Le azioni eclisseranno le obbligazioni a fine anno. Dicembre Pictet Asset Management Strategy Unit

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1 ASSET CLASS GLOBALI Manteniamo un giudizio positivo sulle azioni per via dell accelerazione congiunturale e delle prospettive di un ulteriore sostegno monetario da parte delle banche centrali; abbiamo ridotto a neutrale l assetto sul petrolio. AZIONARIO: REGIONI E STILI DI INVESTIMENTO Confermiamo la preferenza per i titoli azionari europei in previsione dell ulteriore miglioramento delle condizioni di liquidità e della stabilizzazione delle dinamiche di crescita. AZIONARIO: SETTORI Sovrappesiamo i beni voluttuari poiché il calo dei prezzi del petrolio e il consolidamento dei mercati del lavoro dovrebbero stimolare la spesa per consumi; sottopesiamo il settore informatico. REDDITO FISSO Confermiamo la sovraponderazione del debito emergente sia in valuta locale che in valuta forte, in quanto dovrebbe beneficiare della domanda di maggiori rendimenti e del rafforzamento delle economie emergenti. SOTTOPESO Obbligazioni USA Mid & Small Cap NEUTRALE Liquidità Oro Petrolio Giappone Paesi Pacifico Paesi emergenti Value Materiali Azioni USD Paesi Europa Energia Beni voluttuari Beni di prima necessità Sanità Informatica Telecomunicazioni Utilities Industria Finanza Obbligazioni governative EUR Obbligazioni Corp. Invest. Grade EUR Obbligazioni Corp. High Yield EUR Debito Emerg. Hard Curr. (USD) Debito Emerg. Local Currency EM Corporate SOVRAPPESO + VARIAZIONE MENSILE Variazione massima Le azioni eclisseranno le obbligazioni a fine anno Pictet Asset Management Strategy Unit Aggiornamento mensile per gli investitori in euro: prospettive a tre mesi Dicembre 2014

2 Aggiornamento mensile Pictet Asset Management Strategy Unit Pubblicato il 1 dicembre 2014 Il mercato globale Le azioni battono le obbligazioni; il petrolio continua a perdere terreno Asset allocation Conferma del sovrappeso su azioni e USD Le azioni mondiali hanno chiuso il mese in rialzo, sostenute dalle aspettative che le banche centrali globali avrebbero preso le misure necessarie per evitare la deflazione e dare impulso alla crescita. Dopo l allentamento monetario attuato il mese scorso dalla Bank of Japan, la Banca Popolare Cinese ha ridotto i tassi d interesse di riferimento per la prima volta in oltre due anni, indicando altresì di essere pronta a varare ulteriori misure espansive per contrastare il rallentamento dell inflazione. La Banca Centrale Europea ha dichiarato inoltre che avrebbe intensificato gli acquisti di asset per rilanciare la stagnante economia dell Eurozona. Le piazze statunitensi hanno sovraperformato quelle dell Europa, del Giappone e dei mercati emergenti, grazie al vigore della spesa al consumo e dell attività manifatturiera emerso dai dati economici. I mercati emergenti hanno evidenziato un andamento generalmente piatto, in quanto i guadagni in Sudafrica, Turchia e Indonesia sono stati annullati dalle perdite in Russia, Brasile e Corea. I mercati del reddito fisso hanno chiuso il mese invariati o in calo; le emissioni sovrane e le obbligazioni investment grade statunitensi hanno sovraperformato i loro equivalenti high yield e dei mercati emergenti. Nell eurozona la prospettiva di ulteriori misure espansive da parte della BCE ha spinto i rendimenti dei titoli di Stato ai minimi record. Il debito emergente sia in valuta locale che in valuta forte ha subito una flessione, penalizzato AZIONI IN RIALZO, PETROLIO IN RIBASSO Prezzo del petrolio - Brent (ribasato) MSCI ACWI (ribasato) dalla debole crescita nel mondo in via di sviluppo. I prezzi del petrolio hanno continuato a calare, registrando una diminuzione di quasi il 19% sul mese e toccando un minimo quadriennale inferiore a 75 Dollari al barile (si veda grafico). L oro nero ha ceduto quasi il 40% da giugno, per l acuirsi dei timori riguardo alla debolezza della domanda sulla scia della modesta crescita globale e all abbondante offerta. La decisione di astenersi da un taglio della produzione, presa dall OPEC durante la riunione di novembre, non ha fatto che accentuare la correzione. La flessione dei prezzi del petrolio ha spinto al rialzo i titoli del settore dei beni voluttuari, che hanno guadagnato oltre il 5% durante il mese. Nei mercati valutari, il Dollaro statunitense ha registrato un ulteriore apprezzamento rispetto alle principali valute e alle divise dei mercati emergenti, sostenuto dalle aspettative che il vigore della crescita statunitense indurrà la Federal Reserve a cominciare a rialzare i tassi d interesse il prossimo anno. Il Dollaro ha raggiunto un massimo settennale di quasi 119 Yen, dopo che i dati hanno indicato una ricaduta in recessione dell economia giapponese, accrescendo le prospettive di ulteriori misure di allentamento da parte della BoJ nel L Euro ha toccato i minimi degli ultimi 28 mesi a meno di 1,24 Dollari, accumulando una perdita di quasi il 10% da inizio anno. Il Rublo russo, penalizzato dal rallentamento della crescita e dal calo dei prezzi del petrolio, ha evidenziato la peggiore performance nell universo valutario, cedendo oltre il 13% durante il mese Fonte: Thomson Reuters Datastream Confermiamo il sovrappeso sulle azioni, poiché le aspettative di ulteriori politiche di sostegno monetario, la flessione dei prezzi del petrolio e l accelerazione congiunturale negli Stati Uniti e nei mercati emergenti dovrebbero dare impulso alla propensione al rischio nell anno nuovo. Abbiamo ridotto a neutrale l assetto sul petrolio. Manteniamo il sottopeso dei titoli obbligazionari, il sovrappeso del Dollaro statunitense e la posizione neutrale sulla liquidità. I nostri indicatori del ciclo economico segnalano un modesto miglioramento delle dinamiche globali. Un ruolo trainante è svolto dagli Stati Uniti, dove la flessione dei prezzi del petrolio rafforza la fiducia dei consumatori, ai massimi dal 2007 (si veda il grafico a pagina 6). Gli indici dell attività manifatturiera sono parimenti saliti ai livelli più elevati degli ultimi tre anni, mentre il mercato del lavoro ha evidenziato un ulteriore miglioramento. Questo vigore generalizzato suggerisce che l economia statunitense potrebbe registrare una crescita del 3% su base annualizzata nei prossimi 6 mesi, dopo il solido tasso di espansione annua del 3,9% osservato nel terzo trimestre. Tuttavia, anche a fronte di un accelerazione della crescita, è improbabile che la Federal Reserve si affretti ad alzare i tassi d interesse, poiché nel breve periodo le pressioni inflazionistiche rimangono modeste. Ciò è in parte dovuto al fatto che la crescita dei salari che il prossimo anno dovrebbe accelerare rispetto all attuale ritmo del 2% impiegherà del tempo a tradursi in un aumento dell inflazione dei prezzi al consumo (la storia dimostra che questo processo può richiedere fino a 18 mesi). Ci attendiamo che entro la fine del secondo trimestre il PCE core (l indice dei prezzi della spesa per consumi personali) passi dall attuale 1,6% al 2%. 2 BAROMETER DICEMBRE 2014

3 Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream / JPM and BoA Merrill Lynch PRINCIPALI ASSET CLASS PERFORMANCE: ASSET CLASS OBBLIGAZIONI: SPREAD ASSET CLASS MSCI Global Equities equities JPM Global Bonds bonds Indice GSCI Index GSCI USD In punti percentage percentuali points 7 Mercati EM Hard emergenti Currency in vs valuta US Treasuries forte vs Treasury USA Obbligazioni Euro Investment investment Grade vs grade Bunds in euro vs. Bund Obbligazioni Euro High Yield high vs yield Bunds in euro vs. Bund ROTAZIONE DEI SETTORI AZIONARI E PERFORMANCE VALUTARIA ROTAZIONE DEI SETTORI AZIONARI GLOBALI: PERFORMANCE TITOLI CICLICI E DIFENSIVI PERFORMANCE: VALUTE VS USD USA UEM EMU MERCATI EM EMERGENTI GIAPPONE JP EUR GBP CHF JPY BAROMETER DICEMBRE

4 Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream INDICATORI PROPENSIONE AL RISCHIO VARIAZIONE MENSILE Variazione massima AVVERSIONE AL RISCHIO ASSETTO NEUTRALE PROPENSIONE AL RISCHIO + Ciclo economico Liquidità Valutazione Sentiment Strategia PAM CICLO ECONOMICO: MODESTO MIGLIORAMENTO DELLA CRESCITA ECONOMICA MONDIALE INDICE DELL ATTIVITÀ MONDIALE E CRESCITA DEL PIL REALE % Indice Leading index tendenza (Q/Q (Q/Q annualised) an.) Indice Leading index tendenza (Y/Y) (Y/Y) Crescita World GDP PIL growth mondiale (Y/Y) (Y/Y) CRESCITA SEQUENZIALE DELL ATTIVITÀ MONDIALE (M/M) %m/m %m/m World Indicatore World leading leading tendenza indicator indicator mondiale Average Media Average (dal (since 1999) (since 99) 99) ACCELERAZIONE CONGIUNTURALE NEI MERCATI EMERGENTI INDICATORE DI TENDENZA G10: CRESCITA M/M %m/m 0.7 Indicatore World G10 leading tendenza indicator G Media Average (dal (since (since 1999) 99) 99) INDICATORE DI TENDENZA MERCATI EMERGENTI: CRESCITA M/M %m/m %m/m 0.8 %m/m 0.7 World Indicatore EM leading leading tendenza indicator 0.7 World mercati emergenti 0.6 Average leading (since indicator 99) Average Media (dal (since 1999) 99) BAROMETER DICEMBRE 2014

5 Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream VALUTAZIONE: MERCATI E SETTORI AZIONARI PAESI E SETTORI REGIONI MSCI CRESCITA EPS CRESCITA FATTURATO P/E P/BV P/FATTURATO DY M 2014E 2014E 2014E USA 8% 10% 4% 4% % EUROPA 4% 11% 0% 3% % UEM 7% 16% -1% 3% % Svizzera 0% 10% 2% 4% % Regno Unito 0% 4% 0% 1% % Giappone 6% 12% 2% 3% % Mercati Emergenti 3% 11% 6% 7% % Asia ex Giappone 8% 11% 6% 7% % Globale 5% 10% 3% 4% % SETTORI MSCI GLOBAL CRESCITA EPS CRESCITA FATTURATO P/E P/BV P/FATTURATO DY M 2014E 2014E 2014E Energia 2% 0% 0% -1% % Materiali 1% 13% 0% 4% % Industria 8% 14% 3% 4% % Beni voluttuari -2% 16% 4% 6% % Beni di prima necessità 2% 8% 2% 5% % Sanità 12% 10% 9% 6% % Finanza 6% 12% 5% 5% % Informatica 12% 10% 4% 7% % Telecom -2% 6% 2% 3% % Utility 1% 9% 2% 2% % LIQUIDITÀ: LA FED PONE FINE AL QE MA GLI STIMOLI MONETARI CONTINUANO NEL RESTO DEL MONDO L INDICATORE DEL SENTIMENT USA INVIA SEGNALI RIBASSISTI DIMENSIONI DEI BILANCI DELLE BANCHE CENTRALI INDICE DEL CICLO DEL SENTIMENT PICTET Indicizzato Indexed Fed BCE ECB BOE BoE BOJ BoJ BNS SNB Indice Pictet del Sentiment sentiment Index Pictet (lhs) (sx.) S&P 500 COMPOSITE - PRICE INDEX INDEX (RHS) (rhs) +/- 1 STD SEGNALE BUY DI ACQUISTO SIGNAL SEGNALE SELL SIGNAL DI VENDITA BAROMETER DICEMBRE

6 In Europa le dinamiche economiche si sono stabilizzate: l attività manifatturiera rimane stagnante, ma la fiducia dei consumatori ha evidenziato un modesto miglioramento e la contrazione dell offerta di credito è in via di attenuazione. La BCE è chiamata da più parti a incrementare gli stimoli monetari per dare impulso alla crescita e all inflazione, che rimane nettamente inferiore al target del 2%. Ci attendiamo che l istituto di Francoforte ampli il proprio programma di quantitative easing con l acquisto di titoli di Stato e/o obbligazioni corporate. Il Giappone potrebbe essere scivolato in recessione, ma le prospettive sono diventate più promettenti dopo che la BoJ ha rafforzato il suo programma di stimoli monetari e il governo ha rinviato ad aprile 2017 il secondo aumento dell imposta sulle vendite. In effetti, gli indicatori anticipatori hanno nettamente superato la media di lungo periodo per la prima volta da febbraio e anche le vendite al dettaglio evidenziano un miglioramento. Siamo sempre più ottimisti sul Giappone e ci teniamo pronti a incrementare la nostra esposizione non appena i rischi politici diminuiranno dopo le elezioni generali di dicembre, che dovrebbero conferire un nuovo mandato quadriennale al Primo ministro Shinzo Abe e un chiaro sostegno al suo piano di rilancio economico. Un contributo positivo alla crescita mondiale proviene anche dalla Cina. Il nostro indicatore anticipatore della crescita ha superato la media di lungo periodo per la prima volta da ottobre 2013, grazie alla ripresa dell attività edilizia e delle esportazioni, nonché all aumento della spesa per consumi. La riduzione dei tassi operata dalla Banca Popolare Cinese potrebbe rappresentare l inizio di un ciclo di allentamento: nel L ACCELERAZIONE DELLA CRESCITA DÀ IMPULSO AI LISTINI AZIONARI MSCI ACWI (livello dell Indice) Fiducia di consumatori e imprese USA (dx) corso del prossimo anno le autorità monetarie potrebbero effettuare altri due tagli dei tassi e ridurre il coefficiente di riserva obbligatoria nel tentativo di stimolare la crescita. A nostro avviso queste misure contribuirebbero a sostenere altre economie emergenti. I nostri indicatori della liquidità sono moderatamente positivi a livello globale; i segnali più incoraggianti in tal senso provengono da Eurozona, Giappone e Cina. Nell area Euro l offerta complessiva di moneta misurata dall aggregato M3 ha registrato nel trimestre un aumento del 6% su base annualizzata. La liquidità nella regione potrebbe migliorare ulteriormente il prossimo anno a fronte dell espansione del bilancio della BCE e della ripresa dell erogazione di prestiti al settore privato. Le indagini sul credito bancario suggeriscono che sia la domanda di prestiti sia gli standard creditizi sono in miglioramento. Gli indicatori del sentiment sono peggiorati, prefigurando una potenziale Fonte: Thomson Reuters Datastream correzione dei mercati, specialmente negli Stati Uniti e in Giappone, dopo il rally di novembre. Secondo i nostri indicatori, il posizionamento degli investitori nelle azioni statunitensi è eccessivamente rialzista e accresce la probabilità di una correzione. In termini di valutazioni gli Stati Uniti sono la regione più costosa, mentre il Giappone e i mercati emergenti rimangono interessanti. Le valutazioni sono generalmente elevate in tutte le maggiori piazze azionarie del mondo sviluppato, ma questo fenomeno non è inusuale durante la fase di tarda espansione del ciclo economico. Le prospettive per i profitti societari rimangono deludenti, come indicato dal fatto che le revisioni al ribasso delle stime sugli utili si confermano nel complesso più numerose di quelle al rialzo in tutte le regioni fuorché il Giappone. Ciò detto, le azioni rimangono più appetibili delle obbligazioni. 6 BAROMETER DICEMBRE 2014

7 Allocazione azionaria regionale e settoriale L Europa resta la prima scelta; aumenta l attrattiva del Giappone Continuiamo a privilegiare le azioni europee da una prospettiva tattica: l Europa è l unica regione sulla quale siamo sovraponderati, sebbene anche i titoli azionari giapponesi inizino ad apparire interessanti. Malgrado le persistenti difficoltà che pesano sull economia dell Eurozona, riteniamo che il clima di investimento per le azioni europee dovrebbe migliorare, poiché la BCE si dimostra ogni giorno più determinata a evitare la deflazione. In aggiunta, gli effetti positivi della flessione dei prezzi del petrolio e della debolezza dell Euro dovrebbero presto trasmettersi alle imprese europee. In assenza di un escalation delle tensioni fra la Russia e l Europa, le esportazioni delle aziende del continente dovrebbero acquistare slancio, dando impulso agli utili societari. A tal proposito, merita rilevare che il terzo trimestre 2014 ha riservato sorprese positive sul fronte sia del fatturato sia dei profitti, a suggerire che le previsioni di consenso sulla crescita siano troppo pessimistiche. Inoltre, le valutazioni delle azioni europee sono interessanti: il premio al rischio azionario della regione, pari a circa 6 punti percentuali, è più elevato rispetto a quello di tutte le altre maggiori piazze azionarie (mercati emergenti inclusi), ad eccezione del Giappone. Inoltre, dopo un lungo periodo caratterizzato da deflussi, negli ultimi due mesi il posizionamento degli investitori nell asset class è diventato estremamente ribassista, creando i presupposti per un rimbalzo. Le azioni giapponesi, al contempo, sono appetibili sotto diversi punti di vista. In primo luogo, le imprese orientate alle esportazioni dovrebbero beneficiare della debolezza dello Yen, che per la prima volta è sceso al di sotto del tasso di parità dei poteri d acquisto. In secondo luogo, i titoli domestici dovrebbero ricevere un impulso significativo dalla modifica della politica d investimento del maggiore fondo pensione pubblico giapponese, il GPIF, che intende incrementare la propria allocazione in azioni nipponiche dall attuale target del 12% al 25%. In terzo luogo, l ampliamento del programma di acquisto di obbligazioni della BoJ dovrebbe sostenere la crescita. Infine, le riforme avviate dal Primo ministro Shinzo Abe promettono di migliorare la governance delle aziende del Paese. Tuttavia, profilandosi le elezioni generali, riteniamo che sia troppo rischioso investire nel mercato giapponese in questa fase: una volta concluso il processo elettorale, rivedremo sicuramente il nostro orientamento. Anche gli Stati Uniti potrebbero sembrare un mercato interessante: la crescita è in via di accelerazione e diverse grandi società statunitensi sono destinate a beneficiare di un aumento della spesa per consumi indotto dal calo dei prezzi del petrolio. Tuttavia, per quanto gli operatori della vendita al dettaglio abbiano pubblicato solidi risultati trimestrali, le azioni statunitensi sono nel complesso sopravvalutate. Secondo il nostro modello, che aggrega una vasta gamma di parametri di valutazione e mette a confronto i dati correnti con IL CALO DEI PREZZI DEL PETROLIO STIMOLA LA SPESA PER CONSUMI % Vendite al dettaglio reali statunitensi, % su tre mesi, tasso annuo destagionalizzato Prezzo del WTI, % su tre mesi (con un anticipo di 5 mesi, asse invertito, dx) il trend storico, gli Stati Uniti sono la regione di gran lunga più costosa. La principale modifica della nostra allocazione settoriale riguarda l esposizione ai beni voluttuari, passata da neutrale a sovraponderata. I produttori di beni di consumo dovrebbero trarre vantaggio dalla diminuzione dei prezzi del petrolio, poiché i minori costi dell energia stimolano la spesa delle famiglie. Come mostra il grafico, le vendite al dettaglio tendono ad aumentare nei mesi successivi a un brusco calo delle quotazioni petrolifere. I consumatori statunitensi dovrebbero evidenziare l aumento più consistente della spesa, benché sia prevedibile un incremento degli acquisti anche da parte delle famiglie europee e giapponesi. Manteniamo il sovrappeso sull energia; sebbene i prezzi del petrolio siano diminuiti più di quanto avessimo inizialmente previsto, riteniamo che i margini per un ulteriore flessione siano limitati, rendendo nuovamente interessante il settore energetico. Abbiamo ridotto l esposizione alla tecnologia, nonostante i fondamentali solidi, poiché il posizionamento degli investitori nel settore è eccessivamente rialzista Fonte: Thomson Reuters Datastream BAROMETER DICEMBRE

8 Pictet Asset Management Via Fratelli Gabba, 1/A Milano Reddito fisso Confermata la preferenza per il debito emergente Manteniamo un sovrappeso sul debito emergente sia in valuta locale che in Dollari americani. Le prospettive del debito in valuta locale appaiono particolarmente promettenti ora che la Cina ha adottato un orientamento monetario più accomodante, che dovrebbe cominciare a dare supporto all asset class. In effetti, riteniamo che la Cina sia all inizio di un ciclo di riduzione dei tassi. Il differenziale di rendimento fra il debito emergente in valuta locale e i titoli di Stato dei Paesi sviluppati, pari a circa 500 punti base, è superiore alla media storica di circa 100 punti base. Valutazioni a parte, la politica monetaria dovrebbe sostenere l asset class: riteniamo che un numero crescente di banche centrali dei mercati emergenti adotterà una linea più accomodante sulla scia delle misure prese dalla Cina per stimolare la propria economia. Inoltre, le valute dei mercati emergenti dovrebbero iniziare a riguadagnare terreno dopo il recente deprezzamento nei confronti del Dollaro. Secondo il nostro modello, le quotazioni delle divise emergenti sono attualmente inferiori di circa due deviazioni standard rispetto al valore equo, un anomalia che a nostro avviso comincerà a scomparire nei prossimi mesi. Per contro, le valutazioni delle obbligazioni corporate investment grade europee rimangono a nostro giudizio troppo elevate e continuiamo a sottopesare l asset class. Per quanto la BCE non abbia ancora iniziato ad acquistare emissioni societarie nell ambito del suo programma di stimolo monetario, il mercato ha già scontato in larga misura questa possibilità, il che rende il debito investment grade vulnerabile a una correzione nel breve termine. In aggiunta, la performance deludente registrata di recente dai titoli investment grade di nuova emissione rispetto all andamento dei primi mesi dell anno potrebbe essere sintomatica di un calo dell interesse degli investitori per il debito societario. Alcuni mercati dei titoli di Stato europei appaiono ancora più sopravvalutati, specialmente rispetto ai loro equivalenti statunitensi. Ad esempio, riteniamo che il differenziale di rendimento tra i Bund tedeschi e i Treasury USA abbia raggiunto un livello eccessivamente elevato; di conseguenza, ci siamo posizionati in vista di una riduzione di tale differenziale, ridimensionando l esposizione ai primi e incrementando quella ai secondi. Per quanto concerne le valute, siamo inclini a chiudere la nostra posizione corta sullo Yen e lunga sul Dollaro, poiché i nostri indicatori segnalano che il volume delle operazioni ribassiste sulla divisa giapponese è diventato eccessivo, prefigurando un imminente inversione delle recenti tendenze. Potremmo fare altrettanto con la nostra posizione corta sull Euro, giacché il posizionamento degli investitori è simile a quello osservato per lo Yen. Olivier Ginguené, Chairman Pictet Asset Management Strategy Unit Luca Paolini, Chief strategist Pictet Asset Management CALO DEI TASSI E DEI RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI CINESI Rendimenti obbligazionari cinesi a 10 anni, % Tasso di finanziamento della PBoC, % Fonte: Thomson Reuters Datastream PICTET STRATEGY UNIT Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU) è il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e commodity. Ogni mese, la PSU definisce una politica generale in base all analisi dei seguenti fattori: ciclo economico: indicatori di tendenza proprietari, inflazione liquidità: politica monetaria, variabili creditizie/ monetarie valutazioni: premio di rischio azionario, divario di rendimento, multipli e dati storici aspettative: indice del sentiment Pictet (indagini fra gli investitori, indicatori tattici) Il presente materiale è destinato esclusivamente agli investitori professionali. Esso non è comunque concepito per la distribuzione a persone o entità aventi cittadinanza o residenza in una località, Stato, paese o altra giurisdizione in cui tale distribuzione, pubblicazione o utilizzo sono in contrasto con norme di legge o regolamentari. Le informazioni utilizzate per la preparazione del presente documento sono basate su fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza o completezza. Tutte le opinioni, stime e previsioni sono suscettibili di modifica in qualsiasi momento senza preavviso. Si invitano gli investitori a leggere il prospetto informativo o il memorandum d offerta prima di effettuare sottoscrizioni nei fondi gestiti da Pictet. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun investitore e può essere soggetto a cambiamenti in futuro. Le performance del passato non sono indicative dei rendimenti futuri. Il valore degli investimenti e il reddito che ne deriva possono tanto aumentare quanto diminuire, e non sono garantiti. Potete non ottenere in restituzione l importo originariamente investito. Il presente documento è stato emesso in Svizzera da Pictet Asset Management SA, e nel resto del mondo da Pictet Asset Management Limited, società autorizzata e soggetta alla regolamentazione della Financial Conduct Authority, e non può essere riprodotto o distribuito, in tutto o in parte, senza la loro preventiva autorizzazione. Per gli investitori britannici, le SICAV multicomparto Pictet e Pictet Total Return domiciliate in Lussemburgo sono considerate «recognized collective investment schemes» ai sensi della section 264 del Financial Services and Markets Act I fondi svizzeri di Pictet, autorizzati per la distribuzione unicamente in Svizzera ai sensi della Legge federale sugli investimenti collettivi di capitale, sono considerati «unregulated collective investment schemes» nel Regno Unito. Il Gruppo Pictet gestisce hedge funds, fondi di hedge funds e fondi di fondi di private equity non autorizzati per la distribuzione al pubblico nell ambito dell Unione Europea e considerati «unregulated collective investment schemes» nel Regno Unito. Per gli investitori australiani, Pictet Asset Management Limited (ARBN ) è esonerata dall obbligo di possedere una licenza per i servizi finanziari australiani ai sensi del Corporate Act Per gli investitori statunitensi, la vendita di azioni negli Stati Uniti o a US Persons avverrà unicamente tramite collocamento privato ad «accredited investors» in base all esenzione dalla registrazione presso la SEC ai sensi della section 4(2) e della Regulation D Private placement exemptions della legge del 1933 nonché ai clienti qualificati secondo la definizione della legge del Le azioni dei fondi Pictet non sono state registrate ai sensi della legge del 1933 e pertanto, ad eccezione delle transazioni non in contrasto con la legislazione statunitense in materia di titoli, esse non possono essere offerte o vendute direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a US Persons. Le società di gestione di fondi d investimento del Gruppo Pictet non saranno registrate ai sensi della legge del Copyright 2014 Pictet - Emesso a Novembre BAROMETER DICEMBRE 2014

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