FUNZIONE DELLE STRUTTURE FORMATIVE ISTITUZIONALI NEL PROCESSO EDUCATIVO
|
|
- Ada Testa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FUNZIONE DELLE STRUTTURE FORMATIVE ISTITUZIONALI NEL PROCESSO EDUCATIVO Le finalità della scuola oggi possono riassumersi nella funzione formativa e orientativa della scuola, non solo nel campo più direttamente culturale, ma anche in quello dello sviluppo della personalità dell educando ed in quello del suo inserimento attivo nella società. II carattere unitario della scuola comportava la presenza in essa di alunni di disparata origine sociale e di differente capacità e sviluppo personale e, di conseguenza, l organizzazione di opportuni procedimenti per adeguare lo svolgimento dei programmi alle caratteristiche singolari, irripetibili e spesso divergenti di ciascun alunno e l innestarsi sull effettivo grado di sviluppo e di preparazione conseguito nel corso d istruzione primaria ( D.M. 1963). La formazione e l orientamento degli allievi venivano quindi basati sulla confluenza di due processi educativi e didattici spesso contrapposti : la socializzazione e l individualizzazione. Il primo, necessario per lo sviluppo di capacità di partecipazione di quella sociale di reciproca relazione e della organizzazione della persona in una responsabile autonomia, il secondo per l effettiva acquisizione di conoscenze e di abilità specifiche. Dall entrata in vigore della legge ad oggi come si è adeguata la prassi scolastica? I principali adattamenti registrati dalla scuola in questi ultimi anni sono : - l introduzione degli audiovisivi e dell informatica - l utilizzazione degli insegnanti in modi diversi da quelli tradizionali ( team teaching, classi aperte, ecc. ) - la revisione dei curricula, dei programmi, dei libri di testo, delle materie, degli orari, dei criteri di valutazione - la sperimentazione di nuove metodologie e didattiche come la lezione on line, il metodo globale, l apprendimento per scoperta, il metodo dei casi, il role playng. Questi ed altri simili adattamenti comunque non hanno mai mutato la prassi educativa. Secondo la teoria dei sistemi si tratta di cambiamenti di primo ordine, di mutamenti particolari che non bastano a modificare il sistema e che prima o poi vengono riassorbiti dal sistema stesso ( tendenza morfostatica ). Quindi la scuola non cambia, semplicemente si adatta: usa l adattamento come tecnica di sopravvivenza. Gli adattamenti coinvolgono soprattutto le cose e l ambiente; i cambiamenti coinvolgono profondamente le persone. Oggi si delinea la riforma della scuola secondaria superiore, ma, per quanto valida e profonda possa essere, è destinata a un analoga sorte, se non verranno modificati alcuni meccanismi profondi che stanno alla base di queste vischiosità. E se è vero che il primo ed essenziale perno di ogni innovazione è l insegnante, allora la sua prima formazione e la sua qualificazione culturale e professionale hanno un ruolo determinante nella realizzazione di qualsiasi progetto educativo.
2 L EDUCAZIONE OGGI : ORIENTAMENTI Laeng afferma che la nostra società è in una fase di rapida transizione che soffre di una crisi acuta di certezze. Si è contestato che il concetto di sapere sia univoco e stabile. Il sapere si è sviluppato in mille direzioni ma si è profondamente problematizzato; la pubblica opinione si è frammentata nel pluralismo delle ideologie, delle mentalità, dei gusti, degli umori variabili e delle mode. Ecco quindi il rifiuto della istruzione trasmissiva e dell educazione ridotta ad abitudine. La novità del nostro secolo è il nuovo assetto del rapporto sapere fare. Il senso della continuità circolare fra sapere e fare ha sottolineato che il segreto della nostra specie è quello di imparare. ( Margaret Mead ). La pedagogia rivendica a questo punto la sua assoluta centralità nell avventura dell uomo. La capacità di imparare ha dato il via alla storia avvalsa dalla cooperazione resa possibile dalla comunicazione. E dunque importante sottolineare che in una comunicazione espressamente finalizzata come l educazione, il farsi capire e il mettere anche altri in condizione che si faccia capire non è semplicemente un problema ma il problema. E farsi capire non è solo trasmettere dei contenuti, ma anche la loro risonanza affettiva. In una civiltà delle comunicazioni in tutti i sensi possibili, ecco che il ruolo della scuola sembra che debba assolvere ad un nuovo compito: essere preparati ad usare con discernimento, a filtrare ed a selezionare messaggi, quindi ricerca di nuovi modi di comunicazione. Rinuncia alle chiacchiere per il ritorno al discorso significante.
3 COMPETENZE DELL INSEGNANTE Le competenze che un insegnante deve possedere per poter esercitare validamente la sua professione sono tre: 1) COMPETENZA SCIENTIFICA : cioè l esperienza conoscitiva dell insegnante 2) COMPETENZA DIDATTICA : cioè sulle modalità di far apprendere 3) COMPETENZA RELAZIONALE- COMUNICATIVA La prima è la preparazione culturale dell insegnante che dovrà essere strumentale cioè messa al servizio per una vasta capacità di risoluzione di problemi concreti di natura educativa e didattica. La seconda è acquisire strumenti, tecniche, metodi per realizzare in pratica una proposta educativa e renderla pubblicamente disponibile. La terza, la competenza relazionale comunicativa, è l acquisizione di conoscenze e di competenze circa un modo di comunicare efficace, perché può avviare più facilmente e più efficacemente un apprendimento significativo. LA COMPETENZA RELAZIONALE COMUNICATIVA E su quest ultima che mi voglio soffermare, perché il grande problema della scuola ( ma anche della vita ) è che non sappiamo comunicare se vogliamo facilitare un apprendimento significativo e realizzare quegli obiettivi educativi e didattici delineati da una riforma. Si tratta di un cambiamento sistemico che ipotizza una profonda evoluzione personale nell insegnante, che coinvolge progressivamente l intero sistema scolastico, incidendo sul modo di vivere la scuola e di risolvere i problemi che in essa si sviluppano. Il centro di interesse diventa la PERSONA e la metodologia stessa si centra sulle strutture e sulle dinamiche attraverso le quali le persone possono arrivare ad autogestire il loro processo di sviluppo. Con il termine persona intendo il centro concreto di ogni possibile atto intenzionale ( teoretico, affettivo, volitivo ); il centro unitario e concreto di tutti i vissuti individuali anche se le appartengono tutti quegli atti socializzanti ( come la simpatia, l amicizia, la sottomissione ) che la caratterizzano come animale sociale. La persona non è oggettivabile e quindi non può essere conosciuta con il metodo galileiano delle scienze positive solo tramite la relazione empatica è possibile cogliere la persona come sostanza unitaria e individualmente vissuta di tutti i processi che in essa, da essa e per essa si compiono.
4 Premessa L obiettivo che mi propongo è di farvi impadronire di quei modelli che portano ad una comunicazione efficace. Io non voglio elencare tante teorie, ma soffermarmi su alcuni punti precisi della comunicazione. LA COMUNICAZIONE EFFICACE Caratteristiche della comunicazione : NON SI PUO NON COMUNICARE LA COMUNICAZIONE E CIRCOLARE LA COMUNICAZIONE E GLOBALE Condizioni che facilitano : ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA la comunicazione DELL ALTRO CONGRUENZA ASCOLTO ATTIVO ( o empatico ) Consigli operativi : CHE FARE IN UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA
5 LA COMPETENZA COMUNICATIVO-RELAZIONALE La comunicazione è il solo modo mediante il quale impariamo chi siamo : Il nostro senso di identità si basa come interagiamo e sui messaggi e le definizioni che, fin dall infanzia, gli altri significativi ( genitori, familiari, adulti per noi importanti, amici ), ci inviano ( Zani 97 ) Prof.ssa Ferdinanda Buonocore
6 Contenuti I contenuti sono proposti in 2 moduli in linea con i seguenti obiettivi : 1. Osservare e descrivere oggettivamente il comportamento, proprio e degli altri, evitando l uso di etichette, valutazioni e giudizi personali fuorvianti. 2. Identificare le aree problematiche ed apprendere ad attribuire correttamente, in situazioni conflittuali, la competenza dei problemi a noi o agli altri al fine di individuare una via di soluzione. 3. Apprendere nuove e più efficaci modalità di ascolto e comprensione empatica al fine di avviare in modo utile una comunicazione efficace 4. Confrontarsi positivamente e produttivamente con gli altri, esprimendo in modo chiaro e congruente fatti, pensieri e sentimenti. Metodologia impiegata Il corso implica il coinvolgimento del docente facilitatore insieme ai partecipanti. La metodologia basa su alcuni elementi: - fase di presentazione dei contenuti e degli obiettivi del corso - coinvolgimento dei partecipanti mediante utilizzo del cerchio, narrazioni, riflessioni scritte - elaborazione delle esperienze mediante esercitazioni individuali, in piccoli gruppi e nel grande gruppo - verifica del modello nella realtà scolastica Materiale fornito ai docenti Schede di lavoro Rielaborazione dei punti concettuali della teoria di Rogers Gli otto bisogni fondamentali della relazione Le barriere della comunicazione Letture consigliate
7 Rielaborazione dei punti concettuali della teoria di Rogers : 1) come funziona l uomo ( concezione antropologica di Rogers) 2) come nasce la disfunzione 3) cos è la congruenza C. Rogers parte da una visione positiva della natura umana; ogni organismo umano ha in sé tutte le potenzialità per realizzare il suo progetto di uomo se vi sono le condizioni favorevoli. Questa forza orientata verso lo sviluppo di tutte quelle capacità utili a mantenere, autoregolare ed autorealizzare l organismo la chiama TENDENZA ATTUALIZZANTE. E una visione olistica che considera l uomo come unità inscindibile di psiche e soma, come insieme di sottosistemi in relazione fra loro e in relazione con sistemi esterni. Per la Tendenza Attualizzante R. afferma che la persona funzionante è la persona che : - percepisce i suoi bisogni - ha fiducia di poterli realizzare - nel rispetto dei bisogni degli altri 2) La DISFUNZIONE nasce quando i bisogni percepiti, se vi è una disconferma dall esterno, vengono considerati rischiosi per la sopravvivenza e ingenera una sfiducia nelle proprie percezioni, spostando all esterno la sua valutazione (costrutto rigido) e quindi bisogno continuo di conferme. La cura è instaurare un clima particolarmente facilitante di genuino rapporto umano in cui l altro acquista man mano contatto con il proprio sé organismico. Le condizioni necessarie e sufficienti al docente per creare un clima che faciliti il cambiamento e la crescita sono, per Rogers; tre : - la congruenza - l accettazione o considerazione positiva incondizionata - l empatia 3) La persona pienamente CONGRUENTE è quella che trova il giusto modo appagante che mette in accordo i tre Sé ( Sé reale organismico, Sé percepito, Sé ideale), cioè è una persona che è in grado di percepire tutti i propri bisogni-emozioni che vengono dall esperienza, è in grado di oggettivarli, simbolizzarli (la simbolizzazione è coscienza, consapevolezza). Bisogni-emozioni (Sé reale) percepisco il bisogno(sé percepito) li soddisfo con i mezzi che ho (Sé ideale) Nell esempio del fratello geloso, se avesse il bambino percepito l ostilità a livello di simbolizzazione dell esperienza avrebbe dato il messaggio Sono geloso, però non rompe quasi sempre mia sorella. Se simbolizza invece Si devono voler bene ai fratelli arrivano dei messaggi cunei che irrigidiscono la struttura. A cura di Ferdinanda Buonocore
8 Descrivo molto brevemente gli otto principali Bisogni Relazionali di R.G. Erskine e ciò che comprendono. E importante conoscerli perché promuovono senso di identità appartenenza e stabilità 1. Bisogno di sicurezza: avere la nostra vulnerabilità fisica ed emozionale protetta. (Perché una relazione si possa definire sicura è necessario che venga garantito protezione e sicurezza, solo così l'altro può aprirsi e lasciar vedere la propria vulnerabilità senza paura di venire ridicolizzato: non mi si farà del male ). 2. Bisogno di validazione e conferma come significativo: ricevere la conferma che l'affetto, la fantasia e la costruzione del significato sono significativi (Questo è il bisogno di essere apprezzati, accuditi e rispettati non solo per ciò che possiamo fare ma per ciò che siamo e viviamo. E' il bisogno di essere riconosciuti e capiti dagli altri). 3. Bisogno di accettazione da parte di un altro che sia stabile, affidabile e protettivo: Incoraggiamento, informazione e sostegno che aiuta a generare sicurezza e protezione dalle proprie esagerazioni, agitazioni e conflitti intrapsichici. (Ciò si relaziona al bisogno di poter "guardare su" e poter fare affidamento sui genitori, insegnanti, anziani ("saggi"), mentori al fine di ottenere protezione, incoraggiamento e informazioni da loro). 4. Bisogno di condivisione o reciprocità e conferma delle proprie esperienze personali: (Questo è il bisogno di essere al cospetto di qualcuno simile a te stesso-qualcuno che ti capisca perché anche lui/ lei si è trovata in situazioni come le tue. Questa persona può capire le tue esperienze fenomenologiche senza richiedere spiegazioni.) 5. Bisogno di autodefinizione: riconoscimento ed accettazione della propria unicità. (Questo bisogno è in qualche modo l'inverso del bisogno di condivisione. Si relaziona al bisogno di ottenere dagli altri il riconoscimento, l'accettazione ed il rispetto della nostra unicità e diversità.) 6. Bisogno di avere un impatto sugli altri: influenzando e contribuendo al cambiamento. (Questo si relaziona al bisogno di sentirsi in una qualche maniera potenti nell'influenzare o nell'incidere su un'altra persona. Può riguardare anche l'incidere nel modo di pensare altrui, modificandone il comportamento e suscitando una reazione emotiva appropriata dall'altro.) 7. Bisogno dell'iniziativa dell'altro (il bisogno di avere l'altro che si protenda e prenda l'iniziativa nel cercare il contatto con me. Qualsiasi relazione nella quale non siamo sempre noi a fare il primo passo, a prendere l'iniziativa, a essere sempre quello che si avvicina altrimenti il rapporto diverrà col tempo frustrante.) 8. Bisogno di esprimere amore: (Abbiamo tutti il desiderio di esprimere amore e cure verso gli altri, e di vedere che ciò sia accettato e che gli venga dato valore. L'amore può essere espresso in molti modi con la gratitudine, dando affetto, dando doni, facendo qualcosa per l'altro, a seconda di ciò che è appropriato al tipo di relazione.).
9 Ora a livello pratico seguono dei consigli operativi per rendere più facile una comunicazione in vista di una relazione educativa. Consideriamo la situazione in cui è l altro ad aver problemi, che sta in difficoltà. Quello che si deve fare è stato detto: stabilire, a partire da un atteggiamento di accettazione incondizionata per quello che è come persona, un atteggiamento di congruenza cioè di consapevolezza che i nostri atteggiamenti esterni siano corrispondenti al nostro stato d animo e quindi non vi sia il doppio messaggio. Poi mettermi in una posizione d ascolto pensando di aiutare l altro/a a prendere coscienza delle sue difficoltà riflettendogli sia il messaggio verbale che il messaggio globale, cioè anche lo stato d animo che c è sotto. Questo è l atteggiamento più sano alla relazione educativa. Vi sono alcuni modi non efficaci di approcciare la relazione, che purtroppo sono modi più comuni ( vedi barriere della comunicazione ); difficilmente noi ascoltiamo anche perché noi siamo convinti che nelle situazioni siamo noi a dare delle soluzioni al problema. Quando il problema è nostro, di solito, interveniamo per modificare il comportamento dell altro negativo ( cioè di quello che rompe, che disturba, che fa dispetti ) con un intervento del tipo Tu sei ( Tu sei distratto, tu sei maleducato, deficiente, stupido ) oppure con un intervento che implica il tu devi ( Tu devi abbassare la voce, hai bisogno di imparare a rispondere in maniera più educata, devi cambiare ). Il tipo di intervento Tu sei riduce l autostima, provoca resistenza o ribellione, o genera contro risposte da parte dell altro del tipo anch esse del Tu pure sei.. L effetto è tanto più negativo quanto più l alunno è piccolo e quindi bisognoso dell accettazione incondizionata da parte delle figure significative in accordo con la sua iniziale immagine positiva del sé. Gli interventi risolutivi del tipo Tu devi.. possono andare bene per bambini molto piccoli o con gravi handicap, incapaci di riconoscere la presenza di altri con i loro diritti e le loro esigenze. Questo tipo di intervento, soprattutto quando il ragazzo è grande, non dà l opportunità di prendere decisioni, di correggere il proprio comportamento in base alla propria coscienza. Il dire sempre dovunque a uno ciò che deve fare è privarlo dell occasione di agire autonomamente e responsabilmente. C è un modo diverso di intervento. E un intervento del tipo Io seguito dalla spiegazione di quanto sta succedendo a causa di un comportamento. Questo intervento suppone che l altro sappia rendersi conto della presenza di altri portatori di diritti, di esigenza e di progetti.
10 Io non riesco a sentire quando parlate in coro. Un messaggio che ha per oggetto io è centrato sulle conseguenze del comportamento e non sul comportamento. Non posso continuare se mi interrompi sempre. Se è necessario può anche contenere l espressione verbale del sentimento provato. Quando rispondi così, mi sento ferito/a. Appunti curati dalla prof.ssa FERDINANDA BUONOCORE ( psicopedagogista, consulente e formatore ) CIAO E BUONA COMUNICAZIONE
11 Segue un esercitazione per sperimentare la vostra comunicazione efficace in situazioni di normale routine scolastica. Ricordati che l ascolto attivo è una riformulazione della comunicazione globale dell altro ( bambino, ragazzo o adulto ), nelle sue componenti verbali ed emozionali. Barrare la risposta efficace L altro dice: 1. Ehi, manca solo un mese alla fine della scuola! La vostra risposta: a) Sembra che tu stia uscendo da una prigione b) Non devi essere così contento, la scuola è utile sai. c) Sei proprio felice per questo 2. Il nuovo insegnante dà troppi compiti. Non riesco a finirli, Che devo fare? La vostra risposta: a) Vuoi un aiuto per capire cosa fare con questo insegnante b) Perdi troppo tempo sul computer c) Se sei in difficoltà puoi dirglielo chiaramente Ma perché quella strega mi ha messo la nota? Non ero l unico a parlare. La vostra risposta : a) E stata una ingiustizia per te.. b) Sei proprio arrabbiato perché non hai potuto rispondere? c) Parli in modo pesante La matematica è troppo difficile. Non la capisco proprio e mi sento stupido. La vostra risposta : a) Ti arrendi facilmente, vieni ti aiuto io. b) Dai che all inizio dici così e poi riesci sempre a farcela c) E proprio una bestia nera per te Voglio tenere i capelli così come mi pare. Sono i miei capelli o no? La vostra risposta : a) Non rispondermi così! Va bene?!! b) Temi che io voglia decidere per te.. c) Sei proprio decisa a fare di testa tua
12 Risposte efficaci : 1 ( c ) 2 ( a ) 3 ( a ) 4 ( c ) 5 ( b )
13
GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliLA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA
Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliCampo d esperienza: IL SE E L ALTRO
Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
DettagliQUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).
QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
DettagliCEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it
CEREF - Centro Ricerca e Formazione Via Aspetti 38 35132 Padova - Italy e-mail: segreteria@ceref.it - sito: www.ceref.it DAL CRITICHESE ALL ACCOGLIESE IMPARARE A PRENDERSI CURA DI SE PER MIGLIORARE L AUTOSTIMA
DettagliIl curricolo per competenze e la didattica disciplinare. Obiettivi e metodologia
Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare Obiettivi e metodologia Presentazione e premessa Breve presentazione personale Il tema Curricolo per competenze e didattica disciplinare sarà trattato
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliEDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA
EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
Dettagli20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL
20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliCiao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.
2 Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui. Probabilmente ti stai chiedendo se posso aiutarti, la risposta è sì se: vuoi raccontare qualcosa di te o di quello che fai; vuoi dei testi che descrivano
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliFINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE. Questionario Utenti Input
ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Questionario Utenti Input Finalità 1. Promuovere lo sviluppo personale durante il percorso scolastico Per cominciare, abbiamo bisogno di alcuni tuoi dati personali e dell
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliThe Leader. Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. Emanuele Radice. Sviluppo personale - self Help
Scopri la tua tecnica nella vita. Solleverai qualsiasi peso. The Leader Sviluppo personale - self Help Permettimi di darti un consiglio: Scegli ora di essere tu il tuo LEADER SEMPRE! Sviluppo personale
DettagliDOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA
DOTT.SSA VALENTINA BIMBI PSICOLOGA - PSICOTERAPEUTA COGNITIVO COMPORTAMENTALE TERAPEUTA EMDR REFERENTE GRUPPO MIP CREMONA ASSERTIVITA ETIMOLOGIA: Assertività deriva dal latino assèrere. Il significato
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliSEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE
Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliUN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE
GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliUnità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili
Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili In questa unità didattica sono indicate alcune modalità di comportamento con persone disabili, in modo da migliorare la conoscenza rispetto
DettagliCORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI
CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi
DettagliMonitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete
Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza
DettagliViale Trastevere, 251 Roma
PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014
Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti
DettagliIl Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa!
Il Venditore Vincente! Sai piacere a qualcuno? Renditi desiderabile e venderai qualsiasi cosa! Impara con me le tecniche di vendita più efficaci e i segreti della comunicazione verbale e non-verbale per
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliGVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016
GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliProgetto. a cura di. Massimo Merulla
Progetto Poesia Educativa per Figli e Genitori Ri Conoscersi attraverso l espressione poetica Corso Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo corso è il risultato
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliMASTER IN LIFE COACHING
MASTER IN LIFE COACHING Master in life coaching abilities ABILITIES 2016 Brain Fitness SRL Via Abbagnano 2 Senigallia, AN +39 392 33 22 000 www.progettocrescere.it/coaching www.brain.fitness coaching@brain.fitness
DettagliImparare facendo. Imparare collaborando
Imparare facendo Imparare collaborando La conoscenza non può essere considerata principalmente qualcosa che la gente possiede in qualche luogo della testa, ma qualcosa che la gente produce, si scambia
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliIl potere delle domande è la base per tutto il progresso umano INDIRA GANDHI
Il potere delle domande è la base per tutto il progresso umano INDIRA GANDHI Nel mio ultimo anno di studi per diventare coach ho appreso l'importanza delle domande che ci facciamo. Se non ci prendiamo
Dettagliè lo spazio che intercorre tra gli obiettivi degli interessati che hanno la volontà di
Sessione La negoziazione Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a riesaminare le dinamiche interpersonali e le tecniche che caratterizzano una negoziazione
DettagliQUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14
QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande
DettagliI 12 principi della. Leadership Efficace in salone
I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliSCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO
SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa
DettagliDott.ssa Lorenza Fontana
Dott.ssa Lorenza Fontana Nonostante l aula fosse il posto più tranquillo della scuola, continuavo ad avere difficoltà ad ascoltare la maestra. Scivolavo in me stessa, mi dissolvevo e me ne andavo. Mi cambiarono
DettagliNon cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità.
Non cercate di soddisfare la vostra vanità, insegnando loro troppe cose. Risvegliate la loro curiosità. E sufficiente aprire la mente, non sovraccaricarla. Mettetevi soltanto una scintilla. Se vi è della
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliIstituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI
Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata Perché la scuola si è occupata di tecnologie digitali Esperienza di didattica
DettagliSTRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE
STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliINTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa.
Sessione Gestione dei Conflitti Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a saper identificare le cause che sono alla base dei conflitti in ambito lavorativo
DettagliL UOMO L ORGANIZZAZIONE
UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale
DettagliLa felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.
Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se
DettagliSTUDIARE, PERCHE? Trascrizione da parte degli studenti di Capri dell incontro con Marco Bersanelli, docente di astrofisica
STUDIARE, PERCHE? Trascrizione da parte degli studenti di Capri dell incontro con Marco Bersanelli, docente di astrofisica 1) Com è possibile ridestare la voglia di studiare e cos ha risvegliato in te
DettagliCOACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE.
COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. A cura di: Domenico Nigro. Direttore didattico e trainer della Scuola IN Counseling. Consulente aziendale. Life e Business Coach. INDICE Cap.1: Coaching &
DettagliSCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15
SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma
Dettagli1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare
AREA LEADERSHIP 1. Leadership emozionale 2. Gestire i conflitti e creare condivisione 3. Gestire i gruppi di lavoro Leadership emozionale 2 giorni Perché la propria leadership funziona meglio con alcune
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliLe caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale
Le caratteristiche dell adolescenza Problematiche tipiche del contesto attuale Le mete da raggiungere L obiettivo è la maturità: Fisica (corpo e capacità di generare) Mentale (generalizzazione e astrazione)
DettagliProgetto Teatro. (laboratorio teatrale)
Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo
DettagliLezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)
Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!!
SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! Il tempo dell accoglienza Accogliere i bambini significa, in primo luogo, predisporre un ambiente
DettagliPercorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado
Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,
DettagliConflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali. Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it
Conflittualità relazionali fra impegni familiari e impegni professionali Rosa Maria Nicotera www.consorziomediana.it Gli interventi a sostegno dei legami familiari e alla conciliazione positiva dei conflitti
DettagliLaura Viganò 13.12.10
LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,
DettagliMANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO
MANIFESTARE RISULTATI ESTRATTO Abbiamo pensato di proporti un breve, pratico ed utile estratto del Corso Manifestare Risultati. È la prima volta che condividiamo parte del materiale con chi ancora non
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO. Scuola Primaria. Anno Scolastico. Classe quinta. Alunno/a Scuola Sez.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANZANO PROVA DI ITALIANO Scuola Primaria Anno Scolastico Classe quinta Alunno/a Scuola Sez. PRIMO COMPITO Ogni anno, nella tua scuola, si organizza la Giornata della lettura e
DettagliGiornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA
Giornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA Lieta Dal Mas Scaletta intervento Accogliere a scuola il bambino e la sua famiglia Legge 28 marzo 2001, n. 149 Diritto del minore alla propria
Dettagli