Sangue ed Ematopoiesi. Le Cellule del Sangue e la loro Origine
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- Severino Ernesto Donato
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1 Sangue ed Ematopoiesi Le Cellule del Sangue e la loro Origine
2 Sangue Connettivo specializzato Fluido viscoso, leggermente alcalino, ph 7.4 Colore rosso Circola all interno del distretto vascolare Plasma Porzione liquida Globuli Rossi, Globuli Bianchi e Piastrine Porzione corpuscolata o figurata
3 % in Peso % in Volume (5 litri) Plasma (% in peso) Proteine 7% Albumine 58% Globuline 38% Altri fluidi e tessuti 92% Sangue 8% Composizione del sangue Plasma 55% Elementi Figurati 45% Acqua 91% Altri soluti 2% Elementi Figurati (x mm 3 ) Piastrine Globuli Bianchi Globuli Rossi 4,2-6,2 milioni Fibrinogeno 4% Ioni Nutrienti Prodotti di Rifiuto Gas Sostanze regolatrici (ormoni) Neutrofili 60-70% Linfociti 20-25% Monociti 3-8% Eosinofili 2-4% Basofili 0.5-1%
4 Funzioni principali: - trasporto di gas, nutrienti, cataboliti, cellule e ormoni - difesa (sistema immune) - regolare la temperatura - regolare il ph
5 Sangue Il ph è determinato dall equilibrio tra la concentrazione di CO 2 + H 2 O e H + /HCO 3 - che viene regolato dall apparato respiratorio e renale Pressione sanguigna e pressione osmotica colloidale
6 Sangue Plasma 55% del volume Acqua Elettroliti Proteine plasmatiche Albumina Globuline Fibrinogeno Sostanze trasportate dal sangue Nutrienti Prodotti di rifiuto Gas della respirazione Ormoni
7 Proteine del Plasma Albumina Prodotta dal Fegato, mantiene pressione osmotica e trasporta metaboliti insolubili Globuline e, prodotte dal Fegato, trasporto ioni metallici, proteine che legano lipidi e vitamine liposolubili, prodotte da plasmacellule, anticorpi della difesa immunitaria Proteine della coagulazione Protrombina e fibrinogeno, prodotte dal Fegato Proteine del complemento C1-C9, prodotte dal Fegato, difesa microorganismi e risposta infiammatoria Lipoproteine plasmatiche Chilomicromi, trigliceridi dall intestino al fegato Lipoproteine a densità molto bassa (VLDL) e Lipoproteine a bassa densità (LDL): trigliceridi e colesterolo dal fegato alle cellule
8 Proteine del Plasma Globuline,, globuline prodotte dal Fegato 1 antitripsina, inibitore di proteasi dell ECM rilasciate dai neutrofili 2 macroglobulina, inibitore di proteasi e trasporto ormoni 2 antiplasmina, inibitore della plasmina Aptoglobina, lega emoglobina libera nell emolisi Ceruplasmina, trasporto di rame Globuline prodotte dal Fegato - Transferrina, trasporto del ferro - C3 del complemento, immunità innata - Antitrombina III, inibitore della trombina - Lipoproteine, trasporto lipidi globuline prodotte da plasmacellule, - Anticorpi, difesa immunitaria
9 Coagulazione Coagulazione: Formazione di coaguli di fibrina per occludere il sito di rottura del vaso Attivazione a Cascata: ogni fattore attiva quello successivo Avviene solo sulla superficie del vaso danneggiato Fibrinolisi: Rimozione della fibrina - Plasmina: proteasi che degrada la fibrina - Attivatore tissutale del plasminogeno
10 Sistema del complemento
11 Elementi Figurati Eritrociti (Globuli Rossi) 99% delle cellule Trasportano Ossigeno Leucociti (Globuli Bianchi) Proteggono dalle infezioni e insorgenza tumori Granulari Polimorfonucleati Neutrofili, basofili, eosinofili Agranulari Lnfociti e Monociti Piastrine Frammenti cellulari, coagulazione
12 Eritrociti (Globuli Rossi) 4-5 x 10 6 /mm 3 Non-nucleati, nucleo perso durante la maturazione Forma di disco biconcavo Dimensioni circa 8x2 µm Contengono: Emoglobina (10-30% del totale) ATP, lipidi, anidrasi carbonica Trasporto ossigeno dai polmoni ai tessuti ed anidride carbonica dai tessuti ai polmoni
13 Eritrociti
14 Eritrociti Emoglobina Grossa proteina tetramerica, composta da 4 catene legate covalentemente ad un gruppo Eme Trasportatore dei gas respiratori Ossiemoglobina, legata all ossigeno Carbaminoemoglobina, legata alla CO 2 Trasporta anche ossido nitrico (NO), vasodilatatore 4 tipi di globine, Feto: HbF, 2 2 Adulto: HbA 1, % del totale HbA 2, 2 2, 2% del totale HbF, restante 2%
15 Eritrociti Membrana cellulare Molto flessibile, resistente alle forze tangenziali Proteine 50% (prevalentemente integrali) Glicoforina A, Spettrina, Banda 4.1, Banda 4.9 (ancoraggio actina) Trasportatori anioni (Banda 3), anchirina, Spettrina Lipidi 40% Carboidrati 10%, superficie extracellulare, antigenici (A e B), determinano gruppo sanguigno
16 Eritrociti
17 Anemia Condizione patologica in cui la concentrazione di emoglobina è al di sotto del normale Minor numero di Eritrociti Anemia aplastica Depressione del midollo osseo a causa di tumore, radiazioni o trattamento farmacologico Anemia Emorragica Anemia Emolitica Infezione Batterica
18 Associate alla dieta Anemia perniciosa Altre anemie Incapacità ad assorbire vitamina B12 Anemia da deficienza di ferro Sanguinamento prolungato Cellule pallide (ipocromiche) e piccole (microcitiche)
19 Eritrociti Anormali Cambiamenti Osmotici Difetto funzionalità renale Difetti genetici a carico dell'emoglobina Anemia falciforme Talassemia Elissocitosi e Sferocitosi Deficienza di spettrina nella membrana cellulare
20 Policitemia Aumento degli eritrociti circolanti Aumento della viscosità del sangue che può ostacolare la circolazione Policitemia secondaria Causata dall'altitudine, bassi livelli ossigeno Policitemia vera Cancro al midollo provoca aumento degli eritrociti
21 Rimozione degli Eritrociti Vita media = 120 giorni Attraversa l intero sistema circolatorio almeno volte Sferocita: eritrocita danneggiato (meno flessibile) Emocateresi eritrocitaria Avviene nella milza o nel fegato
22 Leucociti Sono le cellule bianche del sangue /mm 3 Non svolgono funzioni nel circolo, ma lo usano per spostarsi. A destinazione escono attraverso l endotelio dei vasi Funzione di difesa dell organismo da sostanze estranee (microorganismi), o per rimozione delle cellule morte e dei residui cellulari
23 Leucociti Si possono classificare in: Granulociti, granuli specifici nel citoplasma Neutrofili, piccole cellule fagocitiche Basofili, rilascio istamina, aumento della risposta infiammatoria Eosinofili, diminuzione della risposta infiammatoria Agranulociti o agranulari, non presentano granuli citoplasmatici Linfociti, immunità adattativa Monociti, differenziano in Macrofagi e Dendritiche
24 Neutrofili Sono i leucociti più comuni, 60-70% Sono fagociti, distruggono i batteri che invadono il connettivo Aspetto: Nucleo Multilobato, leucociti polimorfonucleati, 3-5 lobi connessi da sottili tratti di cromatina, aumentano con l età Cromosoma X inattivo, cromatina condensata a forma di bacchetta di tamburo (drumstick) o corpo di Barr Diametro 9-13 µm Granuli citoplasmatici
25 Drumstick o Corpo di Barr Nuclei Centriolo Granuli
26 Granulazione: Neutrofili Piccoli granuli specifici 0.1 µm Ø Composti ad azione microbicida (lisozima, lattoferrina, ) Grossi granuli azzurrofili 0.5 µm Ø Lisosomi Granuli terziari Gelatinasi e catepsine
27 Funzione Neutrofili Cellule molto mobili, primi ad arrivare sul luogo di un infezione Rispondono a fattori chemiotattici rilasciati da tessuti danneggiati o a fattori del complemento
28 Varie fasi dell azione dei Neutrofili - Lasciano il circolo aderendo alle selectine delle endoteliali delle venule. - La presenza di IL-1, Interferoni e TNF inducono le endoteliali a produrre ICAM-1 a cui si legano le integrine dei neutrofili per un legame più forte - Quindi i neutrofili secernono i granuli terziari per degradare la membrana basale e entrare nel connettivo - Giunti nel sito di infezione, attratti dalle chemochine, fagocitano il parassita ricosciuto tramite i recettori TLR, - Inoltre rilasciano enzimi idrolitici e secernono leucotrieni innescando il processo infiammatorio
29 Riconoscimento dei patogeni tramite Toll-like receptors Riconoscimento dei patogeni tramite anticorpi
30 Uccisione di un batterio da parte di un neutrofilo Grossi granuli azzurrofili Piccoli granuli specifici
31 Eosinofili 2-4% di tutti i globuli bianchi Aspetto: Dimensione, µm Ø Nucleo bilobato a forma di occhiale Granulazione: Granuli specifici Parte interna, cristallina, elettrondensa Proteina basica maggiore, proteina cationica eosinofila e neurotossina Parte esterna, meno elettrondensa Fosfolipasi, Fosfatasi acida, ribonucleasi, catepsine, perossidasi Granuli azzurrofili Aspecifici, lisosomi
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33 Funzione: Cellule fagocitiche Eosinofili Presenti nelle mucose (respiratorie, gastroenterico, riproduttivo) e cute Contribuiscono ad eliminare i complessi antigeneanticorpo Richiamati nel sito di infezione da istamina, leucotrieni e fattore chemiotattico eosinofilo rilasciate da neutrofili e basofili Rilascio della proteina basica maggiore o cationica eosinofila, causa buchi nella parete e morte del parassita. Azione anti-infiammatoria tramite il rilascio di sostanze inibitorie dell infiammazione e la fagocitosi di complessi antigene-anticorpo. Complessi internalizzati vengono degradati negli endosomi
34 Basofili Sono i leucociti meno comuni, meno del 1% di tutti i globuli bianchi Aspetto: 8-10 µm di Ø Nucleo ad S, spesso mascherato dalla presenza di numerosi granuli citoplasmatici Granulazione: Granuli specifici Basofili per la presenza di GAG. Si dispongono alla periferia del citoplasma dando origine al perimetro rugoso. Eparina, istamina, perossidasi, fattore chemiotattico eosinofilo e neutrofilo Granuli azzurrofili (Aspecifici) Lisosomi
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36 Funzione: Basofili Iniziatori della risposta infiammatoria (Reazioni di ipersensitività immediata, allergie), Recettori di membrana per le IgE presenti sulla membrana. Legame antigene alle IgE, induce rilascio dai Granuli Specifici Istamina provoca vasodilatazione, contrazione muscolatura liscia del respiratorio e alterata permeabilità vasi sanguigni Eparina previene la coagulazione nel sito di infezione Leucotrieni, effetto simile ad istamina ma più lento e duraturo. Attirano leucociti e neutrofili. Interleuchina 4 stimola produzione di IgE da parte di cellule B (feedback positivo) Il secondo incontro con antigene induce la risposta vera e propria
37 Monociti Sono le cellule più grandi del sangue. 3-8% di tutti i globuli bianchi. Rimangono in circolo solo pochi giorni, poi migrano nel connettivo dove differenziano in Macrofagi Aspetto: µm di Ø Nucleo grande, eccentrico, forma a ferro di cavallo o fagiolo. Occupa circa 50% della cellula Citoplasma grigio-azzurro con granuli azzurrofili e piccoli vacuoli
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39 Funzione: Monociti Dopo aver lasciato il circolo si trasformano in Macrofagi: Sono fagociti molto efficienti, eliminano cellule morte o danneggiate (es.: eritrociti), antigeni e batteri Secernono citochine che attivano risposta infiammatoria, la proliferazione e la maturazione di altre cellule Cellule presentanti l antigene (cellule dendritiche) - Fagocitano antigeni ed espongono epitopi maggiormente antigenici alle cellule immunocompetenti - In presenza di antigeni corpuscolati molto grandi si fondono tra loro e formano le cellule giganti da corpo estraneo
40 Monociti Dove funziona il sistema Monocitico- Macrofagico: Pelle -> Cellule di Langerhan Osso -> Osteoclasti Fegato -> Cellule di Kuppfer Cervello -> Microglia
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42 Linfociti 20-25% di tutti i globuli bianchi Aspetto: Nucleo eccentrico, denso e che occupa circa il 90% della cellula Citoplasma scarso, con pochi granuli azzurrofili 8-10 µm di Ø Diversi tipi che visivamente non si distinguono Linfociti B (15%) Linfociti T (80%) Natural Killer (NK, 5%)
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44 Funzione dei Linfociti Riconoscimento specifico di antigeni estranei Non svolgono attività in circolo, ma nel connettivo proprio. Acquisita la competenza migrano nei linfonodi e nella milza, dove formano cloni di cellule identiche Dopo stimolazione mediante antigene proliferano e differenziano in due popolazioni: Cellule effettrici, linfociti immunocompetenti che possono essere classificate come Linfociti B e T Cellule con memoria, non partecipano alla risposta immunitaria, ma rimangono nel clone e sono pronte a rispondere a quell antigene
45 Linfociti B: Si formano e divengono immunocompetenti nel midollo osseo Responsabili della risposta immunitaria umorale Possono differenziare in Plasmacellule e produrre anticorpi Linfociti T: Migrano dal midollo osseo al Timo dove maturano Responsabili della risposta immunitaria mediata da cellule T Citotossici: contatto diretto ed uccisione cellule estranee o infette T Helper: assistono T citotossici e linfociti B T Regolatorie: soppressione della risposta immunitaria
46 Altri Linfociti Natural Killer Sono in grado di uccidere le cellule estranee o trasformate. Pur simili alle cellule T non hanno il TCR Cellule Staminali Circolanti ed in grado di differenziare in tutti gli elementi figurati del sangue
47 Piastrine Residui cellulari derivanti dalla frammentazione del citoplasma dei megacariociti nel midollo 2-4 µm di Ø, forma discoidale, regione periferica chiara detta Ialomero, regione centrale detta Granulomero Membrana plasmatica numerosi recettori e glicocalice spesso /mm 3 Presentano molti organelli ma prive di nucleo Fondamentali per la coagulazione
48 Piastrine Sistema tubulare denso e Sistema tubulare aperto Granuli Granuli alfa Fibrinogeno, PDGF, Tromboplastina, trombospondina (Aggregazione e coagulazione) Granuli delta Calcio, ADP, ATP, serotonina (Aggregazione e vasocostrizione) Granuli lambda Enzimi idrolitici, dissoluzione del coagulo Ialomero vs. Granulomero
49 Piastrine
50 Piastrine
51 Piastrine e Coagulazione In condizioni normali, l aggregazione delle piastrine è impedita dalle cellule endoteliali tramite la produzione di Prostaciclina e NO e dalla presenza sulla membrana di Trombomodulina e Molecole Eparino-simili L endotelio danneggiato rilascia Fattore di Von Willebrand e la Tromboplastina Tissutale e cessa la produzione inibitori. Inoltre il rilascio dell Endotelina agisce da potente vasocostrittore
52 Attivazione piastrinica Piastrine aderiscono al collagene subendoteliale in presenza del Fattore di Von Willebrand, rilasciano il contenuto dei granuli ed aderiscono le une alle altre Rilascio di ADP e Trombospondina rendono le piastrine circolanti appiccicose e causano adesione a quelle adese al collagene Piastrine aggregate funzionano da tappo ed esprimono sulla membrana plasmatica il Fattore Piastrinico 3, creando una superficie adatta per assemblaggio fattori di coagulazione-trombina
53 Attivazione dei fattori di coagulazione Tromboplastina tessutale e piastrinica Trasformano la protrombina circolante in trombina Trombina Aumenta l attivazione delle piastrine e in presenza di Ca 2+ trasforma il Fibrinogeno (solubile) in Fibrina (insolubile) Fibrina Si aggrega e polimerizza formando un reticolo di fibrina Intrappola gli elementi figurati del sangue Si forma un ammasso gelatinoso, il coagulo sanguigno (trombo) Una volta riparato il vaso, le cellule endoteliali rilasciano gli attivatori del plasminogeno, che trasformano il plasminogeno in plasmina, la quale lisa il coagulo (partecipano anche i granuli l delle piastrine)
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55 Tessuti Ematopoietici e del sistema immune Tonsille ed Adenoidi Linfonodi Timo Milza Appendice Placche del Peyer Midollo Linfonodi Linfatico
56 Tessuti Ematopoietici Midollo osseo: Dal 5 mese di vita embrionale è responsabile della produzione di tutte le cellule del sangue Ematopoiesi o emopiesi Produce cellule ematiche al giorno, 4% del peso corporeo
57 Tessuti Ematopoietici Midollo osseo: Cavità midollare ossa lunghe (femore, omero) e tra le trabecole delle ossa spugnose (sterno, cranio, vertebre, costole, bacino, scapole) Consistenza gelatinosa, altamente vascolarizzato, separato dal tessuto osseo dall endostio - Sito di maturazione delle cellule ematiche ( linfociti immaturi nel caso delle T) - Cellule Staminali Ematopoietiche Pluripotenti Possono differenziare in tutti i tipi cellulari del sangue in seguito a stimolo appropriato
58 Midollo Rosso Nel neonato, molti eritrociti Midollo Giallo Nelle diafisi delle ossa lunghe dopo i 20 anni Accumulo di grasso che sostituisce i tessuti ematopoietici Vascolarizzazione Arterie nutritizie, si ramificano in arterie longitudinali, poi in rami radiali che terminano in ampia rete di sinusoidi. Sinusoidi confluiscono in vena longitudinale centrale e poi nei vasi in uscita Tra le maglie di questo comparto vascolare si trovano isole di cellule emopoietiche, collegate tra loro a formare il comparto ematopoietico
59 Sinusoidi (più larghi dei normali capillari): Struttura trilaminare: - endoteliali, - membrana basale, - cellule avventiziali Endoteliali: alta attività endocitica, controllano il passaggio di tutte le molecole dal circolo al midollo. Membrana basale: discontinua, fibre reticolari
60 Cellule avventiziali svolgono una funzione di sostegno nel differenziamento e regolano il passaggio nel circolo delle cellule mature: - Formano una rete intorno alle cellule ematopoietiche. - Accumulo di grasso nel loro citoplasma le trasforma in cellule adipose, riduce volume del comparto ematopoietico e trasforma midollo da rosso a giallo
61 Isole ematopoietiche - Cellule ematiche a diversi stadi di maturazione - Macrofagi Distruggono nuclei degli eritrociti e di cellule alterate Stroma midollare Osteoblasti, osteoclasti, adipociti, cellule mesenchimali staminali
62 Midollo Rosso Sinusoidi Endoteliali Codoni ematopoietici o Isole ematopoietiche Adipociti
63 Ematopoiesi Prenatale Divisa in 4 fasi Fase mesoblastica Mesoderma del sacco vitellino, seconda settimana di vita intrauterina, le cellule mesenchimali si aggregano a formare isole sanguigne Fase epatica (fegato) Sesta settimana di gestazione. Eritrociti nucleati, verso l ottava settimana compaiono i leucociti
64 Fase splenica (milza) Ematopoiesi Secondo trimestre, prosegue fino al termine della gravidanza, insieme a quella epatica Fase mieloide Emopoiesi midollare Inizia fine del secondo trimestre Lo sviluppo del sistema scheletrico induce il midollo ad assumere ruolo predominante nella produzione delle cellule ematiche
65 Postnatale Ematopoiesi Avviene nel midollo osseo Produzione continua di cellule ematiche da precursori staminali Ogni giorno più di cellule ematiche prodotte dal midollo Cellule staminali vanno incontro a divisione e differenziamento
66 Ematopoiesi Cellule staminali emopoietiche pluripotenti Circa 0,1% delle cellule nucleate del midollo Per mitosi possono generare: 1) Altre cellule pluripotenti 2) Una pluripotente e una multipotente: Due tipi di staminali multipotenti, CFU-GEMM (Colony-Forming Unit-GEMM) Precursore della linea mieloide (eritrociti, granulociti, monociti e piastrine) CFU-Ly (Colony-Forming Unit-Ly) Precursore della linea linfoide (cellule B e T)
67 CFU-GEMM (Colony-Forming Unit-GEMM) Precursore della linea mieloide (eritrociti, granulociti, monociti e piastrine), PCME CFU-Ly (Colony-Forming Unit-Ly) Precursore della linea linfoide (cellule B e T), PCL
68 Ematopoiesi Dalle multipotenti si generano le Cellule progenitrici Cellule unipotenti (formano una singola linea cellulare) Limitata capacità di autoriprodursi Dalle progenitrici si generano le Cellule precursori Derivano dalle progenitrici Caratteristiche morfologiche che permettono la loro classificazione come i primi elementi di una linea particolare Persa la capacità autoriprodursi Si dividono e differenziano, originando un clone di cellule mature
69 Caratteristiche comuni durante l Ematopoiesi Processo di maturazione dei precursori. Caratterizzata da: Riduzione delle dimensioni Scomparsa dei nucleoli Addensamento della cromatina Comparsa nel citoplasma delle caratteristiche della cellula matura (Es.: granuli)
70 Caratteristiche comuni durante l Ematopoiesi: Ruolo dei fattori solubili secreti Regolazione dell ematopoiesi dipende da numerosi ormoni, fattori di crescita e citochine (interleuchine, IL), prodotti da differenti tipi cellulari Azione di un fattore su una particolare staminale, progenitrice o precursore ne induce proliferazione, differenziazione o ambedue
71 Interleuchine Ruoli diversi: Stimolano la proliferazione delle staminali pluripotenti e multipotenti, per mantenere costante il numero Stem cell factor, IL-3, -7, GM-CSF Responsabili della mobilitazione e del differenziamento in progenitrici unipotenti IL-2, -5, -6, -11, -12, eritropoietina, trombopoietina, proteina inibente i macrofagi, M-CSF,G-CSF etc
72 Eritropoiesi
73 Eritropoiesi Processo tramite il quale vengono prodotti 2,5x10 11 eritrociti al giorno Regolata dall eritropoietina, il principale fattore che stimola la eritropoiesi Abbassamento degli eritrociti circolanti o ipossia induce il rene a produrre eritropoietina (prodotta anche dalle cellule di Kupffer e altri macrofagi)
74 Eritropoiesi CFU-GEMM (multipotente) in presenza di GM-CSF, IL-2 e -4, è indirizzata verso la linea CFU-E (unipotente) CFU-E in presenza di bassa concentrazione di eritropoietina genera il proeritroblasto, il primo precursore della serie eritrocitaria
75 Proeritroblasto nucleo eucromatico, cromatina sottile, citoplasma basofilo Eritroblasto basofilo cromatina granulare, poca emoglobina, piccole vescicole con ferritina Eritroblasto policromatofilo nucleo denso, cromatina molto granulare, no nucleoli, più emoglobina
76 Eritroblasto ortocromatico nucleo piccolo tondo e denso, in fase di espulsione, molta emoglobina, citoplasma acidofilo Reticolocita nucleo assente, assomiglia alla cellula matura ma si può ancora colorare il reticolo citoplasmatico, ricco di emoglobina Eritrocita Nucleo assente, citoplasma rosa, solo emoglobina
77 Granulocitopoiesi
78 Granulocitopoiesi - 8x10 5 neutrofili, 2x10 4 eosinofili e 6x10 4 basofili al giorno - Staminale multipotente comune origina ogni tipo di progenitore granulocitico - Staminali unipotenti per basofili ed eosinofili: CFU-Eo e CFU-Ba - CFU-GM bipotente, origina la serie neutrofila (CFU-G) e monocitaria (CFU-M) - Mieloblasto indica il precursore di tutte e 3 le serie (indistinguibili tra loro) e da loro originano i Promielociti CFU-Ba
79 Mieloblasto nucleo con cromatina sottile. Poco citoplasma con numerosi mitocondri e ribosomi Metamielocita Mieloblasto Promielocita nucleo eccentrico con cromatina granulare. Granulazioni primarie citoplasmatiche (granuli azzurrofili) Promielocita
80 Mielocita nucleo appiattito eccentrico, cromatina granulare. Citoplasma con granuli specifici ed azzurrofili Mielocita Matamielocita nucleo forma di fagiolo, denso, cromatina granulare, no mitosi, no nucleoli. Citoplasma con granuli specifici ed azzurrofili Metamielocita Promielocita Neutrofilo giovane
81 Neutrofilo giovane (band) Nucleo a ferro di cavallo, cromatina molto granulare, no mitosi Citoplasma con granuli specifici ed azzurrofili Neutrofilo Nucleo multilobato, cromatina molto granulare, no mitosi Citoplasma con granuli specifici ed azzurrofili Metamielocita Promielocita Neutrofilo giovane Basofili e Eosinofili seguono evoluzioni simili
82 Monocito-poiesi
83 Monocitopoiesi Monociti condividono con i neutrofili la stessa staminale bipotente CFU-GM Per mitosi originano CFU-G e CFU-M Monoblasti, morfologicamente indistinguibili dai mieloblasti Promonociti Cellule grandi, nucleo eccentrico indentato, cromatina fine Citoplasma basofilo con numerosi granuli azzurrofili Monociti entrano nel circolo (si formano al giorno) Nel giro di un paio di giorni entrano nel connettivo e differenziano in Macrofagi o in Dendritiche
84 Formazione delle piastrine
85 Formazione delle piastrine Progenitore unipotente CFU-Mg origina il Megacarioblasto Nucleo unico ovale o reniforme Endomitosi, cellule non si dividono ma nuclei polipliodi, fino 64n Citoplasma basofilo con Granuli azzurrofili Stimolato a proliferare e differenziarsi dalla trombopoietina
86 Megacarioblasto differenzia in Megacariocita µm Nucleo unico plurilobato Disposti vicino ai sinusoidi inviano al loro interno dei prolungamenti citoplasmatici Si frammentano in seguito ad invaginazioni del plasmalemma (canali di demarcazione), e danno origine a gruppi di Propiastrine Propiastrine appena rilasciate si risolvono in singole Piastrine
87 Megacariocita
88 Linfopoiesi
89 Linfopoiesi - Staminali multipotenti CFU-Ly, si dividono nel midollo osseo e formano CFU-LyB danno origine ai linfociti B immunocompetenti, esprimono marker di superfice tipici, differenziamento avviene nel midollo osseo (negli uccelli nella borsa di Fabrizio, diverticoli intestinali) - CFU-LyT Danno origine a linfociti T immunocompetenti, che migrano al timo dove proliferano, maturano ed iniziano ad esprimere i marker di superficie. Selezione positiva e negativa - Linfociti quando incontrano l antigene migrano negli organi linfoidi, milza e linfonodi, dove formano cloni di cellule immunocompetenti
90 Ematopoiesi Cellula Staminale Proeritroblasto Mieloblasto Eritroblasto basofilo Promielocita Linfoblasto Monoblasto Megacarioblasto Eritroblasto policromatofilo Espulsione del nucleo Basofilo Eosinofilo Neutrofilo Eritroblasto ortocromatico Mielocita Megacariocita Reticolocita Metamielocita Monocita Rottura Piastrine Eritrocita Basofilo Eosinofilo Neutrofilo Linfocita Cellule Rosse del sangue Granulociti Cellule Bianche del sangue Agranulociti
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