aspetti della certificazione del vino biologico Pisa 1 giugno 2012 Doriano Giulianini
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1 aspetti della certificazione del vino biologico Pisa 1 giugno 2012 Doriano Giulianini
2 VENDEMMIA 2012 E VENDEMMIE PRECEDENTI (VINI ATTUALMENTE IN CANTINA)
3 VENDEMMIA 2012 Il regolamento è quello, migliorabile, ma i processi ed i prodotti consentiti sono definiti
4 Dal 1 agosto 2012, i vini di nuova produzione (dalla annata 2012 in poi) e loro derivati dovranno essere ottenuti in conformità al Reg
5 Documenti contabili In relazione agli obblighi sulla tenuta dei documenti contabili di cui all art. 66 del Reg. CE) n. 889/2008 gli operatori utilizzano i documenti ed i registri previsti dal Regolamento Ce n.436/09 nel rispetto delle relative disposizioni nazionali. I prodotti biologici del settore vitivinicolo sono evidenziati con un apposita denominazione.
6 Vino attualmente in cantina Cosa fare? L operatore deve dare evidenze oggettive che ha rispettato il regolamento
7 la procedura è applicabile per partite di prodotto già certificate in riferimento all origine delle uve, come al tempo previsto dal Reg o dal Reg. 834 vigenti, il che significa da operatori già assoggettati al sistema di controllo
8 Problematiche connesse all entrata in vigore del Reg. UE 203/2012: adeguamenti da richiedere agli operatori (es. cd. Relazione Tecnica); modalità di gestione richieste di riconoscimento lotti di prodotto antecedenti; ricadute su settore aceti e su settore mosti; procedure per l ammissione di nuove tecnologie di processo, già ammesse per il settore convenzionale relazioni con l equivalenza USA-EU e COR-UE
9 ADEGUAMENTI Adeguare la Relazione Tecnica (RT) ove, ai sensi dell art. 63 e segg. del Reg. 889/2008, l operatore è tenuto a dimostrare come garantisce la conformità al regolamento
10 in merito alle modalità di gestione delle richieste di riconoscimento di lotti di vino ottenuti precedentemente all entrata in vigore del regolamento, si deve necessariamente attendere il pubblicando DM
11 evidenze che devono essere ricercate nell ambito delle verifiche che dovranno essere eseguite a seguito di tali richieste
12 Le registrazioni presenti in cantina: registro di vinificazione (trattasi di una sorta di carico/scarico per lotti e per silos); registro dei trattamenti (normalmente carenti)
13 Ulteriore documentazione utile è rappresentata da: Piani HACCP. Relazione Tecnica (ex art. 63 Reg. 889), dove gli operatori dovrebbero aver descritto processi, trattamenti e sostanze utilizzate.
14 Misure transitorie Gli operatori che intendono utilizzare il logo comunitario di produzione biologica ai sensi dell art. 95, par. 10 bis, lett. a), del Reg. (CE) n. 889/2008, comunicano all Organismo di Controllo cui sono assoggettati, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del pubblicando Decreto, le giacenze di vini e di altre categorie di prodotti vitivinicoli, suddivise per tipologie e per anno, ottenuti in conformità al regolamento (CEE) n. 2092/1991 o al regolamento (CE) n. 834/2007 e detenuti al 31 luglio
15 Nella comunicazione l operatore indica: il CUA per ogni categoria, tipologia di prodotto e anno, le quantità detenute e ottenute in conformità alle disposizioni previste al titolo II, capo 3 bis, del Reg. (UE) n. 889/2008
16 La comunicazione è inviata anche dagli operatori che intendono avvalersi della facoltà di cui all art. 95, par. 10 bis, lett. c), del Reg. (CE) n. 889/2008. (vecchia dicitura)
17 L Organismo di Controllo accerta, entro 30 giorni dal ricevimento delle comunicazioni le giacenze di vini e di altre categorie di prodotti vitivinicoli, ottenuti in conformità al regolamento (CEE) n. 2092/1991 o al regolamento (CE) n. 834/2007, suddivise per categorie e tipologie, detenuti dagli operatori al 31 luglio 2012,.
18 e verifica: le quantità prodotte in conformità alle disposizioni previste al titolo II, capo 3 bis, del Reg. (CE) n. 889/2008 le quantità prodotte in conformità al Reg. (CE) n. 889/2008 ma che non posseggono i requisiti previsti al titolo II, capo 3 bis del Reg. (CE) n. 889/2008
19 Il documento contenente le giacenze accertate dall organismo di controllo è redatto in duplice copia, di cui una è rilasciata all operatore e l altra è conservata presso la sede dell Organismo di controllo. La documentazione è tenuta a disposizione delle autorità competenti
20 E possibile dire che tutto il vino vendemmiato nel 2011, se conforme ai requisiti, può ottenere il logo, anche se non pronto per l imbottigliamento al 1 agosto 2012? SI
21 settore aceti e mosti il regolamento ammette che scorte esistenti possano essere commercializzate con le vecchie diciture fino ad esaurimento scorte, ma nulla dice sul possibile utilizzo in successive fasi di trasformazione lungo la filiera
22 come logica estensione dell enunciato del Reg. 203 possiamo dire che i prodotti ottenuti successivamente ereditano le diciture del prodotto in ingresso, quindi: il vino 2011 da uve da AB trasformato dopo agosto 2012 in aceto mi continua a dare un prodotto da uve da AB e così via
23 ammissione di nuove tecnologie di processo non ammesse nel convenzionale alla data del 1 agosto 2010, ma ammesse successivamente (vedi resine cromatografiche per ottenere zucchero d uva)
24 la procedura da seguire prevede che si presenta un dossier alla Commissione da parte dello SM; la Commissione successivamente interpella l EGTOP, ma i tempi sono necessariamente e tecnicamente lunghi.
25 Meglio se si cercano dei coordinamenti tra SM (es. Francia nello specifico) anche per il tramite delle associazioni di categoria (FNAB).
26 Rapporti UE NOP il vino che contiene solfiti aggiunti va il vino che contiene solfiti aggiunti va etichettato come vino con uve da agricoltura biologica ; il livello massimo di solfiti non supera 100 ppm
27 un vino prodotto senza l uso di solfiti, e senza l utilizzo di altre sostanze non ammesse dal NOP, potrebbe essere etichettato organic
28 il tenore massimo di solforosa nei vini è da intendersi quello all atto dell imbottigliamento (o alla somministrazione al consumo)
29 Flessibilità Articolo 47: Gli Stati Membri possono autorizzare: l incremento della SO2 sino al livello ammesso per il convenzionale per un dato anno di produzione se: Vi sono condizioni climatiche eccezionali in specifiche aree geografiche Attacchi batterici o micotici deteriorano la situazione sanitaria delle uve biologiche I singoli operatori devono mantenere i documenti giustificativi e l autorizzante Stato Membro deve informare gli Stati Membri e la Commissione Europea
30 Ai sensi dell'art. 47 del Reg. (CE) 889/2008, comma 1, lettera e) le Regioni e le Province autonome, autorizzano, l uso di anidride solforosa, fino ad un tenore massimo fissato conformemente al Reg. (CE) n. 606/2009, per singola campagna.
31 Gli operatori comunicano all organismo di controllo il ricorso alla deroga e conservano i documenti contabili dai quali risulta che si sono avvalsi della deroga, compresa l autorizzazione regionale.
32 Gli Organismi di controllo comunicano alle Regioni e Province Autonome gli operatori che si sono avvalsi della deroga.
33 Pratiche Enologiche Restrizioni Trattamento termico < 70 C Filtrazione > 0.2µm Vietato Elettrodialisi Concentrazione parziale a freddo Scambio cationico Eliminazione fisica della SO2 Dealcolizzazione parziale
34 Lista positiva delle sostanze Nuovo Allegato VIIIa: 44 sostanze (invece delle 68 nell OCM vino) permesse Nessuna differenza tra additivi e ausiliari di fabbricazione Uso preferibile di materiali organici grezzi (lieviti, gelatine, proteine, ) Arricchimento : Solo prodotti biologici (zuccheri, mosto) Sostanze non autorizzate nella lista positiva: Bisolfito d ammonio, Betaglucanasi, AcidoMalico, Chitosina, TartratodiCalcio, Chitina-Glucano, Polivinilimidazolo, Polivinilpolpirrolidone, Lisozima, FerrocianatodiPotassio, FitatodiPotassio, Dimetilcarbonato, Ureasi, Carbossimetilcellulosa, AlginatodiCalcio
35
36 Grazie per l attenzione
37 CONTATTI Doriano Giulianini FederBio Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica Piazza dei Martiri, Bologna Tel Fax Piazza dell Indipendenza, Roma Tel Fax info@federbio.it
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