioni catastali aggiornate;

Dettagli

111 *&%&*+) % ! 5-# %6 " )&$% *% 7 #%%&4 +&*8 +&'$ "$!% 9 +%& # $! % &

111 *&%&*+) % ! 5-# %6  )&$% *% 7 #%%&4 +&*8 +&'$ $!% 9 +%& # $! % & !!!" " #$% # "&'!" ($) # ) #*+ & ", -&.& $)'$**& ($) &*%)- )$ $)'$**& ($) &*%)- )$ *$!* "$#/)% 0! # # $)'$**& ($) &*%)- )$, $)'$**& ($) &*%)- )$ *$!* "$# +&'' 2 "$#/)% 3 ($) 4 #$ % '%$ +&! $)'$**& ($)

Dettagli

Comune di Costa Volpino Variante Regolamento Edilizio Comunale

Comune di Costa Volpino Variante Regolamento Edilizio Comunale REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE TITOLO I NORME PROCEDURALI CAPO I L iniziativa Sezione I Soggetti Art. 1 - Provvedimenti abilitativi e denuncia di attività Sono legittimati a presentare domanda di provvedimento

Dettagli

COMUNE DI CARUGO. Provincia di Como. residente a Via/Piazza n. cap. Prov. Tel. fax in qualità di C H I E D E

COMUNE DI CARUGO. Provincia di Como. residente a Via/Piazza n. cap. Prov. Tel. fax  in qualità di C H I E D E OGGETTO: Richiesta di permesso di costruire cognome COMUNE DI CARUGO Provincia di Como AL COMUNE DI CARUGO (Co) nome nat a il residente a Via/Piazza n. cap. Prov. Tel. fax e-mail in qualità di Cod. fisc.

Dettagli

COMUNE DI BUSSERO. ufficio edilizia privata

COMUNE DI BUSSERO. ufficio edilizia privata COMUNE DI BUSSERO ufficio edilizia privata C.A.P 20060 PIAZZA DIRITTI DEI BAMBINI, 1- Tel. 02/953331 fax 02/9533337 Codice Fiscale e Partita IVA 03063770154 e-mail servizio.ediliziaprivata@comune.bussero.mi.it

Dettagli

DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE Ai sensi art. 33 della Legge Regionale n. 12

DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE Ai sensi art. 33 della Legge Regionale n. 12 Settore Governo del Territorio Marca da Bollo Euro 16,00 Mod PdC_06 / 02.2015 DOMANDA DI PERMESSO DI COSTRUIRE Ai sensi art. 33 della Legge Regionale 11.03.2005 n. 12 ( Da presentarsi DOPO l ottenimento

Dettagli

AREA SOGGETTA A VINCOLO IDROGEOLOGICO SI NO AREA SOGGETTA A VINCOLO PAESAGGISTICO SI NO 1) via n comune di residenza prov. telefono 2)...

AREA SOGGETTA A VINCOLO IDROGEOLOGICO SI NO AREA SOGGETTA A VINCOLO PAESAGGISTICO SI NO 1) via n comune di residenza prov. telefono 2)... SPORTELLO ASSOCIATO di CARRÈ, DUEVILLE, MALO, MARANO VICENTINO, MONTECCHIO PRECALCINO, THIENE, VILLAVERLA DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ per attività produttive di beni e servizi L. 04/12/1993, n. 493 e successive

Dettagli

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA (Redatta ai sensi dello articolo 23 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) COMUNICA

DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA (Redatta ai sensi dello articolo 23 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) COMUNICA AL COMUNE DI ALBIGNASEGO SETTORE 5 GESTIONE del TERRITORIO - SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA VIA MILANO, 7 - ALBIGNASEGO (PD) DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITÀ EDILIZIA (Redatta ai sensi dello articolo 23 del

Dettagli

COMUNICA (2) ., descritti di seguito e compresi nella tipologia corrispondente alla casella barrata nell elenco che segue:

COMUNICA (2) ., descritti di seguito e compresi nella tipologia corrispondente alla casella barrata nell elenco che segue: Oggetto: Denuncia di inizio attività edilizia. (art.4 L. 04.12.93 N. 493 come modificato dall art. 2 c. 60 L. 23.12.96 N. 662, dall art. 11 del decreto legge 25.03.1997, n.67 e dall art. 10 del d.l. 31.12.1996,

Dettagli

COMUNE DI MONTAGNA IN VALTELLINA PROVINCIA DI SONDRIO

COMUNE DI MONTAGNA IN VALTELLINA PROVINCIA DI SONDRIO GIAN ANDREA MASPES PIETRO MASPES Via Alessi nº 12 architetto ingegnere 23100 SONDRIO 0342 515 388 - fax 0342 571 037 e-mail: studio.maspes@tiscalinet.it COMUNE DI MONTAGNA IN VALTELLINA PROVINCIA DI SONDRIO

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO

REGOLAMENTO EDILIZIO REGOLAMENTO EDILIZIO - Adottato dal C.C. con delibera n. 28 del 27/03/2003 - Depositato in segreteria dal 02/05/2003 al 31/05/2003 - Approvato dal C.C. con delibera n. 88 del 24/11/2003 - Pubblicato sul

Dettagli

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA AI SENSI DELL ART.146 DEL D.LGS N.42

DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA AI SENSI DELL ART.146 DEL D.LGS N.42 Marca da bollo.14,62 DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA AI SENSI DELL ART.146 DEL D.LGS. 22.01.2004 N.42 Il/ La sottoscritto/a codice fiscale/partita IVA residente /con sede in via n. CAP tel. / con

Dettagli

Permesso di costruire ai sensi dell art del DPR 380/2001 Testo Unico in materia edilizia

Permesso di costruire ai sensi dell art del DPR 380/2001 Testo Unico in materia edilizia ORIGINALE/COPIA AL COMUNE DI CARUGATE SETTORE II ASSETTO, GESTIONE ED USO DEL TERRITORIO, EDILIZIA E PATRIMONIO Via XX Settembre, N.4-20061 Carugate (MI) PROTOCOLLO GENERALE PROTOCOLLO UFFICIO TECNICO

Dettagli

COMUNE DI CASTELMARTE

COMUNE DI CASTELMARTE COMUNE DI CASTELMARTE provincia di Como Regolamento Edilizio adozione delibera C.C. n... del approvazione delibera C.C. n del Il Segretario Comunale Il Sindaco Il Tecnico Studio Tecnico dr. ing. M. Invernizzi-

Dettagli

CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA

CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA Pagina 1 di 5 CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA ARTICOLO 41 (Interventi realizzabili mediante denuncia di inizio attività) 1. Chi ha titolo per presentare istanza di permesso di costruire ha facoltà,

Dettagli

Protocollo Generale. CHIEDE il rilascio di

Protocollo Generale. CHIEDE il rilascio di Comune di Zeccone Provincia di Pavia Protocollo Generale Marca da bollo 16,00 Pratica Edilizia n / Allo Sportello Unico per l Edilizia del Comune di ZECCONE DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA (ai

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI GENIVOLTA PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Allegato alla deliberazione Consiglio comunale n. 34 del 28.09.2010 IL SINDACO Noci Alessandro Albino IL SEGRETARIO COMUNALE Avv.

Dettagli

PROTOCOLLO GENERALE. avente titolo con delega della proprietà in data / /. Dati del proprietario: nome e cognome residente in

PROTOCOLLO GENERALE. avente titolo con delega della proprietà in data / /. Dati del proprietario: nome e cognome residente in ORIGINALE/COPIA AL COMUNE DI MILANO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA UFFICIO TUTELA DEL PAESAGGIO Via Pirelli, 39-20124 Milano PROTOCOLLO GENERALE AUT.PAES.09.05.12 MARCA DA BOLLO 14,62 Richiesta di Autorizzazione

Dettagli

Allo Sportello Unico per l Edilizia del Comune di ALATRI

Allo Sportello Unico per l Edilizia del Comune di ALATRI Comune di Alatri Provincia di Frosinone DENUNCIA INIZIO ATTIVITA ( DIA - Art. 22-23 del D.P.R. n.380/2001 e s.m.i. ) SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (SCIA - Art. 19 della Legge 7 agosto 1990,

Dettagli

Documenti tecnici da allegare distintamente alla domanda di PC, a DIA, a SCIA, a CILA (art. 10 regolamento comunale SUE)

Documenti tecnici da allegare distintamente alla domanda di PC, a DIA, a SCIA, a CILA (art. 10 regolamento comunale SUE) Documentazione progettuale da allegare all istanza di Permesso di Costruire (in duplice copia) A) NUOVE COSTRUZIONI stralcio aero-fotogrammetrico del Comune di Guardiagrele in scala 1:5000/1:2000, con

Dettagli

CIL CILA SCIA DIA PDC CIL ALLEGATI OBBLIGATORI E CARATTERI DEGLI STESSI

CIL CILA SCIA DIA PDC CIL ALLEGATI OBBLIGATORI E CARATTERI DEGLI STESSI ALLEGATI OBBLIGATORI E CARATTERI DEGLI STESSI Elenco degli allegati obbligatori alle pratiche edilizie CIL Art 6 comma 1 CIL Art 6 comma 2 lettere b,c,d,e CILA Art 6 comma 2 lettere a,e-bis SCIA DIA PDC

Dettagli

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO

SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA del COMUNE di FERENTINO Spazio per protocollo Spazio per timbro accettazione S.U.E. OGGETTO: RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA (artt. 24-25 DPR 380/01 e s.m.i.) Il/ La sottoscritto/a

Dettagli

COMUNE DI FORNO DI ZOLDO Provincia di Belluno

COMUNE DI FORNO DI ZOLDO Provincia di Belluno via Roma, 26 3202 Forno di Zoldo (BL) tel. 0437/7844 fax. 0437/7834 sito web: www.comune.forno di zoldo.bl.it e mail: fornodizoldo@clz.bl.it pec: comune.fornodizoldo.bl@pecveneto.it P.IVA 00205920259 Protocollo

Dettagli

ASSEVERAZIONE ALLEGATA ALL ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE

ASSEVERAZIONE ALLEGATA ALL ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE al Servizio edilizia privata e sportello unico dell edilizia ASSEVERAZIONE ALLEGATA ALL ISTANZA DI PERMESSO DI COSTRUIRE MODELLO PC.b PC.b- 06/07/2010 da compilarsi a cura del progettista Il sottoscritto

Dettagli

Regolamento Edilizio modificato ai sensi dell art. 28 della L.R. 12/05

Regolamento Edilizio modificato ai sensi dell art. 28 della L.R. 12/05 COMUNE DI CASTIGLIONE OLONA Provincia di Varese Regolamento Edilizio modificato ai sensi dell art. 28 della L.R. 12/05 Castiglione Olona, Ottobre 2007 Marzo 2008 Redazione: UFFICIO TECNICO COMUNALE 0 REGOLAMENTO

Dettagli

COMUNE DI CAMPOFIORITO

COMUNE DI CAMPOFIORITO COMUNE DI CAMPOFIORITO marca da bollo 6,00 Al Comune di CAMPOFIORITO Pratica edilizia SUE PEC / Posta elettronica del Protocollo da compilare a cura del SUE/SUAP DOMANDA DI RILASCIO DEL CERTIFICATO DI

Dettagli