PASSAGGI D ORDINE. Laboratorio psicopedagogico rivolto agli alunni delle classi prime delle scuole secondarie di primo grado I.C.

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1 PASSAGGI D ORDINE Laboratorio psicopedagogico rivolto agli alunni delle classi prime delle scuole secondarie di primo grado I.C. LA MORRA Il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di primo grado costituisce certamente uno dei momenti evolutivi più importanti nella vita di ciascun soggetto, che da bambino autocentrato e bisognoso di contenimento e maternage, si affaccia al mondo dei grandi e deve perciò vestire un nuovo abito che spesso è difficile da indossare. In questo importante passaggio il mondo della scuola e il gruppo dei pari costituiscono il suo primo e principale campo di trasformazione e allenamento. Ecco perché è stato proposto un laboratorio psicopedagogico che potesse, attraverso modalità ludiche, narrative e rappresentative, permettere una presa di coscienza e la possibilità di espressione di vissuti e paure rispetto a questa fase della vita. Esso si è mostrato essere un utile strumento di aiuto per i ragazzi e di sostegno all attività scolastica. La possibilità di sperimentare attraverso il gioco alcune dinamiche ed esperienze dirette di vissuti e sentimenti ha permesso, a nostro avviso, un più immediato e duraturo processo di presa di coscienza di alcuni aspetti legati alla crescita e alle dinamiche del nuovo gruppo classe. Il vivere in modo diretto, attraverso attività ludiche, corporee ed espressive le tematiche presentate, fa sì che il cervello immagazzini degli engrammi motori, di comportamento e di relazione a partire dall esperienza concreta e questo produce una maggiore metacognizione e un più efficace apprendimento.

2 Il valore del gruppo e, in particolare del gruppo classe, è a nostro parere, fondamentale per la crescita di un individuo sano ed armonico; ecco perché nelle attività proposte il gruppo è sia strumento che destinatario dell intervento. Noi non siamo soltanto le nostre capacità, i nostri difetti, il nostro carattere, il nostro corpo, noi siamo soprattutto le nostre relazioni, le nostre amicizie, il nostro modo di stare con gli altri e il modo in cui gli altri stanno con noi. Il percorso ha preso avvio a partire dalla metafora della camminata in montagna e si è svolto in tre incontri della durata di due ore ciascuno. Questa metafora ha permesso l esplicazione in modo più semplice e immediato di alcuni contenuti e tematiche quali il bagaglio emotivo e relazionale che ciascuno ha nell affrontare le esperienze nuove della vita (lo zaino); le difficoltà che si incontrano sul percorso (i sassi); le dinamiche e l importanza del sostegno del gruppo classe (la cordata, i ponti, il bastone da montagna); l importanza dei punti di riferimento che sono gli insegnanti (la bussola). Intorno ad ogni tematica vi era un attività ludica che dava poi luogo ad un momento di riflessione in cerchio in grande gruppo sullo svolgimento dell attività e sui vissuti di ciascuno. Infine, al termine dell incontro veniva sempre presentata una scheda in cui gli alunni potessero, anche per iscritto, raccogliere le loro impressioni. PRIMO INCONTRO: LA PARTENZA Obiettivo: Conoscenza di sé e degli altri come differenti da me e creazione del clima di gruppo. SECONDO INCONTRO: LE REGOLE DEL VIAGGIO Obiettivo: comprendere il valore e la necessità di una regola: senza le regole non solo un gioco non funziona, ma non è neppure divertente; portare alla comprensione di come la regola sia uno strumento in- positivo, vale a dire non un imposizione, ma un qualcosa che rende bello e vivibile lo stare insieme; riflettere su quali siano le regole importanti della vita di ciascuno, soprattutto a scuola. TERZO INCONTRO: IL MIO POSTO NELLA CORDATA Obiettivo: lavorare sul concetto di responsabilità che si modifica con l età: responsabilità come cura dell altro oltre che di me stesso: le mie azioni parlano di me agli altri; esprimere paure, incertezze e difficoltà, legate all avvio di un nuovo momento evolutivo; poter valorizzare gli aspetti positivi legati alla crescita e ai nuovi diritti e doveri come allievi di una scuola secondaria di primo grado. 1 A DI LA MORRA - Rispettare tutto e tutti. - Aiutarsi e restituire il favore. - Impegnarsi molto ovunque.

3 - non picchiarsi e non farsi male. - fiducia + amicizia= gruppo. IL SOLE: la cosa più bella. Cosa mi è piaciuto di più di Molti hanno elencato alcuni giochi, ma altri hanno scritto lavorare in gruppo, stare insieme, Molti hanno trovato meno piacevole il gioco senza regole perché ognuno faceva quello che voleva e pensava per sé; la mancanza di collaborazione, il rumore eccessivo di alcuni, niente perché se ci si impegnava si aveva un buon risultato, la confusione, parlare delle regole, fermarsi a parlarare, quando qualcuno faceva lo sciocco e non si andava avanti. Le difficoltà espresse sono state: trattenersi quando si voleva fare giochi movimentati, stare in silenzio e ascoltare, fare i giochi in coppia, fidarsi dei nuovi compagni, stare fermo, fidarsi, la fine, le regole, sopportare tutti. I compagni, il gioco sulla responsabilità, cercare di fidarsi degli altri, stare uniti e vicini per conoscerci meglio, satre con qualcuno che mi sta antipatico, rispettare le regole, imparare a stare insieme, l aiuto degli amici, avere rispetto, collaborare. LA CORDATA: camminare tutti insieme. Il gruppo classe per me è un gruppo di persone che deve essere molto unito una seconda famiglia un gruppo di amici importante una seconda casa collaborazione, amicizia la cosa più bella e divertente che c è e anche un sostegno un insieme di amici allegri un aiuto essere soicevoli

4 1 B DI LA MORRA - Rispettare le regole. - Rispettare la Classe e la classe. - Impegnarsi al massimo. - Rispettare il silenzio. - mantenere l Ordine e l ordine. IL SOLE: la cosa più bella. Cosa mi è piaciuto di più di Molti hanno elencato alcuni giochi, ma altri hanno scritto il lavoro di squadra, il fatto che dal non aiutarsi tanto ora ci si sente un gruppo. Molti hanno trovato meno piacevole il gioco in cui ci si rispecchiava nell altro: l hanno forse vissuto con vergogna e giudizio; anche il gioco senza regole ad alcuni non è piaciuto perché ognuno faceva quello che voleva e pensava per sé; quando gli altri disturbavano,, quando ci sgridavano, la non partecipazione di tutti a tutti i giochi, le schede da compilare, chi faceva perdere tempo, il perdere tempo quando ci sgridavano, la confusione, quando gli altri disturbavano. Le difficoltà espresse sono state: accettare i compagni che facevano perdere tempo, essere tutti in sincronia, stare in silenzio, ascoltare perché qualcuno disturbava, faticoso sopportare i compagni. Psicologi utili per conoscere meglio i compagni, capire che siamo una squadra, la mia amica, un sostegno che abbiamo ricevuto, rafforzare il legame con la classe, lavorare in gruppo, ho capito che ognuno ha lati positivi e negativi, aiutarsi a vicenda. LA CORDATA: camminare tutti insieme. Il gruppo classe per me è L amicizia tra noi compagni e l aiuto tra la classe disponibilità importante aiutarsi fondamentale bello divertente e simpatico

5 1 A DI BAROLO - Aiutarsi e rispettarsi in ogni momento anche se non si è amici. - Comportarsi bene senza esagerare e tenere pulito e in ordine. - Impegnarsi a fare il proprio dovere, ma anche divertirsi. - Confrontarsi con i compagni e scambiarsi opinioni. - Rispettare tutte le regole. IL SOLE: la cosa più bella. Cosa mi è piaciuto di più di L aiutarsi e il fidarsi degli altri, alcuni giochi di collaborazione, stare insieme e riflettere e condividere nuovi giochi, l aver potuto parlare con gli amici, il conquistare un oggetto tutti insieme. Molti hanno trovato meno piacevoli alcuni giochi di espressione corporea, come quello in cui attraverso la voce e la mimica bisognava imitare degli strumenti: a questa età spesso non è semplice mettersi in gioco in modo pratico, si prova vergogna. Ad alcuni non è piaciuto il gioco senza regole perché ognuno faceva quello che voleva e pensava per sé; la mancanza di collaborazione. A qualcuno non è poi piaciuto l atteggiamento di alcuni compagni che ridevano e scherzavano e non partecipavano e perciò hanno reso a volte difficile il percorso. Le difficoltà espresse sono state: fidarsi degli altri anche quando si vuole; collaborare perché qualcuno non lo faceva affatto; diventare responsabili; coordinarsi e diventare più grandi. Un amico che ti aiuta, parlare con la psicologa, sapere che ci si può fidare degli altri, stare insieme alla mia nuova classe, stare insieme per conoscersi, ragionare e diventare più grandi, le regole che vanno rispettate. LA CORDATA: camminare tutti insieme. Il gruppo classe per me è molto importante per aiutarsi e fidarsi un aiuto e un appoggio come una famiglia, persone di cui fidarsi un gruppo di tanti amici che anche se non si conoscono, condividono delle esperienze insieme e si aiutano a vicenda

6 stare insieme metà della nostra vita un pezzo della mia vita che mi aiuta ad affrontare cose che magari da sola non ne avrei il coraggio giocare con i miei compagni è stato bello perché conto molto su di loro un grande sostegno 1 B DI BAROLO - si rispetta tutto e tutti. - impegnarsi al massimo - assumersi le proprie responsabilità - comportarsi bene sempre e dovunque - rispettare le regole. IL SOLE: la cosa più bella. Cosa mi è piaciuto di più di Molti hanno elencato alcuni giochi, ma altri hanno scritto il giocare tutti insieme, il conoscere i compagni, l imparare a collaborare e ad aiutarsi, i giochi di fiducia e collaborazione. Molti hanno trovato meno piacevole il gioco dello specchio, in cui i vissuti sono stati di giudizio e di presa in giro: l aspetto del mostrarsi agli altri e farsi accettare per come si è, è sicuramento un punto molto delicato per chiunque, ma in particolare in questa fase evolutiva. Ad alcuni non è piaciuto il gioco senza regole perché ognuno faceva quello che voleva e pensava per sé; la mancanza di collaborazione. Le difficoltà espresse sono state: fidarsi degli altri anche quando si vuole; collaborare perché qualcuno non lo faceva affatto; affrontare la timidezza; dimenticare le cose sbagliate in passato; le attività più riflessive rispetto a quelle ludiche; rispettare le regole; rendersi ridicoli di fronte agli altri. I giochi in cui si imparava a fidarsi degli altri, lavorare in gruppo; essere aiutati dai compagni; l importanza delle regole; capire i propri sbagli; capire cosa piace agli altri.

7 LA CORDATA: camminare tutti insieme. Il gruppo classe per me è una cosa bella, perché tutti assieme è più facile fare le cose difficili mi ha aiutato, un aiuto è molto importante perché se ci si aiuta a vicenda nessuno sarà mai in difficoltà collaborare, osservarci e aiutarci a vicenda divertimento, gioco di squadra e ci fa unire di più importante per diventare amici aiutarsi a vicenda e affrontare insieme le difficoltà importante per lavorare insieme e conoscersi bene ed essere d aiuto 1 A DI MONFORTE Rispettare le difficoltà e i problemi degli altri. - Parlare quando è necessario. - Comportarsi educatamente. - stare insieme e collaborare. - Rispettare le regole. IL SOLE: la cosa più bella. Cosa mi è piaciuto di più di È stato educativo e ci hanno insegnato molte cose per stare insieme, i giochi di collaborazione e di fiducia, il fatto di giocare tutti insieme senza bisticciare, ci avete fatto capire come comportarsi da grandi attraverso i giochi, il divertimento, lo stare insieme, dialogare e scoprire cose nuove, giocare con tutti, lavorare insieme, aiutarsi a vicenda, giocare, ma anche capire i cambiamenti da fare. I compagni che disturbavano e non permettevano di giocare, ascoltare le spiegazioni, quelli che volevano vincere da soli, che tutti chiacchieravamo, il gioco senza regole. Le difficoltà espresse sono state: stare ad ascoltare, stare insieme senza bisticciare, parlare in cerchio, essere tutti in sincronia, collaborare, lavorare in gruppo, non spingersi, coordinarsi, sentirsi presi in giro,

8 Fidarsi degli altri, sostegno della classe, lavorare in gruppo, ho capito che è importante stare con gli altri, aiutarsi, collaborazione, mi è servito ascoltare gli psicologi per capire i cambiamenti, è stato bello ricevere aiuto dai compagni. LA CORDATA: camminare tutti insieme. Il gruppo classe per me è bello, l aiuto dei compagni, un aiuto in più, la collaborazione un aiuto ai miei problemi e difficoltà stare insieme e uniti unico e molto legato una parte della mia vita un percorso che si fa durante la vita Gli alunni delle classi guidati da Dott.ssa Veronica Lo Sapio- psicologa Dott. Manuel Pernice- educatore professionale

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