PRINCIPI GENERALI DI ALIMENTAZIONE NELLO SORTIVO CON DIABETE MELLITO TIPO 2. Patrizia Magnanini

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PRINCIPI GENERALI DI ALIMENTAZIONE NELLO SORTIVO CON DIABETE MELLITO TIPO 2. Patrizia Magnanini"

Transcript

1 PRINCIPI GENERALI DI ALIMENTAZIONE NELLO SORTIVO CON DIABETE MELLITO TIPO 2 Patrizia Magnanini 1

2 Stile di vita sano "Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di Uno Uno stile di vita sano è un modo di vivere che diminuisce il rischio nutrimento di malattia e grave di e di morte precoce. esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute Lifestyle Lifestyle Index score: dieta, attività fisica, fumo ed alcool. (Ippocrate a.c). WHO,

3 CONCETTI DI SALUTE PUBBLICA L INATTIVITÀ FISICA NUOCE ALLA SALUTE ( U.S. Surgeon General) 1 OBIETTIVO: PROMUOVERE COMPORTAMENTI E STILI DI VITA PER LA SALUTE (1998/2000/2002 Piani sanitari nazionali Europei e USA) AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA POPOLAZIONE SUI BENEFICI CHE SI OTTENGONO CON UN ATTIVITÀ FISICA QUOTIDIANA (2000 American College of Sport Medicine) INSERIMENTO DELL ESERCIZIO FISICO PROGRAMMATO E CONTROLLATO NEGLI SCHEMI TERAPEUTICI CON PARI DIGNITA RISPETTO AI SUPPORTI FARMACOLOGICI E AL REGIME DIETETICO (2002/2004 A.C.S.M) PROMUOVERE LE DIETE SANE E L'ATTIVITÀ FISICA: UNA DIMENSIONE EUROPEA NELLA PREVENZIONE DI SOVRAPPESO, OBESITÀ E MALATTIE CRONICHE (2006/2231 (INI)) (febbraio 2007 Unione Europea ) 3

4 alimentazione corretta nutrizione ma anche fenomeno culturale e sociale correlata al raggiungimento di un benessere psico-fisico 1) previene l insorgere di patologie organiche dovute alla iperalimentazione o, al contrario, alla malnutrizione 2) consente di mantenere un buon rapporto con la propria immagine corporea 3) permette uno stile di vita in armonia con le proprie abitudini culturali, sociali e lavorative 4

5 Alimentazione scelta, preparazione, introduzione di alimenti DIETA Stile di vita Nutrizione Insieme dei fenomeni biochimici e metabolici che permettono la digestione, assorbimento e utilizzazione del cibo Assicura all organismo l energia necessaria per lo svolgimento di ogni attività vitale (FUNZIONE ENERGETICA) fornisce tutte le sostanze indispensabili all accrescimento, al ripristino e al mantenimento dell integrità strutturale dell organismo (FUNZIONE PLASTICA) Apporta sostanze regolatrici di tutte le complesse reazioni biochimiche (FUNZIONE REGOLATRICE) 5

6 Quali sono i fabbisogni in energia e nutrienti per l individuo adulto in buona salute? Questi fabbisogni si modificano per fasce di età o per situazioni fisiologiche come gravidanza, allattamento o attività fisica? 6

7 FABBISOGNO ENERGETICO Esprime la quantità di energia, da introdurre con gli alimenti, necessaria a compensare il dispendio energetico di individui che mantengono un livello di attività fisica sufficiente a partecipare attivamente alla vita sociale ed economica e che abbiano dimensioni e composizione corporea compatibili con un buono stato di salute a lungo termine. 7

8 Dispendio energetico totale Viene espresso in kcal o kj per unità di tempo (minuto, ora, giorno) oppure come multiplo del Metabolismo di Base (MB) Il dispendio di energia di un individuo adulto è la risultante di tre componenti: METABOLISMO DI BASE Quantità di energia richiesta dall organismo per mantenere le funzioni fisiologiche vitali Incide per il 65-75% del dispendio E. Totale TERMOGENESI INDOTTA DALLA DIETA Rappresenta l incremento del costo energetico in risposta all assunzione di alimenti (10-15%) ATTIVITA FISICA Il costo energetico e strettamente dipendente dal tipo, frequenza e intensità dell attività fisica 8

9 Si misura nelle seguenti condizioni: A digiuno da ore In posizione supina, rilassata In termoneutralità (27 29 C) In assenza di stimoli o stress psicologici o fisici Metabolismo Basale E influenzato da: Età Sesso Tensione nervosa Innalzamento temperatura corporea Condizioni fisiologiche particolari Può essere stimato attraverso numerose formule predittive. Per la popolazione italiana si fa riferimento ad equazioni specifiche per età e sesso (Commission of European Communities 1993) 9

10 Costo energetico dell attività fisica E strettamente dipendente dal tipo, dalla frequenza e dall intensità dell attività condotta dall individuo Può variare da poco più del 15% del dispendio energetico basale a 3 4 volte il MB 10

11 Bilancio energetico Rappresenta la differenza tra la quantità di energia introdotta con gli alimenti e la quantità di energia consumata. Qualsiasi variazione dei depositi di energia ( E) e quindi del peso corporeo sono il risultato di : E = Introito energetico Dispendio energetico 11

12 Il 35% delle morti da malattia coronarica, il 32% di quelle da carcinoma colo-rettale ed il 35% di quelle per diabete mellito possono essere attribuite direttamente alla sedentarietà ed al sovrappeso. I fattori di rischio, legati allo stile di vita, più facilmente modificabili sono la dieta e l attività fisica. Ricciardi R., 2005 Quindi? Stile di vita! Abitudini alimentari e Attività fisica 12

13 Stile di vita e Diabete tipo 2 L esercizio fisico regolare si somma all azione dell insulina aumentando Le modifiche dello l utilizzazione stile di vita periferica rappresentano del glucosio l obiettivo principale nelle prevenzione Migliora del alcuni diabete. fattori di rischio aterogeni quali assetto lipidico, valori pressori, performance cardiaca, Numerose ricerche aggregabilità hanno dimostrato piastrinica che il diabete può essere prevenuto o Contribuisce almeno posticipato al mantenimento con un del miglioramento peso corporeo ragionevole della dieta, una perdita di peso e un incremento dei livelli Migliora il senso di benessere e la di attività fisica. socialità La popolazione a rischio di diabete che segua sia un piano dietetico che di attività fisica (con solo una modesta perdita di peso) può ridurre più del 50% il rischio di sviluppare il diabete. 13

14 Fattori di rischio per il diabete tipo 2 (Diabetes Care 1997;20: , mod.). A. Non modificabili Etnia (asiatici, ispanici, indiani Pima) Familiarità di 1 grado per diabete tipo 2 Donne che hanno partorito un feto > 4 kg Storia di prediabete (IGM): [FPG]* e/o [2hPLG]^ Pregresso diabete gestazionale (curato o meno con insulina) Peso alla nascita > a 4 kg o < a 2,5 kg Storia di aborti multipli Sdr. Ovaio policistico B. Modificabili Ipertensione (> 140/90 mmhg) Dislipidemia (in particolare l ipertrigliceridemia > 250 mg/dl e/o HDL < 35 mg/dl) Sovrappeso/obesità ( BMI > 25/30) Obesità viscerale (circonferenza addominale 102 cm maschio, 88 cm femmina) Sedentarietà * Fasting Plasma Glucose ^ 2 hour Post Load glucose Abitudini alimentari (dieta ipercalorica e/o iperlipidica) 14

15 OBESITÀ Definizione dell OMS Condizione caratterizzata da eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo, in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute Malattia cronica, ad elevata prevalenza, eziologia multifattoriale, che è accompagnata da un aumentato rischio di morbilità e mortalità 15

16 Eziopatogenesi dell Obesità OBESITA Malattia multifattoriale Influenze ambientali Fattori ambientali Comportamentali 60-70% Appetibilità del cibo Fattori religiosi Fattori psicologici Fattori sociologici Fattori Genetici 30-40% Fattori ormonali Fattori neurologici Fattori metabolici 16

17 BMI: Body Mass Index (Indice di Massa Corporea) Peso (Kg) Altezza (metri) 2 = BMI sottopeso normopeso sovrappeso obesità grande obesità Classificazione dell obesità BMI < >30 >40 17

18 La prevalenza di obesità è aumentata di tre volte nelle ultime due decadi. Nella Regione Europea dell OMS, metà di tutti gli adulti e un bambino su cinque sono sovrappeso. Di questi, un terzo sono francamente obesi (4% del tot.) 18

19 Distribuzione della popolazione italiana nelle varie OBESITA INFANTILE condizioni di peso L Italia è in testa ai paesi europei per quanto riguarda la prevalenza dell obesità nei bambini 33.9% regioni centro-meridionali 9% 3.6% regioni settentrionali bambine 35% bambini 22% bambine 10% 53.5% bambini 13% Sottopeso Normopeso Sovrappeso Obeso Da studi recenti risulta che in media il 15-20% dei bambini italiani è sovrappeso Fonte: ISTAT, 4 Rapporto sull Obesità in Italia. Istituto Auxologico Italiano,

20 Modificabili 1.Sovrappeso/obesità Nurses Health Study Rischio relativo di diabete Rischio Relativo < 23 23,0-24,9 25,0-29,9 30,0-34,9 >35.0 BMI (kg/m2) Hu FB, et al. N Engl J Med 2001;345:

21 Modificabili 2. Sedentarietà Nurses Health Study Rischio relativo di diabete Rischio Relativo 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 < > 7.0 Attività fisica (ore/settimana) Hu FB, et al. N Engl J Med 2001;345:

22 Modificabili 3. Obesità viscerale L obesità addominale aumenta il rischio di sviluppo di diabete di tipo 2 Rischio relativo < >96.3 Circonferenza vita (cm) Carey et al

23 CORRELAZIONE FRA BMI E RISCHIO DI MORTALITÀ 23

24 24

25 Differente Biotipo in base alla distrubuzione del tessuto adiposo Obesità Androide Obesità Ginoide 25

26 Circonferenza della vita (Waist) e rischio cardiovascolare Normalità Rischio moderato Uomini (cm) <94 Donne (cm) < Rischio elevato >102 >88 Valore predittivo solo se BMI= Kg/m 2 26

27 Sovrappeso e obesità aumentano il rischio di MCV e di mortalità per tutte le cause Cancer Prevention Study II Rischio relativo di mortalità per malattia cardiovascolare Uomini Donne Normopeso Mortalità per MCV Sovrappeso Obesi > >40 BMI (kg/m 2 ) Rischio relativo di mortalità per tutte le cause Uomini Donne Normopeso Mortalità per tutte le cause sovrappeso Obesi > >40 BMI (kg/m 2 ) Dati relativi a 1 milione di uomini e donne seguiti per 16 anni con età media di 57 anni che non hanno mai fumato e non avevano una storia di malattia all arruolamento. Calle et al. N Engl J Med. 1999;341:

28 NCEP-ATPIII Criteri diagnostici per Sindrome Metabolica IDF 3 o più dei seguenti criteri: Obesità viscerale Circonferenza vita (CV) 88 cm 102 cm Trigliceridi (TG) 150 mg/dl o terapia mirata Colesterolo HDL < 50 mg/dl < 40 mg/dl o terapia mirata Pressione arteriosa 130/85 mmhg o terapia mirata Glicemia a digiuno 110 mg/dl o terapia mirata Obesita viscerale Circonferenza vita (CV) 80 cm 94 cm + almeno 2 dei seguenti criteri: Trigliceridi (TG) 150 mg/dl o terapia mirata Colesterolo HDL < 50 mg/dl < 40 mg/dl o terapia mirata Pressione arteriosa 130/85 mmhg o terapia mirata Glicemia a digiuno 100 mg/dl o terapia mirata Circulation 2005; 112: e285-e290 IDF Consensus Worldwide Definition of the Metabolic Syndrome,

29 Sovrappeso e Obesità Un approccio corretto Intervenire se 1. BMI = o >30 o 2. BMI tra 25 e 30 e sono presenti: 1. 2 o più delle seguenti patologie: diabete, ipertensione, cardiopatia, esiti di ictus, cancro, OSAS, osteoartrite, colelitiasi, epatopatia, irregolarità mestruali, o 2. Familiarità per malattie cardiache o diabete 3. Circonferenza addominale > 88 cm (donne) o 102 cm (uomini) anche se BMI< 25 e sono presenti: 1. 2 o più delle patologie precedenti, o 2. Familiarità per malattie cardiache o diabete 29

30 La persona con diabete ha bisogno di mangiare in maniera diversa dagli altri? NO! Qualunque sia il tipo di diabete ed il trattamento farmacologico prescritto, la persona con diabete deve assumere alimenti simili, per composizione e quantità, a quelli consigliato alla popolazione generale per mantenere un buono stato di salute: la dieta deve essere equilibrata in termini di macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e impostata per la maggior parte dei casi su uno schema a cinque pasti giornalieri; la regola degli spuntini si rivela utile nel mantenere un controllo soddisfacente in caso di terapia insulinica intensiva e anche nel diabetico di tipo 2: nel diabetico di tipo 1 è possibile anche uno schema dietetico suddiviso in tre pasti che vanno somministrati in vicinanza della terapia insulinica quando si utilizza un analogo rapido. 30

31 Livelli di assunzione raccomandata di proteine Variano in funzione dell età e del momento fisiologico (accrescimento, mantenimento, gravidanza allattamento, senescenza) Da 1 anno e mezzo a 17 anni: (diminuiscono progressivamente) Da 1,48 a 1,01 g/die Adulto sano e anziano: 0,8 g/kg/die Gravidanza + g 6/die Il fabbisogno si esprime in Allattamento + g17/die grammi/kg peso corporeo/die Considerando una dieta caloricamente adeguata 31

32 Si trovano nella maggior parte dei nostri alimenti sia di origine animale che vegetale Le proteine che contengono tutti gli aa. essenziali si definiscono di elevata qualità Proteine Gli alimenti di origine vegetale contengono protidi a medio valore biologico e necessitano della complementazione per arrivare ad un valore biologico elevato Le proteine di origine animale presenti in uova, latte, formaggio carne, pollame.. sono esempi di proteine di alta qualità Nella nostra alimentazione 1/3 del totale del fabbisogno proteico deve essere di alta qualità 32

33 Lipidi Funzioni: riserva energetica componenti fondamentali membrane cellulari Precursori di ormoni e prostaglandine Trasporto di vit. Liposolubili Lipoproteine plasmatiche termoregolazione Presenti negli oli di semi Ac.linoleico e linolenico sono ESSENZIALI I composti maggiormente rappresentati nella nostra dieta sono i trigliceridi nella cui composizione entrano gli acidi grassi Gli acidi grassi si distinguono in: Saturi Monoinsaturi polinsaturi Presenti nei grassi animali - aterogeni Presenti prevalentemente nell olio di oliva 33

34 Fabbisogno in lipidi In una dieta equilibrata i lipidi devono rappresentare il 25-30% dell energia totale Acidi grassi saturi 7% Nell infanzia e adolescenza 30% calorie tot. Acidi grassi monoinsaturi 16% Acidi grassi polinsaturi 7% 34

35 Si distinguono in: Carboidrati o glucidi monosaccaridi(glucosio, fruttosio, galattosio) e oligosaccaridi da 2 a 9unità (lattosio, saccarosio,) Polisaccaridi da 10 o più unità (amido, glicogeno) Funzione: energetica Alcuni tessuti come il sistema nervoso, la midollare del surrene e gli eritrociti utilizzano il glucosio come fonte elettiva di energia. La biodisponibilità di glucosio è pertanto essenziale per il corretto funzionamento di tali tessuti e riduzioni della glicemia comportano gravi conseguenze cliniche Permettono normale utilizzazione dei lipidi (azione antichetogena) Se presenti in eccesso si trasformano in lipidi ( tessuto adiposo) 55-60% del fabbisogno energetico totale Sono necessari 180 g di glucosio al giorno (di qualunque origine metabolica) per soddisfare i bisogni di energia del sistema nervoso (g 140) e degli eritrociti (g 40) La dose orientativa necessaria è di 2-5 g/kg/die Non essenzialità ma NECESSARIETA 35

36 FIBRA ALIMENTARE Una particolare categoria di carboidrati complessi che l uomo non può digerire (o digerisce solo in minima parte) è rappresentata da una serie di sostanze presenti soprattutto nelle pareti delle cellule vegetali Fibra solubile: pectine, gomme, mucillaggini, galattomannani FONTI: legumi e frutta FUNZIONI: (formazione di gel) Rallentano i tempi di svuotamento gastrico ( senso di sazietà) Rallentano/riducono l assorbimento di glucidi, colesterolo Adulto:30 g/die - bambino 0,5 g/kg/die Fibra insolubile: cellulosa, emicellulosa, lignina (non carboidrato) FONTI: cereali integrali, verdura FUNZIONI: (trattengono acqua) aumentano la massa fecale accelerano il transito intestinale Riducono i tempi di contatto sostanze nocive o tossiche 36

37 Principali alimenti e loro contenuto in fibra alimentare (g su 100 g di parte edibile) Fiocchi d avena 8.29 Pane integrale 6.51 Pasta di semola int Pane 3.18 Pasta di semola 2.70 Fagioli secchi 15.8 Lenticchie secche 13.8 Ceci secchi 13.2 Piselli freschi 6.25 Carciofi 5.50 Cicoria 3.60 Melanzane 2.60 Spinaci 1.90 Lattuga 1.50 Bietola 1.20 Pomodori 1.10 Arachidi tostate 10.9 Prugne secche 8.4 Castagne fresche 7.3 pere 2.9 mele 2.0 Banane 1.8 Pesche 1.6 arance

38 Vitamine Sono sostanze necessarie alla vita e al benessere dell organismo in piccole quantità - Funzione regolatrice idrosolubili liposolubili Facilitano lo svolgimento di una o più specifiche reazioni biochimiche che avvengono nelle cellule La loro classificazione viene fatta in base alla loro solubilità che influenza la sua modalità di assorbimento, il meccanismo di azione e la possibilità di accumulo nei tessuti. Le vit. Idrosolubili vengono assorbite facilmente, si distribuiscono nei liquidi intra ed extracellulari e, superata una certa soglia, vengono eliminate con le urine Le vit. Liposolubili si possono accumulare e non vengono eliminate facilmente con conseguenti effetti tossici da iperdosaggio 38

39 Vitamine idrosolubili Vitamina C Sintesi di ormoni, aumenta le difese immunitarie Agrumi, Kiwi. Fragole, broccoli, pomodori, peperoni Vitamine gruppo B Regolano il sistema nervoso e vari metabolismi Cereali. Latte, frutta, verdura, carne, pesce, lievito di birra Vitamine liposolubili tipi funzioni fonti Vitamina A Accrescimento, vista, resistenza alle infezioni Fegato, latte Provitamina A: carote, peperoni gialli, zucca, albicocche Vitamina D Assorbimento di Calcio e Potassio, mineralizzazione delle ossa Fegato, latte, tuorlo d uovo Provitamina D: luce solare Vitamina E antiossidante Oli vegetali, frutta secca Fegato, uova Vitamina K Coagulazione del sangue Vegetali verdi, fegato, oli vegetali 39

40 Dieta per Diabetici = Dieta Equilibrata 40

41 1. Alimentazione controllata (TMN) 2. Attività fisica 3. Terapia adeguata(ti) 4. Educazione sanitaria sono le colonne su cui poggia il controllo metabolico del Diabete 41

42 Scopo della TNM Le principali raccomandazioni dietetiche (simili nei due tipi di diabete) ricalcano quelle indicate per la popolazione in generale per la prevenzione della cardiopatia ischemica: 1. Ottenere e mantenere livelli di glicemia quanto più possibile vicini alla norma 2. Ottenere livelli di lipidemia ottimali 3. Garantire un adeguato apporto calorico 4. Prevenire, ritardare o trattare fattori di rischio o complicanze legate alla nutrizione 5. Migliorare o mantenere lo stato di salute generale grazie ad una nutrizione ottimale 42

43 INDICAZIONI GENERALI DELLA TMN La dieta della persona affetta da diabete deve essere elaborata tenendo conto - dei gusti e delle abitudini del paziente - delle condizioni generali (età, stato di nutrizione) - delle patologie coesistenti - del tipo di diabete 43

44 Standard italiani per la cura del diabete mellito Linee-guida e raccomandazioni ADM SID Diabete Italia 44

45 Sovrappeso e obesità 1 Fra i soggetti ad elevato rischio di sviluppare diabete tipo 2 è possibile ridurre il rischio attraverso programmi strutturati che enfatizzino il cambio di stile di vita e che includano: -moderata perdita di peso (7%) -strategie dietetiche (riduzione delle Il calo ponderale è raccomandato in tutti gli adulti in sovrappeso corporeo (BMI 25,0-29,9 kg/m2) o obesi (BMI>30,0 kg/m2). (I, A) L approccio principale per ottenere il calo ponderale è la modificazione dello stile (A) di vita, che include una riduzione dell apporto calorico e un aumento dell attività fisica. calorie e riduzione dei grassi dietetici Executive Summary: Standards of Medical Care in Diabetes 2009 by the American Diabetes Association Una moderata riduzione dell apporto calorico ( kcal/die) ed un modesto incremento del dispendio energetico ( kcal/die) permettono una lenta ma progressiva riduzione del peso (0,45-0,90 kg/settimana). (I, A) 45

46 Sovrappeso e obesità 2 L attività fisica raccomandata all inizio del programma deve essere modesta, basata sulla propensione e sulle capacità del paziente, per poi essere aumentata gradualmente in durata e frequenza fino a minuti al giorno di moderata attività aerobica per 3-5 giorni alla settimana (obiettivo: 150 min/settimana). Maggiori livelli di attività fisica, pari ad almeno un ora al giorno di attività moderata (camminata) o 30 minuti al giorno di attività più vigorosa (jogging) possono essere necessari per ottenere un efficace perdita di peso a lungo termine. (VI, B) 46

47 Carboidrati 1 Il quantitativo totale di carboidrati introdotti giornalmente con la dieta Per perdere deve peso, sia essere la dieta ipocalorica tale da a basso fornire fra il 45 e il 60% delle contenuto kcal totali in carboidrati giornaliere. che quella a (VI, basso C) Nell ambito di questi breve termine limiti (fino ad 1 le anno)(a). caratteristiche Per i pazienti a dieta ipocalorica a basso metaboliche del paziente contenuto suggeriscono in carboidrati sono l apporto necessari il più monitoraggio del profilo lipidico, della appropriato per le persone con il diabete tipo 1 e 2. (I, A) contenuto in grassi possono essere efficaci nel funzionalità renale e dell introito proteico in quelli con nefropatia e l aggiustamento della terapia ipoglicemizzante (E) Executive Summary: Standards of Medical Non sono indicate Care le in diete Diabetes a basso contenuto di 2009 by the American Diabetes Association carboidrati (ovvero con una restrizione al di sotto dei 130 g/die) nelle persone con il diabete. (III, B) 47

48 Carboidrati 2 Sia la quantità, sia la qualità dei carboidrati dei cibi possono influenzare la risposta glicemica: -Controllare la quantità totale dei carboidrati, attraverso l uso delle diete a scambio o con il Apporti in Carboidrati conteggio dei Il carboidrati, monitoraggio dell apporto è una in strategia chiave per l ottenimento carboidrati, del controllo sia attraverso glicemico nel paziente counting, che gli scambi rimane una insulino-trattato con uno schema multidose chiave strategica nel raggiungere il giornaliero (basal-bolus). ( I, A) controllo glicemico. (A) Executive Summary: Standards -Il raggiungimento of Medical di Care un in ottimale Diabetes controllo glicemico 2009 by the American Diabetes può essere facilitato Association. dalla valutazione di quantità, qualità e distribuzione dei carboidrati introdotti nel corso della giornata. In tutti i pazienti, trattati con farmaci ipoglicemizzanti, soprattutto se in terapia insulinica, è necessaria la valutazione dell orario d assunzione nonché del dosaggio dei farmaci, al fine di adattarli alla quantità e alla natura dei carboidrati introdotti. ( III, B) 48

49 Indice glicemico Per i diabetici l uso dell indice glicemico ed del carico glicemico possono determinare un beneficio L indice aggiuntivo glicemico modesto può nel essere controllo un della indicatore glicemia rispetto utile a quanto nella osservato scelta del quando cibo l apporto ricco in dei carboidrati totali da è considerato inserire da nella solo. (B) dieta della persona con il diabete. (III, B) Executive Summary: Standards of Medical Care in Diabetes 2009 by the American Diabete Association Fibre Gli Individui ad elevato rischio di Diabete tipo 2 dovrebbero essere incoraggiati ad aumentare l apporto in fibra (14 g/1,000 Kcal) ed in cibi integrali(b) Executive Summary: Standards of Le persone con diabete tipo 1 e 2 devono essere incoraggiate all introduzione di cibi ad alto contenuto di fibre. (I, A) Le fibre introdotte con la dieta dovrebbero essere idealmente più di 40 g/die (o 20 g/1000 kcal/die), la gran parte delle quali dovrebbero essere solubili. (I, A) Medical Care in Diabetes Il consumo giornaliero di 5 porzioni di Association vegetali o di frutta e di porzioni alla settimana di legumi, può essere utile per fornire il minimo fabbisogno di fibre. (III, B) 2009 by the American Diabete 49

50 Proteine Nei soggetti Fabbisogno con proteico qualsiasi nel diabete grado di malattia renale cronica, l apporto proteico deve essere limitato alla dose raccomandata (0,6-0,8 g/kg), al fine di ridurre il rischio funzionalità di evoluzione renale normale 0,8 della nefropatia. 1,2g/kg di peso (Livello ideale. di prova nefropatia I, Forza incipiente della raccomandazione o conclamata, in assenza A) di macroproteinuria, 0,7-0,9 g/kg di peso ideale. Nei nefropatia pazienti conclamata senza con macroproteinuria, storia di nefropatia l introduzione precedente + di un proteine quantitativo dovrebbe in grammi pari fornire alla quantità il di 10- proteine persa con urine nelle 24 ore. 20% della energia totale giornaliera introdotta con grave insufficienza renale cronica 0,6 g/kg di peso ideale gli alimenti. (prodotti dietetici (Livello aproteici). di prova VI, Forza della raccomandazione B) Gruppo di Studio Diabete e Nutrizione A.D.I. A.M.D

51 Grassi 1 L apporto di grassi non deve contribuire per più del 30% dell energia totale giornaliera introdotta con gli alimenti. (III, B) L apporto giornaliero di grassi saturi deve essere inferiore al 10% delle calorie L introito totali. degli Una acidi introduzione grassi saturi dovrebbe essere il 7% delle calorie totali. inferiore (<7%) può risultare (A) utile se il colesterolo LDL è >100 mg/dl. (I, A) Dovrebbe essere ridotto al minimo l introito degli acidi grassi trans. (B) Executive Summary: Standards of Gli oli ricchi in acidi grassi Medical monoinsaturi Care Diabetes (MUFA) 2009 by the American Diabetes sono una fonte importante Association. di grassi e possono fornire, secondo le preferenze del singolo paziente, Ridurre crackers e merendine Limitare dal l 10 uso del al pane 20% precotto e delle energia totale introdotta dolci giornalmente commerciali. con gli alimenti. (III, B) Gli acidi grassi trans si trovano nei cibi preconfezionati. Per limitarne l assunzione: Usare margarina morbida anzichè quella L assunzione dura di acidi grassi trans deve essere Leggere le etichette. minimizzata (<1%). (VI, B) 51

52 Grassi 2 Gli acidi grassi poliinsaturi (PUFA) non devono contribuire per più del 10% dell energia totale giornaliera introdotta con gli alimenti. (III, B) Il colesterolo introdotto con la dieta non deve superare i 300 mg/die e può essere ridotto ulteriormente se il colesterolo LDL è >100 mg/dl. (I, A) Il contenuto calorico dei grassi è maggiore di quello dei carboidrati, quindi mangiare meno grassi può Nei pazienti in sovrappeso, aiutare a perdere l introduzione peso. di grassi per Usare carni magre e bianche ma anche pesce, frutta meno del 30% della energia totale giornaliera, può oleosa e legumi comporta una ridotta assunzione di facilitare la perdita di grassi peso. saturi (IV, e colesterolo C) Il colesterolo della dieta si ritrova esclusivamente nei prodotti di origine animale. Limitando gli acidi grassi saturi si riduce l assunzione di colesterolo. 52

53 Alcol Una moderata introduzione di alcol (fino a 10 g/die nelle femmine e 20 g/die nei maschi) è accettabile Se gli adulti scelgono di assumere alcol, se il paziente desidera bere l introito alcolici. giornaliero (III, dovrebbe B) essee limitato ad apporti moderati(un drink o meno al giorno L assunzione dell alcol nei per pazienti le donne e che due o meno sono per gli trattati uomini) (E) con insulina deve avvenire Executive nel contesto Summary: Standards di pasti of Medical che Care in Diabetes comprendono cibi contenenti 2009 by glucidi, the American per Diabetes prevenire Association. il rischio di pericolose e prolungate ipoglicemie. (VI, B) Dolcificanti I dolcificanti acalorici (saccarina, aspartame, acesulfame K, sucralosio), sono sicuri quando consumati in quantità giornaliere moderate. (I, A) 53

54 Supplementi La supplementazione routinaria con antiossidanti (come vit.e vit.c e betacaroene) non è consigliato in mancanza di prove di efficacia e di sicurezza a La supplementazione abituale con antiossidanti, come le vitamina E, C e beta-carotene, non è Sodio < 3000 mg/die come in consigliata in mancanza di prove popolazione di efficacia generale e di (< 2400 mg/die se ipertensione sicurezza a lungo termine. (I, D) lieve e moderata < 2000 mg/die se nefropatia, L introduzione di cibi naturalmente ipertensione, edemi) ricchi di antiossidanti, microelementi e altre vitamine deve Gruppo di Studio Diabete e essere incoraggiata. Per questo l introduzione Nutrizione A.D.I. A.M.D.2004 giornaliera di frutta e vegetali deve essere promossa nelle persone con il diabete. (III, B) Sale Come per la popolazione generale, nelle persone con il diabete deve essere consigliata una introduzione giornaliera di sale al di sotto dei 6 g/die. (I, A) lungo termine.(a) Effetti benefici da supplementazioni in cromo nei diabetici e negli obesi non sono dimostrati e quindi non possono essere raccomandati. (E) Executive Summary: Standards of Medical Care in Diabetes 2009 by the American Diabetes Association. 54

55 Interventi nutrizionali specifici nei diabetici tipo 1 I pazienti trattati con analoghi ad azione rapida dell insulina o con microinfusori devono modificare i boli di insulina pre-prandiali sulla base dei carboidrati contenuti nei pasti. (I, A) Nei pazienti trattati con dosi costanti di insulina, l introduzione dei carboidrati con i pasti deve essere mantenuta costante nelle quantità e nei tempi. (III, B) 55

56 ATTIVITÀ FISICA 1 Al fine di migliorare il controllo glicemico, favorire il mantenimento di un peso corporeo ottimale e L attività fisica e la modifica dello stile di vita sono componenti ridurre il rischio di malattia cardiovascolare, sono importanti del programma di calo ponderale e sono di importanza consigliati fondamentale almeno nel mantenere 150 la minuti/settimana riduzione del peso(b) di attività Le persone con diabete dovrebbero praticare una attività fisica fisica aerobica di intensità moderata (50-70% della di tipo aerobico di moderata intensità almeno 150 settimana (al frequenza 50-70% della cardiaca frequenza cardiaca massima) max). (A) e/o almeno 90 minuti/settimana In assenza di controindicazioni di esercizio i diabetici fisico tipo 2 dovrebbero intenso (>70% della praticare frequenza allenamento cardiaca atto a migliorare massima). la resistenza L attività tre volte fisica alla settimana. (A) deve essere distribuita in almeno 3 giorni/settimana Executive Summary: e Standards non ci of devono Medical Care essere in rischio Diabetes più mortalità di due 2009 by the American Diabetes Association. giorni consecutivi senza attività. (I, A) per tutte le cause In assenza di controindicazioni, i diabetici ridotto tipo 20-30% 2 devono essere incoraggiati a eseguire esercizio fisico contro resistenza secondo un programma definito con il diabetologo 1000 Kcal/settimana per tutti i maggiori gruppi muscolari, 3 volte/settimana. (I, A) 56 Consumo energetico 1000 Kcal/settimana

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Diabete e alimentazione Relatore: Giovanna Foschini Data 19 marzo 2014 Sede Sala Piccolotto UN PO DI STORIA Un po' di storia... Papiro di Ebers (1550 a.c.)

Dettagli

Alimenti. Gruppi Alimentari

Alimenti. Gruppi Alimentari Alimenti Gli alimenti sono tutto ciò che viene utilizzato come cibo dalla specie umana. Un dato alimento non contiene tutti i nutrienti necessari per il mantenimento di un corretto stato fisiologico La

Dettagli

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa

L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA. Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L ALIMENTAZIONE DEL PODISTA PRE e POST ALLENAMENTO PRE e POST GARA Dott.ssa Elisa Seghetti Biologa Nutrizionista - Neurobiologa L uomo è ciò che mangia Ippocrate 400 a.c. Una sana e adeguata alimentazione

Dettagli

NUTRIZIONE ed EQULIBRIO

NUTRIZIONE ed EQULIBRIO NUTRIZIONE ed EQULIBRIO Lo sapevi che Una corretta alimentazione è importante per il nostro benessere psico-fisico ed è uno dei modi più sicuri per prevenire diverse malattie. Sono diffuse cattive abitudini

Dettagli

Attività fisica e. Per guadagnare salute 09/05/2013

Attività fisica e. Per guadagnare salute 09/05/2013 Attività fisica e Alimentazione Per guadagnare salute 09/05/2013 ? QUANTA ENERGIA ENERGIA SERVE AL PODISTA AMATORE? 09/05/2013 FABBISOGNO ENERGETICO Metabolismo basale (60-75%): età, sesso, massa corporea

Dettagli

CUORE & ALIMENTAZIONE

CUORE & ALIMENTAZIONE 5 Convegno Socio-Scientifico ASPEC Teatro «Antonio Ghirelli» - Salerno, 27 Giugno 2015 CUORE & ALIMENTAZIONE Annapaola Campana Unità Operativa di Oncoematologia Presidio Ospedaliero Pagani (SA) CAUSE DI

Dettagli

DIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE

DIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE DIFFICOLTA DI ALIMENTAZIONE Corso di tecniche di assistenza di base per caregivers Maggio Dicembre 2012 FABBISOGNO ENERGETICO Il fabbisogno energetico è individuale e dipende da: Sesso Peso Altezza Età

Dettagli

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI

Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Dove sono i nutrienti? : I GRUPPI DI ALIMENTI Al fine di comporre correttamente la propria dieta è bene conoscere le qualità dei principali alimenti che in base alle loro principali caratteristiche nutrizionali

Dettagli

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici

Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti inorganici organici Prof. Carlo Carrisi Gli Alimenti Classificazione degli alimenti Alimenti semplici o principi alimentari o principi nutritivi o nutrienti: servono a nutrire l organismo, derivano dalla digestione, vengono

Dettagli

IL Piccolo Cronista Sportivo

IL Piccolo Cronista Sportivo IL Piccolo Cronista Sportivo Stagione Sportiva 2014-2015 Asp.Scuola calcio Qualificata EDIZIONE SPECIALE SULL INCONTRO DEL 10.11.2014 SUL TEMA: L Educazione alimentare per la salute e lo sport Piccoli

Dettagli

L EDUCAZIONE ALIMENTARE COME PERCORSO MATURATIVO DELLA RELAZIONE CON LO SPECIALISTA

L EDUCAZIONE ALIMENTARE COME PERCORSO MATURATIVO DELLA RELAZIONE CON LO SPECIALISTA L EDUCAZIONE ALIMENTARE COME PERCORSO MATURATIVO DELLA RELAZIONE CON LO SPECIALISTA La dieta nel diabete Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

ALIMENTAZIONE. Matilde Pastina

ALIMENTAZIONE. Matilde Pastina ALIMENTAZIONE Matilde Pastina I macronutrienti COSA SONO I MACRONUTRIENTI I macronutrienti sono princìpi alimentari che devono essere introdotti in grandi quantità, poiché rappresentano la più importante

Dettagli

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze. I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale

Dettagli

CORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana

CORSA E ALIMENTAZIONE. Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana CORSA E ALIMENTAZIONE Dott.ssa Sara Campagna Specialista in Medicina dello Sport Master in Nutrizione Umana Un alimentazione corretta in chi pratica attività sportiva permette di: - ottimizzare il rendimento

Dettagli

SPORT acquatici e ALIMENTAZIONE Prof.ssa Lucia Scuteri

SPORT acquatici e ALIMENTAZIONE Prof.ssa Lucia Scuteri SPORT acquatici e ALIMENTAZIONE Prof.ssa Lucia Scuteri SPORT ACQUATICI (nuoto,tuffi,pallanuoto,immersione,, surf, windsurf,sci d acqua o VELA) Necessitano una DIETA EQUILIBRATA Ogni SPORT ha CARATTERISTICHE

Dettagli

DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:

DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: 2016 LE 12 REGOLE DEL CUORE CONSIGLI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: DOTT.SSA FRANCESCA DE BLASIO BIOLOGA NUTRIZIONISTA DOTTORATO DI RICERCA IN SANITÀ PUBBLICA

Dettagli

I macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it

I macronutrienti. Nutrizione e Vita di Gallo dr Ubaldo - info@italianutrizione.it I macronutrienti 1 Ogni alimento può essere composto da: Carboidrati Proteine Grassi Questi sono conosciuti come macronutrienti 2 Il cibo va forse valutato solo in funzione del suo apporto calorico? ASSOLUTAMENTE

Dettagli

DIABETE E ALIMENTAZIONE

DIABETE E ALIMENTAZIONE DIABETE E ALIMENTAZIONE La pianificazione di una dieta corretta può essere difficile se non si è certi della combinazione di cibi migliore, delle porzioni e dell effetto dei diversi alimenti sui livelli

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELLA SCHERMA Club Scherma Roma

ALIMENTAZIONE NELLA SCHERMA Club Scherma Roma ALIMENTAZIONE NELLA SCHERMA Club Scherma Roma I. Bonchi Dietista specializ. in nutrizione nello sport, gravidanza e allattamento I.bonchi@libero.it Con la collaborazione di Francesca Pascazio Nutrizione

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE. dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista

ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE. dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista ALIMENTAZIONE NELLE PATOLOGIE CRONICHE dott.ssa Siciliano Italia Grazia biologo nutrizionista DALLA PREISTORIA AD OGGI: STILI DI VITA DIVERSI 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% DALLA PREISTORIA

Dettagli

Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo

Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo Cagliari, mercoledì 30 novembre 2011 METTI IL FORMAGGIO SARDO NELLA TUA DIETA Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo Giovanna Maria Ghiani Specialista in Scienza

Dettagli

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito. LA CONTA DEI CARBOIDRATI (CHO) La conta dei CHO è un metodo consigliabile a tutti i pz diabetici di tipo 1 e 2. E particolarmente utile per i pz in terapia insulinica (multiiniettiva o con il microinfusore)

Dettagli

DIETA MEDITERRANEA IN MENOPAUSA. Dott. Lorenzo Grandini, biologo nutrizionista, farmacista e naturopata.

DIETA MEDITERRANEA IN MENOPAUSA. Dott. Lorenzo Grandini, biologo nutrizionista, farmacista e naturopata. DIETA MEDITERRANEA IN MENOPAUSA Dott. Lorenzo Grandini, biologo nutrizionista, farmacista e naturopata. Una corretta alimentazione e una costante attività fisica sono la base per una vita sana Perché si

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura e rispettando le giuste proporzioni

Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura e rispettando le giuste proporzioni DIABETE E CIBO Come deve essere la dieta del paziente diabetico? Tutti gli alimenti vanno consumati con misura e rispettando le giuste proporzioni I nutrienti della dieta I nutrienti essenziali: PROTEINE

Dettagli

Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA

Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA Corso P1 - Operatore della Ristorazione N. RIF. 2010-358/RA Docente: Dr. Luca La Fauci Biologo Nutrizionista & Tecnologo Alimentare Lezione 2 Principi nutritivi, tabelle nutrizionali e corretto regime

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

L'Alimentazione (principi alimentari e consigli) Una Sana Alimentazione Ogni essere vivente introduce cibo nell'organismo: questo processo prende il nome di ALIMENTAZIONE. Introdurre cibo nel nostro corpo

Dettagli

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Perché rivolgersi al Medico di Famiglia? COME LO MISURIAMO? Con mezzi molto semplici, in ambulatorio 1 COME LO MISURIAMO? Uno sfingomanometro per misurare la pressione COME LO

Dettagli

ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA

ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA ALIMENTAZIONE ED ATTIVITA SPORTIVA Tutti i gruppi alimentari (carboidrati, grassi, proteine) sono importanti per lo svolgimento dell attività sportiva, ma è utile fare alcuni distinguo sul tipo di alimenti

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo

La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore Dr. Franco Adriano Zecchillo Il primo trattamento per la cura dello scompenso cardiaco è.. MODIFICHE

Dettagli

1. Iperlipidemie. 2.2. Fabbisogno di lipidi

1. Iperlipidemie. 2.2. Fabbisogno di lipidi ,3(5/,3,'(0,( 1. Iperlipidemie Le iperlipidemie, ed in particolar modo l ipercolesterolemia, rappresentano sicuramente il più riconosciuto ed importante fattore di rischio per l insorgenza dell aterosclerosi

Dettagli

Guida alla nutrizione

Guida alla nutrizione CentroCalcioRossoNero Guida alla nutrizione Bilancio energetico e nutrienti Il mantenimento del bilancio energetico-nutrizionale negli atleti rappresenta un importante obiettivo biofisiologico. Diversi

Dettagli

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO

PERCHE MANGIAMO? Gli alimenti sono necessari per. .il FUNZIONAMENTO dell organismo. e per il suo ACCRESCIMENTO PROGETTO ALIMENTAZIONE E CULTURA Impariamo a nutrirci per crescere meglio CIRCOLO DIDATTICO DI ARICCIA Centro Studi Regionale per l Analisi e la Valutazione del Rischio Alimentare (CSRA) - IZS Lazio e

Dettagli

Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica

Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

A cosa serve l energia che prendiamo dagli alimenti?

A cosa serve l energia che prendiamo dagli alimenti? UNA DIETA EQUILIBRATA MIGLIORA LA VITA CONSIGLI PER UN ALIMENTAZIONE CONSAPEVOLE ALOMAR (Associazione Lombarda Malati Reumatici) Intervento a cura di: Dr.ssa Armanda Frassinetti SS Igiene Nutrizione Milano,

Dettagli

Consigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine!

Consigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine! ..\..\Leggi+Articoli rist + logo+immag\loghi AIC\Loghi AFC\AFC definitivobis.pdf Consigli per l'alimentazione degli sportivi: sani, in forma e senza glutine! Alimentazione sana ed equilibrata Migliora

Dettagli

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più

Dettagli

Stili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari

Stili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari Stili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari È una iniziativa Diversity & Inclusion Sandoz Stili di vita e alimentazione nelle patologie cardiovascolari Introduzione: Le malattie cardiovascolari

Dettagli

Il controllo del peso e l educazione alimentare nel paziente diabetico tipo II

Il controllo del peso e l educazione alimentare nel paziente diabetico tipo II Il controllo del peso e l educazione alimentare nel paziente diabetico tipo II Alimentazione equilibrata èil primo trattamento della malattia diabetica èparte integrante della terapia per ottenere un compenso

Dettagli

LINEE GUIDA SVEZZAMENTO

LINEE GUIDA SVEZZAMENTO LINEE GUIDA SVEZZAMENTO LATTANTI I bambini sino a 6 mesi assumono solamente latte seguendo le modalità e le dosi imposte dal pediatra. L allattamento artificiale inizierà con: Latte in polvere adattato

Dettagli

ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI

ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI Intervento a cura di: Dr.ssa Maria Teresa Gussoni Ss Igiene Nutrizione Milano, 3 maggio 2012 1 L eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali

Dettagli

Dieta del diabetico tipo 2 e modello mediterraneo. Lattanzio A, Giagulli VA, Guastamacchia E, Licchelli B, *De Pergola G, Triggiani V U.O.

Dieta del diabetico tipo 2 e modello mediterraneo. Lattanzio A, Giagulli VA, Guastamacchia E, Licchelli B, *De Pergola G, Triggiani V U.O. Dieta del diabetico tipo 2 e modello mediterraneo. Lattanzio A, Giagulli VA, Guastamacchia E, Licchelli B, *De Pergola G, Triggiani V U.O. di Endocrinologia e Malattie Metaboliche, *U.O. di Oncologia,

Dettagli

ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI

ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI Intervento a cura di: Dr.ssa Armanda Frassinetti Dietista - Ss Igiene Nutrizione Milano, 3 maggio 2012 La abitudini alimentari della famiglia acquisite nei primi anni di vita

Dettagli

ALIMENTAZIONE e NUOTO

ALIMENTAZIONE e NUOTO MICROELEMENTI ALIMENTAZIONE e NUOTO ZUCCHERI: costituiscono la fonte energetica, che permette all uomo di muoversi. Sono di due tipi : a. SEMPLICI, si trovano nella zuccheriera, nella, nel miele e sono

Dettagli

alimentazione WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ

alimentazione WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ alimentazione WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ NUTRIENTI (O PRINCIPI NUTRITIVI): PROTEINE LIPIDI CARBOIDRATI VITAMINE ACQUA MINERALI CON FUNZIONE: PLASTICA ENERGETICA BIOREGOLATRICE PROTEINE LUNGHE CATENE DI

Dettagli

Corso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta per una gestione condivisa.»

Corso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta per una gestione condivisa.» AZIENDA UNITÁ LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 13 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Corso: «Diabete mellito tra medico di medicina generale e diabetologo. Proposta

Dettagli

Dott.ssa Marcella Camellini

Dott.ssa Marcella Camellini Dott.ssa Marcella Camellini ALIMENTAZIONE Aumentare il consumo di frutta fresca, verdure e ortaggi di tutti i tipi, privi di grassi e ricchi di vitamine, minerali e fibre. Privilegiare gli oli vegetali,

Dettagli

RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO.

RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO. RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO. Introduzione Le ultime raccomandazioni nutrizionali italiane per il trattamento del diabete mellito sono state stilate nel 1990 dal

Dettagli

I gruppi alimentari GRUPPO N GRUPPO N. CARNI, PESCI, UOVA Forniscono: proteine ad alto valore biologico; minerali quali ferro,

I gruppi alimentari GRUPPO N GRUPPO N. CARNI, PESCI, UOVA Forniscono: proteine ad alto valore biologico; minerali quali ferro, I nutrienti I gruppi alimentari NEL NOSTRO VIVER COMUNE, NON RAGIONIAMO CON NUTRIENTI MA CON ALIMENTI: SONO PERTANTO STATI RAGGRUPPATI GLI ALIMENTI SECONDO CARATTERISTICHE NUTRITIVE IN COMUNE. GRUPPO N

Dettagli

ACQUA E SALUTE. Spoleto giugno 2004. Oliviero Sculati Unità di Nutrizione ASL di Brescia

ACQUA E SALUTE. Spoleto giugno 2004. Oliviero Sculati Unità di Nutrizione ASL di Brescia ACQUA E SALUTE Spoleto giugno 2004 Oliviero Sculati Unità di Nutrizione ASL di Brescia TUTTE LE FORME DI VITA, noi compresi, ESISTONO IN UNA SOLUZIONE ACQUOSA SOGGETTO: a 30 ANNI 70 Kg 49 litri di H

Dettagli

SUPPORTO NUTRIZIONALE ALLA PREPARAZIONE ATLETICA Silvia Pogliaghi

SUPPORTO NUTRIZIONALE ALLA PREPARAZIONE ATLETICA Silvia Pogliaghi Seminario sul tema: La Preparazione Fisica nel Rugby: Sport di Accelerazioni Ripetute Federazione Italiana Rugby Centro Studi FIR Lunedì 14 Gennaio 2008, ore 14.30 Facoltà di Scienze Motorie, Verona Università

Dettagli

Schema della dieta ipoproteica 1

Schema della dieta ipoproteica 1 Schema della dieta ipoproteica 1 Consigli generali: 1. Consumare settimanalmente come secondi piatti: Carne Pesce (fresco e surgelato) Formaggio fresco Prosciutto cotto al naturale Uova Legumi (freschi

Dettagli

E importante che il paziente con Insufficienza renale cronica comprenda che una corretta alimentazione è come una medicina.

E importante che il paziente con Insufficienza renale cronica comprenda che una corretta alimentazione è come una medicina. Perché è necessaria la dieta nella IRC? La principale funzione dei reni è quella di eliminare con le urine le scorie, l acqua e sali minerali nella quantità necessaria. Nella Insufficienza renale cronica

Dettagli

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB L alimentazione nella ll disciplina di i li Bocce Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma Centro Tecnico Federale FIB Michelangelo Giampietro

Dettagli

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9 Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 10 ASL LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI Il problema dell obesità e del sovrappeso nei bambini ha acquisito negli ultimi anni un importanza crescente, sia per

Dettagli

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Lega Friulana per il Cuore CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della

Dettagli

TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA

TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA Lotto n. 1 Allegato B TABELLE DIETETICHE PER LA REFEZIONE SCOLASTICA Fasce d età considerate Scuola dell infanzia ANNI 2,5-5,5 Scuola elementare 5,5-10,5 Scuola media * 10,5-14,5 * Nella fascia di età

Dettagli

Alimentazione e sport

Alimentazione e sport Dietista Silvia Bernardi Trento, 5 Marzo 2010 Il movimento spontaneo e l attività fisica, se iniziati precocemente, rappresentano la misura più efficace di terapia e prevenzione delle patologie del benessere.

Dettagli

ALIMENTAZIONE dell ATLETA. Sergio Crescenzi Gianfranco Colombo Antonio De Pascale

ALIMENTAZIONE dell ATLETA. Sergio Crescenzi Gianfranco Colombo Antonio De Pascale ALIMENTAZIONE dell ATLETA Sergio Crescenzi Gianfranco Colombo Antonio De Pascale A CHE SERVE MANGIARE? Gli alimenti ci forniscono l energia per muoverci, per respirare,per il battito cardiaco, per il funzionamento

Dettagli

Una corretta alimentazione nello sport. Dott.ssa Jessica Giardini BIOLOGA NUTRIZIONISTA

Una corretta alimentazione nello sport. Dott.ssa Jessica Giardini BIOLOGA NUTRIZIONISTA Una corretta alimentazione nello sport Dott.ssa Jessica Giardini BIOLOGA NUTRIZIONISTA CARBOIDRATI Sono alla base dell alimentazione costituiscono circa il 50% delle calorie che occorrono ogni giorno POSSIAMO

Dettagli

APPROFONDIMENTI MODULO 7: ALIMENTAZIONE LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA - REVISIONE 1997 ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE

APPROFONDIMENTI MODULO 7: ALIMENTAZIONE LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA - REVISIONE 1997 ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE APPROFONDIMENTI MODULO 7: ALIMENTAZIONE LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA - REVISIONE 1997 ISTITUTO NAZIONALE DELLA NUTRIZIONE 1) CONTROLLA IL PESO E MANTIENITI ATTIVO Pesarsi almeno una

Dettagli

I corretti principi di una alimentazione equilibrata: la dieta mediterranea

I corretti principi di una alimentazione equilibrata: la dieta mediterranea Corso di Formazione Mangia Giusto Muoviti con Gusto A.S. 2008-2009 I corretti principi di una alimentazione equilibrata: la dieta mediterranea Dietista Dott.ssa Barbara Corradini Dipartimento di Sanità

Dettagli

Fabbisogno energetico e sue componenti

Fabbisogno energetico e sue componenti Fabbisogno energetico e sue componenti WHO (1985) come: l apporto di energia di origine alimentare necessario a compensare il dispendio energetico di individui che mantengano un livello di attività fisica

Dettagli

Alimentazione Salute Ambiente: la composizione degli alimenti e le scelte del consumatore. La ristorazione a scuola ed a casa

Alimentazione Salute Ambiente: la composizione degli alimenti e le scelte del consumatore. La ristorazione a scuola ed a casa Alimentazione Salute Ambiente: la composizione degli alimenti e le scelte del consumatore. La ristorazione a scuola ed a casa Relatore: Prof. Vincenzo Gerbi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Di.S.A.F.A.

Dettagli

SCHEMA ALIMENTARE SKY LINE

SCHEMA ALIMENTARE SKY LINE SCHEMA ALIMENTARE SKY LINE Il nuoto è una disciplina sportiva di tipo aerobico-anaerobico misto in cui sono coinvolti principalmente i CARBOIDRATI per soddisfare il fabbisogno energetico. Devono essere

Dettagli

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano Cibo e salute tra innovazione e tradizione Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano il cibo è salute sostentamento della vita prevenzione delle malattie da carenza ottimizzazione delle funzioni

Dettagli

MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO

MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO FABBISOGNO ENERGETICO Apporto di energia, di origine alimentare, necessario a compensare il dispendio energetico di individui

Dettagli

Consigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni)

Consigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni) DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICO - Servizio Igiene della Nutrizione Consigli alimentari per la prima infanzia (1/3 anni) Per una crescita armoniosa è importante che il bambino assuma i pasti in modo

Dettagli

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi Il servizio di refezione scolastica del Comune di Poggibonsi è affidato all azienda di Ristorazione Cir- Food, Divisione Eudania. Per la preparazione

Dettagli

Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica

Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica Alimentazione per l esercizio fisico e lo sport: la ginnastica artistica/ritmica Mercoledì 30 novembre 2011 Bolzano Via Cesare Battisti, 27 Il cibo influenza: La salute La composizione corporea La velocità

Dettagli

RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO

RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica Associazione Medici Diabetologi Gruppo di studio diabete e nutrizione RACCOMANDAZIONI PER LA TERAPIA MEDICA NUTRIZIONALE DEL DIABETE MELLITO Dott.

Dettagli

L educazione alimentare

L educazione alimentare L educazione alimentare Educazione alimentare: alimenti e nutrienti Sono ALIMENTI tutte le sostanze che l organismo può utilizzare per l accrescimento, il mantenimento e il funzionamento delle strutture

Dettagli

Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario

Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario Campagna Obesity Day 2014 questionario SCHEDA PAZIENTE 1. Provincia... 2. Data... 3. Sesso... A) M B) F 4. Età...

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 L ALIMENTAZIONE DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011 Un approccio operativo ai concetti di alimentazione e di nutrizione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ricostruire lo scopo

Dettagli

vien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele

vien... Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata Dipartimento di Prevenzione a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele ERVIZIO ANITARIO REGIONALE A Azienda ervizi anitari N 1 triestina la vien... alute angiando M Alcune indicazioni pratiche per un alimentazione equilibrata a cura di Tiziana Longo e Roberta Fedele Dipartimento

Dettagli

la scelta del menu: aspetti nutrizionali e scelte alimentari

la scelta del menu: aspetti nutrizionali e scelte alimentari DELLE COMMISSIONI MENSA la scelta del menu: aspetti nutrizionali e scelte alimentari 10 gennaio 2008 Lucia Antonioli Margherita Schiavi 3 COME SI STRUTTURA UNA TABELLA DIETETICA 5 LARN Livelli di assunzione

Dettagli

Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico

Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico Come e perché si aumenta di peso: il bilancio energetico Intorno al concetto del giusto peso si sono formulate tante teorie, a volte vere, altre assolutamente prive di valenza scientifica. Nella grande

Dettagli

Alimentazione e reflusso gastrico

Alimentazione e reflusso gastrico Cause Il reflusso gastrico è causato dal reflusso del contenuto acido dello stomaco nell esofago. Questo succede per esempio con una pressione troppo forte sullo stomaco o perché il muscolo superiore di

Dettagli

TABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia

TABELLE DIETETICHE. Media Maschi/femmine (Kcal/gg) Fabbisogno Energetico. Nido d infanzia dell infanzia TABELLE DIETETICHE La tabella dietetica deve fornire la corretta quantità in nutrienti, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, in modo che l organismo dell individuo non debba ricorrere ad

Dettagli

Alimentazione e sport

Alimentazione e sport Momenti di Gloria La medicina incontra lo sport: i muscoli Genova 18 aprile 2013 Alimentazione e sport Luca Spigno La dieta dello sportivo è diversa da quella del soggetto sedentario? Come dobbiamo nutrirci

Dettagli

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano

Dettagli

LA FENIL CHETO NURIA O PKU. Malattie Rare. Informazioni per le scuole

LA FENIL CHETO NURIA O PKU. Malattie Rare. Informazioni per le scuole LA FENIL CHETO NURIA O PKU Malattie Rare Informazioni per le scuole LA FENILCHETONURIA LA FENILCHETONURIA O PKU E LA PIU FREQUENTE MALATTIA CONGENITA DEL METABOLISMO DELLE PROTEINE GLI ERRORI CONGENITI

Dettagli

1) Alimentazione allenamento: dieta da 2800-3400 calorie (atleta di 70 kg che si allena regolarmente).

1) Alimentazione allenamento: dieta da 2800-3400 calorie (atleta di 70 kg che si allena regolarmente). Alimentazione e Competizione 1) Alimentazione allenamento: dieta da 2800-3400 calorie (atleta di 70 kg che si allena regolarmente). 2) Alimentazione pre-gara Nelle discipline di lunga durata (> 60-90 minuti),

Dettagli

SE MANGIO COTOLETTA CADO SUI SASSI LA PANCIA M INGROSSA E CASCANO LE OSSA NON PRENDO MEDICINE. BEVIAMO L ARANCIATA

SE MANGIO COTOLETTA CADO SUI SASSI LA PANCIA M INGROSSA E CASCANO LE OSSA NON PRENDO MEDICINE. BEVIAMO L ARANCIATA RAP SANO ASCOLTA IL RAP SE MANGIO COTOLETTA DOPO UNA CORSETTA NELLA FRUTTA VITAMINE NON PRENDO MEDICINE. SE MANGIO CARBOIDRATI TRA DOLCI E SALATI IO ACCUMULO ENERGIA E POI VOLO VIA. MANGIO CEREALI E MI

Dettagli

L ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA FREQUENZE SETTIMANALI DI CONSUMO E PORZIONI STANDARD

L ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA FREQUENZE SETTIMANALI DI CONSUMO E PORZIONI STANDARD ASL LECCO - GRUPPI DI CAMMINO 2008 L ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA FREQUENZE SETTIMANALI DI CONSUMO E PORZIONI STANDARD Estratto dalle LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA predisposte dall Istituto

Dettagli

FONDAZIONE I.R.C.C.S. POLICLINICO SAN MATTEO. Viale Golgi n.19, 27100 Pavia 0382 501615 - Fax 0382 502801 servizio.dietetica@smatteo.pv.

FONDAZIONE I.R.C.C.S. POLICLINICO SAN MATTEO. Viale Golgi n.19, 27100 Pavia 0382 501615 - Fax 0382 502801 servizio.dietetica@smatteo.pv. FONDAZIONE I.R.C.C.S. POLICLINICO SAN MATTEO Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica Viale Golgi n.19, 27100 Pavia 0382 501615 - Fax 0382 502801 servizio.dietetica@smatteo.pv.it Progetto pilota Linee

Dettagli

ALIMENTAZIONE IN MONTAGNA. Alessandro Berretti: istruttore sezionale

ALIMENTAZIONE IN MONTAGNA. Alessandro Berretti: istruttore sezionale ALIMENTAZIONE IN MONTAGNA Alessandro Berretti: istruttore sezionale scopi dell'alimentazione suddivisone degli alimenti e loro caratteristiche fabbisogno idrico e calorico alimenti di uso comune in montagna

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

Etichettatura degli alimenti

Etichettatura degli alimenti Ministero della Salute Direzione generale per l igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione Etichettatura degli alimenti Cosa dobbiamo sapere La scelta di alimenti e bevande condiziona la nostra

Dettagli

Condizioni e fattori di rischio di DMT2

Condizioni e fattori di rischio di DMT2 Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ALIMENTAZIONE DEL GOLFISTA. Giorgio Pasetto. Mauro Bertoni

LINEE GUIDA PER L ALIMENTAZIONE DEL GOLFISTA. Giorgio Pasetto. Mauro Bertoni LINEE GUIDA PER L ALIMENTAZIONE DEL GOLFISTA Giorgio Pasetto (dottore in scienze motorie e osteopata) Mauro Bertoni (preparatore atletico) Con la consulenza scientifica del Prof. Ottavio Bosello (docente

Dettagli

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO

Dettagli

Errori AlimentariEtà Giovanile e non solo. Colazione. Frutta / Verdura. Poca ACQUA. Bevande dolcificate

Errori AlimentariEtà Giovanile e non solo. Colazione. Frutta / Verdura. Poca ACQUA. Bevande dolcificate L evoluzione della specie L evoluzione umana Dott. Luca Belli Biologo Nutrizionista Master in Scienze dello Sport e del Fitness Prof. ac Sorv. Nutrizionale e Val. Composizione Corporea - Università di

Dettagli

CHE COSA E JUICE PLUS+ COMPLETE?

CHE COSA E JUICE PLUS+ COMPLETE? Buongiorno e complimenti per avere scelto Juice Plus+ COMPLETE. Con la tua decisione, hai scelto di essere una persona che può fare la differenza, nella tua vita e in quella dei tuoi cari, dando il tuo

Dettagli