Dott. CARLO GIAMMATTEI Spec. Medicina dello Sport
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1 Dott. CARLO GIAMMATTEI Spec. Medicina dello Sport U.O. Medicina e Traumatologia dello Sport Az. Usl 2 Lucca Presidente Associazione Medico-Sportiva della Provincia di Lucca
2 A qualsiasi livello l attivitl attività venga praticata, il modo di alimentarsi risulta fondamentale per garantire un buono stato di salute ed un conseguente miglioramento della performance sportiva.
3 La macchina corpo per mantenersi in buona salute e funzionare a pieno regime ha bisogno di ricevere quotidianamente una giusta quantità di nutrienti e di energia alimentare, attraverso il consumo di un ampia varietà di cibi. I singoli cibi infatti non sono completi dal punto di vista dell apporto nutritivo ma forniscono solo una parte di quanto richiesto dall organismo.
4 Risulta quindi chiara l importanza l che all interno di una team sportivo vi sia una figura professionale in grado di seguire tutte le problematiche inerenti la corretta alimentazione ed il controllo del peso dei singoli atleti. Dovranno essere presi in considerazione i carichi di lavoro sostenuto nei singoli allenamenti nei vari periodi dell anno, valutare quale sia il miglior apporto alimentare prima e dopo una gara, considerare la necessità di una eventuale integrazione alimentare.
5 La figura professionale che deve svolgere in modo idoneo queste funzioni può essere individuata nel medico sociale, in una specialista in nutrizione umana od in un nutrizionista. Deve però avere profonde conoscenze su fondamentali tematiche quali la fisiologia dell esercizio esercizio fisico applicata ai vari tipi di sport, le tecniche di allenamento utilizzate nei singoli sport nei vari periodi dell anno, conoscere come sono distribuiti nell arco della giornata i vari allenamenti, quante sono le gare da affrontare nella settimana o nel mese.
6 Inoltre devono conoscere ed applicare le metodiche più idonee a determinare quale sia il reale peso forma per ogni singolo atleta, valutare bene tutti i parametri dei vari test funzionali ed esami ematochimici che vengono eseguiti per monitorizzare lo stato di forma e per prevenire le sindromi da sovrallenamento.
7 Fondamentale è poi l esperienza l maturata a stretto contatto con gli atleti, non si può iniziare a far diete a sportivi, soprattutto se si tratta di professionisti, in base solo a ottime conoscenze teoriche sui principi di nutrizione, ogni atleta è un caso a parte, con una proprio organismo, proprie esperienze e convinzioni personali. E molto difficile convincere un campione che ha già raggiunto importanti successi a modificare il proprio regime alimentare anche se in alcuni aspetti a noi ci appare sicuramente sbagliato.
8 Bisogna ragionare con l atleta, l far notare gli eventuali errori commessi, mettere in risalto i vantaggi che si potrebbero ottenere seguendo una dieta diversa e soprattutto evidenziare questi benefici con dati scientifici ed oggettivi, quali il mettere in rilievo sicuri miglioramenti evidenziabili ad es. con un preciso esame della composizione corporea, con esami ematochimici,, test di valutazione funzionale, ecc
9 Non bisogna assolutamente stravolgere le comuni abitudini alimentari dello sportivo ma adattarle alle richieste metaboliche della disciplina sportiva praticata, non inserire alimenti sgraditi e concordare sempre uno schema alimentare compatibile con i gusti ma soprattutto che sia di pratica attuazione adattandosi con facilità al modo in cui è organizzata la giornata dell atleta.
10 Non si deve apportare nessun cambiamento negli orari in cui vengono normalmente assunti i pasti, perché il ritmo della giornata è dettato dagli orari già stabiliti per gli allenamenti e quindi dovrà essere bravo il nutrizionista a trovare i giusti compromessi per garantire sempre la massima efficienza fisica durante la giornata. E utile insistere sulla qualità degli alimenti consigliati ed invece non essere toppo rigidi sulle quantità in quanto l apporto l calorico dipenderà dal tipo di lavoro svolto nell allenamento giornaliero.
11 L atleta ci seguirà quando si renderà conto che non deve fare grossi sacrifici, che può seguire con facilità la dieta proposta anche fuori casa, al ristorante od in altre occasioni e soprattutto quando si sentirà bene, in buona condizione fisica e vedrà le proprie prestazioni migliorate.
12 Si deve poi cercare di ottenere una buona sintonia, anche se spesso è difficile, con tutti i tecnici che operano all interno della società,, non bisogna pensare che sia sufficiente avere la fiducia dell allenatore o del presidente, bisogna confrontarci ed esporre le proprie tesi a tutti, preparatori atletici, fisioterapisti altri specialisti medici,ecc Spiegare gli obiettivi della nostra strategia alimentare che deve avere solide e provate basi scientifiche ed una ampia sperimentazione già effettuata in ambito sportivo.
13 - Ves - Pcr - Emocromo - Reticolociti - Ferritina - Tranferrina - Sideremia - Azotemia - Glicemia - Creatinina - s-got - s-gpt - gamma-gt gt - cpk - Uricemia - Immunoglobuline - Aptoglobina - Testosterone tot. e libero - Dhea-s - Cortisolo - Sodio, potassio, calcio,magnesio, rame, zinco - Es. urine I nostri protocolli di lavoro prevedono di iniziare sempre con una valutazione medica generale che comprende in primo luogo l esecuzione l di tutta una serie di esami ESAMI EMATOCHIMICI
14 Il Metodo più facile per valutare l acidosi è misurare il valore del ph delle urine.
15 Succesivamente la determinazione della corretta composizione corporea, cio, cioè il calcolo della massa magra e della massa grassa di un individuo, è il momento fondamentale per la elaborazione di un regime dietetico e per una integrazione personalizzata in grado di portare l atleta l al proprio peso forma. E inoltre importante eseguire questo esame periodicamente per valutare gli effetti dell allenamento, della dieta e dei vari integratori.
16 Si deve prima di tutto determinare per ogni atleta il peso forma individuale, ovvero quel peso composto prevalentemente da massa muscolare e da una bassa percentuale di grasso corporeo che garantisca un buono stato di salute, la migliore performance sportiva ed il benessere psicofisico.
17 La determinazione della quantità di massa magra di un individuo è importante sia inizialmente per stabilire il corretto apporto calorico e proteico di cui necessita il soggetto in esame sia successivamente per valutare gli effetti del regime dietetico, cui è sottoposto, valutando le variazioni della percentuale di massa magra e grassa nel tempo. In qualsiasi individuo ed a maggior ragione in un atleta una dieta deve essere finalizzata alla perdita del grasso in eccesso e non della massa magra che costituisce la massa metabolicamente attiva dell organismo.
18 Per valutare e monitorare con accuratezza la percentuale di grasso corporeo e la massa magra noi preferiamo utilizzare il metodo antropo- plicometrico vista l estrema l praticità ed affidabilità. Questo metodo è utile anche per seguire i cambiamenti nel tempo valutando così come l organismo risponde ai vari carichi di lavoro ed al regime dietetico cui è sottoposto.
19 Questo metodo secondo la nostra esperienza, è quello sicuramente più pratico ed anche affidabile purchè venga effettuato da personale esperto essendo possibili errori durante le misurazioni se effettuate ad esempio da operatori diversi e magari con poca esperienza. Deve essere inoltre supportato da idonei software in grado di fare una valida elaborazione dei dati rilevati
20 La misura degli spessori delle pliche, unitamente a altri parametri ( peso, sesso, età,, circonferenze, e ampiezze segmentali) ci consente di risalire, attraverso gli algoritmi di uno specifico software, alla densità corporea e da questa alla massa grassa (FAT) e per differenza alla cosiddetta FFM parte magra dell organismo. L'antropoplicometria è una metodica non invasiva: in quanto tale, è applicabile più volte allo stesso individuo.
21 Percentuale di massa grassa atleti nazionale di calcio ,0 14,0 12,0 % massa grassa 10,0 8,0 6,0 4, nome atleta
22 I dati relativi alle pliche possono essere integrati con quelli relativi alle circonferenze corporee ed ai diametri ossei. Le circonferenze corporee esprimono le dimensioni trasversali dei i vari segmenti corporei. Introdotte in formule apposite, risultano utili per la misura delle aree lipidiche e muscolari degli arti e per la definizione del biotipo.
23 La misura dei diametri ossei Sono indicatori antropometrici utilizzati per la determinazione della struttura scheletrica.
24 Attraverso queste rilevazioni si ricava in maniera precisa la percentuale di massa magra, di massa grassa ed il metabolismo basale dell atleta esaminato. Riusciamo ad avere inoltre tutta una serie di ulteriori informazioni riguardo la distribuzione delle masse muscolari a livello degli arti superiori ed inferiori e riguardo la struttura scheletrica e l armonia fra i vari distretti corporei.
25 Possiamo visionare il Grafico Artometrico,, utilizzato per facilitare l interpretazione dei Risultati relativi agli arti superiori (AMA e AFA) e inferiori (TMA e TFA) come mostra il grafico sotto riportato: COMPOSIZIONE CORPOREA CALCIATORI Nazionale di calcio Campione del Mondo 2006 CICLISTI Fassa Bortolo 2005 TMA Area muscolare coscia 226,2 215,8 TFA Area lipidica coscia 25,2 16,7 AMA Area muscolare braccio 66,3 54,4 AFA Area lipidica braccio 8,028 5,9 FAT % Massa grassa corporea in % 10,3 7,6
26 CICLISTI CALCIATORI 50 0 AFA AMA TFA TMA FAT%
27 Questo metodo è affidabile se effettuato da personale esperto e ci permette di interagire con l atleta l avendo dati oggettivi a cui far riferimento per valutare la reale efficacia della terapia alimentare che abbiamo proposto.
28 L atleta sarà gratificato vedendo ad ogni controllo come realmente variano i dati relativi alla propria Inserire foto della sedoni o altri maratoneti composizione corporea ed il medico avrà dei riscontri indispensabili per valutare come l organismo l dell atleta reagisce ai carichi di lavoro ed al regime alimentare cui è sottoposto
29 Variazioni del peso, massa magra, massa grassa di un campione del ciclismo durante stagione agonistica
30 Analisi delle variazioni compartimentali di un campione del ciclismo durante stagione agonistica
31 Analisi delle variazioni delle pliche superiori ed inferiori di un campione olimpionico di scherma.
32 Variazioni composizione corporea giocatore di calcio serie A.
33 Variazioni delle aree muscolari e lipidiche degli arti superiori ed inferiori in un tennista a livello internazionale.
34 Variazioni del peso, massa magra, massa grassa di una maratoneta a livello nazionale
35 Variazioni del peso, massa magra, massa grassa di un noto calciatore della serie A
36 Risulta evidente come al nutrizionista sportivo non sia permesso commettere errori, non può improvvisare niente, si deve affidare a protocolli di lavoro ben validati, avvalersi di metodiche, che abbiano un valido supporto scientifico, che siano in grado di tenere costantemente monitorizzati gli effetti della dieta che è stata proposta all atleta. atleta.
37 Il nutrizionista sportivo: - si deve perfettamente integrare nello staff della squadra. - deve conoscere la fisiologia dello sport ed i tipi di allenamento svolto dai vari atleti. - deve interagire costantemente con l atleta l - deve essere sempre in grado di dimostrare con dati oggettivi e validati scientificamente gli effetti che si stanno avendo sui particolari organismi di questi campioni.
38 Video e animazione grafica : Giuliani L.
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