TRANSIZIONE DEMOGRAFICA.. E NON SOLO
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- Filippo Boni
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1 TRANSIZIONE DEMOGRAFICA.. E NON SOLO Convegno Criteri di appropriatezza clinica, tecnologica e strutturale nell assistenza all anziano Rosa Maria Lipsi Sapienza Università di Roma rosa.lipsi@uniroma1.it Antonio Golini Accademia dei Lincei e Sapienza Università di Roma antonio.golini@uniroma1.it Pierugo Carbonin Università Cattolica di Roma pierugo76@fastwebmail.it Roma, 18 gennaio 211
2 Si vive sempre di più.
3 Speranza di vita alla nascita per alcuni paesi. Uomini e Donne. Anni: 19 e 28 Fonte: World Health Organization (21) Paesi Uomini e Donne e Diff. Anni Diff. Anni Austria 37,8 77,7 39,9 39,9 83, 43,1 Danimarca 51,6 76,5 24,9 54,8 8,9 26,1 Francia 45,3 77,7 32,4 48,7 84,7 36, Germania 43,8 77,5 33,7 46,6 82,7 36,1 Giappone 42,8 79,4 36,6 44,3 86,1 41,8 Italia 42,9 78,9 36, 43,2 84,3 41,1 Norvegia 52,3 78,3 26, 55,8 82,9 27,1 Regno Unito 46,4 76,4 3, 5,1 81,5 31,4 Repubblica Ceca 38,9 74, 35,1 41,7 8,3 38,6 Spagna 33,9 77,7 43,8 35,7 84,3 48,6 Svezia 52,8 79,1 26,3 55,3 83,1 27,8 USA 48,3 75,7 27,4 51,1 8,7 29,6
4 Speranza di vita alla nascita degli uomini per alcuni Paesi dal 195 al 22 Fonte: Lipsi (25)
5 Speranza di vita alla nascita delle donne per alcuni Paesi dal 195 al 22 Fonte: Lipsi (25)
6 Curva dei sopravviventi per uomini e donne in Italia, al 19, 195 e al 27 Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e ISTAT (HMD e ISTAT, 21) lx Uomini 27 lx Donne Età Età
7 Numeri indici (196 = 1) della speranza di vita alla nascita (e), a 65 anni (e65) e a 8 anni (e8) per sesso dal 196 al 27 Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e ISTAT (HMD e ISTAT, 21) % Uomini % Donne e e e e65 11 e 11 e Anni Anni 27
8 Speranze di vita (in anni), anni di vita guadagnati e incrementi relativi (%) alla nascita (e), a 65 anni (e65) e a 8 anni (e8), in Italia (anni 196 e 27) Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e ISTAT (HMD e ISTAT, 21) Speranza di vita alle diverse età Uomini Donne e e 65 e 8 e e 65 e ,7 13,1 5,4 71,7 15,1 6, ,7 17,9 7,9 84, 21,6 9,8 Differenza 12, 4,7 2,5 12,3 6,5 3,7 Incrementi relativi (%) 18, 36,2 45,8 17,2 43,4 6,7
9 Rapporti (%) tra le probabilità di morte per i tumori, le malattie cardiovascolari, le altre cause e la probabilità totale (anni 1971 e 2) Fonte: Elaborazioni su dati (De Simoni e Lipsi, 25) % Uomini % Donne Altre Cardiovascolari 7 Altre Cardiovascolari Tumori Età Tumori Età Tumori 1971 Cardiovascolari 1971 Altre 1971 Tumori 2 Cardiovascolari 2 Altre 2
10 Distribuzione per età e per sesso della popolazione italiana al 191, al 1951, al 29 e al 23 (%) Fonte: Elaborazioni su dati Human Mortality Database e Istat (HMD, 21; Istat, 28 e 21 b)
11 Indicatori della struttura per età in Italia dal 191 al 23 (%) Fonte: Elaborazioni su dati dello Human Mortality Database e ISTAT (HMD, ISTAT, 21) Anni (P 65+ /P T ) (P 8+ /P T ) Indice di vecchiaia (P 65+ /P -14 ) Indice di dipendenza della popolazione anziana (P 65+ /P ) Indice di ricambio della popolazione attiva (P /P 6-64 ) 191 6,2,7 18,3 1,4 262, ,8,7 21,6 11, 267, ,2 1,1 3,8 12,5 219, ,6 1,4 38,2 14,6 165, ,1 3,4 93,2 22, 133, ,5 4,2 129,2 27,4 87,9 29 2,1 5,6 143,4 3,6 83,5 23* 26,5 8,8 25,3 43,6 6,8 * Proiezione (ipotesi centrale)
12 In conseguenza di tale invecchiamento.... Si pongono anche nuove e pressanti esigenze di conoscenza dei fabbisogni assistenziali ed economici
13 Morbosità per nuovi eventi cardiovascolari per età e tipologia di eventi (valori per 1). IMA, infarto miocardico acuto Fonte: elaborata graficamente da Rothwell et al., 25
14 Prevalenza stimata della malattia di Alzheimer Fonte: modificata graficamente da Ferri et al., % Età
15 Dati sulla comorbosità nella popolazione italiana rilevati a domicilio secondo l Istat Fonte: Istat, 21
16 Prevalenza della fragilità in un campione di popolazione americana partecipante al Cardiovascular Health Study (4491 caucasici) Fonte: modificata graficamente da Hirsch et al., 26 % 25 2 Uomini Donne Età
17 6 5 Tassi di disabilità per cento persone di 6 anni e più che vivono in famiglia per classe di età e sesso (anni 24-25). Fonte: Istat, 21 % Dati sulla disabilità (24-25) Istat (21) Uomini Donne Pop. 6+ con disabilità = 2.6. Pop. 65+ con disabilità = 2.. Pop. 8+ con disabilità = 1.2. (che vivono in famiglia) Età
18 Funzione di sopravvivenza per livello di disabilità (libera, lieve e grave). Uomini e donne. Italia 26 Fonte: Egidi (21)
19 Fabbisogno assistenziale nel prossimo futuro.. Qualsiasi tipo di previsione del fabbisogno assistenziale e della corrispondente spesa necessiterebbe di una conoscenza precisa degli attuali trend di invecchiamento, di malattie e di disabilità, oltre che di dati attendibili sull attuale spesa complessiva dell assistenza agli anziani in Italia. Tuttavia,
20 Proiezione del numero di persone con disabilità secondo due ipotesi (tassi statici e media geometrica anni 1994, e 24-25). Numeri indici (25 = 1). Fonte: Istat (21) 2 a HP (Tassi media geometrica) I tassi di disabilità abbiano lo stesso trend osservato nei tre anni disponibili nel 1994, e a HP (Tassi statici) Costanza dei tassi di disabilità rispetto a quelli osservati nel 24-25
21 Proiezione della prevalenza di eventi acuti cardiovascolari (CV) non fatali negli ultraottantenni sulla base dell Oxford Vascular Study Fonte: modificata graficamente da Rothwell et al., 25 % Anni
22 Stima dell aumento del numero di casi di malattia di Alzheimer nelle popolazioni dell Europa Occidentale Fonte: modificata graficamente da Ferri et al., 25 Milioni ,9 43% 6,9 12% 9, Anni
23 Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario aggiornamento 29 Scenario nazionale base Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 21 LTC, Long Term Care
24 Profilo per età delle componenti di spesa pubblica per LTC (Long-Term Care) in Italia: componente sanitaria [anno 29] Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 21
25 Profilo per età delle componenti di spesa pubblica per LTC (Long-Term Care) in Italia: indennità di accompagnamento [anno 29] Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 21
26 Componente sanitaria della spesa pubblica per LTC (Long- Term Care): effetto demografico complessivo (A) e per indennità di accompagnamento (B) Fonte: Ragioneria Generale dello Stato, 21
27 Per il futuro?.....cambiamenti nelle politiche di assistenza.. Il problema dell assistenza e della cura diventa ancora più impegnativo tenendo conto: - della trasformazione della famiglia per la diminuzione o l assenza dei figli, e l aumento della rottura delle unioni; - della maggiore partecipazione della donna al mercato del lavoro (arrivata al 5,7 per cento, valore peraltro molto basso rispetto ad altri paesi europei); - della bassissima percentuale di anziani che ricevono un aiuto statale (2,1%) e spesso non adeguato ai reali bisogni rispetto alla media europea pari al 6-7 per cento. Non meno problematica è l assistenza affidata alle cosiddette badanti che assicurano il lavoro di cura agli anziani e spesso sono stranieri/e.
28 .. politiche di assistenza.... soprattutto per i gruppi più a rischio Gli individui molto anziani Gli anziani senza il coniuge Gli anziani con problemi cognitivi Gli anziani residenti in istituto Gli anziani poveri Gli anziani immigrati (in futuro)
29 È necessario individuare le politiche più idonee a gestire la crescita del fabbisogno di LTC che il forte invecchiamento della popolazione comporta. Non vi possono essere dubbi che, tenendo conto degli attuali trend di invecchiamento della popolazione e della prevalenza e incidenza delle principali patologie, il fabbisogno assistenziale per le persone anziane subirà un netto incremento.
30 Questo dovrebbe far prospettare una serie di iniziative capaci di migliorare l attuale efficienza dei servizi per le persone anziane, in modo da favorire un ottimizzazione delle risorse, che non è affatto sicuro possano essere incrementate rispetto alle attuali possibilità.
31
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