Gli stadi del Travaglio di parto. Primo stadio: periodo dilatativo Secondo stadio: periodo espulsivo Terzo stadio: secondamento
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- Natalia Ferri
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2 Gli stadi del Travaglio di parto Primo stadio: periodo dilatativo Secondo stadio: periodo espulsivo Terzo stadio: secondamento
3 1 stadio del travaglio Dall inizio del travaglio fino alla dilatazione completa della cervice
4 Diagnosi di travaglio Dilatazione cervicale progressiva + contrazioni uterine regolari (> 1 ogni 10 minuti, percepite come dolorose) Contrazioni senza dilatazione cervicale non implicano travaglio (falso travaglio) La rottura delle membrane non implica travaglio di parto Una dilatazione della cervice fino a 3-4 cm è fisiologica a termine di gravidanza; in questi casi due esami obiettivi a distanza di 1-2 ore sono necessari per dimostrare la progressione della dilatazione
5 Contrazioni uterine e travaglio di parto Il travaglio di parto è caratterizzato da contrazioni uterine regolari ogni 3-5 minuti della durata di 1-2 minuti L andamento delle contrazioni in travaglio è molto variabile Con gli strumenti disponibili non è possibile diagnosticare l inizio né la regolare evoluzione del travaglio in base alla natura delle contrazioni uterine; la valutazione viene eseguita sulla base della dilatazione cervicale
6 Tocografia : Valutazione contrazioni uterine con trasduttore esterno a pistone
7 10 minuti Classificazione attività contrattile uterina Normale: contrazioni sec ogni 3-4 minuti Ipercinesia: > 2 contrazioni/min, e/o durata > 90 sec ipertono: contrazione protratta
8 Giunzione fibromuscolare (A) (B) Segmento uterino inferiore Cervice Dilatazione completa Vagina (C) (D) Danforth DN and Hendricks CH. Obstetrics and Gynecology. Harper & Row
9 Valutazione della dilatazione cervicale 10 cm 10 cm Dilatazione 4 cm Dilatazione 10 3 = 7 cm
10 2 stadio del travaglio: il periodo espulsivo Inizia dalla dilatazione completa della cervice (o meglio con il premito) e termina con l espulsione del feto La madre patecipa utilizzando la muscolatura del torchio addominale in concomitanza con le contrazioni per facilitare la progressione del feto
11 Bacino femminile vs maschile
12 Stretto superiore del bacino promontorio
13 11 cm Diametri dello stretto superiore del bacino femminile 12 cm
14 Il diametro bispino-ischiatico 10,5 cm
15 occipite sutura sagittale La testa fetale grande fontanella
16 Diametri cranici Occipito-frontale 11,5 cm Suboccipitobregmatico 9,5 cm
17 Posizione della testa fetale OISA OIDA OISP OIDP
18 Ingresso allo stretto superiore dx sin
19 Riduzione dei diametri per flessione: suboccipito-bregmatico contro occipito-frontale
20 Restituzione delle spalle ROTAZIONE ESTERNA
21 Durata del periodo espulsivo Variabile Di solito < 2 ore Periodi espulsivi prolungati sono causa di preoccupazione circa le condizioni di benessere fetale Un periodo espulsivo > 2 ore richiede misure particolari per la valutazione del benessere fetale
22 Terzo stadio (secondamento) Il parto non è completato fino alla completa espulsione della placenta
23 Secondamento Lato materno Lato fetale
24 Distacco centrale (70% dei casi) sangue La placenta esce dal lato fetale, seguita da sangue
25 Distacco marginale (30% dei casi) sangue Sangue precede la placenta
26 In sintesi (1) Normalmente il parto avviene tra 37 e 42 settimane La fisiologia dell esordio del travaglio è ancora incompletamente conosciuta Clinicamente, il travaglio di parto si riconosce per la concomitanza di contrazioni regolari e dilatazione del collo dell utero Di solito, 3-5 di dilatazione e contrazioni ogni 2-3 minuti
27 In sintesi (2) Primo stadio: dilatazione (durata variabile, mediamente 6 ore nelle para 0) Secondo stadio: espulsione (durata variabile, mediante 1 ora nelle para 0) Terzo stadio: espulsione della placenta (durata variabile, mediamente 15 minuti) Prima dell esordio del travaglio è frequente una fase preparatoria (latente) che può avere una durata fino a 12 ore
28 In sintesi (3) Nel periodo espulsivo il feto si dispone prima con l asse AP del cranio orientato diagonalmente lungo il diametro obliquo del bacino (primo collo di bottiglia promontorio sacrale) Raggiunto il piano delle spine ischiatiche ruota mettendo di solito l occipite all avanti (rotazione esterna) Fuoriuscita la testa avviene una seconda rotazione per consentire il passaggio delle spalle (rotazione esterna)
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