Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza relativa ai sistemi di gestione aziendale e consulenza di direzione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza relativa ai sistemi di gestione aziendale e consulenza di direzione"

Transcript

1 Certificato N Organizzazione con sistema di gestione certificato secondo la norma ISO 9001: 2008 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza relativa ai sistemi di gestione aziendale e consulenza di direzione Quuaal littàà Siccuurreezzzzaa PPrri ivvaaccyy Reessppoonnssaabbi ilittàà Amminni issttrraatti ivvaa Etti iccaa Ambbi ieennttee Risskk Maannaaggeemeenntt Coonnssuul leennzzaa ee Auuddi itt ppeerr laa l Dirreezzi ioonnee 2015 Aprile Il punto di vista su Anno 8 n 02 Mensile di informazione per i CLIENTI dello STUDIO VIOLI Indice delle NOTIZIE (N) - N1) Sicurezza sul lavoro: Entro il 20 aprile 2015, obbligo di aggiornamento formativo per i lavoratori stradali - N2) Sicurezza sul lavoro: iniziate le domande per il Bando ISI 2014 disponibili oltre 267 milioni di euro - N3) Sicurezza sul lavoro: La CEI EN sulla manutenzione degli impianti di illuminazione per la sicurezza - N4) D.Lgs. 231/01: Modelli «231» con autoriciclaggio - N5) Privacy: Ok del Garante al 730 precompilato con misure a tutela della privacy dei contribuenti - N6) Privacy: App in rete nel mirino Authorities Privacy: solo il 15% fornisce un'informativa chiara; Dati personali e cloud computing, adesso la nuvola ha il suo standard - N7) Ambiente: SISTRI: Sanzioni per mancata iscrizione o pagamento del contributo a partire dal 01/04/ N8) Ambiente: Mud 2015, scadenza 30 aprile INDICAZIONI OPERATIVE - N9) Ambiente: Non punibilità reati per tenuità fatto, dal 2 aprile in vigore Dlgs 28/ N10) Qualità: LA ISO 9001:2015 E I RISCHI: COSA BISOGNA FARE PER ADEMPIERE AI NUOVI REQUISITI? Corsi tenuti da Studio Violi, in collaborazione con Promec Azienda Speciale CCIAA Modena: 1. Progettazione, sviluppo, miglioramento del Sistema di Gestione per la Qualità secondo la UNI EN ISO 9001: 2008 e i principi della futura norma UNI EN ISO 9001: aprile 2. Privacy Da onere ad opportunità per l impresa: approfondimenti sulla normativa vigente e il nuovo regolamento europeo, gli adempimenti e le modalità per l implementazione di un sistema di sicurezza dei dati efficace ed efficiente, in ottica di riduzione del rischio di impresa per lo sviluppo del proprio business 24 aprile 3. D.Lgs. 231/01: strategie per la realizzazione del MOG esimente l azienda dalla responsabilità penale. Risk management dei reati dolosi informatici e colposi su ambiente e sicurezza e salute sul lavoro. 6 maggio 4. Obiettivo riduzione infortuni e costi: modalità, audit, strumenti di monitoraggio, due diligence e rapporto con gli adempimenti del D.Lgs. 231/01 per i reati su ambiente e sicurezza e salute sul lavoro. 15 maggio SENTENZE DI CASSAZIONE SUL LAVORO Sul sito sono presenti le ultime sentenze di Cassazione relative al lavoro Tel Fax: giorgiovioli@libero.it info@studiovioli.com giorgiovioli@pec.it Web: < Via per Capanna Tassone, Ospitale - Fanano (MO) P.I. e C.F REA CCIAA MO Cap. Soc I.V. 1/10

2 AFORISMA DEL MESE "Gli standard di qualità tendono spontaneamente verso il basso, come se fossero attratti da una forza di gravità. Ciò che può mantenerli alti è solo la pressione del miglioramento continuo della qualità" Hugh Koch Scadenziario di Aprile 2015 sul sito del Sole 24 Ore Notizie - N1) Sicurezza sul lavoro: Entro il 20 aprile 2015, obbligo di aggiornamento formativo per i lavoratori stradali Ricordiamo che i lavoratori che operano nei lavori stradali o comunque in prossimità della sede stradale già dal 20 aprile 2012 devono frequentare il corso di aggiornamento di 3 ore entro il 20 aprile 2015,. in base alle previsioni del Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013 "Regolamento per l'individuazione delle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare" In particolare, l'allegato II del Decreto individua i soggetti formatori, i contenuti, la durata nonché gli indirizzi e i requisiti minimi di validità della formazione per preposti e lavoratori addetti alle attività di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgano in presenza di traffico veicolare. La partecipazione ai corsi, secondo quanto disposto dall'articolo 37 del d.lgs. n. 81/2008, deve avvenire in orario di lavoro e non può comportare oneri economici per i lavoratori. La formazione di prevista, essendo formazione speci0ca, non è sostitutiva della formazione obbligatoria spettante comunque a tutti i lavoratori e realizzata ai sensi dell'articolo 37 del d.lgs. n. 81/2008. Tale formazione deve, pertanto considerarsi integrativa della formazione prevista dall accordo Stato-Regioni di cui all articolo 37, comma 2, del d.lgs. n. 81/2008. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 2/10

3 I corsi sono diretti a: o lavoratori adibiti all installazione ed alla rimozione della segnaletica di cantieri stradali in presenza di traffico o comunque addetti ad attività in presenza di traffico; o preposti alle attività di cui all articolo 1 del presente decreto. Il percorso formativo rivolto agli operatori è strutturato in tre moduli della durata complessiva di 8 ore più una prova di verifica finale: 1. modulo giuridico - normativo della durata di 1 ora; 2. modulo tecnico della durata di 3 ore; prova di verifica intermedia (questionario a risposta multipla da effettuarsi prima del modulo pratico); 3. modulo pratico della durata di 4 ore; prova di verifica finale (prova pratica). Il percorso formativo per i preposti è strutturato in tre moduli della durata complessiva di 12 ore più una prova di verifica finale: 1. modulo giuridico - normativo della durata di 3 ora; 2. modulo tecnico della durata di 5 ore; prova di verifica intermedia (questionario a risposta multipla da effettuarsi prima del modulo pratico); 3. modulo pratico della durata di 4 ore; prova di verifica finale (prova pratica). L'aggiornamento della formazione dei lavoratori va effettuato ogni 4 anni per mezzo di un corso teoricopratico di durata minima di 3 ore, di cui 1 ora di contenuti tecnico-pratici, in caso di modifiche delle norme tecniche. - N2) Sicurezza sul lavoro: iniziate le domande per il Bando ISI 2014 disponibili oltre 267 milioni di euro A partire dal 3 marzo scorso fino al 7 maggio 2015 sarà possibile l'invio delle domande per il bando ISI per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,previa registrazione al portale INAIL: disponibili oltre 267 milioni di euro. L'Inail mette a disposizione euro per finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Lo stanziamento relativamente alla Regione Emilia Romagna è pari a complessivi I finanziamenti vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l'ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo, pari al 65% dell'investimento, per un massimo di euro, viene erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. Nella sezione Inail-Incentivi per la sicurezza-bando Isi 2014 sono disponibili gli avvisi pubblici regionali per la documentazione di dettaglio e i fac-simile della modulistica. 3/10

4 Dal 3 marzo scorso e fino alle ore del 7 maggio 2015, nella sezione Servizi online, le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un'applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di: effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio "soglia" di ammissibilità salvare la domanda inserita. Dal 12 maggio 2015 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità e salvato la domanda possono accedere nuovamente alla procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca. - N3) Sicurezza sul lavoro: La CEI EN sulla manutenzione degli impianti di illuminazione per la sicurezza La disposizione generale del punto 7 della CEI EN sulla manutenzione degli impianti di illuminazione per la sicurezza, avverte che è necessario provvedere a una manutenzione regolare.e che l utente/proprietario dell edificio deve nominare una persona che sorvegli la manutenzione del sistema. Spetta a questo soggetto ordinare l esecuzione dei lavori necessari per garantire la corretta funzionalità operativa del sistema. o Controllo quotidiano (punto della CEI EN 50172). È un controllo per l accertamento del funzionamento del sistema. La verifica si esegue visivamente e quindi non è richiesto un vero e proprio test di funzionamento. o Test mensile (punto CEI EN 50172). Si deve eseguire quando vengano utilizzati dispositivi di controllo automatici, i cui dati di funzionamento vanno registrati. Queste le modalità: a) Ogni apparecchio per illuminazione di sicurezza va commutato simulando la caduta dell illuminazione generale. La simulazione deve durare per il tempo necessario per l esecuzione del test. Per accertare il ripristino dell alimentazione generale, conclusa la simulazione, si deve controllare il funzionamento di tutte le lampade segnaletiche e dei dispositivi di misurazione. b) Negli impianti a batteria centrale, oltre a quanto descritto al punto a) si deve controllare il corretto funzionamento del dispositivo di sorveglianza. o Test annuale (punto della CEI EN 50172). Nel caso si utilizzino dispositivi di controllo automatici, vanno registrati i dati riguardanti il test di autonomia. Con tutti gli altri sistemi è necessario eseguire i test mensili ma anche: a) il controllo (con le modalità dei test mensili) di ogni apparecchio d illuminazione e ogni segnaletica retroilluminata, compreso il controllo dell autonomia dichiarata dal produttore; b) il controllo, al momento del ripristino dell illuminazione generale, di tutte le lampade segnaletiche e dei dispositivi di misurazione; c) l ispezione del corretto funzionamento del dispositivo di carica. I risultati di ciascun test, con la data dell esecuzione, vanno inseriti nel registro dell impianto. 4/10

5 - N4) D.Lgs. 231/01: Modelli «231» con autoriciclaggio L introduzione nel nostro ordinamento giuridico, dal 1 gennaio 2015, del nuovo reato di autoriciclaggio (legge 186/2014 ) impone alle società di adeguare i propri modelli organizzativi. Questa nuova fattispecie di reato, infatti, è stata inclusa nel cosiddetto catalogo dei reati previsti dal Dlgs 231/2001, determinando così una possibile responsabilità amministrativa in capo all ente che lo commette. Pertanto, in caso di reati tributari eventualmente consumati dalla società, o dall ente in genere, è molto probabile incorrere anche nel nuovo delitto di autoriciclaggio qualora, ad esempio, i proventi derivanti dall evasione fiscale (o il risparmio di imposta generato da dichiarazioni infedeli) siano impiegati in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative. Partendo, dunque, dal presupposto che l ente sia già dotato di un proprio modello di organizzazione, lo stesso dovrà provvedere al solo aggiornamento. L adeguamento del modello dovrà avvenire, stante l importanza che lo stesso ricopre come circostanza esimente dell eventuale configurazione di responsabilità, in tempi brevi e in maniera puntuale, soprattutto in presenza di reati tributari commessi in passato. Nel caso in cui, infatti, negli anni scorsi la società sia incorsa in uno dei reati tributari (quali, ad esempio, il reato di dichiarazione infedele o fraudolenta), sussiste un elevato rischio di incorrere nella consumazione del nuovo reato di autoriciclaggio, anche qualora il trasferimento o l impiego dei proventi derivanti dall evasione fiscale in attività economiche avvenga dopo il 1 gennaio Si dovrà trattare, dunque, non solo di un aggiornamento di tipo formale, ma anche e soprattutto sostanziale al fine di poter far fronte alle numerose fattispecie di reato che possono costituire il presupposto dell'autoriciclaggio. In sostanza, l attività di revisione non si potrà limitare alla mera introduzione, nella parte speciale dei modelli, del nuovo reato, ma dovrà coinvolgere, preliminarmente, l identificazione delle aree a rischio per la sua commissione. Terminata la prima fase di aggiornamento, si dovrà poi operare una valutazione del rischio. Tale attività è necessaria per individuare le esigenze di adeguamento procedurale. L adeguamento, che avviene mediante la composizione di nuovi protocolli di controllo (o eventualmente mediante il loro aggiornamento), è volto a mitigare e/o eliminare il rischio. Ovviamente, tutte le predette modifiche dovranno divenire parte integrante di ogni singolo documento che costituisce il modello (codice etico, regolamento dell organismo di vigilanza, protocolli e sistema di formazione). Sarà, dunque, opportuno procedere per stadi al fine di definire una mappatura delle aree a rischio, una mappatura documentata delle potenziali modalità di commissione degli illeciti nelle aree a rischio e, infine, costruire (o adeguare, se già esistente) il sistema di controllo preventivo. A tal fine, occorre svolgere il cosiddetto process assessment, ossia la rilevazione dei processi che costituiscono il sistema di controllo interno, e solo dopo il cosiddetto risk management, ossia la gestione e misurazione del rischio. In sostanza, mediante le predette attività, occorrerà individuare e analizzare i processi e le attività cosiddette sensibili nel cui ambito è più probabile che vengano commesso il nuovo reato di autoriciclaggio. È necessario poi eseguire una ricognizione delle funzioni apicali e strategiche, individuando dei soggetti che, in base al ruolo, alla funzione e alla responsabilità, hanno una conoscenza e/o risultano coinvolti nelle aree/attività sensibili, nonché una ricostruzione del sistema dei processi aziendali, con particolare attenzione alla struttura dei controlli e delle fattispecie legali presenti nella storia della società. Infine, l ultima fase propedeutica all aggiornamento del modello organizzativo è l analisi della probabilità che venga commesso il nuovo reato, l impatto dell evento e il conseguente piano di risposta al rischio. 5/10

6 - N5) Privacy: Ok del Garante al 730 precompilato con misure a tutela della privacy dei contribuenti Parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di provvedimento del Direttore dell Agenzia delle entrate con il quale sono state individuate le modalità tecniche che consentiranno ai contribuenti o a CAF, sostituti d imposta e professionisti che siano stati delegati, di accedere al 730 precompilato, mediante i servizi telematici dell Agenzia delle entrate. Il via libera è arrivato dopo che l Agenzia delle entrate ha introdotto su richiesta dell Autorità precise misure, anche tecnologiche, per evitare accessi indiscriminati o abusiviai dati dei contribuenti. Il parere dell Autorità è stato reso sull ultima versione dello schema, trasmessa il 12 febbraio scorso, che tiene conto degli approfondimenti, anche di natura tecnica, avuti tra Ufficio del Garante e Agenzia. Con l avvio sperimentale del nuovo servizio, riguardante redditi da lavoro dipendente e assimilati, il contribuente potrà accedere alla propria dichiarazione precompilata direttamente o conferendo una delega ad un CAF, ad un sostituto d imposta o a un professionista abilitato. Diverse e stringenti, dunque, le misure richieste dal Garante a questi soggetti e all Agenzia delle entrate per evitare accessi non autorizzati e trattamenti non consentiti dei dati dei contribuenti. Modalità di accesso - Per poter accedere ad una o più dichiarazioni precompilate, sostituti di imposta, CAF e professionisti, oltre che della delega, dovranno essere in possesso del codice fiscale e di altre informazioni: il reddito complessivo dell anno precedente;l importo indicato nel rigo relativo alla differenza di reddito rispetto all anno precedente; il numero e la data della delega; il numero e il tipo di documento di identità del contribuente delegante. Sostituti di imposta, CAF e professionisti potranno visualizzare esclusivamente le dichiarazioni precompilate richieste. I documenti di delega acquisiti, compresi quelli di identità, dovranno essere conservati e annotati su un registro cronologico. La gestione delle deleghe sarà affidata a uno o più responsabili. L accesso alle dichiarazioni dovrà esser preceduto dalla digitazione di un codice di sicurezza. L Agenzia delle entrate, oltre a svolgere controlli sull accesso alle dichiarazioni precompilate, potrà richiedere, a campione, copia delle deleghe e dei documenti di identità indicate nelle richieste di accesso ai 730. Diritti del contribuente - Il contribuente avrà il diritto di visualizzare l elenco dei soggetti ai quali la sua dichiarazione precompilata è stata messa a disposizione. Limiti temporali per l accesso - E stato previsto un limite temporale, fissato al 10 novembre, oltre il quale non sarà più possibile richiedere via web o tramite file la dichiarazione. Misure di sicurezza a protezione dei dati - Per quanto riguarda la sicurezza dei canali telematici utilizzati, l Agenzia dovrà tracciare gli accessi all Anagrafe tributaria da parte di ciascun CAF, sostituto d imposta e professionista abilitato. Dovrà predisporre strumenti di monitoraggio e analisi periodica degli accessi ai sistemi telematici, attivando specifici alert per individuare comportamenti anomali ed effettuare verifiche periodiche sull idoneità delle misure di sicurezza adottate da CAF,sostituti d imposta e professionisti. L Agenzia dovrà garantire la cifratura dei dati. CAF, sostituti d imposta e professionisti dovranno trattare solo dati pertinenti e non eccedenti e non dovranno divulgare o cedere a terzi le informazioni acquisite. 6/10

7 -N6) Privacy: App in rete nel mirino Authorities Privacy: solo il 15% fornisce un'informativa chiara; Dati personali e cloud computing, adesso la nuvola ha il suo standard 1. App in rete nel mirino Authorities Privacy: solo il 15% fornisce un'informativa chiara Le Autorità per la privacy, raggruppate nella rete internazionale del Global Privacy Enforcement Network (GPEN), hanno chiesto alle piattaforme che propongono app su smartphone e tablet di obbligare gli sviluppatori ad informare gli utenti, prima che questi scarichino le app, sugli eventuali dati personali che verranno raccolti e sul loro uso. Su un totale di oltre applicazioni esaminate in tutto il mondo, appena il 15% risulta dotato di un'informativa privacy realmente chiara. Le Autorità del network hanno sollevato la questione in una lettera aperta inviata a 7 marketplace (Apple, Google, Samsung, Microsoft, Nokia, BlackBerry e Amazon) sollecitandoli ad assicurare precise garanzie a protezionedei dati degli utenti che usano le applicazioni mobili. Mettere a disposizione degli utenti una informativa prima del download è fondamentale per la tutela dei diritti, perché consente alle persone di decidere liberamente e consapevolmente, prima dell installazione, se permettere l uso dei propri dati o meno. Senza questa informazione, gli utenti sono esposti ad una raccolta massiccia a loro insaputa -sottolinea Antonello Soro, Presidente dell Autorità per la protezione dei dati personali. Le app ci semplificano la vita - continua Soro - ma ad esse concediamo di accedere, troppo spesso inconsapevolmente, ad un numero sempre più ampio di dati personali anche molto importanti: non solo la rubrica telefonica o le foto, ma anche la posizione geografica, oppure, come nel caso delle app a carattere medico, dati sanitari. Il rischio - conclude il Presidente del Garante - è un monitoraggio digitale permanente al quale ci stiamo via via assuefacendo. La raccomandazione del network segue l' indagine a tappeto" ( sweep ) promossa dal GPEN in primavera, i cui risultati hanno destato molta preoccupazione tra i Garanti per la privacy: molte delle app più scaricate dagli utenti chiedono, infatti, l accesso ad una gran quantità di dati senza spiegare adeguatamente per quali scopi queste informazioni sarebbero state usate. 2. Dati personali e cloud computing, adesso la nuvola ha il suo standard Lo scorso agosto l ente di certificazione internazionale ISO ha pubblicato uno standard specificamente elaborato per i fornitori di servizi di cloud computing. Si tratta dell ISO 27018, il primo ed unico al mondo nel suo genere, un set di regole costruito sugli standards ISO e per garantire il rispetto dei principi e delle norme privacy dettate dalla Direttiva 95/46/CE, da parte dei providers di public cloud che se ne dotano. L ambizione dichiarata di questo standard è quella di rappresentare una risposta pratica di privacy by design alle principali questioni giuridiche, sia di natura legale che contrattuale, legate alla gestione dei dati personali in infrastrutture informatiche distribuite seguendo il modello del cloud pubblico. Perchè lo standard ISO 27018? L impiego di servizi di cloud computing è divenuto un irrinunciabile driver di efficienza per un grande numero non solo di imprese commerciali, ma anche di enti pubblici. A fronte della diffusione di questo modello computazionale, da qualche anno le autorità garanti dei dati personali hanno messo in guardia i titolari del trattamento di dati personali tipicamente clienti di cloud provider più grandi e meglio organizzati sul piano economico, tecnico e legale contro i rischi di scarsa trasparenza sulle modalità e sui soggetti che processano i dati, nonché di perdita di controllo sui dati personali inviati in nuvola. Lo standard ISO si inserisce in questo scenario di rischio e introduce una serie di misure, procedure e controlli attraverso cui i providers di servizi cloud garantiscono il rispetto della direttiva europea sul trattamento dei dati personali, rassicurando i potenziali acquirenti circa la possibilità di controllare, sempre e in piena trasparenza, il processo subito dai dati personali entro i sistemi cloud del provider. Lo standard consente inoltre ai potenziali acquirenti di verificare la posizione del venditore rispetto agli obblighi privacy, sia esaminando i documenti forniti da un certificatore essere uno strumento credibile per i fornitori cloud per dimostrare la conformità con gli obblighi posti a loro carico: essa va dunque qualificata come una best practice che gioverà grandemente alla credibilità e reputazione dei fornitori cloud che se ne doteranno, in quanto sembra poter dare piena prova della conformità del provider certificato con i principi privacy sanciti dalla direttiva. 7/10

8 - N7) Ambiente: SISTRI: Sanzioni per mancata iscrizione o pagamento del contributo a partire dal 01/04/2015 E stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 27 febbraio 2015, n. 11, di conversione del DL 31 dicembre 2014, n. 192, cosiddetto mille proroghe. Tra le novità introdotte c è stato l ulteriore slittamento del termine per l applicazione delle sanzioni per mancata iscrizione al SISTRI e omesso versamento del contributo per l anno 2014 al 1 aprile Pertanto dal 31 marzo scorso i soggetti obbligati devono essere iscritti al SISTRI e quelli già iscritti hanno in precedenza hanno dovuto versare il contributo per il Il contributo per l anno 2015, invece, va versato entro il termine ordinario del 30 aprile. Per la determinazione dell importo del contributo gli operatori devono accedere mediante la propria chiavetta usb all area GESTIONE AZIENDE disponibile sul portale SISTRI in area autenticata. Effettuato il pagamento secondo le modalità pubblicate sul portale SISTRI ( cliccare su modalità di pagamento ) dovranno comunicare al SISTRI gli estremi di pagamento esclusivamente tramite accesso alla suddetta area GESTIONE AZIENDA (consigliamo di scaricare la Guida gestione azienda disponibile sul portale SISTRI nella sezione documenti manuali e guide ). Nei casi di prima iscrizione invece, gli operatori dovranno comunicare l avvenuto pagamento del contributo SISTRI telefonando al numero verde Le sanzioni amministrative con importi da a sono previste per: 1. OMESSA ISCRIZIONE (Ai sensi dell'art. 260bis, comma 1 D.Lgs. 152/2006) 2. OMESSO VERSAMENTO del CONTRIBUTO ANNUALE (Ai sensi dell'art. 260bis, comma 1 e 2 D.Lgs. 152/2006) Le sanzioni inerenti la corretta gestione del SISTRI e delle sue funzionalità (compilazione registri di carico/scarico, schede di movimentazione) sono ad ora sospese fino al fino al 1 Gennaio 2016; pertanto si proseguirà fino alle fine dell'anno con la compilazione contuestale di SISTRI e registri di carico e scarico e formulari di identificazione rifiuti. - N8) Ambiente: Mud 2015, scadenza 30 aprile INDICAZIONI OPERATIVE Il Dpcm 17 dicembre 2014 approva la nuova modulistica da utilizzare per la dichiarazione ambientale (Mud) che i soggetti interessati dovranno effettuare entro il prossimo 30 aprile 2015 con riferimento ai rifiuti gestiti nel corso del Rispetto allo scorso anno non sono state introdotte significative novità, ricordiamo quali soggetti sono tenuti all adempimento MUD : Comunicazione Rifiuti speciali Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti; Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione; Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti; Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi ; Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a Euro 8.000,00 ; Imprese ed enti produttori che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (così come previsto dall'articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g)). 8/10

9 Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 49/2014 (impianti che effettuano operazioni di trattamento e recupero dei RAEE) Comunicazione Imballaggi Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti di cui all'articolo 221, comma 3, lettere a) e c). Sezione Gestori rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazioni di gestione rifiuti di imballaggio di cui all Allegato B e C della parte IV del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati Comunicazione Veicoli Fuori Uso Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche iscritti al Registro Nazionale e Sistemi Collettivi di Finanziamento. Per quanto riguarda le modalità di presentazione anche quest anno imprese ed enti che producono, presso la propria unità locale, fino a 7 rifiuti e non utilizzano più di 3 destinatari e 3 trasportatori per ciascun rifiuto, possono utilizzare la Comunicazione rifiuti speciali semplificata su supporto cartaceo (o il nuovo programma reso disponibile sul sito di Ecocerved), mentre per tutti gli altri soggetti il MUD deve essere presentato esclusivamente per via telematica. Ricordiamo che la scadenza per la presentazione della dichiarazione MUD è il 30 APRILE N9) Ambiente: Non punibilità reati per tenuità fatto, dal 2 aprile in vigore Dlgs 28/2015 Scattata il 2 aprile 2015 la nuova disciplina del Dlgs 16 marzo 2015, n. 28 che esclude la punibilità per reati fino a 5 anni se il fatto è di particolare tenuità e la condotta non è abituale. Il provvedimento inserisce nel Codice penale il nuovo articolo 131-bis stabilendo che nei reati puniti con pena detentiva fino a 5 anni con o senza pena pecuniaria (multa o ammenda), nonché per i reati puniti con la sola pena pecuniaria, il Giudice può escludere la punibilità valutando la particolare tenuità dell'offesa e la non abitualità della condotta. La tutela risarcitoria ci sarà in sede civile. Il meccanismo è escluso in caso di morte o lesioni gravissime derivanti dal fatto. La disposizione potrebbe riguardare diversi reati ambientali (Dlgs 152/2006): gestione illecita di rifiuti (articolo 256), abbruciamento rifiuti non pericolosi abbandonati o depositati in maniera incontrollata (articolo 256-bis), traffico illecito di rifiuti (articolo 259), scarico acque reflue industriali senza autorizzazione (articolo 137, comma 1), esercizio di impianti senza la prescritta autorizzazione alle emissioni (articolo 279, comma 1). In riferimento alla responsabilità degli enti ex D.Lgs. 231/2001, pur rientrando talune tipologie di reato nei limiti di pena in precedenza indicati, ai sensi del principio di autonomia di cui all art. 8, si esclude la possibilità di definire un eventuale procedimento avviato nei confronti della persona giuridica con l archiviazione per tenuità del fatto. 9/10

10 - N10) LA ISO 9001:2015 E I RISCHI: COSA BISOGNA FARE PER ADEMPIERE AI NUOVI REQUISITI? Nella nuova versione del 2015 il rischio viene trattato diffusamente in tutto lo standard al fine di sottolineare l'importanza di valutarlo e di analizzarlo su base continua. Quello che sta a cuore alla nuova norma è soprattutto il fatto che tutti finalmente capiscano che mettere in piedi un Sistema Qualità non significa affiancare al lavoro quotidiano qualcosa di artificioso scandito da procedure che non leggerà mai nessuno perché il nostro modo di lavorare di tutti i giorni e il Sistema Qualità devono essere la stessa cosa. E vero, infatti, che il risk management può essere considerato come l ossatura del nuovo documento ma non è forse vero che le organizzazioni più avvedute valutano e analizzano i rischi su base giornaliera? Quante volte, infatti, si chiedono se sia o meno il caso di portare avanti un progetto (facendo una semplice analisi dei costi e dei benefici) o quali siano i rischi associati all'acquisto di un nuovo strumento o di un nuovo macchinario? E chi, cambiando il proprio software, non si è soffermato a pensare a come affrontare il periodo della sua introduzione per gestire al meglio quel lasso di tempo in cui non tutti sono ancora in grado di padroneggiare il nuovo programma? E i rischi legati alla consegna di un prodotto particolare non vengono forse considerati? E che dire dei Commerciali che devono decidere se tentare di penetrare in un nuovo mercato oppure no? Anche un fornitore che consegna i materiali in ritardo può comportare dei rischi che andranno valutati prima di decidere se acquistare da lui. Il risk management nella ISO 9001:2015 richiede semplicemente che venga data evidenza di come e quando siano stati valutati e dei piani previsti per affrontarli. Nel capitolo 4 della norma si introduce l argomento della gestione dei rischi specificando che l'organizzazione deve determinare i rischi che possono avere una qualche influenza su di essa. Il capitolo 5 aggiunge che l alta direzione deve impegnarsi a garantire che venga seguito ciò che richiede il capitolo precedente. Il management deve impegnarsi a valutare e ad analizzare i rischi, ad es. tramite il riesame della Direzione. Nel capitolo 6 si spiega che l'organizzazione è tenuta a intervenire per identificare i rischi e le opportunità. A tale scopo sono utili gli audit interni, le azioni correttive, la ricerca di nuove opportunità sul mercato, ecc. Nel capitolo 8 si aggiunge che l'organizzazione è tenuta a implementare i processi necessari per affrontare i rischi e le opportunità. Ad esempio, un buon modo di procedere è quello di creare un piano di azione. Nel capitolo 9 si ricorda che l'organizzazione è tenuta a monitorare, misurare, analizzare e valutare i rischi e le opportunità. Nell ultimo capitolo, il 10, si conclude il discorso sul risk management spiegando che è necessario che l'organizzazione migliori valutando e analizzando su base continua i rischi per rispondere alle loro variazioni. Ed il CE? Voglia gradire i nostri più cordiali saluti ing. Giorgio Violi ing. Alberto Sant Unione PregandoLa di scusarci per il disturbo eventualmente arrecato, Le comunichiamo che i Suoi dati sono registrati nel Database Studio Violi srl e questo messaggio Le è stato inviato confidando che i temi trattati potessero essere di Suo interesse. In ottemperanza alla DLgs.196/03, qualora non desiderasse più ricevere questo mensile dallo Studio Violi srl (titolare del trattamento dei dati), può comunicarcelo via mail all'indirizzo info@studiovioli.com. Garantiamo in ogni momento il rispetto di tutti i diritti di cui all'art. 7 del DLgs.196/03. Credits:si ringraziano le società che hanno facilitato la stesura del presente con la fornitura di parte del materiale, in particolare garante privacy, dplmodena, punto sicuro, ats, ipsoa, il sole24ore, tuttoambiente, iae, quotidiano sicurezza.it, privacylawconsulting, la repubblica, italia oggi, epc, postilla, necsi. Può inoltre contare sulla ns disponibilità ad approfondire i temi qui trattati 10/10

Comunicazione 02/2010

Comunicazione 02/2010 Carpi, 17/02/ Comunicazione 02/ Oggetto: Nuovo sistema di gestione rifiuti - SISTRI. Il Decreto del Ministero dell Ambiente del 17 dicembre 2009 ha introdotto una rivoluzione nelle modalità di gestione

Dettagli

OGGETTO: La presentazione del MUD entro il 30 aprile

OGGETTO: La presentazione del MUD entro il 30 aprile Informativa per Comuni Consorziati Ai Responsabili Settore Ambiente Loro sedi OGGETTO: La presentazione del MUD entro il 30 aprile Spett.le Comune, con la stesura del presente documento informativo intendiamo

Dettagli

AZIENDA Loro Sede SOGGETTI OBBLIGATI ALLA COMUNICAZIONE RIFIUTI SPECIALI

AZIENDA Loro Sede SOGGETTI OBBLIGATI ALLA COMUNICAZIONE RIFIUTI SPECIALI Spett.le AZIENDA Loro Sede Trento, 01/02/2016 Oggetto: MUD 2016 - modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2016. Termine per aderire al servizio: 11/03/2016. È stato pubblicato nella Gazzetta

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

Come ogni anno, la scadenza per la presentazione del MUD è il 30 aprile 2016. PRINCIPALI NOVITA DEL MUD 2016

Come ogni anno, la scadenza per la presentazione del MUD è il 30 aprile 2016. PRINCIPALI NOVITA DEL MUD 2016 CIRCOLARE N. 010 15.01.2016 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile 2016. Servizio di ANCE Bergamo per la compilazione e presentazione

Dettagli

Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia

Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale. Rosanna Laraia Il DPCM 20 dicembre 2012 e la struttura del nuovo modello di dichiarazione ambientale Rosanna Laraia Il nuovo MUD Il DPCM 20 dicembre 2012 nasce dalla necessità di garantire l acquisizione delle necessarie

Dettagli

DICHIARAZIONE MUD 2015 Scadenza MUD (dati 2014) al 30.04.2015

DICHIARAZIONE MUD 2015 Scadenza MUD (dati 2014) al 30.04.2015 Informativa del 05/02/2015 DICHIARAZIONE MUD 2015 Scadenza MUD (dati 2014) al 30.04.2015 AMBITO SEGNALAZIONE PAGINA Ambiente MUD 2015 3 Mondotecnico Srl Via Radici in Piano n 46 41049 Sassuolo (Mo) Tel.

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Belluno 28 gennaio 2014 www.feinar.it PEC: Posta Elettronica Certificata Che cos'è e come funziona la PEC 3 PEC: Posta Elettronica

Dettagli

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento

Allegato II. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi. 3. Soggetti formatori e sistema di accreditamento Allegato II Schema di corsi di formazione per preposti e lavoratori, addetti alle attività di pianificazione, controllo e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CIRCOLARE CLIENTI - N 07/2007

CIRCOLARE CLIENTI - N 07/2007 Tecnolario CIRCOLARE CLIENTI - N 07/2007 DATA: 12/02/2007 A/TO CA: Titolare dell attività / Responsabile Ambiente - Rifiuti DA/FROM: TECNOLARIO S.r.l. TEL/FAX N : 0341.494.210 # 0341.250.007 N PAG.: 2

Dettagli

Ambiente. Mud 2013. Approfondimenti.

Ambiente. Mud 2013. Approfondimenti. 11 Circolare n. 04 del 29/01/2013 FC-fa Ambiente Mud 2013 Approfondimenti. Il DPCM 20 dicembre 2012 Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2013 ha abrogato e sostituito il

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

SISTRI SEMINARIO SISTRI. TRENTO -29 gennaio 2014 VERONA -30 gennaio 2014. Corso preparato e gestito da SEA spa

SISTRI SEMINARIO SISTRI. TRENTO -29 gennaio 2014 VERONA -30 gennaio 2014. Corso preparato e gestito da SEA spa SISTRI SEMINARIO SISTRI TRENTO -29 gennaio 2014 VERONA -30 gennaio 2014 Corso preparato e gestito da SEA spa SISTRI: riferimenti normativi Decreto ministeriale del 17 dicembre 2009 (Istituzione del sistema

Dettagli

News Consicur n. 02 febbraio 2016.

News Consicur n. 02 febbraio 2016. Ente accreditato per la formazione dalla Regione Piemonte con il numero 1273/001 del 26/11/2014 Via Valdarello, 8 12010-Cervasca (CN) tel/fax 0171/687588 cell. 3488030000 info@studioconsicur.it www.studioconsicur.it

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

MUD 2013 (DATI 2012)

MUD 2013 (DATI 2012) MUD 2013 (DATI 2012) E stato pubblicato il D.P.C.M. 20 dicembre 2012 "Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l'anno 2013" (G.U. del 29 dicembre 2012) che stabilisce il modello e

Dettagli

Manuale d uso del Sistema di e-procurement

Manuale d uso del Sistema di e-procurement Manuale d uso del Sistema di e-procurement Guida all utilizzo del servizio di generazione e trasmissione delle Fatture Elettroniche sul Portale Acquisti in Rete Data ultimo aggiornamento: 03/06/2014 Pagina

Dettagli

Servizio Fatt-PA PASSIVA

Servizio Fatt-PA PASSIVA Sei una Pubblica Amministrazione e sei obbligata a gestire la ricezione delle fatture elettroniche PA? Attivate il servizio di ricezione al resto ci pensiamo noi Servizio Fatt-PA PASSIVA di Namirial S.p.A.

Dettagli

NEWSLETTER GENNAIO 2015

NEWSLETTER GENNAIO 2015 JKO Consulting s.r.l. Viale delle Nazioni Unite, 80 38057 Pergine Valsugana fraz. Canale (TN) Tel: 348/4150336 fax: 02/70033828 SKYPE: letizia_ver P.I.02271020220 www.jkoconsulting.it NEWSLETTER GENNAIO

Dettagli

Rag. Renzo Del Rosso. OGGETTO: Modalità di accesso al 730 precompilato. Massa e Cozzile, li 01 aprile 2014. Circolare n 10

Rag. Renzo Del Rosso. OGGETTO: Modalità di accesso al 730 precompilato. Massa e Cozzile, li 01 aprile 2014. Circolare n 10 Massa e Cozzile, li 01 aprile 2014 Circolare n 10 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Modalità di accesso al 730 precompilato Gentile Cliente, con Provvedimento del 23 febbraio 2015 l Agenzia delle Entrate

Dettagli

Attività relative al primo anno

Attività relative al primo anno PIANO OPERATIVO L obiettivo delle attività oggetto di convenzione è il perfezionamento dei sistemi software, l allineamento dei dati pregressi e il costante aggiornamento dei report delle partecipazioni

Dettagli

Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Corso di formazione per RLS Corso di aggiornamento per RLS Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Circolare INAIL n. 43 del 25 agosto 2009 Comunicazione nominativo Rappresentanti dei

Dettagli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli

L amministratore di sistema. di Michele Iaselli L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata

Dettagli

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono:

Gli elementi comunemente contenuti nella fattura, sia cartacea che elettronica, sono: Fattura elettronica: caratteristiche e vantaggi La legge per tutti.it Stefano Veltri Il recente decreto sviluppo ha modificato la disciplina sulla fattura elettronica, allo scopo di favorirne la diffusione.

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali RESPONSABILITA D IMPRESA D.lgs. 231/01 L EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI GESTIONE 27 maggio 2014 ore 14.00 Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali Ing. Gennaro

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

OGGETTO: Pec per imprese individuali entro il 30.06

OGGETTO: Pec per imprese individuali entro il 30.06 Informativa per la clientela di studio N. 75 DEL 29.05.2013 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Pec per imprese individuali entro il 30.06 Gentile cliente, è nostra cura metterla al corrente, con il

Dettagli

Fatturazione Elettronica PA Specifiche del Servizio

Fatturazione Elettronica PA Specifiche del Servizio Fatturazione Elettronica PA Specifiche del Servizio Andrea Di Ceglie 25/09/2014 Premessa Data la complessità del processo e la necessità di eseguirlo tramite procedure e canali informatici, il legislatore

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Nuovi incentivi ISI INAIL

Nuovi incentivi ISI INAIL Per una migliore qualità della vita Nuovi incentivi ISI INAIL IL BANDO ISI INAIL 2013 PER INTERVENTI DA AVVIARE NELL ANNO 2014 FINANZIATA ANCHE LA CERTIFICAZIONE BS OHSAS 18001 Il bando ISI INAIL 2013

Dettagli

Cos è il Durc. Ambito di applicazione del Durc

Cos è il Durc. Ambito di applicazione del Durc Cos è il Durc E il certificato che, sulla base di un unica richiesta, attesta contestualmente la regolarità di una impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS, INAIL e Cassa Edile, verificati sulla

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

ISTRUZIONI PER L ESPORTAZIONE DA SO.GE.R. PRO DEL FILE MUD2012.000 PER LA DICHIARAZIONE MUD 2013

ISTRUZIONI PER L ESPORTAZIONE DA SO.GE.R. PRO DEL FILE MUD2012.000 PER LA DICHIARAZIONE MUD 2013 ISTRUZIONI PER L ESPORTAZIONE DA SO.GE.R. PRO DEL FILE MUD2012.000 PER LA DICHIARAZIONE MUD 2013 Gentile Cliente, quelle che seguono sono le istruzioni per la corretta esportazione dal software So.Ge.R.

Dettagli

Scheda di riepilogo x Bando ISI INAIL - Regione Lazio

Scheda di riepilogo x Bando ISI INAIL - Regione Lazio Scheda di riepilogo x Bando ISI INAIL - Regione Lazio Nel presente documento si riporta un riepilogo degli adempimenti richiesti dal Bando ISI-INAIL della Regione Lazio per poter accedere ai contributi

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare

Dettagli

Software Servizi Web UOGA

Software Servizi Web UOGA Manuale Operativo Utente Software Servizi Web UOGA S.p.A. Informatica e Servizi Interbancari Sammarinesi Strada Caiese, 3 47891 Dogana Tel. 0549 979611 Fax 0549 979699 e-mail: info@isis.sm Identificatore

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008 CIRCOLARE N. 58/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma 17 ottobre 2008 Oggetto: Trasferimento di quote di S.r.l. Art. 36 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

Dettagli

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE

OBIETTIVI DEL DOCUMENTO INTRODUZIONE OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 INTRODUZIONE... 1 ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 COMPILAZIONE ON-LINE... 3 SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 4 DATI ANAGRAFICI... 5 SCELTA DEL PROGETTO... 9 DATI RELATIVI

Dettagli

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...

Dettagli

BS OHSAS 18001 IL BANDO ISI INAIL 2012

BS OHSAS 18001 IL BANDO ISI INAIL 2012 NUOVI INCENTIVI INAIL FINANZIATA ANCHE LA CERTIFICAZIONE BS OHSAS 18001 IL BANDO ISI INAIL 2012 PER INTERVENTI DA AVVIARE NELL ANNO 2013 Pescantina : 28/01/2013 Sede legale ed amministrativa: via Vivaldi,

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici

Istituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

Il crescente utilizzo di stampanti, fax e fotocopiatrici implica un consumo in costante aumento di cartucce toner, cartucce a getto d inchiostro,

Il crescente utilizzo di stampanti, fax e fotocopiatrici implica un consumo in costante aumento di cartucce toner, cartucce a getto d inchiostro, Come si possono smaltire le cartucce di stampa esauste?? Il crescente utilizzo di stampanti, fax e fotocopiatrici implica un consumo in costante aumento di cartucce toner, cartucce a getto d inchiostro,

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Network sviluppo sostenibile. Il ritorno del SISTRI Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta. Paolo Pipere

Network sviluppo sostenibile. Il ritorno del SISTRI Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta. Paolo Pipere Network sviluppo sostenibile Il ritorno del Il conferimento dei rifiuti ai centri di raccolta Paolo Pipere Responsabile Servizio Adempimenti Ambientali Camera di Commercio di Milano Segretario Sezione

Dettagli

Consulenza per la gestione dei rifiuti

Consulenza per la gestione dei rifiuti Consulenza per la gestione dei rifiuti ECORADAR DI GRAMEGNA ALESSANDRO - VIA DELLA REPUBBLICA, 41/A 20011 CORBETTA TEL. 02.97272190 MOB. +393661585997 - e-mail: info@ecoradar.it P.IVA 08738030967 - C.F.

Dettagli

INFORMATIVA SULLA PRIVACY. Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196

INFORMATIVA SULLA PRIVACY. Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196 INFORMATIVA SULLA PRIVACY Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196 Il sito www.worky-italy.com (di seguito, il Sito ) tutela la privacy dei visitatori

Dettagli

Il SISTRI ed i rifiuti nel settore minerario ed energetico

Il SISTRI ed i rifiuti nel settore minerario ed energetico DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA MATERIALI AMBIENTE Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica Sezione Centro Il SISTRI ed i rifiuti nel settore minerario ed energetico CONOSCERE IL SISTRI SISTEMA DI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it

CASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it CASO D USO: MICRORACCOLTA 21 aprile 2015 www.sistri.it DISCLAIMER Il presente documento intende fornire agli Utenti SISTRI informazioni di supporto per poter utilizzare agevolmente ed in maniera efficace

Dettagli

LA SOLUZIONE PROPOSTA E L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO Luisa Semolic Insiel S.p.A.

LA SOLUZIONE PROPOSTA E L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO Luisa Semolic Insiel S.p.A. LA SOLUZIONE PROPOSTA E L ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO Luisa Semolic Insiel S.p.A. Udine, 11 giugno 2013 Il processo Sistemi documentali Sistema di conservazione Documenti archiviati Presa in carico e controllo

Dettagli

Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 settembre 2012

Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 25 settembre 2012 Robert Bosch S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX DECRETO LEGISLATIVO 8 GIUGNO 2001, N. 231 PARTE SPECIALE I: REATI IN TEMA DI AMBIENTE Approvato dal Consiglio di Amministrazione del

Dettagli

DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE

DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE Allegato A Allegato A alla deliberazione 18 dicembre 2006, n. 294/06 così come modificata ed integrata con deliberazione 17 dicembre 2008 ARG/gas 185/08 DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA

Dettagli

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3

Dettagli

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei 10-00173 Roma SOMMARIO VERSIONI CONTENUTE NEL PRESENTE AGGIORNAMENTO...2 AVVERTENZE...2 Introduzione normativa...2 Contenuti del rilascio...3 ADEGUAMENTO ARCHIVI (00006z)...3 ANTIRICICLAGGIO D.M. 141...3 Tabella Natura

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

La Posta Certificata per la trasmissione dei documenti informatici. renzo ullucci

La Posta Certificata per la trasmissione dei documenti informatici. renzo ullucci La Posta Certificata per la trasmissione dei documenti informatici renzo ullucci Contesto Il completamento dell apparato normativo e la concreta implementazione delle nuove tecnologie rendono più reale

Dettagli

Gestione dei rifiuti per le PMI Aggiornamento normativo Sistri e simulazione

Gestione dei rifiuti per le PMI Aggiornamento normativo Sistri e simulazione Gestione dei rifiuti per le PMI Aggiornamento normativo Sistri e simulazione mercoledì 8 luglio 2015 dalle ore 14,30 alle 17,00 presso Hotel Congress Centre "Al Mulino di San Michele (Alessandria), in

Dettagli

CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013

CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013 CORSO ANTIRICICLAGGIO 2013 Normativa, adempimenti, sanzioni, verifiche, flusso operativo procedura Antonello Valentini TeamUfficio S.r.l. 1 Cos è l Antiriciclaggio? Con Antiriciclaggio si intende l azione

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

MUD Modello Unico di Dichiarazione ambientale 2010

MUD Modello Unico di Dichiarazione ambientale 2010 SCADENZA MUD Modello Unico di Dichiarazione ambientale 2010 Firenze 8 giugno 2010 Entro il 30 giugno 2010 i produttori e i gestori dei rifiuti, i gestori dei veicoli fuori uso, i produttori di AEE e le

Dettagli

Nuovi incentivi ISI INAIL

Nuovi incentivi ISI INAIL Per una migliore qualità della vita Nuovi incentivi ISI INAIL IL BANDO ISI INAIL 2014 PER INTERVENTI DA AVVIARE NELL ANNO 2015 FINANZIATA ANCHE LA CERTIFICAZIONE BS OHSAS 18001 Il bando ISI INAIL 2014

Dettagli

Circolare n. 20 del 15/04/2014 FC-fa. Ambiente MUD 2014. Approvato il modello di dichiarazione ambientale per l anno 2013.

Circolare n. 20 del 15/04/2014 FC-fa. Ambiente MUD 2014. Approvato il modello di dichiarazione ambientale per l anno 2013. 33 Circolare n. 20 del 15/04/2014 FC-fa Ambiente MUD 2014 Approvato il modello di dichiarazione ambientale per l anno 2013. E stato pubblicato sulla G.U. del 27/12/2013 n. 302, Supplemento Ordinario n.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli

SERVIZI GRATUITI PER LE AZIENDE ASSOCIATE

SERVIZI GRATUITI PER LE AZIENDE ASSOCIATE Area: Produzione e Scambi Argomento: SERVIZI DELL`UNIONE Data: 02/01/2015 Nuovo servizio per gli Associati dell'unione Industriali di Savona. Sportello di supporto alla digitalizzazione dei processi amministrativi

Dettagli

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N. 101, SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTRI

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile

Dettagli

PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI

PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI COMUNE DI SANTO STEFANO LODIGIANO PROVINCIA DI LODI PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI Allegato 1) al Manuale di gestione APPROVATO CON ATTO DI G.C. N. 96 DEL 28.12.2015 PIANO PER LA SICUREZZA

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

ADESIONE AL SISTRI PROCEDURE E INFORMAZIONI UTILI. Paolo Guazzotti

ADESIONE AL SISTRI PROCEDURE E INFORMAZIONI UTILI. Paolo Guazzotti ADESIONE AL SISTRI PROCEDURE E INFORMAZIONI UTILI Paolo Guazzotti 1 FASI DELL ADESIONE 1. Iscrizione (on-line, fax, telefonica, e-mail); 2. Versamento del contributo; 3. Consegna alla CCIAA/Sezione dell

Dettagli

OGGETTO: Fisco: i dati bancari spiati

OGGETTO: Fisco: i dati bancari spiati Roma, 31.12.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Fisco: i dati bancari spiati Gentile Cliente, con la stesura del presente documento intendiamo informarla che la Legge di Stabilità 2015, andando

Dettagli

Domanda: Cosa fare se il dispositivo USB dell'azienda di trasporto non funziona? Risposta:

Domanda: Cosa fare se il dispositivo USB dell'azienda di trasporto non funziona? Risposta: FAQ AGGIORNAMENTO SITO SISTRI novembre 2013 Entro quanto tempo devono essere riportati a Sistema i dati relativi alla presa in carico e alla consegna dei rifiuti? Il trasportatore è tenuto a firmare le

Dettagli

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

L adempimento della notificazione al Garante per la Privacy

L adempimento della notificazione al Garante per la Privacy L adempimento della notificazione al Garante per la Privacy Una delle principali semplificazioni introdotte dal D.Lgs. n. 196 del 30-6-2003 riguarda l adempimento della notificazione al Garante, ovvero

Dettagli

Manuale d uso del Sistema di e-procurement per le imprese. Guida all adesione al servizio di Fatturazione elettronica sul Portale AcquistinretePA

Manuale d uso del Sistema di e-procurement per le imprese. Guida all adesione al servizio di Fatturazione elettronica sul Portale AcquistinretePA Manuale d uso del Sistema di e-procurement per le imprese Guida all adesione al servizio di Fatturazione elettronica sul Portale AcquistinretePA Data ultimo aggiornamento: 23/01/2014 Pagina 1 di 9 Indice

Dettagli

Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia

Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Associazioni dei Consumatori - Telecom Italia Art. 1 Natura e ambito di applicazione della procedura 1. Le Associazioni dei Consumatori firmatarie del Regolamento di Conciliazione

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Roma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113

Roma, 25/07/2013. e, per conoscenza, Circolare n. 113 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Coordinamento Generale Medico Legale Roma, 25/07/2013 Circolare

Dettagli

Conservazione elettronica della fatturapa

Conservazione elettronica della fatturapa Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella

Dettagli

BANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma

BANDO DEL 19 NOVEMBRE 2015 per la presentazione di proposte per l ammissione e la selezione dei Centri di Raccolta beneficiari del Programma per l erogazione di contributi per il potenziamento e Quali sono i possibili motivi che possono determinare l esclusione della domanda di ammissione presentata per il Bando? I possibili motivi che possono

Dettagli

Gestione del protocollo informatico con OrdineP-NET

Gestione del protocollo informatico con OrdineP-NET Ordine dei Farmacisti della Provincia di Ferrara Gestione del protocollo informatico con OrdineP-NET Manuale gestore DT-Manuale gestore (per utenti servizio CDI) VERSIONE 2.0 del 09/10/2015 1. Premesse

Dettagli

MANUALE UTENTE Fiscali Free

MANUALE UTENTE Fiscali Free MANUALE UTENTE Fiscali Free Le informazioni contenute in questa pubblicazione sono soggette a modifiche da parte della ComputerNetRimini. Il software descritto in questa pubblicazione viene rilasciato

Dettagli

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei

Dettagli

COMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy

COMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy COMUNICATO Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy Nel secondo semestre del 2011 l Agenzia delle Entrate avvierà nuovi e più articolati controlli sul rispetto

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 6 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 7 6- DATI ANAGRAFICI... 8 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli