Estratto distribuito da Biblet. Le nuove pensioni
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- Carlotta Marchesi
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1 Le nuove pensioni La struttura e le regole del sistema pensionistico dopo il cd. decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L , n. 214) IMONE EDIZIONI GIURIDICHE SGruppo Editoriale Simone
2 Le nuove pensioni La struttura e le regole del sistema pensionistico dopo il cd. decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L , n. 214)
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5 Vol. 1/2 Compendio di Diritto del Lavoro 2012 XVI ed. pp ,00 Un quadro completo e organico del Diritto del Lavoro, aggiornato alle numerose novità introdotte dalle ultime manovre economiche (D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011 e D.L. 138/2011 conv. in L. 148/2011), dalla legge di stabilità 2012 (L. 183/2011) e dal cd. decreto Monti (D.L. 201/2011 conv. in L , n. 214). La disciplina della materia è esposta con un linguaggio semplice e chiaro e si avvale di diversi corpi e caratteri di stampa che consentono di graduare la preparazione e facilitare la memorizzazione. Allo scopo di permettere una corretta impostazione delle questioni giuridiche più importanti ed attuali, il testo riporta, in appositi riquadri, gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali più autorevoli e consolidati. Ogni capitolo è corredato di un questionario riepilogativo sugli argomenti più ricorrenti in sede di esame. Per le sue caratteristiche il volume risponde alle esigenze dei corsi universitari, costituendo, al contempo, un valido e collaudato sussidio per corsi di formazione e preparazione ai concorsi pubblici. Vol. 10 Compendio di Diritto Sindacale 2011 XVI ed. pp ,00 Una trattazione completa e organica, aggiornata alle novità intervenute in campo legislativo e negoziale ed in particolare al cd. Collegato lavoro (L. 183/2010) e all Intesa del in materia di relazioni sindacali nel pubblico impiego. La disciplina della materia è esposta in modo chiaro e lineare, seguendo la tradizionale scansione manualistica ed avvalendosi di diversi corpi e caratteri di stampa in modo da evidenziare i concetti e i passaggi fondamentali. Inoltre, per agevolare lo studio e l apprendimento, il testo presenta: numerosi riquadri per gli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali più consolidati e significativi; tabelle di sintesi e schemi di raffronto per gli istituti più complessi e più difficili da memorizzare; quesiti infratestuali per focalizzare l attenzione sugli argomenti che potrebbero costituire oggetto di domanda in sede di esame. Ad ogni capitolo fa seguito un questionario che permette la verifica, passo dopo passo, della preparazione raggiunta. Il testo, mirato alle esigenze dei corsi universitari, costituisce al contempo un valido e collaudato sussidio per la formazione e la pratica sindacale (membri RSU, dirigenti sindacali, associazioni di categoria, enti bilaterali etc.), politica, giornalistica e, in genere, giuslavoristica.
6 Capitolo 1 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico Sommario Sezione Prima: L organizzazione e l oggetto della tutela Origine ed evoluzione dell assicurazione per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) L organizzazione della tutela IVS: gestioni e enti competenti L oggetto della tutela. - Sezione Seconda: Le riforme del sistema pensionistico Il processo di adeguamento del sistema pensionistico Le riforme degli anni Novanta Le riforme degli anni Duemila Le manovre economiche 2011 e la legge di stabilità La riforma del sistema pensionistico nel cd. decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L. 214/2011). - Sezione Terza: I sistemi di calcolo delle pensioni I sistemi di calcolo delle pensioni Il sistema retributivo Il sistema contributivo Il sistema pro rata (o misto) Le modalità di calcolo degli altri trattamenti pensionistici. - Sezione Quarta: Trattamento minimo, integrazione della pensione e perequazione automatica Trattamento minimo e integrazione della pensione Le maggiorazioni La perequazione automatica delle pensioni Cumulo tra più pensioni e tra pensioni e redditi Il contributo di solidarietà sulle pensioni di importo elevato. Sezione Prima L organizzazione e l oggetto della tutela 1. Origine ed evoluzione dell assicurazione per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS)
7 6 Capitolo 1 Il principio dell obbligatorietà di tale forma assicurativa fu posto dapprima nei confronti di alcune particolari categorie di lavoratori (ferrovie secondarie, tramvie intercomunali, salariati statali), con provvedimenti legislativi emanati negli anni 1904, 1906 e 1910, e successivamente, anche in considerazione degli scarsi risultati ottenuti con la previdenza facoltativa, fu esteso, con R.D. Lgt , n. 603 istitutivo della «Cassa Nazionale per le assicurazioni sociali», a tutti gli operai e agli impiegati (questi ultimi con stipendio inferiore a L. 350 mensili). 2. L organizzazione della tutela IVS: gestioni e enti competenti A) L Assicurazione generale obbligatoria (AGO) per i lavoratori dipendenti (INPS) B) I fondi integrativi per i lavoratori dipendenti (INPS)
8 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico 7 C) I fondi sostitutivi per i lavoratori dipendenti D) Le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (INPS) E) La quarta gestione o gestione separata (INPS) F) Le Casse professionali dei liberi professionisti Assicurazione generale obbligatoria (AGO) Fondi integrativi Fondi sostitutivi Tre gestioni speciali ENTI, FONDI E GESTIONI PER LA TUTELA DELL INVALIDITÀ, VECCHIAIA E SUPERSTITI (IVS) È assicurata la generalità dei lavoratori dipendenti del settore privato INPS Sono assicurate alcune categorie di lavoratori dipendenti del settore privato (iscritti anche all AGO) Sono assicurate alcune categorie di lavoratori dipendenti non soggetti all iscrizione all AGO* Sono assicurate determinate categorie di lavoratori autonomi Gestione per coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali (INPS) Gestione degli artigiani (INPS) Gestione dei commercianti (INPS) (Segue)
9 8 Capitolo 1 Quarta gestione o gestione separata Casse professionali Sono assicurati: Soggetti che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa Lavoratori a progetto Incaricati della vendita a domicilio (venditori porta a porta) Lavoratori autonomi occasionali Associati in partecipazione Sono assicurate determinate categorie di lavoratori autonomi (liberi professionisti) INPS Enti privati denominati Casse * Con diversi provvedimenti si è provveduto però alla soppressione di alcuni dei Fondi con costituzione delle posizioni assicurative direttamente presso l INPS. 3. L oggetto della tutela A) L invalidità B) L inabilità C) La vecchiaia Fino a poco tempo fa, inoltre, il requisito risultava differenziato, sia per effetto delle diverse normative applicabili, sia tra le varie categorie di lavoratori (autonomi o dipendenti e tra quest ultimi anche in base al settore di appartenenza, privato o pubblico), sia anche in base al sesso. D) L anzianità La tutela accordata a questo «rischio» trae giustificazione nel fatto che il lavoratore ha contribuito al benessere collettivo con un certo numero di anni di lavoro. La tutela non è, quindi, in funzione
10 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico 9 dello stato di bisogno dall età del lavoratore, come per la vecchiaia, bensì è «in funzione esclusiva del lavoro già svolto» (PERSIANI). Come meglio si vedrà in seguito, la copertura di questo anomalo «rischio» ha generato forti sperequazioni generazionali ed è stata a lungo additata come la vera falla del nostro sistema previdenziale, determinando costi pubblici sempre più elevati. Le varie riforme succedutesi nel tempo hanno cercato in parte di correggere e ridimensionare il regime delle pensioni di anzianità, finché, proprio da ultimo, si è provveduto alla loro definitiva abolizione. E) La morte Per avere diritto alla tutela assicurativa è, però, necessario che il lavoratore abbia già maturato alla data del decesso i requisiti per il diritto a pensione oppure che, alla medesima data, risulti già pensionato. OGGETTO DELLA TUTELA IVS E PRESTAZIONI PENSIONISTICHE Evento In cosa consiste Prestazione Vecchiaia Per il diritto alla relativa prestazione pensionistica, la vecchiaia si realizza al raggiungimento di una determinata età anagrafica (cd. età pensionabile) Pensione di vecchiaia Anzianità Invalidità Inabilità Morte Si ha diritto al «pensionamento anticipato» o l anzianità ad un età anagrafica inferiore alla normale età pensionabile, ma in combinazione con un certo numero di contributi versati È la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo a causa di infermità o difetto fisico o mentale È l assoluta e permanente incapacità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale È il riconoscimento ai superstiti dell assicurato di determinati trattamenti pensionistici per la perdita di reddito derivante dal decesso Pensione di anzianità Assegno ordinario di invalidità Assegno privilegiato di invalidità (se l invalidità dipende da causa di servizio e non si ha diritto ad una prestazione INAIL) Pensione ordinaria di invalidità Pensione privilegiata di inabilità (se l inabilità dipenda da cause di servizio e non si ha diritto ad una prestazione INAIL) Pensione di reversibilità Pensione indiretta Pensione privilegiata indiretta per inabilità Indennità una tantum
11 10 Capitolo 1 Sezione Seconda Le riforme del sistema pensionistico 1. Il processo di adeguamento del sistema pensionistico L avvicendarsi di modifiche ed innovazioni, anche a distanza di pochi anni, si può in parte spiegare considerando che le riforme sono spesso il frutto del progressivo avvicinamento di posizioni anche molto distanti tra loro e della mediazione tra le varie istanze in gioco. Talvolta, al mutare della compagine di governo, esse sono riviste e rettificate.
12 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico Le riforme degli anni Novanta A) La riforma del D.Lgs. 503/1992 (cd. riforma Amato) B) La riforma della L. 335/1995 (cd. riforma Dini) L art. 1, co. 19, L. 335/1995 dispone, infatti, che per i lavoratori i cui trattamenti pensionistici sono liquidati esclusivamente con il sistema contributivo, le pensioni di vecchiaia, di vecchiaia anticipata e di anzianità sono sostituite da un unica prestazione denominata pensione di vecchiaia.
13 12 Capitolo 1 C) La riforma della L. 449/1997 (cd. riforma Prodi) 3. Le riforme degli anni Duemila A) La riforma della L. 243/2004 (cd. riforma Maroni)
14 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico 13 B) La riforma della L. 247/2007 (cd. Protocollo welfare) Tra gli ulteriori punti di intervento della L. 247/2007, si ricorda: la sostituzione di nuovi coefficienti di trasformazione a quelli previsti dalla L. 335/1995; le misure in materia di contribuzione figurativa, finalizzate soprattutto a permettere importi della pensione più elevati per i lavoratori precari, e di totalizzazione e cumulo dei periodi assicurativi, per agevolare la possibilità di far valere spezzoni contributivi versati in diverse gestioni pensionistiche ai fini dell ottenimento della pensione. Anno SISTEMA DELLE QUOTE PER ACCEDERE ALLA PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA E DI ANZIANITÀ DAL (Tabella B - allegato n. 1 alla L. 247/2007) Lavoratori dipendenti pubblici e privati (1) Somma di età anagrafica e anzianità contributiva (*) Età anagrafica minima per la maturazione del requisito indicato in colonna 1 Lavoratori autonomi iscritti all INPS (2) Somma di età anagrafica e anzianità contributiva (*) Età anagrafica minima per la maturazione del requisito indicato in colonna (dal al ) dal (*) L anzianità contributiva minima deve essere sempre di almeno 35 anni. Il sistema delle quote permetteva di accedere alla pensione ad un età inferiore a quella ordinaria (60 anni per le donne e 65 per gli uomini) purché in possesso di almeno 35 anni di contribuzione effettiva. Tale sistema, ora soppresso, era basato su combinazioni tra contributi posseduti ed età anagrafica ai fini del raggiungimento della quota. Esemplificando, per i lavoratori dipendenti, dal al , si è applicata la quota 95 da raggiungere con 59 anni di età + 36 anni di contributi oppure 60 anni di età + 35 anni di contributi; la successiva quota di 96, prevista per il periodo dal al , si raggiungeva con 60 anni di età + 36 anni di contributi oppure 61 anni di età + 35 anni di contributi.
15 14 Capitolo 1 C) La manovra economica 2010 Il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita era stato previsto già dal D.L. 78/2009 conv. in L. 102/2009. Esso avrebbe dovuto cominciare ad avere effetto sul requisito anagrafico per l accesso alla pensione a partire dal 2015, ma gli effetti sono stati poi anticipati al 2013 dalla manovra economica del 2011 (v. succ. par. 4); Il sistema delle decorrenze è stato poi ulteriormente modificato, fino alla definitiva soppressione a partire dal 2012 (v. succ. par. 5 e Cap. 2 par. 7). 4. Le manovre economiche 2011 e la legge di stabilità 2012
16 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico 15 Originariamente l elevazione dell età pensionabile sarebbe dovuta avvenire molto gradualmente, secondo una tabella di marcia che iniziava a decorrere dal e si sarebbe conclusa nel Tale tabella è stata anticipata, con la manovra correttiva, spostando il termine dal 2032 al 2026 (ma poi è stata ulteriormente anticipata) Gli altri punti d intervento delle manovre economiche 2011 e della legge di stabilità 2012, sono i seguenti: la rivalutazione automatica delle pensioni è stata modificata per i trattamenti pensionistici superiori ad un certo importo (art. 18, co. 4, D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011); le pensioni ai superstiti sono state ridotte al verificarsi di determinate circostanze (art. 18, co. 5, D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011) (v. succ. Cap. 2 par. 9); la decorrenza per l accesso al trattamento pensionistico, cd. finestra d uscita è elevata nel caso di pensionamento con la massima anzianità contributiva (art. 18, co. 22ter, D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011) (da ultimo, però, il sistema delle decorrenze è stato completamente soppresso) (v. succ. Cap. 2 par. 7); è stato introdotto, in via transitoria, un contributo di solidarietà nei confronti di tutte le tipologie di trattamenti pensionistici superiori ad un certo importo (art. 18, co. 22bis, D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011). Legge di riforma D.Lgs. 503/1992 Riforma Amato LE RIFORME DEL SISTEMA PENSIONISTICO Principali innovazioni innalzamento dell età pensionabile da 55 a 60 anni per le donne e da 60 a 65 anni per gli uomini elevazione dell anzianità contributiva richiesta per la pensione da 15 a 20 anni di contributi cambiamento del meccanismo di rivalutazione dei trattamenti pensionistici che l adeguamento avviene in base alle variazioni dell indice ISTAT dei prezzi al consumo (Segue)
17 16 Capitolo 1 L. 335/1995 Riforma Dini L. 449/1997 Riforma Prodi L. 243/2004 Riforma Maroni L. 247/2007 Protocollo welfare D.L. 78/2010 conv. in L. 122/2010 Manovra economica 2010 D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011 e D.L. 138/2011 conv. in L. 148/2011 Manovre economiche 2011 viene modificato il sistema di calcolo delle pensioni dal sistema retributivo si passa al sistema contributivo si prevede la progressiva soppressione delle pensioni anticipate (cd. di anzianità) e la loro sostituzione con l unica prestazione di vecchiaia contributiva sono elevati i requisiti di età per conseguire la pensione di anzianità si stabilisce l età ordinaria per la pensione di vecchiaia contributiva è di 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini in deroga all età ordinaria, con una certa contribuzione (almeno 35 anni di contributi) è possibile accedere alla pensione di vecchiaia contributiva con età inferiori sono modificati anche i requisiti per accedere alla pensione di anzianità diventano più rigidi dei precedenti i requisiti sarebbero dovuti entrare in vigore nel 2008 ma sono stati ulteriormente modificati dalla L. 247/2007 viene mantenuta l età ordinaria (60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini) fissata dalla L. 243/2004 per la pensione di vecchiaia contributiva è introdotto il cd. sistema delle quote in presenza di una contribuzione minima (almeno 35 anni), è possibile andare in pensione con età inferiori a quella ordinaria il sistema delle quote (ora soppresso) vale anche per l accesso alla pensione di anzianità è modificato il sistema di decorrenze (cd. finestre di uscita) per il pensionamento di vecchiaia e di anzianità è modificata l età per la pensione di vecchiaia per le lavoratrici del settore pubblico dal , l età è di 61 anni, dal l età è di 65 anni (come quella degli uomini) è predisposto, per tutti i lavoratori, un meccanismo di adeguamento alla speranza di vita dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti per il diritto a pensione è previsto che l adeguamento cominci dal (poi anticipato) si riordina il sistema delle decorrenze (cd. finestre di uscita) è introdotta un unica finestra mobile valida per l accesso a qualsiasi tipo di prestazione pensionistica (ora soppressa) l età pensionabile per le lavoratrici del settore privato è elevata ed equiparata a quella degli uomini (65 anni) il percorso di equiparazione inizia dal 2014 e si completerà nel 2026 (originariamente si sarebbe dovuto completare nel 2032) la partenza del meccanismo di adeguamento dell età pensionabile alla speranza di vita è anticipata al 2013 si interviene sulla perequazione automatica per i trattamenti pensionistici elevati sono ridotte le pensioni ai superstiti in determinate circostanze è elevata la cd. finestra in caso di pensionamento con la massima anzianità contributiva (ora soppressa) (Segue)
18 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico 17 L. 183/2011 Legge di stabilità 2012 a partire dal 2026 l età minima di accesso al trattamento pensionistico non deve essere inferiore a 67 anni (la data è stata poi anticipata) sein base al meccanismo di adeguamento alla speranza di vita, l età pensionabile risulta inferiore, viene comunque elevata a 67 anni con decreto direttoriale 5. La riforma del sistema pensionistico nel cd. decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L. 214/2011) A) I principi della riforma L intervento si è reso necessario per affrontare una crisi finanziaria gravissima che ha investito l area dell euro ed ha determinato, a partire da settembre 2011, il rapido deterioramento della posizione dell Italia, il cui debito pubblico raggiunge livelli elevatissimi. L urgenza porta alla formazione di un nuovo Governo, cd. dei tecnici, presieduto dal prof. Monti. B) Le novità in materia di trattamenti pensionistici Come meglio si vedrà nella Sez. II par. 4, lett. C, l estensione avviene con il metodo pro rata ed interessa, limitatamente alla contribuzione versata dal , le categorie di lavoratori che, all epoca della riforma Dini, avevano potuto conservare l originario sistema di calcolo retributivo (più favorevole);
19 18 Capitolo 1 Il meccanismo di adeguamento in questione è stato introdotto dalla manovra economica 2010 (D.L. 78/2010 conv. in L. 122/2010); la sua entrata in vigore, prevista per il 2015, è stata, poi, anticipata a partire dal 2013, dalla manovra economica 2011 (D.L. 98/2011 conv. in L. 111/2011). La soglia minima di 67 anni si sarebbe dovuta raggiungere, in base al disposto della legge di stabilità 2012, nel 2026, scadenza ora anticipata al 2021; Dopo aver toccato il limite di 65 anni, l età pensionabile delle donne continuerà ad aumentare, seguendo il nuovo regime generale, applicabile a tutti i lavoratori indipendentemente dal sesso e dalla categoria di appartenenza; Rimandando succ. Cap. 2 per una analisi più dettagliata, la flessibilità è strutturata in modo da incentivare la continuazione dell attività lavorativa e rimandare il pensionamento; Come si vedrà nel succ. Cap. 2 par. 3, l accesso al pensionamento prima dell età ordinaria viene scoraggiato mediante la previsione di una riduzione dell importo del trattamento spettante; inoltre, anche il requisito contributivo per conseguire la pensione anticipata subirà l effetto del meccanismo di adeguamento alla speranza di vita;
20 La tutela previdenziale per l invalidità, la vecchiaia e i superstiti e le riforme del sistema pensionistico 19 C) Gli ulteriori interventi in campo previdenziale Inoltre: è rimodulata la rivalutazione automatica delle pensioni; sono elevate le aliquote contributive a carico di alcune gestioni dei lavoratori autonomi; è introdotto un contributo di solidarietà a carico degli iscritti e dei pensionati di alcune gestioni speciali poi confluite nella gestione generale dei lavoratori dipendenti dell INPS; si demanda alle Casse professionali l assunzione di misure finalizzate al riequilibrio dei conti e all equità intergenerazionale; si favorisce la totalizzazione dei contributi versati dai lavoratori, al fine del conseguimento del requisito contributivo per il diritto a pensione. Sistema contributivo Adeguamento alla speranza di vita Aumento dell età pensionabile per le donne Flessibilità dell età di pensionamento Pensione di anzianità e pensione anticipata LE MODIFICHE DEL CD. DECRETO SALVA ITALIA (D.L. 201/2011 conv. in L. 214/2011) il sistema di calcolo contributivo è esteso dal alla generalità dei lavoratori il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo avviene con il metodo pro rata interessa solo i contributi versati dal il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita si applica a tutti i trattamenti pensionistici l età pensionabile ordinaria dovrà risultare nel 2021 non inferiore a 67 anni se l applicazione del meccanismo di adeguamento comporterà nel 2021 un età inferiore, l età pensionabile è automaticamente elevata a 67 anni l equiparazione dell età pensionabile delle lavoratrici a quella degli uomini inizia a partire dal 2012 e si completa nel 2016 con il raggiungimento dell età di 65 anni (per le dipendenti del settore privato) l età pensionabile delle donne aumenterà in parallelo a quella degli uomini per effetto del meccanismo di adeguamento alla speranza di vita raggiunta l età minima per il diritto a pensione, il lavoratore potrà decidere se effettivamente cessare l attività lavorativa e andare in pensione o proseguire fino al raggiungimento dell età massima di 70 anni il sistema delle quote per conseguire la pensione di anzianità e le pensioni di vecchiaia anticipate è soppresso la contribuzione necessaria ad andare in pensione indipendentemente dall età è elevata progressivamente l accesso al pensionamento prima dell età ordinaria viene scoraggiato mediante la previsione di una riduzione dell importo del trattamento spettante al requisito contributivo per conseguire la pensione anticipata si applicano gli incrementi derivanti dal meccanismo di adeguamento alla speranza di vita (Segue)
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