Consuntivo 2005 BRUNO SPAGNOLETTI. MERCATO DEL LAVORO E OCCUPAZIONE Quadro dedicato alle dinamiche della REGIONE LIGURIA e della PROVINCIA DI GENOVA

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1 CENTO CONFEDERALE INTEGRATO CAMERA DEL LAVORO DI GENOVA E REGIONALE LIGURIA UFFICIO ECONOMICO BRUNO SPAGNOLETTI Consuntivo 2005 MERCATO DEL LAVORO E OCCUPAZIONE Quadro dedicato alle dinamiche della REGIONE LIGURIA e della PROVINCIA DI GENOVA GENOVA 8 MAGGIO 2006

2 Materiali Indagini e Rapporti dell Ufficio Economico I materiali sono pubblicati in Internet bruno.spagnoletti@liguria.cgil.it liguria@mail.cgil.it 2

3 Come avevamo anticipato nei precedenti REPORT, i dati resi disponibili per il 2005 confermano una positiva inversione di tendenza nelle dinamiche del mercato del lavoro e della occupazione in Liguria e delineano significativi avanzamenti rispetto ai dati medi del consuntivo 2004, nonostante il ciclo piatto che continua a segnare il trend economico della Regione. La positiva inversione di tendenza che sembra sottendere la media ligure, non trova però conferma nelle dinamiche del mercato del lavoro e della occupazione che segnano la Città metropolitana e la Provincia di Genova a differenza dei processi censiti nelle altre Province del ponente e del levante ligure. LIGURIA: LE DINAMICHE MACRO ECONOMICHE IN SINTESI Dal nostro osservatorio, peraltro supportato da altre autorevoli fonti statistiche e dalle previsioni di Istituti di indagine, verifichiamo che sia la Liguria, sia la Provincia di Genova - per il secondo anno consecutivo (2004 e 2005) - dovrebbero registrare una decrescita o al massimo una crescita zero. I segnali di moderata e graduale ripresa registrati nel 2 semestre 2005, in linea con la tendenza nazionale, non sono tali da ammortizzare il consuntivo di sostanziale stagnazione del primo periodo del 2005 e da cambiare il segno negativo della crescita del PIL in ragione di anno. Le prospettive di un relativo ritorno alla crescita sono rinviate al 2006 e al Nel consuntivo del 1 trimestre 2006 e nelle previsioni generali di tendenza, infatti, sembra rafforzarsi una moderata ripresa del ciclo economico ligure in linea con il trend previsto a livello nazionale. Le previsioni di una crescita del PIL oltre l 1% è indotta sia dagli avanzamenti già consolidati negli assetti industriali e societari delle imprese industriali strategiche di Genova e della Liguria, sia dalle positive dinamiche congiunturali che sembrano spingere una ripresa dei consumi, una maggiore tonalità della produzione industriale e aspettative positive in relazione al clima di fiducia, alla domanda, al portafoglio ordine ed al fatturato del sistema delle imprese. Dal punto di vista settoriale i segnali di moderata ripresa sembrano informare orizzontalmente tutti i settori economici della Liguria con alcune difficoltà nei traffici per i porti di Genova e di La Spezia ed una parziale frenata della corsa delle costruzioni. 3

4 I dati disponibili per il consuntivo 2005 evidenziano invece - una sostanziale stagnazione dei consumi da parte delle famiglie; la ripresa delle vendite nella Grande Distribuzione non ammortizza le criticità e le difficoltà della piccola e media distribuzione. Il Sistema delle imprese chiude l anno in relativa crescita di 879 imprese attive (da nel 2004 a nel 2005) ed un aumento percentuale dello 0,71%. La crescita riguarda soprattutto le imprese delle costruzioni, delle attività immobiliari, informatiche e di ricerca, le attività nei settori dei trasporti e delle comunicazioni, l istruzione, la sanità e i servizi sociali ed in particolare le imprese artigiane che aumentano di ben 546 unità. Dal punto di vista settoriale continua la fase di stagnazione dell agricoltura ligure con qualche segnale di ripresa nell area del savonese, mentre l industria manifatturiera non riesce a performare i risultati del 2004, nonostante le indicazioni di tenuta dei comparti dell high-tech e della meccanica nei settori della metalmeccanica, impiantistica e cantieristica. Indicazioni critiche provengono dai settori della plastica, della chimica e dei materiali da costruzioni in relazione alle aspettative per la produzione ed il fatturato. Il settore delle costruzioni anche nel 2005 ha confermato un relativo dinamismo, con segnali di frenata nel 4 trimestre con un forte rallentamento delle iniziative pubbliche ed una relativa espansione delle iniziative private. Il sistema portuale ligure ha evidenziato risultati con luci ed ombre e comunque inferiori ai porti concorrenti : lo scalo savonese registra performance eccellenti, mentre perdono colpi sia il porto di La Spezia che di Genova. Per il turismo i dati a consuntivo del 2005 confermano la perdita di competitività del settore e radicalizzano una tendenza critica di lungo periodo soprattutto nella capacità di attrazione della componente straniera. Gli arrivi sono diminuiti su base annua del 2,1% e le giornate di presenza del 4,2%. L unica Provincia che evidenzia risultati positivi in controtendenza è quella di La Spezia dove il segmento del turismo di nicchia e la valorizzazione delle risorse naturali (Cinque Terre e Golfo dei Poeti) mostra un moderato recupero sia negli arrivi, sia nelle presenze. Nel settore del commercio prosegue il ciclo negativo nel commercio al dettaglio in un contesto nazionale di stagnazione. 4

5 Cala il volume delle vendite nella piccola distribuzione del 2,5% e nella media dell 1,5%, mentre cresce il fatturato della Grande Distribuzione dell 1 per cento rispetto allo 0,7% della tendenziale media italiana. IL MERCATO DEL LAVORO E LE DINAMICHE DELLA OCCUPAZIONE Nella media anno del 2005 le forze lavoro della Liguria ovvero l insieme delle persone occupate e disoccupate, risultano aumentate di 14 mila unità pari ad una variazione positiva del 2,17% rispetto all 1,2% del Nordovest e allo 0,4% della media italiana. Gli occupati crescono di 13 mila unità con un aumento del 2,14% a fronte dell 1,3% del Nordovest e dello 0,7% della media paese. Le persone in cerca di occupazione aumentano invece di mille unità in termini di valori e del 2,7 in termini percentuali rispetto allo 0,2 del nordovest ed una flessione del 3,7 per cento nella media nazionale. TAVOLA 1: POPOLAZIONE 2005 PER CONDIZIONE E PROVINCIA IN MIGLIAIA AREA OCCUPATI IN CERCA NON FORZE LAVORO TOTALE LIGURIA GENOVA Fonte: ISTAT 2006 TAVOLA 2: DIFFERENZE 2005/2004 PER CONDIZIONE E PROVINCIA IN MIGLIAIA AREA OCCUPATI IN CERCA NON FORZE LAVORO TOTALE LIGURIA GENOVA Fonte: ELABORAZIONE UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA SU ISTAT Le prime due Tavole evidenziano in maniera esplicita l inversione di tendenza registrata nelle dinamiche del mercato del lavoro nel 2005 sul 2004: aumenta l occupazione ligure del 2,14% ed aumenta contemporaneamente la disoccupazione, ovvero le persone in cerca di occupazione del 2,7%; mentre restano stabili le non forze lavoro che però rappresentano ben il 53,26% dell insieme della popolazione tra i 15 e i 64 anni ed il 121% rispetto agli occupati della Liguria. 5

6 Siffatta linea di tendenza trova una sua negativa anomalia nella provincia di Genova, dove si registra contemporaneamente il fenomeno dell invarianza della occupazione, dell aumento delle persone in cerca di occupazione e dell aumento delle non forze lavoro. TAVOLA 3: FORZE LAVORO 2005 E DIFFERENZE 2004 AREA MASCHI +O FEMMINE TOTALE + O LIGURIA GENOVA Nella Tavola 3 relativa alle forze lavoro si evidenzia un distribuzione quasi paritaria tra uomini e donne dell aumento delle forze lavoro 2005 della Liguria a conferma di una tensione del lavoro che riguarda sia gli uomini che le donne; In Provincia di Genova invece l aumento relativo delle forze lavoro riguarda unicamente le donne ed in particolare le donne che cercano lavoro. TAVOLA 4: TASSO DI ATTIVITA ANNI 2005 E DIFFERENZE 2004 AREA MASCHI +O FEMMINE TOTALE + O LIGURIA 74,2 0,7 55,6 1,1 64,8 0,9 GENOVA 74,0-0,9 55,8 0,3 64,8-0,2 Il tasso di attività ovvero il rapporto tra le persone appartenenti alle forze lavoro e la popolazione superiore ai 15 anni, continua a permanere ben al di sotto della media del Nordovest e sopra la media nazionale di oltre due punti. Sul tasso di attività non si evidenziano particolari discrasie tra le dinamiche di Genova e la media ligure. TAVOLA 5: OCCUPATI 2005 PER SESSO E PROVINCIA E DIFFERENZE 2004 AREA MASCHI +O FEMMINE TOTALE + O LIGURIA GENOVA

7 L incremento occupazionale della Liguria è concentrato per il 77% tra i maschi e per il 23% tra le donne. In Provincia di Genova i dati censiti indicano un trend diverso: l aumento dell occupazione maschile sino a mille unità, è ammortizzato dall analoga riduzione dell occupazione femminile. TAVOLA 6: TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI 2005 E DIFFERENZE 2004 AREA MASCHI +O FEMMINE TOTALE + O LIGURIA 71,8 1,3 50,5 0,4 61,0 0,8 GENOVA 71,6-0,3 51,0-0,5 61,2-0,4 Le dinamiche del tasso di occupazione seguono gli andamenti del tasso di attività e risultano inferiori alla media del Nordovest e superiori alla media italiana. Gli incrementi relativi in ragione d anno segnano tutte le Province con l eccezione di Genova. TAVOLA 7: 0CCUPATI 2005 PER SETTORE E PROVINCIA LIGURIA IMPERIA SAVONA GENOVA LA SPEZIA AGRICOLTURA INDUSTRIA di cui COSTRUZIONI MANIFATTURA SERVIZI & TERZ TOTALI Fonte: ISTAT 2006 TAVOLA 8: DIFFERENZE 0CCUPATI 2005/2004 PER SETTORE E PROVINCIA LIGURIA GENOVA AGRICOLTURA 1 0 INDUSTRIA di cui >7-6 COSTRUZIONI 2 1 MANIFATTURA <6-7 SERVIZI & TERZ 4 7 TOTALI

8 Le Tavole 7 e 8 fotografano la distribuzione settoriale dell occupazione e indicano le variazioni rispetto al L aumento dell occupazione 2005 nella media ligure è orizzontale in tutti i settori e per quasi il 50% riguarda l industria nel suo complesso: una situazione che si riflette anche nelle dinamiche provinciali con l eccezione di Genova dove l industria nel suo complesso perde 6 mila unità; perdita compensata dall aumento significativo di 7 mila unità nel complesso dei servizi e del terziario. L aumento censito nell industria in senso stretto della Liguria è ad un primo impatto difficilmente spiegabile, ma si può motivare con l incremento delle imprese artigiane, delle micro imprese nei settori già segnalati e con il forte aumento delle imprese dirette da immigrati e soprattutto con gli effetti delle rettifiche censuarie indotte dalle regolarizzazioni di posizioni di lavoro pre-esistenti nel variegato mondo del sommerso che hanno determinato nel 2005 il conseguente aumento della popolazione residente di provenienza estera. TAVOLA 9: DIPENDENTI PER SETTORE E PER PROVINCIA 2005 LIGURIA IMPERIA SAVONA GENOVA LA SPEZIA AGRICOLTURA 4 <1 <2 <1 <1 INDUSTRIA di cui COSTRUZIONI MANIFATTURA SERVIZI & TERZ TOTALI Fonte: ISTAT 2006 TAVOLA 10: DIFFERENZE DIPENDENTI 2005/2004 PER SETTORE E PER PROVINCIA LIGURIA GENOVA AGRICOLTURA 1 0 INDUSTRIA di cui 0-8 COSTRUZIONI -1-1 MANIFATTURA 1-7 SERVIZI & TERZ TOTALI

9 La Tavola 9 indica la distribuzione settoriale dell occupazione dipendente e la Tavola 10 le variazioni rispetto al L occupazione dipendente aumenta relativamente in tutti i settori con l eccezione delle costruzioni che si riducono nelle Province di Genova e di Savona e aumentano in Provincia di Imperia. Nell industria invece ed in particolare nell industria in senso stretto continua a diminuire il numero dei dipendenti soprattutto in Provincia di Genova. Da evidenziare che l incremento straordinario del lavoro dipendente riguarda soprattutto il settore dei servizi e del terziario dove risulta concentrato ben il 93% dell aumento complessivo. Da sottolineare inoltre il forte aumento dei dipendenti nei servizi in Provincia di Genova che da sola assorbe il 71,5% dell incremento settoriale ligure e il 77% dell incremento complessivo dell occupazione ligure. L aumento censito per l occupazione dipendente da un lato si spiega con le stesse motivazioni dell aumento complessivo dell occupazione già evidenziate e con le regolarizzazioni di posizioni sommerse degli immigrati e dall altro con le nuove metodologie di rilevazione adottate nell indagine campionaria dell ISTAT. La nuova occupazione dipendente censita nel 2005 risulta, inoltre, fortemente segnata dalla flessibilità e dalla precarietà del lavoro attraverso il forte ricorso ai contratti a tempo determinato e alle nuove forme contrattuali previste dalla legge 30 soprattutto nel complesso dei settori dei servizi e del terziario. TAVOLA 11: INDIPENDENTI PER SETTORE E PER PROVINCIA LIGURIA IMPERIA SAVONA GENOVA LA SPEZIA AGRICOLTURA (1) (1) INDUSTRIA di cui 41 (8) (9) 18 7 COSTRUZIONI MANIFATTURA 19 (4) 4 7 (5) SERVIZI & TERZ (29) TOTALI Fonte: ISTAT

10 TAVOLA 12: DIFFERENZE INDIPENDENTI 2005/2004 PER SETTORE LIGURIA GENOVA AGRICOLTURA 1 0 INDUSTRIA di cui 8 (2) COSTRUZIONI 2 (2) MANIFATTURA 6 0 SERVIZI & TERZ TOTALI -2-2 L occupazione relativa al lavoro indipendente o autonomo nella media regionale subisce una flessione di 2 mila unità che è il risultato di un aumento in tutti i settori non compensato dal vero e proprio tracollo nei servizi e ne terziario ed in particolare nella piccola e media distribuzione: il calo nei servizi è di ben 11 mila unità. Aumenta invece l occupazione autonoma nei settori dell industria ed in particolare nell industria in senso stretto nelle Province del ponente e del Levante, mentre a Genova resta invariata con un aumento nelle costruzioni. TAVOLA 17: PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE 2005 PER SESSO M F TOTALI LIGURIA IMPERIA SAVONA GENOVA LA SPEZIA TAVOLA 18: TASSI DI DISOCCUPAZIONE PER SESSO E PROVINCIA 2005 M F TOTALI LIGURIA 3,2 9,1 5,8 IMPERIA 3,1 13,8 7,4 SAVONA 3,3 8,1 5,3 GENOVA 3,1 8,6 5,5 LA SPEZIA 3,6 8,5 5,8 Fonte: ISTAT E ELABORAZIONE UFFICIO ECONOMICO CGIL LIGURIA 10

11 Il tasso di disoccupazione continua positivamente a scendere raggiungendo la soglia del 5,8% anche se resta ancora al di sopra del tasso medio del Nordovest. Il dato di Genova è ancora migliore del dato medio regionale. Sul tasso di disoccupazione va evidenziato il dato di Imperia che per il secondo anno consecutivo risulta nettamente superiore alla media ligure e conferma il primato in negativo soprattutto per il dato del Tasso di disoccupazione femminile. TAVOLA 19: PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE 2005/2004 PER SESSO E PROVINCIA M F TOTALI LIGURIA IMPERIA SAVONA GENOVA LA SPEZIA TAVOLA 20: TASSI DI DISOCCUPAZIONE 2005/2004 PER SESSO E PROVINCIA IN PERCENTUALE M F TOTALI LIGURIA -0,8 1 0 IMPERIA -2,1-1,0-2,2 SAVONA -0,9 1,1-0,1 GENOVA -0,7 1,5 0,3 LA SPEZIA 0,1 1,3 0,7 11

12 QUADRO DI SINTESI DINAMICHE OCCUPAZIONE LIGURIA PER MACRO SETTORI INDUSTRIA OCCUPATI PER SETTORE E POSIZIONE: INDUSTRIA DIPENDENTI INDIPENDENTI TOTALI VARIAZIONI Fonte ISTAT 2006 Gli occupati nel complesso delle attività industriali (industria manifatturiera e costruzioni) aumentano di 8 mila unità con una variazione percentuale del 6,45 a fronte dell 1,6% del Nordovest e del l 1,0% della media italiana. L aumento dell occupazione nell industria risulta interamente concentrato nell occupazione indipendente che in Liguria in netta controtendenza con il trend del Nordovest e del Sistema Paese cresce di oltre il 24 per cento a fronte di una riduzione del 4,7 nell area del Nordovest e del 2,8 nella media italiana. L anomalia ligure peraltro da noi già evidenziata nei mesi scorsi si spiega e si motiva da un lato con la forte crescita della micro-impresa artigiana e con la diffusione di esperienze e forme imprenditoriali costruite e gestite da soggetti immigrati, soprattutto nei settori delle costruzioni e dei servizi all industria; e dall altro con consistenti fenomeni di decentramento, terziarizzazione ed esternalizzazione di fasi del ciclo produttivo accelerati nel corso del 2005 e direttamente proporzionali ad una caduta di capacità di incidenza delle diverse strutture del Sindacato a cominciare dal livello aziendale sulle forme di innovazione dell organizzazione del lavoro nell industria in senso stretto. Una riflessione a parte va inoltre fatta in relazione ai destini lavorativi degli ex Co. Co. Co. I dati evidenzierebbero che la stragrande maggioranza degli ex Co. Co. Co. che prestavano la loro prestazione nel complesso dell industria, si sarebbero trasformati in Collaboratori a progetto transitando in figure di lavoro autonomo ed indipendente. 12

13 AGRICOLTURA OCCUPATI PER SETTORE E POSIZIONE: AGRICOLTURA DIPENDENTI INDIPENDENTI TOTALI VARIAZIONI Fonte ISTAT 2006 Gli occupati in agricoltura aumentano di unità come effetto di un aumento dei lavoratori dipendenti. L aumento medio sul totale 2004 è dell 8,33 e del 33,3 sui dipendenti Nel Nordovest l aumento è rispettivamente del 2,3 3 del 9,9 per cento, mentre in Italia si verifica una riduzione del 4,3 ed un aumento del 4,9 per cento. TERZIARIO & SERVIZI OCCUPATI PER SETTORE E POSIZIONE: SERVIZI DIPENDENTI INDIPENDENTI TOTALI VARIAZIONI Fonte ISTAT 2006 Nel complesso dei servizi & del terziario l occupazione aumenta di 3 mila unità con una variazione positiva dello 0,63%, trend inferiore della media del nordovest dell 1,2% e della stessa media nazionale dello 0,9%. Anche nei settori dei servizi e del terziario si evidenzia una ulteriore anomalia ligure, ma questa volta attiene alle diverse velocità delle dinamiche del lavoro dipendente: 1. in Liguria il lavoro dipendente nei servizi 6 nel terziario cresce di 14 mila unità con una variazione del 4,29% a fronte del 3,0 del nordovest e del 2,7 dell Italia; 2. il lavoro indipendente si contrae di 11 mila unità con un trend negativo del 7,58% a fronte del 3,3% del nordovest e del 3,6% dell Italia. 13

14 SINTESI OCCUPAZIONE LIGURIA OCCUPATI TOTALI PER POSIZIONE DIPENDENTI INDIPENDENTI TOTALI VARIAZIONI Fonte ISTAT 2006 In conclusione l occupazione ligure nel 2005 riferita al complesso dei settori aumenta di 13 mila unità con un aumento del 2,14% a fronte dell 1,3% del Nordovest e dello 0,7% della media paese. L occupazione dipendente aumenta di 15 mila unità come effetto di una forte crescita nei servizi & nel terziario, di una relativa crescita nell agricoltura e di una invarianza nell industria nel suo complesso. L aumento percentuale è del 3,57% a fronte del 3,2 del nordovest e del 2,6 della media italiana. L occupazione indipendente si contrae di 2 mila unità come effetto di una forte riduzione nei servizi, di una invarianza nell agricoltura e di un consistente aumento nell industria nel suo complesso. I NUOVI FENOMENI DELLA FLESSIBILITA E DELLA PRECARIETA DEL LAVORO Nelle dinamiche occupazionali che sottendono il trend ligure degli ultimi anni, si registra una forte accentuazione delle forme di lavoro flessibili e precarie; forme che segnano sempre più spesso i destini lavorativi dei giovani liguri. Le diverse tonalità delle forme flessibili e precarie sia rispetto all orario di lavoro, sia rispetto a nuove tipologie di contratto, si diffondono anche nel 2005 con un trend significativo e critico se è vero che oramai, nelle nuove assunzioni della Liguria, i contratti diversi superano i contratti a tempo indeterminato come viene evidenziato anche dal sistema EXCELSIOR. Nel 2005 a fronte di 100 assunzioni, il 43% avviene con contratti a tempo indeterminato, il 43% con contratti a tempo determinato, l 11,1% con contratto di apprendistato e il 2,9% con altre forme. 14

15 Le forme di lavoro part-time si attestano sul 12,5 per cento e raggiungono medie del 24 per cento nel lavoro femminile. Il part-time orizzontale (orario contrattuale ridotto distribuito nella settimana lavorativa) riguarda il 9,2 per cento e il 18,7 nel lavoro femminile. Il part-time verticale (giornate ridotte rispetto alle giornate contrattuali) riguarda il 3,3 per cento e il 5,7 per cento nel lavoro femminile. Le diverse forme atipiche e le nuove forme contrattuali previste dalla nuova legislazione giuslavolistica si attestano all incirca sul 12,4% con medie di oltre 70 mila unità e le diverse forme della precarietà e del lavoro irregolare dal nero al grigio supera in media le 85 mila unità. Nonostante il progressivo forte aumento delle forme di lavoro flessibili e precarie registrate nell ultimo decennio e acceleratesi con velocità esponenziale negli ultimi anni, l ISTAT offre un quadro delle forme di lavoro censite e storicamente consolidate in cui è ancora nettamente prevalente la forma contrattuale a tempo indeterminato a prescindere dal regime di orario a tempo pieno o parziale. TAVOLA 13: OCCUPATI 2005 PER SETTORE DI ATTIVITA ECONOMICA, TIPOLOGIA DI ORARIO E SESSO TEMPO PIENO PARZIALE TEMPO PIENO PARZIALE M F M F TOTALI TOTALI AGRICOLTURA INDUSTRIA di cui COSTRUZIONI MANIFATTURA SERVIZI & TERZ TOTALI I dati complessivi indicherebbero che il l 86% dell occupazione (534 mila su 620 mila) sarebbe a tempo pieno e il 14% (86 su 620 mila) a tempo parziale. Il lavoro dipendente invece sarebbe cosi articolato: 88% nelle varie forme contrattuali a tempo indeterminato e il 12% nelle varie forme a tempo determinato, di cui il 57% donne (29 mila su 51 mila). La maggior parte dei contratti a tempo determinato sarebbe concentrato nei settori dei servizi e del terziario (42 mila su 51 mila) con una incidenza percentuale di oltre l 80% del totale. 15

16 Nell industria nel suo complesso i contratti a tempo determinato inciderebbero per il 18% (9 mila su 51 mila). Nell agricoltura il 40% del complesso del lavoro dipendente sarebbe inquadrato con contratto a tempo determinato. TAVOLA 15: DIPENDENTI 2005 PER SETTORE DI ATTIVITA ECONOMICA, TIPOLOGIA DI ORARIO E SESSO TEMPO IND. DETERMIN TEMPO IND. DETERMIN M F M F TOTALI TOTALI AGRICOLTURA INDUSTRIA di cui COSTRUZIONI MANIFATTURA SERVIZI & TERZ TOTALI VALUTAZIONI CONCLUSIVE Nella valutazione critica delle dinamiche medie 2005 sul 2004 vanno approfonditi i seguenti fenomeni tendenziali: l aumento dell occupazione 2005 di 13 mila unità è in parte effetto di trascinamento di rapporti di lavoro già in essere nel 2004 in forme sommerse ; rapporti emersi nel 2005 per effetto delle regolarizzazioni dei cittadini stranieri registrati in anagrafe; la popolazione, infatti, è aumentata nel periodo di 19 mila unità. le rettifiche censuarie registrate nel 2005 hanno registrato posizioni residenti da qualche anno di soggetti migranti che sono potuti emergere proprio perché avevano già acceso una posizione lavorativa o autonoma o dipendente. 16

17 Si motivano così almeno in parte - i forti aumenti registrati tra i lavoratori dipendenti nell agricoltura e soprattutto nei servizi (lavori di cura, servizi personali alla famiglia ecc.) e si motiva sempre cosi l aumento record dell occupazione tra gli indipendenti nel complesso dell industria; aumento quest ultimo indotto da un lato, come abbiamo già sottolineato, dalla forte crescita delle imprese artigiane e dalla diffusione di esperienze e forme imprenditoriali costruite e gestite da soggetti immigrati, soprattutto nei settori delle costruzioni e dei servizi all industria; e dall altro a consistenti fenomeni di decentramento, terziarizzazione ed esternalizzazione di fasi del ciclo produttivo accelerati nel corso del Va colto e valorizzato in termini positivi il processo di forte crescita delle imprese artigiane, dell occupazione dipendente nel complesso dei servizi e del terziario, la lenta risalita dell occupazione dipendente agricola e la diffusione delle imprese gestite da nuovi imprenditori extra comunitari, nonché la tenuta e lo sviluppo del settore delle costruzioni. Va colto e valorizzato che per la prima volta dopo molti anni si è bloccato il processo di caduta dell occupazione dipendente nel complesso dell industria, anche se è ipotizzabile che siffatto risultato sia indotto dall effetto combinato di una relativa crescita dell occupazione diretta nel comparto delle costruzioni e di una relativa decrescita nell industria in senso stretto. Restano molto critiche nei nuovi avviamenti le forme della flessibilità e della precarietà del lavoro; e per alcuni settori dei servizi, del terziario e della pubblica amministrazione si è oramai giunti ad un livello di guardia non più tollerabile per i destini delle nuove generazioni in ingresso nel mercato del lavoro. Bruno Spagnoletti Ufficio Economico Centro Integrato Camera del lavoro di Genova e Regionale Liguria LIGURIA VIA SAN GIOVANNI D ACRI GENOVA 17