IV Unità didattica La ricerca-azione

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1 IV Unità didattica La ricerca-azione In questa unità impareremo a conoscere: a. le caratteristiche distintive della ricerca-azione; b. le modalità di realizzazione della ricerca-azione. 1. Definizione La prima definizione che sembra opportuno citare per illustrare cosa sia la ricerca azione risulta essere quella riportata da Cohen et.al. (2000) nella loro introduzione al capitolo dedicato all argomento: Action research may be used in almost any setting where a problem involving people tasks and procedures cries out for solution, or where some change of feature results in a more desirable outcome. It can be undertaken by the individual teacher, a group of teachers working alongside a researcher or researchers in a sustained relationship, possibly with other interested parties like advisers, university departments and sponsors on the periphery 1. La citazione risulta esemplare perchè contiene tutti gli elementi essenziali della ricerca-azione. Innanzitutto il fatto che si origini da una situazione reale nella quale si manifesti la necessità di intervenire, quindi la peculiarità degli autori della ricerca, evidenziando che l azione può essere intrapresa dal singolo docente o da gruppi di docenti che lavorino insieme ai ricercatori in una relazione che li vede impegnati al raggiungimento di obiettivi che convergono verso il medesimo punto finale. Secondo Hopkins (1985) e Ebbutt (1985), così come si legge in Cohen et al. (2000), la combinazione di ricerca e azione rende quell azione una forma di indagine disciplinata nella quale lo sforzo personale viene effettuato per capire, migliorare e riformare una pratica educativa in atto. Cohen et al. (2000) lo definiscono come un intervento su piccola scala che, proprio per la sua natura particolaristica, consente un attento esame degli effetti di tale intervento. La ricerca-azione è uno studio rigoroso, nell ambito del quale i problemi vengono affrontati scientificamente in modo da poter valutare migliorare e dirigere le decisioni e le pratiche educative. In tal senso, risulta efficace l affermazione di Kemmis e McTaggart (1992, p.10) che sostengono: To do action research is to plan, act, observe and reflect more carefully, more sistematically, and more rigorously than one usually does in everyday life 2. La ricerca-azione combina la diagnosi con la riflessione concentrandosi su istanze di ordine pratico che sono state identificate dai partecipanti e che sono problematiche ma che consentono comunque interventi risolutivi. 2. Modalità di realizzazione del la ricerca azione. 1 Cohen et.al.2000, p. : La ricerca-azione può essere usata in quasi ogni contesto dove sia necessario trovare una soluzione ad un problema che coinvolga le persone, i compiti e le procedure e dove sia opportuno inserire modifiche per migliorare i risultati. Può essere intrapresa da un singolo docente, da un gruppo di docenti che lavorino insieme ai ricercatori, in una situazione di sostegno reciproco, possibilmente insieme ad altre parti interessate coem fruitori esterni, dipartimenti universitari e consiglieri. Traduzione a mia cura). 2 Kemmis e McTaggart, 1992, p. 10: Fare ricerca azione significa pianificare, agire, osservare e riflettere più strettamente, più sistematicamente e più rigorosamente di quanto si faccia nella vita quotidiana. Traduzione a mia cura. 1

2 Allo scopo di mettere in atto un progetto di ricerca-azione, occorre innanzitutto che si costituisca un gruppo di ricerca. Una volta fissate le prime regole di organizzazione è necessario stabilire i tempi di azione, nonché un calendario di riunioni durante le quali discutere della situazione nonché dell evolversi della stessa in seguito all intervento dei ricercatori. Il ricercatore che sviluppi progetti di ricerca-azione deve tener presente che la propria esperienza può non essere condivisa dagli altri membri del gruppo, in particolare dagli insegnanti, e quindi deve manifestare doti di persuasione e tolleranza allorché si trova a prospettare determinate linee di azione. Un altro aspetto importante per il ricercatore è quello di cercare di essere sempre costante nel monitoraggio e coinvolgere tutti i partecipanti in modo che ognuno si senta responsabile di ogni passo che viene intrapreso. Ogni progresso va registrato e trascritto sia se strettamente connesso agli obiettivi di ricerca, sia se riguarda i rapporti con lo staff ed ogni persona interessata al processo messo in atto. In tal modo anche la stesura del rapporto finale risulterà più semplice. Nel condurre una ricerca-azione, i partecipanti possono utilizzare svariati strumenti di indagine per la raccolta dati: questionari, diari, interviste, dati frutto di osservazione, disegni sperimentali, note sul campo, fotografie, registrazioni audio e video, scale di valutazione, biografie e resoconti, documenti registrazioni ecc. ecc. Come sostiene Kemmis (1988), la ricerca-azione non si distingue per l utilizzo di particolari strumenti di indagine, anche se sia tipico per chi effettua questo tipo di studi tenere dei diari accurati di quanto viene realizzato quotidianamente, registrare le interazioni in classe o i vari incontri che via via si verificano ecc.ecc. Le tecniche di analisi dei dati, in particolare analisi di contenuto degli scambi verbali registrati, dei materiali prodotti dagli studenti, oppure dei documenti scolastici non sono specificatamente ricollegabili alla sola ricerca-azione. In sostanza, le tecniche adottate nella ricerca-azione sono quelle che più di frequente si rintracciano negli studi di caso, nelle ricerche etnografiche, storiche ecc. Ciò è riconducibile al fatto che, come sostiene Kemmis (1988, p. 46), effettivamente, sono l azione (la pratica), il punto di vista e le circostanze in cui si realizzano i fatti a conferire significato alle azioni sotto indagine. Cito un passo da Kemmis (1988, p. 46) che mi sembra particolarmente esplicativo rispetto alla natura della ricerca-azione ed al modo in cui dovrebbe venire realizzata: What distinguishes action research is its method rather than particular techniques. The method is based on the notion of a spiral self reflection (a spiral of cycles of planning, acting, observing, and reflecting). It is essentially participatory in the sense that it involves participants in reflection on practices. It expresses a commitment to the improvement of practices, practitioners understandings, and the settings of practices. And it is collaborative, wherever possible involving co-participants in the organisation of their own enlightenment in relation to social and political action in their own situations 3. Come è possibile notare nel passo sopra riportato, il carattere partecipativo della ricerca-azione è ciò che meglio la contraddistingue dalle altre tipologie di ricerca. Il fatto, cioè che tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo (docenti, ricercatori e studenti) possano prendere parte all azione rende questo tipo di intervento particolarmente efficace ed auspicabile. 3 Kemmis, 1988, p.46: Ciò che distingue la ricerca-azione è il metodo piuttosto che tecniche particolari. Tale metodo si basa su una spirale auto-riflessiva (una spirale di cicli di pianificazione, azione, osservazione e riflessione). È essenzialmente partecipativa nel senso che coinvolge i partecipanti nella riflessione sulle pratiche. Esprime l impegno per il miglioramento della comprensione e della collocazione delle pratiche. È collaborativi e, dove possibile, coinvolge i partecipanti nell organizzazione della loro crescita in relazione all azione sociale e politica dell ambito in cui operano. (traduzione a mia cura). 2

3 La ricerca-azione, come è già stato ricordato, è un tipo di studio molto rigoroso e tale rigore non deriva dall uso di particolari tecniche di osservazione e di analisi, ma dalla uso di coerenza logica ed empirica nell interpretazione dei dati raccolti rispetto all azione che si intende svolgere, seguire e valutare. Il paragrafo successivo, che viene dedicato ad un esempio concreto di ricerca-azione, fornirà chiarimenti ad eventuali dubbi che possono esser sorti nel corso della trattazione e soprattutto consentirà di conoscere da vicino cosa significhi realizzare un tipo di intervento sul campo nell ambito del quale l armonia ed il coinvolgimento di tutti rappresenta la chiave del successo dell iniziativa. Successo che si determina consentendo ad ognuno dei soggetti di raggiungere l obiettivo che, in base alla natura del proprio ruolo, ci si è preposti. 3. Un esempio di ricerca-azione. La ricerca sull impatto della crescita professionale sulla didattica condotta dall IRLTHE Institute for Research into Teaching and Learning della Nottingham University (UK). Il lavoro di cui si tratta in questo paragrafo ha occupato i ricercatori dell IRLTHE per circa un anno (da settembre 2001 a maggio 2002) di attività tese a stabilire se e in che modo la crescita professionale realizzata attraverso strumenti innovativi influisca positivamente sulla didattica. Il lavoro ha riguardato la School of Education della Nottingham University ed una sezione dell Hockerill Anglo European College, una scuola secondaria convenzionata con l Ateneo. Lo strumento innovativo per la formazione dei docenti sotto osservazione era rappresentato dalle applicazioni dei TLO 4, quale mezzo per il monitoraggio, la valutazione e l incremento della qualità, relativamente a due insegnamenti di lingua straniera. I risultati hanno evidenziato che un alta qualità di formazione professionale continua contribuisce ad innalzare il livello di profitto dei discenti che, nel caso specifico, dimostrano risultati migliori rispetto a quanto previsto dagli obiettivi didattici formulati nei curricula nazionali. In particolare il focus dell indagine si basava sull efficacia di strategie volte a sviluppare le abilità di conversazione e comprensione orale di studenti al settimo anno di corso nelle lingue francese e tedesco. La ricerca si è svolta seguendo tre filoni principali: 1. l osservazione e il monitoraggio delle pratiche didattiche in due classi di francese e tedesco dell Hockerill Anglo European College attraverso: registrazioni video nel corso di tutto l anno scolastico; misurazione dell efficacia dello strumento didattico attraverso l analisi dei risultati degli studenti che hanno raggiunto i livelli 5/6 dell Attainment Target 1 (ascolto e reazione allo 4 Una particolare applicazione del VLL Visual Learning Lab, ovvero l uso della pratica visiva nell ambito del corso di formazione dei futuri insegnanti di lingua straniera delle scuole britanniche, attivo presso l Università di Nottingham. L iniziativa nasce nell ambito della cosiddetta Training School Iniziative promossa dal DfES nell anno 2000 ed, inizialmente, ha riguardato l Università di Nottingham ed una scuola secondaria (11-18 anni) ad indirizzo linguistico, l Hockerill Anglo-European College di Bishop s Stortford. Le attività si svolgono, dunque, in due luoghi differenti (l Università dove si trovano i tirocinanti e la scuola dove si svolgono le regolari lezioni quotidiane) collegati tra loro grazie ad una apparecchiatura tecnologica costituita da grandi lavagne luminose situate nelle sedi di istruzione che comunicano tramite una linea ISDN. L efficacia della comunicazione viene, inoltre, incrementata dalla presenza di videocamere dotate di potenti zoom. Le aule dell università attrezzate allo scopo sono dotate di due maxi schermi, uno specificamente dedicato all osservazione ed uno all interazione, dove appunto si possono anche effettuare manipolazioni dei materiali didattici utilizzati in classe. La ragione della presenza di due distinte aree elettroniche di lavoro deriva dal fatto che i tirocinanti necessitano di uno spazio per l osservazione ed uno per la riflessione critica. L attività principale dei tirocinanti è, infatti, l osservazione, quindi il collegamento con l azione didattica deve essere costante; nello stesso tempo è necessario consentire l interazione e la discussione critica che il secondo schermo facilita con efficacia. Nelle scuole, invece, uno schermo che svolga entrambe le funzioni si è rivelato sufficiente. Il suono viene trasmesso attraverso apparecchi microfonici collocati sul soffitto della classe della scuola che partecipa all iniziativa. In sostanza, ogni luogo può osservare l altro e può, in qualsiasi momento, essere messo in comunicazione con l altro. 3

4 stimolo) in confronto con un gruppo di controllo che sottoposto alla medesime prove ha raggiunto solo i livelli 1-4 della stessa classificazione. 2. Sviluppo della formazione professionale attraverso: confronto formale ed informale tra i docenti ed i ricercatori, condotto mediante monitoraggio autonomo e tra pari delle pratiche didattiche adottate e sviluppo professionale generato dall adozione delle buone pratiche constatate. Tale processo ha consentito un dialogo costante tra tutti gli attori coinvolti, compresi gli studenti. 3. Costituzione e sviluppo di comunità di apprendimento reali e virtuali attraverso: la creazione di una comunità composta da rappresentanti della School of Education dell Università di Nottingham e l HAEC; costituzione e rafforzamento di intese costruttive tra ricercatori e docenti. Nel rapporto di ricerca redatto dall IRLTHE al termine dell indagine si legge: Our vision of a research school is one where complex yet high quality research processes are embedded in the shared concept of a learning school and where creative and quality interaction between researchers, teachers (both in research and teaching roles) and learners is promoted, shared and analysed critically 5. L idea alla base del lavoro condotto dai ricercatori di Nottingham risulta fondamentale. Perché la didattica possa migliorare è necessario che tutti i soggetti coinvolti nel processo si adoperino mettendo in atto scambi costruttivi e facilitando l evoluzione dell organizzazione stessa. La ricerca educativa, come dimostra l esperimento messo in atto dall IRLTHE all HAEC, ma che può essere esteso a qualsiasi altra scuola, è utile al miglioramento della qualità, perché rispetta la natura complessa della didattica, tenendo conto di tutte le sue peculiarità, soprattutto se attuata coinvolgendo ogni attore in gioco. Nel caso specifico oggetto del presente studio, i TLO Teaching and Learning Observatories - divengono la chiave per sviluppare un progetto che tende a creare una vera e propria rete di scuole del Regno Unito, e non solo, che, partecipando attivamente a programmi di ricerca collaborativa, hanno l opportunità di far crescere professionalmente i loro docenti, ma anche di incrementare i risultati degli allievi. È interessante notare quali siano gli obiettivi iniziali evidenziati nella ricerca: to improve the quality of collaborative research through observation and analysis of excellent teaching and effective learning in MFL classrooms via the video conferencing (VC) facility; to positively affect the quality of teaching and learning as participants become more aware of articulating their practice; to strengthen the involvement of both researchers and teachers in the collaborative research process; to strengthen the involvement of teachers in research development issues (ref.: monitoring the effectiveness of study visits by trainees, use of interactive whiteboard/iwb); to use innovative methods to achieve the above; to enable teachers and researchers to explore a common understanding strategic MFL classrooms; to lay foundations for continuing professional development (CPD); 5 IRLTHE, Final report of the inquiry into how a professional development tool might effectively contribute to improving classroom practice, 2003, p. 7: La nostra visione di una scuola che fa ricerca è quella in cui processi complessi, ma di alta qualità,fanno parte del concetto condiviso di una scuola che apprende e dove l interazione creativa e di qualità tra ricercatori, docenti (nel loro doppio ruolo di ricercatori e docenti al tempo stesso) e studenti viene promossa, condivisa e analizzata criticamente. (traduzione a mia cura) 4

5 to use the Information and Communication Technology (ICT) and in particular the VC facility as an integral part conduit of the research process; to extend the concept to form a national and international research network. 6 Colpisce come i risultati attesi, in relazione agli obiettivi posti, risultino possibili grazie all introduzione di una pratica raramente adottata, e che quindi voglio definire in tal senso innovativa, quale quella della ricerca in azione, qui definita collaborativa per gli elementi che la caratterizzano, realizzata attraverso l uso della tecnologia che, dunque, non solo facilita i compiti dei ricercatori da un punto di vista pratico, ma stimola la ricerca quale mezzo per il miglioramento della qualità. In che modo sono state realizzate le varie attività? E come è intervenuta la tecnologia nel disegno di ricerca così prefigurato? Occorre soffermarsi su questi aspetti, osservando quanto effettuato per ognuno dei filoni di ricerca intrapresi per comprendere appieno i risultati ottenuti. 1. Osservazione e monitoraggio di pratiche strategiche per una didattica efficace delle lingue straniere in due classi di francese e tedesco dell Hockerill Anglo European College. In tal caso i ricercatori sono stati impegnati nell osservazione di strategie didattiche finalizzate al miglioramento dei livelli di apprendimento delle lingue straniere, fondando le loro analisi sulla considerazione che le tecnologie per le attività di videoconferenza facilitano l individuazione dei modelli didattici tesi a sollecitare la comunicazione in classe, elemento fondamentale per migliorare le abilità di conversazione e comprensione orale. Grazie alle risorse tecnologiche a disposizione è stato possibile rintracciare i tratti fondamentali delle tecniche didattiche che sollecitano i processi interattivi. L uso dei TLO nella ricerca ha dunque consentito di seguire la progressione nell apprendimento linguistico in due diverse classi di lingua straniera nel corso di un anno scolastico. I TLO hanno permesso ai ricercatori di raccogliere una grande quantità di dati, sui quali hanno potuto lavorare loro stessi, nonché i docenti che hanno avuto modo di tarare meglio, in seguito a momenti di confronto tra pari e con i ricercatori stessi, i propri obiettivi didattici. Nel rapporto di ricerca vengono comunque evidenziati anche i lati negativi dell uso della tecnologia visiva i cui limiti hanno richiesto spesso l integrazione delle informazioni grazie al coinvolgimento dei docenti e degli stessi allievi. Si riporta di seguito la sintesi dei problemi evidenziati nel suddetto rapporto di ricerca: Practical Technical Problems and Limitations: Due to the sound quality it is difficult to observe pair and group work via the VC facilities. In order to overcome this problem, we are looking at developing our use of the VC technology further in order to exploit its full potential. Both teachers and researchers involved in the VC research have encountered some problems with both shared and non-shared IWB use in the initial phases of the research. Most of these problems have been overcome successfully. However, this points at the need for training in IWB use for both teachers and researchers involved in the research. 6 IRLTHE, idem, 2003, p. 7. -migliorare la qualità della ricerca collaborativa attraverso l osservazione e l analisi di esempi di didattica eccellente ed efficace nel campo dell insegnamento della lingua straniera attraverso attrezzature di video conferenza; -influenzare positivamente la qualità della didattica man mano che i partecipanti familiarizzano con la pratica adottata; -stimolare il coinvolgimento sia dei ricercatori, sia dei docenti nel processo di ricerca collaborativa; stimolare il coinvolgimento dei docenti nello sviluppo di temi di ricerca (ad es. monitoraggio dell efficacia delle visite di studio dei tirocinanti, uso della lavagna interattiva ecc. ); - adottare metodi innovativi per il raggiungimento degli obiettivi sopraesposti; -facilitare l individuazione da parte di ricercatori e docenti di strategie comuni per le lezioni di lingua straniera; gettare le basi per lo sviluppo della formazione professionale continua (CPD); -usare le ICT e in particolare le attrezzature per la video conferenza come requisito fondamentale per la realizzazione del processo; - estendere il concetto di base per formare una rete di ricerca nazionale ed internazionale. 5

6 The VC facility does not replace the researcher, as it is vital to contextualise the MFL lessons observed and as it is crucial to maintain interaction between the teacher/s and the researcher/s involved in order to develop the research further in a collaborative manner Sviluppo della crescita professionale. Come è possibile evincere dall elenco degli obiettivi iniziali della ricerca, l analisi degli effetti che la crescita professionale ha sulla qualità della didattica risultava centrale fin dall origine. Tale studio è stato effettuato grazie alla tecnologia del TLO e si è realizzato su due livelli di azione denominati dai ricercatori informal e formal feedback (riscontro informale e formale). Se si guarda al riscontro informale : tra ricercatore e insegnante questo è avvenuto tramite contatto diretto con gli insegnanti sia via telefono sia via . tra ricercatore e allievo è stata alimentata dalle discussioni instaurate durante l uso della tecnologia che ha in qualche modo sollecitato la motivazione degli studenti. tra ricercatori stessi durante le osservazioni effettuate grazie al TLO si aveva l opportunità di scambiarsi opinioni e pareri senza disturbare la lezione osservata. In merito al riscontro formale : tra ricercatore e insegnante avveniva in circostanze stabilite, allorché i ricercatori presentavano i loro dati di ricerca e li discutevano con gli insegnanti coinvolti direttamente; tra ricercatori e allievi sono state organizzate delle interviste nella lingua obiettivo tese a stabilire il livello di abilità relativamente alla comprensione orale ed alla conversazione, nonché colloqui a distanza effettuati in modalità di video conferenza in inglese per sondare le loro opinioni sulla didattica delle lingue straniere, allo scopo di sviluppare ulteriormente la capacità di rintracciare i modelli strategici usati per promuovere i momenti di interazione in classe nella lingua obiettivo; tra ricercatori stessi il confronto si realizzava in occasione dell analisi sistematica degli eventi video registrati durante le lezioni di francese e tedesco prese in considerazione. 3. È stato possibile costituire e sviluppare comunità di apprendimento reali e virtuali tramite l uso della tecnologia di video conferenza e video registrazione degli eventi. Grazie alla suddetta tecnologia ogni partecipante ha potuto mettere in atto utili processi di riflessione a posteriori in quanto: nella fase principale di raccolta dati il ricercatore osserva le interazioni docente/allievo e ragiona su di esse; durante le altre fasi i ricercatori discutono delle proprie considerazioni con gli insegnanti e con gli allievi coinvolti che di conseguenza contestualizzano e validano i dati dei ricercatori stessi; nella fase di analisi dei dati il confronto tra ricercatori, docenti ed allievi si realizza a livello sia informale sia formale e permette l applicabilità del processo anche ad altre scuole che intendano sfruttare l occasione di crescita che la ricerca didattica offre. 7 IRLTHE, op.cit., 2003, p. 23: Problemi e limiti di ordine tecnico-pratico: -A causa della qualità del suono è difficile osservare il lavoro a due o di gruppo attraverso le attrezzature di videoconferenza. Al fine di superare questa difficoltà, cerchiamo di sviluppare un uso più adeguato alle nostre esigenze della tecnologia suddetta per sfruttare a pieno il suo potenziale. Sia gli insegnanti sia i ricercatori coinvolti nella ricerca VC hanno incontrato alcuni problemi con l uso della lavagna interattiva condivisa o non condivisa nelle fasi iniziali della ricerca. La maggior parte di questi problemi sono stati risolti con successo. Tuttavia questo evidenzia la necessità di pratica nell uso della lavagna interattiva sia per i docenti, sia per i ricercatori coinvolti nella ricerca. Le attrezzature per la videoconferenza non sostituiscono il riercatore, poiché è fondamentale contestualizzare la lezione di lingua straniera osservata ed è cruciale sostenere l interazione tra il/i docente/i ed il/i ricercatori coinvolti al fine di sviluppare ulteriormente la ricerca in modo collaborativo. 6

7 In sostanza la tecnologia ha permesso lo sviluppo delle interazioni tra tutti i soggetti coinvolti, facilitando la nascita di vere comunità di apprendimento dove c è uno scambio costante di opinioni e viene promossa la discussione sugli argomenti trattati di volta in volta. Il concetto che sta alla base dell esperimento realizzato dall IRLTHE va al di là della domanda di ricerca tesa ad individuare strategie efficaci nella didattica delle lingue straniere, perchè rivela un modello di ricerca didattica collaborativa, applicabile ad ogni settore di istruzione, che si dimostra valido strumento per il miglioramento della qualità della didattica in senso assoluto. L attività oggetto dello studio sopra descritto ha avuto sviluppi molto positivi in quanto la ricerca ha avuto modo di essere sviluppata, coinvolgendo altre scuole del territorio che hanno dimostrato la volontà di partecipare ad ulteriori esperienze di ricerca-azione messe in atto e che hanno riguardato, per esempio, l individuazione delle strategie di classe che generano il pensiero critico degli allievi sempre in merito alla didattica delle lingue straniere 8. Bibliografia Cohen L. et. Al (2000), Research Methods in Education, London and New York, Routledge and Falmer Hopkins K. (1985), A Teacher s Guide to Classroom Research, London, Open University Press. Ebbutt D.(1985), Educational Action Research: some general concerns and specific quibbles in J.P.Keeves, Educational Research, Methodology and Measurement: An International Handbook, Oxford, Elsevier Science Ltd. Kemmis S. e Mctaggart R.(1992), The Action Research planner, Geelong Victoria, Deakin University Press. IRLTHE, 2003, Final report of the inquiry into how a professional development tool might effectively contribute to improving classroom practice, University of Nottingham, Nottingham. 8 I dati relativi agli esiti delle ricerche successive a quella descritta non mi sono stati forniti in quanto non sono ancora disponibili rapporti finali di ricerca ufficiali. 7

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