Gruppo Forre CNSAS. 1 delegazione FVG
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- Renato Antonini
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1 Gruppo Forre CNSAS 1 delegazione FVG
2 la forra (o canyon) è una gola, una profonda spaccatura creata dall erosione fluviale; la forra è uno spazio confinato caratterizzato dalla presenza di un torrente che scorre incassato in un alveo roccioso che in base alla portata ne determina il livello di difficoltà. Praticamente è l anello di congiunzione fra l alpinismo e la speleologia Possiamo dire che la progressione in forra è profondamente condizionata da: AMBIENTE CONFINATO (talvolta quasi iogei), privo o quasi di vie di fuga PRESENZA COSTANTE DELL ACQUA in tutte le sue forme BASSE TEMPERATURE dovute alla scarsa insolazione o alla presenza i navai TORRENTI e CASCATE con forte corrente TRAPPOLE ACQUATICHE dovute alla particolare morfologia dell alveo (turbolenze, rulli, sifoni, scavernamenti..) PRESENZA DI VERTICALI e CASCATE PRESENZA DI VASCHE e BACINI spesso profondi e molto lunghi SUPERFICI SCIVOLOSE SCARICHE DI SASSI e VALANGHE PIENE
3 Per tutti questi motivi negli anni sono state elaborate tutta una serie di tecniche di progressione e di equipaggiamenti specifici. Le tecniche, in particolare, sono il risultato dell esperienza maturata in decenni di pratiche del canyoning e dall analisi sistematica di tutti gli incidenti verificatisi in questo periodo. Quindi possiamo dire che la moderna tecnica di canyoning affonda le sue radici nella statistica degli incidenti, da quelli più gravi ai semplici contrattempi; è da li che si è partiti, analizzandone le cause fino a trarne le debite conclusioni, che si sono concretizzate in indicazioni precise sull equipaggiamento, sulle procedure operative e sulle tecniche più sicure.
4 In una normale forra, dove c è la presenza costante dell acqua (molto spesso con portate consistenti), il rischio prevalente senz altro è l annegamento, quindi, quasi tutte le tecniche di progressione (e a maggior ragione in operazione di soccorso) saranno finalizzate a ridurre al minimo questo rischio.. Partendo da questo punto, per ogni singola manovra, oltre ad avere la perfetta padronanza di tutte le tecniche, è indispensabile saper analizzare puntualmente i rischi (attenta osservazione di tutti i segnali ambientali), adottare la conseguente
5 strategia d'azione (la strategia d azione dev essere 1 SICURA, 2 RAPIDA, 3 SEMPLICE) e pianificare SEMPRE una strategia d emergenza (azioni che tentano di rimediare ad un inconveniente quando, per un errore di valutazione o per un contrattempo, a strategia si è rilevata errata). Ed è proprio in quest ultima situazione che i tempi di reazione devono essere pressoché immediati (un paio di minuti); da qui si comprende che la conoscenza, l esperienza, l affiatamento del gruppo sono determinanti.
6 Soccorso in forra: la squadra regionale del soccorso alpino specializzata in forra conta 22 persone (fra operatore di soccorso in forra OSF e tecnici di soccorso in forra TSF) sparse su tutto il territorio della regione. Sempre all interno della squadra c è un paramedico che rappresenta un presidio sanitario avanzato indispensabile per supportare, durante tutte le ore del recupero, il ferito fino al suo arrivo in un struttura sanitaria adeguata.
7 l equipaggiamento personale consiste in: Vestiario appropriato. Muta stagna, muta umida, calzari, guanti, scarpe Imbragatura specifica casco Longe doppia (lunga corta) Discensore piranha più otto di servizio Corda (semistatica riposta nel kitboule) Moschettoni, cordini, carrucola, anelli di fettuccia, daisy chain Bloccanti/staffa per risalite
8 Fischietto Corpetto di aiuto al galleggiamento Cesoia Zaino Bidoncino stagno Mentre l equipaggiamento collettivo è costituito da Corde (semistatica riposta nel kitboule) Placchette, anelli Moschettoni, cordini, carrucole doppie, anelli di fettuccia Sacca armo Trapano tassellatore Materassino isolante
9 Materiale sanitario Teli termici Fornello, pentolino cibo ed accessori Tuta isotermica Barella stagna Con l avvento della barella canyon (studiata ed in seguito realizzata dalla commissione tecnica forre del soccorso alpino nel 1993), la tecnica di soccorso in forra è stata completamente rivoluzionata;
10 si è passati da tecniche di teleferica fissa necessarie per mantenere il ferito fuori dall acqua (tecniche molto lente e laboriose) a tecniche di calata diretta della barella in acqua sfruttando così le sue doti di galleggiabilità che facilitano e velocizzano il recupero La barella canyon è fondamentalmente costituita da un telaio di protezione in ABS o kevlar, un sarcofago stagno in neoprene con cerniera stagna, cinghiaggi d immobilizzazione. La barella può essere fissa o smontabile (2 pezzi) che ne facilitano il trasporto.
11 Schemi operativi: lo schema operativo raccoglie regole codificate con l obbiettivo di gestire al meglio uomini e materiali al fine di ridurre al minimo i tempi d intervento del resto è del tutto evidente che per interventi impegnativi e di lunga durata (anche ore) in forre complesse richiedono spesso squadre numerose e devono essere gestite al meglio. È opportuno quindi che ognuno abbia ben chiaro proprio ruolo ed il quadro d insieme dell operazione.
12 Normalmente al ricevimento della chiamata di soccorso (usualmente tardo pomeriggio sera) si allertano tutti i tecnici specialisti (OF, OSF, TSF) e più tutti i tecnici d appoggio (squadre alpine, speleo..) parte la squadra di primo intervento (i più vicini al luogo dell incidente) che ha il compito di entrare in forra alla ricerca del targhet, effettuare una prima valutazione della situazione, prestare i primi soccorsi per poi comunicare al resto della squadra tutte le notizie necessarie per ottimizzare l intervento.
13 A questo punto entrano in azione le squadre attrezzisti e la squadra barella. I primi (2 tecnici esperti per squadra) hanno il compito di allestire le corde di servizio sulle verticali ed agli ostacoli significativi che necessitano di una messa in sicurezza La seconda (4%8 tecnici per il trasporto, 1 uomo sicura, 1 apripista) hanno il compito del trasporto della barella sia su verticali (necessita di meno uomini) che su tratte orizzontali (più uomini, più faticoso)
14 Nella normale progressione con barella in soccorso si adotta la tecnica a cingolo cioè i tecnici/attrezzisti che si trovano dietro la barella, appena recuperato tutto il materiale si portano velocemente in testa alle altre persone al fine di attrezzare la prossima verticale.
15 Quest anno, come per tutte le altre specializzazioni del CNSAS, anche per le forre, la scuola nazionale tecnici soccorso in forra ha pubblicato il manuale tecnico specifico che in quasi 1000 pagine racchiude tutte le tecniche, le manovre e gli schemi operativi da adottare in qualsiasi intervento di soccorso in Forra
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