1 IL PROGRAMMA DI SEMPLIFICAZIONE E DI MIGLIORAMENTO
|
|
- Giada Costantino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1 IL PROGRMM DI SEMPLIFIZIONE E DI MIGLIORMENTO 1. Le linee guida del programma di semplificazione sono state definite dalle mministrazioni e sono state sviluppate nella proposta progettuale. In particolare sono indicati finalità generali e obiettivi specifici, principali passi per la realizzazione del programma, sistema dei ruoli che intervengo nella realizzazione dello stesso programma. 2. differenza della fase precedente, trainante è il ruolo dei dirigenti delle diverse amministrazioni responsabili della realizzazione del programma, coadiuvati dai loro collaboratori. I consulenti svolgono un ruolo di supporto, su aspetti giuridici organizzativi e comunicativi, proponendo contributi di metodo e di conoscenza essenziali per l avanzamento del programma. 3. Il programma richiede un forte coinvolgimento ed una attiva mobilitazione delle risorse interne alle amministrazioni. Dal momento, infatti, che il processo di semplificazione prevede una modifica delle prassi operative è necessario sviluppare da subito un ciclo di coinvolgimento del personale delle singole amministrazioni. Va in questa direzione la scelta di avviare cantieri o laboratori di sperimentazione presso i comuni 4. llo stesso tempo la semplificazione è finalizzata a migliorare il livello di servizio verso gli stakeholders. In questa prospettiva il programma deve prevedere modalità strutturate di coinvolgimento dei diversi portatori di interesse durante il ciclo di vita del programma 5. Il programma è particolarmente complesso dal momento che a. si sviluppa attraversa una articolata rete di competenze che provengono dai diversi omuni b. richiede un notevole sforzo per la realizzazione e un contestuale sviluppo delle competenze necessarie 6. È pertanto necessario concentrarsi, nella fase di avvio, sulla organizzazione puntuale di una macchina produttiva sicuramente complessa dal momento che vi debbono collaborare, a vario titolo, attori diversi che provengono da amministrazioni diverse. In questa prospettiva è stata proposta una prima esemplificazione sulla possibile articolazione del programma, utilizzando le metodiche del project management. 7. Da qui la proposta di dedicare al cosiddetto project start up il primo incontro dei diversi gruppi che si dedicheranno agli specifici progetti. 8. questo fine viene proposto ai partecipanti una traccia di lavoro che consenta a. ai singoli comuni di sviluppare tutte le attività preparatorie, che non richiedono il coordinamento con gli altri, ma che sono propedeutiche all avvio di specifiche parti del progetto b. di conoscere anticipatamente gli elementi del project start up e di configurare il risultato che si intende raggiungere nella sessione del 18 novembre. 2 IL SUPPORTO ORGNIZZTIVO 2.1 Strutturazione dei singoli progetti Nell incontro di lancio dell iniziativa è stata proposta ai partecipanti un rappresentazione gerarchica delle attività dei vari progetti che concorrono alla realizzazione del programma complessivo delle attività costitutive. Si tratta delle cosiddetta WS (Work reakdown Structure) con cui, secondo i metodi di project management, il gruppo di progetto rappresenta la propria interpretazione del progetto, propedeutica alla organizzazione del lavoro vero e proprio. 1
2 ome è emerso dall incontro di apertura è indispensabile che il team di progetto elabori in modo condiviso questa strutturazione perché da questa discende il tipo di risultato che si intende raggiungere, nonché le modalità che si intendono adottare (vedi figura 1). Per questo motivo nel prossimo incontro di project start up ciascun gruppo di progetto dovrà Definire puntualmente gli obiettivi che si perseguono ed i risultati che si intendono raggiungere. Tale definizione deve consentire di confrontare previsione e realizzazione e misurare il grado di raggiungimento dei risultati. questo fine è opportuno identificare risultati o componenti di risultato identificabili e dimensionabili. In questa fase è opportuno, anche, specificare l orizzonte temporale di riferimento e i vincoli insuperabili, indicando eventuali rischi che possono inficiare la realizzazione Strutturare il progetto: questa attività prevede sia la specificazione di tutti i livelli della Wbs, sia l identificazione delle responsabilità sulle singole attività in cui si decompone il progetto (OS), sia le professionalità impegnate, come tipo e come quantità necessaria per completare l attività Programmare il lavoro: definire le relazioni di interdipendenza tra le varie attività (PERT), al livello più basso della WS e stimare il tempo di percorrenza necessario a realizzare il progetto (GNTT): in questa fase è possibile specificare il risultato di ciascuna attività, la durata, le eventuali interazioni con gli altri progetti previsti nel programma e con il nucleo IT del circondario udgetare: si tratta di dimensionare lo sforzo nel tempo (risorse umane e finanziarie) comprese le eventuali attività accessorie (eventi, strumenti di supporto, attività di benchmarking etc.) 2.2 Strutturazione del programma complessivo onsiderata la struttura a rete che occorre mettere in piedi, possono essere previste due modelli organizzativi che convivono nello sviluppo del programma (vedi figura 2) ) Gruppo in colocation o di piattaforma: sviluppa direttamente le attività di impostazione, elaborazione, progettazione, standardizzazione, controllo complessivo: in prima battuta è costituito dai referenti ma possono essere necessarie professionalità ulteriori. Il gruppo deve riunirsi per elaborare congiuntamente le soluzioni; i omuni debbono a tal fine nominare i referenti ) Gruppo di pilotaggio composto da esponenti dei omuni, che ha il compito di guidare in modo coordinato il lavoro che autonomamente ciascun omune sviluppa al suo interno. Il gruppo si riunisce per pianificare il lavoro complessivo, svolto localmente, e controllarne l avanzamento efficace. Le attività da coordinare sono attività di analisi, personalizzazione, rilevazione, sperimentazione realizzate dai singoli omuni che concorrono alla attuazione dei diversi progetti; ciascun omune deve a tal fine indicare le risorse operative dedicate a queste attività 3 I LVORI PROPEDEUTII l fine di accelerare i tempi di realizzazione ciascun omune è impegnato a sviluppare, prima dell incontro del 18, queste attività 2
3 ) Piano di semplificazione: rilevazione dello stato attuale nalisi critica della mappa dei procedimenti attuali con evidenziazione dei procedimenti più rilevanti da migliorare e/o da semplificare in quanto fattibili lassificazione dei procedimenti secondo criteri di rilevanza e criteri di fattibilità in modo da suddividerli in quattro aree Esplicitazione dei criteri quali/quantitativi utilizzati per definirne la rilevanza e per definire la fattibilità (tecnico-gestionale-organizzativa) Prime indicazioni sugli orientamenti di miglioramento ) utodichiarazione: raccolta esperienze sul tema - Individuazione dei procedimenti interessati da processi di autodichiarazione - Specificazione degli strumenti attualmente in uso - Segnalazione di esperienze significative di altri enti - Selezione, sulla base dei criteri delle aree prioritarie di intervento, e stima dimensionale degli interventi di messa a punto ) ambio di residenza: definizione del perimetro di intervento - Individuazione dei procedimenti impattati dall attivazione del cambio di residenza - Individuazione degli attori interni interessati dalla modificazione - Individuazione degli attori esterni interessati dalla modificazione raggruppati in funzione della difficoltà di coinvolgimento attivo - Stima del numero di risorse interne da coinvolgere per attivare la rivisitazione dei procedimenti interdipendenti 3
4 figura 1 Il processo di pianificazione "HI" PINO PROGRMM OIETTIVI E PRESTZIONE E M S "HE OS" STRUTTURTO ORG. X WS "HI F HE OS" M "QUNTO" STRUTTUR DI SOMPOSIZIONE DEL LVORO (WS) WORK PKGE RETIOLI "STIME" PERSONLE MTERILI STIME RISORSE 10 PROGRMM "QUNDO" 46 4
5 FIGUR 2 MODELLI DI ORGNIZZZIONE DEI PROGETTI OMPLESSI PROGETTI SS ONDIVISIONE E LT SEZIONILIT MODLIT TEM INTEROMUNLE DI PILOTGGIO PROGETTI LT ONDIVISIONE E SS SEZIONILIT MODLIT TSK FORE TEM DI PITTFORM TEM PO PROGETTO TSK FORE PO PROGETTO REFERENTI DI OMUNE omune 1 omune 2 omune 3 omune 4 omune 1 omune 2 omune 3 5
COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliProgetto Governance delle Risorse Umane-Modelli Innovativi
Progetto Governance delle Risorse Umane-Modelli Innovativi Attività dirette al rafforzamento degli Uffici addetti alle politiche e alla gestione del personale delle Amministrazioni degli Enti Locali delle
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliLa gestione manageriale dei progetti
PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il
DettagliEUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq. Fundamentals. Syllabus
EUROPEAN PROJECT MANAGEMENT QUALIFICATION - epmq Fundamentals Syllabus Scopo Questo documento presenta il syllabus di epmq Modulo 1 Fundamentals. Il syllabus descrive, attraverso i risultati del processo
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE
ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliDOMANDA DI PARTECIPAZIONE
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE Il presente Allegato è parte integrante del bando di concorso Giovani e Idee di Impresa 3 e non può essere modificato nella composizione delle sue parti. Ogni componente del gruppo
DettagliGestione dei Progetti (2005-2006)
Gestione dei Progetti (2005-2006) Alessandro Agnetis DII Università di Siena (Alcune delle illustrazioni contenute nella presentazione sono tratte da PMBOK, a guide to the Project Management Body of Knowledge,
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
DettagliAllegato 2 Modello offerta tecnica
Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della
DettagliL organizzazione aziendale
Università degli studi di Teramo Facoltà di Agraria Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole aziendale Emilio Chiodo Anno Accademico 2014-2015 Le operazioni aziendali Il sistema delle
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliBosco&Co. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMA - BATTIPAGLIA (SA)
BoscoCo. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE BoscoCo. è il partner professionale che supporta le imprese nel governo e nella gestione del loro business, aiutandole a raggiungere le
DettagliIL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO. Vanna Monducci 6 settembre 2013
IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO Vanna Monducci 6 settembre 2013 IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO: GLI ELEMENTI PRIORITARI valutazione esterna degli apprendimenti
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliIL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Project Management, Gestione OO.PP e Cantiere - C IL PROCESSO EDILIZIO E L ORGANISMO EDILIZIO
DettagliDirezione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE
IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliLA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE
LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E IL WORK BREAKDOWN STRUCTURE La Work Breakdown Structure La WBS è uno strumento di pianificazione delle attività progettuali che comporta un lavoro di: 1) suddivisione
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E CERTIFICAZIONE ISO 9001 ed. 2000 PER L'UNIVERSITÀ DI CAMERINO PROGETTO DI MASSIMA
Allegato 1 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ E CERTIFICAZIONE ISO 9001 ed. 2000 PER L'UNIVERSITÀ DI CAMERINO PROGETTO DI MASSIMA Torino, 29 maggio 2001 Progetto Università Camerino 25_05_01.ppt 1 ESIGENZE
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliPROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliProgetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI
Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa
Dettagli1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane
RISORSE UMANE 1. Team coaching e valorizzazione delle risorse umane Gli obiettivi strategici della proposta L approccio del team coaching alla gestione delle risorse umane si fonda sugli stessi principi
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliGovernance di sistema e di progetto e possibili canali di finanziamento
Governance di sistema e di progetto e possibili canali di finanziamento di Giorgio Casoni Il concetto di capacità competitiva territoriale è entrato a far parte del linguaggio comune degli amministratori.
DettagliLa sostenibilità culturale e organizzativa del Piano di e-government
La sostenibilità culturale e organizzativa del Piano di e-government Ezio Lattanzio SMAU 2003 - Milano, 6 ottobre La riflessione proposta La premessa condivisa I progetti e-gov provocano un impatto sui
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliScopo della WBS. La regola del 100% Orientamento ai risultati
Le problematiche delle fasi del progetto CONCEZIONE ELABORAZIONE FINANZIAMENTO NEGOZIAZIONE ATTUAZIONE ATTUAZIONE - Definizione della successione delle attività esecutive - Allocare le risorse - Pianificare
DettagliCantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione
Cantiere formativo Riordino del sistema regione Autonomie Locali del Friuli Venezia Giulia Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliAmbiti Contestuale, Tecnico e Comportamentale
Ambiti Contestuale, Tecnico e Comportamentale 1 Premessa Il Project Management da alcuni anni rappresenta uno dei temi all attenzione e in significativa espansione all interno delle organizzazioni complesse
DettagliUNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA 2007 2013 PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E PROGETTAZIONE
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliLa nuova rete territoriale del Coni: visione, strategie ed organizzazione territoriale
La nuova rete territoriale del Coni: visione, strategie ed organizzazione territoriale 2 La vision Nel riconoscere il ruolo fondamentale che le politiche territoriali rivestono per l'organizzazione sportiva
DettagliISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito
ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliQUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008. Progettazione curata dai Proff. Augenti Antonella, Andrea Nicolì, Giulia Montesano, Francisca Camero
QUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008 Intervento formativo anno scolastico 2007/2008 Alternanza Scuola - Lavoro Premessa Il percorso si prefigge l obiettivo di sperimentare una modalità di apprendimento
DettagliBANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014
Civezzano Baselga di Pinè Bedollo Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni di Civezzano, Baselga di Piné, Bedollo
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Pag. 1 a 7 Protocollo di accoglienza alunni stranieri Istituto Comprensivo Via Cassia 1694 Roma XV Municipio XXVIII Distretto PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Il Protocollo di accoglienza alunni
DettagliCOMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA
COMUNICAZIONE PER IL MANAGEMENT D IMPRESA Roma, aprile 2015 Project Management (Prof. A. Rocchi) A cosa si riferisce Diverse sono le problematiche relative alla gestione dei progetti all interno di ogni
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliAgenzia ICE. Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2014
Agenzia ICE Monitoraggio di primo livello di avvio del ciclo della performance per l anno 2014 Allegati: 1 Scheda standard di monitoraggio 2 Informazioni di sintesi 1 Allegato 1: Scheda standard di monitoraggio
DettagliL Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane
L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA La missione, la visione, i valori, gli attributi distintivi e gli interlocutori dell Università di Roma La Sapienza gennaio 2006 INDICE 1. La missione, la visione
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliPROVINCIA DI TORINO. 8-9 Aprile 2003
PROVINCIA DI TORINO Percorso formativo per l avvio della progettazione dei Piani di Zona 8-9 Aprile 2003 La progettazione partecipata ed il lavoro di rete Marco Anoni responsabile unità Formazione Kai
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo di
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliSCHEDULAZIONI RIEPILOGATIVE E CONFRONTO DI: - FASI E ATTIVITA' DEL WBS; - PRODOTTI; - COMPITI; - RISORSE PROFESSIONALI; - EFFORT.
Cod. Figure professionali q.tà gg.uu. Riepilogo di Progetto 1.092 SCHEDULAZIONI RIEPILOGATIVE E CONFRONTO DI: - FASI E ATTIVITA' DEL WBS; - PRODOTTI; - COMPITI; - RISORSE PROFESSIONALI; - EFFORT. 001 Comitato
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliRole plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING
Implementazione ed Attuazione di Progetti per il Miglioramento del Servizi Sanitari ANCONA 19 E 20 OTTOBRE 2012 Role plaing esperienziale: ATTUAZIONE DI UN PROGETTO DI NURSING Consiste nel destrutturare
Dettagli"Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato". Henry Ford
"Anche un errore può rivelarsi una cosa necessaria per raggiungere il nostro risultato". Henry Ford MARKETING Marketing significa letteralmente piazzare sul mercato e comprende quindi tutte le azioni aziendali
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014
COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE Schema legami fra strumenti di gestione r.u. e strategie/obiettivi aziendali ECOSISTEMA AMBIENTALE AZIENDALE Economico; Politico;
DettagliDall Idea al Progetto
CORSO DI EUROPROGETTAZIONE MODULO 2 Dall Idea al Progetto DOTT. GIANLUCA COPPOLA Direttore generale - Responsabile Progetti Europei 1 CAPITOLO 1 STRUTTURARE UN PROGETTO Modulo 2 Dall Idea al Progetto 2
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliCOMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.
COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso
DettagliLA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI
LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità
DettagliLA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE
LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE LA FORMAZIONE COME STRUMENTO DEL MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI PRODUTTIVI E LA VALORIZZAZIONE
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO EMILIANO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliBando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino
Bando per progetti innovativi di ricerca-azione o formazione proposti da reti di istituzioni scolastiche e formative del Trentino budget disponibile: 200.000 euro termine per la presentazione dei progetti
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliCittà di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA
Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero
DettagliL UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI
L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI (servizi accreditati e convenzionati) Prima parte per UVG ed incontri preparatori
DettagliLinee guida per la realizzazione degli Uffici di Promozione sociale
G I U N T A R E G I O N E M A R C H E DIPARTIMENTO SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITÅ SERVIZIO SERVIZI SOCIALI Linee guida per la realizzazione degli Uffici di Promozione sociale Ancona, maggio 2003
DettagliREALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA
REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA PREMESSA SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ORGANI E FUNZIONI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI IN AGOS AUDITING: OBIETTIVI, MODELLO
DettagliM U L T I F A M I L Y O F F I C E
MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliBANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015
Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni
DettagliFase 6 Information and visibility on the project
FASE 1 IDEA PROGETTO FASE 2 INDIVUAZIONE DEGLI OBIETTIVI FASE 3 COSTITUZIONE DEL PARTENARIATO FASE 4 DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA Fase 6 Information and visibility on the project FASE 5 AGGIUDICAZIONE STIPULA
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliCorso di estimo D 2004/2005
Corso di estimo D 2004/2005 Cenni di project management - Crono-programma dei lavori PROJECT MANAGEMENT: definizione Il project management è l insieme di metodi e direttive fondamentalmente logiche per
DettagliDescrizione dettagliata delle attività
LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia
DettagliTECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
TECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE DESCRIZIONE SINTETICA Il o nella gestione e sviluppo delle risorse è in grado di realizzare la programmazione del, prefigurare percorsi di sviluppo
DettagliDai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione
Dai sistemi documentari al knowledge management: un'opportunità per la pubblica amministrazione Reingegnerizzazione dei sistemi documentari e knowledge management Paola Montironi Quadro di riferimento
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliCONCETTI E DEFINIZIONI
Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria
DettagliLa reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione
La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione Dott.ssa Teresa Caltabiano Area della Ricerca Catania, 15 luglio 2011 Agenda Il contesto di riferimento Le organizzazioni I processi Il
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliGruppo di ricerca RAEE. Sintesi secondo workshop
Gruppo di ricerca RAEE Sintesi secondo workshop Il secondo Workshop I lavori del secondo incontro del Gruppo di Ricerca RAEE hanno avuto come argomento di analisi la filiera logistica del sistema RAEE
Dettagli