Preparazione e condotta della salita

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1 Preparazione e condotta della salita Conoscere i pericoli per poter meglio evitarli

2 I pericoli in montagna Pericoli oggettivi Pericoli soggettivi Preparazione di una salita Scelta della salita Formazione della cordata Condizioni meteo Informazioni sulla salita Scala delle difficoltà Relazioni Attrezzatura Controllo prima e durante la salita

3 I PERICOLI IN MONTAGNA Oggettivi Soggettivi

4 I pericoli oggettivi Dipendono dall ambiente, non dall arrampicatore

5 I pericoli oggettivi Dovuti alle condizioni meteorologiche: Pioggia Neve Vento Nebbia Temporali Dovuti alle condizioni della montagna: Caduta di pietre Caduta di ghiaccio Crepacci Ponti di neve Valanghe

6 I pericoli oggettivi SCARSA VISIBILITA Oltre a determinare problemi di orientamento, diminuisce il nostro livello di percezione dei pericoli oggettivi Nebbia Nevicate Nubi basse Può creare tensioni all interno del gruppo

7 Come comportarsi: I pericoli oggettivi SCARSA VISIBILITA Osservare costantemente le condizioni meteo e considerare per tempo che la visibilità sta diminuendo Stimare il punto in cui ci si trova, finché ci si vede Come? Carta, bussola, altimetro, GPS

8 Come comportarsi: I pericoli oggettivi SCARSA VISIBILITA E in parete? Relazione alla mano, tenere il conto del tiro in cui ci si trova Orientarsi continuamente, seguendo riferimenti naturali ed approfittare di ogni schiarita per aggiornare la propria posizione sulla carta o sulla relazione

9 I pericoli oggettivi VENTO A parità di temperatura e di indumenti, una crescita di velocità del vento aumenta la dispersione di calore e quindi la sensazione di freddo Spostamento di neve Attenzione a percorrere creste

10 I pericoli oggettivi TEMPORALE Segnali premonitori Indicatori di instabilità: pressione, temperatura, visibilità e vento Aloni del Sole e della Luna Rosso di mattina (peggioramento da ovest)

11 I pericoli oggettivi TEMPORALE Segnali premonitori Nuvolosità stratiforme in quota seguita da nubi basse, arrivo di una perturbazione

12 I pericoli oggettivi TEMPORALE Segnali premonitori Nubi cumuliformi con forte sviluppo verticale e base scura arrivo di rovesci o temporali

13 I pericoli oggettivi TEMPORALE Segnali premonitori Cumulonembi

14 I pericoli oggettivi FULMINI Luoghi più probabili di scarica del fulmine

15 I pericoli oggettivi FULMINI L importanza di toccare un solo punto del terreno per diminuire la differenza di potenziale

16 I pericoli oggettivi FULMINI Alcuni consigli utili Allontanarsi dalla punte, rifugiarsi in zone cave o caverne, isolarsi sedendosi su zaino e corda, allontanare oggetti metallici

17 I pericoli oggettivi FULMINI Alcuni consigli utili In caverna, stare seduti all ingresso ed occupare un solo punto del terreno

18 I pericoli oggettivi VETRATO PIOGGIA GRANDINE NEVISCHIO TORMENTA

19 I pericoli oggettivi PERICOLO VALANGHE Non solo pericolo invernale, ma anche estivo, dopo il passaggio di un fronte freddo, sui pendii superiori a 30

20 I pericoli oggettivi CREPACCI E PONTI DI NEVE

21 I pericoli oggettivi Cambiamenti climatici: riduzione ghiacciai, frane, permafrost, instabilità del terreno, smottamenti

22 I pericoli oggettivi CADUTA DI PIETRE Attenzione alle cordate che ci precedono

23 I pericoli oggettivi CADUTA DI GHIACCIO

24 I pericoli oggettivi BIVACCO DI FORTUNA

25 I pericoli soggettivi Dipendono dall arrampicatore stesso Incapacità Impreparazione fisica Inadeguata forza d animo Insufficienza tecnica Imprudenza

26 I pericoli soggettivi MANCANZA DI CONOSCENZE E IMPREPARAZIONE TECNICA Modello del tutto e subito Emulazione e banalizzazione dell exploit Il principiante è soggetto a due pericoli: la mancanza di esperienza, sottovalutare il pericolo eccesso di entusiasmo, sopravvalutare le proprie capacità

27 I pericoli soggettivi INCAPACITA E IMPREPARAZIONE FISICA Mens sana in corpore sano Stanchezza fisica=mancanza di lucidità

28 I pericoli soggettivi STATO D ANIMO E CONDIZIONE PSICOLOGICA INADEGUATI

29 I pericoli soggettivi CORDATA POCO EQUILIBRATA NELLE CAPACITA

30 Preparazione di una salita In montagna la regola principale è la PRUDENZA Si elimina il rischio di errori e di pericoli in tre momenti: Fase di progettazione a casa Fase preliminare sul posto Fase di conduzione durante l ascensione

31 Preparazione di una salita 1. FORMAZIONE DELLA CORDATA E SCELTA DELLA SALITA Condizioni degli alpinisti: Situazione personale: forma fisica e allenamento; condizione psicologica; preparazione tecnica. Compagni di cordata: esperienza alpinistica e competenze tecniche; capacità psico-fisiche

32 Preparazione di una salita 1. FORMAZIONE DELLA CORDATA E SCELTA DELLA SALITA Condizioni della salita: Scelta del tipo di salita (gruppo montuoso, parete o cresta, tipo di roccia) Stagione Quota Temperature Luoghi meno esposti alle scariche di sassi e ghiaccio Gusti personali

33 Preparazione di una salita 1. FORMAZIONE DELLA CORDATA E SCELTA DELLA SALITA Affollamento previsto in via

34 Preparazione di una salita 2. CONDIZIONI METEO Bollettino meteorologico Precipitazioni previste e visibilità Temperature: con quota dello zero termico oltre i 4000 m, valutare la fattibilità di salite di ghiaccio/misto Venti, direzione ed intensità Previsioni a breve e medio termine

35 Preparazione di una salita 2. CONDIZIONI METEO Bollettino meteorologico

36 Preparazione di una salita 2. CONDIZIONI METEO Bollettino meteorologico

37 Preparazione di una salita Bollettino meteorologico 2. CONDIZIONI METEO

38 Preparazione di una salita 3. INFORMAZIONI SULLA SALITA Informazioni complementari: Gestori di rifugi Guide alpine locali Persone esperte e fidate (e che magari hanno percorso quell itinerario di recente, non 30 anni fa!) Internet (prendere con cautela)

39 Preparazione di una salita 3. INFORMAZIONI SULLA SALITA Guide, carte topografiche, tracciato di rotta, relazione: Logistica Accesso al massiccio, strada in auto e sentieri Avvicinamento al rifugio, al campo base Caratteristiche dell itinerario Difficoltà Dislivello Quota Orientamento dei versanti Accesso alla parete Ritorno Possibilità di ritiro Tempi

40 Preparazione di una salita 3. INFORMAZIONI SULLA SALITA Guide, carte topografiche, tracciato di rotta, relazione: Individuazione zone critiche Tratti esposti alla caduta di roccia/ghiaccio Crepacci, seracchi Pendii ripidi da attraversare Strumenti Relazione Carte topografiche Bussola Altimetro GPS

41 Preparazione di una salita 3. INFORMAZIONI SULLA SALITA Guide, carte topografiche, tracciato di rotta, relazione: Alternative Itinerario alternativo, piano B Attività alternativa piano C Portare l adeguata attrezzatura

42 Preparazione di una salita 3. INFORMAZIONI SULLA SALITA L importanza di avere una buona relazione della salita che si vuole intraprendere

43 Preparazione di una salita 4. SCALE DELLE DIFFICOLTA Ma prima diamo un occhio alle SCALE DI DIFFICOLTA DIFFICOLTA D INSIEME Tiene conto di: lunghezza della via tipo di chiodatura possibilità di ritirata isolamento difficoltà di avvicinamento e discesa pericoli oggettivi reperibilità della via

44 Preparazione di una salita DIFFICOLTA D INSIEME Introdotte dall UIAA F facile 4. SCALE DELLE DIFFICOLTA PD peu difficile (poco difficile) AD assez difficile (abbastanza difficile) D difficile TD très difficile (molto difficile) ED extrêmement difficile EX exceptionnellement difficile

45 Preparazione di una salita 4. SCALE DELLE DIFFICOLTA DIFFICOLTA SU ROCCIA: le diverse scale e comparazione fra esse

46 Preparazione di una salita 5. RELAZIONI ALCUNI ESEMPI DI RELAZIONI

47 Bernardi

48 Zorzi

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51 Preparazione di una salita 6. ATTREZZATURA Equipaggiamento Equipaggiamento e viveri Attrezzatura alpinistica individuale Equipaggiamento ed attrezzatura collettiva Materiale di pronto soccorso

52 Preparazione di una salita 7. CONTROLLO PRIMA DELLA SALITA Effettuare sempre ultimi controlli orari condizioni del tempo

53 Preparazione di una salita 8. DURANTE LA SALITA Mantenere sempre un opportuno comportamento in rifugio o bivacco e durante l ascensione In rifugio: si deve rispettare il silenzio dalle ore 22 alle 6 si devono rispettare i bisogni e le necessità degli altri seguire le indicazioni del gestore mantenere la pulizia dei locali firmare il libro dei visitatori (in modo che si sappia dove siamo diretti, per venirci eventualmente a cercare)

54 Preparazione di una salita 8. DURANTE LA SALITA Mantenere sempre un opportuno comportamento in rifugio o bivacco e durante l ascensione Durante l ascensione: osservare sempre lo stato d animo e fisico dei compagni d ascensione cercare di rispettare sempre gli orari programmati a tavolino per le varie fasi dell escensione

55 I pericoli in montagna Pericoli oggettivi Pericoli soggettivi Preparazione di una salita Scelta della salita Formazione della cordata Condizioni meteo Informazioni sulla salita Scala delle difficoltà Relazioni Attrezzatura Controllo prima e durante la salita

56 Preparazione di una salita 8. DURANTE LA SALITA SAPERE RINUNCIARE SE QUALCOSA NON VA SECONDO QUANTO PROGRAMMATO UTILE PER PORTARE A CASA LA PELLACCIA, LE MONTAGNE NON SCAPPANO

57 APPENDICE Cenni di soccorso organizzato in montagna

58 Cenni di soccorso organizzato in montagna Chiamata di soccorso In Italia 118. Sta per diventare 112 unificato per gli stati UE.

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65 L IMPORTANZA DELL AUTOSOCCORSO

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