ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA"

Transcript

1 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Lavoro Forze di lavoro Media 2006 Contiene cd-rom 2007 Annuari

2 I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA E SOCIETÀ PUBBLICA AMMINISTRAZIONE GIUSTIZIA CONTI NAZIONALI LAVORO PREZZI AGRICOLTURA INDUSTRIA SERVIZI COMMERCIO ESTERO Ambiente, territorio, climatologia Popolazione, matrimoni, nascite, decessi, flussi migratori Sanità, cause di morte, assistenza, previdenza sociale Istruzione, cultura, elezioni, musei e istituzioni similari Comportamenti delle famiglie (salute, letture, consumi, etc.) Amministrazioni pubbliche, conti delle amministrazioni locali Giustizia civile e penale, criminalità Conti economici nazionali e territoriali Occupati, disoccupati, conflitti di lavoro, retribuzioni Indici dei prezzi alla produzione e al consumo Agricoltura, zootecnia, foreste, caccia e pesca Industria in senso stretto, attività edilizia, opere pubbliche Commercio, turismo, trasporti e comunicazioni, credito Importazioni ed esportazioni per settore e Paese Alla produzione editoriale collocata nei 14 settori si affiancano le pubblicazioni periodiche dell Istituto: Annuario statistico italiano, Bollettino mensile di statistica e Compendio statistico italiano. Il Rapporto annuale dell Istat viene inviato a tutti gli abbonati anche ad un solo settore.

3

4

5 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Forze di lavoro Media 2006

6 A cura di: Mario Albisinni, Nicola Massarelli e Giampiero Ricci Per chiarimenti sul contenuto della pubblicazione rivolgersi a: Istat, Servizio formazione e lavoro Tel infolav@istat.it Forze di lavoro - Media 2006 Annuario n Istituto nazionale di statistica Via Cesare Balbo, 16 Roma Coordinamento: Servizio produzione editoriale Via Tuscolana, 1788 Roma Realizzazione tecnica: Nicola Piciocchi Si autorizza la riproduzione a fini non commerciali e con citazione della fonte

7 Indice Caratteristiche della rilevazione Avvertenze. Pagina 9 15 Serie temporali Prospetto 1 - Forze di lavoro per sesso e ripartizione geografica Anni Prospetto 2 - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica Anni Prospetto 3 - Principali indicatori del mercato del lavoro per sesso e ripartizione geografica Anni Capitolo 1 - Popolazione Tavola Popolazione per sesso, condizione, ripartizione geografica e classe di età 25 Tavola Popolazione di 15 e oltre per sesso, condizione, regione e provincia 27 Tavola Popolazione di 15 e oltre per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età Tavola Popolazione per classe di età, sesso e regione 35 Tavola Popolazione di 15 e oltre per titolo di studio, sesso e regione 36 Tavola Popolazione di 15 e oltre per condizione, sesso, ripartizione geografica e condizione dichiarata 38 Capitolo 2 - Forze di lavoro Tavola Forze di lavoro per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 39 Tavola Forze di lavoro per classe di età, sesso e regione.. 42 Tavola Forze di lavoro per titolo di studio, sesso e regione. 43 Tavola Tasso di attività per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età Tavola Tasso di attività per classe di età, regione e provincia 48 Capitolo 3 - Occupati Tavola Occupati per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 55 Tavola Occupati per classe di età, sesso e regione. 58 Tavola Occupati per titolo di studio, sesso e regione. 59 Tavola Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione, ripartizione geografica e classe di età.. 61 Tavola Occupati per settore di attività economica, sesso, ripartizione geografica e titolo di studio.. 64 Tavola Occupati per settore di attività economica, posizione nella professione, regione e provincia

8 Pagina Tavola Occupati per ripartizione geografica, sesso e settore di attività economica 67 Tavola 3.8 Occupati per classe di età, ripartizione geografica e settore di attività economica 68 Tavola Occupati per ripartizione geografica, sesso e posizione nella professione. 70 Tavola Occupati per ripartizione geografica, sesso e professione Tavola Occupati per classe di età, ripartizione geografica e professione. 72 Tavola Occupati per settore di attività economica, sesso e posizione nella professione Tavola Occupati per settore di attività economica, ripartizione geografica e posizione nella professione 74 Tavola Occupati per sesso, classe di età, tipologia di orario, carattere dell occupazione e ripartizione geografica. 76 Tavola Occupati per settore di attività economica, sesso, tipologia di orario, carattere dell occupazione e ripartizione geografica. 77 Tavola Occupati per settore di attività economica, tipologia di orario, sesso e regione.. 78 Tavola Occupati dipendenti per settore di attività economica, carattere dell occupazione, sesso e regione 80 Tavola Occupati per numero di ore settimanali effettivamente lavorate, ripartizione geografica e classe di età.. 82 Tavola Occupati per numero di ore settimanali effettivamente lavorate, ripartizione geografica e settore di attività economica.. 85 Tavola Occupati per numero di ore settimanali effettivamente lavorate, ripartizione geografica e posizione nella professione.. 91 Tavola Numero di ore settimanali effettivamente lavorate pro capite per ripartizione geografica, sesso e classe di età 97 Tavola Numero di ore settimanali effettivamente lavorate pro capite per ripartizione geografica, sesso e settore di attività economica. 98 Tavola Numero di ore settimanali effettivamente lavorate pro capite per ripartizione geografica, sesso e posizione nella professione.. 99 Tavola Tasso di occupazione per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 100 Tavola Tasso di occupazione per classe età, regione e provincia Capitolo 4 - Persone in cerca di occupazione Tavola Persone in cerca di occupazione per ripartizione geografica, sesso e classe di età Tavola Persone in cerca di occupazione per sesso, classe di età, ripartizione geografica e titolo di studio. 110 Tavola Persone in cerca di occupazione per sesso, classe di età e regione 111 Tavola Persone in cerca di occupazione per titolo di studio, sesso e regione Tavola Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza lavorativa per sesso, ripartizione geografica e classe di età Tavola Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza lavorativa per sesso, ripartizione geografica e titolo di studio

9 Pagina Tavola Persone in cerca di occupazione con o senza esperienza lavorativa per sesso e regione. 116 Tavola Persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre con o senza Tavola 4.9 esperienza lavorativa per sesso ripartizione geografica e classe di età Persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre per sesso, classe di età e regione. 118 Tavola Persone in cerca di occupazione da 12 mesi e oltre con o senza esperienza lavorativa per classe di età e regione. 119 Tavola Tasso di disoccupazione per ripartizione geografica, sesso e classe di età 120 Tavola Tasso di disoccupazione per sesso, classe di età, ripartizione geografica e titolo di studio Tavola Tasso di disoccupazione per sesso, classe di età, regione e provincia 122 Tavola Tasso di disoccupazione per titolo di studio, sesso e regione. 124 Tavola Tasso di disoccupazione di lunga durata per ripartizione geografica, sesso e classe di età Tavola Tasso di disoccupazione di lunga durata per sesso, classe di età e regione 127 Capitolo 5 - Non forze di lavoro Tavola Non forze di lavoro per sesso, classe di età, regione e provincia Tavola Non forze di lavoro per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età Tavola Non forze di lavoro per classe di età, sesso e regione Tavola Non forze di lavoro per titolo di studio, sesso e regione Tavola Non forze di lavoro per tipologia di inattività, ripartizione geografica e classe di età 138 Tavola Non forze di lavoro per tipologia di inattività, ripartizione geografica e titolo di studio 141 Tavola Non forze di lavoro per motivo dell inattività, ripartizione geografica 144 e classe di età Tavola Tasso di inattività per titolo di studio, ripartizione geografica e classe di età 147 Tavola Tasso di inattività per classe di età regione e provincia. 150 Capitolo 6 - Istruzione e formazione Tavola 6.1 Tavola 6.2 Tavola 6.3 Tavola 6.4 Tavola Popolazione di per frequenza di corsi di studio o di formazione, condizione, ripartizione geografica e classe di età Popolazione di per frequenza di corsi di studio o di formazione, condizione, sesso e classe di età Popolazione di che frequenta di corsi di studio o di formazione condizione, ripartizione geografica e classe di età Popolazione di che frequenta corsi di studio o di formazione per condizione, sesso e classe di età Popolazione di che frequenta corsi di formazione per condizione, sesso, ripartizione geografica e tipologia di corsi 165 7

10 Tavola 6.6 Pagina - Popolazione di che frequenta corsi di formazione per condizione, sesso, ripartizione geografica e motivo della frequenza del corso Capitolo 7 Indicatori familiari Tavola Famiglie per ripartizione geografica, condizione e tipologia familiare. 169 Tavola Tasso di attività delle persone di per sesso, classe di età, ripartizione geografica e condizione nel nucleo familiare. 170 Tavola Tasso di attività dei genitori di in coppia con figli per sesso, classe di età, ripartizione geografica e numero di figli Tavola Tasso di occupazione delle persone di per sesso, classe di età, ripartizione geografica e condizione nel nucleo familiare. 172 Tavola Tasso di occupazione dei genitori di in coppia con figli per sesso, classe di età, ripartizione geografica e numero di figli 173 Tavola Tasso di disoccupazione delle persone di per sesso, classe di età, ripartizione geografica e condizione nel nucleo familiare 174 Tavola Tasso di disoccupazione dei genitori di in coppia con figli per sesso, classe di età, ripartizione geografica e numero di figli 175 Appendice - Strategia di campionamento e stima degli errori campionari 179 8

11 Caratteristiche della rilevazione 1. Introduzione La Rilevazione campionaria sulle forze di lavoro costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro italiano. Da essa vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e delle persone in cerca di lavoro. Il suo utilizzo per analisi di tipo sia congiunturale sia strutturale è quanto mai ampio: l evoluzione dei principali indicatori del mercato del lavoro può essere studiata in modo disaggregato a livello territoriale, settoriale e per le principali caratteristiche sociodemografiche della popolazione. La Rilevazione campionaria sulle forze di lavoro, condotta continuativamente dal 1959, è stata profondamente ristrutturata a partire dal 2004 negli aspetti contenutistici, definitori, tecnici e organizzativi. La ristrutturazione, dettata in primo luogo dalla necessità di adeguare l indagine ai nuovi standard comunitari, vuole anche rispondere alle accresciute esigenze conoscitive nonché all obiettivo di miglioramento della qualità della rilevazione. La Rilevazione consente nell arco di un anno di acquisire informazioni su oltre 300 mila famiglie residenti in comuni italiani, per un totale di circa 800 mila individui, l 1,4 per cento della popolazione complessiva nazionale. In confronto al passato, i principali cambiamenti introdotti nel 2004 riguardano la periodicità dell indagine, non più svolta in una specifica settimana per ciascun trimestre ma distribuita su tutte le settimane dell anno; i criteri di classificazione degli individui secondo la condizione professionale; l ampliamento dei contenuti informativi; il ricorso ad una rete di rilevazione professionale, composta da oltre 300 rilevatori 1 ; l utilizzo di tecniche computer-assisted in sostituzione dei tradizionali modelli di rilevazione cartacei 2 ; l attivazione di un complesso sistema informativo-informatico che supporta lo svolgersi dell indagine, dalla gestione delle interviste al monitoraggio della qualità del lavoro sul campo, dall acquisizione per via telematica dei nominativi delle famiglie dai Comuni del campione alla gestione amministrativa della rete di rilevazione 3. In precedenza l'indagine era stata più volte modificata per seguire le trasformazioni del mercato del lavoro italiano e per assecondare le esigenze conoscitive sulla realtà sociale ed economica del nostro Paese espresse dagli utenti. Nel corso degli Ottanta e Novanta un ruolo di primo piano nelle trasformazioni metodologiche della rilevazione è stato svolto dal processo di armonizzazione promosso dall Eurostat al fine accrescere la comparabilità delle statistiche internazionali sul mercato del lavoro. Più in particolare, l indagine era stata sensibilmente modificata a partire dal quarto trimestre del In tale occasione furono introdotte nuove definizioni per la popolazione in età lavorativa e per le persone in cerca di lavoro; un nuovo modello di rilevazione, con la modifica della formulazione dei quesiti sulla ricerca di lavoro; una nuova classificazione degli occupati per settore di attività economica, con un allargamento del dettaglio settoriale; una nuova Testo di Nicola Massarelli e Giampiero Ricci Le elaborazioni presentate in questo volume sono state progettate e coordinate da Antonio Rinaldo Discenza. Stefano Maluccio ha collaborato per l elaborazione dei dati; Elisabetta Mancini ha collaborato per l allestimento delle tavole. 1 Per una estesa illustrazione delle caratteristiche della rete di rilevazione professionale si veda Istat. La rete di rilevazione Capi dell Istat per la conduzione dell indagine continua sulle Forze di Lavoro. Istat:Roma, (Metodi e Norme, n. 24) 2 La versione semplificata del questionario elettronico è disponibile all indirizzo internet 3 Per ulteriori dettagli si veda Istat. La rilevazione sulle forze di lavoro Contenuti, metodologie, organizzazione. Istat: Roma, (Metodi e norme, n.32) disponibile all indirizzo internet 4 Modifiche all indagine erano già state apportate nel 1984, nel 1986, nel 1990 e nel

12 procedura di controllo e correzione degli errori; nuove stime della popolazione di riferimento per il calcolo dei coefficienti di espansione dei dati campionari, a seguito della revisione dei dati anagrafici operata dal censimento del In occasione dell ultima ristrutturazione l Istat ha ricostruito le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro per raccordare i risultati ottenuti con la precedente metodologia con quelli della nuova rilevazione avviata nel Il raccordo, effettuato con una tecnica statistico-econometrica 5, ha riguardato il periodo IV trimestre 1992 IV trimestre L inizio delle serie raccordate coincide con la già richiamata precedente revisione dell indagine. 2. Universo di riferimento L'universo di riferimento dell'indagine è costituito da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all'estero. Sono escluse le famiglie residenti in Italia che vivono abitualmente all estero e i membri permanenti delle convivenze (ospizi, brefotrofi, istituti religiosi, caserme, eccetera). La popolazione residente comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera, che risultano iscritte alle anagrafi comunali. 3. Unità di rilevazione L'unità di rilevazione è la famiglia di fatto. Questa va intesa come un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune, anche se non residenti nello stesso domicilio 6. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. 4. Periodicità e riferimenti temporali Come accennato, a partire dal 2004, la rilevazione è divenuta continua in quanto le informazioni sono rilevate con riferimento a tutte le settimane dell anno tenuto conto di un opportuna distribuzione del campione complessivo nelle 13 settimane di ciascun trimestre 7. In particolare, ogni settimana vengono intervistate circa famiglie. I risultati dell indagine, elaborati e diffusi con cadenza trimestrale, restituiscono in tal modo un immagine media del trimestre piuttosto che una relativa ad un preciso istante temporale. Di conseguenza, il profilo della stagionalità dei fenomeni rilevati ne risulta modificato rispetto alla precedente rilevazione trimestrale. In generale, le informazioni raccolte si riferiscono ad una settimana, detta di riferimento, che va dal lunedì alla domenica successiva. L età degli intervistati viene considerata in relazione alla domenica della settimana di riferimento. Alcune informazioni (ad esempio, stato civile, livello di istruzione, cittadinanza) sono invece rilevate con riferimento al momento in cui viene svolta l intervista. Quest ultima viene generalmente condotta nel corso della settimana di rilevazione, quella seguente alla settimana di riferimento. D altro canto, qualora non sia possibile effettuare l intervista nella settimana di rilevazione, si può condurla in una delle cosiddette settimane di coda, ovvero in una delle quattro settimane seguenti quella di rilevazione. 5 Si veda Istat. La ricostruzione delle serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro IV Trimestre IV Trimestre Istat: Roma. 28 settembre 2004, all indirizzo web: 6 Qualora il rilevatore trovi nella stessa abitazione due o più famiglie non legate da alcuno dei vincoli menzionati deve intervistare solo la famiglia estratta e indicata dal comune. 7 In precedenza, tutte le famiglie che componevano il campione in ciascun trimestre venivano intervistate con riferimento ad un unica settimana. 10

13 5. Disegno campionario Il campione utilizzato è stato progettato per assicurare prefissati livelli di precisione delle stime trimestrali a livello regionale e provinciali in media d anno. Il campione è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie, con stratificazione delle unità di primo stadio. Le unità di primo stadio sono stratificate all interno di ciascuna provincia sulla base della dimensione demografica dei comuni. In seguito a tale stratificazione i comuni vengono suddivisi in autorappresentativi e non autorappresentativi. I primi, costituiti da quelli con popolazione superiore ad una soglia prestabilita che varia da provincia a provincia, sono inclusi nel campione con certezza; i secondi, la cui popolazione è al di sotto delle soglie prefissate, sono invece raggruppati in strati omogenei per provincia in modo da ottenere livelli costanti di popolazione complessiva. Essi entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale che prevede l estrazione di un comune da ciascuno strato con probabilità proporzionale al peso demografico di ciascun comune nello strato. I comuni campione non auto-rappresentativi vengono sostituiti quando non sono più in grado di fornire nuove famiglie campione. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie. A ciascuna famiglia del campione, detta famiglia base, sono associate tre famiglie sostitute a cui si ricorre nel caso in cui la famiglia base non voglia o non possa partecipare alla rilevazione. Ciascun gruppo di quattro famiglie, composto dalla famiglia base e da tre famiglie sostitute, è chiamato quartina. L estrazione delle famiglie-campione dalle liste anagrafiche dei comuni viene effettuata con cadenza annuale, nel mese di marzo, in modo da assicurare la formazione dei campioni per quattro rilevazioni consecutive, dal terzo trimestre di un anno al secondo trimestre dell anno successivo. Il campione delle unità di secondo stadio è caratterizzato da una struttura longitudinale che segue uno schema di rotazione del tipo per cui ogni famiglia viene intervistata per due indagini successive, esce temporaneamente dal campione per due rilevazioni, vi rientra per due ulteriori tornate per poi uscire definitivamente. Tale sistema di rotazione consente di mantenere invariata metà della composizione del campione in due trimestri consecutivi e in trimestri a distanza di un anno l uno dall altro. La scelta del sistema di rotazione è tale da conciliare in maniera ottimale le esigenze di costruzione di stime di "livello" e di "variazione": quanto maggiore è il numero di famiglie che si rinnovano di periodo in periodo, tanto maggiore è l affidabilità delle stime di livello; parimenti, quanto più consistente è la quota di famiglie in comune da una rilevazione all'altra, tanto più risultano stabili le stime relative alle differenze tra periodi successivi (stime di variazione). Tale schema permette altresì di effettuare analisi longitudinali e di flusso, importanti per uno studio della dinamica del mercato del lavoro. Le stime si ottengono assegnando a ciascuna osservazione campionaria un peso, chiamato coefficiente di riporto all universo, che esprime il numero delle unità della popolazione rappresentate dall unità campionaria in questione. Per il calcolo dei coefficienti di riporto all universo viene utilizzato uno stimatore di ponderazione vincolata. I pesi sono ottenuti risolvendo un problema di minimo vincolato in cui le stime campionarie di alcune variabili ausiliarie sono poste uguali ai corrispondenti totali noti da fonti esterne all indagine 8. Le informazioni esterne utilizzate fanno riferimento essenzialmente alla distribuzione della popolazione per sesso e classi di età a diversi livelli di dettaglio territoriale (regioni, province, grandi comuni). 8 Per maggiori dettagli si veda l appendice, paragrafo

14 La popolazione di riferimento di ciascun trimestre si ottiene dalla popolazione residente (aggiornata alla data più prossima al trimestre di riferimento dell'indagine), al netto dei membri permanenti delle convivenze. 6. L offerta informativa del volume I dati contenuti nel presente volume sono ottenuti come media dei risultati trimestrali del Il volume si apre con le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro. I dati relativi agli sono il risultato della procedura di raccordo delle serie storiche menzionata in precedenza. La presentazione dei dati trasversali riferiti al 2006 è organizzata in capitoli omogenei rispetto alla condizione professionale. Ciò significa che ai dati sulla popolazione seguono quelli sulle forze di lavoro, sugli occupati, sulle persone in cerca di occupazione e sulle non forze di lavoro. Più in particolare, il capitolo relativo alla popolazione è arricchito con informazioni sulla condizione professionale dichiarata, declinata in base a quella rispondente ai criteri classificatori internazionali. I livelli e gli indicatori relativi a ciascuna condizione sono disaggregati secondo le principali caratteristiche socio demografiche (sesso, età, titolo di studio) e territoriali. Il volume riporta inoltre informazioni sulle caratteristiche dell occupazione (settore di attività economica, posizione professionale comprese le stime delle collaborazioni coordinate e continuative 9, professione, carattere dell occupazione, orario di lavoro), della disoccupazione (precedenti esperienze lavorative, durata della disoccupazione) e dell inattività (tipologia di inattività). Il capitolo sull occupazione è corredato di un set di tavole relative all orario di lavoro. Le informazioni riguardano sia la suddivisione degli occupati in classi di ore settimanali effettivamente lavorate, sia l orario settimanale medio effettivo per occupato. Infine, il capitolo sulle non forze di lavoro è integrato con le tavole relative al tasso di inattività. Vi è poi un capitolo contenente informazioni relative alla frequenza di attività di istruzione e\o di formazione professionale, disaggregate in base alla condizione professionale, al sesso, all età e al territorio. Il volume si chiude con il capitolo contenente alcune informazioni familiari, diffuse esclusivamente in media d anno. Le informazioni riguardano da un lato i livelli di presenza delle famiglie sul mercato del lavoro secondo la tipologia familiare; dall altro, i tassi di attività, occupazione e disoccupazione secondo la condizione individuale all interno del nucleo familiare (single, genitore senza coniuge o partner, coniuge/partner senza figli, coniuge/partner con figli, altro). In seguito alla ristrutturazione dell indagine a partire dal 2004, i dati contenuti in questo volume non sono confrontabili con quelli dei volumi di media annua antecedenti 10. Peraltro la ricostruzione, nonostante abbia riguardato un elevato numero di serie, non arriva al livello di dettaglio informativo di questo volume e quindi per alcune delle informazioni ivi contenute non esistono termini di paragone omogenei per gli precedenti. Nella lettura dei dati è bene prestare attenzione al livello di errore statistico dovuto alla natura campionaria della rilevazione, che può essere sensibile per gli aggregati meno consistenti e per i livelli di dettaglio più elevati. Per la valutazione del livello di precisione delle stime fino al livello provinciale si consiglia di consultare l appendice. 9 A questo proposito è necessario considerare che tali stime rappresentano il numero medio di collaboratori attivi in ciascun trimestre, e non il numero di persone che nel corso di un anno hanno lavorato, per periodi più o meno lunghi, con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. 10 Per eventuali confronti intertemporali è opportuno fare riferimento esclusivamente alle serie ricostruite. 12

15 7. Definizioni Con la ristrutturazione della rilevazione sono state modificate le definizioni di occupato e persona in cerca di occupazione. Ferma restando l ispirazione ai principi stabiliti dall International Labour Office (Ilo) nel corso della 13 Conferenza internazionale degli statistici del lavoro (ottobre 1982), condivisi dai principali paesi industrializzati, i cambiamenti nei criteri di classificazione degli individui in base alla condizione professionale sono stati dettati dall esigenza di raggiungere una completa armonizzazione con quanto prescritto dai regolamenti comunitari. In particolare, i regolamenti della Commissione 1897/2000 e 430/2005 e il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio 2257/2003 forniscono una puntualizzazione di quegli aspetti delle linee guida dell Ilo rimasti indeterminati da un punto di vista strettamente operativo. I criteri classificatori vengono applicati secondo un principio gerarchico: prima si identificano gli occupati, successivamente, tra tutti i non occupati, si individuano le persone in cerca di occupazione e, infine, le persone non incluse tra gli occupati o i disoccupati, vengono classificate come inattive. Con riferimento all occupazione, il principale cambiamento riguarda il rilievo dato all informazione oggettiva relativa all aver svolto almeno un ora di lavoro nella settimana di riferimento e l abbandono dell autopercezione come informazione principale per distinguere gli occupati dai non occupati. Sono, inoltre, stati fissati dei criteri per stabilire se un individuo sia assente dal lavoro o meno, relativi alla durata dell assenza e all entità della retribuzione percepita nel periodo dell assenza. L innovazione più rilevante per l individuazione delle persone in cerca di occupazione riguarda invece l apposizione di un limite superiore di età a 74. In base a questo limite, i non occupati di 75 o più vengono automaticamente classificati come inattivi. È inoltre stato inserito un limite temporale di tre mesi per l eventuale avvio di un attività futura. Più in dettaglio, gli occupati comprendono le persone di 15 e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50 per cento della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. È evidente che qualunque forma di lavoro atipico, con o senza contratto, costituisce un requisito sufficiente per essere incluso tra gli occupati, purché le ore di lavoro prestate abbiano un corrispettivo monetario o in natura. Gli stagisti non retribuiti sono invece esclusi. Per quanto concerne i lavoratori in cassa integrazione guadagni a zero ore, vengono inclusi tra gli occupati se rientrano nei requisiti stabiliti per essere considerati assenti dal lavoro, altrimenti vengono considerati non occupati. 13

16 Le persone in cerca di occupazione comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 che: hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei 30 giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. L insieme degli occupati e delle persone in cerca di occupazione costituisce l aggregato delle forze di lavoro. Le persone che non fanno parte delle forze di lavoro sono definite non forze di lavoro o inattivi. Sulla base degli aggregati precedentemente definiti è possibile costruire i seguenti indicatori: Tasso di attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di attività e del tasso di inattività è pari al 100 per cento. Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. Tasso di inattività: rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e del tasso di attività è pari al 100 per cento. Il numero di ore settimanali effettivamente lavorate pro capite è ottenuto come rapporto tra le ore complessivamente lavorate nell'attività principale nella settimana di riferimento ed il numero degli occupati. Il denominatore include dunque anche gli individui che, pur avendo un'occupazione, nella settimana di riferimento erano assenti dal lavoro. Le informazioni familiari fanno riferimento alla famiglia di fatto, in precedenza definita. Per nucleo familiare si intende invece un insieme di persone che vivono in coppia, con o senza figli conviventi, oppure di genitori senza coniuge o partner con figli conviventi. Nel nucleo dei genitori rientrano soltanto i figli minori o celibi, mentre i figli separati, divorziati o vedovi, ancorché conviventi, vengono considerati membri isolati, alla stregua delle persone che non hanno né un partner né figli conviventi. 14

17 Avvertenze Simboli convenzionali Nelle tavole statistiche sono state adoperate le seguenti convenzioni: Linea (-) a) quando il fenomeno non esiste; b) quando il fenomeno esiste e viene rilevato, ma i casi non si sono verificati. Due puntini (..) per i numeri che non raggiungono la metà della cifra dell ordine minimo considerato. Arrotondamenti Per effetto degli arrotondamenti in migliaia operati direttamente dall elaboratore, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità in più o in meno. Per lo stesso motivo, non sempre è stato possibile realizzare la quadratura verticale e orizzontale nell ambito della stessa tavola. Ripartizioni geografiche NORD Piemonte,Valled'Aosta/Vallée d'aoste, Lombardia, Liguria (Italia nordoccidentale), Trentino-AltoAdige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna (Italia nord-orientale); CENTRO Toscana, Umbria, Marche, Lazio MEZZOGIORNO Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. 15

18

19 Serie temporali Prospetto 1 - Forze di lavoro per sesso e ripartizione geografica - Anni (a) (in migliaia) SESSO E RIPARTIZIONI OCCUPATI Maschi Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Maschi e femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno DISOCCUPATI Maschi Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Maschi e femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno FORZE DI LAVORO Maschi Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno Maschi e femmine Nord-ovest Nord-est Centro Mezzogiorno (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica. 17

20 Prospetto 2 - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica Nord-ovest - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica. 18

21 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Nord-est - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica

22 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Centro - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica

23 Prospetto 2 segue - Occupati per ripartizione geografica, posizione, sesso e settore di attività economica - Mezzogiorno - Anni (a) (in migliaia) SESSO E SETTORI DI ATTIVITÀ OCCUPATI IN COMPLESSO Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi DIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi INDIPENDENTI Maschi Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi Maschi e femmine Agricoltura Industria industria in senso stretto costruzioni Servizi (a) I dati relativi agli sono frutto di una ricostruzione statistica

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Lavoro Forze di lavoro Media 2007 Contiene cd-rom 2008 Annuari I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA

Dettagli

Occupati e disoccupati Febbraio 2010: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Febbraio 2010: stime provvisorie Occupati e disoccupati Febbraio 2010: stime provvisorie 31 marzo 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli accordi

Dettagli

Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie Occupati e disoccupati Aprile 2010: stime provvisorie 1 giugno 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli accordi

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Lavoro Forze di lavoro Media 2004 2006 Annuari I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA E SOCIETÀ PUBBLICA

Dettagli

Occupati e disoccupati Dicembre 2010: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Dicembre 2010: stime provvisorie Occupati e disoccupati Dicembre 2010: stime provvisorie 1 febbraio 2011 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli

Dettagli

Occupati e disoccupati Gennaio 2010: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Gennaio 2010: stime provvisorie Occupati e disoccupati Gennaio 2010: stime provvisorie 1 marzo 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli accordi

Dettagli

Occupati e disoccupati Dicembre 2009: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Dicembre 2009: stime provvisorie Occupati e disoccupati Dicembre 2009: stime provvisorie 29 gennaio 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli

Dettagli

Occupati e disoccupati Giugno 2010: stime provvisorie

Occupati e disoccupati Giugno 2010: stime provvisorie Occupati e disoccupati Giugno 2010: stime provvisorie 30 luglio 2010 Allo scopo di migliorare la tempestività dell informazione statistica sull evoluzione del mercato del lavoro, e nell ambito degli accordi

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA

ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA Lavoro Forze di lavoro Media 2009 Contiene cd-rom 2010 Annuari I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE SANITÀ E PREVIDENZA CULTURA FAMIGLIA

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 aprile 2011 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2010 l occupazione si è ridotta dello 0,7% (-153.000 unità) rispetto all anno precedente. La flessione è dovuta eslusivamente alla componente maschile

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 ottobre 2013 Agosto 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Ad agosto 2013 gli occupati sono 22 milioni 498 mila, sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell 1,5%

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 8 gennaio 2013 Novembre 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A novembre 2012 gli occupati sono 22 milioni 873 mila, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto a ottobre (-42 mila) sia su base annua

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 aprile 2013 Marzo 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A marzo 2013 gli occupati sono 22 milioni 674 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-51 mila). Il calo riguarda la sola componente

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 luglio 2013 Maggio 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A maggio 2013 gli occupati sono 22 milioni 576 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto ad aprile (-27 mila) e dell 1,7% (-387 mila) su

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 2 aprile 2013 Febbraio 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A febbraio 2013 gli occupati sono 22 milioni 739 mila, in aumento dello 0,2% rispetto a gennaio (+48 mila). La crescita riguarda la sola

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 2 maggio 2012 Marzo 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A marzo 2012 gli occupati sono 22.947 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-35 mila unità) e dello 0,4% rispetto a marzo

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 marzo 2012 Gennaio 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A gennaio 2012 il numero di occupati registra una variazione dello 0,1% (+18 mila unità) rispetto a dicembre 2011. Il risultato positivo

Dettagli

Settembre 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Settembre 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 31 ottobre 2013 Settembre 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A settembre 2013 gli occupati sono 22 milioni 349 mila, in diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente (-80 mila) e del 2,1%

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 agosto 2011 Luglio 2011 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A luglio 2011 gli occupati sono 22.956 mila unità, in aumento dello 0,2% (+36 mila unità) rispetto a giugno. Nel confronto con l anno precedente

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 ottobre 2012 Settembre 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A settembre 2012 gli occupati sono 22.937 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto ad agosto (-57 mila unità). Il calo riguarda esclusivamente

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 novembre 2011 Ottobre 2011 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A ottobre 2011 gli occupati sono 22.913 mila, un livello sostanzialmente invariato rispetto a settembre. Il risultato è sintesi di un

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 2 luglio 2012 Maggio 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A maggio 2012 gli occupati sono 23.034 mila, in aumento dello 0,3% rispetto ad aprile (60 mila unità), la crescita dell occupazione riguarda

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 8 gennaio 2014 Novembre 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A novembre 2013 gli occupati sono 22 milioni 292 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e del 2,0% su

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro dati mensili Ottobre 2009: stime provvisorie

Rilevazione sulle forze di lavoro dati mensili Ottobre 2009: stime provvisorie Rilevazione sulle forze di lavoro dati mensili Ottobre 2009: stime provvisorie 1 dicembre 2009 Direzione centrale comunicazione ed editoria tel. +39 06 46732244-2243 Centro di informazione statistica tel.

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 settembre 2014 Agosto 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Ad agosto 2014 gli occupati sono 22 milioni 380 mila, in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente (+32 mila) e sostanzialmente

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 ottobre 2014 Settembre 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A settembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 457 mila, in aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (+82 mila) e dello 0,6% su

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 aprile 2014 Marzo 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A marzo 2014 gli occupati sono 22 milioni 356 mila, in aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente (+73 mila) ma in diminuzione dello

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 aprile 2014 Febbraio 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A febbraio 2014 gli occupati sono 22 milioni 216 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-39 mila) e dell 1,6% su

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 gennaio 2015 Dicembre 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A dicembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 422 mila: dopo il calo osservato nei due mesi precedenti, l occupazione a dicembre aumenta

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 luglio 2013 Giugno 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A giugno 2013 gli occupati sono 22 milioni 510 mila, in diminuzione dello 0,1% rispetto al mese precedente (-21 mila) e dell 1,8% su base

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali I Trimestre 2017 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2017 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Lavoro. Istituto Nazionale di Statistica

Lavoro. Istituto Nazionale di Statistica Lavoro 26 Istituto Nazionale di Statistica Forze Di lavoro per ConDizione, sesso e ripartizione geografica Anno 2015, migliaia di persone* Maschi Femmine totale OCCuPatI Nord 6.589 5.075 11.664 Centro

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali II Trimestre 2018 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2018 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali III Trimestre 2018 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2018 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali III Trimestre 2017 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2017 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali IV Trimestre 2017 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2018 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali IV Trimestre 2018 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2019 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali I Trimestre 2019 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2019 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 luglio 2014 Maggio 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A maggio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52 mila) ma in diminuzione dello

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 31 luglio 2014 Giugno 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A giugno 2014 gli occupati sono 22 milioni 398 mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+50 mila) e sostanzialmente invariati

Dettagli

Maggio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Maggio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 giugno 2015 Maggio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo l aumento del mese di aprile (+0,6%), a maggio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-63 mila) rispetto al mese precedente. Il

Dettagli

Giugno 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Giugno 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 31 luglio 2015 Giugno 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo la forte crescita registrata nel mese di aprile (+0,6%) e il calo nel mese di maggio (-0,3%), a giugno 2015 gli occupati diminuiscono

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati provinciali Anno 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento, 69-09123

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 2 aprile 2012 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2011 l occupazione registra una variazione tendenziale positiva dello 0,4% (+95.000 unità). Il risultato sconta la differente dinamica della componente

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 2 marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2014, dopo due anni di calo, l occupazione cresce (+0,4%, pari a 88.000 unità in confronto all anno precedente), a sintesi di un aumento nel Nord (+0,4%)

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali Anno 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2017 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento, 69-09123

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 28 febbraio 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2013 l occupazione diminuisce di 478.000 unità (-2,1%). La riduzione rimane più forte nelle regioni meridionali (-4,6%, pari a -282.000 unità). Prosegue

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2007 I primati di nel mercato del lavoro nel 2007 Maggio 2008 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali Anno 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2018 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento, 69-09123

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro I trimestre 2009 (*)

Rilevazione sulle forze di lavoro I trimestre 2009 (*) Rilevazione sulle forze di lavoro I trimestre 2009 (*) 19 giugno 2009 L Istituto nazionale di statistica ha condotto, con riferimento al periodo che va dal 29 dicembre 2008 al 29 marzo, la rilevazione

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali annuali Anno 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2019 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali III Trimestre 2016 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali II Trimestre 2017 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2017 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

Congiuntura economica

Congiuntura economica Congiuntura economica Mercato del lavoro Dati regionali I Trimestre 2016 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA 2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Presidenza Servizio della Statistica regionale Viale Trento,

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2014

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2014 2015 5 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2014 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2006

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2006 I primati di nel mercato del lavoro nel 2006 Giugno 2007 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2016

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2016 2017 4 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2016 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti per l analisi del MERCATO DEL LAVORO

LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti per l analisi del MERCATO DEL LAVORO LABORATORIO DI SOCIOLOGIA DEL MERCATO DEL LAVORO Strumenti per l analisi del MERCATO DEL LAVORO Maria Letizia Pruna Sociologia dei processi economici e del lavoro 2 Dipartimento di Scienze Politiche e

Dettagli

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel Maggio 2009

I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel Maggio 2009 I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2008 Maggio 2009 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura e Antonio Silvestri Mappe tematiche: Fabrizio

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2018

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2018 2019 3 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2018 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2015

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2015 2016 4 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2015 L informazione statistica Deve essere considerata Dalla Pubblica Amministrazione Come una risorsa essenziale

Dettagli

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2017

I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2017 2018 4 I dati dell occupazione e della disoccupazione per la Provincia di Monza e della Brianza 2017 L informazione statistica deve essere considerata dalla Pubblica Amministrazione come una risorsa essenziale

Dettagli

1 Popolazione e lavoro

1 Popolazione e lavoro 1 Popolazione e lavoro Nello schema di funzionamento del sistema economico abbiamo visto che l attività produttiva viene realizzata con l impiego del fattore lavoro, fornito dalle Famiglie. Per poter valutare

Dettagli

Trend dell occupazione e disoccupazione nel comune di Ferrara da gennaio 1999 a gennaio 2003.

Trend dell occupazione e disoccupazione nel comune di Ferrara da gennaio 1999 a gennaio 2003. Trend dell occupazione e disoccupazione nel comune di Ferrara da gennaio 1999 a gennaio 2003. Persone in cerca di occupazione Risultano essere 3.100 i ferraresi in cerca di occupazione a gennaio 2003;

Dettagli

L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA

L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA Anno 2008 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 6/2009 Aprile 2009 Fonte dati ISTAT Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica In data 28 aprile 2009 l Istituto

Dettagli

Anno 2009 L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 5/2010 maggio Fonte dati ISTAT

Anno 2009 L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 5/2010 maggio Fonte dati ISTAT L'OCCUPAZIONE IN PROVINCIA DI BRESCIA Anno 2009 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 5/2010 maggio 2010 Fonte dati ISTAT Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica Il 28 aprile 2010 l Istituto Nazionale

Dettagli

FOCUS Luglio Dinamica del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato, sulla base delle comunicazioni obbligatorie.

FOCUS Luglio Dinamica del mercato del lavoro dipendente e parasubordinato, sulla base delle comunicazioni obbligatorie. trimestre, pertanto il dato a livello nazionale può non corrispondere alla somma dei lavoratori di ciascuna regione. Fonte dei dati. Ministero del Lavoro. SISCO (Sistema Informativo Statistico Comunicazioni

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo luglio-settembre 2016 7 Dicembre 2016 Gli ultimi

Dettagli

Occupati (popolazione di 15 anni e più)

Occupati (popolazione di 15 anni e più) Camera del Lavoro di Via G. Garibaldi 3 - Tel 035.3594.111 - Fax 035.3594.459-24122 E-Mail @cgil.lombardia.it - Web www.cgil.bergamo.it Dati Istat sull occupazione: tassi di attività, inattività, occupazione,

Dettagli

FORZE DI LAVORO MEDIA Annuari

FORZE DI LAVORO MEDIA Annuari FORZE DI LAVORO MEDIA 2002 2003 Annuari Il lavoro è stato coordinato da Mario Albisinni. L elaborazione e l allestimento delle tavole è stato curato da Marco Iudicone, Giorgio Vignola, Adriana Taddei ed

Dettagli

22 settembre Ripartizioni geografiche

22 settembre Ripartizioni geografiche 22 settembre 2009 Rilevazione sulle forze di lavoro II trimestre 2009 Nel secondo trimestre 2009 (*) l offerta di lavoro registra, rispetto allo stesso periodo del 2008, una riduzione dell 1,0 per cento

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 7 gennaio 2015 Novembre 2014 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori A novembre 2014 gli occupati sono 22 milioni 310 mila, in diminuzione dello 0,2% sia rispetto al mese precedente (-48 mila) sia su base

Dettagli

Valore aggiunto ai prezzi di base dell agricoltura

Valore aggiunto ai prezzi di base dell agricoltura SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 8 Settore Conti economici Valore aggiunto ai prezzi di base dell agricoltura per regione Anni 2002-2007 Contiene cd-rom Informazioni

Dettagli

Settembre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Settembre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 ottobre 2015 Settembre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo la crescita registrata negli ultimi tre mesi (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto), a tembre 2015 la stima degli

Dettagli

Settembre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Settembre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 ottobre 2015 Settembre 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo la crescita registrata negli ultimi tre mesi (+0,7%, pari a +166 mila occupati tra giugno e agosto), a tembre 2015 la stima degli

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia 2018

Forze di lavoro in provincia di Brescia 2018 Forze di lavoro in provincia di 2018 Rapporto elaborato a cura del Servizio Studi della Camera di Commercio di su dati Istat., aprile 2019 INDICE 1. Forze lavoro pag. 2 2. Tasso di attività pag. 4 3. Occupati

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 marzo 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2012 l occupazione diminuisce dello 0,3% su base annua (-69.000 unità). Come nel recente passato, il risultato sconta la differente dinamica delle componenti

Dettagli

ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 1 Sistema Informativo Statistico ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Il lavoro nelle Marche : Anni 2010-2012 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 2013 INDICE NOTA METODOLOGICA PAG. 2 IL LAVORO NELLE MARCHE

Dettagli

FORZE DI LAVORO MEDIA 2003

FORZE DI LAVORO MEDIA 2003 FORZE DI LAVORO MEDIA 2003 A cura di Mario Albisinni. L elaborazione e l allestimento delle tavole è stato curato da Marco Iudicone, Giorgio Vignola, Adriana Taddei ed Elisabetta Mancini. Realizzazione

Dettagli

Occupati e disoccupati I trimestre 2010

Occupati e disoccupati I trimestre 2010 Occupati e disoccupati I trimestre 2010 24 giugno 2010 Nel primo trimestre 2010 il numero di occupati risulta pari a 22.758.000 unità segnalando un calo rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente

Dettagli

Occupati e disoccupati III trimestre 2010

Occupati e disoccupati III trimestre 2010 Occupati e disoccupati III trimestre 2010 21 dicembre 2010 Nel terzo trimestre 2010 il numero di occupati, al netto dei fattori stagionali, risulta pari a 22.811.000 unità segnalando un calo rispetto al

Dettagli

Occupati e disoccupati II trimestre 2010

Occupati e disoccupati II trimestre 2010 Occupati e disoccupati II trimestre 2010 23 settembre 2010 Nel secondo trimestre 2010 il numero di occupati (in termini destagionalizzati) risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto

Dettagli

SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. Settore Prezzi. Il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005

SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. Settore Prezzi. Il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 6 Settore Prezzi Il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005 Informazionin. 21-2006 I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE

Dettagli

Struttura e attività degli istituti di cura

Struttura e attività degli istituti di cura SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 5 Settore Sanità e previdenza Struttura e attività degli istituti di cura Anno 2002 Informazioni n. 17-2005 I settori AMBIENTE E TERRITORIO

Dettagli

Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2010

Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città. Maggio 2010 Il mercato del lavoro nel 2009: la posizione di Bologna rispetto alle altre grandi città Maggio 2010 Capo Dipartimento Programmazione: Gianluigi Bovini Direttore Settore Statistica: Franco Chiarini Redazione:

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015 10 Marzo 2016 Gli ultimi dati

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2015 10 Marzo 2016 Gli ultimi dati

Dettagli

Sistema Informativo Statistico. ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Il lavoro nelle Marche : Secondo trimestre 2017

Sistema Informativo Statistico. ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Il lavoro nelle Marche : Secondo trimestre 2017 15152017 Sistema Informativo Statistico ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Il lavoro nelle Marche : Secondo trimestre 2017 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 DATI SUL MERCATO DEL LAVORO - II TRIMESTRE 2017

Dettagli

Maggio 2016 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Maggio 2016 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 1 luglio 2016 Maggio 2016 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo l aumento registrato nei due mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile) la stima degli occupati a gio sale ancora, seppure in modo

Dettagli

Nel 2018, 15 milioni 374 mila le famiglie residenti con almeno un occupato

Nel 2018, 15 milioni 374 mila le famiglie residenti con almeno un occupato 6 GIUGNO 2019 ANNO 2018 Nel 2018, 15 milioni 374 mila le famiglie residenti con almeno un occupato Le famiglie con due o più persone e un solo occupato ammontano a 5 milioni 697 mila. Le persone in età

Dettagli

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo gennaio-marzo 2016

Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo gennaio-marzo 2016 Statistiche flash Settore Sistema Informativo di supporto alle decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Occupazione in Toscana e in Italia nel periodo gennaio-marzo 2016 9 Giugno 2016 Gli ultimi dati

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia

Forze di lavoro in provincia di Brescia Forze di lavoro in provincia di 2006-2016 Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di su dati Istat., aprile 2017 INDICE 1. Forze lavoro pag. 2 2. Tasso di attività

Dettagli

Agosto 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Agosto 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 settembre 2015 Agosto 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Per una maggiore integrazione delle informazioni statistiche sul mercato del lavoro, in questo comunicato stampa l'istat fornisce per

Dettagli

Marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 30 aprile 2015 Marzo 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo il calo del mese di febbraio, a marzo 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,3% (-59 mila) rispetto al mese precedente, tornando sul

Dettagli