Vaccinazione antinfluenzale nella Azienda ULSS n.16. Dr.ssa Lorena Gottardello Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS novembre 2015

Transcript

1 Vaccinazione antinfluenzale nella Azienda ULSS n.16 Dr.ssa Lorena Gottardello Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ULSS novembre 2015

2 Influenza virus Virus appartenente alla famiglia Orthomyxoviridaeappartengono tre tipi di virus influenzali: Influenzavirus A Influenzavirus B Influenzavirus C Influenza A e C infettano diverse specie, mentre l'influenza B quasi esclusivamente infetta l'uomo. I virus A e B presentano in superficie 2 glicoproteine: Emoagglutinina(H) Neuraminidasi(N)

3 aratteristiche virus: variabilità

4 Definizione di sindrome influenzale Affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre > 38 C, accompagnata da almeno un sintomo tra i segue nti sintomi generali: cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre (sudorazione, brividi), astenia e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse, faringodinia, congestione nasale ISS: Sorveglianza Epidemiologica e Virologica

5 via di diffusione del virus dell Influenza è prevalentemente per via aerea, anche se il tagio può avvenire attraverso mani infette

6 La sindrome influenzale è dovuta a diversi virus Il vaccino in questi casi non è efficace perché dà protezione solo contro i virus influenzali contenuti nel vaccino Nel solo il 35.5% dei campioni raccolti erano positivi per uno dei virus influenzali, mentre gli altri erano postivi per altri virus Nei mesi di gennaio- febbraio 2015 durante la massima diffusione era positivo il 62.5% dei campioni

7 Ci si ammala ogni anno d influenza non perché la malattia non lascia immunità, ma perché il virus muta ogni anno Infatti, i ceppi del vaccino variano ogni anno

8 I vecchi si ammalano più di rado d influenza perché posseggono le difese immunitarie conferite nel passato dalle diverse influenze che hanno superato (hanno una vasta biblioteca anticorpale). Ma i vecchi, in caso di influenza, sviluppano più complicanze I bambini si ammalano più frequentemente perché non sono ancora venuti a contato con i diversi virus e non hanno ancora sviluppato una buona immunità.

9 Complicanze dell influenza Le persone che hanno superato i 50 anni, i bambini molto piccoli e le persone di ogni età con patologie croniche sono più esposte alle complicazioni dell'influenza, come effetto diretto del virus o come sovrainfezione batterica; polmoniti, bronchiti, sinusiti, otiti sono le complicanze infettive più frequenti. Le complicanze variano dal 0.2 % nelle persone sane al 25% delle persone con malattie croniche gravi L'influenza può inoltre peggiorare problemi di salute cronici già presenti. Ad esempio, le persone con enfisema polmonare, bronchiti croniche o asma possono accusare insufficienza respiratoria; chi è affetto da coronaropatie o insufficienza cardiaca può sviluppare uno scompenso cardiaco acuto; chi è affetto da diabete può sviluppare uno scompenso diabetico. Anche il fumo costituisce un fattore di rischio associato con patologie più gravi.

10 La prevenzione dell influenza 1) Misure di igiene e protezione individuale 2) La vaccinazione

11 ) Misure di igiene e protezione individuale 1. Lavaggio delle mani 2. Buona igiene respiratoria: - coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce - trattare i fazzoletti con la dovuta cautela e lavarsi le mani 3. Isolamento volontario a casa delle persone, specie in fase iniziale della malattia 4. Uso di mascherine da parte delle persone influenzate, quando si trovano in ambienti sanitari

12 2) La vaccinazione antinfluenzale Obiettivi: 1. Prevenzione delle forme gravi e complicate 2. Riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave 3. Riduzione dei costi sociali connessi alla malattia

13 Copertura vaccinale anti-influenza coorte 65 anni (Italia e Veneto) Il 75% di obiettivo minimo appare sempre più lontano

14 17 ottobre 2012 il ritiro del Fluad

15 DI TERRORISMO TERRORISMO TERRORISMO TERRORISMO 28 Novembre 2014 LE LE LE LE MAGGIORI MAGGIORI MAGGIORI MAGGIORI TESTATE TESTATE TESTATE TESTATE GIORNALISTICHE GIORNALISTICHE GIORNALISTICHE GIORNALISTICHE TRA TRA TRA TRA IL IL IL IL NOVEMBRE NOVEMBRE NOVEMBRE NOVEMBRE E E E E IL IL IL IL DICEMBRE DICEMBRE DICEMBRE DICEMBRE GIORNI GIORNI GIORNI GIORNI DI DI DI MEDIATICO MEDIATICO MEDIATICO MEDIATICO il caso «Fluad»

16 L Ue scagiona i vaccini Fluad: Non hanno causato le morti Dopo i primi test dell Istituto Superiore della Sanità, la conferma dell Agenzia Europea del Farmaco. L Ema: Ora riprendere la campagna di vaccinazione contro l influenza La maggior parte delle testate on line pubblica la notizia il 23 dicembre (a campagna vaccinale quasi ultimata)

17

18 Situazione Italia Stagione influenzale La popolazione degli assistiti in sorveglianza èmediamente pari assistiti per settimana (range: ) 2,1% dell intera popolazione italiana Stimati casi nella stagione

19 Gravità: ITALIA Nella stagione 2014/15, sono stati segnalati 485 casi gravi e 160 decessida influenza Dopo la stagione pandemica 2009/10 (che ha fatto registrare 592 casi gravi e 204 decessi) questa stagione èquella che ha registrato il maggior numero di casisuperando anche la stagione post-pandemica 2010/11 (con 421 casi e 162 decessi). Nei casi gravi segnalati isolato A/H1N1pdm09 (76%), A/H3N2 (13%) A/non tipizzati (7%) B (4%).

20 Caratteristiche soggetti Molti casi si sono verificati in soggetti di età> 65 anni (etàmedia di 60 anni (range0-101), Il 78% dei casi gravi ed il 91% dei decessi segnalati al sistema presentava almeno una patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione antinfluenzale viene raccomandata. Undici donne erano in gravidanza al momento della segnalazione, una di queste è deceduta, nessuna si era vaccinata.

21 Gravità: VENETO Nella stagione 2014/15, sono stati segnalati: 186 ricoveri di cui 104 in rianimazione e 11 hanno necessitatodel trattamento ECMO ( Ossigenazione Extracorporea a Membrana) 40 decessitra cui 1 bambina sana di 2 anni e 1 soggetto sano di 60 anni Molti casi si sono verificati in soggetti di età> 65 anni (etàmedia di 58 anni (range0-101), con 8 casi di età0-4 anni e 4 casi tra i 5 e 14 anni Il 83.9% dei casi gravi presentava almeno una patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione antinfluenzale viene raccomandata.

22 Decessi dopo vaccino antinfluenzale nella ULSS 16 La autopsia ha escluso il vaccino antinfluenzale come causa di decesso nei 2 casi segnalati nella ULSS 16 e le persone sono decedute perchéaffette da patologie gravi

23 Ceppi isolati Stagione influenzale campioni clinici, di cui 3.73 (36%) sono risultati positivi al viru influenzale. Il primo virus influenzale della stagione è stato identificato nella settimana 41/2014. Il virus, di tipo A - sottotipo H1N1pdm09, è stato isolato presso l Universitàdegli studi di Palermo La circolazione dei virus influenza ha subito un graduale incremento raggiungendo il picco piùelevato tra la 3a e la 6a settimana del 201 Anche quest anno si èavuta la contemporanea circolazione di ceppi di tipo A e di tipo B, sebben virus di tipo A siano risultati dominanti (84%) rispetto ai virus tipo B (16%).

24 accino stagionale

25 Schedula vaccinale

26 Controindicazioni Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato: - lattanti al di sotto dei 6 mesi - soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei suoi componenti o all uovo - una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta

27 False controindicazioni - allergia alle proteine dell uovo con manifestazioni non anafilattiche - malattia acuta di lieve entità - allattamento - infezione da HIV ed altre immunodeficienze congenite o acquisite

28 Avvertenze

29 Reazioni indesiderate a vaccino i vaccini antinfluenzali sono costituiti solo da parti di virus inattivati, pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali in alcune persone può comparire una reazione locale nel sito di iniezione (dolore, rossore, gonfiore) che passa dopo 1 o 2 giorni in alcune persone compaiono reazioni sistemiche con esordio da 6 a 12 ore dalla somministrazione e della durata di 1 o 2 giorni, soprattutto nelle persone mai vaccinate: malessere generale, febbre, dolori muscolari molto raramente sono state segnalate reazioni allergiche molto raramente sono state descritte nevralgie, parestesie, disturbi neurologici, ma la cui correlazione con il vaccino non è stata dimostrata

30 Efficacia del Vaccino izia dopo 2 settimana dalla iniezione e dura 6-8 mesi, i tende a declinare

31 GRAZIE PER L ATTENZIONE!!