Il froebelismo riformato di Pietro Pasquali e la nascita della scuola materna delle sorelle Agazzi nell Italia di fine Ottocento

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1 Il froebelismo riformato di Pietro Pasquali e la nascita della scuola materna delle sorelle Agazzi nell Italia di fine Ottocento

2 Una premessa: il contrasto fra aportiani e froebeliani nell Italia della seconda metà del XIX secolo La contrapposizione fra i sostenitori degli asili aportiani e quelli dei giardini froebeliani era dovuta a motivi di ordine filosofico e di natura politica. L opera di Aporti si ispirava a una prospettiva cattolica pure sensibile ad alcuni principi illuministici; il modello dell infant school era, però, di origine protestante. L opera froebeliana era ispirata alla filosofia idealistica e romantica. L apertura degli asili aportiani era sostenuta dai cattolici liberali, quella dei giardini froebeliani dai laici anticlericali e dai radicali. Aporti era stato accusato di aver promosso una precoce scolarizzazione dell infanzia (giustificata dall elevato tasso di analfabetismo italiano) e di aver adottato una forte impronta disciplinare nel suo asilo. Il metodo di Froebel venne attaccato per il suo immanentismo e perché il gioco veniva considerato fonte di ozio e di vizi. CONTINUAVA, PERÓ, A PERMANERE UN FORTE RITARDO SCOLASTICO DOVUTO ALL ARRETRATEZZA ECONOMICA, SOCIALE E CULTURALE DELL ITALIA UNITA, OLTRE CHE UNA SCARSA FORMAZIONE DELLE INSEGNANTI IMPEGNATE NEGLI ASILI

3 Il direttore delle scuole elementari di Brescia Pietro Pasquali mise a punto con due giovani maestre, Rosa e Carolina Agazzi, un nuovo metodo, riformando quello froebeliano No all utilizzo di doni costosi dal significato matematicogeometrico-metafisico, ma oggetti di uso quotidiano, che fanno parte della vita familiare e comunitaria dei bambini No all immanentismo e al panteismo, che fanno da sfondo alla concezione educativa e alla didattica froebeliana Economicità, concretezza, naturalezza, tipici della società rurale, povera e semplice dell Italia di fine 800 Attenzione allo sviluppo di uno spirito educativo improntato al cattolicesimo, con particolare riguardo all educazione religiosa Il metodo Pasquali-Agazzi verrà adottato dal documento Istruzioni e programmi voluto dal ministro dell Istruzione Pubblica Luigi Credaro nel 1914

4 Caratteristiche del metodo Pasquali -Agazzi SCUOLA MATERNA (Mompiano, 1895): ambiente gioioso, sereno, improntato ad un atmosfera familiare, in cui è rispettata l autonomia del bambino Educazione del sentimento, educazione morale, educazione religiosa ed educazione fisica in un contesto improntato al principio di attività Lingua italiana + canto + igiene Didattica fondata su oggetti familiari e di uso quotidiano: CONTRASSEGNO + MUSEO DELLE CIANFRUSAGLIE. No apprendimento mnemonico, no alla ripetizione delle risposte in coro. Piccole attività manuali (giardinaggio, lavaggi, esercizi di piegatura, allevamento di piccoli animali) in un contesto ludico: PUER FABER più che PUER LUDENS.

5 La scuola materna rappresenta un AMBIENTE NATURALE, in grado di promuovere al meglio lo SVILUPPO FISICO E PSICHICO DEL BAMBINO, perché in essa il bambino ritrova il calore della famiglia e della casa. Le AZIONI DI VITA QUOTIDIANA compiute a scuola hanno il fine di sviluppare nella mente dei piccoli allievi un CONCETTO UNITARIO DI ORDINE, favorito dall utilizzo dei CONTRASSEGNI, che permettono ai bambini di LEGARE L IDEA DI PROPRIETÁ A QUELLA DI ORDINE. Ai contrassegni si aggiungono anche gli ESERCIZI DI COORDINAZIONE, basati sul criterio di GRADAZIONE. Tre tipologie di CONTRASSEGNI a seconda dell ETÁ DEI BAMBINI: - DISEGNETTI DECORATIVI per i piccoli; - RIPRODUZIONI DI OGGETTI D USO per i mezzani; - SIMBOLI GEOMETRICI per i grandi. I bambini in grado di riconoscere i contrassegni con i simboli geometrici possono iniziare a svolgere il loro ruolo di TUTORI nei confronti dei bambini più piccoli (detti PUPILLI).

6 Il metodo Pasquali-Agazzi venne privilegiato in Italia nei primi decenni del 900, a scapito del metodo Montessori, per iniziativa di: - Giuseppe Lombardo Radice, che elogiò la centralità assunta nel metodo Pasquali-Agazzi dalla lingua italiana e dal canto, secondo la sua prospettiva di «scuola serena»; - da pedagogisti, studiosi ed esponenti del mondo cattolico (come il Gruppo Pedagogico raccolto attorno all Editrice La Scuola di Brescia), per la spiritualità cattolica di cui era intriso.