POLLICINO VERDE DIREZIONE DIDATTICA 3 CIRCOLO PERUGIA

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Samuele Mattioli
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1 POLLICINO VERDE DIREZIONE DIDATTICA 3 CIRCOLO PERUGIA

2 SCUOLA DELL'INFANZIA "MARIA MONTESSORI" "L'ORTO A SCUOLA" L'esperienza di educazione scientifica della nostra sezione ha preso avvio con il progetto "L'orto a scuola" proposto dall' Azienda GESENU. Con questa esperienza abbiamo evidenziato l'importanza dell'interdipendenza tra infanzia e natura che già nel corso degli anni è stato avviato attraverso il piano ISS (insegnare scienze sperimentali). La nostra scuola non dispone di uno spazio esterno dove poter predisporre un orto, e l'azienda ci ha fornito una fioriera che abbiamo collocato in uno spazio della scuola vicino alla finestra e che durante le ore del mattino è molto soleggiata. Prima dell'impianto dei semi nella fioriera, che ci sono stati sempre forniti dall'azienda che ha proposto il progetto, abbiamo ritenuto opportuno osservare i semi e cercare di capire cosa i bambini conoscessero. Dalle conversazioni abbiamo rilevato che pochi bambini conoscevano le fave, conoscevano invece i piselli e il prezzemolo. Sono state fatte delle gradazioni per grandezza ed è risultato che il seme più grande è quello delle fave seguito dai piselli, il girasole nano e il prezzemolo. Il 15 marzo ci siamo messi al lavoro e abbiamo utilizzato una piccola serra per far germogliare i semi delle specie che ci sono state consegnate. Abbiamo aperto i sacchi di terra e i bambini hanno detto che profumava di bosco.

3 Successivamente abbiamo messo i semi a dimora in piccoli vasetti con la terra e altri sopra l'ovatta bagnata. Lunedì 18 marzo era visibile sul seme di fava, posto sull'ovatta, la rottura della "pellicina" esterna e la comparsa di una piccola radice. Gli altri erano esattamente come li avevamo lasciati. Mercoledì 20 marzo i semi nella terra e sull'ovatta avevano germogliato tranne il prezzemolo.

4 I bambini hanno avuto cura di innaffiare e controllare la crescita delle piantine, è stata una delle attività che li ha attratti e coinvolti e, fin dal loro arrivo la mattina a scuola, si sono sempre mostrati molto incuriositi. I bambini hanno avuto la possibilità di osservare lo sviluppo delle radici delle foglie e di controllarne la crescita.

5 Alcuni bambini hanno raccontato di avere i nonni che hanno l'orto e ci hanno raccontato cosa i nonni piantano nell'orto.

7 (la nostra scuola e la nostra piccola serra) Il 15 aprile abbiamo invece utilizzato la fioriera che ci è stata consegnata. Abbiamo aperto il sacco del compost che ci è stato fornito. I bambini hanno detto che puzzava che non aveva il profumo di bosco della terra che avevano annusato quando avevamo messo a dimora alcuni semi nella nostra piccola serra. Abbiamo detto ai bambini che cosa viene utilizzato per produrre il compost e nelle conversazioni guidate abbiamo rilevato che nessuno dei bambini della nostra scuola possiede a casa un composter ma ci hanno detto che le loro mamme a casa hanno dei sacchetti dove "raccolgono l'umido" "allora maestra l'umido serve per fare il compost". La maggior parte dei bambini sa che i rifiuti vengono raccolti in maniera differenziata "maestra a casa la mamma e il papà dividono la carta dalla plastica", " al parco ci sono i contenitori per la carta o la plastica". La fioriera è stata riempita con la terra e il compost che abbiamo mescolato con le palette e abbiamo seminato i nostri semi. Li abbiamo innaffiati e stiamo aspettando. "Maestra il compost è più scuro della terra e ha delle macchie bianche come se fosse ovatta"..."io lo so maestra che cos'è è la muffa". Abbiamo chiesto "che cos'è la muffa?" "la muffa viene sulle cose che mangi e che se c'è la muffa dopo non le puoi più mangiare". "Quando viene la muffa sulle cose che si mangiano?" "quando sono vecchie o magari se fai cadere una mela e dopo non ti accorgi ci viene la muffa"

8 Il 22 maggio i semi hanno germogliato e dalla terra sono spuntate le prime foglioline, c'è solo una piccola piantina di prezzemolo. I bambini hanno disegnato quello che quotidianamente hanno visto registrando il fatto che le piantine crescono di giorno in giorno e che si "girano" verso la finestra perchè da lì viene il sole.

9 i L'interesse per le piantine e la loro crescita è forte nei bambini che si occupano di innaffiarle di controllare che tutto sia in ordine, questa esperienza ha permesso anche di rendere fruibile uno spazio che nella nostra scuola non era utilizzato stimolando anche il movimento in spazi diversi da quelli consueti ampliando così anche la fruibilità degli interni rendendoli curati e attrattivi. i bambini vanno ad osservare le piantine Quello che si è rilevato è che anche i bambini così piccoli possono imparare ad agire e a non subire gli spazi e acquisendo le giuste competenze imparano a coo-progettare, e costruire ambienti da curare corresponsabilmente.

10 Il nostro "piccolo orto" è abitato da moscerini "maestra domani ti porto il mio rospo così li mangia, tu lo sai che i rospo mangiano le mosche", il rospo era di gomma ma una visita nella fioriera l'ha effettuata. Alcuni bambini hanno portato piantine di pomodori piantate dai nonni e che abbiamo travasato nella nostra fioriera, altri hanno portato semi di carota, di pansè c'è stata una sorta di cura per il dono che sa essere atto di gentilezza, di attenzione verso le attività che si stanno conducendo.

11 Abbiamo applicato dei sostegni alle piantine più alte Il nonno di un bambino della sezione ci ha portato le fave e i piselli del suo orto dando la possibilità ai bambini di osservare il baccello e i frutti.

12 Educare al rispetto per la natura aiuterà ciascuno ad avere abbastanza tempo e pazienza per se stesso e per tutti gli altri, consentendo la sintonizzazione con il ritmo biologico del mondo piuttosto che con quello scandito dall'orologio della "fretta quotidiana". L'osservazione dei semi, la semina, la crescita delle piantine può contribuire a far conoscere i valore dei processi che sottendono alla realizzazione dei prodotti, a trasmettere il valore di quei risultati che attengono al perseguimento del BEN-ESSERE degli esseri viventi, a sottolineare la comprensione che avere cura della "vita", in ogni sua espressione, richiede TEMPO per poter generare armonia, equilibrio, miglioramento dell'esistenza.

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