Business P Plan a cura dell Area Consulenza Aziendale TORINO, OTTOBRE 2008 Eurogroup Credito e Consulenza all impresa
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1 Business Plan a cura dell Area Consulenza Aziendale Relazione di sintesi del progetto T.M.J. TRASPORTI S.a.s. TORINO, OTTOBRE 2008 Eurogroup Credito e Consulenza all impresa Via Perugia 56 Torino Tel Fax info@eurogroup.biz
2 INDICE DEGLI ARGOMENTI A. ASPETTI INTRODUTTIVI...3 IL PROGETTO IMPRENDITORIALE E LE ESPRESSIONI STRATEGICHE...3 PREMESSA METODOLOGICA...5 L ORIZZONTE TEMPORALE...6 B. IL PIANO D AZIONE...7 LA STRUTTURA AZIENDALE...7 Cenni storici sulla società e sull attività svolta...7 Compagine Societaria e Management aziendale...9 L ATTIVITA OPERATIVA...10 IL MERCATO DI RIFERIMENTO E LA CONCORRENZA...12 Il mercato di riferimento...12 Analisi e stime tendenziali del mercato...12 Autotrasporto: il contesto di riferimento nazionale...13 Grado di competitività del settore...15 Evoluzione del contesto di riferimento...16 La catena del valore dell autotrasporto...18 Strategie emergenti degli operatori nel mercato dell autotrasporto...19 Attività ausiliarie al trasporto...21 LE IPOTESI DI SVILUPPO...23 IL PIANO PREVISIONALE DI VENDITA...25 La stagionalità...25 Modalità di incasso dei corrispettivi...26 I COSTI DI COMPETENZA...27 I costi esterni variabili...27 Modalità di pagamento dei debiti di fornitura...29 L evoluzione del margine di contribuzione...30 Costi Interni...31 Costi di struttura...32 Canoni di leasing...34 IL CAPITALE IMMOBILIZZATO...35 LE FONTI DI FINANZIAMENTO...36 Debiti bancari a breve termine...36 I finanziamenti di terzi...36 LE FONTI INTERNE...37 LA GESTIONE FISCALE...37 C. RIFLESSI ECONOMICI PATRIMONIALI E FINANZIARI...38 LE SIMULAZIONI PREVISIONALI ECONOMICHE...38 I RIFLESSI PATRIMONIALI...42 I FLUSSI FINANZIARI...43 Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 1
3 D. CONCLUSIONI...44 E. ALLEGATI...46 DESCRIZIONE DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE: IPOTESI ANDAMENTO DEI RICAVI...47 ANDAMENTO DEI COSTI...48 INVESTIMENTI...49 FONTI DI FINANZIAMENTO...50 RIFLESSI ECONOMICI...51 RIFLESSI FINANZIARI...53 Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 2
4 A. ASPETTI INTRODUTTIVI IL PROGETTO IMPRENDITORIALE E LE ESPRESSIONI STRATEGICHE La T.M.J. TRASPORTI S.A.S. DI PITARI MANCUSO (FRANCESCA) & C. (d ora in poi T.M.J. TRASPORTI S.a.s.) ha iniziato la sua attività a fine 2004 con il conferimento dell azienda T.M.J. d.i. del titolare Mancuso Joseph, e continua a svolgere l attività di trasporti per conto terzi. La società ha visto crescere il proprio fatturato in maniera costante fino a superare il milione di euro circa. La composizione delle vendite è frazionata tra diversi clienti rappresentati da aziende nazionali ed internazionali. L attività richiede la massima flessibilità a fronte delle consegne urgenti da realizzarsi su tutto il territorio Europeo; l azienda è quindi legata ad una rete di autisti esterni che, con i mezzi aziendali, effettuano le varie consegne. L esercizio 2008 si chiuderà con una crescita notevole rispetto agli anni passati. Al fine quindi di non perdere le opportunità che il mercato offre (ordini in costante crescita) la società ha pianificato il perseguimento dei seguenti obiettivi strategici: Sviluppo delle vendite, seppur contenuto, al fine di aumentare il portafoglio clienti, diversificandolo L azienda si trova nella condizione di poter valutare l ampliamento dell attività esistente attraverso: Acquisto di un immobile strumentale ad uso ufficio e deposito mezzi e merci al fine di trasferirvi l intera attività Affiancamento dell attività di gestione logistica relativa ai trasporti al core business attuale Tali obiettivi si affiancano alla più generale necessità di Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 3
5 Ottimizzazione dei parametri eco patrimoniali idonei al miglioramento del merito creditizio La società identifica nella pianificazione strategica e nella simulazione dinamica delle variabili oggetto di analisi un utile strumento per valutare la fattibilità finanziaria delle proprie scelte e l impatto delle stesse sulla struttura economica e finanziaria di bilancio. Inoltre il monitoraggio dei principali indicatori di bilancio, inteso come strumento di consapevole diagnosi e valorizzazione aziendale, costituisce anche un importante avvicinamento alle tecniche che il sistema finanziario adotta per censire, valutare ed affidare le aziende nella propria opera di gestione del credito alle imprese - sistemi di rating interni. Nel presente elaborato verrà esaminato e valutato il progetto d impresa nei due scenari alternativi relativi a: 1) Continuazione della ordinaria attività (trasporti urgenti conto terzi) in ipotesi di mercato costante; 2) Affiancamento all attività di core business della LOGISTICA TRASPORTI per nuovi clienti. Tale sviluppo aziendale richiederebbe lo spostamento dell attività in un unica sede (ipotesi acquisto immobile). Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 4
6 PREMESSA METODOLOGICA Il presente elaborato ha la funzione di riassumere ed esporre la rappresentazione dinamica e previsiva dello sviluppo del piano d impresa della T.M.J. TRASPORTI S.a.s. Riepilogare il progetto imprenditoriale significa: o definire le sue linee strategiche e quindi gli obiettivi di medio periodo; o ottenere la simulazione dei flussi attesi economici e finanziari e quindi i prevedibili equilibri patrimoniali e performance economiche; o ricavare e ricercare, mediante approcci sistematici, valutazioni di fattibilità economica e finanziaria e quindi di opportunità. Al fine di leggere la dinamica di questa iniziativa d impresa sarà quindi necessario coordinare ed esporre determinati aspetti: o strategici, con la definizione degli obiettivi di medio termine; o monetari (economici, finanziari, patrimoniali), tramite la rigorosa selezione delle migliori ipotesi oggi sviluppabili, integrate sulla base dei trend attesi (ispirati da dati e proiezioni in parte fondate su dati terzi ed in parte ricavate dall esperienza e sensibilità imprenditoriale); o operativi, attinenti alle caratteristiche di scenario ed operative di organizzazione e sviluppo dei servizi offerti; o logiche, qualitativi e quantitativi, attinenti alla attendibilità delle ipotesi selezionate, poste a base del business plan. Per questo il documento è articolato in diverse sezioni nelle quali sono esposti gli elementi essenziali e qualificanti del progetto imprenditoriale. Il tutto con la chiara evidenza ai fini delle valutazioni del lettore delle ipotesi assunte a base delle elaborazioni qui presentate. L esplicitazione delle ipotesi consente al lettore della presente relazione di conoscere, e quindi valutare, anche i presupposti e le riflessioni di contorno allo specifico sviluppo dei calcoli dei flussi. Tale approccio rispecchia in modo rigoroso il richiamo ai principi della Chiarezza Sostanziale e Trasparenza, facenti parte dei Principi generali per la Redazione del Business Plan emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti nel marzo 2001 e rivisti nel Come del pari è il riferimento a quei principi a caratterizzare l intero processo di selezione, elaborazione e valutazione di tutti gli elementi che compongono il presente lavoro. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 5
7 L ORIZZONTE TEMPORALE L orizzonte temporale scelto al fine della simulazione in oggetto ( ) è stato definito considerando: o un orizzonte sufficiente a dare evidenza dell efficacia del miglioramento del merito creditizio e dei parametri patrimoniali economici e finanziaria che sottendono alle valutazioni di Rating; o che previsioni troppo lontane nel tempo non possono essere fondate su riscontri qualitativi e quantitativi affidabili, ma è comunque importante espandere le simulazioni dinamiche fondandole sull ipotesi di trend. A tali scopi si è scelto un orizzonte temporale di 4 esercizi. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 6
8 B. IL PIANO D AZIONE LA STRUTTURA AZIENDALE CENNI STORICI SULLA SOCIETÀ E SULL ATTIVITÀ SVOLTA La T.M.J. TRASPORTI S.A.S. ha iniziato la sua attività a fine 2004 con il conferimento dell azienda T.M.J. d.i. (nata nel 1997) del titolare Mancuso Joseph, e continua a svolgere l attività di trasporti urgenti per conto terzi. Il servizio riguarda il trasporto di ogni genere di prodotto merceologico utilizzando i veicoli specifici per svolgere l incarico affidato. L azienda ha un parco mezzi composto da 22 veicoli aventi varie portate e tutti muniti di rilevatore di posizione satellitare. Nello specifico le caratteristiche del servizio offerto dalla T.M.J TRASPORTI S.a.s. possono essere così riepilogate: Trasporti e spedizioni nazionali ed internazionali con consegne e ritiri espressi; Servizio capillare su tutto il territorio europeo. No stop 24 ore su 24; Trasporti espressi europei con veicoli di portata non superiore a 35 q.li; Specializzati in urgenze gran volumi; Servizio con controllo totale del mezzo; Contatto telefonico con l'autista ogni 2 ore max; Assicurazione All Risck sulla merce trasportata; Assicurazione a richiesta sulla merce di valore superiore alle norme; Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 7
9 Furgoni muniti di navigatore satellitare Certificate Quality System; Servizio 24h non stop; Furgoni maxi volumi max. 29 m³; Per i clienti esigenti doppio autista con controllo satellitare del mezzo; Trasporto merci con ATV blindata; Servizio accompagnamento Managers da Caselle. Le sedi legale ed operativa sono site in via della Speranza a Beinasco (TO), dove sono ubicati gli uffici (in affitto); immobile strumentale di proprietà dell azienda sito a Cumiana e porzione di capannone a Bruino adibita a deposito mezzi. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 8
10 COMPAGINE SOCIETARIA E MANAGEMENT AZIENDALE La compagine societaria è così costituita: Mancuso Joseph (49), Pitari Francesca (51%, socio accomandatario). Compagine societaria 51,00% 49,00% Mancuso Joseph Pitari Francesca Il Capitale Sociale versato è pari a 1.000,00. L Amministrazione della società è demandata a Pitari Francesca. Entro fine 2008 si modificherà la compagine societaria: o Mancuso Joseph (51% - socio accomandatario amministratore); o Pitari Francesca (14%); o Mancuso Francesco (35%). Il capitale sociale verrà aumentato a ,00 Euro. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 9
11 L ATTIVITA OPERATIVA La T.M.J. TRASPORTI S.a.s. si occupa di trasporti urgenti. Il servizio riguarda il trasporto di ogni genere di prodotto merceologico utilizzando i veicoli specifici per svolgere l incarico affidato. L azienda ha infatti un parco mezzi composto da 22 veicoli aventi varie portate e tutti muniti di rilevatore di posizione satellitare. E molto importante per l azienda la flessibilità e l organizzazione del servizio per poter soddisfare le esigenze delle aziende clienti. Negli uffici siti a Beinasco vengono raccolte le telefonate in entrata (richiesta di preventivi o del servizio di trasporto) e successivamente vengono organizzati i viaggi in base ai mezzi e agli autisti disponibili. Gli autisti, detti padroncini, sono tutti esterni; una volta contattati questi recuperano il mezzo al deposito sito a Bruino, il rapporto del viaggio (committente, bene, destinatario e località) ed iniziano il loro servizio, la cui destinazione la maggior parte delle volte è in Europa. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 10
12 Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 11
13 IL MERCATO DI RIFERIMENTO E LA CONCORRENZA IL MERCATO DI RIFERIMENTO Appare opportuno descrivere sinteticamente il contesto e l evoluzione che condizione l intera attività della T.M.J. TRASPORTI S.a.s. per supportare le scelte strategiche effettuate dal management aziendale. Tale analisi è qui condotta procedendo secondo il seguente iter logico: 1. Analisi e stime tendenziali del mercato; 2. Autotrasporto: il contesto di riferimento nazionale; 3. La catena del lavoro dell autotrasporto; 4. Grado di competitività del settore; 5. Evoluzione del mercato di riferimento; 6. Strategie emergenti degli operatori nel mercato dell autotrasporto; 7. Attività ausiliarie al trasporto. ANALISI E STIME TENDENZIALI DEL MERCATO Aspetti macroeconomici 1 Nel 2007 il trasporto di merci su strada ha beneficiato del positivo andamento dell economia nel primo semestre dell anno ed è stato solo parzialmente condizionato dal rallentamento dell economia nazionale dell ultimo trimestre. La crescita delle esportazioni hanno favorito il trasporto internazionale (+7%), però anche quello nazionale mostra una crescita sebbene più contenuta (+5,4%). Il panorama competitivo del settore conferma il lento processo di modernizzazione che vede da un lato la crescita delle imprese di medie e grandi dimensioni e dall altro la riduzione del numero delle piccole imprese, penalizzate dalle più stringenti normative di sicurezza e dalla difficoltà ad offrire servizi a valore aggiunto che consentano di sfuggire alla competizione tariffaria. La competizione tra le imprese è legata, oltre agli aspetti tariffari, alla qualità del servizio (organizzazione, tempi di resa, tracciabilità e cura del carico e flessibilità rispetto alle esigenze del cliente) e al controllo di spezzoni crescenti della filiera logistica. Le previsioni di crescita del settore non vanno oltre il 5% rispetto al 2007, tenendo conto anche degli adeguamenti di prezzo resi necessari dall aumento dei costi del carburante. Il trasporto nazionale subisce gli effetti della difficile congiuntura economica, che 1 Fonte Databank Autotrasportatori e Corrieri Agosto ^ edizione. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 12
14 si ripercuote sulla domanda di trasporto, mentre nel trasporto internazionale le previsioni sono più positive grazie alla tenuta delle esportazioni e alle politiche di espansione adottate da alcuni anni dai principali operatori. AUTOTRASPORTO: IL CONTESTO DI RIFERIMENTO NAZIONALE 2 3 Il trasporto è sempre più una funzione integrata nel ciclo dell ordine delle aziende e delle filiere. Esso svolge un ruolo di interconnessione tra nodi logistici e assolve alle relative esigenze di bilanciamento delle capacità di stoccaggio e servizio. Il sistema dei trasporti in Italia si avvaleva nel 2004 di una rete formata (dati Istat): km autostrade; Oltre km di strade statali e di interesse regionale; km di strade provinciali; km di ferrovie. Su questa rete si spostano: 57 milioni di residenti; 240 miliardi di tonnellate - km l anno di merci. Il trasporto merci su strada sposta circa 197 miliardi di tonnellate-km anno, di cui 21 miliardi effettuato da imprese che operano conto proprio, e 176 miliardi dalle imprese che operano conto terzi. Il settore del trasporto merci su strada in Italia si caratterizza per i seguenti aspetti: è fortemente trasversale a tutti gli altri settori dell' economia del paese, del quale costituisce un aspetto fondamentale, letteralmente senza di esso l'italia non si muove; 2 Fonte Format-convegno del 29/09/2006: Truckway la sfida dell autotrasporto italiano tra liberalizzazione e sicurezza Roma. 3 Fonte Format-convegno del 14/09/2007: Truckway la sfida dell autotrasporto italiano tra liberalizzazione e sicurezza Roma. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 13
15 rappresenta il 3,3% del Prodotto interno lordo (l'intero settore dei trasporti, incluso il trasporto delle persone, la logistica, ecc. pesa sul Pil il 10% circa); è caratterizzato da un elevato livello professionale e da un elevato livello di produttività delle aziende di trasporto" conto terzi"; elevata frammentazione delle imprese italiane. La normativa che regola il settore dei trasporti si caratterizza innanzitutto per un elevato livello di complessità, superiore a quella di molti altri settori, dovuta alla necessità di salvaguardare non solo i rapporti di lavoro, la concorrenza e gli equilibri tra domanda e offerta di servizio, ma anche altri elementi di utilità sociale, relativi ad esempio alla sicurezza del trasporto e al rispetto dell'ambiente e della sicurezza dei cittadini. Tuttavia, il settore dell autotrasporto (e l economia del paese) appare fortemente condizionato da una rete di infrastrutture insufficienti a garantire una efficiente movimentazioni di cose e persone. Gli interventi richiesti dall associazione di categoria alle Istituzione sono: incremento delle infrastrutture ferroviarie, ma soprattutto stradali; aumento della capacità delle grandi arterie dal 30 al 50%; maggiore coordinazione e pianificazione degli interventi realizzati. Alcuni numeri sul settore dell autotrasporto Le imprese registrate all' Albo degli autotrasportatori conto terzi ad oggi sono circa (fonte Albo degli autotrasportatori). Le regioni con le concentrazioni maggiori di imprese del settore dell' autotrasporto sono la Lombardia, l'emilia Romagna, il Veneto, la Sicilia e il Lazio. Il 53,1 % di tutti i lavoratori del settore trasporti in Italia opera nel settore delle merci su strada (Istat 2003). Poco più del 60% delle imprese dispone di 3 addetti o meno di tre addetti. Circa l 8% delle imprese ha oltre 15 addetti. Poco più dell'85% delle imprese sono ditte individuali o società di persone (il 64% delle imprese sono ditte individuali). Il 12% sono società di capitale. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 14
16 Il 66,5% delle imprese del settore possiede da 1 a 3 veicoli. Il 4,4% delle imprese del settore possiede oltre 25 veicoli, considerando anche i rimorchi e i semirimorchi. Considerando solo i propulsori, il 71,2% delle imprese possiede 1/3 unità di traino. Per quanto il parco veicolare si stia rinnovando (sia pure lentamente), il 18% delle imprese possiede ancora veicoli con oltre 10 anni. Nel complesso l'età media dei veicoli è pari a 7 anni. Il 38% circa delle imprese percorre oltre Km/anno per veicolo. Il 40% circa delle imprese trasporta merci prevalentemente nella propria provincia, il 27,4% circa a livello regionale, il 28,3% circa a livello nazionale, il 2,2% a livello U.E. Per un maggior approfondimento si faccia riferimento agli allegati. GRADO DI COMPETITIVITÀ DEL SETTORE 4 Nonostante sia in atto un processo di graduale concentrazione, la struttura del settore dell autotrasporto in Italia rimane decisamente caratterizzato da una forte polverizzazione e dalla diffusa presenza di imprese medio-piccole. Ciò determina un elevato livello di competizione, in particolare sui segmenti più indifferenziati dei servizi di autotrasporto, e un generale basso potere contrattuale delle aziende medio-piccole nei confronti dei clienti, con tutta una serie di ricadute di natura contrattuale, prima tra tutta la limitata possibilità di praticare proporzionali adeguamenti delle tariffe in seguito all aumento dei costi. Le imprese di maggiori dimensioni, spesso di origine estera, oltre a beneficiare di un maggiore potere contrattuale, sono anche più competitive sul fronte dei costi grazie: alla maggiore standardizzazione dei processi interni e dei servizi erogati al cliente; all utilizzo di reti di padroncini o di imprese di piccole dimensioni a ci delegano l attività di trasporto negli ultimi stadi del processo, in genere da magazzino periferico a cliente. 4 Fonte: L auto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con TRADE.LAB. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 15
17 Il fatto che i grandi operatori riescano quindi a competere meglio mette in ulteriore difficoltà le imprese di piccole dimensioni. Per le imprese italiane di autotrasporto non costituisce un motivo di preoccupazione l abolizione delle tariffe fisse, in quanto già scarsamente utilizzate. Più temuto appare invece l incremento della competizione derivante dall ingresso sul mercato di imprese estere, in grado di ridurre notevolmente i prezzi sfruttando i minori costi del personale e, nel caso di piccole e medie imprese, una minore propensione al puntuale rispetto delle normative di legge. EVOLUZIONE DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO 5 Il ruolo del segmento del trasporto nella catena logistica è in profondo mutamento. Il trend complessivo infatti prevede, in linea di massima, la presenza di diversi percorsi evolutivi a livello generale: consegne più piccole e frequenti; consegne più urgenti e con finestre temporali di scarico più brevi; percorrenze più lunghe. Questi percorsi sono guidati dalla contemporanea evoluzione dell'offerta di servizi di trasporto (che non ha presentato mutamenti sostanziali di una situazione basata sull'elevata frammentazione del settore) e, soprattutto, della relativa domanda da parte delle imprese clienti. La modalità di trasporto su gomma continua e continuerà ad essere, rispetto a tutte le altre, quella assolutamente prevalente. Nonostante i rilevanti investimenti che si vanno concentrando a livello comunitario e nazionale sulle altre modalità, sulle 5 Fonte: L auto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con TRADE.LAB. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 16
18 ferrovie, sui porti, sugli interporti e, non ultima, sulle cosiddette autostrade viaggianti (cabotaggio marittimo), la realtà è che le aziende italiane esigono attributi di servizio che oggi solo il trasporto stradale può offrire: affidabilità e conformità del sevizio, prezzo, tempo totale del door-to-door, flessibilità dei servizi. Le caratteristiche delle attività di trasporto, e quindi dei servizi offerti dagli autotrasportatori, continueranno dunque a essere guidate da questa evoluzione della domanda, oltre che dalle altre variabili strutturali. La domanda si declinerà naturalmente in modo diverso a seconda della fase del processo logistico complessivo in cui l'autotrasporto si inserisce (navettaggio, logistica inbound, logistica outbound o distribuzione ai punti vendita/consegna consumatori finali), influenzando quindi la quantità e la qualità dei servizi accessori da associare a quelli di puro trasporto. La dinamica dei ricavi nel settore è strettamente connessa all evoluzione della congiuntura economica, trovando piena corrispondenza nel tasso di crescita del PIL. Sul fronte dei costi nel recente passato la congiuntura ha registrato un forte aumento dei prezzi delle materie prime (dovuto al concorrere di fattori strutturali, come la crescita della domanda dai paesi in via di sviluppo, e speculativi di breve termine), e in particolare di quelle petrolifere. Questo aumento, unito alla presenza di una forte imposizione fiscale sui combustibili e di una notevole concentrazione nel settore della loro distribuzione, ha contribuito a far crescere notevolmente una delle principali voci di costo delle imprese, quella dei carburanti. Sul fronte delle altre voci di costo che impattano sui bilanci degli autotrasportatori, non si sono aperti particolari spiragli di riduzione, ad esempio per il costo del personale, che anzi nel prossimo futuro potrebbe andare incontro a una sostanziale perdita di produttività, dovuta all'entrata in vigore di nuove norme che riducono gli orari di lavoro. Non sono ancora stati raggiunti, inoltre, particolari guadagni di efficienza in altre aree aziendali, come ad Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 17
19 esempio l'incremento della saturazione media degli automezzi o la riduzione del numero di viaggi effettuati a vuoto dagli automezzi sulle tratte di ritorno. Le imprese hanno in generale limitate possibilità di trasferire ai clienti eventuali aumenti dei costi, in particolare per quelli indiretti, derivanti ad esempio dalla congestione del traffico o dai limiti e vincoli di legge a quest'ultimo. Su questo fronte, inoltre, si va incontro al rischio di un inasprimento delle tariffe sulle infrastrutture di comunicazione, volte alla riduzione dei livelli di congestione e inquinamento. Dal punto di vista dell'intermodalità, infine, le aziende di autotrasporto si mostrano scettiche sulla sua possibilità che essa diventi un valido concorrente del trasporto monomodale su gomma. Questo scetticismo è giustificato, oltre che dalla difesa del proprio ambito competitivo, da considerazioni relative: alla mancanza di chiarezza sulle prospettive di sviluppo che aiuti a creare massa critica su questo fronte; alla maggiore convenienza nelle attuali condizioni di volumi e distanze servite, del trasporto su gomma. LA CATENA DEL VALORE DELL AUTOTRASPORTO 6 Per analizzare i processi che si svolgono nelle imprese dell'autotrasporto si è ricorsi a una rielaborazione della "Catena del Valore". La catena del valore propone un disaggregazione dell'azienda nelle sue attività strategicamente rilevanti, per comprenderne l'andamento dei costi e le fonti di differenziazione esistenti e potenziali. Le attività strategicamente rilevanti possono essere distinte in attività primarie e di supporto. Le attività primarie nel settore dell autotrasporto possono essere modellate sulla base del processo carico-trasporto-scarico (tenendo conto che, se rilevante, un'attività di gestione di un piccolo magazzino internamente all'azienda può essere considerato congiuntamente al Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 18
20 trasporto), mentre i servizi di pre e post vendita alla clientela possono essere considerati un insieme separato dal processo di erogazione del servizio. Attività di supporto Attività primarie Amministrazione, controllo di gestione e finanza Gestione e sviluppo delle risorse umane Sistemi informativi Vendite e marketing Carico Trasporto Scarico Servizi pre e post vendita Margine Per quanto riguarda invece le attività di supporto, trattandosi di imprese di servizi, nel caso degli autotrasportatori l'approvvigionamento può essere considerato insieme all'amministrazione, controllo di gestione e finanza, ed essere invece sostituito, come attività a sé stante, dalle vendite e marketing. A queste ultime si aggiungono la Gestione e sviluppo delle risorse umane e Sistemi informativi. STRATEGIE EMERGENTI DEGLI OPERATORI NEL MERCATO DELL AUTOTRASPORTO 7 A fronte delle nuove esigenze sorte nel settore, dell evoluzione della marginalità e della competizione all interno del settore illustrata in precedenza, diventa sempre meno perseguibile una strategia improntata al conseguimento di soli vantaggi di costo, strategia a cui non si può rinunciare, ma che non può davvero più essere l'unica da utilizzare dal punto di vista competitivo. Al contrario, gli elementi per un migliore approccio al mercato risiedono soprattutto nella capacità di garantire affidabilità, flessibilità e personalizzazione del servizio ai clienti, attraverso: 6 Fonte: L auto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con TRADE.LAB. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 19
21 la segmentazione e l'analisi della domanda, volta a identificare le attività ausiliarie a maggiore valore aggiunto per i clienti, l'accrescimento dei livelli di specializzazione dell'offerta sui segmenti (ad esempio, per tipologia di prodotti trasportati) che è possibile servire meglio e in modo differenziante rispetto ai concorrenti, l'innovazione/inserimento di servizi accessori a maggior valore aggiunto, in grado di differenziare le imprese, andare incontro in modo migliore alle esigenze della domanda e ottenere ricavi potenzialmente più alti; la collaborazione/integrazione con altri attori della filiera, se si rende necessaria per raggiungere gli obiettivi sopra Indicati. Le sfide che gli autotrasportatori devono affrontare fanno riferimento anche alla necessità di recuperare efficienza sotto diversi punti di vista. Le aree aziendali in cui è possibile intervenire variano da impresa a impresa, ma possono riguardare la gestione degli acquisti, l'amministrazione, le spese generali e i sistemi informativi in senso lato. Dal punto di vista delle attività primarie a maggior valore aggiunto (carico, trasporto, scarico, eventuale gestione del magazzino e servizi di pre e post vendita), il recupero di efficienza passa per l'implementazione di nuove tecnologie, modalità di organizzazione dell'attività e scelte strategiche in grado di garantire una migliore programmazione dei viaggi sia in andata, sia in ritorno, al fine di limitare l'incidenza di viaggi non a pieno carico. Un esempio di tecnologia utile da questo punto di vista è quella dei cosiddetti noli on-line, ossia di sistemi via Internet per la gestione dei viaggi di ritorno condivisa tra imprese diverse operanti su mercati locali differenti. Scelte strategiche che vadano nella stessa direzione sono quelle relative ad alleanze o accordi, magari anche solo temporanei per partecipare a specifiche gare, tra imprese diverse, meglio se operanti in ambiti geografici non sovrapposti e, anzi, complementari. Sul fronte delle attività di supporto, che generano un minor valore diretto per il cliente, il recupero dell'efficienza passa per l'industrializzazione dei 7 Fonte: L auto trasportatore alle soglie di nuove sfide promosso da F.A.I., in collaborazione con TRADE.LAB. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 20
22 processi, l'investimento in strumenti informatici per lo snellimento delle attività di back office, la specializzazione delle risorse umane a loro dedicate e lo sviluppo delle competenze in questa direzione. L'aumento dei volumi di traffico gestiti, che di per sé favorisce il recupero di efficienza nelle attività sia primarie, sia di supporto, difficilmente sembra poter derivare dalla costituzione di accordi o consorzi tra le imprese operative nello stesso ambito locale (prodromi di potenziali fusioni tra operatori), a causa della forte individualità che caratterizza le aziende, e che quindi ne limita fortemente le possibilità di successo. Nonostante questo, è in atto un processo, sia pure lento, di concentrazione del settore, che anch'esso costituisce una sfida per le aziende e che dovrebbe spingere verso una situazione più simile a quella di altri paesi europei. Questa nuova sfida competitiva relativa allo sviluppo dimensionale si associa, dal punto di vista dell'evoluzione delle imprese, a quella del ricambio generazionale e del progressivo, anche se difficile, abbandono di strutture organizzative basate esclusivamente sui componenti famigliari come asse portante. L'aumento dei livelli di capitalizzazione costituisce un argomento che difficilmente si può rimandare, vista la scarsa solidità patrimoniale delle imprese e le conseguenze che, come si è già visto, questo può avere alla luce degli accordi di Basilea Il che entreranno in vigore dal Questi, dunque, costituiscono da un certo punto di vista un'occasione per il riassetto patrimoniale del settore, anche se ciò significherà ridurre i ritorni medi sul capitale investito. ATTIVITÀ AUSILIARIE AL TRASPORTO 8 Lo spedizioniere, nelle sue varie declinazioni spesso raggruppate genericamente nella definizione di attività ausiliarie al trasporto, è dunque l anima di un rinnovamento vincolato da una serie di parametri rigidi imposti dalla domanda, quali: la scarsa disponibilità di risorse finanziarie; i contenuti margini di tempo a disposizione; la ridotta volontà di accorpamento logistico tra imprese clienti. In base a tali parametri l offerta ha disegnato un sistema logistico di supporto i cui tratti caratteristici fondamentali possono essere riassunti nei seguenti punti: carichi medi molto contenuti; frequenza degli spostamenti molto elevata; 8 Fonte Rapporti Periodici ISFORT. Relazione di sintesi Business plan T.M.J. TRASPORTI S.a.s pagina n. 21
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