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1 LICEO SCIENTIFICO STATALE Francesco Cecioni Frutti antichi: recuperare la tradizione e la biodiversità Referente del progetto : Prof.ssa Gloria Marchetti Docenti : Prof.ssa Gloria Marchetti Classi III C SA e Prof.ssa Maria Rosaria Angioni III A SA

2 Motivazione al progetto Agricoltura intensiva Progressiva riduzione dell enorme ricchezza di varietà locali Scomparsa della biodiversità agraria regionale Oblio del patrimonio di conoscenze Nuove varietà ed ibridi elevate produzioni lunga conservabilità maggiore idoneità ad essere trasportate a lunga distanza. Il cibo locale è divenuto globale

3 Finalità del progetto Il progetto propone lo studio ed il recupero delle antiche cultivar difruttiferi storicamente coltivate nell areale geografico dei imonti ilivornesi i e territori ilimitrofi. i

4 La nostra attività. inizia per rispondere ad alcune domande 1. Che cos è la biodiversità? 2. Che cosa sono le banche del germoplasma? 3. Nuove varietà di specie : come si riconosce un OGM? 3. Quali sono le specie storicamente coltivate nell areale geografico dei Monti Livornesi e territori limitrofi a rischio di scomparsa? 4. Qual è il ciclo vitale della vite? 5. Come si coltiva la vite? 6. Come si riconosce il tipo di suolo? si conclude.. con un orto antico : la messa a dimora della cultivar

5 In Ecologia è l insieme di tutti gli organismi viventi nelle loro diverse forme,e dei rispettivi ecosistemi. Rappresenta la varietà della vita a tutti i suoi livelli di organizzazione: geni, specie, ecosistemi. La DIVERSITÀ GENETICA è data dalla variabilità genetica a livello di individui appartenenti ad una stessa popolazione; la DIVERSITÀ DI SPECIE è data dalla varietà delle specie presenti in determinati habitat; la DIVERSITÀ ECOSISTEMICA è data sia dalle grandi differenze che ci sono tra i diversi tipi di ecosistemi, sia dalla varietà degli habitat naturalie delle comunità che interagiscono fra loro all'interno di uno stesso ecosistema.

6 i l f i i d li i i i i i i i d l i i A-Importanza Ecologica mantiene le funzioni degli ecosistemi, tra cui i processi energetici ed evolutivi; contribuisce in modo fondamentale ai cicli biogeofisici e dei nutrienti; contribuisce all equilibrio idrogeologico, biogeochimico e climatico; protegge il suolo dai fenomeni di erosione, dissesto e degrado;

7 B-Importanza Economica di tutte le piante presenti in natura solo una parte viene attualmente usata per l'alimentazione, inoltre le piante coltivate e messe sul mercato sono ancora meno i prodotti sono sempre i medesimi per caratteristiche geniche e fisiche, prodotti con un aspetto apparentemente perfetto ma con qualità nutrizionali basse. c'è ancora un grande potenziale di specie da scoprire e sfruttare. Bartolomeo Bimbi Settignano (Fi)

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9 BIODIVERSITA di SPECIE Il numero totale di specie stimato oscilla tra i 3 ed i 100 milioni ma la maggioranza delle specie esistenti è ancora sconosciuta Gatto M., Casagrandi R. (2003) Dispense del corso di Ecologia

10 C-Importanza in Medicina I principi attivi contenuti nelle piante vengono usati per produrre la maggior parte dei farmaci che utilizziamo. Ad esempio: 1. La pervinca del Madagascar ( Catharanthus roseus) contiene due alcaloidi, la vincristina e la vinblastina, utilizzati nella cura della leucemia 2. La mela può essere considerata come un farmaco che ci viene fornito dalla natura, rimedio per molti problemi di salute, contiene una sostanza antiossidante procianidina che contrasta l invecchiamento cellulare Le qualità nutrizionali delle varietà antiche sono superiori a quelle delle varietà selezionate e commercializzate. D-Importanza Culturale conoscenze e tradizioni umane legate alla biodiversità (allevamento, coltivazioni e tecniche di coltivazione, studio di piante e animali, sia viventi che fossili, )

11 E il materiale ereditario trasmesso alla prole mediante le cellule germinali in grado di permettere di preservare in modo diretto la biodiversità a livello genetico e di specie. Rappresenta una risorsa genetica e contribuisce in maniera indiretta all incrementodella dll biodiversità. i La banca dei semi, o banca del germoplasma : è un deposito o una raccolta ex situ di semi, che ha come scopo la preservazione della varietà biologica e la sicurezza alimentare, tramite lo stoccaggio di un'adeguata quantità di specie alimentari, pronte alla semina nell'eventualità di una catastrofe biologica che comporti la distruzione delle scorte di semi alimentari La banca dei semi è un particolare tipo di banca genetica o banca dei geni.

12 Un esempio vicino a noi.. Dal 2004 il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, si è adoperato per creare localmente una struttura di conservazione dei semi per il territorio della provincia di Livorno, che possa mantenere vitale una riserva di sicurezzadel germoplasma delle piante endemiche e minacciate, studiandone la germinazione e la coltivazione per poterle utilizzare in caso di estinzione o rarefazione in natura. Dal 2008 il protocollo di conservazione è stato adeguato agli standardeuropei che prevedono il congelamento previa disidratazione dei semi. La banca del germoplasma del Museo fa parte della rete RIBES la Rete Italiana Banche del Germoplasma per la Conservazione ex situ della Flora Spontanea un'associazione scientifica senza scopo di lucro che comprende oltre 20 banche dei semi, con le quali condivide le metodologie diconservazione e di registrazione dei dati.attualmente presso ilmuseo di Livorno sono conservati e studiati campioni di specie provenienti da stazioni presenti nelle isole dell Arcipelago Toscano.

13 Si conservano semi di piante spontanee ed a scopo alimentare così da mantenere la variabilità genetica. Per evitare l omologazione cioè selezionare caratteristiche (grandezza, colore, forma ) maggiormente richieste sul mercato e andare quindi contro natura. Visita al Biocentro Pertusati di Rosignano (LI).

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15 Con il termine Organismo Geneticamente Modificato (OGM) si intendono soltanto gli organismi in cui parte del genoma sia stato modificato tramite le moderne tecniche di ingegneria i genetica. Esempio : Con il nome GloFish si indicano alcune specie di pesci d acquario geneticamente modificati fluorescenti, commercializzati da un'azienda americana: il nome è anche brevetto e marchio registrato [1 La soia vera e propria (Glycine max) non esiste allo stato spontaneo, ma si ritiene che sia derivata da Glycine soja La sua coltivazione fu iniziata in Cina almeno 5000 anni fa. Oltre alla forma di origine naturale, esiste oggi anche la soia geneticamente modificata (OGM). Già nel 1995 la Monsanto ha introdotto i semi di soia Roundup Ready, modificati per essere più resistenti agli erbicidi Non sono considerati "organismi geneticamente modificati" tutti quegli organismi il cui patrimonio genetico viene modificato a seguito di processi spontanei che sono all'origine della diversità della vita sulla terra,, o indotti dall'uomo tramite altre tecniche che non sono incluse nella definizione data dalla normativa di riferimento.

16 Abbiamo estratto il DNA dalla soia, amplificato tramite PCR e attraverso l elettroforesi su gel di agarosio abbiamo osservato il gel al transilluminatore. Abbiamo fotografato il gel e quindi lo abbiamo analizzato per verificare se la soia del campione era un OGM.

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18 Quali sono le specie storicamente coltivate nell areale geografico dei Monti Livornesi e territori limitrofi a rischio di scomparsa? Alla ricerca delle specie non più coltivate ma tipiche del nostro territorio Esperti GRUPPO BOTANICI LIVORNESE Trattati di frutticoltura e diari botanici UVA DA TAVOLA VARIETA GIACOMINO VARIETA COLOMBANA

19 L utilizzo dell uva da tavola è diminuito esponenzialmente dato il crescente impiego dell uva in campo vinicolo. Nei nostri territori e si va perdendo la tradizione dell uva da tavola (Colombana di Peccioli e Giacomino) tipica della Toscana.

20 1. Uva da tavola Colombana bianca di Peccioli o Verdea Registro nazionale della varietà della vite SCHEDA AMPELOGRAFICA Fonte foto _

21 2.Uva da tavola Giacomino o Bonamico Registro Nazionale della varietà di vite Scheda Ampelografica

22 La radice é comune e abbastanza forte. Può raggiungere uno sviluppo notevole ed è caratterizzata da più livelli di radicale. Il fusto ha un aspetto contorto ed è costituito da midollo, legno, corteccia e il cambio. Il cambio è la parte centrale dove si generano cellule. Il frutto è una bacca costituita da buccia, polpa e internamente dai vinaccioli o semi. Gli acini o bacche sono riuniti nel grappolo; l impollinazione è affidata al vento. I fiori si trovano riuniti in un infiorescenza, il fiore è ermafrodite ma l impollinazione deve essere incrociata. La foglia della vite è palmata/nervata con lembo interna. La vite è soggetta a molte malattie e attacchi di insetti e batteri.

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26 Principali caratteristiche di un campione di suolo: 1) Tipo di aggregazione: Grumosa:piccole dimensioni quasi sferiche Poliedrica:dove è possibile riconoscere delle facce Zollosa:ha dimensioni superiori rispetto alle altre ed è particolarmente ricco di argilla Granuli:non c è una struttura apparente e presenta una tessitura sabbiosa Lamellare(è( caratteristica degli orizzonti la cui frazione fine è ricca di limo)

27 2) Dimensioni: le dimensione degli aggregati che vanno da molto fini a molto grossolani 3) Consistenza: indica la maggiore o minore capacità dell aggregato a resistere agli sforzi di compressione 4) Concrezioni: i viene influenzata dll dalla presenza di sali nel terreno nei nostri ti ambienti e le forme più comuni sono: ferro e manganese, gesso, carbonato di calcio La vite europea è una pianta rustica, di limitate esigenze Sono da evitare i terreni eccessivamente compatti, in cui si hanno per lunghi periodi ristagni di umidità nonché i terreni umiferi ( richi di humus) e salini.

28 Messa a dimora della cultivar

29 L'uva Colombana di Peccioli, coltivata nelle campagne di questo piccolo paese medievale, era nota, oltre che per la sua bontà, anche per le sue proprietà curative Il massimo del suo commercio fu raggiunto nella metà del '900, con mille quintali di uva raccolta al giorno e destinata a mercati ortofrutticoli italiani e stranieri. Secondo la leggenda fu un santo irlandese, San Colombano, a donare nel '600 agli abitanti del posto il primo vitigno, "che faceva uva buona e dolce". da cui nacque la famosa uva. Il dono era il ringraziamento per aver difeso i suoi frati, diretti a Roma, dagli assalti dei longobardi. Un dono prezioso, perché la vite rivitalizzò quelle campagne rendendole, in seguito, famose

30 L Uva a Natale.. Le caratteristiche dell Uva Colombana di Peccioli permette di poterla conservare fino all'inizio dell'inverno. Si appende il grappolo ad un gancio in luogo aerato e asciutto, controllando e togliendo i chicchi che si deteriorano e a Natale si può portare in tavola uva fresca che, essendosi leggermente appassita ha aumentato la quantità di zuccheri divenendo molto dolce Si dice ancora oggi : mangiare l'uva passa colombana a Capodanno è di buon augurio. Porta soldi, salute e felicità.

31 Pane e uva, una merenda d'altri tempi Stiaccia con l uva.. Confettura di uva Colombana Focaccia dolce con l uva..

32 si chiama ampeloterapia (dal termine greco ampelos, che significa vite ) Conosciuta fin dall epoca dei romani agli inizi i i del secolo molte persone,soprattutto da Firenze, si recavano a Peccioli per una settimana, per effettuare "la cura dell uva colombana" da settembre in poi, perché le erano attribuite proprietà disintossicanti e ricostituenti. L uva, ricca di vitamine A, C, complesso PP e B, di polifenoli, acido tartarico, zuccheri, e sali minerali è un frutto depurativo e rimineralizzante Qual è il modo migliore per godere di tutte le proprietà mangiare l acino tutto intero, masticando anche i vinaccioli: da questi piccoli semi infatti si estrae l olio di vinacciolo, dal potere anticolesterolemico.

33 Grazie per la collaborazione attiva. Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno Scuola di Studi Superiori Sant Anna di Pisa, Biocentro Pertusati di Rosignano (LI); Dipartimento di Arboricoltura dell Università di Pisa.

34 Grazie per l attenzione

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