PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCIENZE NATURALI DEL LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI CLASSI QUINTE INDIRIZZO ASCLEPIO
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1 PIANO DI LAVORO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCIENZE NATURALI DEL LICEO DELLE SCIENZE SOCIALI CLASSI QUINTE INDIRIZZO ASCLEPIO A. S DOCENTI: prof.ssa Di Nauta Anna Lucia Prof.ssa Razza Maria Cristina 1
2 CLASSI: 5^ AL 5^ BL 5^CL DOCENTI: prof.ssa DI NAUTA LUCIA (classe 5^ sez. A) prof.ssa RAZZA MARIA CRISTINA (classi 5^ sez. B e 5^ sez C) PARTIZIONE DEL PROGRAMMA (scaletta dei contenuti articolata su base quadrimestrale, che si presta a facilitare agli allievi il raggiungimento degli obiettivi comuni individuati dal consiglio di classe) MODULO 0: VELOCE RIPASSO DELLA STRUTTURA E DEI PROCESSI DELLA CELLULA MODULO 1a: L ORGANIZZAZIONE DEL Gli organi e i sistemi che formano il corpo umano L omeostasi Elencare i diversi tipi di sistemi che compongono l organismo umano indicandone le funzioni Comprendere che l omeostasi serve per mantenere costanti le condizioni del corpo Che cosa sono l anatomia e la fisiologia I livelli di organizzazione e gli apparati del corpo I processi della vita L omeostasi MODULO 1 b: LE CELLULE E I TESSUTI Descrivere l organizzazione strutturale dei tessuti Elencare i tipi e le rispettive funzioni dei tessuti presenti nel corpo umano La funzione del tessuto muscolare Il tessuto muscolare liscio e striato Le funzioni del tessuto connettivo I connettivi propriamente detti I connettivi specializzati Il tessuto nervosodistinguere gli epiteli di rivestimento da quelli ghiandolari e sensoriali CORPO UMANO Settembre/Ottobre Distinguere le ghiandole esocrine da quelle endocrine Descrivere e distinguere i tre tipi di tessuto muscolare Classificare i tessuti connettivi in base alla loro funzione e alla composizione della matrice Descrivere il tessuto nervoso di descrivere i diversi tipi di tessuti spiegandone l organizzazione Comprendere che il corpo umano è un unità integrata formata da sistemi autonomi ma strettamente correlati Saper indicare le parti del corpo umano utilizzando i termini dell anatomia Saper mettere in relazione il buon funzionamento del proprio corpo con il mantenimento di condizioni fisiologiche costanti MODULO 2: L APPARATO TEGUMENTARIO Ottobre La pelle 2
3 Descrivere la struttura e le funzioni svolte dalla cute Comprendere l importanza della salute della pelle Saper individuare i comportamenti da assumere per mantenere la pelle integra MODULO 3: IL SISTEMA SCHELETRICO E LE ARTICOLAZIONI L endoscheletro umano Le articolazioni (Cenni) Descrivere l organizzazione dello scheletro umano distinguendo tra scheletro assile e appendicolare Distinguere l osso compatto dall osso spugnoso Descrivere le diverse parti delle articolazioni distinguendo i tendini dai legamenti e i muscoli flessori da quelli estensori Elencare i vari tipi di articolazioni presenti nello scheletro umano Comprendere le funzioni delle ossa e il ruolo del sistema scheletrico Le funzioni delle ossa I quattro tipi di ossa La struttura delle ossa La formazione dell osso I distretti del sistema scheletrico Descrizione generale della colonna vertebrale Descrizione generale della regione toracica Descrizione generale degli arti Le articolazioni (Cenni) MODULO 4: IL SISTEMA MUSCOLARE Ottobre Le caratteristiche dei muscoli scheletrici Le miofibrille Generalità sulla contrazione muscolare L attivazione della contrazione muscolare Le caratteristiche dei muscoli lisci Individuare le caratteristiche comuni a tutti i muscoli scheletrici specificando le peculiarità delle cellule muscolari Identificare nel sarcomero l unità funzionale del muscolo scheletrico specificandone la struttura Spiegare il meccanismo molecolare della contrazione specificando la funzione di ATP e ioni calcio Spiegare come la giunzione neuromuscolare attiva la contrazione Descrivere la muscolatura liscia sottolineando le differenze con la muscolatura striata Comprendere il ruolo del sistema muscolare Saper descrivere alcune malattie del sistema muscolare Il tessuto muscolare scheletrico La contrazione e il rilassamento del tessuto muscolare Il metabolismo del tessuto muscolare Il tessuto muscolare cardiaco Il tessuto muscolare liscio MODULO 5: IL SISTEMA NERVOSO Novembre Il sistema nervoso degli animali vertebrati Le unità funzionali del sistema nervoso Le cellule gliali Il potenziale di membrana dei neuroni Il potenziale di riposo Il potenziale d azione La propagazione del potenziale d azione Utilità della guaina mielinica nella propagazione dell impulso nervoso. Intensità dei potenziali d azio-ne La giunzione neuromuscolare La trasmissione sinaptica Le sinapsi tra neuroni I neurotrasmettitori L organizzazione funzionale del sistema nervoso centrale Funzioni principali di: telencefalo, diencefalo, tronco encefalico, cervelletto. Funzioni principali del sistema nervoso autonomo 3
4 Distinguere le funzioni del sistema nervoso centrale da quelle del sistema nervoso periferico nei vertebrati Descrivere il neurone evidenziando le funzioni delle diverse parti Definire le sinapsi Spiegare le funzioni delle cellule gliali e della guaina mielinica Spiegare ed analizzare gli eventi che determinano il potenziale d azione Spiegare come si propaga l impulso nervoso distinguendo tra propagazione continua e saltatoria Evidenziare l importanza della guaina mielinica Spiegare come funziona una sinapsi chimica utilizzando come esempio la giunzione neuromuscolare Elencare i principali neurotrasmettitori Distinguere l encefalo dal midollo spinale e la sostanza grigia dalla sostanza bianca Spiegare l organizzazione del telencefalo Distinguere nel diencefalo il talamo, l ipotalamo e l epifisi collegandoli alle rispettive funzioni Distinguere il sistema autonomo in ortosimpatico, parasimpatico. Comprendere come il sistema nervoso controlla, modula e integra le funzioni del corpo umano in risposta alle variazioni dell ambiente interno ed esterno L istologia del sistema nervoso I potenziali d azione La trasmissione sinaptica La struttura del midollo spinale Le funzioni del midollo spinale L encefalo Il sistema nervoso periferico MODULO 6: GLI ORGANI DI SENSO: L occhio Gennaio Le tre parti che formano l occhio: La retina, I pigmenti fotosensibili, Le cavità dell occhio Descrivere la struttura dell occhio specificando la funzione di ogni sua parte Individuare nella retina la struttura che riceve ed elabora le informazioni visive Distinguere i coni dai bastoncelli Definire la fovea Spiegare il ruolo delle opsine Descrivere la funzione di umor acqueo e umor vitreo Comprendere che le informazioni che giungono agli organi effettori - come esempio l occhio- dal sistema nervoso sono il risultato dell elaborazione dei segnali captati dall ambiente esterno e interno dai recettori sensoriali dell occhio, utilizzato come esempio. Il senso della vista MODULO 7: L APPARATO ENDOCRINO : L ipofisi Febbraio Gli ormoni come messaggeri chimici La natura chimica dei diversi ormoni Ormoni idrosolubili e liposolubili Il rilascio di ADH e ossitocina da parte della neuroipofisi Gli ormoni prodotti dall adenoipofisi Ormoni sessuali Descrivere le caratteristiche di un ormone Distinguere le cellule endocrine dalle cellule bersaglio Distinguere tra ormoni peptidici, ormoni steroidei e ormoni derivati da amminoacidi Spiegare il meccanismo d azione degli ormoni idrosolubili e di quelli liposolubili Elencare le ghiandole endocrine del corpo umano associandole alle rispettive funzioni Descrivere le azioni dell ADH e dell ossitocina Elencare gli ormoni secreti dall adenoipofisi distinguendo le tropine dagli ormoni ad azione diretta 4
5 Elencare gli ormoni prodotti dalle gonadi maschili e femminili Distinguere i caratteri sessuali primari da quelli secondari, associandoli agli ormoni che li determinano Comprendere l importanza degli ormoni dell ipofisi, utilizzato come esempio, per controllare, modulare e integrare le funzioni del corpo umano in risposta alle variazioni dell ambiente interno ed esterno Panoramica dell apparato endocrino L ipofisi Le ovaie e i testicoli MODULO 8: L APPARATO GENITALE Marzo Le caratteristiche della riproduzione umana L anatomia dell apparato riproduttore maschile L anatomia dell apparato riproduttore femminile La spermatogenesi L oogenesi Il controllo ormonale dell attività sessuale Il controllo ormonale nel maschio Il ciclo ovarico e il ciclo uterino Il controllo ormonale del ciclo femminile Fecondazione e le primissime fasi dello sviluppo embrionale. Le fasi della fecondazione La segmentazione e l impianto Il ruolo della placenta Il parto Descrivere gli organi dell apparato riproduttore maschile e le ghiandole annesse Spiegare perché i testicoli si trovano in una cavità esterna rispetto al corpo Descrivere gli organi dell apparato riproduttore femminile Descrivere le tappe che portano alla formazione degli spermatozoi partendo dagli spermatogoni Spiegare la funzione dei tubuli seminiferi, delle cellule di Sertoli e delle cellule interstiziali Descrivere le tappe che portano alla formazione delle cellule uovo partendo dagli oogoni Confrontare la spermatogenesi con l oogenesi evidenziando analogie e differenze tra i due processi Individuare gli ormoni ipofisari e ipotalamici che controllano la produzione sia degli ormoni femminili sia di quelli maschili Descrivere le tappe della segmentazione distinguendo la morula dalla blastocisti Spiegare la struttura e la funzione della placenta Elencare gli ormoni prodotti durante il parto spiegandone le funzioni Distinguere la fase di travaglio dalla fase espulsiva Comprendere le differenze e la complementarietà degli apparati riproduttori maschile e femminile che permettono la formazione e l incontro dei gameti per consentire la nascita di un nuovo individuo Acquisire la consapevolezza che il processo di fecondazione innesca nella donna una complessa serie di eventi che portano allo sviluppo di un organismo completo e autonomo L apparato genitale maschile L apparato genitale femminile Il ciclo riproduttivo femminile La fecondazione e le primissime fasi dello sviluppo embrionale. Il travaglio e il parto MODULO 9: L APPARATO CARDIOVASCOLARE Aprile Un sistema chiuso con una doppia circolazione L anatomia dell apparato cardiovascolare I movimenti del sangue L anatomia del cuore Il ciclo cardiaco Il battito cardiaco Struttura e funzione delle arterie I capillari Struttura e funzione delle vene Gli scambi nei capillari La funzione delle arteriole 5
6 Gli elementi figurati e il plasma Gli eritrociti I leucociti Le piastrine Descrivere la circolazione doppia e completa Descrivere la struttura del cuore Distinguere le arterie dalle vene Spiegare il percorso del sangue nel corpo umano partendo dal lato destro del cuore Descrivere i tre strati che formano la parete del cuore Descrivere gli eventi del ciclo cardiaco distinguendo la sistole dalla diastole Indicare la funzione delle valvole cardiache e i problemi derivanti da loro malfunzionamento Spiegare come insorge e si propaga il battito cardiaco Descrivere la struttura delle arterie e delle vene in relazione alle loro rispettive funzioni Descrivere la rete capillare correlandola con gli scambi effettuati tra il sangue in essa contenuto e le cellule Evidenziare i meccanismi che consentono al sangue di ritornare al cuore Indicare le sostanze che attraversano liberamente la parete dei capillari Elencare gli elementi figurati e le loro rispettive funzioni Descrivere la composizione del plasma e le sue funzioni Descrivere gli eritrociti e il trasporto dei gas respiratori Distinguere i diversi tipi di leucociti e le rispettive funzioni Spiegare il processo di coagulazione del sangue Comprendere il ruolo fondamentale svolto dal cuore nel sistema cardiovascolare e l importanza di una perfetta coordinazione dei meccanismi che lo azionano e lo regolano Mettere in relazione l efficienza della circolazione con il proprio stato di salute Le funzioni del sangue I componenti del sangue I gruppi sanguigni La struttura e l organizzazione del cuore Il flusso ematico nel cuore Il battito cardiaco Il ciclo cardiaco La struttura e le funzioni dei vasi sanguigni MODULO 9: IL SISTEMA LINFATICO ED IMMUNITARIO Maggio I vasi linfatici e i linfonodi Le difese aspecifiche cellulari e chimiche L infiammazione Il processo di riconoscimento degli antigeni I recettori antigenici Funzioni dei linfociti T e dei linfociti B La risposta immunitaria primaria Gli anticorpi (cenni) I linfociti T helper e citotossici La risposta immunitaria secondaria (cenni) L immunità acquisita (cenni) Descrivere il sistema linfatico distinguendo i vasi linfatici dai linfonodi Descrivere i sistemi di difesa costituiti dalla cute, dalle membrane e dai loro secreti Elencare le difese aspecifiche di natura chimica e cellulare Descrivere il processo infiammatorio evidenziando il ruolo della febbre e dell istamina Spiegare come l organismo riconosce gli antigeni Mettere in relazione la varietà dei determinanti antigenici con la variabilità genetica Spiegare come si formano i linfociti per selezione clonale distinguendo le cellule effettrici dalle cellule della memoria Distinguere l immunità umorale dall immunità cellulare Spiegare la sequenza di passaggi che dà luogo alla risposta primaria Descrivere la struttura degli anticorpi Spiegare come gli anticorpi neutralizzano gli antigeni Distinguere i linfociti T helper dai citotossici 6
7 Spiegare come si acquisisce la memoria immunologica Spiegare perché la risposta secondaria è più rapida di quella primaria Distinguere tra immunità attiva e passiva Acquisire le informazioni essenziali per comprendere l importanza della tutela della Obiettivi minimi propria salute, nonché la complessità dei meccanismi messi in atto dal nostro corpo per combattere le malattie I due tipi di immunità Il sistema linfatico Conoscenza delle principali funzioni e strutture relative ai diversi apparati e sistemi Descrivere con un lessico semplice e corretto le principali strutture di organi e apparati. Saper mettere in relazione le funzioni di organi e apparati. Per lo svolgimento del programma si fa uso del libro di testo e ci si attiene a quanto vi è esposto; inoltre si privilegia l aspetto funzionale piuttosto che una descrizione mnemonica. Sono state eliminate tutte quelle parti con un lessico eccessivamente dettagliato e specifico. METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI (modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni, strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi individuati dal Consiglio di classe) Metodo induttivo attraverso una discussione guidata per rilevare i prerequisiti e le conoscenze pregresse. Lezione frontale per definire gli obiettivi, inquadrare l argomento, fornire dati, concetti, esempi e terminologia Lavoro di gruppo per approfondire l argomento, scambiare informazioni, abituarsi all esposizione orale, esercitarsi, costruire schemi ed elaborare mappe concettuali Visione di audiovisivi STRUMENTI Libro di testo: Conosciamo il corpo umano di Tortora, Derrickson. Ed: Zanichelli Audiovisivi Appunti Mappe concettuali Materiali di laboratorio 7
8 Microscopi CRITERI DI VALUTAZIONE E MODALITÀ DI VERIFICA (con riferimento a quanto stabilito a livello di dipartimenti): - dei tempi di massima in cui si intendono collocare le prove di verifica - degli strumenti che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione) Relativamente alla valutazione periodica i docenti di scienze naturali, preso atto che la disciplina non prevede da ordinamento l obbligo di svolgere prove scritte, ma tenuto conto dell opportunità di garantire un congruo numero di prove di valutazione per ciascun quadrimestre, ritengono adeguato prevedere almeno 2 prove per ciascun quadrimestre che, se si ritiene utile, possono anche essere di natura scritta. L oggettività della valutazione verrà garantita dal docente attraverso una corretta interpretazione della risposte fornite dagli allievi nelle prove orali in ordine al raggiungimento degli obiettivi come indicati nella programmazione annuale (valutazione sufficiente) alla complessità della risposta fornita alla ricchezza degli approfondimenti e dei collegamenti effettuati ed all uso corretto e puntuale della terminologia scientifica (valutazione superiore alla sufficienza). Il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi comporterà una valutazione non sufficiente. La valutazione si esprime con voti numerici da uno a dieci. Per le prove scritte verrà usata la griglia di valutazione come di seguito descritta: Voti % Descrittori Grav. Grav Grav Insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Discreto Distinto Ottimo Insuff Insuff Insuff Per i voti da 1 a 3 si considera una valutazione gravemente insufficiente con obiettivi non raggiunti Per i voti da 4 a 5 si considera una valutazione insufficiente con obiettivi parzialmente raggiunti Per i voti da 6 a 7 si considera una valutazione sufficiente con obiettivi raggiunti Per i voti da 8 a 10 si considera una valutazione soddisfacente con obiettivi pienamente raggiunti DATA FIRMA 8
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