MODALITÀ APPLICATIVE DELLE N.T.A DEL VIGENTE P.R.G. - ATTO D INDIRIZZO. Viste le Norme Tecniche di Attuazione del vigente P.R.G.:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MODALITÀ APPLICATIVE DELLE N.T.A DEL VIGENTE P.R.G. - ATTO D INDIRIZZO. Viste le Norme Tecniche di Attuazione del vigente P.R.G.:"

Transcript

1 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE MODLITÀ PPLICTIVE DELLE N.T. DEL VIGENTE P.R.G. - TTO D INDIRIZZO Viste le Norme Tecniche di ttuazione del vigente P.R.G.: SI DISPONE QUNTO SEGUE CPO I Disposizioni generali rt. 2 Parametri ed indici urbanistici ed edilizi D.F.:Distanza minima tra gli edifici In tutte le zone omogenee: i fini delle verifiche sulle distanze minime dei manufatti, si tiene conto della sola altezza del manufatto di progetto e non degli edifici circostanti esistenti, fermo restando il rispetto del D.I. 1444/68 (è prescritta in tutti i casi la distanza minima assoluta di m. 10 tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti); i fini delle verifiche delle distanze minime si calcola la proiezione ortogonale delle pareti dell edificio di progetto rispetto agli edifici esistenti circostanti (vedi schemi allegati ). Nelle zone 3 (art. 13 delle N.T..): i fini delle verifiche delle distanze tra pareti finestrate con gli edifici antistanti (minima pari a m 10), la norma si applica anche se solo una delle due pareti degli edifici sia finestrata, viceversa non si applica nel caso in cui le pareti frontistanti provviste unicamente di luci come definite dal Codice Civile, ovvero dotate unicamente di porte per l accesso agli edifici. Con riferimento alla norma della zona 3 che prevede la distanza minima pari all altezza del manufatto, si precisa che in caso di pareti cieche, si tiene conto esclusivamente della distanza minima pari a m 6, pertanto qualora il manufatto di progetto abbia altezza superiore a m 6 (es. edificio con 3 piani fuori terra) sarà possibile mantenere l edificio a m 6 dalla parete esistente, semprechè entrambe le pareti siano cieche. Tra le pareti finestrate deve essere sempre verificato con idonea sezione il ribaltamento a 45 verso il fabbricato frontistante (anche in caso di sopralzo o di intervento che modifica l altezza dell edificio esistente) sul piano orizzontale quota + 0,00, in modo da garantire la distanza in relazione all altezza del manufatto. Tali disposizioni, di indirizzo generale, sono applicabili anche alle zone omogenee D, e per gli edifici con destinazione diversa dalla residenza. 1

2 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE La verifica delle distanze, si determina con riferimento alle pareti dei fabbricati principali; pertanto non sono conteggiate nelle distanze i porticati, le tettoie, le logge, i balconi, le scale di tipo aperto e i fabbricati accessori (es. autorimesse, ripostigli, rustici ) se di altezza non superiore a m 2,50. Tali modalità sono indicativamente riassunte negli schemi grafici illustrativi, che formano parte integrante della presente disposizione di servizio. SC -Superficie coperta: Difficoltà interpretative sono sorte nella corretta interpretazione di : 1) pensiline in aggetto ; nel merito si chiarisce che tali strutture, al fine di non essere computate come indice urbanistico, devono essere aggettanti rispetto alla facciata dell edificio e non costituire struttura autonoma ancorata al suolo, inoltre per le pensiline di copertura degli ingressi pedonali, si considerano aggettanti nei soli casi in cui le stesse siano poggianti su un unico setto in muratura e/o a sbalzo. 2) Scale esterne aperte : si considerano tali se le stesse sono completamente aperte sui lati, ad eccezione dei parapetti che possono essere realizzati sia pieni che di tipo aperto; qualora la scala sia addossata alle murature esterne dell edificio, affinché la stessa non sia computata come indice urbanistico dovrà essere aderente ad una sola parete dell edificio; in tutti gli altri casi la scala dovrà essere computata come superficie coperta. Rf Rapporto filtrante: dovrà essere sistemata a verde, tale dizione si considera tale anche se è costituita da green block di tipo aperto in cls o prato armato, purchè posato su letto di sabbia in modo da far defluire le acque nel sottosuolo; l applicazione di tale metodologia comporta la dimostrazione da parte del progettista mediante particolari costruttivi. Per quanto attiene i progetti di ampliamento in aree totalmente pavimentate (esempio aree industriali con residua capacità edificatoria), il calcolo della superficie filtrante può essere non verificato sull intero lotto a condizione che sia dimostrato un effettivo miglioramento rispetto alla situazione originaria (verifica sulla superficie fondiaria virtuale necessaria all ampliamento). rt. 6 - Parcheggi ed autorimesse privati Tale norma non chiarisce alcuni aspetti progettuali in particolare: 2

3 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE Si precisa che, in caso di dimostrata impossibilità nel reperire all interno del lotto di pertinenza, la dotazione obbligatoria per il parcamento delle auto, la facoltà di pertinenziare i posti auto è applicabile per tutte le destinazioni d uso degli immobili. Qualora l intervento edilizio su edificio esistente sia di modesta entità (ampliamenti di slp e/o cambi di destinazione ad uso terziario/commerciale) e il relativo calcolo per la dotazione di parcheggio dovuto per legge, sia inferiore a mq 18 compresi gli spazi di manovra (12.50 mq di sosta mq di manovra), non è necessario il reperimento di detta superficie in quanto non consentirebbe un reale utilizzo dell area a ciò destinata essendo inferiore ad un posto auto. Non è ammesso frazionare artificiosamente l intervento al fine di eludere la normativa sul reperimento dei parcheggi. Si definisce che le dimensioni minime per l individuazione di un posto auto sono indicate in 5.00 m x 2.50 m. Qualora si esegua intervento di ristrutturazione edilizia in attuazione dell art. 27 della LR 12/05 e s.m.i. mediante totale demolizione di un rustico e/o edificio fatiscente con conseguente sua ricostruzione, sarà necessario verificare il reperimento dei posti auto così come previsto per le nuove costruzioni in ottemperanza alle disposizioni della legge 122/89 e s.m.i. e alle N.T.. vigenti. Per quanto attiene gli interventi a carattere commerciale, terziario e produttivo si dispone che in linea di principio almeno il 50% della superficie da reperire (comprensiva di spazi di manovra) sia destinata alla sosta/stallo dei veicoli. La rampa di accesso ai box interrati non può essere conteggiata negli spazi di manovra, trattandosi di superficie destinata al transito dei veicoli. rt. 13: zone 1-ambiti di recupero edilizio- modalità di intervento Per gli immobili di cui alla lettera c) nuove costruzioni definite planivolumetricamente- ed individuate nelle tavole di Piano, si dispone la facoltà di intervenire ai sensi dell art. 27 commi a-b-c-d della L.R. 12/05, agli immobili esistenti e per i quali alla data di entrata in vigore della L.R. 12/05 non siano state approvate le relative unità minime d intervento. E altresì consentita l applicazione del recupero del sottotetto esistente ai sensi degli art della L.R. 12/05 non essendo l altezza massima indicata (espressa in metri) un parametro riferito agli immobili esistenti, bensì applicabile ai soli casi di totale demolizione con successiva ricostruzione per tutti i casi di attuazione delle nuove costruzioni definite planivolumetricamente come individuate dalle tavole di piano in conformità alle prescrizioni del P.R.G. 3

4 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE VERIFIC DELLE DISTNZE TR FRICTI-- SCHEMI GRFICI LLEGTI Si individuano due tipologie ricorrenti: a) Edificio esistente a distanza dal confine inferiore a 5 ml e nuovo edificio da realizzare sul lotto limitrofo; b) Edifici esistenti a distanza inferiore di 10 ml su due lotti limitrofi o nello stesso lotto. Tipologia a) PRETE FINESTRT LOTTO D EDIFICRE PRETE NON FINESTRT CONFINE Il nuovo edificio () dovrà distare 10 ml dalle pareti finestrate di quello esistente () che è posto a meno di 5 ml dal confine, effettuando la proiezione delle pareti finestrate. CSO 1 ) Edificio esistente con parete finestrata, nuovo edificio da realizzare. La parete di che è in corrispondenza di dovrà distare sempre almeno 10 ml e pari all altezza del fabbricato, che sia finestrata o meno parete finestrata proiezioni di su pareti finestrate 3 ml 7 ml CONFINE proiezioni di su PINT CSO 2 ) Edificio esistente con parete non finestrata, nuovo edificio da realizzare. La parete di che è in corrispondenza di dovrà distare almeno 10 ml (sempre nel rispetto dell altezza dell edificio)se si vuole realizzare finestrata, diversamente le due pareti non finestrate possono distare tra loro 6 metri. 4

5 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE parete non finestrata pareti finestrate 3 ml 7 ml proiezioni di su N..: la parete di non finestrata corrispondente ad non dovrà costituire un unica parete con le altre finestrate (per non trovarsi nel caso in cui la nuova parete finestrata di si trovi a distanza inferiore di 10 ml dalla parete non finestrata di ). Si ritiene che lo sfalsamento tra le pareti debba essere almeno dello spessore di almeno 50 cm. CSO 3 ) Edificio esistente con parete non finestrata al piano terra 3e edificio esistente C con parete non finestrata al piano terra a distanza inferiore ai 10 metri. E ammesso realizzare un sopralzo nell edificio C con parete finestrata al livello del primo piano, verificando comunque il rispetto dei 10 metri. parete finestrata 10 ml C 3 ml 5 ml pareti non finestrate SEZIONE In presenza di portici, la parete alla quale fare riferimento è quella interna al portico, ovvero un portico aperto non costituisce parete. CSO 4 ) Edificio esistente con portico e parete interna finestrata. Posso realizzare un nuovo edificio C con parere finestrata o non finestrata al livello del piano terra, a 10 ml dalla parete interna al portico. Se la parete interna di è non finestrata è ammissibile realizzare C con parete non finestrata a distanza inferiore ai 10 ml, che rispetti solo la distanza minima dei 6 metri. 5

6 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE portico 10 ml 3 ml 5 ml C parete finestrata esistente SEZIONE CSO 5 ) Edificio esistente obliquo rispetto al confine con parete finestrata. Per realizzare un nuovo edificio si procede alla verifica in base alle proiezioni delle pareti del fabbricato in progetto, considerando la distanza minima. 10 ml C 6

7 RE PINIFICZIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI COLOGNO MONZESE PINT N..: LE PRESENTI VERIFICHE SI PPLICNO NCHE PER EDIFICI CHE SORGONO SUL MEDESIMO LOTTO e TR PRETI DELLO STESSO EDIFICIO. 7

CITTÀ DI POTENZA UNITA DI DIREZIONE EDILIZIA E TERRITORIO

CITTÀ DI POTENZA UNITA DI DIREZIONE EDILIZIA E TERRITORIO ITTÀ DI POTENZ UNIT DI DIREZIONE EDILIZI E TERRITORIO Prot. n 398/ET Potenza, 27.7.2007 ircolare n. 6/2007 l Personale U.D. Edilizia e Territorio OGGETTO: RITERI DI VERIFI DEL RISPETTO DI QUNTO PREVISTO

Dettagli

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza. Area Tecnica Settore Edilizia Privata ed Urbanistica. Prot Longare, lì 23/05/2012

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza. Area Tecnica Settore Edilizia Privata ed Urbanistica. Prot Longare, lì 23/05/2012 OMUNE DI LONGRE Provincia di Vicenza rea Tecnica Settore Edilizia Privata ed Urbanistica Via G. Marconi 26 36023 Longare (VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 edilizia.privata@comune.longare.vi.it

Dettagli

ART. 1 DEFINIZIONI... 2 ART. 2 DESTINAZIONI D USO AMMESSE... 3 ART. 3 PARAMETRI E INDICI... 4 ART. 4 PARCHEGGI PRIVATI... 4

ART. 1 DEFINIZIONI... 2 ART. 2 DESTINAZIONI D USO AMMESSE... 3 ART. 3 PARAMETRI E INDICI... 4 ART. 4 PARCHEGGI PRIVATI... 4 INDICE ART. 1 DEFINIZIONI... 2 1.1 DESTINAZIONI... 2 1.2 SLP (mq): SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO... 2 1.3 V (mc) = VOLUME... 2 1.4 H (m): ALTEZZA MASSIMA DEL FABBRICATO... 2 1.5 IT (mc/mq): INDICE VOLUMETRICO

Dettagli

N.T.A. PIANO DELLE REGOLE

N.T.A. PIANO DELLE REGOLE VIGENTE ART. 2 INDICI E PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI St: Superficie territoriale (mq) E la superficie complessiva delle aree necessarie per l'attuazione degli interventi, comprensiva di tutte le aree

Dettagli

PGT Piano di Governo del Territorio

PGT Piano di Governo del Territorio Comune di Torre de Busi (Provincia di Lecco) PGT Piano di Governo del Territorio Variante n 3 ESTRATTO NORME TECNICHE PIANO DELLE REGOLE Il progettista LEO arch. Domenico del T 1 INDICE NORME VARIATE 2.

Dettagli

Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio

Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio TAVOLO DELLE PROFESSIONI TECNICHE PIETRASANTA 18 SETTEMBRE 2014 DISTANZE ART. 4 NTA Distanze tra edifici: 10 mt pareti finestrate (DM 1444/68) Distanze tra

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto VARIANTE AL PIANO ATTUATIVO PER L EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE VIA S. D ACQUISTO BAGNO DI GAVORRANO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1 Oggetto della disciplina.

Dettagli

COMUNE DI CERESOLE D ALBA

COMUNE DI CERESOLE D ALBA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI CERESOLE D ALBA Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (estratto delle Norme di Attuazione del PRG vigente in quanto il Comune non ha ancora effettuato l'adeguamento

Dettagli

PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1

PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1 POLITECNICO DI MILANO ESAME DI STATO ABILITAZIONE PROFESSIONE DI PIANIFICATORE IUNIOR PRIMA SESSIONE 2012 QUARTA COMMISSIONE SEZIONE B SETTORE PIANIFICAZIONE PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1 Contesto

Dettagli

Settore Governo del Territorio

Settore Governo del Territorio Settore Governo del Territorio RELAZIONE TECNICA allegato A (nuova costruzione, ampliamento, sopralzo, autorimesse, incremento di Snr, corpi accessori, opere di urbanizzazione (art. 3 c. 1.e D.P.R. 380/2001))

Dettagli

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Regione Lombardia comune Lonate Ceppino PGT PIANO di GOVERNO del TERRITORIO adottato in data 15 novembre 2012 approvato in data 10 giugno 2013 Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. ALLEGATO A MODALITA DI

Dettagli

Disposizioni provinciali in materia di distanze. Art. 1 Disposizioni generali

Disposizioni provinciali in materia di distanze. Art. 1 Disposizioni generali Disposizioni provinciali in materia di distanze Art. 1 Disposizioni generali 1. Questa deliberazione disciplina, ai sensi dell articolo 59, comma 2, della legge provinciale: a) le distanze minime tra edifici

Dettagli

Art. 1 Disposizioni generali.

Art. 1 Disposizioni generali. ALLEGATO 2 DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1) (Testo coordinato dell'allegato 2 alla deliberazione della Giunta provinciale n. 2023

Dettagli

COMUNE DI PALERMO. PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809

COMUNE DI PALERMO. PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809 COMUNE DI PALERMO PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Premessa. Le presenti norme sono di supporto al piano

Dettagli

Ai fini dell'applicazione delle presenti Norme, si utilizzano le seguenti definizioni:

Ai fini dell'applicazione delle presenti Norme, si utilizzano le seguenti definizioni: Art. 3 - Definizioni Ai fini dell'applicazione delle presenti Norme, si utilizzano le seguenti definizioni: 1. Zona Parte del territorio definita dalla Variante Generale del P.R.G. in base a caratteri

Dettagli

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (dal Regolamento Edilizio Comunale approvato con D.C.C.... pubblicata, per estratto, sul B.U.R...., conforme alla D.C.R. 29/7/1999, n. 548-9691, approvato ai sensi

Dettagli

riccardo albertini architetto COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

riccardo albertini architetto COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - PROGETTO: RICHIESTA DI MODIFICA NON SOSTANZIALE AL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO - P.U.A. "LETIZIA" Convenzione del 03/02/2010 rep. 65797

Dettagli

Allegato A. ESTRATTI STRUMENTO URBANISTICO GENERALE (VIGENTE, VARIANTE) ART e 24 DELLE NTA DEL PRG

Allegato A. ESTRATTI STRUMENTO URBANISTICO GENERALE (VIGENTE, VARIANTE) ART e 24 DELLE NTA DEL PRG COMUNE DI DOLO Provincia di Venezia settore urbanistica ed edilizia privata VARIANTE URBANISTICA PARZIALE - AI SENSI DEL I COMMA, ARTICOLO 48 DELLA LEGGE REGIONALE 23 APRILE 2004 N. 11, AI SENSI DELLE

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE Art. 1 PRESCRIZIONI GENERALI L area interessata dal Piano di Lottizzazione è quella compresa nell ambito indicato con apposita grafia nelle seguenti

Dettagli

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) di cui all art. 87 della L.R. n.12/05, comportante variante parziale al P.R.G. vigente

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Tabella C2/A

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Tabella C2/A NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Tabella C2/A Indice Fondiario mc/mq 1.33 Assetto urbanistico Superficie destinata a servizi pubblici, Aree di cessione prossimo asilo comunale. Come indicato nel piano attuativo.

Dettagli

COMUNE DI COLLE S. LUCIA

COMUNE DI COLLE S. LUCIA COMUNE DI COLLE S. LUCIA COMUNE DI COLLE S. LUCIA - Variante Generale al P.R.G. Regolamento Edilizio - Adozione - Approvazione Delibera di Consiglio n. 54 Delibera di Consiglio n. 5726 del 16/08/1994 del

Dettagli

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte della Giunta Comunale come proposto da progettista Dirigente del Settore Gestione del

Dettagli

DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1)

DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1) DISPOSIZIONI PROVINCIALI IN MATERIA DI DISTANZE (articolo 58 della legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1) (approvate con deliberazione della Giunta provinciale n. 2023 di data 3 settembre 2010) Art. 1 Disposizioni

Dettagli

TITOLO III - PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI

TITOLO III - PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI TITOLO III - PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI Art. 16 - Altezza dei fronti della costruzione (Hf) 16.1 - Si definiscono fronti le proiezioni ortogonali delle singole facciate della costruzione,

Dettagli

COMUNE DI LICATA Dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio

COMUNE DI LICATA Dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio COMUNE DI LICATA Dipartimento Urbanistica e Gestione del Territorio VALUTAZIONE PREVENTIVA - RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA DESCRIZIONE INTERVENTO: Intervento rientrante nella tipologia di attività comprese

Dettagli

Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016

Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016 Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Genova Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016 Paolo De Lorenzi - 2016

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO NORME DI ATTUAZIONE VARIANTE CONFRONTO FRA NORME PROPOSTE E NORME APPROVATE DALLA COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO

REGOLAMENTO URBANISTICO NORME DI ATTUAZIONE VARIANTE CONFRONTO FRA NORME PROPOSTE E NORME APPROVATE DALLA COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO REGOLAMENTO URBANISTICO NORME DI ATTUAZIONE VARIANTE CONFRONTO FRA NORME PROPOSTE E NORME APPROVATE DALLA COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO NORME PROPOSTE Art. 28 Centri urbani - Zone di completamento.

Dettagli

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) di cui all art. 87 della L.R. n.12/05, comportante variante parziale al P.R.G. vigente

Dettagli

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (dal Regolamento Edilizio Comunale approvato con D.C.C.... pubblicata, per estratto, sul B.U.R...., conforme alla D.C.R. 29/7/1999, n. 548-9691, approvato ai sensi

Dettagli

ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento

ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento Città Metropolitana di Venezia PIANO PARTICOLAREGGIATO INSEDIAMENTO PER RESIDENTI STABILI A BIBIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE 1 SOMMARIO

Dettagli

Specifica operativa del Regolamento Edilizio

Specifica operativa del Regolamento Edilizio Comune di Padova Settore Edilizia Privata Settore Pianificazione Urbanistica Specifica operativa del Regolamento Edilizio Approvato con Deliberazione del C.C. n 41 del 05/06/2006 In vigore dal 10/07/2006

Dettagli

PIANO DI LOTTIZZAZIONE NELLA ZONA DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA C2ru SULIS E PIU. Località S Arrodia NORME DI ATTUAZIONE PARTE PRIMA.

PIANO DI LOTTIZZAZIONE NELLA ZONA DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA C2ru SULIS E PIU. Località S Arrodia NORME DI ATTUAZIONE PARTE PRIMA. COMUNE DI ORISTANO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO DI LOTTIZZAZIONE NELLA ZONA DI RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA C2ru SULIS E PIU Località S Arrodia NORME DI ATTUAZIONE PARTE PRIMA Generalità ART. 1 - VALIDITA'

Dettagli

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA CONFORME AL PGT - AREA DI TRASFORMAZIONE PUBBLICA TRP1 AMBITO CP1 d. IMMOBILIARE 2C S.p.A.

PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA CONFORME AL PGT - AREA DI TRASFORMAZIONE PUBBLICA TRP1 AMBITO CP1 d. IMMOBILIARE 2C S.p.A. PIANO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA CONFORME AL PGT - AREA DI TRASFORMAZIONE PUBBLICA TRP1 AMBITO CP1 d IMMOBILIARE 2C S.p.A. Via Nuova Rivoltana, 99 -Pioltello Arch. Maurizio Ferrari Ordine degli Architetti,Pianificatori

Dettagli

DEFINIZIONI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI

DEFINIZIONI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI Allegato A DEFINIZIONI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI Fino all'adeguamento previsto dall'articolo 12, comma 5, della l.r. 19/1999, in luogo delle definizioni di cui alla Parte prima, Capo I (Le definizioni

Dettagli

COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari 95 PIANO PARTICOLAREGGIATO "TOTTUBELLA" 1. IDENTIFICATIVI LOTTO NUMERO LOTTO INDIRIZZO RIFERIMENTI CATASTALI A 66 Via Santa Teresa di Gallura Foglio 93-101 N. CIVICO

Dettagli

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO

COMUNE DI ACQUI TERME Provincia di Alessandria AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO GENNAIO 2009 AREA CON DESTINAZIONE RESIDENZIALE EX CASEIFICIO MERLO LOCALIZZAZIONE AREA STRADARIO DI ACQUI TERME Area con destinazione residenziale

Dettagli

BANDO PER L ALIENAZIONE DI UN AREA A DESTINAZIONE INDUSTRIALE DI PROPRIETA COMUNALE A MEZZO DI ASTA PUBBLICA (AREA VIA CASTELLAZZO CASCINA OROMBELLA)

BANDO PER L ALIENAZIONE DI UN AREA A DESTINAZIONE INDUSTRIALE DI PROPRIETA COMUNALE A MEZZO DI ASTA PUBBLICA (AREA VIA CASTELLAZZO CASCINA OROMBELLA) Individuazione dell area Contornata in rosso l area di proprietà comunale oggetto di alienazione Estratto PGT RP 01 1 Estratto mappa catastale Estratto Norme tecniche di attuazione Piano delle Regole Art.

Dettagli

ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO (Delibera C.C. n. 20 del 16/07/2018)

ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO (Delibera C.C. n. 20 del 16/07/2018) ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO (Delibera C.C. n. 20 del 16/07/2018) Parametri urbanistici ed edilizi vigenti fino all adeguamento del PRGC previsto dall articolo 12, comma 5, della L.R. 19/1999. 1 2

Dettagli

Legge provinciale per il governo del territorio 2015 novellata. Regolamento urbanistico- edilizio provinciale II PARTE

Legge provinciale per il governo del territorio 2015 novellata. Regolamento urbanistico- edilizio provinciale II PARTE Legge provinciale per il governo del territorio 2015 novellata Regolamento urbanistico- edilizio provinciale II PARTE dott.ssa Lucia Frenguelli dott. Corrado Braito Trento, 27 giugno 2017 4 luglio 2017

Dettagli

Legge provinciale per il governo del territorio 2015 novellata. Regolamento urbanistico edilizio provinciale II PARTE

Legge provinciale per il governo del territorio 2015 novellata. Regolamento urbanistico edilizio provinciale II PARTE Legge provinciale per il governo del territorio 2015 novellata Regolamento urbanistico edilizio provinciale II PARTE dott.ssa Lucia Frenguelli dott. Corrado Braito Trento, 6 ottobre 2017 1 FOCUS STANDARD

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI CITTADELLA PROVINCIA DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. C3/150 - PDL via Case Bianche OGGETTO Realizzazione di un marciapiede, parcheggio e verde pubblico nell ambito del PDL. COMMITTENTE

Dettagli

PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1

PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI Art. 13. Altezza dei fronti della costruzione (Hf) 1. Si definiscono fronti le proiezioni ortogonali delle

Dettagli

COMUNE di MONTECHIARUGOLO

COMUNE di MONTECHIARUGOLO COMUNE di MONTECHIARUGOLO UFFICIO URBANISTICA PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO ai sensi della L. 17.2.92 n.179 e dell art. 20 della L.R. 30.1.95 n.6 e successive modificazioni e integrazioni "C5/7 MONTICELLI

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO ATTUATIVO AREA EX-CROMOS - CERRO MAGGIORE (MI) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1 - Oggetto delle norme Le presenti norme disciplinano gli interventi edilizi previsti per l attuazione del Piano

Dettagli

Comune di Casnigo VARIANTE PGT Piano dei Servizi 20 febbraio 2018

Comune di Casnigo VARIANTE PGT Piano dei Servizi 20 febbraio 2018 INDICE 1. Elementi costitutivi del Piano dei servizi... 2 2. Zona S1: aree per l'istruzione pubblica... 2 3. Zona S2: aree per servizi pubblici... 2 4. Zona S3: aree per attrezzature religiose... 2 5.

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO

REGOLAMENTO EDILIZIO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI MONTEU ROERO Provincia di Cuneo C.A.P. 12040 - Tel. 0173.90.131 PEC monteu.roero@cert.ruparpiemonte.it REGOLAMENTO EDILIZIO estratto Titolo III Parametri ed

Dettagli

oneri di urbanizzazione primaria (residenziale e servizi) 40,00 oneri di urbanizzazione secondaria (residenziale)

oneri di urbanizzazione primaria (residenziale e servizi) 40,00 oneri di urbanizzazione secondaria (residenziale) TABELLA A ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA INCIDENZA ECONOMICA ONERI DI URBANIZZAZIONE PER INSEDIAMENTI RESIDENZIALI E PER SERVIZI (art. 38, commi 1 e 3, regolamento regionale 2/2015) IMPORTO

Dettagli

NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO

NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO Art. 1.03 DEROGHE ALLE PRESENTI NORME Deroghe alle presenti norme sono ammissibili nei limiti e nella forma stabiliti dall art. 41 quater, L. 17/8/1942 n. 1150,

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART. 1 PRESCRIZIONI GENERALI Il PdR di iniziativa Privata Corte il Mulino viene attuato nel rispetto delle norme di attuazione del P.R.G, delle previsioni del Piano di Recupero

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Le opere di urbanizzazione inerenti il Piano Particolareggiato sono già state realizzate e collaudate.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Le opere di urbanizzazione inerenti il Piano Particolareggiato sono già state realizzate e collaudate. RICHIESTA DI APPROVAZIONE DI VARIANTE AL PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA SU AREA DEFINITA DAL P.R.G. COME C3 15+27 VIA PASCOLI VIA PEDRIGNONE COMUNE DI SANTARCANGELO DI ROMAGNA, INSERITA

Dettagli

Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo

Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo Ecco le definizioni previste dall Allegato B. Termine Acronimo Definizione Altezza del fronte L altezza del fronte o della parete esterna di un edificio

Dettagli

Norme tecniche di Attuazione

Norme tecniche di Attuazione Comune di Cinquefrondi ( prov. Reggio Calabria ) 2017 Norme tecniche di Attuazione ) I Tecnici Arch. Valentina Ciminello Geom. Luigi Rocco Cotroneo 22/05/2017 Sommario Art. 1 Edificabilità e modalità di

Dettagli

OMISSIS OMISSIS IL CONSIGLIO COMUNALE

OMISSIS OMISSIS IL CONSIGLIO COMUNALE REGIONE PIEMONTE BU25 22/06/2017 Comune di Sezzadio (Alessandria) Approvazione modifiche al Regolamento Edilizio Comunale, deliberazione di C.C. n. 13 del 26/04/2017, a seguito del recepimento della deliberazione

Dettagli

Piano Attuativo di Iniziativa Privata

Piano Attuativo di Iniziativa Privata Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i

Dettagli

RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi dell'articolo 36 DPR e successive modifiche ed integrazioni CHIEDE

RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi dell'articolo 36 DPR e successive modifiche ed integrazioni CHIEDE in bollo - 1) Allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di GALLARATE RICHIEDENTE: RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE IN SANATORIA ai sensi dell'articolo 36 DPR 06.06.2001 e successive

Dettagli

COMUNE DI VERNANTE. Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

COMUNE DI VERNANTE. Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... COMUNE DI VERNANTE Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (dal Regolamento Edilizio Comunale approvato con D.C.C. 40 del 26/09/2003 pubblicata, per estratto, sul B.U.R. n. 44 del 30/10/2003., conforme

Dettagli

b) Aree in cessione facenti parte dell ambito Porzioni di aree, evidenziate con apposita simbologia sulle tavole del Programma Attuativo;

b) Aree in cessione facenti parte dell ambito Porzioni di aree, evidenziate con apposita simbologia sulle tavole del Programma Attuativo; Variante programma attuativo ambito 1 Tavola B_04 Norme Tecniche di Attuazione Art. 1- Disciplina urbanistica dell ambito L ambito disciplinato dalle seguenti norme, costituisce una zona ADP1 - area ex

Dettagli

Allegato 1 al Regolamento Edilizio

Allegato 1 al Regolamento Edilizio COMUNE DI SARCONI Provincia di Potenza Allegato 1 al Regolamento Edilizio QUADRO DELLE DEFINIZIONI UNIFORMI Approvato con Deliberazione di C.C. n.24 del 12/12/2018 IL TECNICO REDATTORE Dott. Salvatore

Dettagli

TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO

TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO Art. 1 Individuazione e consistenza dell area La superficie totale dell area di intervento comprensiva delle aree destinate alla viabilità è di mq 105643 di comparto ai quali

Dettagli

COMUNE DI BREGNANO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO IN VARIANTE AL PGT C5

COMUNE DI BREGNANO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO IN VARIANTE AL PGT C5 società di ingegneria capitale sociale 30.000 partita iva 01923080137 CCIAA COMO 01923080137 REA 227087 22100 Como via Anzi 8 t +39 031 300991 f +39 031 3319443 email piramide@piramidecomo.it posta certificata

Dettagli

SCHEDA D AMBITO scheda n. 1

SCHEDA D AMBITO scheda n. 1 SCHEDA D AMBITO scheda n. 1 tessuto urbano consolidato non soggetto a particolare disciplina intervento di nuova costruzione = lettera e), comma 1, art. 27, LR 12/05 e ampliamenti di edifici esistenti

Dettagli

PARAMETRI EDILIZI E URBANISTICI - DEFINIZIONI

PARAMETRI EDILIZI E URBANISTICI - DEFINIZIONI PARAMETRI EDILIZI E URBANISTICI - DEFINIZIONI Nota: le definizioni dei parametri sono riprese dal Regolamento Edilizio tipo della Regione Emilia-Romagna e confrontate la proposta del nuovo Regolamento

Dettagli

Servizio Edilizia Privata e Sportello Unico

Servizio Edilizia Privata e Sportello Unico COMUNE DI UDINE Servizio Edilizia Privata e Sportello Unico Commento illustrato agli artt. 2 e 4 del Regolamento Edilizio Definizioni dei parametri urbanistici ed edilizi 28 dicembre 2015 2 Introduzione

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Comune di Villa d Almè ATR2 SAN FAUSTINO ALLEGATO C COMUNE DI VILLA D ALME Provincia di Bergamo ATR2 SAN FAUSTINO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Norme Tecniche Attuazione pagina 1 di 5 PREMESSA Le presenti

Dettagli

Superfici principali

Superfici principali Superfici principali Descrizione Incidenza Annotazioni Superficie utile netta calpestabile 100% Muri perimetrali 100% calcolare fino allo spessore max di 50 cm Muri perimetrali in comunione 50% calcolare

Dettagli

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE NORME TECNICHE D ATTUAZIONE Art. 1 Il Piano di recupero ATR 3 convenzionato è redatto ai sensi della Legge n. 457/1978 s.m.i. Esso ha efficacia per 10 anni dalla data di stipula della convenzione urbanistica

Dettagli

Piano di Recupero di un gruppo di fabbricati denominati I Giannini in Loc. Manziana. Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI AREZZO

Piano di Recupero di un gruppo di fabbricati denominati I Giannini in Loc. Manziana. Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI AREZZO COMUNE DI AREZZO Piano di Recupero di un gruppo di fabbricati denominati I Giannini in Loc. Manziana. Proprietà: Azienda Agricola Fattoria di Policiano di Orietta Carpi Bono Norme Tecniche di Attuazione

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO (*)

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO (*) ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA COMUNE DI COLLEGNO RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO (*) DESCRIZIONE DEL SITO DI INSEDIAMENTO caratteri ambientali del sito aspetti relativi all'esposizione, morfologici,

Dettagli

COMUNE DI BUGGIANO (Provincia di Pistoia)

COMUNE DI BUGGIANO (Provincia di Pistoia) COMUNE DI BUGGIANO (Provincia di Pistoia) Prot. n. OSSERVAZIONI ALLA DELIBERA C.C. N. 38 DEL 12.08.2009 DI ADOZIONE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI BUGGIANO OSSERVAZIONE N 41 DEL 27/10/2009PROT.

Dettagli

Comune di San Paolo d Argon PGT Piano dei servizi 7 giugno 2010 INDICE

Comune di San Paolo d Argon PGT Piano dei servizi 7 giugno 2010 INDICE INDICE 1. Elementi costitutivi del... 2 2. Zona S1: aree per l'istruzione pubblica... 2 3. Zona S2: aree per servizi pubblici... 2 4. Zona S3: aree per attrezzature religiose... 2 5. Zona S4: aree pubbliche

Dettagli

Con riferimento alla scheda d ambito l altezza non dovrà superare i 10 mt. da piano marciapiedi al cornicione di gronda

Con riferimento alla scheda d ambito l altezza non dovrà superare i 10 mt. da piano marciapiedi al cornicione di gronda 1 A. Norme generali Art. 1. Funzione degli elaborati di piano e delle norme Le Norme Tecniche di Attuazione definiscono i contenuti delle previsioni, dell uso del suolo, dei vincoli di intervento e precisano

Dettagli

Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _ _ PIANO CASA

Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _ _ PIANO CASA Allegato A) alla Deliberazione del Consiglio Comunale n._20 del _29.07.2010_ PIANO CASA MODALITÀ OPERATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA L.R. 19 AGOSTO 2009,N. 16. 1. Ambito di applicazione Gli interventi di

Dettagli

SCHEDA D AMBITO scheda n. 1

SCHEDA D AMBITO scheda n. 1 SCHEDA D AMBITO scheda n. 1 tessuto urbano consolidato non soggetto a particolare disciplina intervento di nuova costruzione = lettera e), comma 1, art. 3 D.P.R. edilizio diretto di cui all art. 1, comma

Dettagli

Calcolo Volume Urbanistico

Calcolo Volume Urbanistico Calcolo Volume Urbanistico DECRETO DELL ASSESSORE DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA 20 DICEMBRE 1983, N. 2266/U. Art. 4. Nelle zone B e C per gli interventi edificatori ammessi dagli strumenti

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ALLEGATO 15 PIANO ATTUATIVO DENOMINATO P4-1 AREA SITA IN COMUNE DI SCANZOROSCIATE VIA C.A. DALLA CHIESA VIA ALDO MORO Il progettista Ing. Zanga Bianca Maria La proprietà Immobiliare

Dettagli

COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari 52 PIANO PARTICOLAREGGIATO "TOTTUBELLA" 1. IDENTIFICATIVI LOTTO NUMERO LOTTO INDIRIZZO RIFERIMENTI CATASTALI A 12 Via Golfo Aranci Foglio 101 N. CIVICO Mappale

Dettagli

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE Città Metropolitana di Torino

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE Città Metropolitana di Torino REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE Città Metropolitana di Torino ALLEGATO N. 1 AL REGOLAMENTO EDILIZIO CONFORME AL REGOLAMENTO EDILIZIO TIPO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO REGIONALE

Dettagli

1. PREMESSA STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE...

1. PREMESSA STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE... SOMMARIO 1. PREMESSA... 2 2. STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VIGENTI... 2 3. STRALCIO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE... 5 1 1. PREMESSA In seguito alle considerazioni riportate

Dettagli

COMMISSIONE EDILIZIA N.8/2015 DEL 17/09/2015

COMMISSIONE EDILIZIA N.8/2015 DEL 17/09/2015 N. NUMERO PRA PROTOCOLLO INDIRIZZO OGGETTO PARERE ESPRESSO DALLA C.E. 1 17/2015 2015/30768 BORGATA TETTI PIATTI COMMISSIONE EDILIZIA N.8/2015 DEL 17/09/2015 NUOVA COSTRUZIONE DI EDIFICIO RESIDENZIALE -

Dettagli

planimetria del progetto complessivo (scala 1:1000 e/o 1:500) con indicazione delle aree pubbliche e private;

planimetria del progetto complessivo (scala 1:1000 e/o 1:500) con indicazione delle aree pubbliche e private; Politecnico di Torino Esami di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di Pianificatore Territoriale Seconda sessione 2017-15 novembre Sezione A - SETTORE PIANIFICAZIONE PROVA PRATICA

Dettagli

ALLEGATO 2 B TABELLE DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE

ALLEGATO 2 B TABELLE DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE ALLEGATO 2 B TABELLE DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE Definizioni Superficie di applicazione del contributo Ai sensi dell art.46 del regolamento regionale 18

Dettagli

Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Controdeduzioni Definizione del patrimonio edilizio esistente.

Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Controdeduzioni Definizione del patrimonio edilizio esistente. Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Controdeduzioni Definizione del patrimonio edilizio esistente. Relazione esplicativa. In relazione alla richiesta della regione

Dettagli

ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA

ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA (Art. 137 del nuovo Regolamento Edilizio) 1 INDICE Altezza dei fronti della costruzione (Hf)...

Dettagli

COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari

COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari COMUNE DI SASSARI - Provincia di Sassari 6 PIANO PARTICOLAREGGIATO "TOTTUBELLA". IDENTIFICATIVI LOTTO NUMERO LOTTO INDIRIZZO RIFERIMENTI CATASTALI A 33 Via Golfo Aranci Foglio 0 N. CIVICO Mappale CARTA

Dettagli

planimetria del progetto complessivo (scala 1:1000) con indicazione delle aree pubbliche e private;

planimetria del progetto complessivo (scala 1:1000) con indicazione delle aree pubbliche e private; Politecnico di Torino Esami di Stato per l abilitazione all esercizio della professione di Pianificatore Territoriale Prima sessione 2017 15 giugno Sezione A SETTORE PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVA PRATICA

Dettagli

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI FUMANE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN P.U.A ai sensi della L.R. 11/2004 art. 19, punto 1,lett. a) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Osservanza delle N.T.A. del P.R.G. e R.E.C. e Parametri

Dettagli

CITTÀ DI ARONA Provincia di Novara

CITTÀ DI ARONA Provincia di Novara N CITTÀ DI ARONA Provincia di Novara Codice Fiscale 81000470039 Partita Iva 00143240034 SETTORE 2 - GESTIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio II Sviluppo Territoriale REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CESSIONE

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI RECUPERO VIA AMENDOLA Via M. Polo, Rovigo

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI RECUPERO VIA AMENDOLA Via M. Polo, Rovigo 1 2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI RECUPERO VIA AMENDOLA Via M. Polo, Rovigo Art.1- DISPOSIZIONI GENERALI Gli interventi del presente PIANO DI RECUPERO sono finalizzati alla riqualificazione ambientale

Dettagli

3.7-AO8 - SESTRIERE COLLE - PROGETTISTI

3.7-AO8 - SESTRIERE COLLE - PROGETTISTI MODIFICATO IN BASE ALLE OSSERV. ALLE CONTRODEDUZIONI PRESENTATE AL PROG. PRELIM. ADOTTATO CON DELIB. CC. N. 9 DEL 7.4.2009 IN BASE ALLE OSSERV. ALLE CONTRODEDUZIONI PRESENTATE AL PROG. PRELIM. RIPUBBLICATO

Dettagli

NORME TECNICHE SI ATTUAZIONE A.T.R. 1

NORME TECNICHE SI ATTUAZIONE A.T.R. 1 NORME TECNICHE SI ATTUAZIONE A.T.R. 1 Le NTA dell'a.t.r.1 sono conformi alle N.T.A. del Piano di Governo del Territorio che nel loro insieme fanno parte integrante della presente normativa. ART. 1 RIFERIMENTI

Dettagli

Art. 112 Locali abitabili con soppalchi

Art. 112 Locali abitabili con soppalchi Comune di Padova Settore Edilizia Privata Settore Pianificazione Urbanistica Piano Regolatore Generale Nuovo Regolamento Edilizio Comunale (Approvato con Deliberazione del C.C. n. 41 del 05/06/2006) Specifiche

Dettagli

spazi di uso pubblico dotazioni e modifiche esecutive

spazi di uso pubblico dotazioni e modifiche esecutive NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1 - Art. 2 - Art. 3 - Art. 4 - Art. 5 - Art. 6 - Art. 7 - Art. 8 - Art. 9 - Art. 10 - Art. 11 - Art. 12 - Art. 13 - Art. 14 - Art. 15 - Art. 16 - Art. 17 - Contenuti delle

Dettagli

PIANO ATTUATIVO PER L AMPLIAMENTO SENZA INCREMENTO DELLA SUPERFICIE DI VENDITA DEL CENTRO COMMERCIALE GRANDATE

PIANO ATTUATIVO PER L AMPLIAMENTO SENZA INCREMENTO DELLA SUPERFICIE DI VENDITA DEL CENTRO COMMERCIALE GRANDATE PIANO ATTUATIVO PER L AMPLIAMENTO SENZA INCREMENTO DELLA SUPERFICIE DI VENDITA DEL CENTRO COMMERCIALE GRANDATE Relazione tecnico illustrativa INDICE 1. PREMESSA... 2 2. SITUAZIONE CATASTALE E PROPRIETA...

Dettagli