L assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2011

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3 01.1.a 01.1.d 01.1 in primo piano 01.1.b 01.1.c I valori di Cmc Quando il 7 marzo 1901, 35 muratori si trovarono per dare vita alla Società anonima cooperativa fra gli operai, muratori e manuali del comune di Ravenna lo fecero per affrancare il loro lavoro e le loro esistenze dalle condizioni di grande sfruttamento dalle quali venivano. L assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2011 Da allora, Cmc ha continuato a crescere per assicurare lavoro ai suoi soci e ai suoi dipendenti: oltre lavoratori in molte parti del mondo. Anche oggi sentiamo interamente questa responsabilità, quella di assicurare a queste famiglie un lavoro sicuro, nel pieno rispetto delle regole e dei diritti a.c Foto di gruppo al cantiere della Ss b Un momento della premiazione dei nuovi soci pensionati. Nella foto il Presidente Massimo Matteucci saluta il neo pensionato Riccardo Maxim d Dario Foschini, Amministratore Delegato Cmc. Sabato 26 maggio, all Holiday Inn di Ravenna, si è tenuta l assemblea dei soci Cmc per l approvazione del bilancio Nel 2011, ha riferito il Presidente Massimo Matteucci nella sua relazione, il fatturato consolidato del gruppo Cmc è stato di 900 milioni di euro: circa il 12% in più rispetto al Pari a 815 milioni i ricavi realizzati nel core business delle costruzioni (+61,5 milioni sul 2010); di questi, 427,3 milioni (il 52,4%) sono stati realizzati all estero: Africa Australe, Cina e Sud Est Asiatico, Algeria, Stati Uniti. Est Europa (Bulgaria). Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 97 milioni (+20 milioni sul 2010); pari a 13 milioni il risultato netto di esercizio (+0,4 milioni sul 2010). In Italia e all estero, il gruppo Cmc ha complessivamente occupato lavoratori di cui 510 compongono l organico fisso e 392 sono soci cooperatori. L Amministratore Delegato, Dario Foschini, ha ricordato che il budget 2012 della Cooperativa indica ricavi per 950 milioni di euro, dunque, in ulteriore crescita. Un programma sostenuto dall avvio in corso d anno di diverse nuove commesse, in Italia e all estero, fra le quali i lavori per la costruzione di due lotti della Metropolitana di Singapore per complessivi 250 milioni di euro. Peraltro, rientra nei programmi di Cmc il rafforzamento della presenza nell area e, dopo quello di Bangkok, è stato di recente aperto un ufficio a Mumbai, in India. Matteo Casadio, Presidente di Sapir, ha ricordato come il porto e le attività ad esso collegate, siano una grande opportunità per la crescita dell economia ravennate e per creare nuove occasioni di lavoro. È importante che su questo obiettivo stiano collaborando concretamente due realtà locali importanti come Sapir e Cmc. Cmc per le popolazioni terremotate Cmc e le Organizzazioni Sindacali hanno concordato un iniziativa comune per la raccolta di fondi a favore delle popolazioni della nostra regione colpite dal disastroso terremoto. A tal fine, sulla busta paga del mese di giugno, verrà effettuata una trattenuta corrispondente a 2 ore di lavoro per tutti i lavoratori che decideranno di aderire alla sottoscrizione. La somma così raccolta verrà raddoppiata dal Consiglio di Amministrazione della Cooperativa e l importo complessivo sarà versato sul conto corrente in corso di costituzione tra Regione, Organizzazioni Sindacali e Legacoop. Nelle scorse settimane, inoltre, il Presidente di Cmc, Massimo Matteucci, ha inviato una lettera al Prefetto di Direzione della Protezione Civile offrendo la disponibilità di una squadra di otto uomini, forniti di tutti i mezzi e le attrezzature necessari, per la realizzazione degli interventi che gli Enti competenti riterranno necessari. Infine, molti soci e dipendenti della cooperativa si sono attivati per contribuire alla raccolta di materiale da inviare alle popolazioni terremotate o per l acquisto del parmigiano danneggiato. p.03 la Betoniera Il porto di Ravenna, ha ricordato Casadio, può puntare su importanti fattori di competitività: la posizione geografica, le dotazioni infrastrutturali sulla cui qualificazione si sta accelerando, i 60 milioni deliberati dal Cipe per l approfondimento dei fondali ai quali si aggiungono gli ulteriori 60/70 milioni impegnati dall Autorità Portuale. Ci sono, dunque, tutti i presupposti, ha concluso Casadio, per un ulteriore salto di qualità del nostro scalo e la realizzazione del nuovo Terminal Container è la prima grande risposta da dare. È poi intervenuto Giovanni Monti, Presidente provinciale di Legaccop. Monti ha voluto, innanzitutto, ringraziare per il contributo, di risorse, professionalità e cultura imprenditoriale che Cmc sta dando per risolvere la crisi di Iter e consentire, in prospettiva, la costruzione di un impresa solida e competitiva. Monti, in procinto di lasciare la carica di Presidente Legacoop Ravenna a seguito dei nuovi incarichi assunti in Coop Adriatica, ha poi ringraziato tutti i dirigenti e i soci di Cmc per la collaborazione positiva di questi anni. Nel suo intervento, a conclusione dell assemblea, Giuliano Poletti, Presidente di Legacoop Nazionale, ha espresso soddisfazione per il buon andamento del bilancio Cmc, pur nel contesto di sostanziale blocco del mercato delle opere pubbliche. Legacoop, con tutto il Movimento Cooperativo e le organizzazioni imprenditoriali, sta chiedendo al Governo un intervento molto deciso in ambito edile ed infrastrutturale ed ha avviato un confronto con Abi sui temi del credito, che resta uno dei problemi principali per rimettere in moto il sistema economico italiano. Poletti ha poi manifestato la solidarietà incondizionata dell intero movimento cooperativo a Cmc per gli attacchi cui è soggetta da tempo. È semplicemente inconcepibile - ha sottolineato il Presidente di Legacoop - che un impresa possa essere oggetto di tali accuse semplicemente per le attività che svolge, in tutta trasparenza e nel pieno e riconosciuto, rispetto delle leggi e delle regole. Durante l Assemblea sono stati premiati 7 nuovi soci pensionati e precisamente: Enzo De Zanni, Osvaldo Dradi De Stefani, Tamara Magalotti, Riccardo Maxim, Guido Leoni, Raffaello Rossi e Gilberto Zaccarelli. Questi invece i nuovi soci ammessi dal Consiglio del 24 aprile: Dario Angusti, Chiara Bandini, Gabriele Bandini, Luca Barbara, Ivan Battolla, Giuseppe Bellizzi, Andrea Berti, Melica Bovinelli, Roberto Catarinella, Sabina Cipollini, Fausto Civenni, Maurizio Didonè, Lorenzo Fantini, Elisa Guerrini, Lee Pamela Bern, Valentina Leoni, Lorenzo Matteucci, Gianluca Musumeci, Lorenzo Pattuelli, Simonetta Piccinini, Paolo Porcelli, Alessandro Rocco Privitera, Nadia Scantamburlo, Michele Tamburriello, Salamawit Tesfaye Woldetensaie, Roberto Tiloca, Marco Travanini, Nicola Ventrella, Vincenzo Zaffarano. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a ricorrenti attacchi mediatici contro la nostra cooperativa accusata di rendersi complice, con la propria attività, di scelte ritenute non compatibili dal punto di vista ambientale ed economico. È bene su questo punto fare chiarezza. Ciascuno può e deve essere libero di esprimere e manifestare, anche in forma organizzata, le proprie opinioni circa l utilità e l impatto ambientale delle opere che gli enti preposti decidono di costruire. Ma al soggetto imprenditoriale che si candida a costruirle non si possono chiedere improbabili (e questi sì, dal punto di vista etico, pericolosi) giudizi di merito sull opportunità di costruire queste opere. Spetta agli organismi, democraticamente eletti nel rispetto della Costituzione, compiere le scelte che servono al Paese e dettare le regole da rispettare per la loro realizzazione, consultando anche le popolazioni coinvolte. Spetta alle imprese realizzare queste opere nel pieno ossequio a quelle leggi e a quelle regole. È a partire dalla qualità del nostro lavoro e dal rispetto di questo regole che anche noi chiediamo di essere giudicati. E sappiamo di avere le carte in regole per la serietà, le competenze, la passione che ogni giorno mettiamo in campo. Anche per quanto riguarda il rispetto della legalità Cmc, come è noto, sta compiendo uno sforzo enorme, che va anche oltre i Protocolli con Prefetture, Sindacati ed Enti Locali, per riuscire ad operare, anche nelle condizioni ambientali più difficili, evitando infiltrazioni mafiose o malavitose. La nostra ambizione è di dimostrare che anche in Italia si possono costruire grandi opere nel rispetto della legalità e delle leggi e i riconoscimenti, i più recenti in Sicilia, ricevuti da molte istituzioni ci incoraggiano su questa strada. Forti di queste convinzioni, intendiamo proseguire con fermezza le nostre attività, onorando gli impegni contrattuali assunti ed evitando di rimanere coinvolti in polemiche che non ci interessa alimentare. Quello che più ci preoccupa è che con questi attacchi si finisce per colpire non tanto una singola impresa quanto piuttosto ciò che essa rappresenta. Quello che si mette in discussione, infatti, è il modello cooperativo e, in particolare, quello della grande impresa cooperativa capace di essere competitiva sui mercati, di dare lavoro a migliaia di persone e, al tempo stesso, di reinvestire la ricchezza prodotta a beneficio dello sviluppo dell azienda e dei territori dove essa opera. Ed è questo modello che il movimento cooperativo deve saper difendere e rafforzare. Dario Foschini Amministratore Delegato Cmc

4 01.2 in primo piano di Valda Miani 01.2.a 01.2.b Gestire in modo semplice un sistema complesso: la costruzione del bilancio 01.2.a Alberto Morigi b Un momento dell Assemblea di Bilancio. Intervista ad Alberto Morigi, Direttore Dafcs (Direzione Amministrazione Finanza Controllo Sistemi). Quali sono i più importanti cambiamenti avvenuti nei processi di elaborazione dei bilanci aziendali? A partire dalla fine degli anni novanta la nostra Cooperativa si è dotata di un sistema contabile integrato, utilizzato sia dalla sede che da tutti i cantieri in Italia ed all estero. Questo risultato, raggiunto dopo anni di studi e sviluppi, permette di avere un unica piattaforma informatico/contabile per tutte le realtà gestite dal Gruppo, con evidenti vantaggi sia dal punto di vista della formazione e interscambiabilità delle risorse umane sia dal punto di vista dell integrazione dei dati nel Bilancio Consolidato. Un altro aspetto molto importante della piattaforma contabile è la possibilità, perfezionata nel 2001 con l introduzione dell Euro quale moneta di conto nazionale, di gestire contemporaneamente tutte le valute utilizzate nei nostri cantieri esteri, mantenendo negli archivi sia le valute origini che i relativi controvalori a cambi storici. Altro miglioramento è la possibilità di utilizzare tutti i menù e i piani dei conti in diverse lingue, quali inglese, francese e portoghese. Altro obiettivo raggiunto recentemente è la dislocazione degli archivi informatici relativi alla contabilità di tutte le sedi secondarie e società a Ravenna, in modo da alzare notevolmente il livello di sicurezza dei dati memorizzati. Archivi a cui si collegano tutti i cantieri in Italia ed all estero tramite internet, mentre per le zone più disagiate si utilizzano anche le parabole satellitari, per garantire un collegamento continuo e sicuro di tutte le nostre unità periferiche. Tutto ciò è stato reso possibile dalla forte sinergia espressa dal reparto amministrativo insieme alla software-house Be Infrastrutture Srl che, sfruttando le consolidate esperienze, hanno permesso di giungere a questo livello di eccellenza, riconosciuta anche dagli altri partner italiani ed esteri che lavorano con noi in joint ventures. Sarebbe possibile anticipare ulteriormente l approvazione del bilancio, come fanno le società quotate in Borsa? Un ulteriore anticipo rispetto alla tempi attuali dell Assemblea dei Soci che approva il Bilancio della Cooperativa verso fine maggio è difficilmente raggiungibile a causa dei tempi tecnici del nostro processo di controllo. Va ricordato infatti che l Amministrazione è chiamata a redigere molti reports sull andamento del Gruppo volti a supportare il Comitato Strategico e il Consiglio di Amministrazione, nella comprensione delle dinamiche aziendali che coinvolgono la nostra impresa. Oltre alla reportistica mensile relativa alla situazione finanziaria del Gruppo ed alla rendicontazione gestionale trimestrale sull andamento economico del Gruppo, viene redatto anche un budget e un piano triennale che raccolgono tutte le informazioni per comprendere ed impostare gli sviluppi futuri dell impresa a livello economico, finanziario, patrimoniale e commerciale. Per elaborare il budget ed il piano triennale si parte a novembre con la stesura del pre-consuntivo dell esercizio, necessario per sviluppare il portafoglio esistente negli anni successivi. Nel mese di dicembre si elabora quindi una prima bozza del budget e del piano da sottoporre all approvazione del Consiglio di amministrazione prima delle vacanze di Natale. La versione finale dei documenti in questione si ottiene verso la fine di febbraio dell anno successivo, per la definitiva deliberazione del Consiglio di Amministrazione e successiva approvazione da parte dell Assemblea dei soci a inizio marzo. Tutto questo processo vede attivamente impegnate quasi tutte le risorse del reparto amministrativo, che solamente dopo l Assemblea dei soci che approva il budget può concentrare i propri sforzi nella redazione del bilancio annuale sia della Cooperativa che del Gruppo. È dunque molto cambiato il modo di lavorare Decisamente sì. Un tempo chi redigeva i bilanci era uno specialista di contabilità generale e di aspetti fiscali, e ignorava quasi completamente gli aspetti gestionali. Erano due mondi, il controllo di gestione ed il bilancio, che si incontravano solamente una volta all anno in modo empirico e destrutturato. Oggi sono le medesime figure amministrative che si occupano della redazione dei report finanziari, gestionali e della predisposizione del bilancio d esercizio, tant è che ai nostri responsabili amministrativi viene richiesta la conoscenza, in modo diretto ed approfondito, delle varie sfaccettature che compongono gli aspetti amministrativi in senso completo. È infatti necessaria la capacità di gestire autonomamente cantieri o società di notevole complessità, portando un contributo positivo nello sviluppo della commessa. Ovviamente, per svolgere al meglio il proprio lavoro, i nostri responsabili amministrativi possono sempre contare su tutta l esperienza maturata dalle figure professionali della sede centrale di Ravenna. E l organizzazione dei cantieri? L altro processo di notevole rilevanza, ormai consolidato da tempo, è il decentramento amministrativo direttamente nei cantieri, dove perviene tutta la documentazione amministrativa che può così essere immediatamente inserita nel sistema contabile grazie ai collegamenti informatici con la sede. Ciò permette di avere la situazione contabile sempre aggiornata e integrata con le altre procedure aziendali, quali Easybuy (la procedura del Servizio Approvvigionamenti) e Vision (la procedura di controllo avanzamento lavori di commessa). Questo modello organizzativo ha permesso di snellire notevolmente le componenti di sede, indirizzando gli sforzi di imputazione dei documenti nei cantieri e mettere in condizioni il direttore di cantiere di prendere le necessarie decisioni per l ottimizzazione del risultato di commessa. La redazione del bilancio è un processo complesso.. Sì, è un processo al quale partecipa tutta la struttura amministrativa del Gruppo Cmc. Al fine di ottimizzare il lavoro, a inizio anno viene predisposto un programma dove vengono indicati tutte le attività da svolgere, il relativo referente e la tempistica, al fine di rispettare le scadenze istituzionali definite dalla Presidenza. Va sottolineato che il bilancio della sola Cooperativa è composto da vari bilanci, c.d. sezionali (una decina circa), relativi alle sedi secondarie della Cooperativa all estero. Come già detto grazie al decentramento amministrativo, ogni sede secondaria all estero redige un bilancio autonomo che deve essere aggregato a quello della sede, ottenendo così un mini-consolidato della Cooperativa e di tutte le sue sedi secondarie. In base alla nostre policy aziendali, si è da tempo convenuto che tutti i bilanci delle sedi secondarie debbano essere sottoposti a revisione contabile da parte di società riconosciute a livello internazionale, in modo da garantire la correttezza dei bilanci ricevuti ed agevolare il compito della Società di Revisione della Cooperativa nell espletamento del proprio lavoro esteso a tutte le componenti del bilancio medesimo. Si redige anche il bilancio consolidato Sì, la nostra Cooperativa risulta essere la capogruppo di un Gruppo di circa una sessantina di società costituite per lo svolgimento dei lavori in Italia ed al estero insieme a partners nazionali ed internazionali; quindi per fornire una migliore rappresentazione delle attività svolte dalla nostra azienda, da anni viene predisposto il Bilancio Consolidato di Gruppo, anche esso soggetto a revisione contabile da parte di società debitamente incaricata. Per agevolare il processo di consolidamento di tutte le società del Gruppo è stata recentemente cambiata la piattaforma software utilizzata, in modo da accelerare tutte le operazioni di elisione dei rapporti c.d. intercompany: quei numerosissimi rapporti commerciali e finanziari che abitualmente intercorrono tra la capogruppo e le società controllate e collegate. Tale piattaforma assorbe per gran parte il lavoro operativo di calcolo, lasciando ai vari responsabili amministrativi di sedi secondarie e di società il tempo per effettuare la riconciliazione tra i dati relativi al preconsuntivo gestionale predisposto a novembre/ dicembre ed i dati riportati dal bilancio. Ciò ci permette di monitorare costantemente l andamento aziendale sotto i vari aspetti di rendicontazione: quello gestionale economico/ finanziario e quello bilancistico/fiscale, e di avere una coerenza continua con i dati presentati ai c.d. stakeholders, sia interni che esterni. Una delle nostre più apprezzate peculiarità nei rapporti con i soci e con gli enti esterni è la trasparenza con cui i vertici aziendali illustrano l andamento dell azienda in tutti i suoi più articolati aspetti e come vengono interpretate le prospettive future in termini di linee strategiche ed obiettivi da perseguire. È stato da poco approvato il bilancio consuntivo dall Assemblea dei soci. Ora l amministrazione a cosa sta lavorando? Attualmente è in corso la chiusura gestionale al 31 marzo 2012, evento molto importante essendo la prima verifica dell anno, che è propedeutica alla redazione anche del primo preconsuntivo dell anno, in cui si mettono a fuoco tutte le problematiche emerse in questi primi mesi di attività. Un notevole contributo in termini di risparmio di costi e di tempo è fornito dalla possibilità di effettuare tutti i confronti con le diverse realtà sparse in Italia e nel mondo con lo strumento della videoconferenza, che può collegare temporaneamente diverse realtà con un ottima qualità immagine/suono. Quali sono i progetti per il futuro della Direzione? Abbiamo già avviato un nuovo progetto per la standardizzazione degli strumenti necessari alla raccolta dei dati relativi alle consuntivazioni finanziarie mensili ed economiche trimestrali. Sfrutteremo la medesima piattaforma utilizzata per la redazione del Bilancio Consolidato di Gruppo per sviluppare un nuovo software che ci permetta di effettuare una raccolta dei dati più omogenea e strutturata rispetto agli strumenti attuali, scaricando ai mezzi informatici l onere di effettuare tutte le elisioni intercompany che si generano anche nelle tematiche finanziarie e gestionali. Questo nuovo strumento permetterà di effettuare tutte le riconciliazioni tra le varie aree e di avere uno strumento integrato per effettuare tutte le analisi necessarie ad avere un quadro completo di tutte le dinamiche che appartengono al micro cosmo del Gruppo Cmc. Come formare oggi le giovani risorse? La formazione delle risorse umane è un elemento fondamentale nello sviluppo e crescita di un impresa, in particolar modo per un azienda come la nostra, indiscutibilmente complessa sia per la sua natura cooperativa sia per il settore di mercato, le grandi opere infrastrutturali in Italia ed all estero, in cui opera. Per affrontare al meglio questo grado di complessità le nuove risorse amministrative sono sempre inserite in un percorso formativo, sia interno che esterno, che li porta a confrontarsi direttamente con le varie problematiche amministrative che incontreranno nella futura gestione di un cantiere. L obiettivo principale è quello di ottenere, dopo un periodo di circa un paio di anni, un responsabile amministrativo completo, in grado di affrontare le complesse attività amministrative richieste da un cantiere, e di essere un valido supporto alla Direzione del cantiere nell attività di monitoraggio e controllo dell andamento dei lavori. I più meritevoli potranno accedere al processo di formazione interna denominata Cmc University, che li aiuterà a crescere professionalmente, ed allargare ulteriormente i propri orizzonti. p.04 la Betoniera

5 02 02.a 02.b approfondimenti di Mara Cavallari Project Management: l esperienza di Empedocle 02.a Il cantiere della Ss b Pierfrancesco Paglini e Paride Padovani. Prosegue anche in questo numero l approfondimento sui temi del Project Management, il sistema integrato di gestione di commesse particolarmente complesse. Ne parliamo con l Ing. Pierfrancesco Paglini, Project Manager dell Empedocle Spa che da tre anni opera nell agrigentino e nisseno per il raddoppio della Strada Statale 640, una grande opera infrastrutturale di collegamento tra Caltanissetta e Agrigento. L attività di applicazione di metodi di Project Management evoluti nei cantieri di Empedocle1 è partita, nel marzo del 2010, quando ci siamo accorti che, per diversi motivi legati alla gestione degli espropri e delle interferenze, era necessario mettere in campo un sistema di controllo evoluto che permettesse di monitorare tutti i processi a noi affidati dal committente, rappresentarli in maniera organica e controllarli. La grande novità con la quale ci siamo cimentati sta proprio in questa visione master di tutti i processi. Ci eravamo accorti che in cantiere guardavamo solo l attività di costruzione mentre il nostro contratto non era di sola costruzione ma prevedeva anche la gestione di processi che normalmente fa il committente. Scegliere una visione integrata del programma che declinasse al suo interno tutti i processi, ci ha obbligato automaticamente a ristrutturare l organizzazione della commessa ragionando non più solo sull attività di costruzione ma appunto per processi. Abbiamo, quindi, ristrutturato l organigramma sulla base dei processi che dovevamo seguire, identificato responsabili di ogni singolo processo e considerata l attività di costruzione come uno, e non l unico, processo da monitorare e programmare. Questo ha creato la necessità di dotarsi di nuove note operative per regolare la gestione dei singoli processi, l interconnessione tra di essi e la misurazione dell avanzamento dei singoli processi. Abbiamo così fatto emergere le debolezze e le possibili aree di miglioramento del processo, cosa che ci ha consentito di metterle sotto controllo e di darvi una soluzione sistematica. Quando siamo partiti con questo progetto avevamo come obiettivo un ambito più vasto di applicazione. Abbiamo poi deciso, per varie ragioni, di concentrarci sul monitoraggio di tre processi che erano quelli critici: gli espropri, le interferenze, la progettazione, oltre, naturalmente, alla costruzione e alla misura puntuale del suo avanzamento. Inoltre, grazie all analisi compiuta per tutto il 2010 sul processo di costruzione, abbiamo individuato un ulteriore area di miglioramento. Infatti, l attività di costruzione era strutturata interpretando il nostro ruolo come quello di committenti privati di appalti pubblici che invece non è propriamente la nostra attività. La riorganizzazione del programma lavori secondo Wbs (Work Breakdown Structure) e cioè suddividendo l appalto secondo un criterio di costruzione comprensivo di tutti i processi propedeutici alla singola Wbs, ci ha consentito, poi, di individuare un altra carenza, quella relativa al metodo di affidamento che inizialmente era totalmente verticale con la divisione in lotti. Un metodo inefficace perché faceva ricadere problematiche generate da processi propedeutici che gestivamo noi su coloro che dovevano eseguire il lavoro, generando criticità incontrollabili sull attività di costruzione. Per questo, abbiamo smontato i singoli affidamenti e li abbiamo rimontati in orizzontale, dividendoli per tipologia di attività e non per localizzazione. Questa strutturazione, coerente con il programma lavori individuato dalle note operative, ci ha permesso di completare il controllo della commessa e anche di avere pieno controllo dell impatto che i singoli processi propedeutici avevano sulla singola Wbs, consapevolezza delle azioni correttive da mettere in campo per rispettare il termine finale e, là dove questo non fosse stato possibile, coscienza di qual era l effettivo impatto critico sul percorso dell appalto. Abbiamo poi messo in campo un sistema di controllo di avanzamento sulla singola Wbs che ci permettesse di avere il feedback mensile delle azioni compiute e dell avanzamento delle costruzioni e un rilevamento dati, che sarà poi utilizzato in fase di consultivo per rendicontare le performance delle singole attività anche se fatte da terzi. Fin qui l esperienza di Empedocle 1. Empedocle2 vogliamo che sia l evoluzione di questo metodo. E così se per Empedocle 1 abbiamo fatto ricorso, in maniera sistematica e strutturata, al supporto della società Sistema Progetto del prof. Antonio Vettese, anche con personale distaccato dalla società presso la sede di Empedocle, per la nuova commessa vogliamo misurarci con le note operative e acquisire il know how per farle nostre. Cercheremo, quindi, di applicare da soli le note operative relative a tutti i processi che dobbiamo gestire per adempiere agli obblighi contrattuali prevedendo l intervento di Sistema Progetto solo in caso di criticità specifiche o nella verifica della corretta applicazione della metodologia. In particolare per Empedocle 2 abbiamo cercato di sviluppare una tematica, relativamente nuova per l Italia ma sistematicamente utilizzata all estero, che è quella di definire a monte come realizzare una determinata opera, in modo tale da affiancare questo metodo al piano degli approvvigionamenti e supportare l attività di procurement nella corretta stesura del contratto. Abbiamo già sperimentato questo metodo per il movimento terra, il che ci ha permesso di individuare una modalità di affidamento non tipica dell Italia. Abbiamo, in sostanza, confezionato il subappalto sui metodi che noi applicheremmo se dovessimo eseguire in diretta l attività. In questo modo il rilevamento delle perfomance del subappaltatore e il controllo di un eventuale maggiore costo per motivi indipendenti dal nostro operato, diventa più facile da estire. A partire dalla vostra esperienza quale credi possa essere la principale area di miglioramento e qual è invece la criticità maggiore con la quale vi siete dovuti confrontare? L area di miglioramento possibile è senza dubbio quella di passare ad una applicazione di tutte le note operative che abbiamo messo a punto in maniera estesa a tutta la commessa. La maggiore criticità l abbiamo incontrata nel mettere a sinergia i singoli processi. C è una tendenza naturale ad essere autoreferenziali nella gestione e nel controllo dei propri processi operativi, cioè a badare al proprio orticello e, una volta adempiuti i propri compiti, a trovare giustificazioni nel caso questi non fossero realizzati nei tempi previsti. Quello che deve essere chiaro è, però, che quel ritardo può generare una criticità su processi paralleli o successivi che possono mettere fuori controllo la gestione stessa della commessa. E come si vincono le resistenze a questo approccio integrato? Certamente, un processo di controllo così fatto può mettere in evidenza errori o limiti del proprio operato. Però, per fortuna, siamo in un azienda nella quale l errore viene capito e nei limiti della non ripetizione sistematica, viene pure accettato. Questo è un punto di forza importante per la nostra azienda che permette di assorbire gli errori purchè questi vengano analizzati e inseriti in un percorso virtuoso per eliminarli. Quindi, direi che dopo una comprensibile diffidenza iniziale, ora l atteggiamento è completamente cambiato avendo verificato concretamente che l applicazione di questi metodi ha prodotto importanti risultati a livello di produzione. E quindi, per rispondere alla domanda, la resistenza iniziale si supera con l evidenza dei risultati. Qual è il primo passo da compiere per garantire una corretta gestione di una nuova commessa? Il primo passo è una corretta strutturazione della Wbs, senza di questo non si va da nessuna parte. E poi una giusta corrispondenza tra la Wbs e un corretto computo metrico. Questa è la base essenziale anche per il controllo dei costi. A questo proposito è utile evidenziale un altra cosa. Le commesse si posso organizzare in mille modi. Si possono gestire direttamente o subappaltarle interamente. Ma quando si sceglie di subappaltarle per intero, dobbiamo impostarle sempre come se dovessimo farle noi direttamente: strutturarne la programmazione, analizzare i processi da seguire come se dovessimo farle noi. L altra grossa criticità che rilevo è che spesso i contratti in Italia vengono affidati a corpo ma che poi in cantiere, durante la gestione della commessa, ci si dimentica l importanza e la centralità del computo metrico estimativo che ha portato alla costruzione di quel contratto. Il computo metrico estimativo, anche se il contratto viene affidato a corpo, deve essere la base del nostro lavoro perché la redditività di un contratto, come è noto, ci viene dal controllo dei costi prima ancora che dai ricavi. Online Empedocle, il nuovo blog del network di Cmc È online il nuovo blog di Empedocle, destinato ai lavoratori della Società e a tutti coloro che vogliono sapere in tempo reale le notizie di quanto accade nei due maxilotti per la realizzazione della Ss 640, la strada che collegherà Agrigento a Caltanissetta. Lo trovate all indirizzo: p.05 la Betoniera

6 a formazione di Davide Casadio Verifica annuale tutoraggi Cmc University italia Con le verifiche annuali dei tutoraggi riguardanti il personale di Sede ed Italia, Cmc University completa il terzo anno di attività. Come da buona prassi, le riunioni hanno coinvolto i vari tutor chiamati a presentare, ed a condividere con gli altri manager, il profilo di sviluppo delle risorse affidate. La riunione dei tutor con l Amministratore Delegato e quella con il Direttore Generale hanno avuto luogo il 20 aprile, mentre il focus dedicato alla Divisione Costruzioni Italia si è tenuto il 21 maggio presso la sala del Consiglio di sede. Come è noto Cmc University non si caratterizza solo per corsi ed esami ma anche e soprattutto per un processo di valutazione professionale finalizzato all assimilazione, progressiva e continua, delle best practice manageriali, attraverso la loro reiterata applicazione nella pratica professionale. Nel grafico è possibile osservare l interessante profilo delle competenze manageriali risultante dalla aggregazione dei singoli profili delle risorse monitorate in Italia. Gli incontri sono stati quindi il momento dedicato non solo ad una analisi a consuntivo di quanto espresso durante l anno, ma anche e soprattutto alla proiezione in chiave di ruoli per i prossimi progetti. Sono stati inoltre proposti e valutati i nuovi inserimenti in Cmc University. Tre sono le novità previste per questo nuovo anno tese ad affinare l efficienza ed efficacia del processo: Cadenza semestrale (e non più quindi quadrimestrale) delle valutazioni sui comportamenti manageriali. Allineamento sull anno solare (da gennaio a dicembre, invece che da aprile a marzo). Razionalizzazione delle metriche di valutazione, ridotte di un terzo (da 18 a 12) mediante un attenta attività di studio ed analisi seguita da coerenti azioni di accorpamento ed eliminazione delle ridondanze. Il tutto finalizzato a consentire una maggior focalizzazione sui comportamenti maggiormente determinanti. Conclusosi quindi il ciclo delle verifiche annuali dei tutoraggi (avviato, come descritto nel precedente numero, con le riunioni in Mozambico e Sud Africa) possiamo completare il quadro delle risorse coinvolte in Cmc University globalmente, in Italia ed all estero per il 2012 che ammonta a 21 tutor chiamati a seguire lo sviluppo di 37 risorse. Le new-entry sono 12. Sarà, infine, oggetto della prossima Commissione Didattica la disamina del consuntivo dell anno accademico: corsi, esami e piani di studio ed efficacia dei materiali didattici a formazione di Alessandra Pinza Do you speak English? 03.1.a Davide Casadio a Alessandra Pinza. Da svariati anni Cmc segue la formazione linguistica del proprio personale con un occhio di riguardo e ciò non solo per la sua ultradecennale vocazione ed espansione all estero, ma anche grazie ad un attenta analisi dei fabbisogni aziendali che, unita ad una sempre crescente internazionalizzazione, permette al proprio personale in Italia ed all estero di colloquiare e collaborare al meglio. L estero non è solo una vetrina, un mercato in piena espansione ed evoluzione, una cifra a bilancio positiva ed in crescita, ma anche un occasione di apertura verso nuovi mercati, nuove culture e nuovi mondi. La conoscenza e l utilizzo al meglio, quindi, delle lingue straniere, nello specifico inglese e francese, permettono ai nostri colleghi un interscambio attivo con le realtà cantieristiche estere ed una migliore allocazione nella vita overseas per chi parte per lavoro in qualità di espatriato. In generale, la stima dell efficacia della formazione è parte integrante anche del processo di valutazione del personale (a cadenza biennale) dove viene considerato per ciascun corso frequentato, il grado di incidenza sul miglioramento della job performance e sullo sviluppo delle competenze del lavoratore. Dal 2008 al 2011, infatti, le ore formative per corsi di lingue che l azienda ha proposto ai propri dipendenti sono aumentate esponenzialmente. Ecco alcuni dati esemplificativi. Nel 2008 il totale delle ore di formazione per numero di partecipanti ammontava a 50, mentre nel 2009 si è visto un incremento a ore a testimonianza della sempre maggior importanza della componente internazionale di Cmc; nel 2010 si è poi avuta la conferma di quanto sopra con un incremento al forte impulso verso la formazione linguistica pari a ore mentre lo scorso anno, 2011, il totale delle ore di formazione per numero di partecipanti è aumentato a ore pari al 33,9%, un successo che intenderemmo, se non eguagliare, cercare di mantenere anche per il futuro. Per quanto riguarda il 2012 invece i dati sono ancora più soddisfacenti; in questi giorni, infatti, parte il nuovo ciclo di corsi linguistici che comprende ben 6 classi per l inglese e 3 per il francese per un totale rispettivamente di 44 e 14 studenti. I corsi si tengono una volta alla settimana, con lezioni di 1 ora e 30 minuti ciascuna e sono curati da docenti qualificati che collaborano con Cmc da alcuni anni, ciò permette una continuità didattica ed un affiatamento tra studenti e corpo insegnante. Il processo di selezione per la composizione delle varie classi, una volta ricevuti dai vari responsabili i nominativi dei probabili studenti, viene deciso dalle diverse scuole a cui Cmc si affida, previo un test di ingresso ed una verifica finale per ciascun corso per valutare sia l efficacia sia per monitorare l effettiva frequenza e l apprendimento. Ad oggi i commenti raccolti tra gli studenti sono positivi e lusinghieri: vero è che qualcuno si sente tornato sui banchi di scuola e costantemente sotto esame mentre così non è. L azienda intende fornire, coi corsi di lingue straniere, uno strumento in più, utile sul lavoro ma altresì importante per l arricchimento a livello personale, in ambito professionale ma anche privato. Che soddisfazione - qualcuno mi ha detto - potersi prenotare al telefono da soli una vacanza con B&B a Londra!!. p.06 la Betoniera

7 04 04.a comunicazione di Emanuele Bassetti Il network di comunicazione online di Cmc 04.a Emanuele Bassetti. Nel 2010 con la prima pubblicazione sperimentale del blog aziendale, Cmc inizia lo sviluppo di un network di comunicazione online ancora oggi in espansione. A due anni di distanza dalla sua nascita è oggi possibile averne un quadro affidabile delle modalità di utilizzo. Tra gli strumenti di maggiore utilizzo si distingue il blog con le sue 1800 visite mensili per lo più provenienti dall Italia (90%) e con una media giornaliera di 60 accessi specialmente concentrati nei primi giorni della settimana (con un tipico picco del lunedì di un centinaio di visite). Si può parlare a riguardo di risultati sedimentati nel corso dell ultimo biennio, in quanto non si registrano variazioni mensili significative. Il numero di pagine per visita è pari a 2, a testimoniare come solitamente gli utenti controllino la prima pagina del blog approfondendo almeno un articolo nel dettaglio. Questo dato è confermato anche dalla durata media della visite pari circa a un minuto e mezzo, spazio temporale più che sufficiente per verificare le ultime novità e approfondirne almeno una. Il 60% delle visite viene inoltre generato dall utilizzo di motori di ricerca come Google, un 17% da link esterni e la parte rimanente da visite dirette. Ancora più gradito il sito Cmc Ravenna pubblicato nel 2011, con un numero di accessi mensili pari a e un numero medio di visite giornaliere attorno alle 400 unità. Le pagine fruite per visita sono pari a 4 (siamo complessivamente quindi oltre alle pagine al giorno) e la visita media dura tre minuti. Come per il blog si conferma un andamento disomogeneo nel corso della settimana, ma sedimentato durante l anno; più elevato risulta invece il numero di utenti esteri (20%). Il sito è ricercato prevalentemente attraverso i motori di ricerca (70% dei casi), ma fortunatamente le numerose ottimizzazioni effettuate hanno permesso di ottenere eccellenti posizionamenti (ad esempio digitando su Google la parola Cmc il sito della Cooperativa appare per primo). Tra le sezioni più apprezzate, oltre all home page, le aree Posizioni libere, Progetti, Edilizia e Sedi. Continua ad essere visitato ancora oggi il sito storico dei 110 anni di Cmc, con una media di 20 accessi giornalieri, mentre da potenziare nei prossimi mesi sarà il gate di raccordo del network che al momento non è particolarmente utilizzato. In relazione ai social network ad oggi Flickr ha totalizzato più di visite, mentre Youtube è stabile sulle 50 visite giornaliere mostrando un incremento rispetto al passato dovuto al crescente numero di video pubblicati. Per quanto riguarda Facebook la sua sperimentazione è ancora troppo recente per poter individuare statistiche significative (interessante comunque è rilevare già ora l età dell utenza media compresa tra 25 e 54 anni, una distribuzione omogenea tra uomini e donne, un utilizzo che si aggira sui 25 accessi quotidiani). In generale è quindi possibile affermare che il network online di Cmc è utilizzato frequentemente su base giornaliera, anche se vi sono differenze negli accessi agli specifici strumenti che lo compongono. Interessante inoltre l investimento realizzato dalla Cooperativa su soluzioni complementari al classico sito web (come il blog e i social network) in quanto le statistiche mostrano che diversi utenti entrano prevalentemente in contatto con il mondo di Cmc grazie agli argomenti di approfondimento redatti proprio in tali contesti. I buoni posizionamenti sui motori di ricerca e una fruizione sempre più accentuata anche su dispositivi mobile (smartphone e tablet in primis) sono infine alcune ultime indicazioni su come l utenza del web gradisca e utilizzi le soluzioni sviluppate online nell ultimo biennio dalla Cooperativa, premiando la diversificazione adottata per far fronte a un target digitale in continuo mutamento e sempre più differenziato. Figura 5 Tipico andamento mensile delle visite al canale di Cmc su Youtube (nel grafico le visualizzazioni di aprile 2012) /04/12 30/04/12 Visualizzazioni p.07 la Betoniera

8 05 05.a 05.b 05.c 05.d parlano i protagonisti di Cristiana Bolognesi È Novoli il mio cantiere del cuore! 05.a Vladimiro Cervellati. 05.b-c Due immagini dall alto del Centro Agroalimentare di Firenze Novoli. 05.d L ingresso dello Special Housing Project in Etiopia. 05.e Da sinistra: Dario Foschini, Vladimiro Cervellati, Pietro De Carli e Massimo Matteucci. La foto è stata scattata nel 1989 in Etiopia. 05.f Da sinistra: Vladimiro Cervellati, Pierino Vivi e Massimo Matteucci. Parlano i protagonisti in questo numero della Betoniera ci fa incontrare l ing. Vladimiro Cervellati, che molti ricordano per il suo ruolo di direttore tecnico di Costruzioni Italia, ma che non tutti (almeno i più giovani) conoscono anche per la sua carriera di direttore di cantiere in Italia e, seppur per un breve periodo, all estero. Il racconto della sua esperienza in Cmc si snoda attraverso 30 anni che rispecchiano, per certi versi, quelli del nostro Paese: dal boom dell edilizia popolare alle recenti difficoltà del settore. Sono entrato in Cmc nel febbraio del 1976; il mio primo incarico fu nel cantiere per la costruzione di 82 alloggi dello Iacp accanto all Ostello Dante in via Canale Molinetto a Ravenna come tecnico di cantiere; il direttore di cantiere era Elio Fabbri, che per la prima parte della mia vita lavorativa in Cooperativa è stato il mio punto i riferimento. L anno successivo, nel 1977, ho seguito come direttore di cantiere la costruzione delle scuole elementari di via Battuzzi per il Comune di Ravenna. Nel 1977/78 sono stato mandato a Roma nell intervento dei costruzione di più di 500 alloggi nel quartiere Laurentino; ero responsabile dei servizi tecnici e il direttore di cantiere era Giorgio Giorgioni. Il complesso era costruito con la tecnologia tunnel, un sistema industrializzato per cui si gettavano contemporaneamente pareti e solette in calcestruzzo dell edificio; era una tecnologia importata dalla Francia, in auge negli anni 70 e primi 80, estremamente precisa nell avanzamento delle opere strutturali; tutto era molto veloce, tanto che riuscivi a completare un appartamento al giorno, ma era limitata e limitante per il livello delle finiture e per eventuali personalizzazioni; ecco perché in Italia non ha avuto molto successo, se non nell edilizia di tipo popolare (soprattutto nelle grandi città come Roma). A Ravenna un esempio di edifici costruiti da Cmc quale attività immobiliare con la tecnologia a tunnel si trova nel complesso di palazzoni gialli di via Zalamella. A Roma sono rimasto fino al 1979 quando sono andato a Marghera dove, in A.T.I. con altre imprese, costruimmo l impianto di depurazione dell area industriale che all epoca ne era del tutto sprovvista; ogni impresa impegnata nel progetto aveva una attività specifica e la nostra fu la costruzione delle opere edili dell impianto. Sono rimasto a Marghera fino al 23 luglio 1981, giorno che ben ricordo perché data di nascita di mio figlio. Passai infatti in sede per comunicare a Vittorio Morigi, allora direttore della DCI, che avrei anticipato le mie ferie e lui mi comunicò che al mio rientro sarei andato a Firenze, dove avremmo costruito il nuovo Centro Agroalimentare. Il lavoro, realizzato dal raggruppamento di imprese Cmc e Grassetto di Padova, era di grossa entità, tanto che ne ricordo il notevole importo: quasi 44 miliardi di lire. Le due società avevano il 50% di quote, ma Cmc aveva le funzioni di capogruppo; noi avevamo anche i servizi di contabilità, amministrazione del personale, ufficio acquisti, programmazione e assistenza legale. Alla Grassetto, che ancora era un impresa di famiglia e non era ancora stata acquistata dal Gruppo Ligresti, era stato affidato il coordinamento generale della progettazione, sia strutturale sia architettonica. Tutte le strutture in carpenteria metallica e i prefabbricati in calcestruzzo furono eseguiti direttamente da Cmc tramite lo stabilimento di Cesena, il Cepredin. La Grasseto, dal canto suo, si occupò dei pannelli prefabbricati di tamponamento. Su un area complessiva di circa 30 ettari realizzammo, oltre a un macello in grado di movimentare capi all anno, un nuovo mercato ortofrutticolo ad ampliamento e ammodernamento di quello esistente, mercati per le carni, prodotti ittici, alimentari vari, latticini, tutti con celle frigorifere. Infine, oltre a magazzini e tettoie, realizzammo un edificio con le centrali tecnologiche e una serie di fabbricati destinati ad uffici per il personale, mensa, spogliatoi, sala conferenze, infermeria, servizi bancari, ecc. Complessivamente le aree coperte erano di circa 8 ettari! Tieni conto che al massimo della sua attività nel cantiere lavoravano quasi 200 persone tra personale in trasferta, dipendenti locali e personale delle ditte subfornitrici; è stato uno degli ultimi cantieri con un considerevole numero di trasferisti, lì si faceva la vera vita di cantiere, in cui dividevamo vita e spazi; non sempre era facile, ma l avere come capocantiere Roberto Dradi, un uomo tostissimo ma rispettato da tutti, ha reso la convivenza più semplice. Bisogna infatti che le persone siano intelligenti per stare insieme 24 ore al giorno e riuscire contemporaneamente a mantenere distinti i ruoli. In generale, in Cmc io sono stato fortunato perché con un capo come Elio Fabbri prima e come Giorgioni poi mi sono trovato benissimo sia dal punto di vista umano che da quello lavorativo, perché entrambi avevano la qualità di essere capaci di delegare sorvegliando e senza essere opprimenti. Non è né facile né scontato! Questo di Novoli, il quartiere alle porte di Firenze dove si trovava il cantiere, è quello che voi chiamereste il mio cantiere del cuore! In primo luogo perché ero giovane, avevo 35 anni! A parte le battute, è stata un esperienza pilota come raggruppamento di imprese, che negli anni successivi è stata presa come punto di riferimento e modello. Inoltre abbiamo avuto a che fare con un azienda che, seppure privata o di famiglia, dal punto di vista imprenditoriale ragionava come noi, con il nostro livello di preparazione e con cui ci trovammo benissimo anche come rapporti umani. 05.e speciali della Divisione Romagna nell ambito del quale seguii l ultimazione del Tribunale di Ravenna, alcuni lotti del Canale emiliano-romagnolo, il Potabilizzatore Capaccio, lo stadio dei mondiali di Cesena. L anno successivo Vittorio Morigi, che era Direttore costruzioni Italia-Estero, mi chiese di andare in Etiopia per la realizzazione dello Special Housing Project, 500 alloggi per diplomatici in 56 edifici con opere di urbanizzazione su un area di 22 ettari, in edilizia semi-industrializzata. Installammo là un impianto di prefabbricazione perché dovevamo realizzare anche i pannelli e i solai alveolari. Di espatriati eravamo una cinquantina, c erano Alessi, Casadei, Cortesi, e, come direttore amministrativo del cantiere, Dario Foschini. In Etiopia parlano l amarico, una lingua impossibile, ma a scuola insegnavano l inglese; in cantiere però parlavamo soprattutto a gesti; capitava di incontrare degli anziani che ancora parlavano, o meglio capivano, l italiano. Il direttore tecnico dell area Etiopia era il geometra Carlo Saviotti, mio compagno di classe e amico sin dalle elementari, perciò il rapporto fu chiaro e sincero sin dall inizio: partii con l accordo che sarei andato per un tempo limitato e Cmc fu di parola, infatti rimasi un anno e mezzo. 05.f A distanza di anni la Direzione Lavori e il Committente mi facevano ancora i complimenti per quel lavoro, perché se la tecnologia degli impianti, vista oggi, era primitiva (credo che montammo uno degli ultimi centralini telefonici meccanici), la qualità delle opere edili è rimasta intatta nel tempo. Al ritorno, nel 1990, e fino alla primavera del 2007 quando sono andato in pensione, ho avuto la responsabilità di una direzione tecnica nell ambito di DCR-DCI, non ho più seguito, quindi, direttamente un cantiere ma ho avuto una ruolo di coordinamento generale. Pensa che anni dopo ci ritrovammo quasi tutti, anche con il personale Grassetto, e andammo a mangiare alla trattoria da Luciano a Russi, questo per dire quanto ci eravamo trovati bene! Nella primavera 1986 tornai per un breve periodo a Roma, dove avevamo una serie di cantieri edili, tecnico di alcuni dei quali era Maurizio Fucchi; ricordo poi un cantiere della cosiddetta fogna nord-est che doveva essere realizzata con una talpa, ma che, per colpa di una serie di problemi realizzativi, credo si trovi ancora lì sotto la via Flaminia. Nel 1988 sono rientrato a Ravenna nel settore progetti Dopo 3 anni di pensione totale (e vi assicuro che si sta benissimo!), nel 2010 Vittorio Morigi - ancora lui!!! seppure non più nella veste di mio capo - mi ha chiesto di collaborare all attività di Coopolis, una società del Consorzio Ravennate, oggi partecipata dal Ccc, costituita per fornire servizi integrati, fra i quali consulenze in fase di acquisizione e gestione di appalti, in pratica di fare le cose di cui mi occupavo prima. In un momento di crisi totale del settore questa società purtroppo non è pienamente decollata e a fine anno chiuderò questa esperienza, tornando a dedicarmi a tempo pieno e senza rimpianti ai miei vari, seppure non importanti, interessi. p.08 la Betoniera

9 06 06.a 06.b intervista di M. C. Missione cooperazione C erano tanti amici alla presentazione del libro che Pietro De Carli ha fatto il 31 maggio a Ravenna. Amici del movimento cooperativo ravennate e amici incontrati in altri paesi, come Tiziana Ferrario, giornalista Rai, e Carla Ciavarella, del Ministero della Giustizia, con le quali ha condiviso un pezzo di strada in Afganistan. Pietro, nonostante tanti anni in giro per il mondo, non ha mai attenuato i legami con la sua città. Qui ha mantenuto la sua casa, dove è ritornato tra una missione e l altra, e grazie soprattutto a Internet, ha continuato a tenersi informato sulle cose di case nostra senza interrompere mai i contatti con gli amici di sempre. Pietro, senza essere mai banale, ha continuato a caratterizzare il suo modo di essere nella normalità, guidato da valori solidi e da una innata curiosità per luoghi e contesti problematici, con la voglia di rimettersi sempre in gioco. Ma partiamo dall inizio. Classe 46, Pietro si laurea in scienze politiche, indirizzo internazionale (lo sguardo sul mondo evidentemente c era già). Nel 1971 entra a far parte del mondo cooperativo. Sono anni di grandi cambiamenti e De Carli è chiamato ad occuparsi della promozione cooperativistica nel settore dei servizi (artigianato e trasporti) e della ristrutturazione e dell unificazione di molte piccole cooperative edili che porteranno alla costituzione della Rescoop di Lugo e della Crc di Mezzano. Ed è proprio nella Crc che, dopo 4 anni di lavoro politico, De Carli chiede di andare, nel 75, con un incarico aziendale. Si occupa dell ufficio sociale e dell area del personale, infine approda nel Consiglio di amministrazione. Ma all inizio degli anni 80 Cmc comincia la sua avventura all estero e De Carli, attratto da una nuova sfida, si mette a disposizione. Nel 1983 entra in Cmc e si occupa prima di politiche del personale per l estero (sono gli anni della grande espansione della nostra cooperativa soprattutto in Africa), poi decide di trasferirsi in Mozambico per seguire direttamente alcuni programmi di sviluppo integrato. Sono anni importanti quelli tra il 94 e il 97, duranti i quali impara a conoscere quel paese, appena uscito dalla guerra civile, cimentandosi nella sua prima esperienza all estero. Impara anche la lingua portoghese che con l inglese gli servirà negli anni a venire. A fine 97 torna in sede a Ravenna e dedica i primi mesi del 98 per seguire l applicazione della nuova legge sulla privacy appena entrata in vigore. È l ultimo incarico in Cmc. Una Ong internazionale lo contatta per andare a Nairobi a seguire un progetto umanitario dell Unione Europea in Sud Sudan e Somalia ed egli si lancia in questa nuova avventura. Negli anni a seguire è tutto un susseguirsi di nuovi incarichi, sempre con Organizzazioni non governative. Dopo il Kenya, a Timor Est ancora sommersa dalle macerie della guerra, e poi in Angola lacerata da una drammatica guerra civile. Nel 2003 il Ministero degli Esteri Italiano lo contatta per andare in Afganistan a dirigere un programma multisettoriale di emergenza umanitaria in nove province del Paese, e anche questa volta Pietro non si tira indietro. Va in quel martoriato paese, sconvolto da anni di guerre, attentati e lotte tribali e ci resta fino al 2007 quando l aggravamento della situazione rende sempre più problematica la realizzazione dei progetti in situazioni di conflitto che si espandono a macchia d olio. Ma non interrompe la sua collaborazione con il Ministero degli Esteri e torna nel paese dal quale il suo peregrinare aveva avuto inizio, il Mozambico, a coordinare un progetto di assistenza tecnica al governo della provincia di Sofala per promuovere il decentramento istituzionale nelle aree rurali, completando il suo incarico all inizio del Pietro, la prima domanda che mi viene spontaneo farti è: ma non hai mai avuto paura ad andare in paesi con situazioni così difficili? Certo che la paura c è. A Nairobi sono stato anche assalito dai banditi. Ma la paura si vince cercando, nel limite del possibile, di prevenire e contenere il rischio in limiti accettabili, prestando molta attenzione a come ci si muove, a quello che si fa ed alle precauzioni da adottare. Ma cosa ha spinto te e Maria (la moglie di Pietro che lo ha sempre seguito, collaborando attivamente e in prima persona in ogni progetto, ndr) in giro per il mondo? Ho sempre amato il cambiamento. Stare fermi nello svolgimento delle proprie mansioni per troppo tempo significa rischiare di soccombere nella routine. Cambiare vuol dire liberare in continuazione potenzialità e nuove energie. È una sfida continua, con la voglia di misurarsi in scenari diversi, uscendo dalle abitudini, ma facendo patrimonio della esperienza acquisita. È un modo per sentirsi utili, ricavando dal raggiungimento dei risultati la gratificazione del proprio lavoro. Ma in tanti anni, momenti di scoramento e di voglia di mollare ci saranno stati? Momenti di sfiducia sì, certo. Soprattutto quando ti trovi davanti ad ostacoli burocratici che ti impediscono di portare avanti i progetti ai quali stai lavorando. La tentazione c è stata, ma non mi sono mai perso d animo, ho cercando di aggirare gli ostacoli con l orgoglio e la tenacia necessaria, avendo come unico La Kabul di Pietro fine la concretizzazione degli obiettivi dei progetti. Quali sono le qualità essenziali per un buon cooperatore? Non avere paura del cambiamento ed affrontare con una forte motivazione e con lo spirito di adattamento anche le situazioni più difficili. Ma serve molto una solida esperienza e preparazione aziendale. Gli anni vissuti nella cooperazione e in Cmc mi hanno, in questo, aiutato molto. In paesi che vivono il dramma delle guerre, della povertà e del sottosviluppo non basta l entusiasmo umanitario. Occorrono efficienza organizzativa, efficacia nella pianificazione, capacità di lavorare in equipe e rigore nella gestione delle risorse. Ho visto tante inefficienze e tanti sprechi. Nei progetti che ho seguito ho sempre messo al primo posto la trasparenza delle risorse finanziarie. Dicevo ai miei collaboratori distinguiamoci, dimostriamo che si può fare buona cooperazione utilizzando al meglio i soldi pubblici (frutto dei sacrifici dei contribuenti) messi a disposizione dei progetti. I giudizi delle autorità e delle comunità locali e le valutazioni professionali degli ambasciatori sul nostro operato, trasmesse al Ministero degli Esteri al termine delle nostre missioni, ci hanno sempre ripagato dell impegno profuso. In un momento di grande crisi come questo, se un giovane volesse scegliere la strada della cooperazione internazionale cosa dovrebbe aspettarsi? AI giovani attratti dal desiderio di misurarsi nell ambito di progetti di cooperazione in paesi lacerati da conflitti, da catastrofi naturali e da condizioni di estrema povertà, consiglio di non trascurare le opportunità che corrispondono maggiormente alle loro aspettative, nonostante siano ridimensionate dall attuale crisi economica. Il non profit è un settore dove si lavora a progetto, con una notevole mobilità, ma coloro che affinano la loro formazione possono ambire a ruoli di crescente responsabilità, ovviamente più gratificanti sotto tutti gli aspetti. Come passavi il tempo in quei paesi quando non lavoravi? Nulla di straordinario. Ho sempre letto e scritto moltissimo. Anche questo libro è il frutto di anni di appunti, annotazioni, riflessioni riportate sui miei diari. Quando venivo in Italia facevo scorta di alimentari nostrani e di film in Dvd. E poi c è Internet che ti dà la possibilità di restare sempre informato e di mantenere i contatti via con i parenti e gli amici. Nello stesso tempo ho coltivato anche amicizie con cooperanti internazionali e con persone del posto che ci hanno aiutato a conoscere meglio il contesto in cui ci trovavamo ad operare. Pietro, finiamo con una domanda un po scontata. Dove ti vedi nei prossimi mesi? Per il momento qui a Ravenna. Non ho progetti diversi. Ma non si può ipotecare il futuro, si vedrà Si chiama Afganistan nella tempesta, la farsa della ricostruzione il libro che Pietro De Carli ha scritto e presentato alla Sala Muratori della Biblioteca Classense insieme a Tiziana Ferrario, giornalista del Tg1 e Carla Ciavarella del Ministero della Giustizia, su iniziativa del Circolo dei Cooperatori di Ravenna. All incontro hanno portato il loro saluto anche il Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci e il Presidente di Cmc (sponsor dell iniziativa) Massimo Matteucci. Quasi 500 pagine per spiegare una guerra, dal suo triste inizio ai giorni nostri, in un Paese straziato dai conflitti, dal fondamentalismo islamico, da eserciti stranieri, dal terrorismo e dal traffico dell oppio, dal dominio dei signori della guerra, dalla violazione dei diritti delle donne, dalle aspettative di cambiamento insoddisfatte, da bambini che diventano troppo presto adulti senza conoscere cosa sia la pace. La difficile ricostruzione e le sue molteplici ombre vengono raccontate da De Carli, testimone attento e disincantato, attraverso le testimonianze, ufficiali e non, di chi ha operato in terra afgana. 06.b Nella foto, da sinistra Carla Ciavarella, Tiziana Ferrario, Pietro De Carli, Claudio Sangiorgi, Massimo Matteucci. p.09 la Betoniera

10 a 07.1.b 07.1.c lavori in corso di C. B. Dentro le gallerie di Colfiorito 07.1.a L imbocco della Galleria Palude b La galleria Cupigliolo c-d La galleria Palude e La mensa di cantiere f Gli uffici di cantiere g Domenico Del Vecchio insieme a Cristiana negli uffici a L impianto di Beira b Il Presidente Guebuza accende l impianto c Arrivo del Presidente Guebuza d Claudio Conficoni e Paolo Ottaviani. Entrare in una galleria in costruzione è un esperienza davvero speciale e suggestiva; farlo in compagnia di Domenico Del Vecchio, responsabile di produzione e profondo conoscitore della materia, mi ha fatto apprezzare ancora di più quello che è il lavoro dei nostri minatori. Perché - sia ben chiaro - tutti qui ci tengono ad essere chiamati come i devoti a Santa Barbara! Si dice che il lavoro in galleria sia un insieme di operazioni semplici, che debbono essere sincronizzate da renderle continue e senza stop,essendo tante e sulle 24 ore. Non si può sgarrare, perché non si può iniziare una nuova lavorazione se non è finita quella che la precedeva e così via. C è sicuramente da dire, poi - mi fa notare Domenico - che per impiantare un cantiere di una galleria, non basta scavare ma ci sono tante altre cose a cui pensare, che all aria aperta sono quasi banali, come, fra tutte, la luce: mica è semplice portare e gestire 800 kw di corrente nelle viscere della terra!. Al termine della giornata passata in cantiere devo dire la verità: non ho le competenze per dichiarare se le singole operazioni siano davvero semplici, ma di sicuro il susseguirsi delle lavorazioni deve essere organizzato al meglio perché quelli che sono i normali tempi di un cantiere non si trasformino in tempi biblici! Incontrerai sempre qualcuno - continua Domenico - che cercherà di convincerti che lavorare in galleria è una pacchia perché non si risente delle condizioni meteo e non si patisce mai né caldo né freddo così come ci saranno altri che vedono nel lavorare in galleria una specie di discesa negli inferi. Per me lavorare in galleria è un lavoro stimolante in cui capacità tecnica e organizzativa vanno di pari passo!. La Cmc è a Colfiorito, frazione montana del comune di Foligno (Pg), dalla fine del I lavori per la realizzazione del sistema asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione interna rientrano fra le infrastrutture ritenute di carattere strategico e di preminente interesse nazionale per la modernizzazione e lo sviluppo del nostro Paese. Per portare a compimento quest opera è stata istituita nel 2003 una società pubblica di progetto, la Quadrilatero Spa. Con contratto stipulato nell aprile 2006 l associazione temporanea di impresa Straabag, Cmc, Grandi lavori Fincosit è risultata affidataria delle attività di progettazione e realizzazione del cosiddetto maxilotto 1. Successivamente tra queste imprese e il Consorzio Stabile Centro Italia è stata costituita una società consortile denominata Val di Chienti. I lavori di competenza di Cmc sono concentrati nell altopiano di Colfiorito; le opere principali in fase di realizzazione sono due gallerie naturali a doppia canna denominate Cupigliolo e Palude. Le opere secondarie, costituite da uno sbancamento in trincea, un tratto di rilevato ed alcuni tombini scatolari, sono concentrate tra l imbocco Est della galleria Cupigliolo e l imbocco Ovest della galleria Palude. Il luogo in cui sorgono le baracche del cantiere è preso in affitto dal Comune; qui infatti sorgeva un campo dei terremotati del terribile sisma che sconvolse questa zona nel 1997, tutto era già urbanizzato con l allacciamento alla rete fognaria ed elettrica; le baracche sono quasi tutte nuove ad eccezione di alcune che provengono dal cantiere di Polla. Ma parliamo delle nostre gallerie. La Galleria Palude è lunga 1100 metri per canna; il suo nome deriva da una palude - appunto - poco lontana che rappresenta una parte significativa del Parco naturale regionale di Colfiorito, il più piccolo parco regionale umbro. Gli abbattimenti dei diaframmi della galleria sono avvenuti nella canna nord il 7 dicembre 2010 mentre nella canna sud il 18 maggio 2011; la galleria è ora in fase di fine rivestimento, mancano le finiture, in particolare i cordoli laterali e le tubature, poi verrà consegnata alla ditta che la dovrà completare e si occuperà dell asfalto e della parte elettrica. La galleria ha avuto alcune difficoltà, soprattutto dovute al problema del materiale degradato e alle infiltrazioni; 2 inverni fa, nel 2011, le piogge hanno creato molti problemi e si sono aperti alcuni fornelli di varie dimensioni di cui uno a cielo aperto. Traduco la parola fornello per chi, come me, lo avesse conosciuto col solo significato di apparecchio usato in ambito domestico e specialmente in cucina. Dal dizionario Treccani: distacco improvviso, dalla volta di una galleria, di materiali poco coerenti, che riempiono cavità entro rocce più compatte e fanno irruzione nello scavo. In pratica, mi spiega pazientemente Domenico, dall interno della galleria guardando in alto si è formato un buco che permetteva di vedere la luce. Ancora più difficoltoso è stato lo scavo della Galleria Cupigliolo, che, una volta terminata, sarà lunga 2200 metri per ognuna delle due canne; nella Cupigliolo est è stato trovato del materiale molto scadente che ha allungato i tempi di lavorazione; si tratta della famigerata scaglia cinerea, la parte più degradata del calcare, che ha pochissima consistenza, non ha struttura, è molto deteriorata e produce molti spostamenti della galleria; abbiamo aspettato per un anno la perizia - mi spiega ancora Domenico - poi abbiamo potuto finalmente iniziare le fasi di scavo; si tratta di uno scavo abbastanza stretto perché il rivestimento, le centine da 2,20 metri doppie con il puntone, l armatura della calotta, dell arcorovescio armato e delle murette devono essere vicini al fronte per il rischio di movimenti e spostamenti e la galleria può abbassarsi; in pratica, la struttura deve essere già finita mentre si scava. È davvero una bella scuola questa della Cupigliolo est, perché peggio di questa materiale è difficile trovarne! Alla Cupigliolo ovest siamo intorno ai 1400 metri di scavo; dovremmo congiungerci per la canna sud a fine ottobre, per la canna nord a fine dicembre, dato che c è una differenza di 100 metri nella progressione dello scavo. Nella Cupigliolo non appena sarà completato un bypass carrabile (cioè un tunnel di collegamento percorribile con mezzi pesanti tra le due canne) saranno chiusi i primi 800 metri circa così da iniziare il completamento e le finiture in una canna; questo avverrà indicativamente alla fine del mese di agosto. Per entrambe le gallerie il progetto prevede l utilizzo della sezione stradale tipo C1, con larghezza della piattaforma stradale pavimentata di 9,75 metri, così composta: corsia marcia normale e corsia di sorpasso di 3,75 metri e banchine laterali di 1,75 e 0,50 metri. L obiettivo è di finire tutto per la fine del mese di marzo Dall inizio dell autunno il cantiere comincerà gradualmente la dismissione delle macchine, delle attrezzature e del personale, per arrivare a gennaio/ febbraio ad avere solo qualche assistente e alcuni operai dell officina per il lavoro di smontaggio dei casseri. Oggi il cantiere è ancora pieno di vita, ci sono circa 130 persone, di cui una sessantina di operai e una quindicina di tecnici Cmc, ma come ci si sente quando un cantiere finisce? D impulso mi viene da dire che c è soprattutto soddisfazione; poi, però, non nego che emerga anche un po di tristezza; non te ne accorgi subito o nei mesi successivi, ma quando torni in quel luogo ed è vuoto; i tuoi ricordi infatti sono legati ad un posto vivo, se lo vedi disabitato, ma ancora in piedi, ti fa uno strano effetto; ma se il luogo dov era il cantiere sparisce la sensazione è quella che ti abbiano portato via un pezzo di vita. A me è capitato nel cantiere dell Alta velocità; in quel luogo dove ho vissuto insieme a 200 e più persone per vari anni, dove si sono concentrati ricordi, gioie, dolori, avvenimenti, via vai di persone e mezzi, ora ci hanno piantato gli alberi. Tu ricordi dov era la tua baracca, dov era la tua stanza, dov era il tuo scrittoio, ma tutto questo vive solo nei tuoi ricordi e di quelli che erano con te perché quel luogo non c è più. Qui a Colfiorito, però, quel momento è ancora lontano, perciò bando alla malinconia e appuntamento a fine ottobre di nuovo qui in cantiere, perché di sicuro non mi perderò l abbattimento del prossimo diaframma! 07.1.d 07.1.e 07.1.f 07.1.g

11 Al via l impianto di Hera Disidrat Alla presenza delle autorità, è stato inaugurato, il 20 aprile, il nuovo impianto all avanguardia di Hera, a Ravenna, in grado di smaltire fanghi industriali di varia natura e di recuperarne fino al 50% da mandare nelle miniere tedesche dismesse o da utilizzare per la bonifica e copertura delle discariche esaurite. L impianto avrà un impatto ambientale in termini di emissioni, odori e rumori inferiore al precedente e senza aumentare la quantità di materiale in ingresso. Cmc ha costruito le opere edili, i piazzali, la rete fognaria, le impermeabilizzazioni, le strutture di fondazione dei capannoni, le nuove vasche e la ristrutturazione delle vecchie. Il nuovo impianto, che ha una estensione pari a oltre quattro campi di calcio, per un investimento complessivo di 22 milioni di euro (l importo lavori per Cmc è stato di circa 6 milioni di euro), si presenta come un eccellenza a livello europeo per l innovazione della progettazione che permette di trattare una maggiore varietà di fanghi industriali rispetto all impianto preesistente a 07.2.b 07.2.c lavori in corso Beira, inaugurato il sistema di drenaggio delle acque reflue Ente Appaltante era il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Mozambicano (con il competente Ufficio di Coordinazione Nazionale-Gon). Supervisione e Direzione Lavori del Ministero dei Lavori Pubblici e Abitazione, Direzione Nazionale delle Acque (Dna), Dipartimento di Bonifica della città di Beira. L esecuzione dei lavori è stata affidata a Cmc (Africa Austral) e Conduril in J.V. per un importo totale dei lavori appaltati di 46 Milioni di Euro. Il periodo contrattuale per l esecuzione dei lavori era di 30 mesi. L opera è stata realizzata su più lotti. Lotto 1 Ispezione e pulizia delle condotte esistenti (con sistema di video camera a circuito televisivo chiuso), con riabilitazione non intrusiva con rivestimento interno di circa 64 Km di condotte. L intervento è stato realizzato in sub-appalto dalla Società Soncini, specializzata nel settore. Sono stati ripuliti circa 170 Km di condotte di acque pluviali e acque reflue, e ripristinati circa 6000 pozzetti di ispezione. Lotto 2 Realizzazione ed avviamento di un Impianto di Depurazione delle acque reflue, con capacità di trattamento dei reflui di circa metri cubi giornalieri, per una copertura di circa il 50% della popolazione residente nella città di Beira. Le componenti elettromeccaniche dell impianto sono state fornite ed installate dalla Società Euromec in regime di sub-appalto. Lotto 3 Fornitura e messa in opera di una condotta a pressione in Pvc, di circa 6 Km, con i rispettivi accessori (valvole, giunti, etc.), realizzazione di 35 pozzetti di ispezione in calcestruzzo armato lungo la linea a pressione. Lotto 4 Riabilitazione completa di 4 Stazioni di Pompaggio e 11 Stazioni di Sollevamento. I lavori di ripristino, oltre alle opere civili, hanno richiesto la completa sostituzione di tutte le apparecchiature elettromeccaniche. La consegna dei Lavori e l inaugurazione del Progetto è stata celebrata il 4 giugno 2012 con una cerimonia ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica del Mozambico Armando Emilio Guebuza, l Ambasciatore della CE in Mozambico, il Ministro dei Lavori Pubblici e Abitazione e altre Autorità del Governo Locale. Per Cmc erano presenti il Direttore della Divisione Africa Australe Claudio Conficoni ed il Direttore di Cantiere Paolo Ottaviani d

12 a 06.1.e 07.3.b 07.3.c lavori in corso di Angela Vincenzi Cmc di Ravenna - Sapir - S.Ope.Mar. Nasce U.W.A a Il marchio della società b Angela Vincenzi c-d Il sistema di perforazione automatizzato U.W.A. Il crescente bisogno internazionale di impiegare navi con sempre maggiori capacità di carico ha evidenziato la necessità di approfondire i fondali portuali e conseguentemente di consolidare le relative banchine d attracco. Ad oggi, le tecniche tradizionali di consolidamento, costituite prevalentemente dall infissione di nuovi e più profondi palancolati, sono caratterizzate da numerosi e spesso irrisolti problemi tecnico-esecutivi. Per risolvere e sanare alcuni di essi è stato studiato e brevettato un sistema automatizzato di perforazione d Cmc di Ravenna, con le società Sapir Engineering Srl, attiva principalmente nel settore dei servizi di progettazione e ingegneria integrata, e S.Ope.Mar. Srl, operante soprattutto nel settore delle fondazioni speciali, ha costituito una società avente per scopo l applicazione e la promozione della predetta tecnologia e allo scopo denominata Underwater Anchors Srl - U.W.A.. Il sistema di perforazione automatizzato subacqueo U.W.A. si basa, sinteticamente, sull idea originale e, per certi versi effettivamente semplice, di realizzare tiranti subacquei sub-orizzontali attraverso l impiego della tecnica minijet : sicuramente questo rappresenta il modo più efficace per contrastare i carichi trasmessi alle paratie dei moli portuali e la minijet è di certo il sistema più semplice e rapido di installare ancoraggi in condizioni operative particolarmente problematiche. Con tale tecnica è possibile realizzare colonne di terreno con dimensioni che possono variare dai 300 ai 900 mm di diametro in funzione delle condizioni geologico/ geotecniche locali, delle specifiche esigenze progettuali e dei parametri di iniezione adottati. In funzione delle specifiche esigenze progettuali di approfondimento del fondale e quindi dei carichi trasmessi alle paratie dei moli, gli ancoraggi subacquei possono essere realizzati, a diverse profondità, secondo schemi che prevedono la loro installazione su una o più file. Per conseguire tali risultati tecnici è stata quindi progettata e realizzata una specifica attrezzatura di perforazione robotizzata denominata U.W.A. - UnderWater Anchoring Unit in grado di installare ancoraggi subacquei a diverse profondità in modo semi-automatico. I tiranti sono realizzati con la tecnica di perforazione a rotazione con l impiego di barre auto-perforanti. Le barre lasciate in sito vanno a costituire l armatura dei tiranti stessi. È importante sottolineare che tutti i tiranti realizzati con la tecnica U.W.A. e adeguatamente protetti sono ritesabili secondo quanto previsto dalle normative tecniche vigenti in materia (Raccomandazioni Aicap). La tecnica U.W.A. prevede che gli ancoraggi subacquei vengano installati mediante l impiego di una speciale attrezzatura di perforazione comandata dalla superficie e posizionata sulla banchina. Il sistema di perforazione è costituito da un mezzo cingolato semovente che effettua le operazioni di movimento dell intera macchina la quale a sua volta è completata da un braccio meccanico che sostiene, tramite un mast a tralicci telescopici, il modulo di perforazione/iniezione robotizzato che verrà posizionato sott acqua alla profondità di progetto. Le diverse attività di perforazione/iniezione sono completamente gestite attraverso un sistema di controllo remoto automatizzato. Con questa tecnica si riesce a posizionare gli ancoraggi ad una profondità tale per cui si ottiene la massima efficienza. Su un cingolato semovente sono posizionate 2 cabine di comando e controllo, rispettivamente una per la movimentazione ed il primo piazzamento del mezzo in corrispondenza del punto di perforazione ed una per il posizionamento finale della macchina e delle operazioni di perforazione. Queste ultime, tramite software specifici, sono costantemente riprodotte in tempo reale sui monitor dedicati posizionati all interno della seconda cabina di controllo. L operatività della macchina è garantita da una serie di sensori che permettono la visualizzazione di un immagine virtuale della attrezzatura e di tutti i suoi movimenti. Grazie alle telecamere in dotazione al mezzo si riesce ad operare anche in condizioni di forte torbidità. Uno specifico report per ogni ancoraggio realizzato fornisce tutti i dati identificativi del tirante (numerazione identificativa, tempo di perforazione, tempo e data di esecuzione totale ) nonché i principali parametri inerenti la lavorazione, quali la velocità di avanzamento, la forza di spinta, la coppia applicata, la velocità di rotazione, la pressione di iniezione I movimenti verticali del mast a tralicci telescopici, trasmessi da un sistema di verricelli, permettono di posizionare il modulo di perforazione fino ad una profondità max. di -13,10 m rispetto al piano di lavoro della banchina. La tecnologia U.W.A. è già stata applicata con successo nell area portuale di Ravenna per il consolidamento di una parte delle banchine, in previsione dell approfondimento dei fondali ad una quota di circa -12,00 m rispetto al livello medio mare. Nel periodo giugno-luglio 2010, in fregio all accosto 18 della Darsena San Vitale di Ravenna, è stato eseguito un test in scala reale, caratterizzato dalla realizzazione di n. 7 tiranti subacquei minijet, finalizzato alla validazione della tecnica per la sua effettiva applicazione. Le prove eseguite hanno dato esiti estremamente positivi, quindi è stato possibile avviare il primo lotto dei lavori di consolidamento delle banchine del Porto di Ravenna, necessari per il successivo approfondimento dei fondali: sono stati realizzati pertanto circa 890 tiranti sub-orizzontali, per una lunghezza complessiva di circa m di ancoraggi. Tanta gente all open day del cantiere di Cesenatico Grande afflusso di visitatori sabato 26 maggio a Cesenatico durante l open day al cantiere della Madonnina. Il primo intervento completato riguarda sedici appartamenti realizzati nell ambito dello sviluppo del Piano Particolareggiato denominato, appunto, Madonnina che si trova a pochi minuti dal mare e dal centro di Cesenatico, integrato in un area verde con parco giochi per bambini e piste ciclabili. Molto apprezzato, in particolare, l appartamento completamente arredato, che comprende anche il piano mansardato e la terrazza sulla quale è stato servito l aperitivo. I visitatori sono stati prevalentemente cittadini della zona e di Cesenatico. p.12 la Betoniera

13 07.4.a 07.4 lavori in corso di Luca Barbara e Valentina Crociani 07.4.b 07.4.c 07.4.d 07.4.e In missione al World Tunnel Congress 2012 di Bangkok 07.4.a Lo stand Cmc in fiera b Luca Barbara c Valentina Crociani d Valentina e Carlo Babini e Valentina e Luca insieme a una hostess nello stand Cmc. Si è svolto a Bangkok dal 18 al 23 maggio 2012 il World Tunnel Congress unitamente alla 38 Assemblea Generale dell International Tunneling and Underground Space Association (ITA-AITES). Tema degli eventi, organizzati dallo stesso ITA- AITES e dal Thailand Underground and Tunneling Group (TUTG), è stato quest anno Tunneling and Underground Space for a Global Society. Protagonisti del congresso un numero considerevole di specialisti, ricercatori e accademici del panorama internazionale, che sono intervenuti esponendo i propri studi e case histories e ponendo l accento sul valore dello spazio del sottosuolo. Molte le riflessioni rivolte all importanza dello sviluppo a livello globale del settore tunneling, al fine di incentivarne un utilizzo sempre più consapevole, in co-operazione con la comunità internazionale del campo delle costruzioni in sotterraneo. Il congresso ha inoltre rappresentato l occasione per la presentazione dei lavori di scavo con Tbm eseguiti da Cmc nell ambito del Theun Hinboun Expansion Project da parte del pool di progettisti che hanno lavorato a stretto contatto con il nostro staff. La presentazione offerta dalla Lombardi Sa Engineering, società che da tempo collabora con Cmc in progetti infrastrutturali sia in Italia che nel mondo, ha suscitato notevole attenzione per le problematiche costruttive affrontate e le soluzione adottate di concerto con i nostri tecnici di cantiere che hanno maturato negli anni una cospicua esperienza nell affrontare le più disparate problematiche al fronte di scavo. Cmc di Ravenna, Silver Sponsor dell evento insieme ad altre aziende leader del settore e provenienti da tutto il mondo, era presente con un proprio stand a latere del congresso. È stato riscontrato un alto livello di interesse per la nostra cooperativa, sia per le opere che ha realizzato in Italia e all estero, soprattutto per quanto concerne i lavori in sotterraneo e con utilizzo di Tbm, che per le attività recenti che ha svolto e sta svolgendo nell area del Sud-Est asiatico. Tali eventi hanno inoltre fornito l occasione per rimarcare la presenza di Cmc in quest area geografica, mediante gli uffici di rappresentanza di Bangkok e Mumbai e la recente acquisizione dei lavori di costruzione di due lotti della metropolitana di Singapore. Proprio questa recente acquisizione proietta Cmc fra gli specialisti nella costruzione di tunnel in ambito urbano, uno dei temi dominanti dell evento ed un settore di sicuro sviluppo negli anni a venire. Hanno preso parte agli eventi l ing. Luca Barbàra, responsabile dell area del Sud-Est Asiatico, e il dr. Carlo Babini, responsabile tecnico del Theun Hinboun Expansion Project nella Repubblica Popolare Democratica del Laos, coadiuvati e supportati da Valentina Crociani della Direzione Costruzioni Estero a 08.b osservatorio di Monica Arena La moneta dell Expo 08.a Monica Arena. 08.b La moneta dell Expo. Le ultime sono state settimane dense di appuntamenti e di nuove tappe in vista e in preparazione di Expo A Roma è stata presentata la moneta celebrativa della manifestazione, opera di due tra i maggiori coin-designer al mondo: il belga Luc Luycx, creatore del lato comune delle monete Euro, e l italiana Laura Cretara, la stessa che ha realizzato la moneta da 1 euro e la bimetallica da 500 lire. Coniata in una lega con metalli riciclati e con modernissime tecnologie anticontraffazione, la moneta ecologica e intelligente di Expo Milano 2015 riporta, oltre al tema dell evento Nutrire il pianeta,energia per la vita, il numero 1 ripetuto cinque volte e le cinque foglie dell albero della vita, dando così concretezza a uno dei principi su cui si basa l Esposizione Universale del 2015, ossia l unità nella diversità, dove le cinque foglie rappresentano l unione dei cinque continenti e la collaborazione tra i popoli. Incontrare e far incontrare il mondo attorno ad un solo tavolo per discutere le grandi sfide sulla nutrizione e incentivare la ricerca e lo sviluppo è infatti l obiettivo principale di questo grande appuntamento che si terrà tra tre anni esatti e che Milano ha voluto anticipare, in forma ovviamente ridotta, con un iniziativa, diciamo così, metaforica: un immensa tavolata lunga in tutto 400 metri è stata allestita in piazza Duomo e ha permesso a oltre 4mila cittadini, nonostante la giornata piovosa, di assaggiare gratuitamente oltre 12 mila porzioni di cibo preparato sul posto da dodici gruppi di comunità straniere che abitano a Milano, in rappresentanza delle nazionalità che dovrebbero essere presenti ad Expo Ogni Paese ha presentato un piatto della propria tradizione, dal curry di pollo di India e Bangladesh al riso e fagioli neri di Cuba, passando attraverso la vera insalata russa dell Europa dell est e al cous cous dell area maghrebina, a dimostrazione che il cibo può essere un mezzo di unione e che insieme si può fare davvero qualcosa per aiutare coloro che nel mondo di cibo non ne hanno o ne hanno poco. Il ciclo di eventi promosso in questo periodo a Milano intende preparare e sensibilizzare coloro che poi saranno tra il pubblico dell Esposizione e che avranno molto su cui poter riflettere anche grazie a padiglioni come quello svizzero,il primo in assoluto ad essere stato presentato pochi giorni fa. Confooderatio Helvetica, questo il nome del progetto selezionato nell ambito di un concorso internazionale, è un vero e proprio padiglione da mangiare. Cinque torri-silos trasparenti, per una superficie complessiva di 4500 metri quadrati, colme di cibo a disposizione dei visitatori che sono invitati a riflettere sul proprio comportamento di consumo dato che gli edifici si svuoteranno a seconda della quantità di alimento che il pubblico porterà via con sé e non potranno mai essere ricaricati. Si dovrà perciò ragionare sul fatto che più cibo si estrarrà per sé e meno ne rimarrà per gli altri. Un budget complessivo di 23,1 milioni di franchi per la Svizzera,per la quale Expo 2015 riveste un importante ruolo, data la vicinanza geografica, culturale ed economica con l Italia ed essendo il nostro Paese il secondo partner commerciale per la Svizzera e la Svizzera l ottavo per l Italia. Non tutti i Paesi partecipanti, però, avranno un padiglione individuale. Expo mette a disposizione di coloro che non possono o non vogliono sviluppare uno spazio autonomo una soluzione innovativa: i Cluster, ossia aree collettive in cui diverse nazioni potranno dare il proprio contributo individuale allo sviluppo di un tema che li accomuna. Ci sarà il Cluster del Riso, a cui parteciperanno per esempio anche Cambogia, Laos, Haiti e Nepal, ma anche il Cluster del Cacao, quello del Caffè, dei Legumi In tutto saranno 9 e occuperanno un quarto dell area espositiva totale destinata ai Paesi. L innovazione sta soprattutto nel fatto che grazie ai prodotti comuni, le nazioni si possano associare per affrontare i problemi sociali, politici ed economici esistenti e che ci sia una maggiore movimentazione di beni e persone che, a causa dei confini geografici, attualmente non c è. Si potrà quindi favorire la collaborazione tra i Paesi e magari anche ideare nuovi modelli di sviluppo e creare un maggior equilibrio per poter finalmente ridurre quella cifra imbarazzante che è il miliardo di persone denutrite nel mondo. p.13 la Betoniera

14 09.1.a g 09.1.h brevi dai cantieri 09.1.b Brevi dai cantieri 09.1.c 09.1.d 09.1.e 09.1.a.g La draga all opera e il porto di Gaeta dall alto b-c.h Inaugurata la prima opera del Ponte sullo Stretto d Il porto di Molfetta e Al via i lavori per la nuova palazzina Sapir al Porto di Ravenna f Tierra, una delle Tbm che saranno impiegate a Singapore a Ingula, tunnel di scarico b Ingula, cassaforma meccanica per il getto in Cls del rivestimento dei tunnel d adduzione a Ingula, struttura d ingresso a Ingula, area di stoccaggio delle virole d acciaio.» Gaeta In febbraio, nel pieno rispetto dei tempi contrattuali, è stato terminato con l impiego del Motopontone gru Opemar I l intervento di rimozione di una sealine in disuso di proprietà dell Eni ed interferente con l escavo dei fondali portuali, per un valore del contratto di circa 1 milione di euro. In marzo sono inoltre terminati, con cospicuo anticipo rispetto al termine di ultimazione contrattuale, i lavori di primo stralcio funzionale per un importo di circa 16 milioni di euro. Sono invece attualmente in corso i lavori di completamento della nuova banchina portuale (denominati II stralcio) per ulteriori 9 milioni e mezzo di euro. Giusto l atto aggiuntivo nr. 3 sottoscritto dall Autorità Portuale lo scorso 25 maggio 2012, detti lavori consistono, oltre che nella realizzazione di opere accessorie e di completamento delle strutture eseguite nell ambito dei citati lavori di I stralcio (pavimentazioni, reti di drenaggio, servizi, etc.), principalmente nel completamento dell escavo dei fondali antistanti il Porto sino a -10 metri s.l.m.m. ( metri cubi). Nello specifico, dopo aver dragato con la Draga Teodora circa metri cubi, al fine di poter contenere la totalità del materiale di risulta dai dragaggi, la Cmc sta attualmente provvedendo ad aumentare la capacità della cassa di colmata costruita nell ambito del I stralcio, mediante degli argini perimetrali alti 4 metri e mezzo dal piano di banchina (ovvero quasi 7 metri dal livello medio mare), realizzati con il metodo delle terre armate. La nuova cassa di colmata così configurata potrà accogliere non solo i volumi di escavo proveniente dal citato completamento dei dragaggi parte del II stralcio funzionale (fino a -10 metri sl.m.m.), ma anche ulteriori volumi provenienti dai successivi approfondimenti dei fondali portuali necessari al raggiungimento dei -12 metri s.l.m.m. previsti dall adeguamento tecnico funzionale del Piano Regolatore Portuale di Gaeta.» Villa San Giovanni parco urbano. Il parco pubblico, privo di barriere architettoniche, sarà fruibile a tutti i cittadini attraverso un fitto sistema di percorsi pedonali che asseconda la morfologia del territorio e si sviluppa parallelamente al mare, come un terrazzamento. Inoltre, nell ambito della realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, l opera rappresenta la prima fase del più ampio progetto di spostamento a monte della linea ferroviaria Battipaglia- Reggio Calabria, che renderà disponibile circa quattro chilometri di waterfront nel Comune di Villa San Giovanni. I tempi di realizzazione hanno avuto uno slittamento a causa dell interramento di una notevole quantità di rifiuti nel luogo dove sono stati eseguiti gli scavi e per le avverse condizioni atmosferiche. Sono stati impegnati nei lavori di esecuzione della variante oltre 300 unità, delle quali l 80% calabresi. Vi ha svolto un sopralluogo nei giorni scorsi il presidente della società Stretto di Messina Pietro Ciucci, accompagnato dai funzionari della società, il direttore generale Giuseppe Fiammenghi, il presidente di Eurolink Michele Leone, il Project Manager di Eurolink Paolo Marcheselli, l ingegnere Giovanni Vigile in rappresentanza di Rfi, il presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti, i sindaci dell area della Costa Viola, altri rappresentanti istituzionali della Regione e della Provincia di Reggio Calabria.» Singapore Nel mese di marzo gli studenti della East View Primary School di Singapore sono stati coinvolti nella scelta dei nomi delle prime 2 Tbm che Cmc e Lta useranno nel cantiere C926 della Metropolitana di Singapore. Il 23 maggio i nome scelti, Lizzi e Chloe, sono stati annunciati agli studenti, agli insegnanti e alla Preside, la signora Yao; nell occasione sono state anche fornite delle informazioni sul lancio e sulle operazioni delle Tbm e sono state mostrate le placche con i nomi che vi verranno applicate. Si è trattato di una bella occasione per conoscere meglio la comunità di Singapore!» Milano 09.1.f È stata completata a Villa San Giovanni la prima opera propedeutica al ponte sullo Stretto di Messina. Domenica scorsa è stato aperto al traffico ferroviario il binario nord-sud della variante di Cannitello, nei prossimi giorni, in accordo con Rfi, sarà attivato il binario sud-nord, che consentirà la piena operatività della nuova opera permettendo di avviare al contempo la dismissione del tratto di linea non più in esercizio. La variante di Cannitello, con un valore complessivo di 26 milioni di euro, ha comportato infatti la deviazione dell esistente linea ferroviaria tirrenica, presso Villa San Giovanni, al fine di risolvere le interferenze con il futuro cantiere della torre del ponte sul lato Calabria. Il progetto della variante prevede la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell intera area interessata dai lavori con il completo ricoprimento della galleria ferroviaria artificiale e la realizzazione di un grande Cerimonia di apertura dei cantieri della Tangenziale Est Esterna di Milano l 11 giugno. Il Consiglio di Amministrazione di Tangenziale Esterna SpA (57% Tem, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc e altri soci) del 23 maggio scorso ha posto le condizioni per aprire i cantieri alla società incaricata di progettare, costruire e gestire Teem in concessione per cinquant anni dall entrata in esercizio. In particolare, il Cda di Te ha approvato il progetto esecutivo del primo stralcio di opere, che recepisce le prescrizioni e le raccomandazioniosservazioni indicate, in sede di approvazione, dalla Concedente Concessioni Autostradali Lombarde Spa. I lavori nella prima fase, che sono partiti l 11 giugno dal campo base allestito lungo la Rivoltana a Truccazzano, si concentreranno su bonifiche di terreni, cantierizzazione e risoluzione di interferenze. Il cronoprogramma per il completamento dell intera infrastruttura entro il 2015 di Expo è stabilito in giorni. I lavori (1,021 miliardi di euro compresi gli oneri di sicurezza) saranno realizzati dal Contraente Generale. Si tratta del Consorzio Costruttori Teem costituito dai soci costruttori della Concessionaria (Impregilo 34%, Pizzarotti 23%, Coopsette 11%, Unieco 10,7%, Cmb 10,7%, Cmc 8,5%, Itinera 1% e Pavimental 1%).

15 09.2 brevi dai cantieri di Elio Belfiore 09.2.a 09.2.b» Molfetta Continuano le attività nel Porto di Molfetta che alla fine del mese di aprile ha raggiunto il 32% di avanzamento lavori con il sostanziale completamento delle attività previste per l esercizio corrente. Si prevede che a metà circa del mese di giugno partirà la realizzazione del Ponte Sud Ovest, mentre all inizio di luglio inizieranno le lavorazioni del secondo braccio di soprafflutto.» Ponte mobile Ravenna L Autorità Portuale di Ravenna, l 8 maggio, ha aggiudicato alla Cmc i lavori riguardanti l adeguamento della viabilità carrabile e ciclabile dalla rotonda Finlandia alla rotonda Belgio. L importo contrattuale è di ,27 euro. I lavori dovranno essere completati in 80 giorni.» Mozambico La riabilitazione dell impianto di trattamento e distribuzione dell acqua della città di Nampula si sviluppa in due lotti affidati a Cmc ed eseguiti come unico cantiere. Lotto 1, captazione e trattamento acqua. Riabilitazione ed ampliamento della stazione di captazione, aumento della capacità di trattamento acqua dagli attuali 17 mila ai futuri 40 mila m 3 al giorno. Costruzione di nuove stazioni di rilancio. Durata 18 mesi, ammontare circa 22 milioni di usd. Committente Mca (Millennium Challenge Account), finanziatore Mcc (Millennium Challenge Corporation, Usa). Direzione lavori Burnside International (Canada). Lotto 2, costruzione di una nuova condotta di adduzione principale lunga 16 Km in ghisa sferoidale. Costruzione di un nuovo centro di distribuzione con serbatio in cls da m 3. Durata 16 mesi, ammontare circa 12,5 milioni di usd. Committente Mca (Millennium Challenge Account), finanziatore Mcc (Millennium Challenge Corporation, Usa). Direzione lavori Burnside International (Canada).» Montaletto In dirittura d arrivo i lavori per la messa in sicurezza del ponte di via Visdomina a Montaletto di Cervia. p.15 la Betoniera Nella foto, inviata da Ludovico Azzalin, Direttore del cantiere, un immagine del lavoro dall importo di circa 800 mila euro.» Porto di Ravenna Sono iniziati i lavori di realizzazione della Palazzina degli uffici Sapir al Terminal Nord del porto di Ravenna. I lavori riguardano una palazzina uffici in cemento armato e muratura con annessa copertura per ricovero mezzi, reti tecnologiche e piazzali in conglomerato bituminoso. L importo dell appalto è di ,00. Il termine dei lavori è previsto per metà ottobre. Nelle foto il getto della platea di fondazione.» Shanghai È stato effettuato nelle officine Stec a Shanghai ad inizio giugno, alla presenza del nostro cliente Lta (Land Transport Authority), il commissioning delle 2 Epb Tbm s Stec a nome Chloe e Beatrix. Sono le prime 2 di 4 Tbm s destinate alla costruzione del lotto C926 a Singapore. Alcuni dati delle 2 Tbm s Stec: Diametro di scavo mm Diametro interno dell anello di rivestimento in Cls mm Diametro esterno dell anello di rivestimento in Cls mm Spessore dell anello di rivestimento in Cls 275 mm Velocità di rotazione della testa fresante 0-3,5 Giri/min. Massima coppia di torsione operativa della testa fresante KNm Massima coppia di torsione di sblocco della testa fresante KNm Massima forza di spinta in avanzamento KNm. In precedenza, a fine maggio, era stato fatto il montaggio della nuova Epb Tbm Robbins Tierra, effettuato nelle officine Robbins a Shanghai sempre alla presenza del cliente Lta (Land Transport Authority). Questi i dati di Tierra: Diametro di scavo con taglienti da roccia (Disc Cutters tools) mm Diametro di scavo con taglienti per terreni soffici (soft ground ripper tools) mm Diametro interno dell anello di rivestimento in Cls mm Diametro esterno dell anello di rivestimento in Cls mm Spessore dell anello di rivestimento in Cls 275 mm Velocità di rotazione della testa fresante 0-4,5 Giri/min. Massima coppia di torsione operativa della testa fresante KNm Massima coppia di torsione di sblocco della testa fresante KNm Massima forza di spinta in avanzamento KNm. A Ladysmith fervono le attività I lavori proseguono a ritmo serrato e si registrano visibili cambiamenti in varie aree del cantiere. In Sala Macchine proseguono i lavori dell impresa Voith Hydro, chiamata ad installare le turbine. L impresa è attualmente impegnata nella prima attività di installazione della porzione di rivestimento in acciaio del Draft Tube No 3 (in prosecuzione al rivestimento già installato da noi), ormai quasi completato. Sarà ufficialmente consegnata da noi a Voith tra qualche giorno l area del Draft Tube 4, per iniziare l installazione del secondo Draft Tube (DT 4). Sempre in Sala Macchine, sono visibili i progressi nella realizzazione delle colonne e delle travi in cemento armato nella zona delle Turbine No 3 & 4, mentre sta per iniziare la realizzazione delle travi in cemento armato del carroponte principale. Una volta completate, queste travi consentiranno al carroponte di Eskom, già installato in Erection Bay dall impresa sudafricana Konecranes ed attualmente in fase di test e commissioning, di muoversi lungo tutta la Sala Macchine. Il carroponte servirà, oltre che a varie minori movimentazioni, principalmente ad installare le Spirali delle varie unità turbine. A breve iniziano i lavori in cemento armato anche nella zona delle Turbine 1 & 2 in cui tutti gli scavi sono già ultimati, che da programma lavori seguono quelli della zona Turbine 3 & 4. Sono iniziati in Sala Trasformatori i lavori per la messa a terra di tutta la centrale, ai quali seguirà il vero inizio dei lavori in cemento armato, e la definizione delle aree dove verranno installati i trasformatori. Sono a buon punto le installazioni dei rivestimenti in acciaio sui quattro High Pressure Penstocks destinati a portare l acqua direttamente alle turbine: di questi, il Penstock No 4 è già completo e i restanti tre sono circa al 50%. Iniziati anche i rivestimenti in acciaio dei Draft Tubes, con il Draft tube No 3 già installato per circa il 70%, ed il Draft Tube No 4 appena iniziato. Sono quasi ultimate le lavorazioni relative all opera di presa (le torri in calcestruzzo che si vedono nella foto), con il Canale di adduzione rivestito in calcestruzzo già completo. È inoltre iniziato il rivestimento in calcestruzzo dei Low Pressure Headrace Tunnels ¾ e ½ (Tunnel di adduzione dall Opera di Presa), e del Tailrace Tunnel (tunnel di scarico finale al bacino di valle). Dopo la fase di start-up iniziale (learning curve) è già a regime costante con un buon ritmo di produzione. Degna di nota è inoltre la prima installazione del rivestimento in acciaio effettuata sui tunnel inclinati ad alta pressione (Inclined High Pressure Shafts). La prima virola è stata portata in posizione con una complessa operazione che ha visto impiegare i nostri carroponti montati sui pozzi per il colpo d ariete. La virola è stata portata in sotterraneo passando proprio lungo un pozzo per il colpo d ariete (Surge Shaft 1/2), ed una volta giunta alla base è stata ruotata tramite delle piattaforme girevoli e portata in posizione lungo tutto il tunnel inclinato 3/4 tramite un sistema di funi (collegate ad un argano in testa) e binari. L operazione, a cui hanno assistito con grande attenzione sia il cliente (Eskom) che la Direzione Lavori (Bcjv), è avvenuta con successo e diventerà a breve un operazione di ruotine, tramite la quale verranno posizionate sugli Ihps tutte le virole del rivestimento in acciaio. Per ogni tunnel (Ihps 1/2 e Ihps 3/4), lungo circa 1 km ciascuno, verranno installate 80 virole lunghe 12 metri cadauna, per un totale di 160 virole in acciaio c 09.2.d

16 10 10.a csc di M. C. Edo Tamburini confermato alla guida di Csc Classe 1952 (quella, per capirci, tartassata dall ultima riforma pensionistica) Edo è in Cmc dal lontano 1974 e attualmente è il responsabile del servizio amministrazione estero. ci ritroviamo tutti insieme per la festa della polisportiva. Da anni faccio parte delle sezioni tennis, beach e pesca e continuo a giocare perché mi diverto e soprattutto perché mi dà l occasione di stare insieme agli altri colleghi brevi dai cantieri di Nerio Gridella In Mozambico 20 anni di pace A metà maggio il Consiglio di Amministrazione, composto da Guido Leoni, Cristiana Bolognesi, Alessia Battistini, Mara Gorini oltre che dallo stesso Edo, lo ha confermato presidente di Csc, Cooperativa Servizi Cultura. Costituita nel giugno del 1991, 400 soci, di cosa si occupa Csc? Si occupa innanzitutto di fornire servizi a Cmc e alle altre società del gruppo: dall amministrazione del personale, alla gestione dei servizi generali (portineria, pulizia, vigilanza), dall acquisto del pacco di Natale per i soci alla stampa della Betoniera, il periodico di Cmc. E poi si occupa della gestione della Polisportiva, nata 30 anni fa e confluita nel 91 dentro Csc. Oggi la Polisportiva conta 7 attività (calcio, tennis, ciclismo, beach tennis, karting, pesca, biker) e circa 200 atleti associati (dipendenti o soci anche in pensione o loro familiari). Un attività quella della Polisportiva molto attiva e alla quale tu partecipi attivamente... Sì, da sempre nella nostra cooperativa l attività sportiva è molto seguita. Facciamo tutto naturalmente con il lavoro volontario, partecipiamo a molti tornei o iniziative dei diversi settori sportivi e ogni anno a settembre Uno dei fiori all occhiello di Csc è la Casa Cmc di via Gnani Teniamo molto alla Casa Cmc. Proprio per valorizzare al massimo questa struttura nel 2011 abbiamo cambiato la destinazione d uso trasformando la licenza da circolo privato a licenza pubblica. Abbiamo poi stipulato un contratto con un privato per tre anni per la gestione del ristorante e delle sale della struttura. Nonostante la crisi il vostro prestito sociale resta molto buono Abbiamo dovuto, a malincuore, bloccare la raccolta di nuovo prestito sociale, che oggi si attesta sui 3 milioni di euro, per rispettare i vincoli di legge che impediscono di avere una raccolta superiore a 3 volte il patrimonio netto della cooperativa. Siamo orgogliosi di questo risultato perché testimonia la grande fiducia dei nostri soci. Quali sono gli obiettivi che vi ponete per il futuro? Vorremmo aumentare il giro di affari della Csc anche all esterno delle società del gruppo Cmc. Acquisire nuovi clienti, insomma, privati o cooperativi. E poi lavoriamo per consolidare il nostro patrimonio a garanzia dei soci prestatori. Infine, ci teniamo molto a migliorare ulteriormente la qualità dei servizi che offriamo a partire da quelli che riguardano la Polisportiva per coinvolgere un sempre maggiore numero di giovani al suo interno. 10.a Edo Tamburini durante il torneo di racchettoni. 10.b Foto di gruppo per i tennisti Cmc. Sono già passati 20 anni dalla firma degli accordi di pace di Roma tra l allora Presidente della Repubblica Chissano ed il leader della Renamo Dlakama. Il 4 ottobre 1992 ero ritornato da appena 3 mesi in Mozambico dopo una parentesi di 4 anni in Tanzania. In quel periodo Cmc era impegnata in 3 commesse: il Programma di Sviluppo Rurale Integrato nella Provincia di Maputo, la Riabilitazione di parte delle Strade cittadine di Maputo e l Acquedotto di Pemba. Inoltre era stata da poco conclusa la costruzione di una arteria cittadina di Maputo che, ai tempi, serviva per smaltire con celerità il traffico che dalla zona delle Ambasciate andava verso la strada per il Sud Africa: la cosiddetta Via Rapida (non posso trattenere un sogghigno nel pensare come tale nome sia, dopo 20 anni, totalmente usurpato! L incremento esponenziale del traffico ha reso la vecchia Via Rapida, specie nelle ore di punta, una micidiale trappola dove sai quando parti e non sai quando arrivi...). Come si vede, tolta la particolarità di Pemba dove svolgevamo assistenza tecnica ad un consorzio locale per conto della cooperazione italiana, le nostre attività riflettevano quelle che erano le possibilità di movimento in un Paese stremato dalla guerra civile, con sistemi di comunicazione e trasporti pressochè distrutti ed una economia totalmente dipendente dagli aiuti esteri. Già dal 1988 in avanti c erano stati dei cambiamenti a livello di paese che creavano le condizioni per uno sviluppo maggiore, ma l impossibilità di una libera circolazione stradale e ferroviaria di merci e persone costituiva ancora una pesante zavorra. Solo dopo essersene liberati il Mozambico potè intraprendere un cammino di sviluppo che ora sembra destinato a diventare una corsa sfrenata con le recenti scoperte di imponenti giacimenti di carbone, gas e, forse, petrolio nelle provincie del nord. Ricordo che la pace ci colse quasi di sorpresa, tanto lunghe erano state le negoziazioni, nessuno si aspettava che in quella domenica di ottobre si arrivasse finalmente alla firma. Non più di 48 ore prima sembrava che la delegazione della Renamo dovesse abbandonare il negoziato. I mezzi televisivi dell epoca in Mozambico erano ancora a livello embrionale e ricordo che la gente seguì l evento alla radio. I Mozambicani mostrarono compostezza nell accogliere la notizia, si tratta di un popolo equilibrato... speriamo che continuino ad esserlo. 10.b I conti di Csc Costituita nel 1991 la Csc, Cooperativa Servizi Cultura, con sede legale in via Trieste 76, fornisce servizi principalmente per le società del Gruppo Cmc: amministrazione del personale, servizi generali di portineria, pulizia e vigilanza, acquisto del pacco di Natale per i soci e stampa della Betoniera. Si occupa inoltre delle attività della Polisportiva e delle 7 sezioni che attualmente la compongono. Al 31 dicembre 2011 la Csc ha registrato un ricavo complessivo di circa euro con un utile, post imposte, di euro. Sempre alla fine del 2011 i soci di Csc erano complessivamente 400, di cui 393 persone fisiche e 7 persone giuridiche mentre i dipendenti erano in totale 5. Csc registra a fine 2011 una raccolta di prestito sociale da parte dei suoi soci di circa 3 milioni di euro. I beni immobili della cooperativi sono costituiti in particolare dai terreni e dai fabbricati del complesso di via Gnani 16 a Ravenna, la Casa Cmc come è conosciuta dai ravennati, del valore complessivo di 1 milione e euro circa. Nel 2011 l immobile ha cambiato la sua destinazione d uso ottenendo la licenza di pubblico esercizio. Successivamente Csc ne ha affidato l intera gestione ad un privato sulla base di un contratto d affitto della durata di tre anni. p.16 la Betoniera

17 11 noi e voi Noi e voi» Educare alla legalità Giovedì 19 aprile, nella sala conferenza del Mar di Ravenna, alcune centinaia di studenti dell Iti e del Liceo Artistico si sono dati appuntamento per parlare di educazione alla legalità e di lotta alle mafie. L appuntamento, organizzato da Auser Ravenna, in collaborazione con il Comitato per la Legalità, lo Spi Cgil e l Asssociazione Libera, è stato possibile grazie al sostegno finanziario di Cmc e Coop Adriatica. Molto belle e significative le testimonianze portate soprattutto dai giovani studenti che hanno partecipato nei mesi scorsi a viaggi studio in Sicilia per conoscere da vicino l attività delle realtà antimafia dell isola. Fra tutti, assai coinvolgente il racconto di Chiara che negli ultimi due anni ha partecipato all esperienza dei campi di lavoro organizzati dall Arci nelle terre confiscate alle mafie. Da tutti gli oratori un messaggio chiaro: nessuno può dimostrare indifferenza o, peggio ancora, connivenza verso un gravissimo cancro che mette ogni giorno in discussione la libertà e i diritti di milioni di cittadini e che rischia, ben oltre le terre di Sicilia, di minare la tenuta economica e sociale del nostro Paese. Uno slogan ha sintetizzato la mattinata e il pensiero dei ragazzi: Non tutti i siciliani sono mafiosi, non tutti i mafiosi sono siciliani. Uno slogan che anche Cmc ha voluto, con la sua presenza, sottoscrivere.» Ravenna Festival per l Africa L Unione Europea finanzia un progetto di 3 anni di promozione culturale tra Ravenna Festival, Mozambico, Camerun e Senegal. N.A.T. Project è il progetto internazionale basato su un network formato da Ravenna Festival (Italia), Kulungwana (Mozambico), Takku Ligey (Senegal) e Theatre du Chocolat (Camerun) che l Unione Europea ha cofinanziato - con un contributo di euro assegnato al Festival di Ravenna - attraverso il programma EuropeAid Support Programme to Acp Cultural Sector, con l obiettivo di promuovere lo sviluppo del teatro e della musica e per sostenere giovani artisti nell area Acp (Africa-Caraibi- Pacifico). Da tempo il Ravenna Festival dedica grande attenzione all emisfero Sud del mondo, che ha portato a Ravenna gruppi e protagonisti della scena musicale e teatrale africani, arrivando fino all ultimo viaggio delle Vie dell amicizia dello scorso anno che ha condotto Riccardo Muti e l Orchestra Cherubini in Kenia a Nairobi, per un indimenticabile concerto al quale hanno partecipato oltre 300 bambini e ragazzi degli slums della metropoli africana. È quasi una missione quella che il festival ravennate si è data nel corso degli anni e che ora trova il suo compimento in questo progetto teso ad individuare, perfezionare e promuovere i giovani talenti nel campo della musica e delle performing arts. Proprio questa vocazione alle relazioni internazionali è stata alla p.17 la Betoniera base del progetto di Ravenna Festival che l Unione Europea ha scelto di finanziare. Ravenna Festival per i prossimi tre anni si impegnerà a promuovere nuovi artisti provenienti dall Africa ospitando una selezione di creazioni musicali e teatrali stimolate dal network. Nelle ultime fasi del progetto l auspicio è quello di presentare una grande coproduzione che coinvolga tutti i partner. Al fianco del Festival proprio Cmc, partner storico della manifestazione, che grazie all attività trentennale in Mozambico ha collaborato attivamente al progetto, al quale parteciperà Kulungwana - Associação para o Desenvolvimento Cultural, dal Mozambico. L associazione organizza da anni l International Music Festival a Maputo, il più importante evento musicale del Paese ed è diventato negli anni un punto di riferimento per tutti i musicisti mozambicani.» Riviera di Romagna resta in serie A Un dolce rientro da Roma per la Riviera di Romagna che con lo 0-0 maturato contro la formazione giallorossa ha chiuso il primo campionato in serie A conquistando la permanenza nella massima serie anche per la prossima stagione: obiettivo centrato per mister Antonio Censi e le sue ragazze che hanno concluso al decimo posto, con 24 punti all attivo, ma con il +12 sul Milan e non hanno avuto bisogno di passare dalle forche caudine dei play-out per guadagnarsi la riconferma nell elite del calcio femminile Nazionale. Dopo i meritati festeggiamenti per la permanenza nella massima serie, la società, che continuerà ad avvalersi anche nella prossima stagione della sponsorizzazione di Cmc, comincerà a pensare alla prossima lunghissima stagione nella quale la serie A sarà composta da ben 16 formazioni.» La Robur Costa riparte dalla A1! La nuova avventura della Robur Costa - Cmc Ravenna nella massima serie è iniziata lo scorso 6 giugno con la conferenza stampa, tenutasi nella Residenza Municipale, che ha di fatto ufficializzato l acquisizione dei diritti di A1 da parte della società ravennate. Dopo il saluto del padrone di casa, il sindaco Fabrizio Matteucci, è toccato al presidente Luca Casadio illustrare i motivi che hanno spinto la società ad acquisire i diritti sportivi messi in vendita da Monza: La città, con la sua passione e la sua partecipazione, ce lo chiedeva apertamente, e noi siamo stati molto contenti di avere accontentato tutti gli sportivi ravennati. Ma la cosa non sarebbe stata possibile senza l apporto fondamentale dei nostri sponsor, che dobbiamo quindi ringraziare in modo assai sentito per avere reso possibile la permanenza della pallavolo maschile di Ravenna in A1. Ora, con gli abbonamenti e le quote societarie, chiederemo a tifosi ed appassionati di appoggiare concretamente questo sforzo. Il sigillo finale alla conferenza è arrivato dal coach Antonio Babini, che ha ufficializzato il primo nuovo acquisto della sua squadra, il palleggiatore di nazionalità croata Tsimafei Zhukouski. In bocca al lupo!» Le giornate dello sport come integrazione Grande successo per Le giornate dello sport come integrazione che si sono tenute a Ravenna da giovedì 10 a domenica 13 maggio, con l organizzazione dell Asd, Centro Sport Terapia Judo Ravenna. L evento, sostenuto fra gli altri anche da Cmc e giunto alla sua decima edizione grazie all energia di Tiziana Berti e dei suoi collaboratori, ha portato nella nostra città circa 120 atleti provenienti da Olanda, Francia, Germania, Croazia, Norvegia, Turchia oltre che da tutta Italia. Bella e coinvolgente in particolare la sfilata per le vie di Ravenna di sabato mattina che ha portato i tanti atleti, con le magliette Cmc, fino in piazza del Popolo.

18 12.1.c a 12.1.b attività sociali di D. C d Cmc International League 2012: and the winner is La terza edizione del campionato aziendale di Fantacalcio Cmc si è conclusa con la meritatissima vittoria del Ca.Ma.Te di Marco Travanini che si laurea Campione d Italia davanti ai Titans di Marco Morigi ed al Real Bruschetta di Bruno Fedi, rispettivamente secondi e terzi classificati. L altro grande titulo se lo aggiudica il Bighingiapen di Paolo Bighi che alza al cielo la Champions battendo in finale Ringhio. Infine è Gatti ad aggiudicarsi, per il secondo anno consecutivo, la classifica cannonieri con 19 fanta-goal segnati da Totò Di Natale. Grande successo quindi per un avvincente stagione, per la prima volta articolata, dato l alto numero di iscritti, in due categorie (JJ Team il vincitore della serie B). Tutti i dettagli, classifiche, statistiche e vincitori di altri premi collaterali li trovate sul sito tra cui anche le promozioni in Serie A e le (ahimè) retrocessioni in B: clamorosa quella dei (ex) campioni in carica del Cafè de la Paix. Ovviamente la vera chiusura del campionato non ha avuto luogo sul campo ma, come da gustosa prassi, sulle tavole imbandite dell Angolo di Paradiso in una divertentissima cena ricca di sorprese, premi (per tutti, ma veramente tutti!) e con la partecipazione straordinaria di Bruno Pizzul che si è prodigato in un attenta analisi tecnico-tattica della campionato. Dato il grande successo dell iniziativa (con annesse notti magiche ) anche il prossimo campionato sarà strutturato in due categorie. Gli interessati possono avanzare fin d ora la loro candidatura scrivendo a paride.padovani@cmcra.com. E proprio a Paride Padovani va il ringraziamento unanime e sentito di tutti i partecipanti per la straordinaria capacità organizzativa e per una particolare forse innata cornucopiana capacità di generare premi a In posa in piazza Erbe b Il gruppo Cmc sulla motonave che li ha portati sul Mincio c Una veduta di Mantova prima del terremoto; in primo piano il campanile di Santa Barbara, poi parzialmente crollato a-e Alcuni scatti dell assemblea dei soci e della braciolata di sabato 26 maggio attività sociali di Walter Valdifiori 12.2.a 12.2.b Grande risultato al Torneo nazionale cooperativo tennis 12.2.c 12.1.a-d Si festeggia la fine della 3a edizione del campionato aziendale di Fantacalcio a-e Foto di gruppo dei tennisti Cmc con i trofei vinti. Esposte in Cmc le stupende coppe in ceramica: sono i premi per le vittorie dei nostri tennisti al Torneo Nazionale Cooperativo di Tennis svoltosi a fine maggio al C.T. di Milano Marittima. Dopo 4 anni la Cmc si aggiudica nuovamente il prestigioso torneo, precedendo sul podio Coop Adriatica e C.A.B. Massari. Per chi non lo sapesse, il torneo è una competizione a squadre a livello nazionale alla quale possono partecipare tutti i soci e dipendenti di organismi cooperativi; è suddiviso in tanti gironi (quest anno dal girone A al girone L), composti di norma da 7 squadre di 4 giocatori + riserve cadauno, che si confrontano tra di loro giocando 4 incontri singoli ed in caso di parità, il doppio di spareggio. La nostra cooperativa quest anno ha partecipato al torneo iscrivendo 4 squadre: una nel girone A, una nel girone B, una nel girone C e una nel girone H. Come sempre, in particolare gli incontri dei giocatori del girone A del torneo, rappresentano un vero e proprio spettacolo sportivo, poiché molti di questi giocatori sono di alto livello (alcuni con classifica Fit fino alla seconda categoria), e anche loro, come noi amatori di bassa classifica (N.C. o al massimo quarta categoria Fit), sono felicissimi di prendersi tre giorni di ferie per partecipare a questo torneo, che senza esagerare, si può affermare sia diventato tra i più conosciuti ed apprezzati per la sua inimitabile miscela di spirito sportivo, allegria e gusto dello stare insieme. Quest anno la squadra vincitrice del girone A, e quindi del Torneo, era composta da: Benelli Alessandro, Nanni Marco, Rosetti Claudio (figlio di ex dipendente Cmc) e Servadei Luca (ex dipendente Cmc). Ma anche le altre squadre Cmc, si sono degnamente comportate nei rispettivi gironi, ottenendo 2 terzi posti, con le squadre del girone B e del girone H, ed un quarto posto, con la squadra nel girone C. Questi i nomi dei giocatori: Di Vittorio Alessandro, Gatti Fausto, Morigi Alberto, Padovani Paride, Miccoli Giuliano (ex dipendente Cmc), Liverani Claudio, Gualdi Filippo, Bargellini Piero, Tamburini Edo, Leonardi Roberto, Venzi Mauro, Strocchi Valberto, Azzalin Ludovico, Bargossi Flavio, Randi Maurizio, Massari Michele, Ghirotti Pietro (dipendente Camst), Valdifiori Walter. Dunque, grazie a questa vittoria, ed al valore dimostrato da tutti i nostri giocatori, sia in campo che fuori, la nostra cooperativa è ancora una volta tra quelle più in vista tra le oltre 40 partecipanti al Torneo. Infine un incoraggiamento a quanti pensano di riprendere o cominciare a giocare regolarmente a tennis: magari già dal prossimo anno potrebbero partecipare a questo splendido Torneo! 12.2.d 12.2.e 12.2.e p.18 la Betoniera

19 12.3.a 12.4.a 12.3.b 12.4.b 12.3 attività sociali di Alvaro Zavatta 12.3.c 12.4.c Appunti di viaggio: Mantova È il 21 Aprile, la giornata si presenta splendida e i pensionati Cmc sono a Mantova: arte, storia, natura e... leggende. Prende il nome da Manto, maga e indovina, figlia di Tiresia (di omerica memoria) che qui si fermò dopo lungo peregrinare. Si racconta che i tre laghi con cui il Mincio, quasi avvolge la città, siano formati dalle sue lacrime. Attraversato il ponte di San Giorgio ecco, nella sua imponenza, la cinta muraria del castello con le sue quattro torri; scopriremo che fa parte della reggia gonzaghesca che si sviluppa su ,00 mq. con 500 stanze ed un dedalo di corridoi, scale, cortili e giardini pensili. Bassi, gobbi, tirchi e...pigri (salivano a cavallo al piano nobile!), si scrollano la terra dalle scarpe da contadino, abbandonano il nome Corradi e diventano i Gonzaga. Così Serena, la nostra simpatica ed istrionica guida, inizia la sua presentazione. Il vecchio detto scarpe grosse e cervello fino calza a pennello ai Gonzaga che spodestarono la Signoria dei Bonacolsi, divennero marchesi e poi duchi e, conservando il potere per circa quattro secoli, primeggiarono fra le famiglie principesche d Italia. Riscuotevano tasse su tutto, anche dal mondo della prostituzione (non facevano finta che non esistesse!). Avvalendosi dei migliori artisti della varie epoche abbellirono la città con splendidi monumenti ed arricchirono la loro dimora di oltre opere d arte che purtroppo furono in parte distrutte nel 600 dai Lanzichenecchi, poi dagli Austriaci ed infine, ciliegina sulla torta, trafugate da Napoleone Bonaparte; attualmente si trovano sparse nei più famosi musei del mondo. Quello che è rimasto è ben poco ma stupefacente e culmina nella famosa camera degli sposi. Ci ha messo ben dieci anni il buon Mantegna, ma il risultato ci lascia a bocca aperta. Fece addirittura spostare una finestra per creare, nella camera, un microclima ideale alla conservazione degli affreschi. La passeggiata nel centro storico ci consente di ammirare palazzi, chiese, torri medievali e cinquecentesche mentre gli angoli, le strade e le piazze sono rese ancora più suggestive dalla manifestazione Mantova in fiore. Ma, mi domando, come fanno le donne a camminare con i tacchi su questo acciottolato? Si è fatta ora di pranzo ed in battello sul Mincio, tutti intenti a gustare le specialità del luogo, ci perdiamo il panorama. Siamo già a Governolo dove il Mincio si immette nel Po attraverso la leonardesca conca di navigazione che alza o abbassa la nave a seconda che risalga o discenda il fiume. Percorriamo un breve tratto del grande fiume poi inizia il ritorno. Siamo tutti sul ponte del battello, il cielo si è coperto e l aria si è fatta frizzantina; il capitano illustra, con dovizia di particolari, ciò che vediamo sulle rive e ci riempiamo gli occhi con gli splendidi colori del parco del Mincio, ambiente suggestivo e giustamente protetto. Stiamo per arrivare alla fine della navigazione, l atmosfera rilassata ci consente di assaporare appieno lo straordinario effetto scenografico del profilo della reggia, delle cupole e delle torri viste dal lago. Si è fatta l ora di rientrare a Ravenna; salutiamo la città di Virgilio, di Matilde di Canossa, dei Gonzaga, ma anche di Monteverdi il padre del melodramma, di Learco Guerra la locomotiva umana e di Tazio Nuvolari uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Siamo grati alla Cmc ed a Savoia, sempre puntuale nell organizzazione, per averci offerto l opportunità di ammirare gli splendidi monumenti di questa città tanto più perché, nel momento in cui scriviamo, sappiamo che purtroppo, per un po di tempo, non saranno più visitabili a causa del terremoto che ha interessato anche la provincia di Mantova d 12.4.e p.19 la Betoniera

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