Indagine su tempi di pagamento alle piccole imprese (<20 addetti)

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1 Indagine su tempi di pagamento alle piccole imprese (<20 addetti) Tempi di pagamento: la discesa è inferiore alle attese 2 Con la PA aspettano di più il Manifatturiero e il Mezzogiorno 3 Aumenta la conoscenza della Direttiva Europea ma gli imprenditori sono scettici 4 Misure per accelerare i pagamenti: un successo tra le piccole imprese 5 Appendice 1: tempi pagamento imprese e privati (dati per settore e area) 9 Appendice 2: metodologia di indagine e struttura del campione 9 MARZO 2015

2 Tempi di pagamento: la discesa è inferiore alle attese Nonostante l Italia sia stato uno dei primi Paesi dell UE a recepire la Direttiva sui tempi di pagamento (entrata in vigore nel 2013, con l intento di ridurre i ritardi dei pagamenti e di mitigare i problemi di liquidità incontrati dalle PMI), i tempi di attesa rimangono superiori ai termini previsti (30 giorni per la PA e 60 giorni per i privati). Si fa presente che nel giugno 2014 la Commissione Europea, dopo vari avvertimenti, ha aperto una procedura di infrazione contro l Italia per il mancato rispetto della Direttiva (procedura nr ). L ultima indagine effettuata da Fondazione Impresa su un campione di circa mille imprese (con meno di 20 addetti) indica che i tempi di pagamento in Italia non stanno diminuendo in modo significativo e rimangono al di sopra dei termini previsti dalla Direttiva: i tempi medi di attesa si attestano ancora sopra i 100 giorni nei rapporti con la PA (102,3) mentre per quanto riguarda le prestazioni verso i privati i tempi medi di pagamento sono appena al di sotto degli 80 giorni (79,7). Dall entrata in vigore della Direttiva Pagamenti - puntualizzano i ricercatori di Fondazione Impresa - gli imprenditori hanno riscontrato solo una parziale riduzione dei tempi di pagamento; questi miglioramenti hanno comportato pochi benefici per le piccole imprese e lo storico delle indagini effettuate da Fondazione Impresa indica che si registrano attese solo leggermente inferiori rispetto a quanto si verificava nel I semestre del 2012 quando la crisi economica ha ricominciato a mordere. I tempi di pagamento: diminuiti troppo poco dall introduzione della Direttiva UE (in giorni) Indagini sui tempi di pagamento di Fondazione Impresa 2

3 Con la PA aspettano di più il Manifatturiero e il Mezzogiorno Nei rapporti con la Pubblica Amministrazione le aziende che aspettano di più sono le Piccole Imprese Manifatturiere e i Servizi che attendono rispettivamente 112,3 giorni e 111,6 giorni. Per questi due settori si segnala che i Servizi sono stati il comparto a sperimentare la maggiore riduzione dei tempi di pagamento, migliorando di 26,1 giorni rispetto a quanto fatto registrare appena dopo l entrata in vigore della Direttiva Europea (I sem 2013) mentre nel settore manifatturiero si verifica la riduzione più contenuta (di appena 10,1 giorni) contribuendo così al peggioramento del posizionamento. Le imprese commerciali confermano tempi di pagamento più bassi che scendono sotto la soglia dei 50 giorni: 47,2 giorni per l esattezza che non consentono tuttavia il pieno rispetto dei tempi previsti dalla Direttiva Europea sui Pagamenti (1 mese). Tra l altro il commercio può contare su tempistiche più brevi grazie all introduzione di forme contrattuali che prevedevano già termini di liquidazione più veloci (a consegna o a 30/60 giorni), sperimentate in precedenza. Interessante anche il dato delle imprese artigiane che rispetto alle cugine manifatturiere sperimentano una riduzione più ampia (di 18,6 giorni) e si collocano al di sotto dei 107 giorni (106,4). A livello territoriale si notano differenze molto più contenute e solo il Nord Ovest si stacca dagli altri collocandosi sotto il muro dei 100 giorni (98,6); le imprese con meno di 20 addetti del Nord Est sono state, invece, quelle che hanno ridotto maggiormente i tempi di attesa dal 2013 (di 22,4 giorni). Oltre i cento giorni, nell ordine, si posizionano il Nord Est (102,2), il Centro (103,7), e da ultimo il Mezzogiorno (105,8) che può contare tuttavia sulla seconda migliore performance in termini di riduzione (20 giorni in meno rispetto al I semestre del 2013, quando è entrata in vigore la Direttiva Europea sui pagamenti). I tempi di pagamento della PA alle piccole imprese (settori e aree geografiche) TEMPI DI PAGAMENTO (in giorni) I SEM 2013 I SEM 2014 II SEM 2014 Variazione da entrata Direttiva Europea (II SEM 14-I SEM 13) Artigianato 125,0 113,2 106,4-18,6 Piccola impresa manifatturiera 122,4 116,5 112,3-10,1 Commercio 57,5 51,6 47,2-10,3 Servizi 137,7 119,3 111,6-26,1 Totale settori 120,5 107,5 102,3-18,2 Nord Est 124,6 109,6 102,2-22,4 Nord Ovest 118,3 103,7 98,6-19,7 Centro 113,5 105,8 103,7-9,8 Sud e isole 125,8 110,4 105,8-20,0 Italia 120,5 107,5 102,3-18,2 Indagini sui tempi di pagamento di Fondazione Impresa 3

4 Aumenta la conoscenza della Direttiva Europea ma gli imprenditori sono scettici sugli effetti Il grado di conoscenza dell esistenza della Direttiva Europea sui pagamenti tra le piccole imprese è assodata: 9 piccole imprese su 10 (88,9%) conoscono che i termini di pagamento della PA alle imprese dovrebbe essere di un mese. È a conoscenza che dal 2013 l Italia ha recepito la Direttiva sui pagamenti prevedendo che la Pubblica Amministrazione saldi a 30 gg e i privati entro 60 gg? Indagini sui tempi di pagamento di Fondazione Impresa Tra le piccole imprese esiste tuttavia un generale senso di sfiducia sul rispetto dei tempi di pagamento. Meno di un terzo degli imprenditori (il 32,6%) ritiene che questa Direttiva abbia comportato effetti positivi per la propria impresa (opzioni molto, pari a 8,2%, e abbastanza, pari a 24,4%; si veda nella tabella successiva la colonna relativa al II semestre 2014); di converso il 67,4% degli intervistati sostiene come non ci siano stati effetti positivi (somma di opzioni poco e per niente ) con un 23,7% di piccole imprese che considera i provvedimenti per niente efficaci. Tra l altro si verifica come, nel tempo, non ci sia stato un significativo incremento della quota di imprenditori che reputa la Direttiva efficace per ridurre i tempi di pagamento; scende, tuttavia, almeno la quota dei più sfiduciati (opzione per niente ) che passa dal 39,0% al 23,7%. 4

5 Ritiene che tali provvedimenti abbiamo prodotto effetti positivi per la sua impresa? (Rispetto tempi pagamento) I SEM 13 II SEM 14 II SEM 14-I SEM 13 Molto 4,7% 8,2% +3,5% Abbastanza 21,9% 24,4% +2,5% Poco 34,4% 43,7% +9,3% Per niente 39,0% 23,7% -15,3% Totale 100,0% 100,0% Indagini sui tempi di pagamento di Fondazione Impresa Misure per accelerare i pagamenti: un successo tra le piccole imprese Nel periodo i governi italiani hanno introdotto una serie di misure per sbloccare i pagamenti della PA verso le imprese. Si tratta di provvedimenti che riguardano la certificazione e il successivo pagamento di debiti pregressi. Secondo quanto indicato dal Ministero dell Economia e delle Finanze (dati aggiornati al 30/01/2015) dei 57 miliardi di euro messi a disposizione (attraverso anticipazioni agli Enti oppure nuovi spazi finanziari) ne risultavano pagati 36,5 miliardi. Tra le misure di accelerazione dei debiti pregressi l ultimo governo in carica ha previsto anche una nuova procedura di certificazione: nello specifico le imprese, entro il 31 ottobre 2014, potevano presentare istanza di certificazione dei propri crediti per poterli cedere agli istituti finanziari con la garanzia dello Stato. In totale il MEF ha indicato che le istanze di certificazione presentate hanno raggiunto quota per un importo pari a quasi 9,8 miliardi di euro (dati al 29/12/2014). Si è quindi chiesto alle piccole imprese se hanno utilizzato queste misure. I risultati sono molto positivi tant è che oltre l 85% delle imprese che opera con la PA ha utilizzato queste misure, con percentuali leggermente più elevate nel caso della piccola impresa manifatturiera (87,4%) e nel Nord Ovest (86,9%). Nello specifico il 44,6% delle imprese si è fermato alla certificazione delle somme in questione mentre il 29,8% ha richiesto la compensazione dei crediti con i debiti e l 11,2% lo sconto delle fatture in banca in modo da ottenere liquidità immediata. 5

6 Per i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione ha utilizzato le misure introdotte dal Governo per ottenere il pagamento dei debiti arretrati? (per il 25,4% delle imprese che opera anche con la Pubblica Amministrazione) Sì, certificazione dei crediti 44,6% Sì, compensazione crediti-debiti 29,8% Sì, sconto fatture in banca 11,2% No, non ero a conoscenza di queste possibilità No, si tratta di procedure troppo complicate 0,9% 13,5% Non sa / non risponde 3,8% Artigianato Settore attività Piccola impresa manifatturiera Commercio Servizi TOTALE SETTORI SI, utilizzato misure 82,8% 87,4% 81,2% 85,6% 85,6% NO, misure non utilizzate 17,2% 12,6% 18,8% 14,4% 14,4% Ripartizione geografica Nordest Nordovest Centro Sud Isole ITALIA SI, utilizzato misure 85,7% 86,9% 84,2% 78,4% 85,6% NO, misure non utilizzate 14,3% 13,1% 15,8% 21,6% 14,4% Indagine sui tempi di pagamento alle piccole imprese Le misure adottate dal Governo per accelerare i pagamenti della PA - puntualizzano i ricercatori di Fondazione Impresa hanno avuto successo tra le piccole imprese in quanto queste realtà imprenditoriali scontano maggiori problemi di liquidità e di accesso al credito. Una conferma della bontà dei provvedimenti adottati riguarda la quota abbastanza bassa di imprese (14,9%) che hanno ancora in sospeso somme relative al 2013 (o anni precedenti); bisogna tuttavia segnalare che permangono le criticità individuate da questa indagine sui tempi di pagamento che risultano troppo 6

7 elevati. In questo senso si auspica che con la fatturazione elettronica si possano accelerare in modo significativo i pagamenti e che le amministrazioni inefficienti diventino presto virtuose. In riferimento ai crediti che vanta la sua impresa nei confronti della PA, ha ancora in sospeso somme relative al 2013 (o anni precedenti)? (per il 25,4% delle imprese che opera anche con la Pubblica Amministrazione) 85,1% 14,9% Si No Non sa / non risponde 2,6% I vecchi scaduti riguardano soprattutto le piccole imprese operanti nei Servizi che hanno rapporti più frequenti con la sanità mentre su base geografica si notano incidenze maggiori nel Centro e nel Sud del paese, le aree dove le piccole imprese oltre ad avere subìto maggiormente la crisi, devono combattere anche con le maggiori criticità legate ai ritardi nei pagamenti. Artigianato Settore attività Piccola impresa manifatturiera Commercio Servizi TOTALE SETTORI SI 18,6% 15,7% 5,1% 19,7% 14,9% NO 81,4% 84,3% 94,9% 80,3% 85,1% Ripartizione geografica ITALIA Nordest Nordovest Centro Sud Isole SI 11,2% 10,8% 17,2% 18,3% 14,9% NO 88,8% 89,2% 82,8% 81,7% 85,1% Indagine sui tempi di pagamento alle piccole imprese 7

8 Con riferimento all ammontare degli scaduti, si fa presente che gli importi delle somme in sospeso relative al 2013 (e precedenti) si attestano su soglie molto contenute: nell 81,5% dei casi entro i 25 mila euro e addirittura meno di 10 mila euro di arretrati nel 38,8% dei casi. Questi importi relativamente contenuti vanno individuati di pari passo con il minore volume di commesse e di servizi esistente tra piccole imprese e PA (rispetto a realtà aziendali più grandi). A quanto ammontano ancora le somme in sospeso del 2013 (o anni precedenti) vantate nei confronti della PA? (solo per chi ha dichiarato che vanta crediti con la PA antecedenti al 2014) Fino a 10 mila 38,8% Tra mila 42,7% Tra mila 12,1% Oltre 50 mila 6,4% Non sa / non risponde 7,3% Artigianato Settore attività Piccola impresa manifatturiera Commercio Servizi TOTALE SETTORI Fino a 10 mila 42,8% 37,4% 46,3% 29,2% 38,8% Tra mila 45,7% 41,2% 47,2% 38,6% 42,7% Tra mila 10,1% 16,1% 5,3% 18,6% 12,1% Oltre 50 mila 1,4% 5,3% 1,2% 13,6% 6,4% Ripartizione geografica Nordest Nordovest Centro Sud Isole ITALIA Fino a 10 mila 41,4% 36,4% 35,6% 39,7% 38,8% Tra mila 39,8% 44,3% 43,3% 38,5% 42,7% Tra mila 10,6% 11,2% 15,9% 16,7% 12,1% Oltre 50 mila 8,2% 8,1% 5,2% 5,1% 6,4% Indagine sui tempi di pagamento alle piccole imprese 8

9 Appendice 1: tempi pagamento imprese e privati (dati per settore e area territoriale) TEMPI DI PAGAMENTO (in giorni) I SEM 2013 I SEM 2014 II SEM 2014 Variazione da entrata Direttiva Europea (II SEM 14-I SEM 13) Artigianato 97,4 90,5 88,3-9,1 Piccola impresa 93,6 87,6 86,2-7,4 Commercio 40,4 38,5 35,1-5,3 Servizi 86,8 85,4 81,6-5,2 Totale settori 87,8 82,4 79,7-8,1 Nord Est 92,3 85,6 82,7-9,6 Nord Ovest 86,7 83,9 81,4-5,3 Centro 86,4 81,2 79,4-7,0 Sud e isole 89,2 81,5 77,6-11,6 Italia 87,8 82,4 79,7-8,1 Indagini sui tempi di pagamento alle piccole imprese di Fondazione Impresa Appendice 2: Metodologia di indagine e struttura del campione L indagine sui tempi di pagamento alle piccole imprese, è stata realizzata da Fondazione Impresa che ha curato la rilevazione e l elaborazione dei dati. La popolazione di riferimento è la piccola impresa italiana; più specificamente vengono considerate tutte le aziende aventi nella propria struttura meno di 20 addetti e appartenenti all artigianato, alla piccola impresa, al commercio ed ai servizi. L indagine è stata condotta per via telefonica, con metodo CATI (Computer Assisted Telephonic Interviewing), nel corso dei giorni lavorativi compresi tra il 4 e il 13 marzo 2015 contattando, con l ausilio di intervistatori esperti ed adeguatamente formati sui contenuti dell indagine circa mille imprese nell universo della piccola impresa in Italia. Tutte le imprese intervistate soddisfano a due requisiti fondamentali relativamente alla fase del ciclo di vita dell azienda: per poter essere incluse nel campione di osservazione, al momento della rilevazione devono essere attive da almeno 18 mesi e non prevedere la terminazione dell attività nei successivi sei mesi. La verifica telefonica, effettuata attraverso domande filtro ha consentito di escludere tutte le imprese che non rispettavano i parametri che definiscono l appartenenza alla popolazione oggetto d indagine, ovvero cessazione / inattività dell azienda, dimensione superiore a 19 addetti. Nel definire il disegno di campionamento si è partiti dall idea di ottenere 9

10 un adeguato bilanciamento tra precisione della stima e costi / tempi necessari per ottenerla, individuando la strategia campionaria migliore per ottenere un ridotto errore campionario complessivo, ed in ogni caso accettabile per le stime di ciascuna delle categorie di interesse. Inoltre per aumentare l efficienza del campione (riduzione dell errore pur con la stessa numerosità campionaria) e mantenere contenuto l errore complessivo di rilevazione (dovuto non solo all errore campionario ma anche ad altri fattori, quali le non risposte) nell indagine è stato adottato un disegno di campionamento stratificato della popolazione (ed, in particolare, con estrazione proporzionale all ampiezza degli strati). Attraverso un campionamento stratificato, infatti, si possono sfruttare informazioni eventualmente disponibili a priori sulla popolazione indagata per migliorare il disegno di campionamento ed aumentarne l efficienza. Nello specifico è facile ipotizzare che le variabili indagate dipendano sia dalla categoria che dall area geografica, variabili conosciute nella popolazione e che, per questo, hanno costituito gli strati dell indagine. Le imprese sono state allora suddivise per strati in base alla macroarea di localizzazione (Nordest, Nordovest, Centro, Sud-Isole) ed alla categoria economica di appartenenza, (Artigianato, Piccola impresa, Commercio, Servizi) e sono state selezionate casualmente da ogni strato, conservando la medesima proporzione presente all interno dell universo di riferimento. Questo procedimento consente una maggiore efficienza del campione, ovvero una riduzione complessiva dell errore di campionamento rispetto ad un campione casuale semplice. 10

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