PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE SCENARI DI RISCHIO RISCHIO IDROGEOLOGICO

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1 SCENARI DI RISCHIO RISCHIO IDROGEOLOGICO OBIETTIVI SENSIBILI Si indicano, al fine di ridurre la vulnerabilità territoriale al danno, un elenco di nominativi da contattare in caso di necessità. Metodologia, livelli di soglia e attività saranno indicate nella sezione procedure operative. Rientrano quindi in questa sezione: Asili Scuole Industrie, cascine,attività produttive. Centri di ritrovo Detentori di risorse Cittadini delle aree a rischio di inondazioni Residenza per anziani e disabili P rogetto Vulcano: Maggiori informazioni presenti nel Form OBIETTIVI SENSIBILI 39

2 SCENARI DI RISCHIO AVVISI METEO AVVISI METEO DIRAMAZIONE DEI BOLLETTINI METEOROLOGICI Il 24 maggio 2010 è entrato in funzione il nuovo sistema di allertamento per la Protezione Civile della provincia di Torino: non si tratta solo di una diversa procedura tecnologica, ma di una vera e propria rivoluzione del sistema di allertamento. La Regione Piemonte infatti è dotata di un sistema di allertamento meteoidrologico, in base al quale le province ricevono un bollettino di allerta meteo e/o il bollettino nivologico per il rischio valanghe e devono informare i comuni delle zone interessate e gli altri soggetti che dipendono funzionalmente dalle stesse amministrazioni. Lo scopo è quello di avere con un certo anticipo elementi di valutazione delle condizioni meteorologiche per poter mettere in atto tutte le azioni necessarie e possibili di monitoraggio del territorio e sorvegliare l evolversi delle situazioni pluviometriche, dall altro di essere in grado di prendere le decisioni di carattere organizzativo che garantiscono una più efficace gestione delle emergenze. Sino alla data del 24 maggio 2010, in provincia di Torino, in base a una convenzione stipulata con la Prefettura di Torino, l allertamento avveniva in modo cooperativo fra Prefettura e Provincia: mentre l Ufficio territoriale di governo avvisava i COM (Centri operativi misti) e attraverso questi Comuni e Comunità montane - e i gestori dei servizi essenziali, la Provincia allertava i membri dell Unità di crisi provinciale (e dunque i propri servizi strategici, quali la viabilità), il Coordinamento del volontariato e le altre associazioni di volontari coinvolte. Dal 24 maggio, la procedura è interamente svolta dalla Protezione civile della Provincia di Torino (la Prefettura continua ad avvisare i gestori dei servizi essenziali). Quattro i sistemi utilizzati: fax, mail, sms e messaggi vocali; in modo tale da avere la certezza di raggiungere tutti i soggetti interessati. Nel periodo , gli allertamenti per condizioni meteoidrologiche critiche sono stati circa 190 (60 nel 2006, 80 nel 2007, 87 nel 2008, 64 nel 2009). Quelli legati al pericolo valanghe sono passati da 3 nel 2007 a 21 nel 2008 e 25 nel Spesso i week end e le giornate festive si sono rivelate momenti critici, tanto che nel periodo sono stati 118 su 231 i bollettini comunicati durante la reperibilità in giorni festivi e prefestivi. Come funziona il nuovo sistema: Sulla base del Disciplinare Regionale approvato con D.G.R. n del 30 luglio 2007, che recita testualmente La Regione Piemonte adotta il sistema di allertamento descritto nel presente disciplinare ai sensi della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio Il disciplinare descrive gli indirizzi e stabilisce le procedure e le modalità di allertamento del sistema ai diversi livelli: regionale, provinciale e comunale così come stabilito dal Decreto Legislativo n. 112/1998 e dalla legge regionale n. 7/2003. La gestione di allerta regionale è assicurata dal Centro Funzionale Regionale attivo presso l'arpa Piemonte, dalla Regione, dagli Uffici Territoriali di Governo, dalle Province e dai Comuni, nonchè dalle 40

3 altre strutture e private regionali, compresi i Centri di Competenza, chiamati a concorrere., sono state previste le procedure operative del sistema di allertamento. Il sistema di allerta regionale, prevede alla parte III Procedure Operative, i seguenti documenti informativi, che sono, nelle diverse fasi, oggetto di trasmissione dalla Regione Piemonte: 1) fase previsionale (EMISSIONE BOLLETTINI) sostenuta da una adeguata modellistica numerica ed articolata in: - valutazione dei fenomeni meteorologici attesi - valutazione delle criticità attese, nonché degli effetti che tali situazioni possono determinare sull'integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente; 2) fase di monitoraggio e sorveglianza, articolata in: - - monitoraggio strumentale dell'evento in atto ed osservazione qualitativa e quantitativa diretta; - - sorveglianza situazioni impreviste attraverso previsione a breve dei relativi effetti attraverso il now casting con modelli inizializzati da misure raccolte in tempo reale; 3) la gestione delle piene e dei deflussi sostenuta da una valutazione delle criticità idrauliche dei corsi d'acqua principali I documenti informativi trasmessi sono: A) Bollettino di allerta meteoidrologica (contenente avvisi meteo e livelli di criticità idrogeologica ed idraulica e nevicate). B) Bollettino nivologico per rischio valanghe (contenente livelli di criticità valanghe); Tali documenti sono consultabili sul sito di Ruparpiemonte QUOTIDIANAMENTE A PARTIRE DALLE ORE 13.00: utlizzando come login: come password: meteoidro allertamento

4 Bollettino di allerta meteoidrologica 42

5 Bollettino nivologico 43

6 PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Il territorio regionale è stato diviso per zone di allerta. Il comune di None rientra nell area L definita come COLLINE PIEMONTESI PIANURA MERIDIONALE 44

7 La nuova procedura di allertamento in provincia di Torino 45

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