STRUTTURE DATI IN JAVA
|
|
- Luciana Paoletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Package java.util STRUTTURE DATI IN JAVA Molto spesso, una computazione si basa su una o più strutture dati, di vario tipo: insiemi, code, stack, tabelle, liste, alberi Data la loro importanza, Java ne offre un ampia scelta nella Java Collection Framework (JCF) interfacce che definiscono insiemi di funzionalità classi che ne forniscono varie implementazioni Sono contenitori "generici" per oggetti fino a JDK 1.4, si usava Object come tipo generico da Java 1.5 in poi: supporto ai TIPI GENERICI 1
2 Cosa è una collezione (Collection)? Un oggetto che ragruppa un gruppo di elementi in una singolo oggetto. Uso: memorizzare, manipolare e trasmettere dati da un metodo ad un altro. Tipicalmente rappresentano gruppi di elementi naturalmente collegati: Una collezione di lettere Una collezione di numeri di telefono Cosa è l ambiente Collections? E una architettura unificata per manipolare collezioni. Un framework di collection contiene tre elementi: Interfaces Implementazion Algoritmi Esempi C++ Standard Template Library (STL) Smalltalk's collection classes. Java s collection framework Vantaggi Riduce lo sforzo di programmazione Accresse la velocità e la qualità di programmazione Interoperabilita fra API scorrelate Riduce lo sforzo di imparare ed utilizzare nuove API Riduce lo sforzo per prograttare nuove API Riuso del software 2
3 Collections Framework Interfacce Abstract data types rappresentanti le collezioni. Permentono di manipolare le collezioni indipententemente dai dettagli delle loro implementazioni. In un linguaggio object-oriented come Java, queste interfacce formano una gerarchia Algoritmi Metodi che eseguono utili computazioni come ricerca, ordinamento sugli oggetti che implementano le interfaccie Questi algoritmi sono polimorfi in quanto lo stesso metodo può essere utilizzato su molte differenti implementazioni della stessa interfaccia. Interfacce di Collections Collection Map Set List SortedMap SortedSet 3
4 JCF: QUADRO GENERALE Implementazioni fondamentali per le liste: ArrayList,LinkedList, Vector per le tabelle hash: HashMap, HashSet, Hashtable per gli alberi: TreeSet, TreeMap (implementano rispettivamente SortedSet e SortedMap) Due parole sulle classi di implementazione: le linked list sono liste realizzate con puntatori i resizable array sono liste di array i balanced tree sono alberi realizzati con puntatori le tabelle hash sono tabelle realizzate tramite funzioni hash, ossia funzioni che associano una entità a un valore tramite una funzione matematica. Contenitori generici per oggetti realizzati tramite il tipo generico Object 4
5 JCF "CLASSICA" (fino a Java 1.4) Scelta di fondo: uso del tipo generico Object come mezzo per ottenere contenitori generici i metodi che aggiungono / tolgono oggetti dalle collezioni prevedono un parametro di tipo Object i metodi che cercano / restituiscono oggetti dalle collezioni prevedono un valore di ritorno Object Conseguenza: si possono aggiungere/togliere alle/dalle collezioni oggetti di qualunque tipo, TRANNE i tipi primitivi questi ultimi devono prima essere rispettivamente incapsulati in un oggetto (BOXING) / estratti da un oggetto che li racchiuda (UNBOXING) Contenitori generici per oggetti realizzati tramite il concetto di tipo parametrico 5
6 IL NUOVO APPROCCIO (java 1.5) È sbagliato abolire il controllo di tipo! Occorre un altro modo per esprimere genericità, che consenta un controllo di tipo a compile time type safety: "se si compila, è certamente corretto" Java 1.5 introduce i tipi parametrici ("generici") Il tipo può essere un parametro: in funzioni statiche, in classi e metodi di classi notazione <TIPO> Si possono definire relazioni fra "tipi generici recupera il "lato buono" dell'ereditarietà fra collezioni, inquadrandolo in un contesto solido. Generics Un generic è un metodo che è ricompilato con differenti tipi secondo le necessità (simile ai template C++) Svantaggi: Invece di : List words = new ArrayList(); Si deve definire: ArrayLIst<String> words = new ArrayList<String>(); Vantaggi: Fornisce una migliore gestione del type checking durante la compilazione Evita il casting da Object. I.e., invece di String title = ((String) words.get(i)).touppercase(); utilizzaremo String title = words.get(i).touppercase(); 6
7 Esempio di classe parametrica class tipo <T> { T attributo; public tipo (T x){attributo = x;} public T getvalue() {return attributo;} } Uso della classe parametrica public class Prova { public static void main(string []s){ tipo <String> p1 = new tipo<string>(s[0]); tipo <Integer> p2 = new tipo<integer>(10); String a = p1.getvalue(); System.out.println(a); Integer b = p2.getvalue(); System.out.println(b); } } 7
8 Tutta la JFC è stata riscritta per far uso dei generici Anche classi preesistenti (come Vector) sono state reingegnerizzate e riscritte in accordo al nuovo idioma Le operazioni sulla JFC "generica" si dicono checked (controllate) o type-safe (sicure come tipo) public interface List<E> { void add(e x); Iterator<E> iterator(); } public interface Iterator<E> { E next(); boolean hasnext(); } 8
9 List myintlist = new LinkedList(); // 1 myintlist.add(new Integer(0)); // 2 Integer x = (Integer) myintlist.iterator().next(); // 3 List<Integer> myintlist = new LinkedList<Integer>(); // 1 myintlist.add(new Integer(0)); //2 Integer x = myintlist.iterator().next(); // 3 Tipi parametrizzati Tutte le occorenze del parametro formal type (E in questo caso) sono sostituite dagli argomenti i actual type (in questo caso Integer). List<String> ls = new ArrayList<String>(); //1 List<Object> lo = ls; //2 L istruzione 2 genera un errore in compilazione In generale, se C2 è una classe derivata da C1 e G è una dichiarazione generica, non è vero che G<C2> è un tipo derivato da G<C1>. 9
10 Verso ii concetto di "tipo parametrico variante" Abbiamo visto che, se B deriva da A, NON si può dire che una collezione di elementi di B derivi dalla collezione di elementi di A, perché in generale ciò non ha senso (operazioni impossibili) ALCUNE operazioni potrebbero anche essere sicure (negli array, la lettura), ma ciò non è vero in generale. 10
11 CLASSI GENERICHE ed EREDITARIETÀ Consideriamo la classe generica LinkedList <T>: prendiamo due sue "istanziazioni" LinkedList <Number> LinkedList<Integer> Sono due tipi diversi, incompatibili fra loro! Si evita così il rischio di situazioni "apparentemente giuste ma in realtà sbagliate" stile array. Per verificarlo, immaginiamo di creare due liste: LinkedList<Number> l1 = new LinkedList<Number>(); LinkedList<Integer> l2 = new LinkedList<Integer>(); e consideriamo i due possibili assegnamenti: l1 = l2 //errore l2 = l1 //errore Covarianza, controvarianza, bivarianza 11
12 Dai TIPI GENERICI a TIPI PARAMETRICI VARIANTI ("WILDCARD") L'esperimento precedente ha mostrato che non ha senso cercare una compatibilità generale fra tipi parametrici, perché non può esistere. Ha senso invece cercare compatibilità fra casi specifici e precisamente fra tipi di parametri di singoli metodi. Perciò, alla normale notazione dei tipi generici List<T>, usata per creare oggetti, si affianca una nuova notazione, pensata esplicitamente per esprimere i tipi accettabili come parametri in singoli metodi Si parla quindi di tipi parametrici varianti, in Java più brevemente detti WILDCARD. WILDCARD, ovvero TIPI COVARIANTI, CONTROVARIANTI, BIVARIANTI Alla luce di ciò: la notazione List<T> denota il normale tipo generico il tipo covariante List<? extends T> fattorizza le proprietà dei List<X> in cui X estende T si usa per specificare tipi che consentono solo "letture" il tipo controvariante List<? super T> fattorizza le proprietà dei List<X> in cui X è esteso da T si usa per specificare tipi che consentono solo "scritture" il tipo bivariante List<?> fattorizza tutti i List<T> senza distinzione si usa per specificare tipi che non consentono né letture né scritture (ma possono servire comunque ) 12
13 Wildcards void printcollection(collection c) { Iterator i = c.iterator(); for (k = 0; k < c.size(); k++) { System.out.println(i.next()); }} void printcollection(collection<object> c) { for (Object e : c) { System.out.println(e);}} Wildcards void printcollection(collection<?> c) { for (Object e : c) { System.out.println(e);}} Esempio public class MyList<T> { private T head; private MyList<T> tail; public T gethead(){ return head; } public <E extends T> void sethead(e element){ head=element; } } MyList<Number> list1 = new MyList<Number>(); MyList<Integer> list2 = new MyList<Integer>(); list1.sethead( new Double(1.4) ); // OK! list1.sethead( list2.gethead() ); // OK! 13
14 Esempio public class MyList<T> { private T head; private MyList<T> tail; public T gethead(){ return head; } public <E extends T> void sethead(e element){ head=element; } public void settail(mylist<t> l){ tail=l; } public MyList<? extends T> gettail(){ return tail; } } Restituisce una lista di elementi di tipo T o più specifico di T MyList<? extends Number> list3 = list1.gettail(); MyList<? extends Number> list4 = list2.gettail(); MyList<? extends Integer> list5 = list2.gettail(); I primi due restituiscono una lista di Number, compatibile col tipo "lista di qualcosa che estenda Number Il terzo restituisce una lista di Integer, compatibile col tipo "lista di qualcosa che estenda Integer" public class MyList<T> { private T head; private MyList<? extends T> tail; public T gethead(){ return head; } public <E extends T> void sethead(e element){...} public MyList<? extends T> gettail(){ return tail; } public void settail(mylist<? extends T> l){ tail=l;} } Non c'è realmente bisogno che la coda sia una lista di T! Possiamo essere più generici! Conseguentemente, possiamo rilassare il vincolo su settail, il cui argomento ora può essere una lista di qualunque cosa estenda T list1.settail(list2); // SI', ORA VA BENE! Si rendono così SELETTIVAMENTE possibili TUTTE e SOLE le operazioni "sensate" e significative! 14
15 Riflessioni a posteriori Nell'esempio precedente abbiamo usato: il tipo generico MyList<T> per creare oggetti MyList<Number>, MyList<Integer>, tipi covarianti come MyList<? extends Number> fattorizza le proprietà dei tipi di liste che estendono Number, come MyList<Integer>, MyList<Double>, o MyList<Number> stessa NON abbiamo invece usato: tipi controvarianti come MyList<? super Number> fattorizzerebbe le proprietà di tutte le liste di tipi più generici di Number, come ad esempio MyList<Object> il tipo bivariante MyList<?> public abstract class Shape { public abstract void draw(canvas c);} public class Circle extends Shape { private int x, y, radius; public void draw(canvas c) {... } } public class Rectangle extends Shape { private int x, y, width, height; public void draw(canvas c) {... } } public void drawall(list<shape> shapes) { for (Shape s: shapes) { s.draw(this);}} public void drawall(list<? extends Shape> shapes) {... } 15
16 List<? extends Shape> è un esempio di bounded wildcard. Il simbolo? Sta per un tipo sconosciuto Sappiamo che in questo caso tale tipo sconosciuto e un subtype di Shape. Diremo che Shape è un upper bound di una wildcard. Generic Methods Supponiamo di voler scrivere un metodo che prende un array di objects è una collection e pone gli oggetti dell array in una collection. Soluzione static void fromarraytocollection (Object[] a, Collection<?> c) { for (Object o : a) { c.add(o); // compile time error }} 16
17 I metodi generici consentono di superare un tale problema. Cosi come in una dichiarazione di tipo, la dichiarazione di un metodo può essere generica cioè parametrizzata rispeotto ad uno o più parametri static <T> void fromarraytocollection (T[] a, Collection<T> c) { for (T o : a) { c.add(o); // correct} } Collection Radice della gerarchi delle collezioni Rappresenta un gruppo di oggetti detti elementi della collezione. Alcune implementazioni di Collection consento la duplicazione degli elemente mentre altre no. Alcune sono ordinate altre no. Collection è utilizzato per passare collezioni e manipolarle con la massima generalità. 17
18 Collection Set Set List SortedSet Interface Set extends Collection Modella l astrazione matematica di insieme Collezione non ordinata di object No elementi duplicati Gli stessi metodi di Collection Semantica differente Implementazioni: AbstractSet, HashSet, LinkedHashSet, TreeSet Collection SortedSet Set List SortedSet Interface SortedSet extends Set Un insieme che garanisce che l insieme sia ordinato Tutti gli elementi inseriti in un sorted set devono implementare l interfaccia Comparable Implementazioni: TreeSet 18
19 Collection List Set List SortedSet Una collezione ordinata (chiamata anche sequenza). Può contenere elementi duplicati Consente il controllo della posizione nella lista in cui un elemento è inserito L accesso agli elemento è eseguito rispoetto al loro indice intero (posizione). All Known Implementing Classes: AbstractList, ArrayList, LinkedList, Vector Map Map SortedMap Interface Map (non estente Collection) Un object corrisponde (maps) valori chiave Non contiene chiavi duplicate ogni chiave corrisponde al più un valore Sostituisce la classe astratta java.util.dictionary L ordine può essere fornito da classi che implementano l interfaccia All Known Implementing Classes: AbstractMap, Attributes, HashMap, Hashtable, IdentityHashMap, RenderingHints, TreeMap, WeakHashMap 19
20 Map SortedMap SortedMap public interface SortedMap extends Map un map che garantisce che è ordinato in ordine crescente. Tutti gli elementi inseriti in un sorted map devono implementare l interfaccia Comparable All Known Implementing Classes: TreeMap Implementazioni nel Framework Collections Le implementazioni concrete dell interfaccia collection sono strutture dati riutilizzabili 20
21 Set Implementations HashSet un insieme associato con una hash table TreeSet Implementazione di un albero binario bilanciato Impone un ordine nei suoi elementi HashSet Set TreeSet List Implementations List ArrayList Vector LinkedList 21
22 List Implementations ArrayList Un array ridimenzionabile Asincrono LinkedList Una lista doppiamente concatenata Pu ò avere performance migliori di ArrayList Vector Un array ridimenzionabile Sincrono Map Implementations Map Hashtable HashMap SortedMap TreeMap 22
23 Map Implementations HashMap Un hash table implementazione di Map Come Hashtable, ma supporta null keys & values TreeMap Un albero binario bilanciato Impone un ordine nei suoi elementi Hashtable hash table sincronizzato Implementazione dell interfaccia Map. Utility di Collections Framework Interfaces Iterator Comparator ListIterator Classes Arrays Collections 23
24 Iterator public interface Iterator<E> Creato da Collection.iterator() Simile a Enumeration Nome di metodi migliorati Permette una operazione remove() sul item corrente boolean hasnext() Returns true if the iteration has more elements. E next() Returns the next element in the iteration. void remove() Removes from the underlying Implementazioni: BeanContextSupport.BCSIterator ListIterator public interface ListIterator<E>extends Iterator<E> Attraversa la List in ogni direzione Modifica List durante l iterazione Metodi aggiunti: void add(e e) Inserts the specified element into the list (optional operation). boolean hasprevious() Returns true if this list iterator has more elements when traversing the list in the reverse direction. 24
25 int nextindex() Returns the index of the element that would be returned by a subsequent call to next. E previous() Returns the previous element in the list. int previousindex() Returns the index of the element that would be returned by a subsequent call to previous. void set(e e) Replaces the last element returned by next or previouswith the specified element (optional operation). Collection List Cloneable Serializable java.lang.object java.util.abstractcollection java.util.abstractlist java.util.abstractsequentiallist java.util.linkedlist 25
26 Liste Nel package java.util due tipi di liste entrambe implementano l interfaccia java.util.list ArrayList: basata su array e indicatore di riempimento LinkedList:basata su rappresentazione collegata Attenzione - i due tipi di liste hanno prestazioni diverse nelle operazioni fondamentali public class LinkedList<E> extends AbstractSequentialList<E> implements List<E>, Deque<E>, Cloneable, Serializable public class ArrayList<E>extends AbstractList<E> implements List<E>, RandomAccess, Cloneable, Serializable public class ArrayDeque<E> extends AbstractCollection<E> implements Deque<E>, Cloneable, Serializable public class Vector<E> extends AbstractList<E> implements List<E>, RandomAccess, Cloneable, Serializable 26
27 la rappresentazione con array facilita l accesso agli elementi data la posizione ma penalizza gli inserimenti e le cancellazioni in mezzo alla lista è necessario spostare gli elementi su o giù Viceversa LinkedList è più lenta nell accesso agli elementi data la posizione accedere l elemento in posizione i richiede la scansione di i riferimenti ma è più veloce negli inserimenti e nelle cancellazioni (approssimativamente costano quanto la scansione) Un test di prestazioni Basato su circa 1000 operazioni tempi misurati in millisecondi 27
28 Considerazioni sulle prestazioni gli array sono i più veloci, ma non consentono inserimenti e cancellazioni ArrayList è veloce nell accesso agli elementi, lenta in inserimenti e cancellazioni in mezzo LinkedList è più lenta nell accesso, ma decisamente più veloce in inserimenti e canc. Vector è più lenta di entrambe e non dovrebbe essere utilizzata Di conseguenza nel caso di liste a bassa dinamica, per ridurre i tempi di scansione è opportuno usare ArrayList per liste ad alta dinamica, con frequenti inserimenti e cancellazioni conviene utilizzare LinkedList E che succede se devo cambiare tipo? es: passare da ArrayList a LinkedList Linea guida è opportuno programmare con le interfacce invece che con le implementazioni le interfacce riducono l accoppiamento tra leclassi e semplificano i cambiamenti Nel caso delle liste è opportuno utilizzarle per quanto possibile attraverso riferimenti di tipo java.util.list In questo modo le modifiche sono semplificate basta cambiare le poche istruzioni in cui gli oggetti di tipo lista sono creati cambiando laclasse usata per l implementazione il resto dell applicazione resta intatta i metodi si comportano polimorficamente e viene utilizzata la nuova implementazione 28
29 Iteratori Attenzione in questo approccio, quando manipolo la lista devo tenere in considerazione che l implementazione potrebbe cambiare In particolare devo fare attenzione a non basare la scrittura del codice su una o l altra delle implementaz. Un operazione critica: la scansione Il modo tipico di scandire una lista utilizzando indici interi for (int i = 0; i < lista.size(); i++) { Object o = lista.get(i); // operazioni su o } Iteratori Questo tipo di scansione è particolarmente adatto ad ArrayList (il metodo get viene eseguito rapidamente) ma disastrosamente lenta su LinkedList Perchè? perchè come detto l accesso all elemento in posizione i di una LinkedList richiede di scandire i elementi (i operazioni circa) Detta n la dimensione della lista n pari circa a n(n +1)/2, ovvero dell ordine di n2 es: per una lista di 100 elementi: 5000 nel caso di ArrayList: circa 100 operazioni In casi normali il problema non sorge (liste piccole) ma in alcuni casi si tratta di un costo di calcolo che può diventare inaccettabile 29
30 Il problema la scansione attraverso indici interi NON è la scansione più naturale per LinkedList ArrayList implementazione basata su indici >> scansione naturale basata su indici LinkedList implementazione basata su riferimenti >> scansione naturale basata su riferimenti Idealmente vorrei che per ciascuna tipologia di lista potesse essere utilizzata automaticamente la scansione più adatta senza che il programmatore se ne debba preoccupare Attenzione in questo caso il polimorfismo da solo non basta La scansione della lista è un operazione che deve necessariamente essere effettuata da un oggetto diverso dalla lista, non posso quindi semplicemente sovrascrivere il metodo scandisciti() e utilizzarlo polimorficamente devo necessariamente definire altri oggetti la cui responsabilità è quella di scandire la lista Soluzione utilizzare un oggetto iteratore Iteratore oggetto specializzato nella scansione di una lista fornisce al programmare un interfaccia per effettuare la scansione in modo indipendente dalla strategia di scansione concreta (indici, puntatori, ecc.) implementa la scansione in modo ottimale per ciascun tipo di lista 30
31 L utilizzo in java.util interfaccia java.util.iterator, che prevede i seguenti metodi Object next() per spostarsi in avanti boolean hasnext() per fermarsi esiste una implementazione per ArrayList ed una implementazione per LinkedList Iteratore per ArrayList utilizza indici interi Iteratore per LinkedList scandisce la lista usando i riferimenti Come si ottiene l iteratore? utilizzando il metodo Iterator iterator() di java.util.list Dettagli sugli iteratori di java.util sostanzialmente si basano sui metodi next() e previous() forniti dalle due liste sono però più complicati di quanto si pensa dal momento che consentono anche di modificare la lista durante la scansione attraverso il metodo remove() senza doversi preoccupare della consistenza dei riferimenti 31
32 Ricerca e rimozione di un elemento E necessario che la classe degli elementi cotenuti nella lista implementi il metodo equals Mappe Una mappa, ovvero un dizionario associativo classe java.util.hashmap implementa l interfaccia java.util.map Dizionario associativo collezione in cui i riferimenti sono salvati con un nome, detto chiave tipicamente una stringa possono successivamente essere recuperati rapidamente utilizzando la chiave 32
33 public interface Map<K,V> Principali metodi V put(k key, V value) void putall(map<? extends K,? extends V> m) V get(object key) V remove(object key) Implementazioni java.util.hashmap java.util.treemap java.util.hashtable 33
34 metodi principali di java.util.map void put(object chiave, Object riferimento) Object get(object chiave) Object remove(object chiave) int size() Le principali implementazioni java.util.hashmap java.util.treemap java.util.hashtable (versione legacy) Differenze rispetto alle liste in una mappa non sono significative le posizioni degli elementi ma le chiavi le ricerche sulla base della chiave sono enormemente facilitate (nella lista richiederebbero una scansione) utilizzata tipicamente quando più che le scansioni sono importanti le ricerche Attenzione però ad ogni chiave può essere associato un unico oggetto put successive con la stessa chiave sostituiscono i valori precedenti non può essere usata quando possono esserci più valori per la stessa chiave 34
35 HashMap Un requisito fondamentale per le mappe la rapidità di inserimento e cancellazione L implementazione fondamentale HashMap di gran lunga la più veloce La tecnica sottostante tecnica di hashing ovvero basata su funzioni di hashing HashMap Funzione di hash funzione che trasforma un valore ( chiave ) di lunghezza variabile in uno di lunghezza fissa ( hash della chiave) Caratteristica tipica di una funzione hash l hash deve essere calcolabile rapidamente Classificazione delle funzioni hash funzioni con collisioni o prive di collisioni Funzione priva di collisione non ci sono due valori per cui l hash è uguale possibile solo se i valori sono finiti Funzione con collisione più valori possono avere lo stesso valore di hash caso tipico 35
36 HashMap Implementazione di put() nella HashMap la mappa mantiene gli oggetti in un array di N riferimenti a liste (dette bucket ) ogni elemento della lista memorizza una coppia <chiave, riferimento> viene calcolato il valore della funzione di hash sulla chiave e poi viene applicato un operatore modulo per ridurlo ad un numero tra 0 e N 1 in questo modo si ottiene un indice nell array; la coppia <chiave, riferimento> viene aggiunta in coda al bucket della posizione ottenuta 36
37 HashMap Implementazione di get() in HashMap viene calcolato il valore di hash della chiave per risalire al bucket (indice nell array) viene scandito il bucket e la chiave viene confrontata con ogni chiave se viene trovata una chiave identica a quella cercata, viene restituito il riferimento altrimenti viene restituito null Due operazioni fondamentali il calcolo della funzione di hash il confronto tra le chiavi Calcolo della funzione di hash viene usato il metodo hashcode() ereditato da Object Confronto tra le chiavi viene utilizzato il metodo equals() ereditato da Object HashMap Nota le implementazioni standard sono basate sull indirizzo in memoria potrebbero non essere quelle adatte a fare hashing in alcuni casi Nelle classi principali della piattaforma sono ridefinite opportunamente quando è necessario Di conseguenza è opportuno utilizzare come chiave per le mappe oggetti di classi note es: String, Integer, ecc. Nel caso in cui questo non sia possibile per la classe di oggetti da utilizzare come chiavi è necessario ridefinire opportunamente hashcode() ed equals() 37
38 public class HashMap<K,V> extends AbstractMap<K,V> implements Map<K,V>, Cloneable, Serializable Capacity: numero di buckets nella hash table, Load factor e la misuradi quanto piena puo essere l hash table prima di un resize (0,75) Costruttori HashMap() costruisce una HashMap vuota con capacity =16 e load factor = 0.75.HashMap(int initialcapacity) costruisce una HashMap vuota con capacity = initialcapacity e load factor = 0.75 HashMap(int initialcapacity, float loadfactor) costruisce HashMap con i valori specificati HashMap(Map<? extends K,? extends V> m) costruisce una HashMap con lo stesso mappings della mappa scecificata. Insiemi Altre classi significative delle collezioni interface java.util.set: rappresenta una collezione non ordinata e priva di duplicati due principali implementazioni: HashSet e TreeSet interface java.util.collection: rappresenta una collezione generica (può essere un insieme oppure una lista) tutte le collezioni sono scandibili con iteratori A cosa servono gli insiemi? possono essere quasi sempre sostituiti dalle liste in alcuni casi sono più naturali Esempio: Gestione Appuntamenti potrei utilizzare un oggetto di tipo java.util.set per rappresentare l insieme dei partecipanti ad una Riunione 38
39 Insiemi A questo punto possiamo vedere come scandire una mappa due metodi principali ottengo l insieme delle chiavi con Set keyset() e scandisco l insieme con un iteratore e prelevo dalla mappa tutti gli elementi ottengo la collezione dei valori con il metodo Collection values() ottengo un iteratore dalla collezione e scandisco tutti gli elementi Perchè Set e Collection? per rispettare la regola secondo cui si programma con le interfacce e non con le implementazioni Infatti Una HashMap è una collezione non ordinata cioe mantiene un insieme di chiavi e non una lista Ordinamenti In Java l ordinamento delle collezioni è una funzionalit{ offerta dalla piattaforma es: java.util.collections.sort(java.util.list list) ma bisogna rispettare delle regole In particolare per ordinare una collezione di riferimenti, gli oggetti relativi devono essere confrontabili rispetto ad una precisa relazione di ordine Esempio la lista degli Impegni un ordinamento possibile: per orario un altro ordinamento: in ordine alfabetico rispetto alla descrizione un altro ordinamento ancora: rispetto al luogo di svolgimento per poter ordinare una lista di impegnibisogna decidere il criterio di ordinamento 39
40 In Java gli oggetti ordinabili devono implementare l interfaccia java.lang.comparable java.lang.comparable prevede un unico metodo int compareto(object o) risultato > 0 se this segue o nell ordinamento risultato < 0 se this precede o nell ordinam. risultato = 0 se this non precede nè segue o Ordinamenti Nota l utilizzo di Comparable prevede che sia possibile cambiare il codice delle classi che definiscono gli oggetti da ordinare per implementare Comparable e definire compareto() se questo non è possibile, è possibile utilizzare un approccio alternativo utilizzare un oggetto esterno comparatore L interfaccia java.util.comparator unico metodo: int compare(object o1, Object o2) gli oggetti che implementano l interfaccia sono quindi capaci di confrontare oggetti secondo algoritmi specifici 40
Cosa sono i Generics?
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2007-2008 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it - lezione 13 - Generics in Java 1 Cosa
DettagliGeneric. Contenitori generici per oggetti realizzati tramite il concetto di tipo parametrico. IL NUOVO APPROCCIO (java 1.5)
Generic Contenitori generici per oggetti realizzati tramite il concetto di tipo parametrico IL NUOVO APPROCCIO (java 1.5) È sbagliato abolire il controllo di tipo! Occorre un altro modo per esprimere genericità,
DettagliGenerics in Java. Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2009-2010 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it Generics in Java 1 Cosa sono i Generics?
DettagliCosa sono i Generics?
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2008-2009 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it - lezione 22 - Generics in Java 1 Cosa
DettagliProgrammazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java
Programmazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java Tecniche di Programmazione: Collezioni Parte b versione 2.3 Questo lavoro è concesso in uso secondo i termini di una licenza Creative Commons (vedi
DettagliConoscere l uso delle collezioni in Java. Conoscere il concetto di Generics (programmazione
1 Conoscere l uso delle collezioni in Java Comprendere le principali caratteristiche nelle varie classi di Collection disponibili Saper individuare quali classi di Collection usare in casi specifici Conoscere
DettagliModulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione
Modulo 4: Ereditarietà, interfacce e clonazione Argomenti Trattati: Classi, Superclassi e Sottoclassi Ereditarietà Ereditarietà ed Attributi Privati Override super Ereditarietà e Costruttori Polimorfismo
DettagliProgrammazione a Oggetti Lezione 10. Ereditarieta
Programmazione a Oggetti Lezione 10 Ereditarieta Sommario Come definire sottoclassi Costruttori Abstract Classes Final Ereditarietà: promemoria Strumento tipico dell OOP per riusare il codice e creare
DettagliTipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto:
Tipi primitivi Il linguaggio Java offre alcuni tipi di dato primitivi Una variabile di tipo primitivo può essere utilizzata direttamente. Non è un riferimento e non ha senso tentare di istanziarla mediante
DettagliOggetti Lezione 3. aspetti generali e definizione di classi I
Programmazione a Oggetti Lezione 3 Il linguaggio Java: aspetti generali e definizione di classi I Sommario Storia e Motivazioni Definizione di Classi Campi e Metodi Istanziazione di oggetti Introduzione
DettagliProgettazione : Design Pattern Creazionali
Progettazione : Design Pattern Creazionali Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 30 Novembre 2010 Progettazione : Design Pattern Creazionali Aspetti generali dei Design Pattern Creazionali
DettagliSoluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004
Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2 Dispensa E08 Soluzione Esercizi F. Gasparetti, C. Limongelli Marzo 2008 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf1/ Soluzione Esercizi
DettagliL ambizione dei design pattern (letteralmente schemi di programmazione) è quella di offrire soluzioni a problemi ricorrenti che facilitano lo
Design Pattern L ambizione dei design pattern (letteralmente schemi di programmazione) è quella di offrire soluzioni a problemi ricorrenti che facilitano lo sviluppo dei programmi, il loro mantenimento,
DettagliParola chiave extends
Il Linguaggio Java Ereditarietà Ereditarietà L'ereditarietà permette di creare nuove classi sulla base di classi esistenti In particolare, permette di riusare il codice (metodi e campi); aggiungere nuovi
DettagliOrganizzazione degli archivi
COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i
DettagliLaboratorio di Programmazione II Corso di Laurea in Bioinformatica Dipartimento di Informatica - Università di Verona
Laboratorio di Programmazione II Corso di Laurea in Bioinformatica Dipartimento di Informatica - Università di Verona Tipi Tipo Astratto di Permette di specicare dati in modo astratto Astratto Indipendentemente
DettagliAlgoritmi e Strutture Dati. Tipo di dato astratto e Strutture dati elementari
Algoritmi e Strutture Dati Tipo di dato astratto e Strutture dati elementari 1 Argomenti della lezione Tipi di dato astratto Strutture dati elementari Liste o Implementazione di liste in Java Stack Code
Dettagli12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP)
12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica,
DettagliCollezioni, mappe e iteratori (a cura del Prof. Marco Patella)
, mappe e iteratori (a cura del Prof. Marco Patella) 1 Introduzione al Java Collections Framework Una collezione (o contenitore) consente di organizzare e gestire un gruppo di oggetti collezioni (vere
DettagliGenerics & Collections
Generics & Collections Ingegneria del software Jody Marca jody.marca@polimi.it I Generics 2 I Generics rendono possibile definire tipi parametrici tramite classi ed interfacce che gestiscono tipi generici
DettagliIntroduzione ai tipi di dato astratti: applicazione alle liste
Universitàdegli Studi di L Aquila Facoltàdi Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Informatica Corso di Laboratorio di Algoritmi e Strutture Dati A.A. 2005/2006 Introduzione ai tipi di dato astratti: applicazione
DettagliCorso di Informatica
Corso di Informatica Modulo T1 B2 Significato e proprietà della OOP 1 Prerequisiti Concetto ed elementi della comunicazione Allocazione e deallocazione della memoria Compilazione di un programma Spazio
DettagliFunzioni in C. Violetta Lonati
Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni
DettagliLa struttura dati ad albero binario
La struttura dati ad albero binario L albero è una struttura dati nella quale le informazioni sono organizzate in modo gerarchico, dall alto verso il basso. Gli elementi di un albero si chiamano nodi,
DettagliUML Diagrammi delle classi. UML Diagramma classi 1
UML Diagrammi delle classi UML Diagramma classi 1 Diagramma delle classi Non è nei nostri obiettivi affrontare UML nel suo complesso Ci concentreremo sui diagrammi delle classi che ci forniscono un linguaggio
DettagliReflection in Java. Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2009-2010
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2009-2010 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it Reflection in Java 1 Reflection Riflessione
DettagliProssime lezioni. Dai TDA agli oggetti. Riassunto. Riassunto TDA. Oggi. Stefano Mizzaro 1
Prossime lezioni Dai TDA agli oggetti Stefano Mizzaro Dipartimento di matematica e informatica Università di Udine http://www.dimi.uniud.it/mizzaro mizzaro@dimi.uniud.it Programmazione, lezione 18 19 gennaio
DettagliAlgoritmi di Ricerca. Esempi di programmi Java
Fondamenti di Informatica Algoritmi di Ricerca Esempi di programmi Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Ricerca in una sequenza di elementi Data una sequenza di elementi, occorre verificare
DettagliFondamenti di Informatica 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2010/2011
Fondamenti di Informatica 1 Prof. B.Buttarazzi A.A. 2010/2011 Sommario Paradigma OO Incapsulamento Polimorfismo e Overloading Ereditarietà e Overriding Esercizi svolti Esercizi proposti Paradigma OO Le
DettagliJava: Compilatore e Interprete
Java: Compilatore e Interprete Java Virtual Machine Il bytecode non è Linguaggio Macchina. Per diventarlo, deve subire un ulteriore trasformazione che viene operata dall interprete Java in modalità JIT
Dettagli!"#$%&&'()#*%+%+!"#$"',,'()#*%+ -")%*&'&'+'$.)+-$$%&&) !"#$%&&'(%)'*+%",#-%"#.'%&'#/0)-+#12"+3,)4+56#7+#.')8'9
!"#$%&&'()#*%+%+!"#$"',,'()#*%+ -")%*&'&'+'$.)+-$$%&&)!"#$%&&'(%)'*+%",#-%"#.'%&'#/0)-+#12"+3,)4+56#7+#.')8'9 Slide 1 Paradigmi di Programmazione! Un linguaggio supporta uno stile di programmazione se
DettagliLinguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2007-2008. Esercitazione. Programmazione Object Oriented in Java
Linguaggi Corso M-Z - Laurea in Ingegneria Informatica A.A. 2007-2008 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it Programmazione Object Oriented in Java
DettagliArchitettura MVC-2: i JavaBeans
Siti web centrati sui dati Architettura MVC-2: i JavaBeans Alberto Belussi anno accademico 2008/2009 Limiti dell approccio SEVLET UNICA La servlet svolge tre tipi di funzioni distinte: Interazione con
DettagliSiti web centrati sui dati Architettura MVC-2: i JavaBeans
Siti web centrati sui dati Architettura MVC-2: i JavaBeans 1 ALBERTO BELUSSI ANNO ACCADEMICO 2009/2010 Limiti dell approccio SEVLET UNICA La servlet svolge tre tipi di funzioni distinte: Interazione con
Dettaglidall argomento argomento della malloc()
Allocazione dinamica Quando? Tutte le volte in cui i dati possono crescere in modo non prevedibile staticamente a tempo di sviluppo Un array con dimensione i fissata a compile-time non è sufficiente È
DettagliLABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 2012 2013 EDIZIONE 1, TURNO B
LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 2012 2013 EDIZIONE 1, TURNO B 23.XI.2012 VINCENZO MARRA Indice Esercizio 1 1 Menu 1 Tempo: 35 min. 2 Commento 1 2 Esercizio 2 2 Ordinamento e ricerca binaria con la classe
DettagliGESTIONE DEI PROCESSI
Sistemi Operativi GESTIONE DEI PROCESSI Processi Concetto di Processo Scheduling di Processi Operazioni su Processi Processi Cooperanti Concetto di Thread Modelli Multithread I thread in Java Concetto
DettagliIntroduzione all Information Retrieval
Introduzione all Information Retrieval Argomenti della lezione Definizione di Information Retrieval. Information Retrieval vs Data Retrieval. Indicizzazione di collezioni e ricerca. Modelli per Information
DettagliStrutture. Strutture e Unioni. Definizione di strutture (2) Definizione di strutture (1)
Strutture Strutture e Unioni DD cap.10 pp.379-391, 405-406 KP cap. 9 pp.361-379 Strutture Collezioni di variabili correlate (aggregati) sotto un unico nome Possono contenere variabili con diversi nomi
DettagliUso di JUnit. Fondamenti di informatica Oggetti e Java. JUnit. Luca Cabibbo. ottobre 2012
Fondamenti di informatica Oggetti e Java ottobre 2012 1 JUnit JUnit è uno strumento per assistere il programmatore Java nel testing JUnit consente di scrivere test di oggetti e classi Java i test sono
DettagliCapitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti
Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta
DettagliProgettazione di Basi di Dati
Progettazione di Basi di Dati Prof. Nicoletta D Alpaos & Prof. Andrea Borghesan Entità-Relazione Progettazione Logica 2 E il modo attraverso il quale i dati sono rappresentati : fa riferimento al modello
DettagliAbstract Data Type (ADT)
Abstract Data Type Pag. 1/10 Abstract Data Type (ADT) Iniziamo la nostra trattazione presentando una nozione che ci accompagnerà lungo l intero corso di Laboratorio Algoritmi e Strutture Dati: il Tipo
DettagliVariabili e tipi di dato
Variabili e tipi di dato Tutte le variabili devono essere dichiarate, specificandone il tipo La dichiarazione deve precedere l uso Il tipo è un concetto astratto che esprime: L allocazione di spazio per
DettagliConcetto di Funzione e Procedura METODI in Java
Fondamenti di Informatica Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Metodi e Sottoprogrammi Mentre in Java tramite le classi e gli oggetti è possibile
DettagliLe variabili. Olga Scotti
Le variabili Olga Scotti Cos è una variabile Le variabili, in un linguaggio di programmazione, sono dei contenitori. Possono essere riempiti con un valore che poi può essere riletto oppure sostituito.
DettagliA intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.
Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio
DettagliSISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione
SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi
DettagliDatabase. Si ringrazia Marco Bertini per le slides
Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida
DettagliI file di dati. Unità didattica D1 1
I file di dati Unità didattica D1 1 1) I file sequenziali Utili per la memorizzazione di informazioni testuali Si tratta di strutture organizzate per righe e non per record Non sono adatte per grandi quantità
DettagliJava Collection Framework
STRUTTURE DATI IN JAVA Strutture Dati nella piattaforma Java: Java Collection Framework Java Collection Framework (JCF) fornisce il supporto a qualunque tipo di struttura dati interfacce una classe Collections
Dettagli# $ $ A.A. 2006/07 Tutor: Daniele Tiles &== ? &7$ %% & '( ) * + $, $ $ -' %./, $ * $ $ 7 5 &7 2$ $ $ 3&4&&&
! A.A. 2006/07 Tutor: Daniele Tiles daniele.tiles@studio.unibo.it # $ $ %% & '( ) * + $, $ $ -' %./, 01 5 6 $ * $ $ 7 5 &7 2$ $ $ 3&4&&& 5 +8$ 9%: 5 6;< &&$ $ &== 1&:+$!*? &7$ $ @$ 1&&# &A1+ $ $ $, $,
DettagliIl tipo di dato astratto Pila
Il tipo di dato astratto Pila Il tipo di dato Pila Una pila è una sequenza di elementi (tutti dello stesso tipo) in cui l inserimento e l eliminazione di elementi avvengono secondo la regola seguente:
DettagliInformatica 3. LEZIONE 21: Ricerca su liste e tecniche di hashing. Modulo 1: Algoritmi sequenziali e basati su liste Modulo 2: Hashing
Informatica 3 LEZIONE 21: Ricerca su liste e tecniche di hashing Modulo 1: Algoritmi sequenziali e basati su liste Modulo 2: Hashing Informatica 3 Lezione 21 - Modulo 1 Algoritmi sequenziali e basati su
DettagliTricks & Tips. [Access] Tutorial - ActiveX - Controllo Tree View. - Michele de Nittis - Versione: 1 Data Versione: venerdì 30 agosto 2002
Tricks & Tips [Access] - Michele de Nittis - Tutorial - ActiveX - Controllo Tree View Versione: 1 Data Versione: venerdì 30 agosto 2002 1 SOMMARIO PREMESSA...3 INSERIMENTO DEL CONTROLLO...3 AGGIUNTA DELLE
DettagliEVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO
EVOLUZIONE DEI LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Linguaggi di programmazione classificati in base alle loro caratteristiche fondamentali. Linguaggio macchina, binario e fortemente legato all architettura. Linguaggi
DettagliOttimizzazione delle interrogazioni (parte I)
Ottimizzazione delle interrogazioni I Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università di
DettagliIntroduzione a Classi e Oggetti
Introduzione a Classi e Oggetti Oggetto: concetto astratto Entità di un programma dotata di tre proprietà caratteristiche stato informazioni conservate nell oggetto condizionano il comportamento dell oggetto
DettagliJava (J2SE) 1.5 (5.0)
Java (J2SE) 1.5 (5.0) Motivi per le modifiche The new language features all have one thing in common: they take some common idiom and provide linguistic support for it. In other words, they shift the responsibility
DettagliApproccio stratificato
Approccio stratificato Il sistema operativo è suddiviso in strati (livelli), ciascuno costruito sopra quelli inferiori. Il livello più basso (strato 0) è l hardware, il più alto (strato N) è l interfaccia
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2 Dispensa 10 Strutture collegate - 2 A. Miola Febbraio 2008 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf2/ Strutture collegate - 2 1 Contenuti!Strutture
DettagliEsercizi Capitolo 6 - Alberi binari di ricerca
Esercizi Capitolo 6 - Alberi binari di ricerca Alberto Montresor 23 settembre 200 Alcuni degli esercizi che seguono sono associati alle rispettive soluzioni. Se il vostro lettore PDF lo consente, è possibile
DettagliInizializzazione, Assegnamento e Distruzione di Classi
Inizializzazione, Assegnamento e Distruzione di Classi Lezione 9 Operazioni Automatiche In ogni programma C++ oggetti classe vengono gestiti automaticamente dal compilatore Inizializzati al momento della
DettagliArchivio CD. Fondamenti di Programmazione
Archivio CD Una persona possiede un certo numero di CD musicali e desidera organizzare il proprio archivio tramite uno strumento software. Il programma deve permettere: - l inserimento di un nuovo CD nella
DettagliSOMMARIO Coda (queue): QUEUE. QUEUE : specifica QUEUE
SOMMARIO Coda (queue): Specifica: interfaccia. Implementazione: Strutture indicizzate (array): Array di dimensione variabile. Array circolari. Strutture collegate (nodi). Prestazioni. Strutture Software
DettagliSistemi Operativi IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 9.1
IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM 9.1 Implementazione del File System Struttura del File System Implementazione Implementazione delle Directory Metodi di Allocazione Gestione dello spazio libero Efficienza
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliCOS È UN LINGUAGGIO? LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO LA NOZIONE DI LINGUAGGIO LINGUAGGIO & PROGRAMMA
LINGUAGGI DI ALTO LIVELLO Si basano su una macchina virtuale le cui mosse non sono quelle della macchina hardware COS È UN LINGUAGGIO? Un linguaggio è un insieme di parole e di metodi di combinazione delle
DettagliProgrammazione a Oggetti Modulo B
Programmazione a Oggetti Modulo B Progetto Dott. Alessandro Roncato 4/10/2011 Progetto Da svolgere singolarmente Scadenza consegna: una settimana prima dello scritto; Valutazione in base a: Corretta compilazione
DettagliProva di Laboratorio di Programmazione
Prova di Laboratorio di Programmazione 6 febbraio 015 ATTENZIONE: Non è possibile usare le classi del package prog.io del libro di testo. Oltre ai metodi richiesti in ciascuna classe, è opportuno implementare
DettagliJava Virtual Machine
Java Virtual Machine programmi sorgente: files.java compilatore files.class bytecode linker/loader bytecode bytecode Java API files.class interprete macchina ospite Indipendenza di java dalla macchina
DettagliTelematica II 15. Esercitazione/Laboratorio 5
Protocollo FTP FTP Client TCP control connection (port 21) FTP Server Telematica II 15. Esercitazione/Laboratorio 5 File System locale TCP data connection (port( 20) File System remoto La connessione di
DettagliEsercizi su. Funzioni
Esercizi su Funzioni ๒ Varie Tracce extra Sul sito del corso ๓ Esercizi funz_max.cc funz_fattoriale.cc ๔ Documentazione Il codice va documentato (commentato) Leggibilità Riduzione degli errori Manutenibilità
DettagliSistemi Operativi. Interfaccia del File System FILE SYSTEM : INTERFACCIA. Concetto di File. Metodi di Accesso. Struttura delle Directory
FILE SYSTEM : INTERFACCIA 8.1 Interfaccia del File System Concetto di File Metodi di Accesso Struttura delle Directory Montaggio del File System Condivisione di File Protezione 8.2 Concetto di File File
DettagliB+Trees. Introduzione
B+Trees Introduzione B+Trees Il B+Trees e la variante maggiormente utilizzata dei BTrees BTrees e B+trees fanno parte della famiglia degli alberi di ricerca. Nel B+Trees i dati sono memorizzati solo nelle
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)
ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,
DettagliAPPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI
APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................
DettagliAgent and Object Technology Lab Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma. Ingegneria del software A
Agent and Object Technology Lab Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Ingegneria del software A Collezioni di oggetti (in Java) Michele Tomaiuolo Framework Framework
DettagliRealizzazione di una classe con un associazione
Realizzazione di una classe con un associazione Nel realizzare una classe che è coinvolta in un associazione, ci dobbiamo chiedere se la classe ha responsabilità sull associazione. Diciamo che una classe
DettagliLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1
LA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI QUARTA PARTE 1 I CODICI 1 IL CODICE BCD 1 Somma in BCD 2 Sottrazione BCD 5 IL CODICE ECCESSO 3 20 La trasmissione delle informazioni Quarta Parte I codici Il codice BCD
DettagliCollezioni in Java. Linguaggi. Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni A.A
Linguaggi Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni A.A. 2010-2011 Alessandro Longheu http://www.diit.unict.it/users/alongheu alessandro.longheu@diit.unict.it Collezioni in Java 1 Collections
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica 2 Dispensa 11 Tipi astratti di dato e loro rappresentazione A. Miola Marzo 28 http://www.dia.uniroma3.it/~java/fondinf2/ ADT e Rappresentazione
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliBDX 3D-EDITOR (autore: Marco Bedulli) Scopo del software. Caratteristiche fondamentali. Linguaggi utilizzati. Navigazione 3D
BDX 3D-EDITOR (autore: Marco Bedulli) Scopo del software BDX 3D Editor è un programma che permette di navigare ed editare texture in un qualsiasi modello 3D.E compatibile con i software in grado di esportare
Dettagli13 - Gestione della Memoria nella Programmazione Orientata agli Oggetti
13 - Gestione della Memoria nella Programmazione Orientata agli Oggetti Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/
DettagliSistemi Operativi IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM. Implementazione del File System. Struttura del File System. Implementazione
IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM 9.1 Implementazione del File System Struttura del File System Implementazione Implementazione delle Directory Metodi di Allocazione Gestione dello spazio libero Efficienza
DettagliEsercitazione n 4. Obiettivi
Esercitazione n 4 Obiettivi Progettare e implementare per intero un componente software in Java Linguaggio Java: Classi astratte Utilizzo di costruttori e metodi di superclasse Polimorfismo Esempio guida:
DettagliIntroduzione al Java Collections Framework. Laboratorio di Programmazione Anno Accademico Interfacce del Collections Framework
Università di Roma La Sapienza, Facoltà di Ingegneria Corso di Laboratorio di Programmazione Anno Accademico 2004-2005 Corso di Laurea in Ingegneria Informatica Prof. Giuseppe De Giacomo (A L) & Prof.
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliIntroduzione. Java. Composizione. Esempio -- composizione. G. Prencipe prencipe@di.unipi.it. È qualcosa che abbiamo già visto varie volte
Java riutilizzo delle classi G. Prencipe prencipe@di.unipi.it Introduzione Una delle caratteristiche fondamentali in Java è il riutilizzo del codice Ci sono due modi per ottenerlo Creare oggetti di classi
DettagliOperazioni sui database
Operazioni sui database Le operazioni nel modello relazionale sono essenzialmente di due tipi: Operazioni di modifica della base di dati (update) Interrogazioni della base di dati per il recupero delle
Dettagli3 - Variabili. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo
3 - Variabili Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://www.di.unipi.it/ milazzo milazzo di.unipi.it Corso di
DettagliMODELLO RELAZIONALE. Introduzione
MODELLO RELAZIONALE Introduzione E' stato proposto agli inizi degli anni 70 da Codd finalizzato alla realizzazione dell indipendenza dei dati, unisce concetti derivati dalla teoria degli insiemi (relazioni)
Dettagli4. Un ambiente di sviluppo per Java
pag.15 4. Un ambiente di sviluppo per Java Esistono in commercio molti ambienti di sviluppo utilizzati dai programmatori Java, in particolare si tratta di editor complessi che mettono a disposizione tools
DettagliIl Modello Relazionale
Il Modello Relazionale Il modello relazionale 1 Il modello relazionale Proposto da E. F. Codd nel 1970 per favorire l indipendenza dei dati e reso disponibile come modello logico in DBMS reali nel 1981
DettagliTipi di Dato Ricorsivi
Tipi di Dato Ricorsivi Luca Abeni September 2, 2015 1 Tipi di Dato Vari linguaggi di programmazione permettono all utente di definire nuovi tipi di dato definendo per ogni nuovo tipo l insieme dei suoi
DettagliGli array. Gli array. Gli array. Classi di memorizzazione per array. Inizializzazione esplicita degli array. Array e puntatori
Gli array Array e puntatori Laboratorio di Informatica I un array è un insieme di elementi (valori) avente le seguenti caratteristiche: - un array è ordinato: agli elementi dell array è assegnato un ordine
DettagliAlgoritmi e strutture dati. Codici di Huffman
Algoritmi e strutture dati Codici di Huffman Memorizzazione dei dati Quando un file viene memorizzato, esso va memorizzato in qualche formato binario Modo più semplice: memorizzare il codice ASCII per
Dettagli