Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro. Maria Greco Liceo Scientifico Einaudi

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1 Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro Maria Greco Liceo Scientifico Einaudi

2 Nell attuale realtà caratterizzata da complessità e rapidi cambiamenti È riconosciuta da più parti la centralità dell orientamento come Strategia educativa permanente A sostegno della crescita globale e della realizzazione personale e professionale della persona In ogni momento della vita.

3 Riferimenti normativi Per la Per il sistema d istruzione: D.M. n. 487/1997: Direttiva sull orientamento delle studentesse e degli studenti DPR n. 275/1999: Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche D.M. 22/8/2007 n. 139:Competenze chiave di cittadinanza C.M. n. 43/2009: Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l arco della vita D.L. 12/9/2013 n. 104 convertito con legge 8 novembre 2013 n. 128 Nota di trasmissione delle «Linee guida per l orientamento permanente» del 19/02/2014 Per il sistema di istruzione, formazione e lavoro Accordo C.U. del 20/12/2012 «Definizione del sistema nazionale di orientamento permanente» Accordo C.U. del 20/12/2012 «Politiche per l apprendimento permanente» Accordo C.U. del 5 dicembre 2013 tra Governo, Regioni ed Enti locali «Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull orientamento permanente Piano attuazione della «Garanzia per i giovani», di cui alla Raccomandazione UE del 22/4/2013 Accordo C.U. del 10 luglio 2014 «Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l apprendimento permanente e all organizzazione delle reti territoriali.

4 Il nuovo concetto di orientamento permanente nella scuola Valore per la persona: L orientamento lungo tutto il corso della vita è riconosciuto come diritto permanente di ogni persona, che si esercita in forma e modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. Valore per la società: L orientamento non è più solo lo strumento per gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro, ma assume valore permanente nella vita di ogni persona per garantirne la maturazione e lo sviluppo dell identità, per sostenerla nei processi di scelta e decisione in ogni momento della vita con l obiettivo di una occupazione attiva, di crescita economica e di equità sociale. «Definizione delle linee guida del sistema nazionale sull orientamento permanente», C.U. del «Linee guida per l orientamento permanente» del MIUR, emanate il

5 L orientamento permanente a scuola 5

6 I compiti di ogni scuola per l orientamento permanente Predisporre un curricolo formativo unitario e verticale che, ai vari livelli, realizzi azioni di orientamento che recuperino il valore del lavoro e la cultura del lavoro Porre l orientamento al centro del processo di insegnamento/apprendimento di ogni disciplina con la didattica orientativa e con azioni di sostegno e accompagnamento Inserire nel POF gli standard minimi di orientamento da valutare e un organico Piano di orientamento.

7 La didattica orientativa o orientamento formativo La didattica orientativa consiste in «azioni intenzionali finalizzate sviluppare una mentalità o metodo orientativo, a costruire e potenziare le competenze orientative generali ovvero i prerequisiti per la costruzione e il potenziamento delle competenze orientative vere e proprie, usando le discipline in senso orientativo, individuando in esse le risorse più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro processo di autoorientamento e guidandoli ad imparare con le discipline e non le discipline. (MIUR, Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l arco della vita, 15 aprile 2009)

8 La didattica orientativa si realizza nell insegnamento/apprendimento disciplinare per l acquisizione dei saperi di base, delle abilità cognitive (logiche e metodologiche), ma anche delle abilità trasversali comunicative, metacognitive, metaemozionali, ovvero delle competenze orientative di base e propedeutiche, cioè life skills e competenze chiave di cittadinanza. (MIUR, Linee guida in materia di orientamento permanente, 19 febbraio 2014) Le competenze orientative di base (o trasversali), propedeutiche alla costruzione di competenze orientative specifiche ( di monitoraggio e di sviluppo) sono oggi indispensabili, perché garantiscono l acquisizione degli strumenti necessari per affrontare l imprevisto in una società e in un mercato del lavoro soggetti a repentini cambiamenti e in cui nuove professioni nascono e si affermano continuamente.

9 Una recente indagine di EUROBAROMETER relativa all «European Area of Skills and Qualifications» mostra che circa un quarto ( 23%) di cittadini europei ritengono che la loro istruzione e formazione non abbia fornito le SKILLS utili e necessarie per trovare un lavoro coerente con le qualificazioni. Tale indagine di EUROBAROMETER sui più importanti aspetti dell istruzione e della formazione di cittadini europei riconosce che, tra gli aspetti più importanti, «la capacità dei docenti di attrarre e motivare gli studenti» sia da presidiare e sostenere maggiormente. Oggi le persone devono orientarsi in una società sempre più complessa e liquida ed è fondamentale l acquisizione delle competenze trasversali, che le mettano in grado di affrontare cambiamenti e difficoltà con atteggiamento di fiducia e con responsabilità, assumendo il rischio.

10 Le principali competenze trasversali 10

11 Centralità della persona 11

12 Nuovo modello di docente Consapevolezza, autonomia, decisione, scelta, responsabilità, imprenditorialità Attraverso la didattica orientativa, ovvero la predisposizione delle attività con la finalità di preparare lo studente a gestire in modo autonomo e consapevole il suo processo di auto-orientamento e di comprendere il valore dell apprendimento rispetto alla vita. 12

13 Patto di corresponsabilità educativa La nuova strategia richiede un azione condivisa e armonica Cioè una RETE, flessibile e non rigida, che si attiva al sorgere di un problema, che non presenta una gerarchia tra i Soggetti, in cui ciascuno mette in gioco le proprie risorse per contribuire al benessere fisico e psichico della persona e per rendere effettivo il suo diritto allo studio e al lavoro. 13

14 Il fine ultimo della scuola e di ogni Istituzione formativa è quello di contribuire a costruire una società solidale e inclusiva dei cittadini, ove ciascun componente della rete sia «ponte, traghettatore, accompagnatore, esploratore, inventore..» Con quella componente di flessibilità che consenta a ciascuno, quando necessario, l adattamento e il cambiamento. 14

15 La dispersione scolastica Obiettivi di Lisbona Lisbona 2020 La percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente l istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10% Obiettivi Lisbona Obiettivi Lisbona Tassi di abbandono ,0% 25,1% Tassi di abbandono ,4% 19,2% Obiettivo: 10% Obiettivo: 10% EU Italia EU Italia Ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno nell UE

16 L Alternanza scuola-lavoro come metodologia didattica E necessario che tutti non solo debbano, ma vogliano apprendere (Barcellona 2001) Normativa sull obbligo di istruzione School retention Apprendistato Innalzamento obbligo scolastico Motivazione a restare nel sistema di istruzione e formazione Nuove metodologie per l apprendimento Interventi di contrasto alla dispersione Reversibilità delle scelte Riforma dell apprendistato

17 Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005 L alternanza riconosce la possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in alternanza scuola-lavoro, come: modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica Legge delega n. 53/2003, art. 4: modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di II grado Decreto Legislativo n. 77 del 2005: Alternanza quale modalità didattica ed individua le linee generali per organizzare i percorsi. modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura L alternanza attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica

18 Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005 Legge delega n. 53/2003, art. 4: modalità di realizzazione dei percorsi di scuola secondaria di II grado Decreto Legislativo n. 77 del 2005: Alternanza quale modalità didattica ed individua le linee generali per organizzare i percorsi. L alternanza si propone di realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e la società civile e di correlare l offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio dimensione istituzionale: rafforzare i collegamenti della formazione con il mondo del lavoro (in funzione dell occupabilità) dimensione sociale: rendere i percorsi di studio più attrattivi, maggiormente qualificati e fortemente connessi con la formazione superiore dimensione curricolare: sviluppare delle competenze chiave (lifelong learning) dimensione metodologica: rendere i percorsi più flessibili (modularizzazione, personalizzazione)

19 DD.PP.RR 87, 88, 89 /2010 Professionali: artt. 5 e 8 DPR 87/2010 Tecnici: art. 5 DPR 88/2010 Licei: art.2 DPR 89/2010 verificare la corrispondenza tra le sue rappresentazioni riguardo a cos è il lavoro e il lavoro reale all interno dell azienda (orientamento) studente Attiva: contenuto relazioni comportamenti A S L verificare la sua capacità di trasferire ed utilizzare conoscenze acquisite in nuovi contesti e situazioni impreviste: risolvere problemi, pensiero critico, autonomia, responsabilità verificare la sua capacità di adattamento ed interazione con organizzazioni/ruoli/persone diverse: competenze sociali valutare le proprie risorse a fronte di prestazioni diverse da quelle richieste a scuola: consapevolezza di sé

20 Una nuova modalità di fare scuola per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro, utilizzando l azienda come aula L alternanza scuola-lavoro rappresenta una metodologia propria della nuova scuola, non più centrata sulle conoscenze disciplinari ma sulle competenze personali degli studenti, quelle che consentono loro di affrontare in modo consapevole e attivo le responsabilità della vita adulta Tale metodologia consente di alternare attività presso la scuola, con particolare rilevanza dei laboratori e dei progetti, ed attività esterne sotto forma di visite, ricerche, compiti reali In tal modo si persegue una formazione efficace e si colloca l attività formativa entro situazioni di apprendimento non piu rivolte a saperi inerti, ma inserite nella cultura reale della società

21 Didattica delle competenze La didattica delle competenze si fonda sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull esperienza. Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi, si puo elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti. L insegnante non si limita a trasferire le conoscenze, ma è una guida in grado di porre domande, sviluppare strategie per risolvere problemi, giungere a comprensioni più profonde. E bene condividere con l azienda l approccio per competenze, ponendo l accento su prodotti, processi e linguaggio, in modo che emergano nel corso dell esperienza le evidenze sulla base delle quali poter procedere nella valutazione di padronanza da parte di ogni singolo allievo.

22 GRAZIE!

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