MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE IV EDIZIONE PIACENZA. Tecniche di Mediazione. Dott.ssa Priscilla Polvani MEDIATRICE FAMILIARE MEMBRO DI CON VERTERE APS

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1 MASTER IN MEDIAZIONE FAMILIARE IV EDIZIONE PIACENZA Dott.ssa Priscilla Polvani MEDIATRICE FAMILIARE MEMBRO DI CON VERTERE APS Tecniche di Mediazione

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3 Normalizzazione Le parti in mediazione sostengono l unicità del problema Il mediatore spesso normalizza gli stati d animo meno frequentemente le situazioni che li hanno originati Il mediatore non banalizza i problemi

4 Il caso di Debora e Michele La moglie Debora dice Gli ho concesso di vedere i bambini in diverse occasioni, i bambini non sono contenti di vedere il padre, sono tristi per la separazione. Il padre Michele dice Ho visto i bambini cinque volte negli ultimi mesi. Sono felici, di stare con mele, ci divertiamo. Ora quando vengono trovarmi si agitano e si preoccupano Il Mediatore Non è cosa insolita per loro essere tesi, piangere ed agitarsi. Stanno ancora cercando di capire come devono comportarsi. Questa non è una situazione insolita

5 Il mediatore accetta la descrizione del comportamento dei bambini data da entrambi i genitori e la presenta come normale e probabile. La normalità della situazione sposta le parti verso una definizione comune del problema.

6 Reciprocità Più le parti sentono la responsabilità dell accaduto su di se più riversano la colpa sull altro Versione dei fatti portata in mediazione spesso è decisamente unilaterale Compito del mediatore è la ridefinizione del problema nei suoi termini di reciprocità

7 Es. padre e figlia La figlia dice Non mi ascolta mai.per lui potrei anche non esistere Il padre dice Non mi ascolta mai. Sono suo padre tuttavia ignora quello che dico Il mediatore Deduco che entrambi volete essere ascoltati.

8 Il mediatore trasforma il negativo lui non /lei non nel positivo entrambi volete essere ascoltati Il mediatore non contraddice le affermazioni delle parti, afferma che il loro problema è congiunto. Le alternative per risolvere la definizione di un problema reciproco e congiunto tendono ad essere soluzioni congiunte.

9 Restare concentrati sul futuro Le liti sono incentrate sul passato I torti del passato non si possono cambiare Cercare soluzioni richiede un punto di convergenza nel futuro Il processo di mediazione deve restare focalizzato sul futuro delle parti

10 Caso di Patrizia e Tommaso La coppia in mediazione discute sul fatto che il marito fosse in grado o meno di accudire la figlia diabetica Il marito dice Quelle cose le posso fare!le posso fare! La moglie dice No non puoi, non le hai mai fatte! Non sai farle! Il marito dice Posso imparare non sono stupido!! Il mediatore Patrizia vorrebbe che Tommaso fosse in grado di farle in futuro?

11 La domanda del mediatore la fa spostare dal passato e dall incapacità del padre di accudire la figlia al futuro ed al beneficio che ne trarranno dalla sua capacità di prendersene cura. Il mediatore normalizza le situazioni, rende i problemi reciproci e mantiene le persone orientate verso il futuro.

12 Reframing Il mediatore fa procedere la seduta di mediazione attraverso il processo di sintesi. L uso del reframing ha lo scopo di : rallentare il ritmo della seduta, per mantenere il controllo dei processi ; controllare con le parti di aver compreso quanto da esse espresso; far sentire le parti ascoltate e capite; ignorare le informazioni che non sono utili per procedere nella seduta; concentrarsi su quegli aspetti particolari che sono utili; ignorare qualsiasi tentativo di indurre il mediatore ad assumere un ruolo valutativo o giudicante.

13 Possiamo definire informazioni inutili le semplici chiacchiere, le affermazioni dettate dallo stato di emotività e gli insulti. Sono informazioni utili in mediazione le informazioni e i dati relativi alla controversia; le affermazioni dei clienti circa i loro obiettivi personali; le indicazioni sugli atteggiamenti e le strategie di contrattazione dei clienti; i valori delle parti. Non possono essere ignorate e vanno quindi gestite correttamente le domande tecniche sia legali che terapeutiche e le emozioni. Il mediatore può informare le parti su aspetti pedagogico o legale, mentre non può dare un parere specialistico. I riassunti del mediatore creano le basi per la trattativa e la successiva linea di domande

14 Esempio La moglie dice Lui è un pessimo padre, accompagna la figlia della nuova compagna a fare acquisti e non compra niente a Paola. Paola non ci vuole più andare dal padreper sentirsi trattare così Il mediatore Sua figlia Paola le ha detto che vorrebbe che il padre facesse acquisti anche per lei?

15 Il mediatore riformula quanto detto dalla parte trattenendo solo le informazioni sul problema e il bisogno della figlia. Il mediatore ignora gli attacchi emotivi ( ad es. è un pessimo padre ) e il ricatto affettivo ( Paola non ci vuole più andare dal padre per sentirsi trattare così ). In generale la sintesi tracciata dal mediatore esamina le affermazioni e le posizioni iniziali dei clienti; aiuta a stabilire cosa è utile e cosa è superfluo in mediazione; offre chiarimenti sui dati e mette a disposizione le informazioni a tutti i partecipanti.

16 Brainstorming Il mediatore aiuta le parti in lite ad ampliare la loro gamma di soluzioni. Durante il brainstorming le parti devono rispettare poche semplici regole: condividere qualsiasi idea, aggiungere nuove idee non importa se strane, nessuna idea può essere scartata dall altra parte in lite, nessuno può criticare un idea. Se necessario il mediatore può suggerire alcune soluzioni adottate in casi analoghi. Le idee vengono poi classificate come rispettose dei valori e dei bisogni di entrambi, poco rispettose dei valori e dei bisogni di entrambi, non rispettose dei valori e dei bisogni di entrambi. Dopo aver scartato gli ultimi due ordini di idee le parti si concentrano sulle idee rimaste vagliando le conseguenze di ognuna i costi relativi e benefici che si potrebbe ricavare dalla loro attuazione.

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