Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Programma di Attivazione della Rete Pubblica Regionale in banda larga.

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1 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma di Attivazione della Rete Pubblica Regionale in banda larga. pag. 1/28

2 1. Indice 1. Indice Glossario Premesse Sicurezza fisica Rete Pubblica Regionale Descrizione Costi di attivazione Catasto infrastrutture Descrizione Costi di attivazione Laboratorio per Rete Pubblica Regionale Descrizione Costi di attivazione Sistema informativo infrastruttura di rete Descrizione Monitoraggio della rete Gestione e manutenzione delle infrastrutture attive di rete Gestione e manutenzione delle infrastrutture passive di rete Integrazione delle componenti del Sistema informativo infrastruttura di rete Costi di attivazione Attivazione RUPAR su Rete Pubblica Regionale Descrizione Sedi attivate Attività Catalogazione sedi e costi di attivazione Costi di attivazione Centro di controllo di traffico Descrizione Costi di attivazione Sistema di controllo Wi-Fi Descrizione Costi di attivazione Quadro economico riassuntivo Completamento e ulteriori sviluppi del Programma di attivazione Allegato A Tempi di attivazione nei Comuni della Regione...16 pag. 2/28

3 2. Glossario CCT: acronimo di Centro di Controllo Traffico, inteso come il sistema centralizzato che assicuri il rispetto delle condizioni di sicurezza per i flussi di dati scambiati tra gli Enti afferenti la RPR; Client (cl): sede collegata alla rete geografica mediante un punto di connessione ad un minipop; la sede potrà essere connessa al minipop via cavo (tipicamente con collegamente in fibra o in rame) o mediante tecnologie wireless; CNIPA: Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (anche DigitPA); ERMES: Programma per lo sviluppo delle infrastrutture di information e communication technology nella Regione Friuli Venezia Giulia, approvato con DGR n del 14/10/2005; GIS: acronimo di Geographical Information System, è un sistema adatto per catturare, immagazzinare, manipolare, analizzare, gestire e rappresentare tutti i tipi di dati geografici. Hiperlan: acronimo di High Performance Radio LAN, è uno standard definito in sede ETSI per la realizzazione di radio LAN; Hot Spot: costituisce il punto di accesso ad una rete con tecnologia Wireless; MAN: acronimo di Metropolitan Area Network, ovvero una rete di telecomunicazioni con un estensione limitata al perimetro metropolitano; minipop (p): sede presso la quale avverrà l attestazione del drop di cavo di dorsale, dove verranno installati gli apparati di rete e dalla quale verranno effettuati i collegamenti verso i siti client; MPLS: acronimo di Multi Protocol Label Switching, è una tecnologia per reti IP che permette di instradare flussi di traffico multiprotocollo tra un nodo di origine (Ingress Node) e un nodo di destinazione (Egress Node); NOC: acronimo di Network Operation Center, ovvero il centro di controllo della RPR dal quale si monitora lo stato di funzionamento dell infrastruttura di telecomunicazioni; POP/Centro stella (c): acronimo di Point of Presence, centro di gestione della rete presso il quale si ha l attestazione di più cavi di dorsale; QoS: acronimo di Quality Of Service, rappresenta l insieme delle condizioni tecniche alle quali i servizi vengono offerti su una rete di telecomunicazioni; RPR: acronimo di Rete Pubblica Regionale, ovvero la rete di telecomunicazioni pubblica come definita all art. 30 della L.R. 18 marzo 2011, n. 3; RUPAR: Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale; SPC: acronimo di Servizio Pubblico di Connettività, ovvero l insieme di specifiche che disciplinano il collegamento delle reti della Pubblica Amministrazione; pag. 3/28

4 3. Premesse Ai fini della piena operatività della Rete Pubblica Regionale (RPR) è necessario intraprendere un insieme di attività susseguenti la posa dell infrastruttura fisica, che complessivamente costituiscono la cosiddetta fase di attivazione della rete. Tali attività sono indispensabili per garantire le condizioni di continuità operativa, sicurezza, gestibilità e qualità del servizio offerto sulla nuova infrastruttura di telecomunicazioni regionale. L attivazione della RPR richiede lo svolgimento di un ampio insieme di attività che, in conseguenza dell estensione e della capillarità della rete in corso di realizzazione, interesseranno tutto il territorio regionale. La RPR infatti ha una struttura logicamente gerarchica, imperniata attorno a 5 POP/Centri stella, ciascuno localizzato in un ben definito e distinto ambito territoriale. A ciascun POP è quindi riconducibile un certo numero di minipop, collocati tipicamente presso le sedi municipali, presso cui vengono attestati i cavi di dorsale, e ai quali vengono collegate le sedi client diffuse sul territorio. L ampiezza della rete ed il suo livello di complessità richiedono di intraprendere le attività di integrazione descritte nel presente Programma di attivazione. Alcune di queste attività riguardano interventi diffusi sul territorio presso le sedi minipop e Client, al fine di predisporre quanto necessario al funzionamento a regime della rete secondo standard prestabiliti e uniformi (attività di cui al Paragrafo 4 Sicurezza fisica RPR e al Paragrafo 8 Attivazione RUPAR su RPR). Le rimanenti attività riguardano tipicamente la realizzazione e l integrazione di sistemi centralizzati, che consentano la manutenzione, la gestione e l erogazione dei servizi secondo standard prestabiliti, con prestazioni e livelli di QoS adeguati. Nel seguito si descriveranno le singole attività previste dal Programma di attivazione con i costi associati. Il Paragrafo 11 riporta il quadro economico complessivo. pag. 4/28

5 4. Sicurezza fisica Rete Pubblica Regionale 4.1 Descrizione Una rete di telecomunicazioni distribuita sul territorio, quale la RPR, è caratterizzata da un notevole numero di siti minipop nei quali sono terminate le fibre ottiche e nei quali trovano collocazione gli apparati di gestione del traffico dati, oltre alle infrastrutture tecnologiche atte a garantire i necessari livelli di condizionamento ambientale ed approvvigionamento energetico. Le apparecchiature sono collocate in locali tecnici equipaggiati con armadi da interno, oppure presso appositi shelter, minishelter o armadi da esterno. L accesso a tali siti deve essere opportunamente regolamentato per consentire il regolare svolgimento delle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, o di interventi a seguito del verificarsi di emergenze. Le politiche di accesso, al pari delle tecnologie di sicurezza adottate contro gli accessi non autorizzati, devono essere uniformate e codificate al fine di non creare difficoltà all accesso in situazioni di emergenza, consentendo al contempo il maggior grado possibile di controllo sulla concessione delle autorizzazioni. L intervento prevede di uniformare i sistemi meccanici che garantiscono la sicurezza fisica per l accesso ai minipop della RPR. 4.2 Costi di attivazione Si riporta di seguito la valutazione dei costi relativa all implementazione della sicurezza fisica della RPR. A.1 Fornitura e installazione sistemi di sicurezza meccanica per l accesso ai minipop ,00 A.2 IVA (21% di A.1) 3.750,60 A.3 Totale costi di attivazione sicurezza fisica RPR ,60 5. Catasto infrastrutture 5.1 Descrizione La realizzazione di un inventario informatico regionale così come stabilito dall articolo 37 della L.R. 3/2011 comma 1, o più semplicemente Catasto Infrastrutture, è orientato alla gestione dei cavidotti con il fine di facilitare i procedimenti amministrativi con altri enti regionali e non, in particolare per ciò che riguarda lo scambio di informazioni. Per fare questo, il sistema utilizzerà anche parti di basi informative gestite da altre componenti del sistema informativo della RPR (v. sistema di gestione delle infrastrutture passive al Paragrafo 7). Il catasto può essere d aiuto nel contesto di un insieme di azioni strategiche per lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazioni a banda larga e ultralarga, come strumento di supporto alla progettazione e alla gestione di tutte le infrastrutture di rete regionali e per consentire un uso condiviso e razionale delle infrastrutture anche civili già esistenti. L articolo 37 della L.R. 3/2011 comma 1, stabilisce che la Regione FVG debba implementare un inventario informatico regionale dei cavidotti e dei relativi pozzetti di giunzione e derivazione per i sistemi cablati di telecomunicazioni a banda larga la cui realizzazione è stata o sarà eseguita non solo da Regione FVG ma anche da tutti gli Enti Locali ed Enti Pubblici nel contesto della realizzazione di opere stradali o di altre infrastrutture civili. Lo stesso articolo 37 sancisce che l inventario debba includere i dati geografici dei tracciati delle infrastrutture necessari a localizzarle, i dati tecnici e dimensionali relativi alle infrastrutture e i dati relativi alla proprietà dei cavidotti. A livello di diffusione pag. 5/28

6 delle informazioni relative all'inventario l articolo 37 indica che tali dati debbano essere pubblicati sul portale internet della Regione a disposizione dei soggetti pubblici e privati interessati. La necessità espressa nell Art. 37 comma b di comprendere nel catasto informatizzato dei cavidotti per telecomunicazioni anche la componente cartografica/territoriale degli elementi censiti, permette di ipotizzare una soluzione tecnologica basata su un sistema informativo territoriale (o Geographical Information System GIS). Soluzioni GIS sono già utilizzate da numerose Direzioni Centrali dell Amministrazione regionale ai fini di realizzare, gestire, monitorare ed analizzare banche dati territoriali tematiche inerenti le loro competenze istituzionali. Per le finalità del Catasto infrastrutture sarà sufficiente implementare le specifiche funzioni di sportello e, per certi aspetti, collegare la base informativa a quella gestita dal sottosistema per la gestione della infrastruttura passiva (si veda il Paragrafo 7). In particolare si segnala che la definizione dei possibili flussi di alimentazione dell inventario cavidotti da parte degli Enti esterni all amministrazione Regionale, una volta definito il modello dati standard, può trarre vantaggio dalle procedure di raccolta e diffusione del dato territoriale progettate e realizzate nel contesto del Progetto IRDATfvg (Infrastruttura Regionale Dati Ambientali e Territoriali Regione FVG) e dalle relative norme e protocolli di condivisione. In particolare gli Enti Locali e Pubblici possono aderire all infrastruttura IRDATfvg beneficiando di un insieme di strumenti informatizzati e di un assistenza operativa. 5.2 Costi di attivazione La seguente tabella rappresenta il quadro economico per l attività di progettazione e di predisposizione in ambiente GIS standard regionale del catasto cavidotti per infrastrutture in fibra ottica. B.1 B.2 Predisposizione ambiente GIS standard regionale per strutturazione catasto cavidotti Definizione formati di interscambio GIS per ricezione dati da Enti Locali e Pubblici , ,20 B.3 Predisposizione ambiente WebGIS standard regionale per la visualizzazione e consultazione Catasto Cavidotti 8.532,60 B.4 Totale ,00 B.5 IVA (21% di B.4) 8.518,86 B.6 Totale costi attivazione catasto infrastrutture ,86 6. Laboratorio per Rete Pubblica Regionale 6.1 Descrizione Al fine di garantire il corretto funzionamento della RPR con gli adeguati livelli di servizio e sicurezza, con particolare riferimento alle utenze critiche che saranno servite dalla RPR, si rende necessaria la realizzazione di un laboratorio di test. Tale necessità è fondamentale sia per testare nuove funzionalità e nuovi servizi, sia per valutare gli effetti delle modifiche configurative necessarie durante la normale evoluzione della rete, che se non opportunamente testate potrebbero creare disservizi agli utenti nel momento della loro applicazione. Gli obiettivi primari che si vogliono perseguire con la costituzione del laboratorio RPR e con il suo utilizzo come ambiente di sviluppo e collaudo sono: pag. 6/28

7 Fornire supporto alle attività di progettazione e di sviluppo della RPR, consentendo di applicare in ambiente controllato i nuovi sviluppi progettuali, testare nuovi servizi, valutare l integrazione di nuovi apparati e nuove tecnologie; Facilitare le attività di gestione consentendo di provare l effetto degli aggiornamenti di software degli apparati che sono rilasciati su base regolare dai produttori, e l'effetto di modifiche configurative, anche effettuate con strumenti automatici, in un ambiente di collaudo prima di applicarli agli apparati in produzione; Supportare le attività di manutenzione, consentendo di riprodurre in laboratorio i problemi riscontrati sul campo, che possono quindi essere analizzati e le cui soluzioni possono essere testate. Ad esempio in caso di sostituzione di schede o apparati, il laboratorio consente di predisporne in anticipo la configurazione software ed hardware e di verificare il funzionamento, velocizzando successivamente le operazioni on site e riducendo i tempi di disservizio. Il laboratorio consente inoltre l addestramento del personale adibito alla manutenzione delle macchine. La soluzione proposta è quella di riprodurre in laboratorio, con le medesime caratteristiche hardware e software, una versione essenziale di un nodo della rete MPLS, di una configurazione minipop, e degli apparati in uso nelle varie tipologie di utenza. 6.2 Costi di attivazione Si riportano nel seguito i costi per l acquisto degli apparati destinati al laboratorio di test, nonché del personale Insiel impiegato per la sua messa in opera. C.1 Fornitura Hw e Sw per laboratorio di test RPR ,88 C.2 Personale Insiel per messa in opera laboratorio 8.046,80 C.3 Totale ,68 C.4 IVA (21% di C.3) ,21 C.5 Totali costi attivazione laboratorio RPR ,89 7. Sistema informativo infrastruttura di rete 7.1 Descrizione Il sistema informativo infrastruttura di rete costituisce un insieme di strumenti integrati per la gestione e la manutenzione della RPR. Obiettivo primario del sistema è di fornire un supporto immediato e operativo alle quotidiane attività gestionali e di manutenzione delle varie componenti costituenti la RPR. Si vuole inoltre in questo modo consolidare ed organizzare un patrimonio di conoscenze sia relativo all infrastruttura fisica di telecomunicazioni, sia all utilizzo della stessa da parte della Pubblica Amministrazione. Il modello del sistema informativo previsto per la RPR si configura come un integrazione a diversi livelli architetturali di differenti piattaforme software, che si distinguono per le diverse funzionalità offerte pur operando sugli stessi oggetti (ad esempio apparati e tratte di rete fisiche). Questa visione risulta preferibile, anche al fine di preservare la continuità operativa e tecnologica con gli strumenti attuali, rispetto a quella di un unico nuovo sistema monolitico, per altro difficilmente reperibile sul mercato, che tratti i dati in modo centralizzato e presenti tutte le funzionalità necessarie agli utenti. Tale sistema pag. 7/28

8 monolitico sarebbe inoltre di difficile realizzazione e gestione per la sua elevata complessità e non garantirebbe una struttura modulare in grado di permettere la sostituzione di uno degli elementi componenti qualora si rendesse necessario. Si evidenzia la necessità che la transizione che porterà all utilizzo della RPR dovrà avvenire in modo graduale e senza pregiudicare il funzionamento delle soluzioni attualmente adottate in ambito RUPAR. Questo comporta che gli strumenti attualmente utilizzati dovranno continuare a funzionare per un lasso di tempo compatibile con i vincoli di continuità operativa e gestionale indotti. Le soluzioni proposte tengono conto di questa necessità oltre che all opportunità di non vincolare l Amministrazione Regionale a spese che potrebbero non corrispondere a effettivi vantaggi tecnici nella fase di transizione. A regime si potranno poi privilegiare soluzioni più articolate e costose sia a fronte di maggior funzioni offerte sia a fronte di una migliore manutenibilità e sviluppo del sistema informatico stesso. Si riporta nel seguito una descrizione più approfondita delle singole componenti architetturali che costituiranno il sistema informativo infrastrutture di rete. 7.2 Monitoraggio della rete La componente di Monitoraggio della Rete ha il compito di operare una vigilanza continua su alcuni parametri di funzionalità degli apparati di rete (router, switch, ecc) al fine di evidenziare la raggiungibilità degli strumenti e sorvegliare la completa operatività della rete nel suo complesso. Rappresenta lo strumento di riferimento per gli operatori NOC, attraverso la disponibilità di cruscotti operativi semplificati e personalizzabili che permettono l analisi dei malfunzionamenti, nonché l analisi dei parametri di rete che consentono di prevedere l insorgere di potenziali problemi. I dati relativi al monitoraggio possono essere anche utilizzati per controllare la QoS del servizio erogato, in termini di connettività degli apparati, di utilizzazione della larghezza di banda, di tipologia del flusso di dati, ecc. 7.3 Gestione e manutenzione delle infrastrutture attive di rete La Gestione e Manutenzione delle infrastrutture attive di rete ha come obiettivo la conduzione e il controllo dell infrastruttura della RPR nel suo complesso. Risulta di particolare importanza, tramite una piattaforma software specifica, una gestione evoluta ed efficace delle configurazioni software degli apparati di rete multivendor, che garantisca un veloce recovery in caso di guasto e una storicizzazione degli stati delle configurazioni. Inoltre, per quanto riguarda la problematica del log managment, si provvederà all acquisizione di una piattaforma software che offra possibilità di analisi evolute dei dati di Log con una ricerca agile, versatile ed efficace anche su enormi volumi di dati, consentendo di analizzare e risolvere rapidamente gli incidenti, fornendo strumenti di analisi statistica e correlazione, nonché offrendo un interfaccia interattiva per la rilevazione, il controllo, il reporting e l analisi dei dati. 7.4 Gestione e manutenzione delle infrastrutture passive di rete La gestione dell infrastruttura fisica in fibra ottica che costituirà la RPR necessita di un sistema per la documentazione, anche cartografica, degli elementi di progetto previsti e realizzati (tratte, shelter, apparati di rete) al fine di effettuare un monitoraggio e una gestione sia sull avanzamento delle attività di realizzazione sia di quanto già realizzato ed operativo, sottoposto ad attività manutentive. L approccio proposto è quello di strutturare e rappresentare gli elementi dell infrastruttura passiva associando a ciascuno di essi una sua identità progettuale e unendo una sua rappresentazione cartografica sul continuum territoriale regionale. Un approccio di modellazione di questo tipo permette di costituire una base informativa georiferita sul territorio che costituirebbe un primo nucleo dell inventario informatico dei cavidotti così come richiesto dall articolo 37 della L.R. 3/2011; una tale base informativa sarebbe immediatamente integrabile, tramite gli strumenti GIS standard regionali di pag. 8/28

9 cui al paragrafo 5, con tutto il patrimonio informativo territoriale prodotto da Regione FVG e dagli Enti Locali. Il sistema di gestione delle infrastrutture di rete passive rappresenta lo strumento di supporto essenziale per tutte le attività di manutenzione conseguenti alla messa in esercizio delle tratte di fibra realizzate. 7.5 Integrazione delle componenti del Sistema informativo infrastruttura di rete Come già anticipato precedentemente, la realizzazione del sistema informativo complessivo per la gestione e manutenzione della RPR necessita di una forte attività di integrazione di sistemi distinti e autonomi, sia già esistenti ed operativi, sia di nuova acquisizione. Si tratta non solo dei sistemi citati nei paragrafi precedenti per il monitoraggio della rete e per la gestione delle infrastrutture attive e passive, ma anche di sistemi che completano i flussi operativi e gestionali della RPR, come ad esempio l interazione tra la gestione delle segnalazioni dei malfunzionamenti/guasti (sistema TeleADB di e- ticketingregionefvg) e il monitoraggio della rete. Si segnala che Insiel stessa ha sviluppato un proprio software (denominato GAP o Gestione Automatica Procedure) per agevolare, ad uso interno, la gestione delle procedure e l iter temporale di gara pubblica per la realizzazione dell infrastruttura in fibra. Gli elementi su cui GAP si basa comprendono essenzialmente delegazioni amministrative e procedimenti pubblici ma anche elementi come tratti in fibra, apparecchiature di rete, sedi regionali, utenti, fornitori e manutentori legati alle procedure di gara. Questi ultimi sono a tutti gli effetti gli stessi elementi su cui operano e opereranno i software specifici per il monitoraggio di rete e per la gestione delle infrastrutture di rete attive e passive. Le basi dati trattate dagli strumenti precedentemente elencati sono parzialmente o completamente sovrapposte; è necessario pertanto progettare e realizzare attività di integrazione a livello sistemico. La progettazione dell integrazione partirà quindi dall analisi delle distinte basi dati esistenti e proporrà una possibile integrazione tra i sistemi a livello sia strutturale sia di flussi di alimentazione. L integrazione permetterà di operare su una base informativa logicamente univoca a supporto di tutte le attività di gestione e manutenzione della RPR. 7.6 Costi di attivazione Si riportano nel seguito i costi delle attività previste nel Programma di attivazione della RPR per il Sistema informativo infrastrutture di rete. D.1 Fornitura Hw e Sw per sistema monitoraggio RPR ,00 D.2 Personale Insiel per configurazione e avviamento ambiente di monitoraggio RPR ,10 D.3 Sw per gestione e manutenzione infrastrutture attive di rete 8.750,00 D.4 D.5 Personale Insiel per configurazione e avviamento ambienti di gestione e manutenzione infrastrutture attive di rete Acquisizione e personalizzazione Sw per gestione e manutenzione infrastrutture passive di rete , ,00 D.6 Personale Insiel per set up e avviamento ambiente di gestione infrastrutture passive ,70 D.7 Personale Insiel per analisi e progettazione dell integrazione del sistema informativo di rete ,50 D.8 Totale ,30 D.9 IVA (21% di D.8) ,39 D.10 Totali costi attivazione Sistema informativo infrastrutture di rete ,69 pag. 9/28

10 8. Attivazione RUPAR su Rete Pubblica Regionale 8.1 Descrizione L attivazione della RUPAR su RPR è un attività in itinere iniziata il 15 dicembre 2010 con l attivazione del nodo di rete di Trieste per l accesso ad Internet e al data center presso Insiel S.p.A. in via San Francesco 43, e che procede seguendo il completamento delle tratte che compongono la RPR. Si deve notare che l attività di attivazione della RUPAR su RPR è da intendersi come il risultato finale di un processo di analisi, test, progetto e realizzazione della rete pubblica regionale. Solo a valle di un processo che prevede i passi appena citati si può pensare di procedere con la fase di attivazione, mantenendo al tempo stesso un ragionevole livello di certezza che il risultato finale sia tale da soddisfare gli utenti della rete. L attività di attivazione si sostanzia nello spostare le attestazioni degli utenti dall attuale RUPAR, costituita da linee di provider terzi, alla nuova RPR che è un infrastruttura di proprietà regionale, mantenendo la comunicazione fra gli utenti che via via vengono migrati e gli utenti che ancora non lo sono. 8.2 Sedi attivate Di seguito si riportano le sedi già attivate: AMARO POP Comunale AMARO COMUNE DI AMARO AMARO MPLS AMARO AMARO SEDE EX MERCURIO AMPEZZO CENTRO POLIFUNZIONALE AMPEZZO CIAT AMPEZZO AMPEZZO SCUOLE ELEMENTARI/MEDIE AMPEZZO STAZ. FOREST. AMPEZZO AMPEZZO POP Comunale AMPEZZO COMUNE DI AMPEZZO ENEMONZO CENTRO SOCIALE ENEMONZO SCUOLA ELEMENTARE ENEMONZO POP Comunale ENEMONZO COMUNE DI ENEMONZO FORNI DI SOPRA BIBLIOTECA FORNI DI SOPRA CIAT TURISMO FVG FORNI DI SOPRA SCUOLA FORNI DI SOPRA STAZIONE FORESTALE FORNI DI SOPRA POP Comunale FORNI DI SOPRA COMUNE DI FORNI DI SOPRA FORNI DI SOTTO POP Comunale FORNI DI SOTTO COMUNE DI FORNI DI SOTTO PREONE PALAZZO LUPIERI PREONE POP Comunale PREONE COMUNE DI PREONE SOCCHIEVE SCUOLA ELEMENTARE SOCCHIEVE POP Comunale SOCCHIEVE COMUNE DI SOCCHIEVE TOLMEZZO POP Comunale TOLMEZZO COMUNE DI TOLMEZZO TOLMEZZO COMUNITA' MONTANA CARNIA TRIESTE Via Udine 9 TRIESTE Via Giulia 75/1 pag. 10/28

11 TRIESTE Via Nordio 15 TRIESTE Ospedale Maggiore TRIESTE Ospedale Cattinara TRIESTE P.za Oberdan 6 TRIESTE P.za Unità d Italia 1 TRIESTE Vai del Farneto 3 TRIESTE P.le Canestrini 2 TRIESTE Via Trento 2 TRIESTE C.so Cavour 1 TRIESTE Via Carducci 6 VILLA SANTINA POP Comunale VILLA SANTINA COMUNE DI VILLA SANTINA 8.3 Attività Si riportano di seguito le attività che sono richieste durante l attivazione delle sedi della RPR: 1. sopralluogo presso i siti volto a verificare le predisposizioni necessarie all attivazione; 2. verifica conformità apparati ed accessori, aggiornamento software ed inserimento della configurazione di raggiungibilità; 3. predisposizione delle configurazioni degli apparati MPLS e degli apparati di trasporto per l'interconnessione con la Rete ERMES. L attività consiste nel predisporre, in base al Comune ed alla tipologia di sito, i dati di configurazione degli apparati in base alle specifiche di progetto. 4. applicazione delle configurazioni agli apparati e verifica da remoto del funzionamento e raggiungibilità degli stessi; 5. inserimento degli apparati nei sistemi di monitoraggio e gestione; 6. attivazione delle utenze, comprendente la riconfigurazione dei sistemi (aggiornamenti di linee, modifica routing, nuove linee, nuove installazioni). L'analisi e la predisposizione delle utenze e' fatta al massimo un mese prima dell'attivazione per i siti minori, mentre per gli ospedali e siti particolarmente critici anche due-tre mesi prima; 7. migrazione delle utenze: le utenze vengono spostate dalle linee attuali alle linee connesse alla rete Ermes. Consiste in una prima fase di analisi dell'esistente che si conclude con la definizione della configurazione specifica per il contesto degli utenti attestati (Regione, Sanità, Enti locali, Pasi, ecc), sempre nel rispetto delle specifiche di progetto. La seconda fase è la definizione delle modalità di migrazione, tenendo anche conto dell'eventuale mantenimento delle linee preesistenti come linee di backup. La terza fase è quella operativa nella quale le utenze sono migrate una alla volta alla rete in f.o. La terza fase si conclude con una serie di test di funzionalità. La quarta ed ultima fase consiste nell'aggiornamento dei sistemi di monitoraggio per tutte le utenze migrate; 8. aggiornamento documentazione: viene stilata la documentazione di as built per ogni sito attivato. 8.4 Catalogazione sedi e costi di attivazione Per ciascuna tipologia di sede sono state valutate sia le eventuali forniture (materiale vario e/o apparati) necessarie a dare completa funzionalità all infrastruttura, sia le attività relative al personale Insiel, essenziali per la configurazione e attivazione degli apparati. pag. 11/28

12 In particolare le sedi sono state catalogate in quattro categorie, per le quali sono state definite in linea di massima le forniture e le attività di personale Insiel necessarie a procedere con l attivazione, stimandone di conseguenza i relativi costi, fatta eccezione per un numero limitato di sedi che necessiteranno della fornitura di apparati specifici per risolvere problematiche contingenti. Le quattro tipologie di sedi prese in considerazione sono le seguenti (tra parentesi l abbreviazione): - POP/Centro Stella (c): centro di gestione della rete presso il quale si ha l attestazione di più cavi di dorsale. - minipop (p): sede presso la quale avverrà l attestazione del drop dal cavo di dorsale dove verranno installati gli apparati di rete e dalla quale verranno effettuati i collegamenti verso i siti Client. - Client (cl): sedi ubicate nel territorio comunale e collegate al minipop di afferenza. - Ospedale (o): sede di primaria importanza nell ambito sanitario presso la quale è prevista l attestazione del drop del cavo di dorsale. Per ciascuna categoria di sede, si hanno i seguenti costi medi di attivazione, che tengono conto delle forniture standard previste, e dello svolgimento delle attività sopra riportate al Paragrafo precedente: Tipologia sede Hardware/Apparati Personale Totale POP / Centro Stella , ,30 minipop 92, , ,03 Ospedale , , ,78 Client 5,35 349,26 354,61 L elenco completo delle sedi che verranno attivate, suddiviso per Comune e comprensivo della tipologia delle sedi nonché del semestre previsto per l attivazione, è riportato nell Allegato A Tempi di attivazione nei Comuni della Regione. Si evidenzia come dalla corrente formulazione del Programma di attivazione risultano escluse le sedi delle reti metropolitane (MAN) in corso di progettazione nelle città di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia. 8.5 Costi di attivazione Si riportano di seguito i costo complessivi per l attivazione delle sedi riportate nell Allegato 1 al presente Programma di attivazione, che riguardano 5 POP/Centro stella, 209 sedi minipop, 13 sedi Ospedaliere e 529 sedi client. E.1 Totale forniture Hw e Sw ,93 E.2 Personale Insiel ,35 E.3 Totale ,28 E.4 IVA (21% di E.3) ,25 E.5 Totale costi attivazione RUPAR su RPR ,53 Si evidenzia inoltre come si stimino ulteriori costi per l attivazione della RPR con riferimento alle sedi connesse dalle reti metropolitane (MAN), come evidenziato nella seguente tabella. pag. 12/28

13 F.1 Totale forniture Hw e Sw (MAN) 1.385,65 F.2 Personale Insiel ,82 F.3 Totale ,47 F.4 IVA (21% di F.3) ,13 F.5 Totale costi attivazione client su reti MAN ,60 9. Centro di controllo di traffico 9.1 Descrizione Il contesto in cui la nuova RPR si colloca è stato delineato dal CNIPA tramite l emanazione dell insieme di linee guida e specifiche denominate SPC - Servizio Pubblico di Connettività. In tale ambito lo scambio di comunicazioni digitali (il cosiddetto traffico nell ambito delle reti di telecomunicazioni) tra diversi enti pubblici viene classificato e vengono specificate le misure minime di sicurezza alle quali tale traffico deve essere sottoposto per la realizzazione di una rete di telecomunicazioni aderente agli standard predefiniti. La filosofia che si intende seguire per la nuova RPR è quella di sfruttare l enorme capacità trasmissiva offerta dalle fibre ottiche posate nell ambito del progetto Ermes, per realizzare un centro di controllo del traffico inter-ente centralizzato. Tale soluzione evita di dover distribuire sul territorio le apparecchiature e le tecnologie per l implementazione dei richiesti standard di sicurezza, consentendo di soddisfare le specifiche di sicurezza per il traffico inter-ente richieste dal CNIPA mediante la realizzazione di un Centro di Controllo di traffico unico e condiviso, adeguatamente ridondato, ove i meccanismi di sicurezza richiesti per i flussi da ente a ente possano essere implementati e gestiti in maniera univoca e semplificata. Tale soluzione è stata adottata per motivi di ordine operativo, pratico ed anche economico. La realizzazione di un Centro di Controllo Traffico (di seguito CCT) centralizzato permette di rendere fin da subito la Nuova RUPAR quanto più prossima possibile alle specifiche CNIPA e, al tempo stesso, non esclude, ma anzi facilita, l eventuale passaggio ad un modello di sicurezza distribuito che potrà essere sempre adottato in futuro se ritenuto opportuno ed economicamente sostenibile in termini sia di investimento iniziale che di collegati oneri di manutenzione e gestione. Risulta evidente come, al fine di incrementare la resilienza della RUPAR e scongiurare la vulnerabilità data dalla presenza di un unico Centro di Controllo Traffico seppur ridondato in locale, sia doveroso considerarne in futuro la replica nell ottica di assicurare la continuità della gestione della rete e dei servizi di connettività come previsto dalla LR 3/2011 art. 33 comma 13. La soluzione individuata è basata su apparati di tipo service gateway in configurazione ridondata, che svolgono contemporaneamente le funzioni di routing, firewalling e intrusion detection. 9.2 Costi di attivazione Si riportano di seguito i costi di attivazione del Centro di Controllo Traffico per la RPR. G.1 Totale forniture Hw e Sw ,00 G.2 Personale Insiel avviamento centro di controllo traffico ,40 G.3 Totale ,40 G.4 IVA (21% di G.3) ,62 pag. 13/28

14 G.5 Totale costi attivazione Centro di Controllo di Traffico , Sistema di controllo Wi-Fi 10.1 Descrizione Il sistema di controllo Wi-Fi ha lo scopo di realizzare un infrastruttura per l offerta ai cittadini di accesso ad Internet gratuito, con tecnologia di tipo Wi-Fi, nella regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Tale soluzione si conforma alle attuali previsioni normative in materia di telecomunicazioni, e con le best practice adottate a livello nazione per iniziative analoghe. Obiettivo primario del progetto è rendere disponibili connessioni Wi-Fi Internet a larga banda nei comuni della regione serviti dalla rete in fibra del programma ERMES. Si vuole in questo modo accrescere la diffusione del Wi-Fi pubblico e gratuito, diminuire il divario digitale esistente in molte zone della Regione e promuovere la cultura digitale e il diritto di accesso a internet presso le pubbliche amministrazioni regionali. Per la parte di accesso e per i sistemi centrali sarà utilizzata un architettura basata sulla suite open source OpenWISP, con il centro stella ospitato presso il Data Center di Insiel (centro stella). Insiel fornirà i servizi centrali, l accesso ad Internet, le pagine intyernet informative e gestirà l infrastruttura nel suo complesso. I sistemi centrali svolgono le funzioni comuni a tutti gli utenti del sistema e sono indipendenti dal tipo di trasporto o di accesso utilizzato. I sistemi centrali sono il collettore di tutto il traffico proveniente dagli hotspot verso Internet, realizzano le funzionalità di sicurezza e di limitazione d accesso agli utenti, in configurazione ad alta affidabilità. Il servizio di hotspot potrà essere erogato in ogni luogo purché sia presente alimentazione elettrica ed una connessione verso il data center Insiel o verso Internet. L azione di seguito descritta è rivolta ai siti raggiunti dal programma regionale ERMES, ma la piattaforma è aperta a tutti i siti nei quali non sarà presente la rete regionale e dove sarà sufficiente un accesso ad Internet. Il trasporto geografico dei dati sarà realizzato, per i siti raggiunti dal programma regionale, sulla rete in fibra ottica. Ciò garantirà elevate velocità ed economicità. Per consentire una maggiore copertura del territorio e poter distribuire gli hotspot dove opportuno, in mancanza di connettività cablata si potrà utilizzare una distribuzione wireless di tipo Hiperlan. L utilizzo della tecnologia Hiperlan, oltre a essere ragionevolmente flessibile, permette di utilizzare i link Hiperlan già realizzati in numerosi comuni nell ambito del programma ERMES. La realizzazione del centro di controllo Wi-Fi si inquadra nell insieme di attività conseguenti all adesione alla rete federata nazionale del Progetto FreeItaliaWiFi, avvenuta con Deliberazione di Giunta regionale n. 732/2012. La disponibilità della connettività ERMES sarà solamente successiva all attivazione del collegamento in fibra ottica di cui all allegato 6 del Programma di attivazione. Insiel effettuerà, congiuntamente con i referenti indicati dall Ente, un sopralluogo ricognitivo volto a definire i siti oggetto delle installazioni. Gli Enti sottoscriveranno l adesione al progetto Regionale FVGWiFi ed un contratto di comodato relativamente agli apparati che gli verranno forniti. Insiel fornirà agli Enti che ne faranno richiesta, previa autorizzazione della Direzione Centrale Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici, due tipologie di kit: kit Wi-Fi outdoor: Composto da un apparato da esterno, una targa segnaletica da palo, 10 vetrofanie, 100 brochure informative; pag. 14/28

15 kit Wi-Fi indoor: Composto da un apparato da interno, una targa in plexiglass, 5 vetrofanie, 100 brochure informative; Gli Enti provvederanno autonomamente ed a proprie spese alla predisposizione dei cablaggi dati ed energia concordati e ad ogni opera si rendesse necessaria oltre che all installazione degli apparati forniti da Insiel e delle targhe segnaletiche. Gli Enti provvederanno altresì all applicazione degli adesivi ed alla distribuzione delle brochure secondo le modalità che riterranno opportune. Insiel effettuerà, congiuntamente con i referenti indicati dall Ente, un sopralluogo volto alla verifica funzionale delle installazioni operate dagli Enti. A seguito della positiva verifica funzionale e di espressa richiesta di attivazione da parte dell Ente, Insiel provvederà all attivazione del servizio. In caso di guasto degli apparati Insiel invierà agli Enti apparati di tipologia omogenea con quanto precedentemente installato. Gli Enti provvederanno alla sostituzione degli apparati guasti ed alla restituzione ad Insiel di questi ultimi Costi di attivazione Di seguito si riportano i costi di predisposizione e di attivazione del centro di controllo Wi-Fi. E prevista la fornitura di 1 hot spot indoor e di 19 hot-spot outdoor, in via sperimentale nei primi Comuni raggiunti dall infrastruttura in fibra ottica. H.1 Totale forniture Hw e Sw centro stella ,45 H.2 Personale Insiel avviamento centro stella ,00 H.3 Fornitura e attivazione hot-spot Indoor (in numero pari a 17) ,35 H.4 Fornitura e attivazione hot-spot Outdoor (in numero pari a 63) ,56 H.5 Totale ,36 H.6 IVA (21% di H.5) ,426 H.7 Totale costi attivazione Sistema di controllo Wi-Fi , Quadro economico riassuntivo Si riporta di seguito il quadro economico riassuntivo del Programma di attivazione della Rete Pubblica Regionale in banda larga. Attività Importo (con IVA) I.1 Sicurezza fisica RPR ,60 I.2 Catasto infrastrutture ,86 I.3 Laboratorio per RPR ,89 I.4 Sistema informativo infrastruttura di rete ,69 I.5 Attivazione RUPAR su RPR ,53 I.6 Centro di controllo di traffico ,02 I.7 Sistema di controllo Wi-Fi ,79 I.8 Totale , Completamento e ulteriori sviluppi del Programma di attivazione Si evidenziano ulteriori attività inerenti l attivazione della RPR che sono state rimandate a una fase temporale successiva: pag. 15/28

16 Lo studio di un sistema centralizzato per l accesso ai siti della RPR, basato sull utilizzo di tecnologia RFID e di sistemi di videosorveglianza, che completi le soluzioni di cui al paragrafo 4. Lo studio dell integrazione delle reti di monitoraggio e di pubblica utilità, che consenta di definire le modalità di utilizzo in tale ambito della rete regionale in fibra ottica e dell insieme di infrastrutture realizzate dalla Regione nell ambito di Ermes; la RPR potrebbe infatti essere sfruttata dalle reti di monitoraggio sia come rete di dorsale, per consentire le comunicazioni delle stazioni con i singoli centri di gestione, sia come rete di backup. L attivazione delle sedi delle reti in area metropolitana (MAN), attualmente interessate dalle fasi iniziali di progettazione. L estensione del sistema descritto al Paragrafo 10, aumentando la copertura pubblica con tecnologia Wi-Fi sul territorio regionale. I costi stimati per queste ulteriori attività sono riportati nella seguente tabella: Attività Importo (con IVA) L.1 Studio accessi centralizzati per la sicurezza fisica RPR ,67 L.2 Studio integrazioni delle reti di monitoraggio ,64 L.3 Attivazione RUPAR su RPR Attivazione siti MAN ,60 L.4 Completamento sistema Wi-Fi ,02 I.8 Totale , Allegato A Tempi di attivazione nei Comuni della Regione Si riporta di seguito la pianificazione relativa alle attività di attivazione previste nel triennio Si evidenzia che eventuali criticità riscontrate nel corso delle attività di realizzazione ed attivazione possono comportare modifiche alla seguente pianificazione. Comune Tipo sede utente Numero Attivazione AIELLO DEL FRIULI MiniPOP II Sem AIELLO DEL FRIULI Cablata 3 AMARO Centro stella 1 ANDREIS MiniPOP II Sem ANDREIS Cablata 3 ANDREIS Wireless 2 AQUILEIA MiniPOP I Sem AQUILEIA Cablata 1 ARBA MiniPOP I Sem ARBA Cablata 1 ARTA TERME MiniPOP I Sem ARTA TERME Cablata 2 ARTA TERME Wireless 1 pag. 16/28

17 Comune Tipo sede utente Numero Attivazione ARTEGNA MiniPOP I Sem ARTEGNA Cablata 2 ARZENE MiniPOP I Sem ARZENE Cablata 1 ATTIMIS MiniPOP I Sem ATTIMIS Cablata 1 AVIANO MiniPOP I Sem AVIANO Cablata 2 AZZANO X MiniPOP I Sem AZZANO X Cablata 2 BAGNARIA ARSA MiniPOP II Sem BAGNARIA ARSA Cablata 1 BARCIS MiniPOP II Sem BARCIS Cablata 3 BARCIS Wireless 2 BASILIANO MiniPOP II Sem BASILIANO Cablata 2 BERTIOLO MiniPOP II Sem BERTIOLO Cablata 1 BERTIOLO Wireless 3 BICINICCO MiniPOP II Sem BICINICCO Cablata 6 BORDANO MiniPOP I Sem BORDANO Cablata 1 BORDANO Wireless 4 BRUGNERA MiniPOP I Sem BRUGNERA Cablata 1 BUDOIA MiniPOP I Sem BUDOIA Cablata 1 BUJA MiniPOP I Sem BUJA Cablata 1 BUTTRIO MiniPOP I Sem BUTTRIO Cablata 2 CAMINO AL TAGLIAMENTO MiniPOP II Sem CAMINO AL TAGLIAMENTO Cablata 1 CAMPOFORMIDO MiniPOP II Sem CAMPOFORMIDO Cablata 1 CAMPOLONGO TAPOGLIANO MiniPOP II Sem CAMPOLONGO TAPOGLIANO Cablata 4 CANEVA MiniPOP I Sem CANEVA Cablata 1 pag. 17/28

18 Comune Tipo sede utente Numero Attivazione CAPRIVA DEL FRIULI MiniPOP I Sem CAPRIVA DEL FRIULI Cablata 2 CARLINO MiniPOP II Sem CARLINO Cablata 1 CASARSA DELLA DELIZIA MiniPOP I Sem CASARSA DELLA DELIZIA Cablata 2 CASSACCO MiniPOP I Sem CASSACCO Cablata 1 CASTELNOVO DEL FRIULI MiniPOP I Sem CASTELNOVO DEL FRIULI Cablata 1 CASTELNOVO DEL FRIULI Wireless 2 CASTIONS DI STRADA MiniPOP II Sem CASTIONS DI STRADA Cablata 1 CASTIONS DI STRADA Wireless 3 CAVASSO NUOVO MiniPOP I Sem CAVASSO NUOVO Cablata 1 CAVASSO NUOVO Wireless 3 CAVAZZO CARNICO MiniPOP I Sem CAVAZZO CARNICO Cablata 1 CERCIVENTO MiniPOP II Sem CERCIVENTO Cablata 2 CERCIVENTO Wireless 1 CERVIGNANO DEL FRIULI MiniPOP II Sem CERVIGNANO DEL FRIULI Cablata 3 CHIONS MiniPOP I Sem CHIONS Cablata 1 CHIOPRIS VISCONE MiniPOP II Sem CHIOPRIS VISCONE Cablata 4 CHIUSAFORTE MiniPOP II Sem CHIUSAFORTE Cablata 1 CHIUSAFORTE Wireless 1 CIMOLAIS MiniPOP II Sem CIMOLAIS Cablata 4 CIVIDALE DEL FRIULI MiniPOP I Sem CIVIDALE DEL FRIULI Cablata 2 CIVIDALE DEL FRIULI Ospedali 1 CLAUT MiniPOP II Sem CLAUT Cablata 4 CLAUZETTO MiniPOP I Sem CLAUZETTO Cablata 1 CLAUZETTO Wireless 3 pag. 18/28

19 Comune Tipo sede utente Numero Attivazione CODROIPO MiniPOP II Sem CODROIPO Cablata 3 CODROIPO Wireless 5 COLLOREDO DI MONTE ALBANO MiniPOP I Sem COLLOREDO DI MONTE ALBANO Cablata 2 COMEGLIANS MiniPOP II Sem COMEGLIANS Cablata 3 CORDENONS MiniPOP I Sem CORDENONS Cablata 3 CORDOVADO MiniPOP I Sem CORDOVADO Cablata 1 CORMONS MiniPOP I Sem CORMONS Cablata 4 CORNO DI ROSAZZO MiniPOP I Sem CORNO DI ROSAZZO Cablata 1 COSEANO MiniPOP II Sem COSEANO Cablata 1 DIGNANO MiniPOP II Sem DIGNANO Cablata 1 DOBERDO' DEL LAGO MiniPOP II Sem DOBERDO' DEL LAGO Cablata 6 DOGNA MiniPOP II Sem DOGNA Cablata 1 DOLEGNA DEL COLLIO MiniPOP I Sem DOLEGNA DEL COLLIO Cablata 1 DRENCHIA MiniPOP I Sem DRENCHIA Cablata 1 DRENCHIA Wireless 1 DUINO AURISINA MiniPOP II Sem DUINO AURISINA Cablata 3 ERTO E CASSO MiniPOP II Sem ERTO E CASSO Cablata 2 FAEDIS MiniPOP I Sem FAEDIS Cablata 1 FAGAGNA MiniPOP II Sem FAGAGNA Cablata 2 FANNA MiniPOP I Sem FANNA Cablata 1 FANNA Wireless 1 FARRA D'ISONZO MiniPOP I Sem FARRA D'ISONZO Cablata 1 pag. 19/28

20 Comune Tipo sede utente Numero Attivazione FIUME VENETO MiniPOP I Sem FIUME VENETO Cablata 2 FIUMICELLO MiniPOP II Sem FIUMICELLO Cablata 1 FLAIBANO MiniPOP II Sem FLAIBANO Cablata 1 FOGLIANO REDIPUGLIA MiniPOP I Sem FOGLIANO REDIPUGLIA Cablata 1 FOGLIANO REDIPUGLIA Wireless 3 FONTANAFREDDA MiniPOP I Sem FONTANAFREDDA Cablata 2 FORGARIA NEL FRIULI MiniPOP I Sem FORGARIA NEL FRIULI Cablata 1 FORGARIA NEL FRIULI Wireless 2 FORNI AVOLTRI MiniPOP II Sem FORNI AVOLTRI Cablata 3 FORNI AVOLTRI Wireless 2 FRISANCO MiniPOP I Sem FRISANCO Cablata 1 FRISANCO Wireless 2 GEMONA DEL FRIULI MiniPOP I Sem GEMONA DEL FRIULI Cablata 1 GEMONA DEL FRIULI Wireless 4 GEMONA DEL FRIULI Ospedali 1 GONARS MiniPOP II Sem GONARS Cablata 3 GORIZIA MiniPOP I Sem GORIZIA Cablata 3 GORIZIA Wireless 2 GORIZIA Ospedali 1 GRADISCA D'ISONZO MiniPOP I Sem GRADISCA D'ISONZO Cablata 1 GRADO MiniPOP I Sem GRADO Cablata 3 GRIMACCO MiniPOP I Sem GRIMACCO Cablata 1 LATISANA MiniPOP II Sem LATISANA Cablata 1 LATISANA Ospedali 1 LAUCO MiniPOP I Sem LAUCO Cablata 1 pag. 20/28

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