3. L occupazione femminile in Italia
|
|
- Giacomo Meli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3. L occupazione femminile in Italia 3.1. L incidenza dei cambiamenti socio-demografici sul mercato del lavoro femminile Quanto detto sopra evidenzia una volta di più come le dinamiche del mercato del lavoro femminile non siano determinate solo da elementi strutturali di ordine economico; esso è infatti prodotto da pregnanti cambiamenti socio-culturali che hanno avuto, e tuttora hanno forti ripercussioni sul tradizionale ruolo della donna incentrato prevalentemente nella cura della famiglia. Allo stesso modo sensibili mutamenti della struttura demografica della nostra società hanno influito in maniera significativa sull andamento del mercato lavorativo delle donne. In primis dobbiamo annoverare l innalzamento dell aspettativa media di vita che chiaramente conduce ad un innalzamento dell età media dei lavoratori, tant è che si assiste, rispetto al 1995 ad una forte e generalizzata diminuzione dell occupazione giovanile (più consistente nelle giovani donne che nei pari età maschi). Conseguentemente si registra un aumento percentuale delle classi maggiori di lavoratori, dove spicca il dato relativo alla classe d età relativamente alle donne impiegate nel terziario, che in un solo lustro sono andate aumentando di oltre il 16% (tabella 12). Ma in maniera più consistente sono stati i cambiamenti nelle strutture familiari a determinare, o comunque ad influire positivamente sulla progressiva femminizzazione del mercato del lavoro. Aumentano infatti i single, le coppie senza figli, viene ritardato il momento della maternità, con la conseguenza che i nuclei familiare tendono inevitabilmente a ridursi per una attuale composizione media a nucleo familiare stimato al 2,7 persone. Aumentano, però, i servizi rivolti alle stesse famiglie: colf e baby-sitter permettono quindi un maggiore impegno da parte delle donne nel loro percorso professionale. Tali cambianti hanno quindi prodotto un significativo aumento della componente femminile nel mercato del lavoro; si riscontrano correlazioni tra il numero dei componenti della famiglia e la propensione al lavoro delle donne (al diminuire del primo aumenta la seconda); analogamente tra il numero dei figli e la presenza sul mercato del lavoro; nonché una interessante correlazione tra lo stato civile e l incremento occupazionale. Ad esempio le single sono più propense all attività lavorativa delle coniugate e ciò vale, evidentemente, nel settore del terziario più che in altri.
2 Tabella 12 Popolazione per classe d età, numero di componenti del nucleo familiare, stato civile e numero di figli Incidenze medie POPOLAZIONE Occupati nei servizi Altri occupati Non occupati Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Popolazione in complesso 15,2 11,8 12,1 4,1 20,9 36,0 CLASSE DI ETÀ ,0 8,3 9,9 13,1 23,8 14, ,4 29,6 28,9 32,2 10,1 12, ,3 53,8 50,0 47,2 8,8 22, ,4 7,1 9,6 6,4 18,9 16,8 65 e più 1,9 1,1 1,6 1,1 38,4 33,4 NUMERO COMPONENTI LA FAMIGLIA Uno 8,2 7,9 5,7 4,7 8,6 16,5 Due 14,2 18,6 13,8 17,6 30,3 24,0 Tre e più 77,6 73,5 80,5 77,7 61,1 59,5 STATO CIVILE Celibe/nubile 28,5 29,5 32,0 29,9 38,5 23,9 Coniugato 67,7 62,4 65,1 63,7 53,9 54,6 Vedovo, divorziato, separato 3,8 8,1 2,9 6,4 7,6 21,4 NUMERO DI FIGLI Nessuno 20,5 21,9 17,9 19,3 37,8 37,8 Uno 32,3 34,8 33,4 36,6 25,5 25,5 Due 36,0 34,6 36,2 33,4 25,2 26,0 Tre e più 11,2 8,8 12,5 10,7 11,5 10,7 Variazioni percentuali Popolazione in complesso 6,4 16,8-2,0-3,3 1,4-1,8 CLASSE DI ETÀ ,7-1,3-17,0-22,3-15,8-16, ,5 12,4-0,4 0,2 3,7-6, ,4 23,3 3,5 1,3-0,5-2, ,0 16,9-13,2-0,5 7,4-3,2 65 e più 9,1 3,4-7,0-20,1 12,3 9,9 NUMERO COMPONENTI LA FAMIGLIA Uno 34,6 33,5 14,9 24,9 10,5 4,1 Due 9,7 20,9 2,6-0,8 6,4 2,4 Tre e più 3,5 14,3-3,7-5,1-2,1-4,9 STATO CIVILE Celibe/nubile 18,9 25,3 6,0 2,2-6,5-6,5 Coniugato 1,0 12,7-6,1-7,2 6,4-2,0 Vedovo, divorziato, separato 29,1 20,7 13,9 16,6 11,3 4,4 NUMERO DI FIGLI Nessuno 18,7 26,5 5,5 4,0 7,5 3,4 Uno 7,7 16,3 0,2-0,3 4,0-0,8 Due 3,4 16,0-2,0-5,7-2,3-4,5 Tre e più -6,1 1,9-15,5-15,9-12,7-13,6
3 A conclusione di queste considerazione di ordine socio-demografico va infine aggiunto che le correlazioni di cui sopra presentano variazione estremamente significative rispetto al 1995, le quali indicano come le dinamiche del mercato del lavoro sono ancora lontane dal trovare una situazione di equilibrio, come in effetti hanno già dimostrato dati concernenti i confronti con gli altri paesi europei Terziarizzazione e occupazione femminile in Italia La femminilizzazione Se negli ultimi cinque anni l occupazione complessiva è aumentata del 5,5%, per un valore assoluto apri a nuovi posti di lavoro, il settore dei servizi a fatto registrare un incremento settoriale in proporzione pari al doppio del dato complessivo (tabelle 7 e 8). Più di un milione e 200 mila posti di lavoro sono stati creati nel terziario negli ultimi cinque anni. Come si evince dalla figura 6 il contributo delle donne a favore dell incremento dell occupazione è stato notevole, pari infatti al 70% del totale. A scapito di un forte decremento occupazionale nell agricoltura, si è registrato una notevole incidenza occupazionale femminile nei servizi pari al 76,3% dell intera quota di nuovi posti di lavoro creati nell ultimo lustro. Tabella 13 Occupati per sesso e settore di attività economica: variazioni e differenziali di genere delle variazioni SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Variazioni assolute (in migliaia) Differenziali di crescita femmine-maschi Maschi Femmine Maschi e Contributo Femmine in migliaia in % Servizi (a) ,1 Industria in senso stretto ,6 Costruzioni ,7 Agricoltura ,0 Totale economia ,0 (a)servizi sociali, Servizi personali, Servizi alle imprese, Distribuzione. Nonostante le comparazioni con gli altri paesi europei dimostrino un nostro ritardo nell incentivazione dell occupazione femminile, non si può negare che negli ultimi cinque
4 anni un forte, seppur relativo, un progresso sotto questo versane ci sia stato. Si è infatti parlato della crescente rilevanza della componente femminile come un fenomeno di femminilizzazione del mercato del lavoro al quale ha contribuito una serie di fattori di origine Figura 6 Contributo per sesso all incremento totale dell occupazione in Italia per settori di attività economica 80,0 70,0 60,0 76,3 70,0 50,0 40,9 40,0 29,9 30,0 20,0 10,0 1,7 2,4 2,1 0,0-10,0-4,1-9,3-10,1-20,0 Servizi Industria in senso stretto Costruzioni Agricoltura Totale Maschi Femmine Fonte: Nostra elaborazione su dati Istat, Rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro. strutturale e culturale. Da un lato si è registrata una sempre più crescente domanda di servizi e la necessità espressa dal sistema economico di terziarizzare molte delle sue funzioni, anche in vista della globalizzazione dei mercati; dall altro si sta registrando un certo cambiamento culturale per cui la donna acquisisce, all interno della famiglia, un ruolo ed uno status assai differente dal passato. Naturalmente contribuiscono alla crescente occupazione femminile anche gli andamenti demografici relativi alla costituzione dei nuclei familiari; la possibilità di fruire di una
5 maggiore flessibilità lavorativa, anche inerentemente i tempi di lavoro e, non da ultimo, la possibilità, sempre più diffusa, di utilizzo delle nuove tecnologie telematiche che facilitano a loro volta lo sviluppo del telelavoro. Tabella 14 Occupati per sesso e settore di attività economica - valori in migliaia, variazioni percentuali SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Maschi Femmine Occupati in migliaia Variazioni % Maschi e Maschi Femmine Femmine Maschi e Femmine Agricoltura ,6-23,8-15,8 Industria in senso stretto ,2 1,3-0,5 Costruzioni ,7 29,2 3,1 Totale servizi ,4 16,8 10,7 Totale Servizi alle imprese ,9 45,9 32,0 - Servizi alla produzione ,5 66,3 53,6 - Servizi finanziari ,4 19,2 1,7 - Servizi assicurativi ,5 9,0 6,4 - Attività immobiliari ,6 9,4 13,6 Totale Distribuzione ,5 12,3 7,6 - Commercio al dettaglio ,8 5,1 2,4 - Commercio all ingrosso ,8 28,9 17,2 - Trasporti ,9 58,0 16,1 - Comunicazioni ,9 19,2 12,1 Totale Servizi personali ,4 18,5 12,4 - Alberghi e ristorazione ,3 30,3 21,3 - Servizi ricreativi e culturali ,9 55,1 36,7 - Servizi domestici ,8-3,4-0,5 - Altri servizi personali ,8 9,5-2,2 Totale Servizi sociali e P.A ,4 11,3 5,4 Pubblica amministrazione ,4 14,4 6,3 - Sanità ,8 14,8 4,5 - Istruzione ,1 6,0 3,6 - Altri servizi sociali ,8 36,0 22,2 Totale economia ,5 10,9 5,5 Si è detto dell incidenza della crescita dell occupazione femminile nel terziario. Negli ultimi cinque anni la differenze di genere nel settore considerato è stata notevolmente a favore delle donne: circa il 65%1% della crescita occupazionale del settore (pari a unità) è infatti esaurito dalla componente femminile ( unità). Mettendo ancor meglio in evidenza il rapporto di genere, si nota che la differenza tra crescita occupazionale maschile e femminile è concentrata per l 88,1% nel terziario (386 mila unità, sulle 438 mila complessive) e come essa risulti positiva anche nel settore dell industria.
6 Assorbendo ad oggi addetti, una quota pari al 63% degli occupati, il settore dei servizi risulta il più dinamico dell economia nostrana ed è quindi il più capace di assorbire ulteriori quote di disoccupazione. Eppure, se prendiamo in considerazione la variabile geografica, non possiamo non notare le marcate differenze che ancora sussistono tra Nord Centro e Sud relativamente al grado di variazione occupazionale nel settore dei servizi. Tabella 15 Occupati per sesso e settore di attività economica composizioni per settore e per sesso in media annua Composizione per settore SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Maschi Femmine Maschi e Femmine Composizione per sesso Maschi Femmine Maschi e Femmine Agricoltura 5,8 4,5 5,3 68,6 31,4 100,0 Industria in senso stretto 27,2 19,7 24,4 70,3 29,7 100,0 Costruzioni 11,4 1,3 7,7 93,7 6,3 100,0 Totale servizi 55,7 74,4 62,6 56,2 43,8 100,0 Servizi alle imprese 9,6 11,2 10,1 57,7 42,3 100,0 - Servizi alla produzione 6,1 7,7 6,7 66,2 33,8 100,0 - Servizi finanziari 2,4 2,1 2,3 55,2 44,8 100,0 - Servizi assicurativi 0,7 1,0 0,9 59,6 40,4 100,0 - Attività immobiliari 0,3 0,4 0,3 59,5 40,5 100,0 Distribuzione 23,0 19,4 21,7 60,5 39,5 100,0 - Commercio al dettaglio 12,1 13,5 12,6 69,7 30,3 100,0 - Commercio all ingrosso 3,8 2,8 3,4 85,0 15,0 100,0 - Trasporti 5,5 1,7 4,1 67,2 32,8 100,0 - Comunicazioni 1,6 1,4 1,5 67,1 32,9 100,0 Servizi personali 6,3 11,7 8,3 53,3 46,7 100,0 - Alberghi e ristorazione 3,3 4,9 3,9 58,0 42,0 100,0 - Servizi ricreativi e culturali 1,0 1,2 1,1 23,1 76,9 100,0 - Servizi domestici 0,3 1,9 0,9 44,1 55,9 100,0 - Altri servizi personali 1,7 3,6 2,4 47,9 52,1 100,0 Servizi sociali 16,8 32,2 22,5 65,7 34,3 100,0 Pubblica amministrazione 9,0 8,0 8,6 40,2 59,8 100,0 - Sanità 3,9 9,9 6,1 28,7 71,3 100,0 - Istruzione 3,2 13,5 7,0 64,9 35,1 100,0 - Altri servizi sociali 0,8 0,8 0,8 47,3 52,7 100,0 Totale economia 100,0 100,0 100,0 63,2 36,8 100,0 Tali differenze assumono un valore significativo maggiore se le analizziamo anche in riferimento all andamento occupazionale femminile regionale inerente l intera economia italiana. Dalle figure 7 e 8, infatti, si evince una situazione pressoché omogenea; per quanto riguarda l incremento occupazionale femminile preso nella sua totalità (figura 7); ed una
7 contrariamente eterogenea, per quanto concerne la crescita occupazionale delle donne nel terziario (figura 8). L incidenza femminile sulla crescita occupazionale risulta particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord e nelle Isole (crescita tra il 2,5% ed il 3%) con valori di spicco nell Umbria (crescita compresa tra il 3% ed il 4,5%). Meno rilevante, ma pur sempre positiva, è l aumento dell occupazione femminile in Lombardia e nelle Marche. Figura 7 Donne occupate per regione: variazione dell incidenza femminile sull occupazione nell intera economia in punti percentuali Da 3,0 a 4,5 Da 2,5 a 3,0 Da 1,5 2,5 Da 0,0 a 1,5 Da -1,0 a 0,0 Fonte: Istat, Rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro È invece negativo l andamento registratosi negli ultimi cinque anni in Calabria ed in Campania le quali costituiscono le uniche due regioni con un valore prossimo o inferiore a zero. Tra le regioni meridionali, solo la Basilicata ha dimostrato un incremento occupazionale di una certa importanza. Sul versante dei servizi riscontrammo dei dati significativi nelle Marche, in Umbria, nel Veneto ed il Liguria, con una crescita superiore al 3%. Buono
8 anche l andamento nelle altre regioni centro-settentrionali (ad esclusione della Lombardia e della Valle d Aosta che presentano dati negativi). Al sud la situazione è complessivamente negativa o con incrementi minimi (nelle Isole, in Campania e nel Molise) ad eccezion fatta per la Basilicata che anche nel terziario fa registrare un andamento medio dell occupazione femminile compreso tra l 1,5% ed il 2,5%. Complessivamente, in metà delle nostre regioni (Valle d Aosta, Lombardia, Friuli, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania e le Isole) la crescita occupazionale femminile risulta quindi inferiore rispetto a quella relativa all economia totale. Figura 8 Donne occupate per regione variazione dell incidenza femminile sull occupazione nel settore dei servizi in punti percentuali Da 3,0 a 4,5 Da 2,5 a 3,0 Da 1,5 a 2,5 D a 1,5 a 2,5 Da -1,0 a 0,0 L occupazione femminile nei diversi comparti del terziario Ma quale sono i comparti del terziario in cui è maggiore la presenza occupazionale delle donne? Se torniamo alle tabelle 8 e 9 possiamo notare come la presenza femminile si
9 concentri soprattutto nelle attività relative ai servizi personali e sociali. Nel primo comparto spicca il dato della composizione femminile nelle attività concernenti i servizi culturali e ricreativi, dove la presenze femminile è pari ai ¾ del totale. Superiore al 50% risultano anche i dati concernenti i servizi domestici e personali. Alta è anche la presenza femminile nel comparto dei servizi sociali; ad esempio, nei servizi sanitari la quota femminile supera il 71% ed è circa pari al 60% nella pubblica amministrazione. Più contenuti sono i dati relativi alle diverse attività dei servizi alle imprese e della distribuzione. Come si nota dalla figura seguente la componente femminile è ovunque inferiore rispetto a quella maschile. Ciò è vero soprattutto per quanto riguarda le attività di commercio all ingrosso dove la quota percentuale della presenza femminile è di solo il 15%. Va inoltre notato che, tra le attività relative ai servizi alle imprese, la componente femminile si equidistribuisce sulle attività finanziarie, assicurative ed immobiliari con valori compresi tra il 44,8% ed il 40,5%. Meno forte è la presenza sui servizi alla produzione, dove la componente femminile è pari ad un terzo del totale 3.3. La differente crescita occupazionale tra uomini e donne Si è già avuto modo di vedere quanto l incremento delle attività legate al terziario abbia influito positivamente sulla crescita occupazionale femminile avutasi negli ultimi anni. Si è visto, infatti, che i maggiori incrementi si sono registrati in quei settori economici che, più di altri, si sono dimostrati dinamici e l occupazione femminile è cresciuta laddove si verificare anche un incremento della componente maschile. Ne segue che lo sviluppo e la terziarizzazione dell economia non spiegano compiutamente i tassi di incremento della componente femminile sui luoghi di lavoro o, per lo meno, non la descrivono pienamente, soprattutto in relazione al gander gap che tuttora sussiste nei diversi settori economici. Altre variabili, ed in particolar modo la tipologia della professione e la natura della prestazione lavorativa, intervengono sugli andamenti complessivi del mercato del lavoro femminile, rivelando differenze di genere tuttora consistenti. Considerando le tipologie di professione (figura 10) si nota che la variazione maggiore, tra il 1995 ed il 2000, del differenziale di genere si è riscontrata tra gli artigiani, gli operati specializzati e gli agricoltori, ovvero tra le professioni che si sono dimostrate in forte diminuzione in valori assoluti. Se ne deduce che il dato fortemente positivo relativo alle donne scaturisce in realtà da un contenimento maggiore, rispetto alla componente maschile, della flessione occupazionale. Un simile andamento si è riscontrato nelle professioni che non richiedono particolari qualifiche professionali, dove la maggiore il maggior differenziale femminile è causato dalla più forte caduta di occupazione maschile. Tra le figure professionali che, viceversa, sono andate aumentando nel corso degli ultimi anni, e che quindi hanno contribuito al complessivo sviluppo occupazionale, la crescita della componente femminile è stata maggiore di quella maschile tra le professioni relative alle vendite ed ai servizi per le famiglie, tra quelle
10 Figura 9 Composizione per sesso degli occupati nei diversi comparti del terziario Totale servizi Servizi alle imprese Servizi alla produzione Servizi finanziari Servizi assicurativi Attività immobiliari Distribuzione Commercio al dettaglio Commercio all ingrosso Trasporti Comunicazioni Servizi personali Alberghi e ristorazione Servizi ricreativi e culturali Servizi domestici Altri servizi personali Servizi sociali Pubblica amministrazione Sanità Istruzione Altri servizi sociali Composizione femminile Composizione maschile Fonte: Istat, rilevazione trimestrale sulle forze lavoro
11 richiedenti una specializzazione intermedia e tra le professioni esecutive di ufficio e di contatto con la clientela. Viceversa, tra le professioni di elevata specializzazione e tra i dirigenti ed imprenditori la crescita della componente femminile è risultata inferiore a quella maschile. Si evince, pertanto, un gander gap ancora piuttosto elevato nelle professioni di più alta qualifica; divario che, in varia misura, si presenta all interno di quasi tutti i settori e comparti Figura 10 Differenziali di genere per tipologia di professione espressi in percentuale variazioni tra il 1995 ed il ,0 40,0 30,0 20,0 10,0 Professioni intermedie Professioni esecutive di ufficio ed in contatto con la clientela Personale non Professioni di qualificato elevata specializzazione Legislatori, dirigenti e imprenditori Conduttori di impianti e operatori di macchinari 0,0-10,0-20,0 42,9 37,9 21,8 14,2 5,8 Artigiani, operai specializzati, agricoltori Professioni relative alle vendite ed ai servizi per le famiglie agricoltori -3,4-5,0-14,3 economici. Fa eccezione (tabella 16) il comparto dei servizi sociali, dove le donne manager o imprenditrici sono aumentate più dei loro colleghi uomini e il comparto dei servizi alle persone dove il differenziale di genere è positivo anche per quanto concerne le professioni ad alta qualificazione. Si può quindi dire che la situazione complessiva del mercato del lavoro sia ancora caratterizzata da una forte presenza maschile soprattutto nei ruoli decisionali o manageriali D altro canto, ciò viene confermato anche dall incidenza della tipologia di rapporto professionale che caratterizza l incremento della occupazione femminile. In proporzione, l incremento dell occupazione femminile è stato caratterizzato, più che negli uomini, dalla
12 diffusione dei contratti atipici e, nei settori a caratterizzazione maschile, dalla diminuzione dei contratti a tempo indeterminato. Tabella 16 Differenziali di genere per tipologia di professione e settori di attività economica espressi in percentuale variazioni tra il 1995 ed il 2000 GRANDI GRUPPI PROFESSIONALI Agricoltura Industria in senso stretto Costruzioni Servizi Artigiani, operai specializzati, agricoltori -323,8 252,5 569,8 7,0 Professioni relative alle vendite ed ai servizi per le famiglie -9,3-7,2 18,7 43,7 Professioni intermedie 24,3-21,8 191,6 29,7 Professioni esecutive di ufficio ed in contatto con la clientela 2,9-61,2-98,4 24,7 Personale non qualificato 389,9 16,3-406,5 9,3 Professioni di elevata specializzazione -3,3-3,2 137,6-2,4 Legislatori, dirigenti e imprenditori 29,7 3,9 30,8-5,4 Conduttori di impianti e operatori di macchinari 10,5 79,3 343,6 6,6 SERVIZI Servizi alle imprese Distribuzione Servizi Personali Servizi sociali Artigiani, operai specializzati, agricoltori 32,4 10,3 21,1 0,2 Professioni relative alle vendite ed ai servizi per le famiglie -28,5 1323,9 67,7 21,3 Professioni intermedie 25,6-488,2 16,6 42,9 Professioni esecutive di ufficio ed in contatto con la clientela 113,6 230,3 12,5 16,8 Personale non qualificato 92,3 244,5-20,4 6,9 Professioni di elevata specializzazione -120,1-123,7 4,1 8,4 Legislatori, dirigenti e imprenditori -21,8-384,6-7,3 3,1 Conduttori di impianti e operatori di macchinari 6,5 712,6 5,7 0,3 Un differenziale positivo relativo all occupazione tipica si riscontra solo in quelle attività già fortemente caratterizzate dalla presenza femminile, ovvero nei servizi personali ed in quelli sociali (tabella 17). Nel suo complesso, la differenza tra l incremento dell occupazione femminile e l incremento occupazionale maschile è spiegato, o si realizza circa 6 volte su 10 mediante il ricorso a forme di collaborazione professionale atipiche; per il 47,4% è invece riconducibile a forme occupazionali a tempo indeterminato.
13 È quindi riscontrabile una tendenza ancora fortemente caratterizzata dalla variabile di genere dal momento che all incremento dell occupazione generale corrisponda solo per gli uomini una successiva e maggiore stabilità lavorativa. Tabella 17 Differenziali di genere per tipologia di rapporto professionale nei diversi settori di attività economica espressi in percentuale variazioni tra il 1995 ed il 2000 (A) SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA Occupazione tipica Part-time Tempo determinato Agricoltura -117,0 50,8 194,7 Industria in senso stretto 95,2 45,3-36,4 Costruzioni -314,4-143,8 500,3 Totale servizi 33,0 62,4 12,0 - Servizi alle imprese -197,0 277,3 53,4 - Distribuzione -1013,5 1169,0 35,4 - Servizi personali 63,3 39,1 6,5 - Servizi sociali 65,9 27,5 9,2 Totale 47,4 61,5-1,9 (A) Il totale di riga è diverso da 100,0 in quanto il dato relativo al part-time si sovrappone a quello relativo ai contratti a tempo determinato.. Viceversa, in un ottica femminile, un grado maggiore di occupazione risulta possibile accettando prevalentemente forme di collaborazione professionale più precarie.
OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO
OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea
DettagliGli occupati stranieri pag. 2. I disoccupati stranieri pag. 4. La tipologia di impiego pag. 6
Studi e ricerche sull economia dell immigrazione Il mercato del lavoro straniero in Italia Anno 2011 Gli occupati stranieri pag. 2 I disoccupati stranieri pag. 4 La tipologia di impiego pag. 6 1 Gli occupati
DettagliLA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE
LA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE La crisi economica non ha solo aumentato il disagio economico delle famiglie diminuendone
DettagliPresentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007
I volti del sommerso Presentazione di Giovanna Altieri (Direttore Ires Cgil) Roma, 5 marzo 2007 La dimensione occupazionale del sommerso: unità di lavoro irregolari e tasso di irregolarità nel periodo
DettagliI numeri di Roma Capitale
I numeri di Roma Capitale Anno 2018 Occupati totali Tasso di variazione sull'anno precedente Occupati totali e tasso di variazione sul 2017 Anno 2018 25.000.000 23.214.949 0,9 Nell area romana al 2018
DettagliLaboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise
Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Nel 2014 il mercato del lavoro molisano ha mostrato segnali di miglioramento, (Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat)
DettagliI DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO
I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO IMPRESE E OCCUPATI: UNA PANORAMICA SUL DECENNIO 2001-2011 Il 9 Censimento generale dell industria e dei servizi ha registrato 4.425.950 imprese attive
DettagliUn confronto tra il primo semestre 2008 ed il primo semestre 2011
IL PART-TIME IN ITALIA Un confronto tra il primo semestre 2008 ed il primo semestre 2011 PANEL DATA P.tta Gasparotto, 8-35131 Padova Tel. 049 8046411 Fax 049 8046444 www.datagiovani.it info@datagiovani.it
DettagliSISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
Dicembre 2017 - n 23 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel terzo trimestre 2017
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese è un settore piuttosto
DettagliOsservatorio Nazionale. Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei
Osservatorio Nazionale Fondo Per la Formazione dei lavoratori temporanei Rapporto sintetico FORMA. TEMP. 2008 L attività di FORMATEMP nel 2008: I progetti, gli allievi coinvolti, le risorse impiegate Nel
DettagliNOTA Le assunzioni a tempo indeterminato. Le tendenze nazionali 2014-2015
Fvg prima regione per crescita di assunzioni a (+110%). Voucher boom: ne sono stati venduti 5 milioni nel 2015 Elaborazione Ires Fvg Nel 2015 il Friuli Venezia Giulia è la regione in cui si è registrata
DettagliLE DONNE E IL MERCATO DEL LAVORO. L'analisi del Centro Studi di Confcommercio. Evoluzione dell occupazione femminile nel periodo
LE DONNE E IL MERCATO DEL LAVORO L'analisi del Centro Studi di Confcommercio Evoluzione dell occupazione femminile nel periodo 1993-2001 La ripresa dell occupazione che ha interessato il nostro Paese negli
DettagliL OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO
DettagliLe donne in edilizia Occupazione femminile nelle costruzioni Commento dei dati statistici
Centro Studi Le donne in edilizia Occupazione femminile nelle costruzioni Commento dei dati statistici a cura di Alessandra Graziani Roma, aprile 2013 1 Commento dei dati statistici Come noto, le costruzioni
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Novembre 2015 Osservatorio sui lavoratori dipendenti 1 privato del settore 1. NUMERO LAVORATORI, RETRIBUZIONI E GIORNATE RETRIBUITE
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività
DettagliI NUOVI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE IN FVG NEL 2015 (gennaiodicembre)
18 febbraio #lavoro Rassegna stampa TG3 RAI FVG 16feb2016 Messaggero Veneto 17feb2016 Il Piccolo 17feb2016 Il Gazzettino 17feb2016 I NUOVI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE IN FVG NEL 2015 (gennaiodicembre)
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali SEGRETARIATO GENERALE DIVISIONE V COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ STATISTICHE
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali SEGRETARIATO GENERALE DIVISIONE V COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ STATISTICHE Roma, 22 marzo 2009 Andamenti dell occupazione e della disoccupazione:
DettagliIl commento ai dati dell indagine e le tabelle sono disponibili on line sul sito internet di Unioncamere Lazio, nella sezione studi e ricerche.
PRESENTAZIONE Il Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere italiana e dal Ministero del Lavoro in collaborazione con le Camere di Commercio, costituisce una fonte statistica di notevole
DettagliOccupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel I trimestre Documento di sintesi
Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel I trimestre 218 Documento di sintesi 12 giugno 218 Quadro di insieme del mercato del lavoro regionale nel I trimestre 218 In Emilia-Romagna il tasso di
DettagliDATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO
DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato
DettagliOccupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel primo trimestre 2017
REPORT FLASH Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel primo trimestre 2017 9 giugno 2017 In breve In Emilia-Romagna si ha un ulteriore, rilevante incremento dell occupazione complessiva I dati
DettagliDATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO
DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi
DettagliA cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale. Dicembre Aggiornamento all anno 2016
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Dicembre 2017 Aggiornamento all anno 2016 Certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici Nel 2016 sono
DettagliOccupati - Totale economia livello, migliaia
LOMBARDIA Le previsioni al 2016: impiego di lavoro La previsione relativa alla dinamica occupazionale che la Lombardia sperimenterà nel corso del periodo 2010-2016 1 mostra una variazione media annua negativa,
DettagliIL MERCATO DEL LAVORO Anni
Rilevazione sulle forze di lavoro Medie provinciali Le forze di lavoro IL MERCATO DEL LAVORO Anni Nel periodo la situazione del mercato del lavoro della provincia di Ravenna è caratterizzata da un aumento
DettagliNOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005)
NOTIZIE STATISTICHE S t a t i s t i c a e O s s e r v a t o r i N u m e r o 21 m a g g io 2006 La condizione lavorativa in nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) La partecipazione al mercato
DettagliINDAGINE ISTAT SULLA FORZA LAVORO
INDAGINE ISTAT SULLA FORZA LAVORO PROVINCIA DI PIACENZA: POPOLAZIONE DI 15 ANNI ED OLTRE PER CONDIZIONE E SESSO, RILEVAZIONE TRIMESTRALE ISTAT, MEDIE ANNUE 1999 2001 (*) 1999 2000 2001 OCCUPATI 110 107
DettagliGLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI
GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio 2016 a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO
DettagliDonne e lavoro nella provincia di Ferrara
Donne e lavoro nella provincia di Ferrara Ferrara, 8 aprile 2019 Giuliano Guietti Percentuale di popolazione femminile sul totale della popolazione Popolazione anno 1998 2008 2013 2018 Italia 51,5 51,6
DettagliIl lavoro interinale nel primo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL
[ 2010] Il lavoro interinale nel primo trimestre 2010 attraverso i Dati INAIL SINTESI Nel primo trimestre del 2010 il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale (assicurati
DettagliPuglia i. Tabella 1. Quadro economico e del mercato del lavoro. Variazione 1 percentuale
Puglia i La Tabella 1 illustra le previsioni riguardanti il quadro economico e il mercato del lavoro della regione Puglia. Nel periodo di previsione il valore aggiunto regionale aumenterà del 6,2%, passando
DettagliOSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE DICEMBRE 215 #25 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 LIQUIDAZIONI AI MINIMI DAL 26 SINTESI DEI RISULTATI Si interrompe il calo
DettagliOccupati - Totale economia livello, migliaia
LOMBARDIA Le previsioni al 2015: impiego di lavoro La previsione relativa alla dinamica occupazionale che la Lombardia sperimenterà nel corso del periodo 2008-2015 1 mostra una variazione media annua positiva,
Dettagli39. IL LAVORO NELL ACCOGLIENZA TURISTICA
39. IL LAVORO NELL ACCOGLIENZA TURISTICA Il turismo costituisce per l economia italiana un importante bacino occupazionale, tanto più in quanto negli ultimi anni l offerta turistica del Paese è andata
DettagliSISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
Marzo 2018 - n 24 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel IV trimestre 2017 si registrano
DettagliDIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA
DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LO STOCK ABITATIVO IN ITALIA 5 Maggio 2015 INDICE SINTESI... 3 ABITAZIONI... 4 ABITAZIONI OCCUPATE DA PERSONE RESIDENTI... 6 POPOLAZIONE E FAMIGLIE... 9 ABITAZIONI
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2019 Anno 2018 Lavoratori Domestici Nell anno 2018 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 859.233,
DettagliA cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale. Dicembre Aggiornamento Anno 2015
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Dicembre 2016 Aggiornamento Certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici 1 Nel 2015 sono stati trasmessi
Dettagli5. Il lavoro in Campania
39 5. Il lavoro in Campania Nel secondo trimestre 2011 il numero di occupati risulta pari a 1.586.000 unità, in calo su base annua (-0,3%, pari a -4.000 unità) (Italia 23.094.000 +0,4%). Continua, nel
DettagliL occupazione degli over 55 in FVG
17 maggio #lavoro Rassegna stampa Il Piccolo 16mag2017 L occupazione degli over 55 in FVG I DATI ISTAT Il numero di occupati over 55 in Friuli Venezia Giulia, in base alle stime dell Istat (provenienti
DettagliTab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni
La media 2018 L occupazione Secondo i dati di media annuale diffusi dall ISTAT relativamente all anno 2018, in Italia l occupazione cresce per il quinto anno consecutivo, con un incremento di 192mila unità
DettagliFondazione CENSIS Dialogo sociale e politiche attive del lavoro nella programmazione FSE Fenomeni e tendenze del mercato del lavoro
Fondazione CENSIS Dialogo sociale e politiche attive del lavoro nella programmazione FSE 2014-2020. Fenomeni e tendenze del mercato del lavoro Maurizio Sorcioni Italia Lavoro Argomenti 1. Occupati e disoccupati:
DettagliI primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007
I primati di nel mercato del lavoro nel 2007 Maggio 2008 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni
DettagliNote di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno Anno 2016)
Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (Anno 2015- Anno 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono
DettagliSISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
Settembre 2016 - n 18 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI 2.454.757 sono le attivazioni registrate nel
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2018 Anno 2017 Lavoratori Domestici Nell anno 2017 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 864.526,
DettagliOccupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel terzo trimestre Documento di sintesi
Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel terzo trimestre 2017 Documento di sintesi 7 dicembre 2017 In breve Nel III trimestre 2017 l occupazione in Emilia-Romagna è pressoché stazionaria dopo
DettagliOccupazione e disoccupazione in Emilia-Romagna nel secondo trimestre Documento di sintesi
Occupazione e disoccupazione in Emilia-Romagna nel secondo trimestre Documento di sintesi 12 settembre In breve Nel II trimestre prosegue in Emilia-Romagna l aumento dell occupazione complessiva Nel II
DettagliNota di commento ai dati sul mercato del lavoro I trimestre 2017
Nota di commento ai dati sul mercato del lavoro I trimestre 2017 Fonte: Istat Aggiornamento giugno 2017 Dall indagine sulle forze di lavoro dell Istat derivano le stime ufficiali degli occupati e delle
DettagliIstituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori COMUNICATO STAMPA
Roma, 16 marzo 2010 Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori COMUNICATO STAMPA X RAPPORTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA Ministero del Lavoro-Isfol In Italia cresce il numero dei
DettagliL economia del Lazio nel 2009
L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat
DettagliTab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni. v.a. v.
La media 2016-2017 Secondo i dati di media annuale diffusi dall ISTAT relativamente all anno 2017, in Italia l occupazione cresce per il quarto anno consecutivo, con un incremento di 265mila unità (+1,2%).
DettagliVENETO. Le previsioni al 2016: impiego di lavoro
VENETO Le previsioni al 2016: impiego di lavoro Lo scenario di previsione relativo alle dinamiche occupazionali del Veneto indica una flessione dell occupazione, che nel periodo 2010-2016 1 si ridurrà
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Settembre 212 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Secondo Trimestre 212 Nei primi sei mesi del 212 il numero di fallimenti si attesta sui livelli elevati dell anno precedente Secondo gli archivi
DettagliNote di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2016 Anno 2017)
Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2016 Anno 2017) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Marzo 2018 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono
DettagliIl mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2010
Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città Maggio 2010 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione:
DettagliL. Attività immobiliari i
L. i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore delle. Il valore aggiunto totale aumenterà dell 11% dal 2014 al 2018, passando
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Novembre 2015 Certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici 1 Nel 2014 sono stati trasmessi 11.494.805
DettagliL offerta di servizi sportivi in Italia
6 novembre 2002 L offerta di servizi sportivi in Italia In occasione della Sesta conferenza nazionale di statistica, l appuntamento biennale tra produttori e utilizzatori della statistica ufficiale, dedicato
DettagliCalabria. Il Valore aggiunto è espresso in milioni di euro; l'occupazione in migliaia di ULA; la Produttività in migliaia di euro.
Calabria La Tabella 1 illustra le previsioni relative al quadro economico e del mercato del lavoro della regione Calabria. Nel periodo 2015-2019 il valore aggiunto regionale aumenta del 4,5%, passando
Dettagli31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. L occupazione a Ferrara nel 2010
31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA L occupazione a Ferrara nel 2010 L andamento positivo dell economia italiana nel 2010, tornata a crescere dopo la crisi iniziata nella seconda metà del
DettagliGli immigrati nel mercato
Gli immigrati nel mercato occupazionale Italiano Alessandra Ciurlo Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes Padova 28 Ottobre 2009 Domande di assunzioni nel quadriennio 2005/2008 Il mercato del
DettagliPercentuale delle scuole che hanno avviato la rilevazione
Rilevazione permessi Legge 104 Approfondimento sulle SCUOLE 21/10/2011 Dati generali sulle scuole Numero di scuole censite 11.264 Scuole che hanno avviato la rilevazione 9.756 Percentuale delle scuole
DettagliCittadini stranieri e mercato del lavoro in Emilia-Romagna e a Ferrara
Cittadini stranieri e mercato del lavoro in Emilia-Romagna e a Ferrara Ferrara, 7 marzo 2019 Valerio Vanelli Osservatorio sul fenomeno migratorio della Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna Cittadini
DettagliMolise. Il Valore aggiunto è espresso in milioni di euro; l'occupazione in migliaia di ULA; la Produttività in migliaia di euro.
Molise La Tabella 1 illustra le previsioni riguardanti il quadro economico e il mercato del lavoro della regione Molise. Nel periodo 2015-2019 il valore aggiunto regionale aumenta dell 1,0%, passando da
DettagliLa lettura di libri in Italia
12 maggio 2010 La lettura di in Italia Anno 2009 L indagine Aspetti della vita quotidiana rileva ogni anno informazioni sulla lettura di nel tempo libero, sul profilo dei lettori e sulla dotazione delle
DettagliBasilicata. Il Valore aggiunto è espresso in milioni di euro; l'occupazione in migliaia di ULA; la Produttività in migliaia di euro.
Basilicata La Tabella 1 illustra le previsioni riguardanti il quadro economico e il mercato del lavoro della regione Basilicata. Nel periodo 2015-2019 il valore aggiunto regionale aumenta dell 1,7%, passando
DettagliSISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
Marzo 2017 - n 20 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel IV Trimestre 2016 si registrano 2.356.385
DettagliIL LAVORO IN FVG NELL ULTIMO DECENNIO
2 maggio #lavoro IL LAVORO IN FVG NELL ULTIMO DECENNIO 2008-2018 È diminuita l occupazione ma ancora di più la popolazione Il numero di occupati in Friuli Venezia Giulia, nonostante il recupero degli ultimi
DettagliSi prevede infine una diminuzione della produttività del lavoro, pari al 2,9%, passando da 56,8 a 55,2 migliaia euro nel periodo considerato.
C. 26 Attività Manifatturiere: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti,
DettagliLe donne scelgono l agricoltura biologica
Le donne scelgono l agricoltura biologica Cecilia Manzi Annalisa Pallotti MiPAAF,1 aprile 2014 Demografia delle aziende tra i due Censimenti In 10 anni il numero delle aziende agricole ha subito un forte
DettagliC. 12 Attività Manifatturiere: industria del tabacco i
C. 12 Attività Manifatturiere: industria del tabacco i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore delle Attività Manifatturiere.
DettagliCONTRATTI A TERMINE: SONO PREVALENTEMENTE AL SUD, INTERESSANO SOPRATTUTTO L AGRICOLTURA, IL COMMERCIO E IL TURISMO. MA NE ABBIAMO MENO DELLA MEDIA UE
Ufficio Studi News del 4 agosto 2018 CGIa CONTRATTI A TERMINE: SONO PREVALENTEMENTE AL SUD, INTERESSANO SOPRATTUTTO L AGRICOLTURA, IL COMMERCIO E IL TURISMO. MA NE ABBIAMO MENO DELLA MEDIA UE L incidenza
DettagliI primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2005
I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2005 Giugno 2006 Direttore: Gianluigi Bovini Redazione: Antonio Silvestri Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2017 Anno 2016 Lavoratori Domestici Nell anno 2016 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 866.747,
DettagliDONNE E UOMINI NEL MERCATO DEL LAVORO DEL LAZIO
DONNE E UOMINI NEL MERCATO DEL LAVORO DEL LAZIO OCCUPAZIONE FEMMINILE LA GRANDE SFIDA IRRISOLTA Criticità strutturali Congiuntura economica 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2017
DettagliEconomia, innovazione e mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia. Carlos Corvino Osservatorio sviluppo e comunicazione del mercato del lavoro
Economia, innovazione e mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia Carlos Corvino Osservatorio sviluppo e comunicazione del mercato del lavoro Sommario Fuori dalla crisi economica. Fuori dalla crisi occupazionale?
DettagliTabella 1 - Superficie agricola utilizzata (SAU x1000 ha), aziende agricole (x1000) e SAU media per azienda (ha) SAU Aziende agricole ha/azienda
Registro delle imprese: si conferma, nel 2017, il rallentamento della diminuzione delle imprese agricole (-0,35%); crescono i conduttori under 35 (+5,6%). Le imprese agricole iscritte nel Registro delle
DettagliRilevazione trimestrale sulle forze di lavoro Ottobre 2001
Rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro 2001 27 dicembre 2001 Per evitare la concomitanza con le operazioni censuarie, la settimana di riferimento dell'indagine sulle forze di lavoro relativa a ottobre
DettagliEMILIA ROMAGNA. Le previsioni al 2016: impiego di lavoro
EMILIA ROMAGNA Le previsioni al 2016: impiego di lavoro Lo scenario di previsione relativo alle dinamiche occupazionali dell Emilia Romagna tra il 2010 e il 2016 1 indica una modesta crescita dell occupazione,
DettagliRAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
Sintesi dei principali dati del periodo 2007-2015 Comparti di contrattazione: - Settore Statale: Ministeri; Agenzie fiscali, Presidenza del consiglio dei ministri; Vigili del fuoco; Scuola; Istituzioni
DettagliSISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE
Settembre 2019 - n 30 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel secondo trimestre 2019
DettagliC. 28 Attività Manifatturiere: fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca i
C. 28 Attività Manifatturiere: fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore
DettagliC. 14 Attività Manifatturiere: confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia i
C. 14 Attività Manifatturiere: confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Novembre 2014 Anno 2013 Certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici Nell anno 1 2013 sono stati
DettagliFALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE
FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE OSSERVATORIO 2 q SETTEMBRE 217 N 32 I FALLIMENTI TORNANO AI LIVELLI PRE-CRISI OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE - SETTEMBRE 217 / N
DettagliL Identikit dell immigrato cinese
Studi e ricerche sull economia dell immigrazione L Identikit dell immigrato cinese Profilo Demografico Occupazione Imprenditoria Aspetti economici Dicembre 2013 La popolazione cinese in Italia e le sue
Dettagli8. Occupazione e forze di lavoro
8. Occupazione e forze di lavoro Il mercato del lavoro romano mostra, già da qualche anno, un buon dinamismo, facendo registrare andamenti nettamente migliori del dato nazionale, ma anche di quello del
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2016 Anno 2015 Lavoratori Domestici Nell anno 2015 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 886.125,
DettagliIl Mercato del Lavoro in Lombardia
Il Mercato del Lavoro in Lombardia Rapporto 2012 Milano 1 luglio 2013 Agenda Il contesto Il campione Struttura e flussi dell occupazione Orari ed assenze Retribuzioni 2 Agenda Il contesto Il campione Struttura
DettagliLavoro News # 14 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro
Agenzia per il lavoro e l istruzione Osservatorio sul MdL Lavoro News # 14 Bollettino trimestrale sul mercato del lavoro I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2015 ISTAT Indagine Continua sulle Forze di Lavoro
DettagliI PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA (anno 2003) Distribuzione delle unità locali Bar (valori assoluti) Ristoranti (valori assoluti)
I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA (anno 2003) Distribuzione delle unità locali Bar (valori assoluti) Ristoranti (valori assoluti) I consumi alimentari fuori casa La spesa delle famiglie (trend) I consumi alimentari
DettagliIl lavoro interinale nel primo trimestre 2011 attraverso i Dati INAIL
[maggio 2011] Il lavoro interinale nel primo trimestre 2011 attraverso i Dati INAIL SINTESI Nel primo trimestre del 2011 il numero di lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale
DettagliRAPPORTO IMPRESAINGENERE La crisi non ha fermato le donne: 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015
Comunicato stampa RAPPORTO IMPRESAINGENERE La crisi non ha fermato le donne: 35mila imprese femminili in più tra 2010 e 2015 Sono 1 milione e 312mila, danno lavoro a 3 milioni di persone e sono sempre
DettagliLe donne nella crisi - Roma 21 giugno 2012
IL MERCATO DEL LAVORO FEMMINILE IN ITALIA Linda Laura Sabbadini Capo Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali ISTAT Le donne nella crisi - Roma 21 giugno 2012 Dalla metà degli anni 90 al 2008
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
AGRICOLTURA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il peso del settore dell agricoltura si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma in alcuni territori rappresenta ancora
DettagliFriuli-Venezia Giulia i
Friuli-Venezia Giulia i La Tabella 1 illustra le previsioni riguardanti il quadro economico e il mercato del lavoro della regione Friuli-Venezia Giulia. Nel periodo di previsione il valore aggiunto regionale
Dettagli