Prefazione. Stefano Marchetti

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Giustino Nigro
7 anni fa
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1 Prefazione Al confine tra inconscio, immaginazione e desiderio, si trovano i sogni a pois: piccoli scorci di un mondo parallelo, fatti di colori e di inaspettata leggerezza. Una lettura immediata ma imprevedibile, dai contorni sfumati come in una tela impressionista. Unendo l astrazione dell onirico alla concretezza del risveglio, i Sogni a pois dipingono una realtà nella quale - attraverso un bouquet di profumate immagini - riusciamo finalmente a conoscere e a indagare il mistero per eccellenza: la nostra mente. Stefano Marchetti 9

2 La ciotola di curcuma e le radici di mandragola Sento freddo. Mi alzo per cercare una coperta di lana. Quando apro l anta dell armadio, su un ripiano, trovo una strega in miniatura. È seduta con le gambe a penzoloni. Ha gli occhi verdi e un ampia gonna nera. Tra le mani, una ciotola piena di curcuma. Ai polsi, strane radici appese a dello spago. Le osservo incantata e timorosa: sono radici di mandragola. La strega parla dei poteri magici dei suoi bracciali. Vuole regalarmene uno. Mentre lo sfila mi prega di pensare a un colore felice e di esprimere tre desideri; aggiunge che quando si saranno avverati, dovrò donare il bracciale altrimenti diventerò pazza. Penso al giallo. Intanto la strega soffia forte nella ciotola e, in una nuvola di polvere di curcuma, si trasforma in una bellissima farfalla nera a pois bianchi. E vola via. Forse sul ripiano più alto di un altro sogno. 11

3 Un giardino a pois rossi Dal primo piano di una vecchia stalla osservo le donne di un cortile. Sono sedute in cerchio e vestite di nero. Tra le mani hanno grosse spazzole dai denti metallici: stanno cardando la lana. Se non fosse per le calze verdi di una strega, sembrerebbe la scena di un film in bianco e nero. E invece è soltanto un sogno. Quando apro gli occhi, però, capisco di non esserne ancora uscita del tutto. Sono sdraiata. Ai piedi ho proprio quelle calze verdi. Di scatto mi volto: nel letto, alla mia destra, c è la strega del cortile. Ha i capelli raccolti in due codini bianchi. Le guance rosse. Tiene una bottiglia per il collo. Ride. È ubriaca. La guardo negli occhi. Mi piacciono gli sguardi che non hanno equilibrio, mi fanno venire voglia di perderlo. Mi chiede di ascoltarla. Racconta di quella volta in cui un bambino, dopo averle lanciato una manciata di ghiaia sulla finestra di casa, iniziò a sanguinare dal naso colorando, qua e là, il prato. Da quel giorno cominciarono a crescere dei fiori rossi, che ancora oggi macchiano il giardino di profumo. Mi domanda se credo alle magie e, senza aspettare una risposta, ricomincia a ridere così forte che piegandosi cade dal letto. Quando mi sporgo per vedere cosa si è fatta, al posto della strega 13

4 ... trovo il mio gatto nero. Ha un papillon bianco disegnato sul petto e profuma di liquirizia. Con un accento francese, mi dice di calmarmi perché è solo un sogno. A pois naturalmente. 14

6 L ombra a forma di gatto Olio su carta 36x36cm

7 L ombra a forma di gatto C è una donna in giardino. È vecchia e scalza. Si dondola sull altalena, con un ampia gonna rosa a grossi pois arancioni. Ha un grembiulino legato in vita, tutto sporco di fragole appena raccolte. Mi avvicino, ed è come se entrassi in un dipinto. Mi saluta chiamandomi per nome. Dice che le piacerebbe morire così, dondolandosi tra il verde del prato e l azzurro del cielo. Poi mi chiede di raccontare il dolore che ho nello sguardo. Allora descrivo un dolore grigio e peloso, con quattro zampe e un occhio solo. Mi ascolta proprio come fanno le persone anziane, con quell aria amorevole di chi ha vissuto già tutto. Dalle tasche della gonna estrae un foglio di carta e una penna. Dice che devo scavare una buca, scrivere la mia tristezza e seppellirla. Dice anche che questa notte la luna è un lampadario senza fili e che non devo meravigliarmi delle ombre magiche che regala. Solo in quel momento mi accorgo della sua. È un immagine: l altalena protesa verso il cielo. Vuota. Immobile. E infatti la donna non c è più. Dev essere volata via con gli occhi pieni di stelle. Dopo aver ricoperto la buca, mi siedo sul prato a gambe incrociate. 17

8 ... Porto le mani vicino al viso: mi piace l odore della terra. Profuma di vita. Mi volto a cercare la mia ombra. La trovo acciambellata sull altalena: ha la forma di un gatto che ho amato. 18

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