La rete nazionale per il monitoraggio dei campi elettromagnetici. Fondazione Ugo Bordoni
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- Lucio Castelli
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1 La rete nazionale per il monitoraggio dei campi elettromagnetici Fondazione Ugo Bordoni
2 Schema della presentazione Monitoraggio in continuo del Campo Elettromagnetico Motivazioni Rete Nazionale di Monitoraggio Quadro normativo e istituzionale Acquisizione della strumentazione Architettura della rete Centraline per la misura in continuo del campo elettrico a RF Caratterizzazione dei sensori Il flusso dei dati nella RNM Centri di Controllo e Centro di Raccolta Nazionale Database e sito web Risultati e conclusioni Esempi di misure sul campo 2
3 Monitoraggio del Campo Elettromagnetico Effetti biologico-sanitari Studi epidemiologici nell ambito del quinto e sesto programma quadro UE (ulteriori studi sono programmati nell'ambito del settimo p. q.). Riferimenti in Allo stato attuale delle cose, non esiste evidenza sperimentale su effetti cancerogeni o nocivi della esposizione dell'uomo a campi elettromagnetici a radiofrequenza. ma Agente fisico non visibile Dispiegamento antenne per nuovi sistemi Allarme per la popolazione 3
4 Finalità della rete La realizzazione della rete di monitoraggio ha molteplici finalità: informare la cittadinanza sui livelli di campo elettromagnetico effettivamente presenti sul territorio e sulla loro evoluzione sia s nel breve che nel lungo periodo; fornire alla comunità scientifica conoscenze complete ed organiche sulle statistiche spaziali e temporali sulla distribuzione del campo elettromagnetico a radiofrequenza sul territorio. creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile delle reti di comunicazione radio garantendo trasparenza ed evitando allarmismi ingiustificati; La realizzazione della rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici è prevista dal DPCM del 28 marzo 2002, il quale stabilisce le modalit lità di utilizzo dei proventi derivanti dalla vendita delle licenze UMTS. 4
5 Il quadro normativo (1) La normativa Italiana si basa su una protezione a più livelli: limiti di esposizione: : valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione, che non devono essere superati in alcuna condizione di esposizione ; livelli di attenzione: : valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di immissione che non devono essere superati negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate; obiettivi di qualità: : valori del campo elettrico, magnetico o elettromagnetico considerati come valori di emissione degli impianti e delle apparecchiature, da conseguire nel breve, medio e lungo periodo, anche attraverso l uso l di tecnologie e metodi di risanamento disponibili, al fine di realizzare gli obiettivi di cautela previsti, anche con riferimento alla protezione da possibili effetti a lungo termine. 5
6 Il quadro normativo (2) Le disposizioni contenute nella Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici (n.36 del 2001) sono indirizzate alla tutela della popolazione e dei lavoratori dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, generati da qualsivoglia tipo di impianto che operi nell intervallo di frequenza 0 Hz 300 GHz e che emetta in ambiente esterno o in ambiente interno; restano escluse le applicazioni mediche a pazienti esposti intenzionalmente per motivi diagnostici o terapeutici. La legge non si limita alla tutela della salute, ma individua anche misure per la salvaguardia dell ambiente e del paesaggio. La pubblicazione sulla G.U. n.199 del 28 agosto 2003 del DPCM dell ll 8 8 luglio 2003 provvede a fissare i limiti di esposizione ed i valori di attenzione a per i campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse nell intervallo di frequenze comprese tra i 100 KHz e i 300 GHz.. Il medesimo decreto stabilisce inoltre gli obiettivi di qualità ai fini della progressiva minimizzazione dell esposizione. esposizione. 6
7 Il quadro normativo (3) Limiti di esposizione per la popolazione Frequenza (MHz) Valore efficace di intensità di campo elettrico (V/m) Valore efficace di intensità di campo magnetico (A/m) Densità di potenza dell onda piana equivalente (W/m 2 ) 0, ,2 - > ,05 1 > ,1 4 Valori di attenzione e obiettivi di qualità Frequenza (MHz) Valore efficace di intensità di campo elettrico (V/m) Valore efficace di intensità di campo magnetico (A/m) Densità di potenza dell onda piana equivalente (W/m 2 ) 0, ,016 0,10 (3 MHz 300 GHz) 7
8 Perché monitoraggio in continuo Analizzatore di spettro Frequenza Informazione selettiva, accurata Riduzioni a conformità X Peso, ingombro (in diminuzione) X Necessità di un operatore X Pochi punti prefissati f 8
9 Perché monitoraggio in continuo Strumenti portatili a larga banda Spazio Indagini preliminari sul sito (criticità) X Necessità di un operatore X Intervento spot s 9
10 Perché monitoraggio in continuo Centraline per monitoraggio in continuo Tempo Rilevazione automatica continua Senza operatore, lettura remota X Punto prefissato, larga banda t 10
11 Relazioni istituzionali Funzioni Istituzionali ENTI LOCALI MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI REGIONI AGENZIE Funzioni di indirizzo Comitato Strategico Le Linee Guida per la gestione della rete sono state definite dal Comitato Strategico. Cittadinanza Rete di monitoraggio GESTORI PIANO Funzioni DI operative COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Agenzie Le funzioni operative sono a carico della Fondazione Ugo Bordoni e delle Agenzie e sono concordate mediante la firma di Protocolli di Intesa. 11
12 Attività FUB nella gestione della rete Gestione amministrativa Acquisto centraline Gare, collaudi Gestione delle centraline Help desk assistenza, manutenzione, assicurazione Gestione del flusso dei dati Realizzazione del Centro di Controllo Unificato Realizzazione e gestione del Centro di Raccolta Nazionale Procedure per la trasmissione dei dati Realizzazione e gestione del sito web Coordinamento dei gruppi di lavoro Identificazione di metodologie univoche per l'acquisizione, l'elaborazione e l'analisi dei dati del monitoraggio Linee guida per la validazione dei dati 12
13 Attività delle Agenzie nella gestione della rete Gestione centraline Configurazione Manutenzione ordinaria Gestione campagne di misura Interazione con enti locali e cittadinanza Identificazione siti Rilocazione centraline Acquisizione dati Validazione misure Misurazioni di altro tipo in punti critici Trasmissione al Centro di Raccolta Nazionale 13
14 Misure effettuate dalla Rete Nazionale di Monitoraggio Campo elettrico a RF, tra 100 KHz e 3 GHz Nella maggioranza dei casi la misura viene effettuata nella regione di campo lontano,, in cui campo elettrico e magnetico sono in relazione nota Per frequenze basse (es. trasmissioni radio a OM) può essere necessario essario misurare separatamente anche il campo magnetico Valori mediati su intervalli di 6 minuti La durata dell intervallo, prevista dalle norme, è legata alle costanti di tempo termiche del corpo umano 14
15 Acquisizione della strumentazione Gara giugno 2002 marzo 2003 gennaio 2005 Modello EIT-EE4070 EE4070 PMM-8055FUB PMM-8057F N Sonde Wide/xyz Wide/Low Wide/Low Low/High Costo Rete di stazioni non omogenee 15
16 PMM-8057F 16
17 Architettura della rete centraline Rete GSM centraline centraline Enti Internet Centro di Raccolta Nazionale Centro di Controllo Locale Internet Centro di Controllo Locale Enti Enti Utenti Utenti Utenti 17
18 PMM8055FUB Gestione delle centraline e dei dati EIT-EE4070 PMM8057F Trasmissione SMS allarmi (PMM) Sensori Remoti (EIT) Configurazione centraline Scaricamento dati remoto Allarmi Attivazione centraline Visualizzazione diretta valori campo el. Scaricamento dati locale (emergenze) Importazione dati Unità Mobile Ausiliaria [EIT] EE4070 Monitor Administrator [PMM] 8057FUB_SW02 [PMM] FUB_SW02 Trasmissione SMS allarmi Esportazione dati Centro di Controllo Locale [EIT] EE4070 [PMM] FUB_SW02 [PMM] 8057FUB_SW02 Gestione centraline Archiviazione dati locale Visualizzazione dati Rete Nazionale 18
19 Trasduttore elementare: Antenna a dipolo corto Antenna a dipolo corto campo elettrico RF => tensione RF modello standard (per L << λ/2) C eq E z kˆ L V z d V λ Z e = λ e = L 2 E z 19
20 Resistenza di ingresso del dipolo corto L/d = Resistenza di ingresso La resistenza è trascurabile solo se L << λ/2 L/d = L/d = L/λ 20
21 Reattanza di ingresso del dipolo corto MoM X eq C eq Reattanza di ingresso L/d = 25 L/d = L/λ 21 X eq MoM X eq ( ) 1 ( πl / λ) ln L / d = 120 tan C eq La capacità è un modello accettabile della reattanza solo se L << λ/2
22 Lunghezza efficace del dipolo corto MoM λ e = 2L π λ e /L La lunghezza efficace costante è un modello accettabile solo se L << λ/ L/λ 22
23 Un modello del dipolo corto λ s = L Z R C = 120 [ ln( L d) 1] in 2 V z L Z 2 = λ e λ E e z () f 2L π 23
24 Antenna planare a dipolo corto E z 24
25 Un modello per il dipolo planare Reattanza di ingresso λ Z s C MoM modello stub L/λ 25
26 Sonda di campo elettrico: Sistema diodo-dipolo dipolo Rivelatore a diodo tensione a RF => tensione continua E z kˆ V z V 0z Conversione A/D Campionamento ogni 2 3 sec Correzione ampiezza Media RMS su 6 min 26
27 Sonda isotropica: : Terna di diodi-dipoli dipoli V 0x Ex 2 V 0y Ey 2 + V 0z Ez 2 Alcuni tipi di centraline (es. EE4070) forniscono le medie RMS sia s delle tre componenti del campo, che del campo totale 27
28 Sensore: Misuratore di campo elettrico con più sonde (con diversa banda passante) Impiego tipico: separazione dei contributi dei trasmettitori Radio io-tv e delle SRB per telefonia mobile Gara 1: sonda Wide Gara 2: sonde Wide + Low Gara 3: sonde Wide + Low + High Wide Low High 100 KHz 862 MHz 933 MHz 3 GHz 28
29 Calibrazione del sensore La taratura consiste in un insieme di operazioni, tramite le quali è stabilita una relazione tra i valori delle quantità indicate dallo strumento e i corrispondenti valori realizzati da campioni Queste operazioni sono effettuate in laboratori abilitati (centri i SIT), i cui campioni sono verificati periodicamente con i campioni nazionali nali e internazionali La taratura va effettuata periodicamente e alle riparazioni Occorre distinguere gli errori che derivano dalle modalità di misura (presenza dell operatore e di elementi di disturbo, accoppiamenti dello strumento con il campo, riflessioni) dagli errori sistematici, che c si riducono con la taratura 29
30 Caratterizzazione e collaudo Caratterizzazione risposta in laboratorio metrologico ARPA Piemonte - Ivrea - Centro SIT 69/E 30
31 Schema per la generazione dei campi elettromagnetici 4.7 m ANTENNA ANECHOIC CHAMBER 4.0 m SIGNAL GENERATOR AMPLIFIER BIDIRECTIONAL COUPLER SENSOR SENSOR COMPUTER POWER METER TEM CELL LOAD 31
32 Caratterizzazione e collaudo Le sonde hanno un incertezza tipica entro ±3dB, attribuibile a: FREQUENZA AMPIEZZA Errore (db) Errore (db) Frequenza (MHz) Campo elettrico (V/m) ISOTROPIA Errore (db) Posizione (gradi) 32
33 Caratterizzazione e collaudo Centralina sezione filtri 5 0 Attenuazione db Frequenza MHz 33
34 Caratterizzazione e collaudo EP-3B 3B-01 (High-Pass), Risposta in frequenza Simulazione circuitale Error (db) Frequency (MHz) Simulazione Misure 34
35 Altre cause di incertezza nella misura Temperatura Caratterizzazione in cella climatica Modelli soddisfacenti Interazione con altre cause Correzione problematica E (V/m) /01/ /01/ /02/ /02/ /02/ Data e ora 04/02/ /02/ Campo elettrico (misurato) Campo elettrico (corretto) 06/02/ /02/ /02/ Complessità dei segnali Numero di sorgenti Numero di portanti Modulazione Segnali esterni alla banda passante ELF 50 Hz: : verifica reiezione WiMax 3.5 GHz: : estensione caratterizzazione sensori 35
36 Sonde ad elevata linearità Errore di linearità in presenza di segnali non sinusoidali Errori elevati con modulazioni digitali a larga banda e multiportante Una soluzione è l impiego di sonde con più di un gruppo diodo-dipolo dipolo (es. 3) con risposta in livello opportunamente scalata mediante attenuazione mirata, e gestiti da un microcontrollore Errore [db] 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0, E [V/m ] Risposta della sonda PMM EP333 per segnali OFDM 36
37 Alimentazione / consumo 1. Batterie ermetiche al piombo e pannelli solari 2. Batteria litio (non ricaricabile) capacità batteria (Ah) Assorbimento (ma) Modem OFF Modem ON Modem TX Pannello solare EIT EE SI PMM 8055FUB SI PMM 8057F SI PMM NO 37
38 Assorbimento giornaliero e autonomia Durata giornaliera tipica per stato (h) 23:00 0:59 0:01 [Ah] Modem TX Modem ON Modem OFF 0.00 EE FUB 8057F capacità batteria (Ah) Consumo giornaliero (Ah) Modem OFF Modem ON Modem TX Totale Autonomia (gg) EE FUB F
39 Trasportabilità Peso (Kg) Volume (lt) Peso (Kg) Volume (lt) EE FUB 8057F 0 EE FUB 8057F 39
40 Comunicazione GSM - protocollo Protocollo di comunicazione semplice (PMM) Comandi formato ASCII RS-232 TCH GSM SMS (esclusi Acquisizione dati e Aggiornamento firmware) Protocollo distinto per tipo di centralina Software di controllo distinto per tipo di centralina 40
41 Le attività FUB: il Centro di Controllo Unificato Implementazione protocolli diversi Gestione di circa 90% delle centraline della RNM Validazione diretta misure Gestione integrata archivio siti/campagne 41
42 Linee guida per la validazione dei dati (FUB-Agenzie) Responsabilità della validazione Le linee guida della Rete di monitoraggio dei campi elettromagnetici tici indicano le Agenzie come l unico l soggetto istituzionale cui compete la attività di validazione dei dati relativi ai livelli di campo elettromagnetico rilevati. Pertanto, nén Fondazione nén altri potranno in alcun modo alterare il risultato di tale operazione. Fasi della validazione Validazione della campagna di misure nel suo complesso,, basata su informazioni generali riguardanti le caratteristiche della centralina, le modalit alità di allestimento e posizionamento, la tipologia del sito, o altro che possa influenzare la totalità dei dati. Validazione di singoli dati,, individualmente o per gruppi, basata su condizioni operative attribuibili direttamente all intervallo di tempo in cui la misura viene effettuata, come ad esempio le attività di trasmissione dati da parte della centralina. Validazione di insiemi di dati,, basata sulla analisi degli andamenti temporali del campo elettromagnetico, ad esempio mediante comparazione tra giornate successive, che evidenzino la presenza di fenomeni, eventualmente e noti, che possono alterare i risultati della misura. 42
43 Centro di Raccolta Nazionale Procedure per la trasmissione dei dati Verifica flusso dati (Pontecchio( Pontecchio) CRN (Roma, FUB-MINCOM) Dimensione Database: oltre 5 Gbyte oltre di misure oltre 7700 campagne Centri di Controllo Locali Sito WEB Centro di Raccolta Nazionale 43
44 Il sito Web 44
45 Numero file dati inviati Risultati RNM: andamento mensile degli invii dei dati Numero di file dati inviati dalle ARPA al CCN Marzo Febbraio Gennaio 04 Maggio Aprile Agosto Luglio Giugno Ottobre Settembre Marzo Febbraio Gennaio 05 Dicembre Novermbre Maggio Aprile Luglio Giugno Ottobre Settembre Agosto Marzo Febbraio Gennaio 06 Dicembre Novembre Maggio Aprile 45
46 Esempio di risultati aggregati Distribuzione percentuale dei livelli di campo elettrico rilevati ( ) 68,8% V/m< <=V/m< <=V/m< <=V/m< <=V/m< <=V/m< <=V/m<20.0 V/m>= ,4% 0,1% 1,8% 3,4% 5,2% 2,2% 1,2% 46
47 Risultati: interessamento da altri paesi La rete di monitoraggio è oggetto di osservazione da parte di molti paesi stranieri Visite ricevute da: Brasile Sud Africa Spagna Lettonia Francia Israele Alcune reti di monitoraggio esistono in altri paesi (Portogallo, Malta ) Dati di vendita PMM Paese Anno Tipo Quantità Egitto 2005 Centraline larga banda mod pz Sud Africa 2005 Centraline larga banda mod pz Grecia 2006 Centraline larga banda mod pz Spagna 2006 Centraline selettive mod pz 47
48 Risultati e conclusioni La rete di monitoraggio è riconosciuta a livello nazionale uno strumento consolidato la cui validità è Collaborazione ARPA/APPA-FUB tutte le Agenzie hanno aderito al progetto Rapporti istituzioni-cittadinanza cittadinanza-operatori Diminuzione del numero di esposti (-( 44% in Piemonte) Apertura di tavoli comuni per la collocazione delle antenne Gli operatori mostrano disponibilit Gli operatori mostrano disponibilità crescente ad un approccio partecipativo e rilevano una forte correlazione fra l efficienza l dell ARPA e i tempi di messa in operazione delle SRB Richiesta da parte della popolazione di campagne di monitoraggio Oltre 50 Amministrazioni locali hanno avviato autonome campagne di monitoraggio 48
49 Misuratore a banda larga PMM
50 Misuratore a banda larga PMM
51 Misuratore a banda larga PMM
52 Misura di segnali UMTS UMTS : tecnologia di telefonia mobile di terza generazione (3G( 3G), successore del GSM. Impiega lo standard base W-CDMA: : interfaccia di trasmissione a banda larga e spettro espanso (spread( spectrum) ) basata sulla tecnologia di accesso multiplo a divisione di codice CDMA (Code Division Multiple Access) Banda uplink MHz; donwlink Tim MHz (2 canali da 5 MHz) Vodafone MHz (2 canali da 5 MHz) 2170 MHz; ; ad esempio: Guida CEI 211 7, Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell intervallo di frequenza 10 khz 300 GHz, con riferimento all esposizione umana ; Appendice H Metodologie di misura per segnali UMTS 52
53 Analizzatore di spettro Narda SRM
54 Analizzatore di spettro Narda SRM
55 Analizzatore di spettro Narda SRM-3000 Sensore isotropico di campo elettrico 75 MHz - 3 GHz Due modalità di impiego Spectrum Analysis mode UMTS P-CPICH P demodulation mode A) Spectrum Analysis mode Vengono mostrate tutte le componenti spettrali rilevate nella banda selezionata allo scopo di dare una visione complessiva della occupazione spettrale e e per individuare i valori massimi. E anche possibile integrare in una banda finita di frequenze per avere il valore complessivo di campo. 55
56 Spettro frequenze 75 MHz 3 GHz FM TV GSM GSM UMTS 56
57 Banda radio FM MHz 57
58 Bande quarta e quinta TV MHz 58
59 Banda quinta TV canali
60 Banda downlink GSM MHz 60
61 Banda downlink UMTS MHz 61
62 Banda wi-fi GHz 62
63 Analizzatore di spettro Narda SRM-3000 B) UMTS P-CPICH P demodulation mode Viene decodificato il Primary Common Pilot Channel per tutte le celle UMTS rilevate nella banda selezionata e viene rilevato sia il livello dei singoli canali pilota che il codice di scrambling primario (0-511) con cui viene codificato il canale pilota. Il P-CPICH P è specifico di ogni cella, è trasmesso con continuità in downlink, è costituito da una sequenza prestabilita di simboli pilota ed è usato dal cellulare UMTS sia per la stima di canale (misure) sia per eseguire la procedura di cell search dopo l accensione. l Nell ambito di un canale, il codice di scrambling primario determina i diversi codici di canalizzazione con cui sono codificate le singole comunicazioni che transitano da quella cella. 63
64 P-CPICH demodulation 64
65 Stazione radio-base UMTS 65
66 Sito di misura 66
67 Misura di stazione radio-base UMTS 2 gestori in co-siting 3 scrambling code per gestore (3 celle) Per ogni gestore (frequenza) 2 misure a 110 e 190 cm Gestore #1 Gestore #2 67
68 Misura di stazione radio-base UMTS Per ogni gestore, la grandezza E mis_pil è il valore di campo elettrico misurato relativo al canale P-CPICH, P ottenuto come somma in potenza dei tre codici di scrambling per le due altezze di misura e quindi mediato sulle due altezze medesime. La massima potenza erogabile dalla stazione base, in condizioni di massimo carico, viene infine estrapolata con la grandezza E UMTS. E UMTS = E mis _ pil / ρ Parametro di rete ρ : valore percentuale fornito dal gestore, può assumere valori che dipendono dalle dimensioni della cella e dal traffico che la cella stessa deve gestire (nel caso in esame valori diversi per i due gestori) Il risultato complessivo della misura è ottenuto sommando in potenza i valori E UMTS relativi ai due gestori 68
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