LA GESTIONE DEL TRAUMA

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1 Congresso Regionale SIMEU Lombardia Varese 26 Settembre 2013 LA GESTIONE DEL TRAUMA Daniele Destro Infermiere AAT Varese

2 PREHOSPITAL TRAUMA CARE PRIMARY SURVEY VALUTAZIONE DELLA SCENA DINAMICA DELL EVENTO

3 VALUTARE LA SCENA IDENTIFICARE IL PROBLEMA DELIMITARLO NELLO SPAZIO DEFINIRNE LE DIMENSIONI IDENTIFICARE I PERICOLI VALUTARE LA NECESSITÀ DI AIUTO COSA PENSATE DI FARE SE NON AVETE CAPITO COSA È SUCCESSO?

4 VALUTAZIONE AZIONE

5 VALUTARE LA SCENA SCOPO 1. GARANTIRE LA SICUREZZA 2. VALUTARE L ACCESSIBILITA AI FERITI 3. VALUTARE IL NUMERO/TIPOLOGIA DI FERITI 4. RILEVARE LA DINAMICA DELL EVENTO

6 VALUTARE LA SCENA COMPRENSIONE DELLA DINAMICA DELL EVENTO IDENTIFICAZIONE DEL MECCANISMO DI LESIONE FORMULAZIONE DELL INDICE DI SOSPETTO

7 VALUTARE LA SCENA DINAMICA DELL EVENTO: MECCANISMO DI LESIONE LESIONE TRAUMATICA: RISULTANTE DELL INTERAZIONE TRA CORPO DELLA VITTIMA ED UN ENERGIA (cinetica o meccanica, termica, chimica, elettrica o radiante) IL PIÙ COMUNE AGENTE TRAUMATICO È DATO DALL APPLICAZIONE DELL ENERGIA ENERGIA CINETICA LEGATA AL MOVIMENTO

8 VALUTARE LA SCENA DINAMICA DELL EVENTO: MECCANISMO DI LESIONE LEGGI FISICHE UN CORPO MANTIENE IL PROPRIO STATO DI QUIETE O DI MOTO FINCHÉ NON INTERVIENE SU DI LUI UNA FORZA ESTERNA CHE MODIFICA TALE STATO (2 legge di Newton) L ENERGIA NON PUÒ ESSERE NÉ CREATA NÉ DISTRUTTA MA SOLO CAMBIARE FORMA (legge della conservazione dell energia)

9 LEGGI DEL TRAUMA VALUTARE LA SCENA DINAMICA DELL EVENTO: MECCANISMO DI LESIONE IL CORPO UMANO NON HA MEMORIA DEL TRAUMA SUBITO MENTRE I VEICOLI CE L HANNO IL PASSAGGIO DI GRANDI QUANTITÀ DI ENERGIA AL CORPO CREA LESIONI L ENERGIA CINETICA È LA CAUSA PIÙ FREQUENTE DI LESIONI TRAUMATICHE

10 DINAMICA DELL EVENTO: MECCANISMO DI LESIONE UTILITÀ INDICE DI SOSPETTO INDIVIDUAZIONE TEMPESTIVA DELLE LESIONI TRATTAMENTO 5-15 % DEI PAZIENTI CON LESIONI GRAVI COINVOLTI IN EVENTI AD ALTA ENERGIA È ASINTOMATICO ALLA PRIMA VALUTAZIONE (MECCANISMI DI COMPENSO)

11 CADUTA DA > 4.5 m (adulto) > 3.6 m (bambino) RIMBALZO DEL VEICOLO > 6 m RIENTRAMENTI DELL ABITACOLO DINAMICA DELL EVENTO INDICI DI TRAUMA MAGGIORE EIEZIONE DELLA VITTIMA ROLL OVER PEDONE/MOTOCICLISTA SBALZATO A DISTANZA ARROTAMENTO PASSEGGERO DECEDUTO ROTTURA DEL PARABREZZA A RAGNATELA ESTRICAZIONE PROLUNGATA COINVOLGIMENTO DI MEZZO PESANTE ESPLOSIONI (blast) FERITE DA ARMA DA FUOCO e PENETRANTI > 40 cm LATO FERITO > 50 cm LATO OPPOSTO

12 VALUTARE LA SCENA

13 MECCANISMO DI LESIONE INCIDENTI DELLA STRADA TRASFERIMENTO DI ENERGIA CINETICA AL CORPO TEORIA DEL TRIPLICE IMPATTO: COLLISIONE DEL VEICOLO COLLISIONE DEL CORPO CONTRO IL VEICOLO COLLISIONE DEGLI ORGANI CONTRO IL CORPO

14

15 MECCANISMO DI LESIONE INCIDENTI DELLA STRADA DEFORMAZIONI ESTERNE DEL VEICOLO INDICANO L ENERGIA LIBERATA DEFORMAZIONI INTERNE DEL VEICOLO INDICANO LA SEDE DI IMPATTO DEL CORPO DEFORMAZIONI (lesioni) DEL CORPO INDICANO LE LESIONI SUBITE

16 MECCANISMO DI LESIONE INCIDENTI DELLA STRADA INCIDENTI TRA AUTOVEICOLI impatto frontale impatto laterale impatto posteriore roll-over INCIDENTI MOTOCICLISTICI INVESTIMENTO PEDONI/CICLI

17 IMPATTO FRONTALE RIENTRAMENTO DEL CRUSCOTTO ROTTURA PARABREZZA A RAGNATELA SCIVOLAMENTO IN AVANTI RETRAZIONE DELLA PEDALIERA DEFORMAZIONE DEL VOLANTE

18 IMPATTO LATERALE DEFORMITÀ ESTERNE DEFORMITÀ INTERNE DEFORMAZIONE DI PORTIERE E SEDILI

19 IMPATTO POSTERIORE DEFORMITÀ ESTERNE DEFORMITÀ INTERNE DANNI AL POGGIATESTA SEGNI DI URTO DA CONTRACCOLPO

20 ROLL-OVEROVER DEFORMITÀ ESTERNE DEFORMITÀ INTERNE LESIONI ESTREMAMENTE VARIABILI E DIFFUSE

21 EIEZIONE DEL VEICOLO IL RISCHIO DI EIEZIONE DAL VEICOLO DIPENDE DAL MANCATO USO DEI SISTEMI DI RITENZIONE (cinture, seggiolini..) E AUMENTA LA POSSIBILITÀ DI LESIONI GRAVI DEL 600% LESIONI CONTRO IL VEICOLO + LESIONI CONTRO OSTACOLI E/O TERRENO

22 INCIDENTI MOTOCILISTICI

23 INCIDENTI MOTOCILISTICI CAUSA PRINCIPALE DI MORTE: TRAUMA CRANICO LE LESIONI DIPENDONO DA: IMPATTO INIZIALE + IMPATTI SUCCESSIVI IMPORTANTE VALUTARE: DEFORMAZIONI DELLA MOTO DISTANZA DAL PUNTO DI IMPATTO DEFORMAZIONE DELLE SUPERFICI URTATE CASCO TIPO DI SUPERFICIE URTATA

24

25 IMPATTO PRIMARIO IMPATTO SECONDARIO IMPATTO TERZIARIO INVESTIMENTO PEDONE/CICLISTA NEL BAMBINO È FREQUENTE IL TRASCINAMENTO E L ARROTAMENTO

26 CADUTA DALL ALTO RAPIDA DECELLERAZIONE VERTICALE IL TIPO DI LESIONE DIPENDE DA 3 FATTORI: ALTEZZA DELLA CADUTA TIPO DI SUPERFICIE DI IMPATTO PARTE CORPOREA DI PRIMO IMPATTO LESIONI DIRETTE ED INDIRETTE

27 CADUTA DALL ALTO LESIONI DIRETTE (da primo impatto): Fratture capo, rachide, gambe, piedi LESIONI INDIRETTE: Fratture vertebre tratto lombare, lesione degli organi parenchimatosi addominali LESIONI DA IMPATTO SUCCESSIVO: Trauma cranio-facciale, fratture polsi e/o arti superiori NEL BAMBINO < AI 5 ANNI, IL CAPO È LA SEDE DI PRIMO IMPATTO

28 LESIONI DA SCOPPIO 1.INCIDENTI INDUSTRIALI 2.INCIDENTI DOMESTICI 3.INCIDENTI STRADALI 4.INCIDENTI AEREI-FERROVIARI 5.FERITE D ARMA DA FUOCO

29 LESIONI PRIMARIE: da propagazione dell onda di lesione LESIONI SECONDARIE: LESIONI SECONDARIE: da materiali proiettati dall esplosione LESIONI TERZIARIE: da proiezione dell infortunato

30 LESIONI DA SCOPPIO LESIONI PRIMARIE ORGANI CAVI ORECCHIO TRATTO GASTRO-INTESTINALE LESIONI SECONDARIE DIPENDONO DA: CARATTERISTICHE DEL MATERIALE massa e velocità ZONA CORPOREA COLPITA LESIONI TERZIARIE DIPENDONO DALLA: DISTANZA A CUI IL CORPO È STATO PROIETTATO DALLA SUPERFICIE DI IMPATTO DALLA PARTE DEL CORPO DI PRIMO IMPATTO LE LESIONI PRIMARIE SONO LE PIÙ SEVERE E MISCONOSCIUTE

31 FERITE DA ARMA DA FUOCO DIPENDONO DA: distanza da cui è partito il proiettile calibro e tipo di arma LA FERITA È COSTITUITA DA TRE ELEMENTI: foro di entrata foro di uscita lesioni interne

32 PERCHE E IMPORTANTE VALUTARE LA DINAMICA DELL EVENTO

33 1. FORMULARE INDICE DI SOSPETTO 2. VALUTAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA APPROFONDITA 3. PAZIENTI ASINTOMATICI NON SOTTOSTIMATI (TRIAGE ) 4. CENTRALIZZAZIONE (TRAUMA CENTER ) 5. GOLDEN HOUR 6. NESSUN RITARDO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO INTRAOSPEDALIERO

34 FATTORI CHE INFLUISCONO NEGATIVAMENTE LA VALUTAZIONE DELLA DINAMICA

35 1. ASTANTI CREANO CONFUSIONE - INTERFERENZE 2. PAZIENTE GIA A BORDO MSB 3. PAZIENTI APPARENTEMENTE ASINTOMATICI 4. MANCANZA DI SICUREZZA SULLA SCENA 5. CONDIZIONI METEREOLOGICHE AVVERSE 6. SCENARI COMPLESSI CON PIU FERITI 7. PAZIENTI PEDIATRICI 8. EMOTIVITA

36 CONCLUSIONI ARRIVATI SUL POSTO DELL INTERVENTO: CHIEDERE COSA È SUCCESSO OSSERVARE LA SCENA VALUTARE TUTTI I RISCHI PER CHIUNQUE (AUTOPROTEZIONE ) CONSIDERARE LA DINAMICA DELL EVENTO FORMULARE UN INDICE DI SOSPETTO VALUTARE IL PAZIENTE TRATTAMENTO

37 GRAZIE

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