Niccolò Abriani L innovazione tecnologica nella governance delle imprese 1
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1 Niccolò Abriani L innovazione tecnologica nella governance delle imprese 1 1. E ormai diffusa anche tra i non specialisti la consapevolezza dell imponenza dei fenomeni che le nuove tecnologie hanno determinato nella governance delle imprese, delle straordinarie opportunità che esse schiudono, in particolare per le piccole e medie imprese, e dei rischi che implicano nell attuale scenario di globalizzazione dei mercati. Meno noti sono i corollari dell innovazione tecnologica sul funzionamento degli organi societari e sull assunzione delle decisioni, anche apicali, di amministrazione. Al riguardo vanno segnalate alcune significative novità introdotte dalla riforma del diritto societario ed entrate in vigore con l inizio del nuovo anno. Tra i profili che hanno incisivamente innovato una disciplina delle società di capitali vecchia di troppi decenni, in una logica di competitività tra ordinamenti, vi è infatti un inedita attenzione ai nuovi strumenti offerti dall innovazione tecnologica. E in questa prospettiva che viene ora riconosciuta la possibilità di intervenire mediante mezzi di telecomunicazione alle riunioni del consiglio di amministrazione (art. 2388, primo comma), del collegio sindacale (art. 2404, primo comma) e della stessa assemblea dei soci (art. 2370, ult. comma). Agli strumenti telematici si consente inoltre di fare ricorso come forma più celere e meno costosa di convocazione dell assemblea delle società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (v. art. 2366, terzo comma) e delle società a responsabilità limitata (art bis). Per quest ultima forma societaria, che è quella più diffusa nel nostro paese in quanto elettivamente destinata alle piccole e medie imprese, il nuovo art del codice civile consente di superare lo stesso metodo assembleare, a favore di consultazioni scritte tra i soci. Si pongono così le premesse per clausole statutarie, sino a ieri avveniristiche, che permetteranno agli amministratori di inviare il progetto di bilancio con una e- mail nella quale avranno cura di indicare la data entro la quale i soci potranno esprimere, sempre in forma telematica, la propria posizione in ordine all approvazione dei prospetti contabili allegati. Sul punto il nostro diritto societario ha anticipato una linea evolutiva comune ad altre legislazioni, come quella inglese, nel quale è in fase di avanzata elaborazione un progetto di legge che prevede l abolizione dell assemblea come regime legale delle private company; le decisioni dei soci saranno dunque prese al di fuori dell assemblea, salvo che lo statuto reintroduca il rito assembleare. A differenza dell Italia, nel Regno Unito sono coinvolte in tale fenomeno anche public company quotate, con riguardo alle quali il progetto permette agli statuti di sopprimere (*) Il testo riassume la relazione tenuta al Convegno sul tema Dalle risorse umane alla sfida dell innovazione tecnologica, Foggia, Università degli Studi, 16 gennaio
2 l organo assembleare e di sostituirlo con sistemi telematici di raccolta del voto. Sotto altro versante l innovazione tecnologica è in grado di offrire un contributo decisivo allo sviluppo dell informazione societaria e dei controlli aziendali. Quanto alla trasparenza, pare auspicabile l introduzione di un obbligo per tutte le società quotate (o che comunque fanno appello al mercato del capitale di rischio) di istituire nel proprio sito web un apposita sezione dedicata alle regole di governance, alle opzioni seguite nel recepire le prescrizioni contenute nei codici di autocondotta proposti dalle società di gestione della borsa, alle principali risultanze contabili e soprattutto a una puntuale elencazione di ogni dato price sensitive, di cui il mercato verrebbe così ad essere agevolmente e tempestivamente edotto. Non meno importante è l impatto delle nuove tecnologie sui controlli: tutti i meccanismi di audit interno ed esterno richiedono infatti la predisposizione di sistemi informativi che fanno largo uso di strumenti informatici, in grado di produrre periodicamente report sugli aspetti operativi ed economico-finanziari, nonché sul rispetto delle norme di legge e dei regolamenti. L innovazione tecnologica può, sotto questo profilo, offrire un contributo a prevenire o quanto meno a mettere in luce per tempo quelle inefficienze dei sistemi di controllo aziendali che i più recenti scandali finanziari hanno clamorosamente messo a nudo. 2. Passando dal piano della governance a quello della gestione, è noto come la pervasività della web tecnhology nei processi d impresa abbia imposto un profondo ripensamento dei modelli di business, in funzione della opportunità offerte dal network. Le organizzazioni modellate sulle regole tradizionali dell era industriale, quali il controllo, la gerarchia e la continuità, sono state stravolte dai nuovi modelli organizzativi piatti e a rete, connotati da una grande duttilità e adattabilità. Internet ha modificato le strutture consolidate e basate sulla gerarchia e sul controllo delle informazioni, inducendo alla sperimentazione di nuove forme di web-partnering, cioè di apertura dei processi di business ai fornitori e ai clienti in tempo reale. L impatto delle tecnologie della rete sulla strategia aziendale e il potenziale d innovazione che essa rende possibile trovano piena manifestazione nelle innovative modalità di svolgimento delle attività economiche in rete che fanno riferimento all utilizzo delle possibilità di connessione digitale tra processi interni ed esterni all impresa, alla focalizzazione dell impresa su aree di eccellenza con il ricorso a partners esterni per le attività complementari, alla diffusa adozione di logiche di partnership volte a valorizzare le attività dell impresa e a cogliere congiuntamente opzioni di sviluppo nel mondo digitale. Si tratta di un innovativo 2
3 contesto economico, nel quale assume un ruolo decisivo la capacità di collaborare sia all interno sia all esterno dell organizzazione e di instaurare relazioni cooperative quale compromesso fra competizione e collaborazione: una cooperazione che genera forme di interdipendenza più complesse, descrivendo un nuovo profilo concorrenziale, non più firm-to-firm ma network-to-network. 3. Non meno importanti sono i contributi che l innovazione tecnologica offre nella realizzazione di una gestione integrata dei diversi settori in cui si ramifica l attività di impresa: dalla produzione e distribuzione, per risalire al piano superiore della pianificazione di breve e lungo periodo sino al supporto nella definizione degli indirizzi strategici. Sotto quest ultimo aspetto il mezzo informatico tende ormai a porsi come il fondamentale strumento di acquisizioni e di elaborazione di dati informativi che consentono una visione aggregata della realtà aziendale, sulla quale vengono fondate le più importanti opzioni strategiche industriali e finanziarie. Nonostante le versioni sempre più raffinate dei programmi, occorre peraltro guardarsi da affioranti istinti semplificatori: per quanto lo strumento informatico offra supporti imprescindibili, ogni decisione apicale non può essere oggetto di meccanica traslazione, ma rimane legata alla lungimiranza dell amministratore, a quella peculiare competenza manageriale che è ora espressamente evocata dalla riforma del diritto societario nel nuovo art del codice civile. La valenza eminentemente strumentale del mezzo informatico emerge anche con riguardo ai sempre più diffusi programmi di pianificazione che, in una prospettiva di gestione globale dell impresa, integrano tutti i processi aziendali, coordinandoli tra loro: da quelli amministrativi, sino alla pianificazione delle microattività, alla produzione, al rifornimento delle materie prime (con sincronizzazione degli acquisti rispetto alle esigenze produttive), alla gestione degli ordini, alla emissione delle fatture. Si tratta di programmi ampiamente utilizzati, i più diffusi tra i quali rappresentano due dei pochi prodotti software europei di scala mondiale (SAP e BAHN sono infatti, rispettivamente, tedesco e olandese). Ma anche in questo caso occorre guardarsi da automatismi acritici: la gestione dell impresa sottende dinamiche complesse e presenta peculiarità alle quali questi programmi vanno opportunamente adattati, personalizzati con sagacia non solo tecnica ma anche manageriale. Analoghe riflessioni valgono anche con riferimento al piano dell automazione produttiva, resa possibile da programmi che consentono processi produttivi semiautomatici, in una prospettiva che presuppone un fine monitoraggio e una continua ricalibratura delle impostazioni. L importanza del mezzo telematico assume poi i contorni più netti e vistosi 3
4 sul piano della distribuzione e della comunicazione con la clientela. L accessibilità ubiquitaria del web, che è per definizione worldwide, lo ha fatto ormai assurgere in molti settori merceologici a strumento elettivo di contatto con la clientela e di acquisizione della stessa, in uno scenario che presenta inediti problemi anche sul piano giuridico. Si pensi, da un lato, alla concorrenza sleale su internet e ai delicati rapporti tra segni distintivi e domain names, alla luce della delicata funzione che questi ultimi svolgono quali indicatori del sito ove l impresa è reperibile dai clienti, tramite il quale essa realizza una parte sempre più significativa della sua comunicazione pubblicitaria e nel quale hanno luogo un numero crescente di transazioni commerciali. Riguardato da questo angolo visuale il nome a dominio può essere considerato, in senso traslato, come il locale virtuale a cui il pubblico telematico accede e in cui si concludono negozi giuridici in una misura che l imponente evoluzione del commercio elettronico ha moltiplicato con progressione esponenziale. Lo stesso strumento telematico consente contestualmente all impresa di operare una profilazione automatica del cliente che entra in contatto con questo locale virtuale, con tecniche sempre più sofisticate che sollecitano non meno delicati problemi di tutela della privacy, su cui si appunta da tempo la vigile attenzione dell autorità garante. 4. Da questa sommaria ricognizione esce confermato come nella prospettiva della modernizzazione dell impresa, le innovazioni di processo assumano un rilievo non inferiore rispetto alle innovazioni derivante dall introduzione di nuovi prodotti (o nuove versioni di prodotti) sul mercato. Nello scenario tecnologico il successo delle imprese viene a fondarsi non solo sull ammodernamento degli impianti e dei macchinari per il corretto svolgimento dell attività produttiva; per rimanere competitivi nel proprio mercato è non meno cruciale la dotazione di supporti informativi capaci di indirizzare, integrare e controllare economicamente tutti i processi di business, attuali e potenziali, interni ed esterni all impresa stessa. I due profili sono anzi ormai indisgiungibili, com è reso esplicito dall ormai diffusa espressione softwarizzazione della produzione, una formula brachilogica che sottolinea quanto la produzione dei beni sia sempre più legata alle innovazioni procedimentali. E una dimensione più flou e leggera; ma, come ammoniva Paul Valéry, il faut être léger comme l oiseau, non comme la plume. La sfida tecnologica richiede pertanto coraggiosi interventi di politica legislativa e pone una ineludibile sfida culturale. Nella prima prospettiva si iscrive l attenzione dimostrata dal Ministero per l innovazione tecnologica, dalla revisione critica di forme di tutela iperprotezionistiche come quella del copyright, sino ad una valutazione sperimentale 4
5 del software libero (si pensi ai risultati della Commissione Meo). E questa infatti un impostazione che, per un verso, agevola l estensione del ricorso agli strumenti informatici di gestione aziendale integrata di cui sono ormai dotati tutti i grandi gruppi industriali e finanziari anche alle piccole e medie imprese; e che, per altro verso, sottende un modello di sviluppo fondato sulla diffusione della conoscenza e sulla valorizzazione del lavoro necessario per la personalizzazione e l adattamento del programma alle esigenze dell impresa. Tale modello di sviluppo presuppone peraltro la formazione di professionalità in grado di realizzare la simbiosi tra i nuovi strumenti e la realtà del territorio in cui operano le imprese che intendono avvalersene. L innovazione tecnologica sollecita sotto questo profilo una sfida culturale, per affrontare la quale fondamentale è il ruolo dell Università, chiamata a contribuire ad una crescita intellettuale interdisciplinare, e non solo strettamente aziendale, che consenta di comprendere e governare la mole di informazioni acquisite grazie al sistema neuro-cerebrale artificiale della macchina e da esso sottoposto a più o meno sofisticate elaborazioni. Di fronte al rischio di una sterile accumulazione delle conoscenze in una sempre meno dominabile torre di Babele di linguaggi specialistici discordanti, occorre offrire ai nostri studenti strumenti intellettuali che consentano loro di affrontare la complessità della globalizzazione. In questa prospettiva, compito fondamentale dell insegnamento universitario deve tornare ad essere l acquisizione di un metodo che permetta l organizzazione delle conoscenze e la formazione di un pensiero critico e complexus nel senso originario del termine, che permetta, in quanto tale, di comprendere. Niccolò Abriani (n.abriani@unifg.it) 5
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