Osservazioni sulla proposta di Piano Strategico dell Area Vasta Brindisina Marzo Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo 2009

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1 Osservazioni sulla proposta di Piano Strategico dell Area Vasta Brindisina Marzo 2009 Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo 2009 La costruzione del PS Il percorso che ha condotto alla stesura del PS è ampiamente descritto ed evidenzia l attenzione rivolta al processo di partecipazione del partenariato istituzionale e socio-economico. Al contempo la descrizione del metodo (modello PDCA) adottato per la costruzione del PS e della vision mette in luce che la pianificazione strategica è stata correttamente interpretata come un processo in cui si individuano e via via si selezionano le soluzioni migliori. La vision e gli obiettivi L idea forza del PS è chiaramente identificabile in tutta la documentazione. Sono inoltre comprensibilmente esplicitati i principi di fondo sui quali si basa il PS. La vision del PS è stata logicamente articolata in un sistema di obiettivi ( prioritari ) e sottoobiettivi ( specifici ). Agli obiettivi individuati sono chiaramente attribuibili direttrici strategiche (accessibilità, competitività e innovazione, valorizzazione, coesione e sostenibilità) e interventi strategici. La matrice strategica evidenzia la coerenza interna del PS. Gli obiettivi specifici sono inoltre analizzati rispetto al grado di coerenza con le priorità della programmazione sovraordinata, nello specifico rispetto agli assi di intervento del PO FESR e alle priorità del QSN Non è invece esplicitata la coerenza rispetto alla programmazione regionale del Fondo Sociale Europeo; la coerenza con il PSR è richiamata nella parte dedicata alla descrizione delle azioni proposte nell ambito della direttrice strategica valorizzazione per la parte dedicata all agricoltura e all agroindustria. Il processo di partecipazione L idea forza è stata costruita e condivisa nel corso di tutto il processo di pianificazione. I soggetti del partenariato istituzionale e socio economico hanno reso disponibile la loro expertise nell ambito delle attività dei tavoli tecnici e hanno presentato progetti inclusi nel PS. Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo Pagina 1 di 6

2 Analisi di contesto L analisi di contesto dell AV brindisina è molto dettagliata per l ampiezza delle tematiche trattate e per il livello di approfondimento raggiunto. L analisi pone dunque correttamente in risalto le specificità dell area di riferimento nel suo complesso e delle sotto-aree che la compongono; interessante è anche il riferimento al contesto dei vincoli internazionali, in quanto consente di collocare l area brindisina in un sistema di relazioni e reti più ampio. La matrice SWOT sintetizza correttamente quanto emerso dall analisi di contesto. Il parco progetti La documentazione prodotta presenta con chiarezza i criteri oggettivi prescelti per la selezione e classificazione degli interventi proposti sia dalle Amministrazioni Comunali e Provinciale dell Area Vasta sia dal Partenariato di riferimento. La governance La parte del documento relativa a «IL GOVERNO DEL PIANO: gestione, controllo e monitoraggio» si apre con il richiamo ad una Convenzione ex art. 30 TUEL con la quale le Amministrazioni proponenti e la Provincia avrebbero regolato la fase della COSTRUZIONE DEL PIANO STRATEGICO. Tale convenzione non risulta però allegata, sicché non è allo stato possibile esprimersi al riguardo. Né all uopo paiono poter soccorrere i successivi accenni sugli assetti del modello operativo, consistendo gli stessi in una serie di rinvii per relationem i quali, anche se dimostrano un assai apprezzabile consapevolezza ed informazione sugli adempimenti da curare, nulla dicono ancora tuttavia sulle specificità dell area vasta brindisina. Le stesse osservazioni valgono, sostanzialmente, anche nei riguardi della scelta di istituire l organismo intermedio di gestione, che nel caso di specie, oltre ad essere fuori convenzione ex art. 30 TUEL viene individuato, insieme ai realizzandi interventi da sottoporre alla approvazione regionale, nell ambito della costruzione del METAPLAN. Qui peraltro, eccettuato un richiamo all organismo intermedio di cui si avvale la Regione per l attuazione del PO FESR 2007/2013, che dovrebbe costituire il modello di riferimento assunto nel caso che ne occupa (nulla di specifico peraltro si dice sul recente decreto del Presidente della Giunta regionale di fine 2008 in materia), vi è un elenco di funzioni e compiti, che andrebbero forse maggiormente contestualizzate al concreto contesto insediativo. Senz altro corretta e (dunque) condivisibile, pur nella sua stringatezza, è la parte relativa ai controlli ed al monitoraggio, dove tuttavia una maggior dovizia di particolari soprattutto per quel che concerne gli indicatori (di valutazione e chiave) ed il metodo di selezione degli stessi, Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo Pagina 2 di 6

3 nonché il sistema informatico di monitoraggio personalizzato sarebbe auspicabile, non potendo che contribuire a migliorare il prodotto complessivo. Ben impostata e sufficientemente sviluppata appare la sezione del documento riguardante il processo di partecipazione, rispetto alla quale sembrerebbe opportuno un maggior approfondimento (o una maggior informazione da offrire al lettore) sul modo in cui si intendono definire i meccanismi di controllo tecnico-organizzativo, almeno quelli balanced scorecard attinenti al momento pianificatorio. La documentazione mancante Nella documentazione in nostro possesso mancano: il rapporto di valutazione ex ante e il rapporto di valutazione ambientale strategica, essenziali per l approvazione del piano. Non è inoltre presentato il sistema degli indicatori: si dichiara che essi saranno coerenti con quelli presenti nei documenti di programmazione regionale e saranno definiti solo dopo l assegnazione delle risorse. OSSERVAZIONI SPECIFICHE SULLE DIRETTRICI STRATEGICHE DI SVILUPPO Accessibilità e Piano Urbano della Mobilità Obiettivo Raccordo del sistema delle infrastrutture di trasporto alla scala regionale ed alla scala locale Finalità di carattere generale Collocare stabilmente le città e le aree circostanti in una geografia variabile di flussi che tende a configurarsi come un sistema a rete articolato Suggerimento generale Nell ambito della presente direttrice strategica sarebbe auspicabile una concentrazione degli interventi concretamente a supporto dell area di intervento. Tra questi, interessanti sono quelli relativi al miglioramento della mobilità extra-urbana per ciò che attiene alla connessione tra aree produttive e alla connessione tra aree interne. Gli altri interventi, così come velatamente indicato, potrebbero trovare altra fonte di finanziamento. Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo Pagina 3 di 6

4 Mobilità e trasporti (PUM) Obiettivo Migliorare la mobilità urbana, accrescere l attrattività del porto, potenziare l aeroporto, riqualificare le ferrovie, assicurare la connessione tra aree produttive, promuovere la logistica integrata Interventi specifici Miglioramento dei collegamenti stradali Miglioramento della sicurezza stradale Interventi a favore della mobilità urbana Promozione della mobilità sostenibile Potenziamento e valorizzazione del porto e dell aeroporto Realizzazione di piattaforme logistiche Migliore accessibilità alle reti e ai poli di attrazione Intermodalità Suggerimento generale Gli interventi indicati nel documento, pur interessanti e supportati da un buon ragionamento logico, sono eccessivamente numerosi e alcuni esulano dal PUM. Sarebbe auspicabile una selezione degli stessi rispetto ai grandi temi della mobilità quali la sostenibilità e l integrazione modale. Inoltre, date le caratteristiche economiche dell area, l individuazione di interventi strategici anche a supporto del trasporto merci sarebbe apprezzabile purché ricadenti in un ambito urbano o di miglioramento di accessibilità allo stesso. Elementi critici Le analisi realizzate non si basano su indagini sul campo. Queste avrebbero consentito di cogliere le reali esigenze della domanda sia passeggeri sia merci in termini attuali. Competitività e innovazione Internazionalizzazione e innovazione. Si prevedono interventi strategici che comprendono azioni di carattere sovracomunale e azioni di sistema. Maggiore spazio potrebbe essere lasciato ad un prima valutazione dei risultati delle Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo Pagina 4 di 6

5 analoghe azioni (ad es. misure per l internazionalizzazione, misure per l innovazione della PA, ) che hanno interessato il territorio nel corso del ciclo di programmazione appena concluso, al fine di evidenziare eventuali aspetti di continuità e/o possibili lezioni apprese dall esperienza. Dal Quadro Economico di Previsione suddiviso per fonti si evince che, per gli interventi che rientrano in tale direttrice strategica, non si prevedono risorse finanziarie private; per alcune azioni, come ad esempio quella destinata al consolidamento e ampliamento dei processi di internazionalizzazione, tale previsione è poco coerente con citato apporto del partenariato, in particolare Camera di Commercio e associazioni datoriali/sindacali, nella definizione dell obiettivo specifico (apertura ad un processo di rapida ed intensa internazionalizzazione con le economie del mediterraneo). Infine gli Interventi per lo sviluppo e il potenziamento del sistema logistico (B.2.3 pag.24 Repertorio delle progettualità) compresi all interno della direttrice strategica competitività e innovazione dovrebbero essere considerati nel complesso degli interventi della direttrice strategica accessibilità. Valorizzazione Integrazione filiere produttive e promozione della rete degli attrattori culturali e naturali Coerentemente con quanto evidenziato dall analisi di contesto, si prevedono interventi strategici a supporto dell economia turistica, della produzione manifatturiera, dell agricoltura e dell agroindustria. Anche per tale direttrice, alla luce delle tipologie di intervento proposte, sarebbe opportuno richiamare possibili azioni apprese dal passato. Dal Quadro Economico di Previsione suddiviso per fonti si evince che, per gli interventi che rientrano in tale direttrice strategica, limitato è il ricorso a risorse finanziarie private, anche quando si tratta di interventi proposti dal Partenariato. Promozione delle rete degli attrattori culturali e naturali Sarebbe interessante un analisi, seppur sintetica, dell esperienza condotta con il PIS per evidenziare le lezioni apprese. Sarebbe inoltre utile, vista la presenza di numerosi interventi di restauro di monumenti religiosi, una verifica della possibilità di intervenire in sinergia con altri fondi nazionali. Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo Pagina 5 di 6

6 Inoltre, non sempre è possibile inquadrare chiaramente le singole proposte progettuali facenti parte della presente direttrice strategica nell ambito della vision generale del Piano. Coesione e sostenibilità Prevalgono,in questa direttrice, gli interventi di infrastrutturazione sociale socio-sanitaria del territorio; nulla si dice, però, delle modalità con le quali si intenderebbero gestire e finanziare le attività che si prevede si svolgano in tali strutture. Bari, 16 marzo 2009 f.to Per i componenti del NVVIP Il Presidente del Nucleo Prof. Giuseppe Moro Atto NVVIP n. 214 del 16 marzo Pagina 6 di 6

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