Università di Cagliari. Cagliari, 7 e 14 aprile 2014 A.A COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE. Dr. Rita Cannas
|
|
- Modesto Pavone
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 , 7 e 14 aprile 2014 ECONOMIA E T ECNICA D ELLA COMUNICAZIONE A.A COMUNICAZIONE VERBALE E NON VERBALE Dr. Rita Cannas
2 COMUNICAZIONE VERBALE Trasmettere e ricevere idee usando le parole. Può essere: Orale: linguaggio verbale, parlare faccia-afaccia e conversazione telefonica Scritta: fax, lettere, messaggi Comunicazione mediata dal computer
3 Nonostante le differenze, le forme di comunicazione precedentemente presentate condividono una caratteristica fondamentale: tutte implicano l uso delle parole
4 COMPONENTI DELLA NARRAZIONE
5 FORME DI COMUNICAZIONE SCRITTA Tra le altre, newsletters e i manuali dei dipendenti, svolgono un ruolo importante
6 Le Newsletter sono documenti interni contenenti informazioni di interesse per i dipendenti. Possono essere pubblicate online utilizzando la modalità Intranet dell impresa
7 I manuali per i dipendenti sono documenti formali che contengono le informazioni essenziali sull impresa (politica, mission, filosofia, requisiti etici)
8 COMUNICAZIONE VIA COMPUTER Varie forme di comunicazione on line, come le , le conferenze via web, messaggi testuali via chat e simili, sono divenuti usuali nel posto di lavoro
9 La comunicazione online tra due persone è diversa rispetto alla comunicazione dal vivo? Studi indicano che la comunicazione face-to-face e quella online possono essere utilizzate per differenti obiettivi
10 EMOTICONS
11 CURIOSITÀ SULL USO DELLE EMOTICONS In generale le donne utilizzano gli emoticons più frequentemente degli uomini È interessante notare che gli uomini e le donne usano gli emoticons in modo differente. Mentre le donne li usano in senso umoristico, gli uomini in senso canzonatorio e sarcastico
12 COMUNICAZIONE NON VERBALE (CNV) Insieme eterogeneo di fenomeni e processi comunicativi della comunicazione non verbale: le qualità prosodiche e paralinguistiche della voce la mimica facciale i gesti lo sguardo la prossemica la postura L abbigliamento e il trucco
13 DEFINIZIONE DI PROSSEMICA La prossemica indaga il significato che viene assunto, nel comportamento sociale dell'uomo, dalla distanza che questi interpone tra sé e gli altri, tra sé e gli oggetti, e, più in generale, il valore che viene attribuito da gruppi culturalmente o storicamente diversi al modo di porsi nello spazio e di organizzarlo, su cui influiscono elementi di carattere etnologico e psicosociologico
14 CARATTERISTICHE DELLA CNV È più spontanea e naturale della comunicazione verbale (minore controllo volontario) Costituisce una sorta di linguaggio del corpo e, in quanto tale, tendenzialmente universale
15 Ovvero, ciò che è mostrato dal volto è scritto nella cultura La CNV è appresa nell infanzia come la Lingua PROSPETTIVA CULTURALISTA Presenta variazioni da cultura a cultura, dal sistema dei gesti alle espressioni facciali Enfasi sulla differenziazione (forme non verbali uniche ed esclusive)
16 CONFRONTO TRA CV E CNV L atto comunicativo è prodotto dal comunicatore e interpretato dal destinatario sulla base di una molteplicità di sistemi di significazione e di segnalazione Ciascun sistema (CNV e CV) produce una specifica porzione di significato
17 IL SISTEMA VOCALE La voce: significato che va oltre le parole Nel pronunciare una parola vengono associati gli aspetti prosodici dell intonazione e quelli paralinguistici del tono, del ritmo e dell intensità La sintesi degli aspetti verbali e non verbali costituisce l atto fonopoietico
18 DEFINIZIONE DI PROSODIA Parte della linguistica che studia il ritmo, l accentazione e l intonazione del linguaggio parlato. Le caratteristiche prosodiche si sovrappongono alle unità del linguaggio parlato, quali le sillabe, le parole e le frasi, per es. modificando la lunghezza di una vocale o di una sillaba, il tono di pronuncia di una parola o la posizione di una pausa o di un accento in una frase
19 COMPONENTI DELLA COMUNICAZIONE VOCALE La voce è composta da vari fenomeni e processi vocali: I riflessi (tosse, ecc.), i caratterizzatori vocali (riso, pianto, ecc.), e le vocalizzazioni ( pause piene ) Le caratteristiche extra-linguistiche: organiche e fonetiche Le caratteristiche paralinguistiche (insieme proprietà acustiche)
20 CARATTERISTICHE PARALINGUISTICHE Parametri: Il tono (profilo di intonazione) L intensità (volume della voce) Il tempo: durata, velocità di eloquio (n. di sillabe comprese le pause), velocità di articolazione (n. di sillabe escluse le pause), la pausa (pausa piena = uso di mhm, ehm, ecc; pausa vuota = periodi di silenzio)
21 ATTO FONOPOIETICO Componente vocale verbale Componenti vocali non verbali
22 COMPONENTE VOCALE VERBALE Pronuncia di una parola o frase (fonologia) Vocabolario (lessico e semantica) Grammatica (morfologia e sintassi) Profilo prosodico (tonìa conclusiva, interrogativa, esclamativa, ecc.) Prominenza (rilievo enfatico o accentuazione di un elemento)
23 COMPONENTI VOCALI NON VERBALI Fattori che determinano la qualità della voce di un soggetto Biologici (sesso, età) Sociali (cultura, area geografica di provenienza, professione) Personalità (tratti psicologici relativamente permanenti) Psicologici transitori (esperienze emotive, stati cognitivi di certezza o dubbio, ecc.)
24 LA VOCE DELLE EMOZIONI Ogni emozione è caratterizzata da un preciso e distintivo profilo vocale Fase di encoding: analisi e misurazione dei correlati acustici dell espressione vocale Fase di decoding: capacità del destinatario di riconoscere lo stato emotivo del parlante solo in base alle caratteristiche vocali
25 ENCODING Collera: aumento intensità della voce, pause molto brevi o assenti, ritmo elevato, variazioni frequenti dell intonazione Paura: velocità del ritmo di articolazione, intensità della voce molto forte, voce sottile, tesa e stretta (sintomo di impotenza di fronte ad una minaccia)
26 Tristezza: volume modesto, presenza di lunghe pause, ritmo di articolazione rallentato, voce rilassata e stretta Gioia: tonalità molto acuta e profilo d intonazione progressivo, aumento dell intensità e, talvolta, accelerazione del ritmo di articolazione
27 Disprezzo: articolazione molto lenta delle sillabe e durata prolungata della frase, tono di voce profondo, intensità piena Tenerezza: ritmo regolare, tonalità grave e profilo di intonazione lineare, volume tendenzialmente basso, voce ampia e distesa
28 Accuratezza media del riconoscimento pari al 60% DECODING Più agevoli da riconoscere le espressioni vocali delle emozioni negative rispetto a quelle positive (motivo: la sopravvivenza richiede il riconoscimento dei "pericoli) di una pausa o di un accento in una frase
29 SIGNIFICATI DEL SILENZIO Modo strategico di comunicare Il suo significato varia con le situazioni, con le relazioni e con la cultura di riferimento Il valore del silenzio è da attribuire alla sua ambiguità
30 FUNZIONI DEL SILENZIO Legami affettivi (può unire in base a una profonda condivisione di affetti o separarli attraverso ostilità e odio) Funzione di valutazione (può indicare consenso e approvazione o segnalare dissenso e disapprovazione)
31 FUNZIONI DEL SILENZIO Processo di rilevazione (può rendere manifesto qualcosa a qualcun altro o può essere una barriera opaca a una data informazione Funzione di attivazione (può indicare una forte concentrazione mentale o segnalare una dispersione mentale)
32 REGOLE DEL SILENZIO Insieme complesso di standard sociali che governano il silenzio In generale è associato a: " Situazioni sociali in cui la relazione fra i partecipanti è incerta, poco conosciuta, vaga o ambigua " Situazioni sociali in cui vi è una distribuzione nota e asimmetrica di potere sociale fra i partecipanti
33 CULTURE E SILENZIO Culture occidentali (individualistiche): successione rapida dei toni di parola, i tempi di latenza delle pause sono molto ridotti Silenzio = minaccia, mancanza di cooperazione per la gestione della conversazione
34 CULTURE ORIENTALI Culture orientali (collettivistiche): lunghe pause di silenzio fra un intervento e l altro, in quanto segnale di riflessione e ponderatezza " Silenzio = indicatore di fiducia, di confidenza, di armonia e di intesa
35 IL SISTEMA CINESICO Comprende i movimenti del corpo, del volto e degli occhi I movimenti determinano la produzione e la trasmissione di significati
36 COMPONENTI La mimica facciale Lo sguardo I gesti
37 LA MIMICA FACCIALE Il volto esprime specifici stati mentali del soggetto, esperienze emotive, atteggiamenti interpersonali Il volto è una regione elettiva del corpo per attrarre l attenzione e l interesse degli interlocutori
38 DEFINIZIONE DI PROSODIA
39
40 PROSPETTIVA EMOTIVA Le espressioni facciali hanno un prevalente valore emotivo poiché sono l emergenza immediata, spontanea e involontaria delle emozioni e sono governate dai programmi neuromotori specifici e definiti
41
42 PROSPETTIVA COMUNICATIVA Le espressioni facciali hanno: un valore comunicativo in quanto manifestano agli altri le intenzioni del soggetto in base al contesto un valore sociale, cioè sono messaggi inviati agli altri e, in quanto tali, svolgono una funzione comunicativa
43 Nella prospettiva comunicativa è fondamentale la considerazione del contesto Le espressioni considerate isolatamente sono difficili da interpretare e si prestano a molteplici equivoci
44 IL SORRISO Ekman ha individuato 19 configurazioni diverse di sorriso. Tra queste: Sorriso spontaneo (o sorriso di Duchenne): coinvolge il volto intero Sorriso simulato: si attivano solo i muscoli degli zigomi della parte inferiore del volto Sorriso miserabile: si prolunga l espressione della zona inferiore del volto; accettazione di una condizione di necessità spiacevole
45
46 FUNZIONI COMUNICATIVE DEL SORRISO Secondo Darwin ed Ekman il sorriso è espressione più o meno intensa di gioia In base a ricerche più recenti (Fernandez-Dols) il sorriso non ha un legame con le emozioni, bensì è strettamente connesso con l interazione sociale
47 LO SGUARDO Il contatto oculare (o sguardo reciproco) aumenta l attivazione nervosa Lo sguardo è un elemento fondamentale per l avvio di qualsiasi rapporto interpersonale
48
49 SGUARDO E IMMAGINE PERSONALE Chi guarda il partner dimostra maggiore competenza generale in termini di intelligenza e di impatto sociale, di credibilità e di affidabilità, di fiducia e di sincerità
50 FUNZIONI DELLO SGUARDO Lo sguardo serve per regolare il rapporto di vicinanza o di distanza con le altre persone Favorisce la cooperazione È un segnale molto forte per chiedere ed ottenere il consenso al proprio punto di vista
51 SGUARDO ED EMOZIONI Correlazione sguardo-emozioni: Emozioni positive: incremento del contatto oculare Emozioni negative: abbassamento e distorsione dello sguardo
52 SGUARDO E DIFFERENZE DI GENERE Modalità femminile: natura espressiva e relazionale Modalità maschile: natura informativa e strumentale
53 LA FISSAZIONE OCULARE E lo sguardo prolungato e duraturo che non può essere ignorato In determinate situazioni può avere valore di minaccia e di pericolo E caratteristico delle situazioni di seduzione Chi è in posizione di potere tende a guardare più a lungo Differenze culturali
54 I GESTI Azioni motorie coordinate e circoscritte Tendono a generare un significato Sono indirizzati ad un interlocutore per il raggiungimento di uno scopo L insieme dei gesti si indica anche come linguaggio del corpo, anche se sono interessate soprattutto le mani
55
56 CARATTERISTICHE DELLA GESTUALITÀ I gesti accompagnano l azione del parlare e sono in stretta relazione con quanto si dice variano per forma, estensione spaziale e durata sono scarsamente convenzionalizzati
57 TIPI DI GESTI Emblemi (o segni simbolici) Sono notevolmente convenzionalizzati e codificati Di norma, sono compiuti a distanza in assenza di linguaggio Esprimono concetti che possono essere detti anche con le parole
58
59 TIPI DI GESTI Linguaggio dei segni Sistema dei segni impiegato dai sordomuti Ha le proprietà di un vero e proprio linguaggio Pienamente convenzionalizzato all interno della comunità dei partecipanti
60 GESTI E PAROLE Sono parte integrante del discorso Possono aggiungere importanti porzioni di significato alle parole Se chi parla interrompe improvvisamente il discorso, interrompe anche il gesto che lo accompagna
61 GESTI E CULTURE: UN ESEMPIO Il gesto della mano a borsa pressoché sconosciuto in UK ha un significato di interrogazione e perplessità specie nell Italia meridionale significa buono in Grecia lentamente in Tunisia paura nella Francia meridionale molto bello presso alcune comunità arabe
La comunicazione non verbale (Cfr. L. Anolli (a cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, 2002)
La comunicazione non verbale (Cfr. L. Anolli (a cura di), Psicologia della comunicazione, Il Mulino, 2002) 1 n Insieme eterogeneo di fenomeni e processi comunicativi della comunicazione non verbale (CNV):
DettagliInclusione e Ridondanza. Comunicazione non Verbale. Comunicazione non Verbale. Comunicazione e comportamento
Comunicazione non Verbale Comunicazione e comportamento Inclusione e Ridondanza Comunicazione non Verbale Comportamento = qualsiasi azione motoria di un individuo, percepibile in qualche maniera da un
DettagliLINGUAGGI NON VERBALI
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo Sistema paralinguistico
DettagliRelazione tecnico-paziente: criticità strategie di comunicazione
Relazione tecnico-paziente: criticità strategie di comunicazione Dott. Gioele Santucci Direttore delle attività didattiche del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia
DettagliComunicazione Vs. Linguaggio
Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: rete di scambi di informazioni e di relazioni sociali sirealizzaall internodiungruppo(naturasociale) ne costituisce la base dell interazione e delle relazioni
DettagliElementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo
Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo mirco.fasolo@unimib.it Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma.
DettagliLINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE d.ssa A. Giaquinta Linguaggio e Comunicazione Linguaggio: capacità di associare suoni e significati attraverso regole grammaticali Due funzioni: Funzione comunicativa Funzione
DettagliArbitraggio & Comunicazione. L assertività come stile comunicativo efficace
Arbitraggio & Comunicazione L assertività come stile comunicativo efficace Raduno pre-campionato Arbitri C regionale San Severino Marche, 8-9 settembre 2012 Conflitti L insieme delle problematiche di carattere
DettagliCOMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI LIVELLO CONSCIO
DettagliLa comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale Espressione che indica tutti i modi di comunicare diversi dal linguaggio, attraverso i quali l'individuo si pone in relazione con gli altri. Della comunicazione non verbale
DettagliComunicazione non verbale
Comunicazione non verbale Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Nona Lezione Nona lezione: Comunicazione non verbale Sommario 1. Continuità e discontinuità fra comunicazione
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 3 14-4-2016 -condivisione -comprensione -linguaggio
DettagliCorso Integrato SCIENZE UMANE
Corso Integrato SCIENZE UMANE PSICOLOGIA GENERALE Docente. Stefano Tugnoli LEZIONE 3 28/10/16 LA COMUNICAZIONE PENSIERO LINGUAGGIO INTELLIGENZA INTELLIGENZA MEMORIA LINGUAGGIO PENSIERO EMOZIONI SENTIMENTI
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI. Anna Zunino
LA COMUNICAZIONE NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI Anna Zunino COMUNICARE (dal latino "cum" = con, e "munire" = legare, costruire) mettere in comune far partecipe UNA DEFINIZIONE... La comunicazione è un
DettagliLA COMUNICAZIONE. È l atto di mettere qualcosa in comune tra due o più esseri viventi. Può essere: Intenzionale Non intenzionale
LA COMUNICAZIONE LA COMUNICAZIONE È l atto di mettere qualcosa in comune tra due o più esseri viventi Può essere: Intenzionale Non intenzionale Ma comporta sempre il trasferimento di qualcosa da un soggetto
DettagliLINGUAGGI NON VERBALI
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo 1 2 Da tanto
DettagliLA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ
LA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ Ogni aspetto della nostra società presenta delle caratteristiche comunicative Ma quali significati possiede il termine COMUNICAZIONE? Qualunque cosa si faccia
DettagliComunicazione Vs. Linguaggio
Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: La trasmissione di informazioni mediante messaggi da un emittente a un ricevente si realizza all interno di un gruppo (natura sociale) ne costituisce la base
DettagliCORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli
CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE Docente: Stefano Tugnoli LEZ. 3 25-5-2017 [Tugnoli, 2016] COMUNICAZIONE ogni
DettagliLa comunicazione. Approfondimento di Scienze Motorie e Sportive. Giorgio Storti Settimana dello sport 2017
La comunicazione Approfondimento di Scienze Motorie e Sportive Giorgio Storti Settimana dello sport 2017 I.I.S. S. Ceccato - Montecchio Maggiore (VI) Oggi parleremo di... 1. Teoria della comunicazione
DettagliELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO
ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO EMITTENTE l'emittente: è il soggetto (o i soggetti) che comunica il messaggio. RICEVENTE il ricevente: è il soggetto (o i soggetti) che riceve il messaggio.
DettagliPsicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1
Psicologia della comunicazione Fondamenti Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1 Psicologia della comunicazione Settore scientifico-disciplinare: Psicologia generale Campo di ricerca interdisciplinare
DettagliIntervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico. Dott.ssa Alba Cauchi
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Intervento logopedico nei disturbi dello spettro autistico Dott.ssa Alba Cauchi La comunicazione e
DettagliCAPITOLO 9. Psicologia Generale LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. prof.ssa Antonietta Curci. Corso di laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche
CAPITOLO 9 LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE prof.ssa Antonietta Curci Psicologia Generale Corso di laurea triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche Sviluppo del linguaggio Fase pre-linguistica (passaggio
DettagliIl rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza
Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE
DettagliSCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15. (Tugnoli, 2015)
SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15 LA COMUNICAZIONE forse la parola può non cambiare le cose, ma almeno ci prova LA COMUNICAZIONE! Emissione e Ricezione! Bidirezionalità! Segni percettibili!
Dettagli19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva
19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva LE DIMENSIONI DELLA COMPETENZA EMOTIVA L ESPRESSIONE EMOZIONALE = utilizzare i gesti per esprimere messaggi emotivi non verbali, dimostrare coinvolgimento empatico,
DettagliPER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14. Conformazione fisica Abbigliamento
LINGUAGGI NON VERBALI CORSO AGGIUNTIVO PER LE ATTIVITÀ FORMATIVE PER GLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E NELLA SCUOLA PRIMARIA A.A. 2013/14 Dr.ssa Giusy Gallo CLASSIFICAZIONE
DettagliFondamenti di Linguistica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA Facoltà di Lettere e Filosofia Lingue e culture straniere occidentali e orientali LINGUISTICA GENERALE Modulo A (9 CFU) Fondamenti di Linguistica PROF.SSA CLARA FERRANTI
DettagliL'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola
Master Universitario sui DSA L'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola a cura di Prof. Mauro Cozzolino, Psicologo-Psicoterapeuta
DettagliLa comunicazione Medico-paziente
Semeiotica e Metodologia Clinica 2 La comunicazione Medico-paziente A cura di FV Costa & C.Ferri Comunicazione non verbale (CNV): Ogni comportamento, intenzionale o non intenzionale, in cui i segni e le
DettagliCos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo
Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n. 3 - Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo Cosa è la comunicazione? Definizioni La comunicazione: dal latino communis
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE TRA NATURA E CULTURA
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE NON VERBALE: TRA NATURA E CULTURA PROF. LUIGI TRAETTA Indice 1 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE TRA NATURA E CULTURA ----------------------------------------- 3 2 IL VERBALE NON
DettagliLA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi
LA COMUNICAZIONE Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale vuol
DettagliLA COMUNICAZIONE. Che cos è la comunicazione? e quando diventa efficace? Dr.ssa Silvia Acunzo 1
LA COMUNICAZIONE Che cos è la comunicazione? e quando diventa efficace? Dr.ssa Silvia Acunzo 1 La prima cosa da sapere sulla comunicazione è che... NON SI PUÒ NON COMUNICARE! (P. Watzlawick) Dr.ssa Silvia
DettagliLinguaggio e Comunicazione
Linguaggio e Comunicazione ò LINGUAGGIO: sistema per comunicare con altri individui usando segnali che trasmettono un signifcato e che sono combinati secondo regole di grammatica ò Ogni lingua umana consiste
Dettaglilyondellbasell.com Comunicazione efficace
Comunicazione efficace Che cosa è la comunicazione? La comunicazione è un processo a doppio senso di scambio di informazioni. Tali informazioni vengono trasmesse con le parole, il tono di voce e il linguaggio
DettagliCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1
CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 PARLARE: dire qualcosa a voce per mezzo di parole CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 3 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
DettagliCOMUNICAZIONE DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
LEZ 2 3/11/2015 COMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE INTERVENTO CLINICO FARMACI PAROLE AZIONI RELAZIONE COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE CONTESTO ASPETTI EMOTIVI
DettagliDr.ssa Lorella Gabriele
Dr.ssa Lorella Gabriele Origine della comunicazione Per milioni di anni, gli esseri umani hanno comunicato fra loro utilizzando la comunicazione non verbale. Il linguaggio è comparso in modo graduale (ipotesi
DettagliComunicazione non verbale
Comunicazione non verbale La forza delle componenti della comunicazione in ambito interpersonale 7% 55% 38% verbale paraverbale non verbale A.Mehrabian, 1967 Impatto delle componenti comunicative in ambito
DettagliL'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola
L'utilizzo di strategie comunicative e degli stili relazionali per creare legami e aumentare la partecipazione alle attività della scuola a cura di Prof. Mauro Cozzolino, Psicologo-Psicoterapeuta Docente
DettagliStrategie alternative. E. Cemmi - A. Lardera
Strategie alternative E. Cemmi - A. Lardera La comunicazione (dal latino cum = con, e munire = legare, costruire e dal latino communico = mettere in comune, far partecipe) nella sua prima definizione è
DettagliA cura di Dott. Antonella Pacilio
COMUNICARE atto implicito della natura Umana Espressione del Se Manifestazione del SE Crea Relazioni ESSERE SOCIALE COMUNICAZIONE CELEBRE MODELLO Codifica Decodifica Contesto Messaggio Emittente Canale
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA GALLARATE AREA 1 TRASPORTO SANITARIO
TRASPORTO SANITARIO OBIETTIVI Saper comunicare in modo efficace per rendere il soccorso più semplice sia per il paziente che per i soccorritori LA COMUNICAZIONE IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE passaggio di
DettagliLA COMUNICAZIONE EFFICACE
LA COMUNICAZIONE EFFICACE a cura di Mario Alberto Catarozzo Formatore e Business Coach 1 modulo Cosa vuol dire comunicare con efficacia Cosa vuol dire comunicare con efficacia Cosa vuol dire comunicare?
DettagliCosa sono le emozioni?
Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto
DettagliCiò che sei urla così forte che non riesco ad ascoltare ciò che dici! Ralph Waldo Emerson
Ciò che sei urla così forte che non riesco ad ascoltare ciò che dici! Ralph Waldo Emerson Chi Siamo Fym è una società che si occupa di Formazione e Consulenza in modo nuovo. Proponiamo una formazione in
DettagliSviluppo del linguaggio MG Baglietto
Sviluppo del linguaggio MG Baglietto Neuropsichiatria Infantile Istituto G. Gaslini Genova Componenti del Linguaggio 1) Componente fonologica: uso dei suoni, delle vocali e delle consonanti La FONOLOGIA
DettagliLa comunicazione negli adulti Silvia Vinci
CONTATTI Tel. 070 675 6222 6270-6221 Fax 070 675 6367 Mail tutor.sia@unica.it Sito web http://people.unica.it/disabilita Facebook https://www.facebook.com/siaunica/ La comunicazione negli adulti Silvia
DettagliCSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012. Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione
CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre 2012 Psicologa ISBEM Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione Cosa si intende per Comunicazione?. Dal latino Communicatio
DettagliRelazionarsi vuol dire comunicare...
Relazionarsi vuol dire comunicare... La comunicazione del cane Attilio Miconi Istruttore Comportamentale Istruttore e Formatore CSEN Referente - Istruttore sisca Traccia Interazione o relazione Informare
DettagliPRIMO INCONTRO 13 marzo 2018
PRIMO INCONTRO 13 marzo 2018 Lo psicologo scolastico riceve i genitori della scuola primaria tutti i venerdì dalle 8.00 alle ore 10.00 su appuntamento. È possibile fissare un colloquio telefonando alla
DettagliDISCIPLINA LINGUA INGLESE CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA
DISCIPLINA LINGUA INGLESE CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO relative ai testi in uso o alle varie attività proposte. ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) Comprendere brevi
DettagliINTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO
INTRODUZIONE ALLA COMUNICAZIONE NEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICO Dott.ssa Chiara Turrini Milano, dicembre 2007/gennaio 2008 COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni
DettagliCOME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali
COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali Cosa significa comunicare? Informazione A -----------> B Mittente Messaggio Destinatario Cosa significa comunicare? Comunicazione
DettagliIstituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO
Istituto Comprensivo Francesco D'Assisi TEZZE SUL BRENTA Scuola Primaria CLASSE 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE ITALIANO OBIETTIVI FORMATIVI CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE ASCOLTO-PARLATO Intuire che
DettagliAntonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay
Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ), Itay a.cerasa@unicz.it http://www.ibfm.cnr.it/en_persone/acerasa.php http://docenti.unicz.it/sito/cerasa.php SEGNALI PARALINGUISTICI CONTATTO OCULARE PRESENZA
DettagliIL LABORATORIO DI ITALIANO L2. apprendere e insegnare la lingua seconda
IL LABORATORIO DI ITALIANO L2 apprendere e insegnare la lingua seconda GLI ALLIEVI Sradicamento Urgenza comunicativa Adattamento Integrazione Nuove fedeltà COSA SAPERE Progetto migratorio della famiglia
DettagliCONSULENZA E COMUNICAZIONE EDUCATIVA
CONSULENZA E COMUNICAZIONE EDUCATIVA < DIALOGICITÀ RELAZIONE AUTENTICA PROCESSI DI SOCIALIZZAZIONE UMANIZZAZIONE Educatore ed educando sistema relazionale Comunicazione umana: È un evento intersoggettivo,
DettagliAlgoritmi e soluzioni di problemi
Algoritmi e soluzioni di problemi 1 Informazioni e linguaggio Ottenere informazioni significa aumentare le nostre conoscenze ottenere indicazioni che ci fanno agire in un determinato modo Esempi Ad un
DettagliParlare in pubblico. La comunicazione non verbale
La comunicazione non verbale Le nostre menti Razionale Emotiva Modalità di espressione Parole > Comunicazione verbale Elementi non verbali L emotività, se ben utilizzata e allenata, è in grado di creare
DettagliCOMUNICAZIONE E LNGUAGGIO. Briciole di comunicazione
COMUNICAZIONE E LNGUAGGIO Briciole di comunicazione Linguaggio = Comunicazione SVILUPPO DEL LINGUAGGIO SOTTOSISTEMI del sistema linguistico SISTEMA FONOLOGICO SISTEMA SEMANTICO/LESSICALE SISTEMA MORFO-SINTATTICO
DettagliOttimismo e pessimismo in relazione alla comunicazione non verbale
Le diverse forme di ottimismo Ottimismo e pessimismo in relazione alla comunicazione non verbale ottimismo realistico ottimismo irrealistico ottimismo obbligatorio ottimismo finto Milano, 21 novembre 2006
DettagliOttimismo e pessimismo in relazione alla comunicazione non verbale
Ottimismo e pessimismo in relazione alla comunicazione non verbale Milano, 21 novembre 2006 1 Le diverse forme di ottimismo ottimismo realistico ottimismo irrealistico ottimismo obbligatorio ottimismo
DettagliLe basi della comunicazione in oncologia PROF. PAOLO GRITTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI»
Le basi della comunicazione in oncologia PROF. PAOLO GRITTI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI» Il Modello Telefonico codifica decodifica emittente messaggio canale messaggio ricevente
DettagliCASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi.
CASERTA - Spesso ci si interroga sulla conoscenza del mondo e sul senso da dare agli interventi educativi e formativi. Le informazioni che ci giungono continuamente attraverso i sensi sono elaborate e
DettagliLIVELLO DI APPRENDIMENTO ASCOLTO Livello intermedio
SECONDA LINGUA (Francese, Spagnolo, Tedesco) COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA: IMPARARE A IMPARARE, COMUNICARE, INDIVIDUARE COLLEGAMENTI
DettagliVOCE E VOLTO. Corso di Alta formazione. Strumenti di analisi esperta del comportamento non verbale. Area Psicologia
Corso di Alta formazione VOCE E VOLTO Strumenti di analisi esperta del comportamento non verbale Area Psicologia F O R M A Z I O N E P E R M A N E N T E F A C O L T À D I P S I C O L O G I A L A B O R
DettagliLa comunicazione interpersonale. Pagina 1
La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente
DettagliITALIANO Competenza 1 al termine del terzo biennio della scuola primaria e secondaria di primo grado
ITALIANO Competenza 1 al termine del terzo biennio della scuola primaria e secondaria di primo grado Competenza Abilità Quando ascolta, lo studente al termine del terzo biennio è in grado di: 1. Interagire
DettagliPROGETTO OTTO PASSI AVANTI. I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri
PROGETTO OTTO PASSI AVANTI I CAMPANELLI DI ALLARME DEI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Dr. Manuela Orrù Pediatra Associazione Culturale Pediatri Le 5 aree di funzione * Capacità motorie grossolane *
DettagliLa comunicazione. A cura di Enrica Baretta
La comunicazione A cura di Enrica Baretta Modello a una via Trasferimento di informazioni da un emittente ad un ricevente a mezzo di messaggi Teoria matematica della comunicazione Non tiene conto di diverse
DettagliATTIVITA ESPRESSIVO-CORPOREE COMUNICAZIONE NON VERBALE COMUNICAZIONE EMOZIONALE
Noi siamo il nostro corpo. Il corpo è la nostra sola realtà valutabile. Non si oppone all intelligenza, ai sentimenti,all anima. Li include e li ospita. Dunque prendere coscienza del proprio corpo è accedere
DettagliPRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE
PERCORSO FORMATIVO DESTINATO AI RESPONSABILI DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RSPP in applicazione del D. Lgs 81/2008 DELLA COMUNICAZIONE Servizi di Prevenzione e Protezione 1/28 LA COMUNICAZIONE
DettagliCOMUNICAZIONE E DINAMICHE AFFETTIVE NELLA RELAZIONE CON IL PAZIENTE
INFERMIERISTICA CLINICA APPLICATA ALLA PSICHIATRIA E PSICOLOGIA CLINICA METODOLOGIA DELLA RELAZIONE ASSISTENZIALE Unità Dida:ca di PSICOLOGIA CLINICA Docente: Stefano Tugnoli COMUNICAZIONE E DINAMICHE
DettagliSCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA
Fonti di legittimazione : Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE PRIMA
DettagliComunicazione e intelligenza emotiva
Comunicazione e intelligenza emotiva La comunicazione Intelligenza emotiva La comunicazione verbale, paraverbale e non verbale Intelligenza emotiva nel lavoro La Comunicazione COSA e COME comunichiamo
DettagliLa comunicazione interpersonale. Pagina 1
La comunicazione interpersonale Pagina 1 La comunicazione interpersonale, in primis Il professionista di comunicazione ed RP opera quotidianamente in contatto con molte persone, dal background estremamente
DettagliPRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE
28 Reggimento Pavia PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE Colonnello Diego Filippo FULCO PARLEREMO DI : Fonte: l Espresso Altan 2009 FINALITÀ CONOSCERE I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE COMPRENDERE
DettagliTraccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa. Usa il linguaggio verbale sì no. Usa il corpo per esprimere le sue emozioni sì no
Traccia di analisi della competenza linguistica e comunicativa a cura di Francesco De Renzo (Facoltà di Studi Orientali, Sapienza-Università di Roma) Comunicazione Interazione In che modo comunica e interagisce:
DettagliABILITA' L'alunno sa: Assumere consapevolmente comportamenti atti all'ascolto e al dialogo.
ASCOLTARE L'alunno partecipa a scambi comunicativi, comprendendo messaggi di tipo diverso ed individuando il senso globale e le informazioni principali di testi orali di vario tipo. (A C D E) Le regole
DettagliLIVE LLO 9-10/1 07-8/10. 6/10 Partecipa sufficientemente a scambi comunicativi semplici. Comprende globalmente le istruzioni verbali e
LIVE LLO 9-10/1 0 07-8/10 EFFICACIA COMUNICATIVA Partecipa in modo efficace a scambi comunicativi semplici e chiari. Comprende in modo completo le istruzioni orali e sa rispondere alle richieste in maniera
DettagliCurricolo di LINGUE STRANIERE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE ALVARO - MODIGLIANI Via Balla, 27 10137 TORINO Tel. 011/3111745 e-mail: alvaro.modigliani@virgilio.it Via Collino, 4 10137 TORINO Tel. 011/3113029 e-mail: nuovamodi@libero.it
DettagliAttraverso atti comunicativi impariamo a riconoscere chi siamo. L identità si basa sui modi con cui il soggetto interagisce e sui messaggi e le
Perché comunichiamo? La comunicazione risponde ad un bisogno naturale, espressivo, tipico dell uomo, che va ad influire anche sullo stato di salute: infatti le persone sole o con pochissime relazioni interpersonali
DettagliLINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale
LINGUAGGIO DEL CORPO Istruzioni per l uso del Linguaggio Universale "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto" - Peter Ferdinand Drucker, economista e saggista austriaco-statunitense
DettagliCURRICOLO VERTICALE ITALIANO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo R. Franceschi Via Concordia, 2/4-20090 Trezzano sul Naviglio (MI) Tel. 02 48 40 20 46 - Fax 02 48 49 01 97 E-mail: segreteria@icfranceschi.gov.it
DettagliComunicazione interpersonale Conoscenze di base per la comprensione dei processi di comunicazione
Comunicazione interpersonale Conoscenze di base per la comprensione dei processi di comunicazione Aggiornamento al Sommario Le relazioni sul posto di lavoro La comunicazione non verbale La comunicazione
DettagliCorso di laurea in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE (B184) PSICOLOGIA GENERALE (2CFU)
Corso di laurea in SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE (B184) PSICOLOGIA GENERALE (2CFU) COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO: La comunicazione è un attività sociale: per definizione, si ha comunicazione
DettagliUNITÀ FORMATIVA 1. Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri
UNITÀ FORMATIVA 1 Nome e Cognome Esperti Descrizione sintetica del progetto Suono, movimento, ritmo: percorsi e strategie didattiche per la scuola dell infanzia Patrizia Iodice Giuseppe Desideri Il linguaggio
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO ITALIANO 1. ASCOLTO Terze Bornato Cazzago - Pedrocca
NUMERO UNITÀ D APPRENDIMENTO 1 ASCOLTO ARTICOLAZIONE DELL 1. Interagire in una conversazione formulando domande e dando risposte pertinenti 2. Comprendere l argomento e le informazioni di discorsi affrontati
DettagliLINGUA INGLESE CLASSE 5^ ABILITA -Sa ascoltare e comprendere il tema generale di un breve discorso e/o dialogo. ABILITA
DISCIPLINA LINGUA INGLESE CLASSE 5^ LEGENDA per gli : A= Ascolto (comprensione orale) P = Parlato (produzione e interazione orale) L = Lettura (comprensione scritta) S = Scrittura (produzione scritta)
DettagliLA COMUNICAZIONE NON VERBALE
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE 1 La comunicazione non verbale fra natura e cultura La comunicazione è un attività complessa che fa riferimento a una molteplicità diversificata e contemporanea di differenti
DettagliIl Linguaggio Del Corpo Femminile
Il Linguaggio Del Corpo Femminile Di ArteSeduzione.it Ecco Come Leggere Il Corpo Di Una Donna Guardandola Il Linguaggio Del Corpo Femminile ArteSeduzione.it Pag. 1 Condizioni d Uso Tutti i diritti sono
DettagliNon odo parole che dici umane L ascolto degli altri è un. praticato? A cura di Maria Luisa Cormaio Marcello Crotti
Non odo parole che dici umane L ascolto degli altri è un atteggiamento comunemente praticato? A cura di Maria Luisa Cormaio Marcello Crotti Giorgio Giustetto COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo
DettagliLINGUA ITALIANA. Sapere Nuclei fondanti TESTO. Saper fare. Memorizzare. Comprendere. Produrre CODICE OGGETTO CULTURALE LESSICO.
LINGUA ITALIANA è è Sapere Nuclei fondanti OGGETTO CULTURALE che registra i CAMBIAMENTI. CODICE Utilizzato per la COMUNICAZIONE Ha come unità fondamentale il TESTO Utilizza un LESSICO Saper fare che determinano
DettagliCOMUNICAZIONE E RELAZIONE
COMUNICAZIONE E RELAZIONE LA COMUNICAZIONE È UNO SCAMBIO DI INFORMAZIONI IN UN CONTESTO DI INFLUENZAMENTO RECIPROCO (CI SI INFLUENZA RECIPROCAMENTE). PERTANTO, GLI ATTI COMUNICATIVI HANNO SEMPRE UN OBIETTIVO,
DettagliDialogo verbale sulle emozioni genitore/bambino
Dialogo verbale sulle emozioni genitore/bambino SCIENZE MOTORIE II ANNO scuola di medicina A.A. 2007/18 PROF.SSA Valeria Nieddu Insieme di abilità necessarie per essere efficaci nelle transazioni sociali
DettagliISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi, Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO PRIMO BIENNIO
ISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi,60-26845 Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO 2015-2016 Disciplina LINGUA INGLESE. PRIMO BIENNIO Finalità formative (in coerenza con le linee guida
Dettagli